13 ottobre 2012

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13 ottobre 2012
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
www.giornalealtopiano.it
pag.10
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
N. 383 - ANNO XIV - EURO 1,50
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
GRANDI EVENTI
Mondiali Masters,
è già un successo:
oltre1200 adesioni
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I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
SABATO 13 OTTOBRE 2012
Unione dei Comuni
SANITA’
Luigi Menegatti:
“Dannosa la fuga
in avanti fatta
da Gallio e Foza”
Gilbert Nanhounguè:
“Il Consultorio familiare
continuerà a garantire
i servizi previsti” Pagina 5
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Dalla Lessinia a Belluno, Altopiano compreso:
prende forza l’idea di una Provincia tutta montana
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Mettere insieme aree unite da problematiche omogenee e dalle stesse esigenze socio-economiche:
“Sarebbe un buon modo – afferma Andrea Gios – per sanare i pasticci dello Statuto regionale”
Raccolta Funghi
CONCO
Cammin@ltopiano
Una stagione da record:
anche 600 permessi
in una sola mattina
A Fontanelle
la nuova sede
del Crel Auser
L’Altopiano e il suo futuro:
al Millepini uno
stimolante scambio
di idee tra giornalisti
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Pagina 7-8
Roana
Inaugurata la
scuola di
San Felice
GALLIO
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Gli ex
amministratori
a Pino Rossi:
“Ora basta con
le bugie”
INLINE - Stagione al via, la Rigoni di
Asiago Vipers scommette sui giovani
Grafica Altopiano
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Un Oktober
Ghel Fest
di dimensioni
europee
Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
ATTUALITA’
Le autonomie locali ed il governo del futuro:
prende forza l’idea di una macro area montana
Come riordinare le istituzioni
che gestiscono il territorio e rinnovare l’apparato burocratico
a sostegno dello sviluppo economico e sociale che le sfide
del terzo millennio impongono.
E’ l’argomento attorno al quale
è ruotata una due giorni alla
casa Sant’Antonio di Asiago
organizzata dal Pd provinciale
e che ha visto tra i numerosi
relatori il sindaco di Vicenza
Achille Variati, il sindaco di Verona Flavio Tosi e il
vicepresidente della Provincia
di Trento Alberto Pacher.
Tra le proposte del Pd c’è quella di sostituire le province attuali (Variati ipotizza anche le
Regioni) con macro aree accomunate dalle stesse
problematiche e dalle stesse
necessità socio economiche.
Tra quelle discusse, i relatori si
sono soffermati soprattutto
Una provincia che vada dalla Lessinia a Belluno e comprenda l’Altopiano.
Se ne è discusso nel convegno del PD provinciale svoltosi ad Asiago
sull’ipotetico polo Vicenza, Verona, Trento (dove alcuni includono anche Rovigo)
improntando la discussione
principalmente sulle grandi vie
di comunicazione come le proposte Valdastico nord e la
superstrada Valsugana.
“Io vorrei vedere gli Stati Uniti
d’Europa – sottolinea il
vicentino Variati – Un insieme
di macroregioni unite da
problematiche omogenee. Le
province e le regioni sono finite, anzi fallite, sia come modello sia come mezzo di gestione.
Un’affinità che permetterebbe
di evitare contrasti come quello dei corridoi 9 e 10
(Valdastico e Valsugana, ndr)”.
Ma da qui si rilancia anche
l’idea di una macroarea montana, proposta già caldeggiata da
molti operatori turistici locali e
dalla stessa Comunità Montana.
“Le difficoltà e le peculiarità della
montagna non conoscono confini – commenta Pacher – La
dispersione della popolazione,
Comuni piccoli, scuole, sanità,
sono problemi uguali per tutti
che essi siano amministratori in
Trentino, a Verona, a Vicenza o
a Belluno”.
Tra i problemi c’è proprio la ripartizione dei fondi per far fronte
alle esigenze delle popolazioni
montane, come ha sottolineato
il docente universitario
dell’ateneo di Padova Mauro
Salvato.
“Il problema consiste però nella
ripartizione dei fondi – ha illustrato – Le risorse sono distribuite male e in maniera iniqua.
Un Comune montano come
Asiago
ha
necessità
paragonabili ad una cittadina di
20/25 mila abitanti considerando l’estensione del territorio, la
rete viaria comunale e la dispersione della popolazione.
Però riceve contributi come
un paese di 6.500 abitanti;
questo porta ad un impoverimento continuo delle capacità di investimento e di garanzia dei livelli dei servizi”.
Un’analisi che ha trovato il
plauso anche di Lucio Spagnolo che, in veste di sindaco
di
Rotzo,
ha
metaforizzato: “Troppo spes-
so con la Regione mi sento
uno di quei politici africani che
nelle conferenze Onu sulla
nutrizione sentono parlare di
come evitare l’obesità quando loro hanno difficoltà a sfamare il proprio popolo”.
“Inizialmente ritenevo la proposta non proponibile per il
fatto che, in ogni caso, la Provincia di Belluno non avrebbe
superato il parametro del numero dei cittadini residenti anche con il coinvolgimento delle altre aree montane – analizza il sindaco di Asiago Andrea Gios - Ora, vista la proposta della giunta regionale
che mantiene Belluno provincia per la sua peculiarità montana, l’idea può essere rivalu-
tata”.
“Da un lato sanerebbe il “pasticcio” dello Statuto regionale
che ha riconosciuto l’autonomia speciale al bellunese relegando in “serie B” l’altra montagna veneta – prosegue Gios
– Dall’altra riunirebbe territori omogenei per tematiche
socio/economiche. È evidente che l’Altopiano è culturalmente legato a Vicenza, ma è
altrettanto chiaro che socio
economicamente è estraneo
alla pianura vicentina e veneta
con linee di sviluppo opposte”.
“Infine - conclude Gios – Ritengo che una macro area
montana all’interno del Veneto
possa dare maggiore forza alla
montagna nel contrastare lo
strapotere di Trentino ed Alto
Adige”.
Gerardo Rigoni
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La voce degli 8 Comuni
PRIMO CONSIGLIO DELLA COMUNITA’ MONTANA DOPO L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE DI RIFORMA
Il saluto di Spagnolo e l’avvio dell’Unione dei Comuni
Intanto il bilancio 2011 della “Spettabile Reggenza” si chiude, sorprendentemente, con un avanzo di 115 mila euro
Primo consiglio della Comunità
Montana dopo l’approvazione della legge regionale che riforma l’ente
trasformandolo in “Unione dei Comuni” e che individua nelle Montane, ora Unioni, gli enti preposti
per gestire sia le competenze finora svolte dalle Comunità montane
sia quelli più adatti a coordinare le
associazioni dei servizi e delle funzioni comunali come previsto dal
decreto “SalvaItalia” del Governo.
Unione dei Comuni. Come primo atto del primo consiglio sono
state ufficializzate le nuove nomine dei consiglieri di Rotzo in seno
all’ente con le conseguenti dimissioni dell’attuale presidente Lucio
Spagnolo. Spagnolo, in qualità di
sindaco di Rotzo, ha infatti ritenuto di non inserire il suo nome tra i consiglieri del suo comune
facendo così, di fatto, decadere la sua carica di presidente. Ora il
consiglio della montana ha 30 giorni di tempo per riformare la
giunta e dare il via al “dopo Spagnolo” che dovrà condurre il
passaggio da Comunità montana a unione dei Comuni.
Altro punto condiviso da tutti è il mantenimento del nome, come
ha sottolineato il consigliere Luigi Menegatti nel suo intervento.
“Proprio questa estate, Venezia, memore della storia che ha visto
la nostra comunità di montanari protagonista della millenaria storia della Serenissima, ha voluto solenni celebrazioni a Venezia e
ad Asiago – ha ricordato - Qualcosa vorrà dire se una delle città
più celebri al mondo si ricorda di ciò che siamo stati nei secoli
scorsi. Allora se muore per legge la Comunità Montana, viva la
nostra Comunità dell’Altopiano, che ha oltre 600 anni di storia
condivisa è dovrà ancora chiamarsi “Spettabile Reggenza dei Sette
Comuni “, perché la storia non si cancella gettando le radici di
storie e di idee che vogliono continuare ad esistere a fianco delle
comunità e delle genti di montagna. L’Unione quindi come valore
storico va oggi più di ieri salvaguardata, anche e soprattutto per
il futuro delle nostre genti di montagna”.
Bilancio. Oltre 100 mila euro di avanzo di amministrazione da
destinare ad opere a favore del territorio e della popolazione. E’ il
risultato sorprendente del bilancio 2011 della Comunità Montana
comunicato dall’assessore al bilancio Andrea Benetti. Un risultato
ottenuto grazie a due fattori: l’aumento di servizi comunali delegati all’ente e una drastica riduzione delle spese.
“Per quanto concerne il conto consuntivo del 2011 abbiamo un
avanzo di amministrazione di 115.000 euro – illustra Benetti - Se
consideriamo il momento del tutto anomalo che stiamo attraversando credo che questo risultato testimoni la serietà e l’impegno
con cui il consiglio e gli uffici stanno lavorando”.
Le voci più significative del bilancio riguardano, in negativo, la
diminuzione dei contributi regionali scesi in 2 anni da oltre 200
mila euro a poco più di 50 mila,
mentre di positivo emergono i
lavori su delega dei comuni
altopianesi alla Spettabile che
hanno superato i 600 mila euro.
In più le entrate derivanti dalla
vendita dei permessi per la raccolta funghi si sono attestate sui
200.000 euro.
“Per quanto riguarda la ricognizione del bilancio 2012 - aggiunge Benetti – siamo all’equilibrio;
la nostra amministrazione ha
saputo affrontare il momento
con attenzione riuscendo comunque a garantire i servizi tipici dell’ente ed aggiungendone
anzi altri di nuovi.”
Sforzi che anche la minoranza
consigliare ha saputo riconoscere votando a favore sia della delibera di bilancio sia quella riguardante la situazione economica.
Associazioni dei servizi. Una nota polemica da parte di Luigi
Menegatti, sostenuto in particolare da consiglieri di Asiago e Rotzo,
per la “fuga in avanti” di Gallio e Foza che hanno autonomamente
proseguito insieme mettendo assieme già 6 funzioni senza il
coinvolgimento di altri Comuni.
“Queste fughe in avanti compiute da alcune amministrazioni risultano dannose, oltre che miopi, guardando al particolare e non
agli interessi generali – ha criticato Menegatti - La recente legge
regionale farà emergere l’ incongruenza di chi ha assunto
deliberazioni di divisione. E che avrebbe dovuto ascoltare chi in
nome dell’interesse generale chiedeva una pausa di riflessione per
evitare pericolose e sterili divisioni”.
“La legge che definisce l’associazione dei servizi è ancora, a mio
avviso, lontana dal diventare esecutiva – commenta il sindaco di
Foza Giovanni Oro – E proprio per questo assieme a Gallio si è
deciso di proseguire intanto in un accordo tra noi due; proprio per
continuare a dare risposte ai servizi che ci vengono chiesti dalla
popolazione”.
“Qualora dovremmo sederci attorno ad un tavolo per coordinare
una gestione dei servizi comprensoriale, ci siederemo portando la
nostra esperienza aperti ad ogni proposta – conclude Oro – Siamo il banco di prova per il futuro”.
Concetto ribadito anche dal sindaco di Gallio Pino Rossi che aggiunge; “Se fossi stato ascoltato oggi ci sarebbero 4 mini “unioni”; io avevo consigliato che, in attesa della legge, i Comuni contigui avviassero l’associazione di servizi, Enego con Gallio e Foza,
Conco con Lusiana e Rotzo con Roana, così quando tutto sarebbe stato definito si sarebbero trovati 4 interlocutori già pratici e
l’associazione al livello comprensoriale sarebbe stata attuata in
breve tempo senza interrompere servizi ai cittadini”.
Gerardo Rigoni
Corso di formazione per
imprenditori organizzato
dalla Cassa Rurale
Ha avuto un’ottima risposta in
termini di richiesta di partecipazione il corso di formazione
imprenditoriale organizzato dalla Cassa Rurale ed Artigiana di
Roana che prenderà il via, con
il numero massimo di iscritti
previsti, il 16 ottobre presso la
Sala convegni della Sede degli
Alpini di Asiago. L’interesse suscitato dalla proposta e la recente conclusione di un corso
analogo in pianura, che ha riscosso grande successo e soddisfazione da parte dei partecipanti, conferma l’avvertita necessità di interventi del genere.
“Il nostro Altopiano come il
Nord Est – commenta il direttore generale della Cassa Gian
Luigi Angonese - si caratterizza necessariamente per una
marcata propensione all’
imprenditorialità: lo spirito
d’iniziativa e lo spirito di sacrificio non mancano. Quello
che manca e che rappresenta
oggi il più grave pericolo anche per le imprese già esistenti
ed operanti, è la cultura d’impresa necessaria ed indispensabile per muoversi, valutare e
decidere in un mercato sempre
più imprevedibile e concorrenziale come l’attuale, che lo sarà
ancora di più nel prossimo futuro, dove per sopravvivere
non sarà più sufficiente lo spirito di sacrificio e la competenza tecnica (cultura del lavoro), ma serviranno soprattutto capacità di valutazione e decisione, innovazione, aggregazione, diversificazione delle at-
tività”. Il nostro imprenditore,
per cultura, valori e tradizione
tende a caratterizzarsi per una
fede cieca e convinta nel lavoro. Se, ad esempio, i soldi a fine
mese non bastano, vuol dire
che bisogna lavorare di più, punto e basta. Non si pone il problema se i prezzi siano giusti,
se diversificando la clientela e
il mercato sia possibile realizzare prezzi migliori, se mettendosi assieme ad altri colleghi sia
possibile realizzare delle economie di scala che potrebbero rendere gli stessi prezzi competitivi: egli continua imperterrito a
lavorare , a sacrificarsi, col rischio di lavorare per generare
debiti.
“Quindi – continua Angonese
- far conoscere e diffondere la
cultura d’impresa rappresenta
un’esigenza non soltanto di
arricchimento, ma un’esigenza vitale per l’azienda e il suo
titolare, e di conseguenza per
tutti coloro che con l’impresa
intersecano la propria attività.
La nostra Cassa Rurale è per
statuto, tradizione e valori, attenta a favorire lo sviluppo
economico e sociale del territorio in cui opera per cui sente
tra i propri doveri, coinvolgere e aiutare chi avverte tale esigenza. Questo è l’obiettivo del
corso che sta per partire, e che
ci riserviamo di replicare organizzando ulteriori incontri
qualora ne emergesse la necessità. Intanto auguriamo ai partecipanti un fruttuoso corso”.
Silvana Bortoli
l’Altopiano
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ASIAGO
Mondiali Master già da record
Milleduecento gli atleti stranieri che hanno prenotato,
cui andranno ad aggiungersi circa trecento italiani
La riunione operativa,
ospitata al Golf Club di
Asiago, voluta dal Comitato Organizzatore
per fare il punto sulla
situazione rispetto all’ormai imminente
Master World Cup
2013 ha permesso ad
Alessandro Rigoni, presidente del Comitato
Esecutivo di annunciare un primo risultatorecord relativo all’evento sportivo al via
dal prossimo 14 febbraio: “Sinora – dichiara a buon titolo – mai nessun
comitato organizzatore della
manifestazione era riuscito a
mettere assieme i numeri di
cui disponiamo noi:
milleduecento stranieri, cui
andranno ad aggiungersi circa trecento italiani. La nutrita serie di gare, titoli mondiali
di categoria in palio, in pro-
gramma sulle piste della Golf
Arena si preannuncia dunque
molto affollata. Su questa
sede, scartate eventuali
“locations” di riserva, stiamo perciò concentrando tutto il nostro impegno”.
A raggiungere Asiago e
l’altopiano saranno particolarmente numerosi i contin-
genti canadesi, centosessanta
unità, russi e scandinavi, ma
sono iscritti anche australiani, fondisti dell’Alaska e della Lituania. Con loro il
“testimonial” Bjorn Dahlie. Il
campione norvegese dovrebbe inoltre impegnarsi direttamente in qualche gara, proprio per onorare al meglio il
suo ruolo.
Da
Alessandro
Rigoni arrivano anche altri numeri:
“Centosessanta i
volotari sinora “arruolati” per garantire quanto necessario
alla riuscita della manifestazione. Di questa disponibilità in
tempi economicamente così difficili –
rileva - non possiamo che essere soddisfatti. Stiamo lavorando con decisone
ed impegno per affrontare
senza patemi l’eventuale carenza di neve naturalmente sperando che ci venga
“regalata” dal cielo. Ai fini
della funzionalità e della
snellezza operativa abbiamo concentrato la nostra
macchina organizzativa in
due punti ben precisi e cen-
Estetica, rispetto ambientale e funzionalità tra
le caratteristiche del nuovo ospedale di Asiago
Estetica, rispetto
ambientale e
funzionalità per
il nuovo ospedale di Asiago da
120 posti letto.
Con la firma del
contratto tra
l’Ulss e il pool di
aziende incaricato, è stato
scelto il progetto per la costruzione del nuovo
edificio. Sarà l’ATI (composta
dalle
aziende
GUERRATO S.p.A. di
Rovigo in qualità di
capogruppo, COVECO
(Consorzio Veneto Cooperative) di Mestre e la scledense
Idrabuilding scarl) a doversene occupare. Le caratteristiche più innovative del progetto riguardano l’impianto di
geotermia, i pannelli solari,
l’impianto fotovoltaico e l’architettura in linea con le caratteristiche tipiche della
montagna in cui spicca la silhouette del tetto spiovente.
Il progetto, finanziato dalla
Regione, comprende hall d’ingresso, radiologia, pronto
soccorso, blocco operatorio,
studi medici, spogliatoi, mensa, reparto di medicina e riabilitazione, degenze di riabili-
tazione, medicina generale,
ortopedia, chirurgia, pediatria
ed ostetricia, blocco parto,
day hospital, day surgery, spogliatoi, un tunnel sotterraneo
che collegherà il vecchio ed
il nuovo ospedale ed infine la
nuova centrale tecnologica.
Per realizzare il tutto sono
previsti 1.082 giorni di lavoro. Guerrato S.p.A. è già nota
nel nord est anche per
l’acquisizione nel 2004 come
capogruppo della finanza di
progetto
per
il
completamento in 3 anni degli ospedali di Castelfranco
Veneto e Montebelluna per
un importo complessivo di
122 milioni di Euro.
“Rispetto a quanto posto in
gara – specifica l’Ulss 3 l’ATI prevede un risparmio
sui consumi del 39,29% gra-
zie all’efficientamento
dell’involucro edilizio,
abbinato all’introduzione
di sistemi atti allo sfruttamento di energia
rinnovabile”.
“Il risparmio di metano per la sola climatizzazione invernale è infatti previsto pari al
17% - spiegano i responsabili dell’ATI L’impianto geotermico
sarà capace di sopperire a più del 50% della potenza frigorifera prevista.
L’impianto fotovoltaico verrà realizzato con moduli ad
altissima efficienza avente
una potenza totale pari a
43,491kWp composto da
moduli
in
silicio
monocristallini con efficienza del modulo pari a 20,1%,
installati in maniera
complanare alla falda. A
corredo dell’impianto si
prevede l’utilizzo di inverter
per l’immissione in rete del
tipo “scambio sul posto”.
L’impianto solare termico
per la produzione di acqua
calda sanitaria, utilizzerà
collettori solari a tecnologia
sottovuoto, consentendo un
risparmio di energia per la
produzione di acqua calda
sanitaria pari al 15,4%”.
trali per quallo che saremo
chiamati a fare”.
Dove? “Naturalmente al
campo-gara della Golfa
Arena sede della struttura
più prettamente tecnica e di
quella destinata alla comunicazione mentre sul piazzale dello Stadio del Ghiaccio di Asiago sorgerà un
palatenda dedicato agli incontri dei nostri ospiti, alle
premiazioni, come alle cerimonie di apertura e chiusura
sulle quali si stanno
concretizzando le idee sinora
analizzate”.
Intanto si sono aperte le iscrizioni riservate agli italiani. Per
accedervi basta consultare
i siti www.fisi.org e
www.mwc2013.org.
Non mancherà una forte rappresentativa altopianese, già
ampiamente collaudata in
precedenti edizioni della
kermesse nordica, cui, non
va dimenticato, si lega anche
un’importante promozione
del territorio data la presenza di atleti, tecnici e famigliari
provenienti da parecchie nazioni diverse. Molte di queste, per non dire tutte, possono rappresentare per
l’altopiano potenziali clienti
con i quali avviare contatti
“ravvicinati”. Probabilmente
i migliori per mostrare direttamente i “gioielli di famiglia”
di cui il territorio altopianese
dispone.
R.A.
Due milioni di euro per
il nosocomio asiaghese
Due milioni di euro per l’ospedale di Asiago. Con il riparto
del fondo sanitario 2012 la Regione Veneto, recependo i solleciti del sindaco di Asiago Andrea Gios e della dirigenza
dell’Ulss 3, ha destinato 2 milioni di euro in più all’ulss 3 per
le peculiarità turistiche del nosocomio altopianese.
Gli amministratori locali altopianesi non sono riusciti ancora
a far riconoscere la specificità montana all’ospedale (una
battaglia che va avanti da 2 decenni oramai per riconoscere
che l’ospedale di via Martiri di Granezza si trova a 1000
metri, illogicità tutta italiana) ma almeno il fatto che ci sia
turismo è stato riconosciuto. In pratica i soldi sono da destinare all’ospedale perché il carico di turisti si ripercuote sui
servizi alla cittadinanza. “Da troppi anni il piano di riparto
delle risorse regionali destinate alla sanità non tiene conto
delle peculiarità montane dell’Altopiano sottraendo all’ulss 3
un’importante quota di finanziamento – sottolineava Gios nella
sua lettera agli assessori regionali e ai componenti della commissione regionale sanità - L’Altopiano di Asiago rappresenta una delle principali mete turistiche della Regione con flussi
turistici molto importanti che nei periodi di punta superano le
150.000 presenze giornaliere che vanno a sommarsi ai 22.000
cittadini residenti e che usufruiscono dei servizi sanitari offerti dal nostro ospedale. Vi chiedo pertanto di tenere in debita considerazione le peculiarità montane e turistiche
dell’Altopiano di Asiago, prevedendo un adeguato
stanziamento supplementare a favore dell’ulss 3 che sia,
quantomeno, in linea con quanto stanziato a favore della realtà bellunese”. “Una specificità è stata riconosciuta – conclude Gios commentando il riparto delle risorse – Ma ciò non
toglie che dobbiamo proseguire a lottare per farsi riconoscere montagna anche dalla sanità regionale”. Gerardo Rigoni
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l’Altopiano
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ASIAGO
“Per il Consultorio familiare è in corso
una revisione degli orari dei servizi”
Gilbert Nanhounguè illustra le ragioni della riorganizzazione di alcuni servizi: “Non ci si può sottrarre alle disposizioni nazionali e
regionali in termini di risparmio sulla spesa, verrà comunque garantita una risposta adeguata alle esigenze del territorio”
“E’ in corso una riorganizzazione delle attività del
consultorio familiare che potrebbe riguardare la revisione di alcuni percorsi come ad esempio le gravidanze fisiologiche e il trattamento delle problematiche
psicosociali”. Il responsabile del Distretto socio sanitario di Asiago dottor Gilbert Nanhounguè, in sintesi,
risponde così in merito alla notizia anticipata sul numero precedente del nostro giornale riguardo ad un
possibile e temuto ridimensionamento dell’attività del
nostro consultorio familiare.
“Non c’è nessuna volontà di penalizzare l’Altopiano, i
servizi essenziali di cui il territorio ha bisogno vengono
comunque garantiti, tuttavia anche nell’ambito dell’Ulss
3 si è costretti ad applicare le normative nazionali e
regionali che da un lato impediscono nuove assunzioni
e dell’altro impongono una riduzione dei costi”.
Quindi, sostanzialmente, cosa cambierà ad Asiago e
da quando? Nonostante “voci ben informate” sostengano che tutto sia già stato predisposto, il dottor Gilbert
assicura invece che sono ancora in corso le valutazioni preventive e che al momento non siano ancora state prese, da parte
della direzione dell’Ulss 3, decisioni definitive. “La revisione
delle varie attività – spiega – verrà comunque fatta con l’obiettivo di valorizzare le diverse competenze professionali all’interno dell’Azienda e la distribuzione degli orari verrà fatta nel ri-
Sapor d’acqua natia
spetto del fabbisogno presente, il tutto cioè non andrà assolutamente a scapito del servizio e dell’utenza”. Cosa quanto meno
auspicabile, aggiungiamo noi, per la quale ci si affida soprattutto
al buon senso di quanti hanno la facoltà di decidere, certo è
necessario abbiano veramente a cuore il territorio altopianese e
la sua gente ormai costretta a recarsi a Bassano per qualsiasi
cosa. Ad oggi l’attività consultoriale prevista viene garantita da un’equipe composta da: una ginecologa (presente
ad Asiago un giorno alla settimana, il martedì), due ostetriche (una ostetrica a 24 ore settimanali e un’altra a 36 ore
settimanali in organico da alcuni mesi), una psicologa (in
convenzione) e un assistente sociale per 36 ore alla settimana. Per quanto riguarda l’attività ambulatoriale svolta,
nel 2011 sono state erogate: per ginecologia e ostetricia
1175 prestazioni per 414 utenti; 172 gli utenti del servizio di
psicologia con 715 prestazioni; 93 gli utenti del servizio di
assistenza sociale per 757 prestazioni, mentre le consulenze legali sono state in tutto 14. Sono inoltre stati svolti 6
corsi pre nascita (24 incontri x 61 mamme) e 7 corsi post
– nascita (28 incontri per 39 mamme). Il personale del
consultorio ha garantito anche corsi di educazione
all’affettività e alla sessualità rivolti soprattutto alle scuole
e la campagna di screening per il cervico carcinoma uterino.
Ad Asiago opera anche il Servizio di Protezione e Tutela
Minori che nel corso dell’anno 2011 ha seguito 23 casi;
per qualche utente è stata accolta la richiesta di essere seguito in
pianura per motivi di riservatezza. “Nel prossimo futuro – tiene a
precisare Nanhounguè – l’equipe del consultorio familiare continuerà a garantire le prestazioni richieste e i servizi previsti, ottimizzando
l’integrazione con gli altri servizi presenti inAltopiano, sia ospedalieri,
sia del Dipartimento di Prevenzione”.
Stefania Longhini
Anche il Papa si è stancato: basta viaggi lontani
Ciao don! Ti ricordi di me, vero? Per favore:
non farmi la solita romanzina. So già quello che
mi vuoi rinfacciare e te lo anticipo: è dal giorno
della cresima che non mi vedi in Chiesa (non
che prima ci venissi tanto, però almeno mi facevo vivo una volta al mese), al gruppo non ci
sono mai venuto (con l’aggravante di non aver
neppure oggi l’intenzione), faccio casino col
motorino sul piazzale mentre tu dici messa con
le tue vecchiette, mi piace bere qualche birretta
e fumarmi anche qualche cicca. Però non ho
ancora preso una brutta strada, quella “brutta
strada” di cui tu ci parlavi mentre ci preparavi
alla Prima Confessione. A meno che per te “brutta strada” non sia innamorarsi di una ragazza,
andare in vacanza con lei e, son sincero, ogni
tanto pure farci l’amore: sai che su queste cose
io e te siamo sempre stati in conflitto. Mi sembra una buona
panoramica. Ovviamente mancano tutte quelle piccole cose a
cui tu tenevi molto: qualche bestemmia, piccole omissioni, discreti gesti di cronaca nera tra le mura di casa mia. Ecco tutto:
vedi che l’esame di coscienza che ho imparato a catechismo lo
applico con sincerità? Magari poi non mi pento (non perchè
sono cattivo ma perchè non riesco a vedere dove sia il male) ma
almeno penso di avere una visione onesta della mia cronaca
quotidiana. Ti scrivo perchè mia cugina Marta l’altro giorno mi
ha mandato per email un invito. Il titolo era figo: “Tutte le bufale
del don. Al Bar Centrale il Papa gli tira le orecchie”. Mi ha incu-
riosito e mi son detto: “finalmente il don la
smetterà con quelle quattro storielle dell’asilo!”. Mia madre poi mi ha spiegato la storia
del Papa e mi ha detto (spero di aver capito
bene) che pure lui si è stancato e ha chiesto
un anno intero per parlare di Gesù. A parte il
fatto che io pensavo che voi preti parlaste sempre di Gesù, il Papa deve aver pensato più o
meno così: “siccome qui la gente non viene
più in Chiesa, o parliamo in modo che capisca
oppure cambiamo gestione d’uso ai luoghi
sacri”. Ovviamente lui sarà stato più fine, con
quel suo latino declinato con accento tedesco
che tutto sommato me lo rende pure simpatico; ma l’idea deve essere stata questa. Io ho
pensato subito a te perchè mi son detto: “il
Papa parla ma poi è quel povero Cristo di prete che deve prendersele qui in paese”. Certo che è un po’ ridicolo
tutto questo: tu dei missionari ci hai sempre detto che vanno nei
paesi lontani per parlare di Cristo, per portare la Bibbia, per aprire
nuove chiese. Con la barba lunga e i sandali ai piedi ce li hai
sempre descritti quando chiedevi una monetina per loro (quanto
ti piacciono i diminutivi, don: a me fanno venire il latte sotto le
calcagna, sappilo!). Adesso il Papa è come se dicesse: “invece di
andare in giro per il mondo, state a casa vostra e parlate di Cristo
per le strade dei vostri paesi”. Si sono invertite le parti: è il nostro
paese è evangelizzare! Mi è venuta un’idea. Perchè quest’anno
non ci vieni anche tu al Bar Centrale con noi? Guarda che io e i
Al Cinema Lux Asiago
Sabato 13 Ottobre ore 16.00* 18.00 20.45*
Domenica 14 SOttobre ore 16.00 18.00* 20.45*
Lunedì 15 Ottobre ore 20.45*
*in 3D
miei amici non è vero che ce ne freghiamo della religione: è che
così come ce la presenti ci annoia da morire. E poi quel Gesù
che ci raccontano le tue catechiste ci ha tolto la passione: davvero Gesù era tranquillo, pacifico, dolce, remissivo, con il collo
inclinato sulla spalla destra e gli occhi stralunati rivolti verso il
cielo? A noi ogni tanto viene il sospetto che anche Gesù si emozionasse e provasse dei sentimenti, avesse un cuore sensibile e
una tenerezza nascosta. Che abbia conosciuto la rabbia e l’amore, lo stupore e l’angoscia, la trepidazione e il pianto, la gioia e
l’innamoramento. Che anche Gesù avesse bisogno di affetto
come noi. Guarda che se tu ci parlassi di questo Gesù a noi ci
batterebbe ancora il cuore perchè lo sentiremmo vicino e giovane, con i nostri stessi problemi e sogni, frastornato di speranze
e capace di desideri altissimi. A noi un Gesù così ci manca, don:
perchè non ce lo hai mai raccontato, porca miseria! E’ per questo che siamo arrabbiati con te e tutta la tua “tribù dell’oratorio”.
Uffa. Anzi: cavoli! Facciamo così. Quest’anno mettiamo da parte
di screzi e ripartiamo da Lui. L’hai scritto anche tu sulla facciata
della Chiesa: “Ripartire da Cristo”. Per un anno basta bans e
castagnate, Gardaland e santuari vari. E lascia stare pure il dilemma
“riscaldamento a pavimento: si o no?” che scrivi nel foglietto parrocchiale. Non ce ne frega nulla di questo, don! Parlaci di Gesù quest’anno, punto e a capo. E noi – a motori spenti – ti racconteremo di
quella nostalgia che ci lacerava il cuore mentre sognavamo un Gesù
che tornasse a farci battere il cuore. Ti aspettiamo al Bar: se manchi...lo
diciamo al Papa stavolta!
E non ti farà più Monsignore! (I tuoi miscredenti del Bar Centrale)
Don Marco Pozza
l’Altopiano
Sabato 13 ottobre 2012
6
La voce degli 8 Comuni
ATTUALITA’
Tanti, belli e buoni:i funghi abbondano
e i cercatori arrivano a frotte!
Dopo la stagione estiva è
arrivata quella fungina! A
settembre ci sono state abbondanti “buttate” che hanno
richiamato
numerosissimi fungaioli,
creando un movimento turistico del tutto particolare
che si sviluppa ancor prima
che si faccia giorno. Un’automobile dopo l’altra, con
incolonnamenti che ricordano quelli di ferragosto, e un
assembramento in alcuni locali pubblici dove vengono
rilasciati i permessi da sembrare di essere a una fiera!
Il clou si è avuto a metà
settembre, per una decina
di giorni in particolare, ma
le giornate da record sembra siano state il 21 e il 28.
“Una mattina – dicono
Giuly e Francesco del Bar
Ortigara di Canove - abbiamo rilasciato seicento permessi giornalieri validi per
l’Altopiano e un centinaio
per il Trentino. A un certo
punto non sapevamo più da
che parte girarci, da dietro
il bancone guardando il bar
e l’esterno si vedevano solo
teste di persone che affollavano ogni angolo! Il giorno di S. Matteo, un ambulante salito per la Fiera di
Asiago si è fermato incuriosito nel vedere tutte quelle auto con i fanali accesi e
tutta quella gente, asserendo che gli sembrava di essere a Hollywood!”. A furia di compilare permessi,
a Francesco è venuto un
callo al dito, mentre gli abituali avventori del bar sono
rimasti stupiti nell’entrare e
vedere mucchi di tazzine da
caffè e cappuccino stipate
ovunque sui tavolini, visto
che a un certo momento i
baristi hanno stentato a star
dietro a tutto. Anche i titolari di altri ambienti, pur parlando di numeri minori, hanno confermato che in alcune giornate si è registrato
un afflusso eccezionale di
“turisti fungaioli”: il richiamo che esercitano i miceti
sembra essere davvero irresistibile per tanta gente!
I locali che si trovano in
punti cruciali di passaggio
automobilistico sono tappa
preferita dei cercatori che,
dopo
essere
partiti
prestissimo da casa si fermano per mettersi in regola con la raccolta, sorseggiare il primo caffè della
giornata e scambiare quattro chiacchiere. Per i baristi si tratta di una mole consistente di lavoro concentrato nelle prime ore del
mattino, che richiede
levatacce e impegna senza
tregua per qualche ora, ma
che risulta anche divertente vista l’atmosfera vivace
che si crea, con racconti e
battute. I fungaioli arrivano
dalla
vicina
pedemontana, dalla provincia di Vicenza, dal padova-
no e anche da più lontano,
tutti pronti e attrezzati per
buttarsi alla ricerca. Il bottino più ambito sono naturalmente i prelibati porcini,
ma non si disdegna di raccogliere altri saporiti funghi di stagione, come le
“morette”, i prataioli
autunnali, i chiodini, le
mazze di tamburo. Aldilà
delle buone pietanze che
si possono preparare con
questi deliziosi frutti della
nostra terra, l’abbondan-
za di varie specie anche
tra i non commestibili, offre a chi si spinge tra prati
e boschi magari solo per
una passeggiata un vero
spettacolo per gli occhi,
grazie alla varietà dei colori, alle grandi dimensioni e alle lunghissime file
che danno un tocco
fiabesco ai luoghi, invitando a immortalarli in suggestive fotografie.
alla quale recentemente si è
unita anche Leggi e Sogna,
con i comuni interessati. Una
proposta ad alto livello, con autori di successo, personaggi
pubblici di grande richiamo,
che danno vita ad incontri
molto partecipati da parte del
pubblico: Mario Giordano,
Flavio Tosi, Gianluigi Nuzzi,
don Marco Pozza, Rita
Coruzzi, Sveva Casati
Modignani, o il “trio” Diego
Dalla Palma, Mauro Corona
e Gianantonio Stella, giusto
per citare alcuni protagonisti
della scorsa stagione. In
piazza ad Asiago, al Millepini,
all’Auditorium di Gallio, siano “incontri” o “aperitivi”
con l’autore, si rivelano piacevolissimi salotti che, prendendo spunto dai libri scritti
dai protagonisti, offrono momenti interessanti di discussione soprattutto su temi di
attualità, politici e sociali. “Il
successo delle rassegne –
commenta Paola Brazzale –
è dovuto non solo allo spessore di scrittori e giornalisti
che accettano l’invito a partecipare e all’organizzazione e promozione della rassegna stessa, ma anche alla
preparazione e alla professionalità dei moderatori:
Fabio Carraro, Ivano
Tolettini e Stefania
Longhini, che vorrei anche
in questa occasione ringraziare per la loro capacità di
dare vita a incontri coinvolgenti e vivaci”. Intanto è
già in fase avanzata la preparazione della rassegna
invernale che si svolgerà nel
periodo natalizio e di cui ci daremo conto non appena confermate date ed ospiti.
Silvana Bortoli
700 libri per la biblioteca di Asiago
grazie all’iniziativa della Libreria Giunti
Oltre 10 scatoloni pieni di libri,
677 volumi in totale per un
valore complessivo di 5.040,00
euro: è quanto la Giunti al
Punto di Asiago ha recentemente consegnato alla Biblioteca Civica della città, al termine dell’iniziativa che per il
terzo anno consecutivo ha
coinvolto le librerie Giunti di
tutta Italia. Si tratta di un’operazione commerciale con un
fine benefico, che coinvolge i
clienti della libreria e che ha
richiesto un grande impegno
da parte del personale. Dopo
la campagna del 2010 “Regala un libro all’Aquila” con cui
sono stati raccolti in tutta Italia 37.420 libri per la ricostruzione delle biblioteche della
città distrutte dal sisma del
2009, e la successiva iniziativa del 2011 “In ospedale c’è
un bambino che….” grazie
alla quale sono stati donati ben
113.885 libri per i reparti
pediatrici degli ospedali italia-
ni, quest’anno è stato deciso di dedicare il mese
agosto alla raccolta di volumi per le biblioteche.
“Con “Dona un libro alla
biblioteca della tua città –
La casa del libri è la casa
di tutti” – commenta Paola Brazzale titolare della
Libreria Giunti di Asiago
–ci si è posti l’obiettivo di
arricchire con nuovi volumi le biblioteche, visto il
loro importante ruolo sociale sul territorio, consapevoli anche che i fondi
sono sempre più ristretti
a causa dei continui tagli. Donando un libro
alla biblioteca della propria città, o a quella della città in cui si passano le vacanze, si contribuisce ad arricchire quella che possiamo considerare la “casa di tutti”. L’iniziativa di quest’anno dunque,
pur essendo proposta a livello
nazionale, era mirata a portare un beneficio sul territorio”.
Durante il mese di agosto ai
clienti della libreria è stato proposto di acquistare un libro con
lo sconto del 15% da destinare alla biblioteca. Come “ringraziamento” coloro che aderivano hanno ricevuto un
coupon che garantiva un acquisto scontato del 15% nel
mese di settembre. “Non è stato semplice, in tempi tutt’altro
che rosei – continua Paola
Brazzale - c’è voluto un grande sforzo da parte di tutto lo
staff della libreria, per propor-
re e spiegare l’iniziativa,
sensibilizzando la clientela. Vorrei per questo ringraziare in primis tutti i
clienti che hanno sostenuto la campagna, ma anche
e soprattutto le mie collaboratrici Roberta, Giulia e
Federica, che con tenacia
e impegno hanno spinto la
gente ad aderire: a loro
dunque il merito per il risultato. Ringrazio inoltre Donata Posocco,
responsabile dell’Ufficio Turismo e Cultura
comunale e l’assessore
Roberto Rigoni, per l’entusiasmo e la solerzia con
cui hanno accolto l’iniziativa, espletando tempestivamente le pratiche burocratiche. I libri donati alla biblioteca sono di vario genere, soprattutto narrativa recente, ci auguriamo che possano essere presto disponibili
per tutti coloro che la frequentano “. L’occasione di riferire
di questa iniziativa, ci permette di scambiare con Paola
Brazzale anche due parole su
un appuntamento ormai consolidato e sempre cresciuto
negli anni, tanto da diventare
un fiore all’occhiello delle proposte estive di Asiago e di
Gallio (e di riflesso di tutto
l’Altopiano): gli incontri con gli
autori, ovvero la rassegna culturale che nasce dalla collaborazione della libreria Giunti,
Silvana Bortoli
Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
7
La voce degli 8 Comuni
“Una rete di mobilità dolce: un impegno collettivo”
Una delle cose più incoraggianti e positive, nell’ambito
di Cammin@altopiano,
Festival del muoversi in montagna, tenutosi dal 28 al 30
settembre, l’ha detta e ribadita Albano Marcarini, presidente di COMODO:
“L’Altopiano, in tema di mobilità dolce – ha assicurato può fungere da modello. Ci
sono aree in Italia che sono
mille anni indietro. Voi per
esempio siete stati tra i primi in Italia a provvedere al
recupero della vecchia ferrovia. E quello che state facendo, anche con questo
festival, è già molto”.
Il suo intervento nel convegno di sabato 29 è stato poi
una poetica denuncia, rasse-
r e n a n t e ,
chiarificatrice e
propositiva
laddove ha parlato di “strade
per la gente e
non per le auto”.
“La foga di
modernizzare –
ha sottolineato –
crea non rovine,
ma rifiuti e i rifiuti mobilistici vanno trasformati in una risorsa.
Mobilità dolce è ecologia, non
si tratta di fare cose nuove,
ma di recuperare quello che
già esiste, di trasformarlo in
greenways (strade verdi).
Ormai ci siamo scordati dei
luoghi e dei loro nomi, la mobilità dolce permette di resti-
tuire alla gente i suoi luoghi,
dà una possibilità in più per
conoscere e scoprire l’Italia da altri punti di vista. Mobilità dolce è un modo di essere, una pratica di pace.
Una rete di mobilità dolce è
una responsabilità sociale, un
impegno collettivo”.
Ha detto tutto il
presidente di COMODO, riassumendo bene nelle sue parole lo
spirito e il significato del Festival
organizzato,
magi-stralmente,
dagli architetti
Chiara Stefani e
Diego Morlin con
la collaborazione
di tanti volontari.
E’ soprattutto
l’impegno collettivo che va sottolineato, perché le
forze del territo-
rio devono necessariamente
convergere in progetti condivisi, come può essere quello di una rete di mobilità dolce, capaci di aggregare, di
portare progresso e di creare sviluppo.
Gli spunti e le sollecitazioni
scaturiti da questa tre giorni
di incontri e di passeggiate
sono stati molteplici e si dovrà analizzarli ben bene,
metabolizzarli e trasformarli
in nuove consapevolezze.
La proposta fattaci da
Cammin@ltopiano
è
senz’altro valida e stimolante. Il maltempo del weekend
certo non ha aiutato la partecipazione dei turisti, ma ciò
che più deve far riflettere è
la pressochè totale assenza,
in ogni momento offerto dal
ricco programma, degli
operatori
turistici
dell’Altopiano e la scarsa
presenza degli amministratori locali.
Cosa che ha confermato la
lettura dell’attuale situazione del nostro territori data
dalla stessa Chiara Stefani
nel suo intervento al convegno: “I sentieri di cui
l’Altopiano è ricco
sono fili intrecciati
di un gioiello, fili che
legano tutto, natura,
cultura e lavoro dell’uomo. Il maestro
patrizio ci ha insegnato ad andare e
osservare. Il passo
in più che può sembrare ovvio e scontato, ma non è ancora entrato nel
pensiero comune. Non conoscere il territorio porta a non
rispettarlo e non
avere iniziative
propositive.
L’iniziativa fatta con le scuole
(
c
o
n
Cammin@ltopiano
le classi sono
state condotte
sul territorio per
conoscerlo e per
incontrarsi, ndr)
bisognerebbe
estenderla alle
categorie economiche. Forse è difficile capire il nesso
tra un sentiero, un museo e
un ristorante, ma io sono convinta che la rete fisica e culturale che già abbiamo può e
deve diventare rete di economia diffusa”.
Stefania Longhini
Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
8
La voce degli 8 Comuni
L’Altopiano in Cammino: il futuro, le opportunità
Giornalisti a confronto sul palco del Millepini
Unirci, camminare insieme
con la voglia di conoscere e di
far conoscere sempre più e
meglio questa nostra terra, organizzarci, mettere in rete i
sentieri, salvaguardare e valorizzare l’ambiente e i beni storici e culturali, concretizzare le
buone idee e promuovere la
strepitosa offerta turistica
dell’Altopiano con un’immagine univoca, con una comunicazione coordinata, invitante
ed efficace.
Per niente facile, ma estremamente necessario e urgente.
E’ questo, in sintesi, il succo
del messaggio-invito scaturito
dalla serata al Millepini con i
giornalisti Gian Antonio Stella
(Corriere della sera), Massimo Fracaro (Corriere della
sera), Giovanni Stefani (Rai);
Sergio Frigo (Gazzettino) e
Piero Brazzale (Studio 1 –
Cremona).
Tema dello scambio di idee,
coordinato dal nostro direttore Stefania Longhini ed organizzato nell’ambito di
“Cammin@ltopiano – Festival
del muoversi in montagna”,
era “L’Altopiano in cammino:
il futuro, le opportunità”.
Sulla base dell’esperienza e
della conoscenza maturate
nella loro professione, i giornalisti, non risparmiando qualche giusta e costruttiva critica, hanno fornito un contributo interessante di idee e di proposte per uno sviluppo turistico ed economico coscienzioso e consapevole partendo dal
presupposto che, come ha detto Gian Antonio Stella “nonostante qualche obbrobrio ci sia
anche qua, tutto sommato le
robe più schifose sono state
costruite in altri posti. E’ chiaro che
non si può continuare a costruire e che
lo sviluppo futuro
non può prescindere dalla salvaguardia ambientale”.
Tutti pienamente
d’accordo gli altri
protagonisti della
serata. L’esperto
di economia Massimo Fracaro ha
sottolineato come
“Quella che stiamo
attraversando non
sia una crisi, ma
una
svolta
epocale”.
“Quando saremo usciti dal tunnel – ha poi specificato - molte cose saranno cambiate e
muteranno anche le nostre
abitudini di vita. Come lo scenario economico. Prendiamo
la casa, che resta l’oggetto dei
desideri di molti italiani, per
abitarci e per investirci. Il mercato immobiliare sta vivendo,
però, una profonda crisi, il numero di compravendite nei
primi sei mesi in tutta Italia è
sceso di oltre il 20%. E’ molto
probabile che per far fronte al
debito pubblico la tassazione
possa essere inasprita. Quindi
uno dei settori trainanti dell’economia altopianese non
solo sta soffrendo, ma è destinato a vivere in futuro in un
ambiente più ostile. Tutta la
legislazione andrà a favorire il
recupero dell’esistente, più che
la realizzazione di nuovi immobili. Tutto il settore
dell’altopiano dovrà riorientarsi
in questa ottica, ma di lavoro
ce n’è da fare. Penso a tutte
le case rurali, a quelle del centro storico non ristrutturate.
Anche il turismo sarà diverso:
meno chiassoso, più attento all’ambiente, al quieto vivere, all’alimentazione sana. Alla cultura dei posti in cui si va soggiornare, alla mobilità dolce.
Caratteristiche che possono
favorire di molto il nostro
altopiano, a scapito di località
più mondane e troppo esibizioniste”.
Sergio Frigo, dal canto suo , ha
voluto far notare che: “Non è
vero che il turismo sia un’industria leggera, in realtà è piuttosto pesante perché consuma,
oltre al territorio, anche l’identità delle popolazioni coinvolte,
il loro patrimonio di diversità,
che poi è la risorsa che i turisti
cercano, ma che durante le loro
permanenze, con l’esposizione di diversi stili di vita, contribuiscono a influenzare e modificare. Per questo è necessario continuamente difendere e ripristinare l’ambiente naturale consumato da questa
affluenza, e allo stesso modo
– senza pensare ad
anacronistiche barriere difensive ma valorizzando la ricchezza dell’incontro con i
“foresti” - è necessario anche
tutelare e ricostruire l’identità
locale logorata”.
“A questo scopo – ha poi proposto Frigo - possono servire
anche gli strumenti della tecnologia. Il territorio infatti è
fatto di stratificazioni fisiche,
storiche, culturali, che ad un
esame superficiale non riusciamo a cogliere. Ad esempio con gli strumenti della realtà aumentata, applicati agli
apparecchi mobili come
smartphone, iPad eccetera,
possiamo cogliere agevolmente queste stratificazioni, e “leggere” il territorio in profondità: ad esempio con la semplice collocazione di tabelle con
i codici QR possiamo sapere
se un determinato luogo ha
avuto delle presenza in epoca
preistorica, e vederne la ricostruzione virtuale; oppure rico-
struire le diverse fasi
belliche attorno a una montagna; personalmente ad
esempio ho proposto al
Comune di Asiago un’applicazione per telefonini
che attraverso delle cartine geolocalizzate propone
alcuni
itinerari
escursionistici nei luoghi
frequentati da Mario
Rigoni Stern e immortalati
nei suoi libri”.
A volte basta poco per valorizzare quello che c’è,
con investimenti minimi e
con operazioni in rete
(coinvolgendo insieme le
varie realtà del territorio)
si possono innescare meccanismi virtuosi in grado di attirare turisti. Giovanni Stefani,
che tra l’altro fa anche parte
del consiglio del GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica)
ha portato l’esempio del
Cadore dove hanno creato il
“Regno delle Ciaspe”, una serie di itinerari che ricalcano
quelli estivi e che hanno alcune caratteristiche particolari:
buona segnaletica, sorveglianza e battitura da parte delle guide alpine e soprattutto la garanzia di un rifugio (o bar, o ristorante) aperto lungo il percorso sia in tutti i fine settimana d’inverno che, ovviamente,
nei periodi di festa. “Questo –
ha sottolineato Stefani - ha “costretto” gli enti locali a lavorare insieme (perchè, come
Camminaltopiano, l’iniziativa è
partita dal basso), ha messo in
moto l’economia locale (gestori di rifugi, noleggio attrezzature, guide alpine) ed ha attirato
davvero molta gente. Un altro
esempio è quello che riguarda
lo sviluppo di alcune esperienze di turismo speleologico con
visite guidate alle grotte o cavità che si sta realizzando in
Marche ed Abbruzzo”.
Ma c’è una cosa, prima di tutto, fondamentale: che gli
altopianesi per primi prendano coscienza e conoscenza
della grande e variegata ricchezza che offre il nostro territorio.
“Girando il Nordest per le riprese del mio programma
(Viaggiando viaggiando, su
Telechiara, ndr) – ha detto Piero Brazzale – mi sono reso
conto come in altri posti si sia
orgogliosi di mostrare e
promozionare anche le più piccole bellezze e di quanto qui
da noi la maggior parte degli
operatori conosca poco la
straordinaria realtà locale. Bisogna conoscere ed essere
convinti della bontà del prodotto per comunicare con efficacia. E bisogna saper comunicare, altra cosa in cui
l’Altopiano pecca. Sarebbe
importante, per esempio, creare un ufficio stampa
comprensoriale attivo tutto
l’anno. Mi stupisce poi il fatto
che a due anni dal centenario
della Grande Guerra e con lo
straordinario lavoro di recupero
dei forti fatto negli ultimi anni non
si sia ancora provveduto a
promozionare efficacemente
questa ricchezza”.
Da tutti è poi arrivato un plauso
per l’organizzazione del Festival
del muoversi in montagna: una
rete di sentieri e un progetto che
induca a fare rete è una cosa
sicuramente valida e qualificante, una buona base da cui partire
per altre nuove sfide.
Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
9
La voce degli 8 Comuni
ASIAGO
Il made in Italy e la tutela dei marchi:
da Asiago proposte contro le imitazioni
Formaggio Asiago, Rigoni
di Asiago, scioline Star e
Rode … sono solo alcune
delle marche legate al territorio; e come tante altre
marche sono a rischio di
imitazione. Un fenomeno
che oltre a causare un grave danno economico (secondo la Coldiretti, la
contraffazione alimentare
pesa in Italia per 164 milioni di euro al giorno e
con una seria lotta alla
pirateria alimentare si potrebbero creare 300.000
nuovi posti di lavoro) inganna il consumatore
esponendolo persino a ri-
schi per la salute.
Quello della tutela dei marchi e delle specificità locali è stato uno degli argomenti principali del
convegno “Tra Italia e
Stati Uniti” tenutasi ad
Asiago. Una due giorni
organizzata dall’associazione “Proposta per l’Italia” in collaborazione
con la rivista giuridica
“Nova Itinera - Percorsi
del diritto nel XXI secolo”
e con il National Italian
American Foundation e
che ha visto alternarsi sul
palco presidenti di ordini
professionali, esperti giuri-
dici, docenti e rappresentanti delle camere di commercio di qua e al di là dell’oceano.
“Un primo passo è stato
fatto con la legge che istituisce un sistema di
etichettatura obbligatoria
dei prodotti finiti e intermedi destinati alla vendita,
nei settori tessili, pelletteria e calzaturiero – ha
commentato
Danilo
Riponti, massimo esperto
sulla tutela del prodotto
made in Italy nel settore
vinicolo – Ora si deve
passare
ad
una
certificazione internazio-
nale che assicuri la
filiera produttiva e la
tracciabilità di ciascuna
delle fasi di lavorazione,
non solo a tutela del produttore, ma soprattutto
del consumatore”.
Oltre che di tutela dei
marchi, al convegno si è
parlato dello scambio
interculturale ed accademico
nonché
della
globalizzazione delle professioni.
“Il convegno di Asiago è
stato anche la prima “apparizione pubblica” del
nuovo movimento d’opinione “Proposta per
I relatori sul
palco del
Cinema Lux
l’Italia” - conclude Stefano Amore, promotore dell’evento, mentre esprime
grande soddisfazione per
la buona riuscita dell’appuntamento – Un movimento che vuole stimolare
la discussione sulle rifor-
me da realizzare nei settori nevralgici del paese, riforme che devono partire
dalla ricostruzione del rapporto tra società civile e
politica”.
Gerardo Rigoni
Denise Frigo conquista la finale di Miss Blumare
Sabato 29 settembre si è svolta a Veggiano la finale regione Veneto del concorso nazionale di bellezza Miss Blumare
2012. 25 le concorrenti che hanno sfilato durante le varie
selezioni che si sono svolte in tutto il Veneto. Sono state
dieci le vincitrici di fascia abbinate agli sponsor della manifestazione di cui le prime sei classificate hanno raggiunto la
finalissima che si svolgerà dal 22 al 28 ottobre, a bordo
della nave da crociera MSC Fantasia. Sono Marta Frizzo
di Santorso, Denise Frigo di Roana, Alice Zen di Nove
Giorgia Fiorini di Cadoneghe, Eleonora Schiavon di Fratte
di Santa Giustina in Colle, Claudia Pinton di Villafranca. L e
bellissime vincitrici sono state incoronate dagli amministratori locali e dagli sponsor della manifestazione, la manifestazione è stata magistralmente condotta dal presentatore Rai
Valerio Merola. Diversi anche i momenti di musica e magia
affidati al gruppo dei Sismica e alla bellissima cantante Cinzia
Fontana e alla prestigiatrice Lilian. Il concorso nato cinque
anni fa dallo Studioimmagine di Thiene tocca 15 regioni in
tutt’Italia e conta oltre 150 selezioni. Info su
www.missblumare.com o sulla pagina facebook
Vacanze al villaggio Marzotto di Jesolo per
gli ospiti della cooperativa La Madonnina
Vacanze jesolane per
gli ospiti della comunità alloggio e del centro
diurno altopianesi della cooperativa “La
Madonnina”. Grazie
ad un accordo con il
villaggio Marzotto di
Jesolo, villaggio completamente privo di
b a r r i e r e
architettoniche e attrezzato per accogliere persone disabili, una
decina di ospiti delle
due strutture ha potuto trascorre una settimana di serenità e divertimento ricca di opportunità di
svago e di socializzazione, vivendo una bella esperienza
che si rinnova ormai da diversi anni. La cooperativa, dal
1999 sull’Altopiano, gestisce dei centri per disabili: una comunità alloggio, la Casa dei Pini, e un centro diurno psichiatrico di riabilitazione psico-sociale. Inizialmente i due
servizi si trovavano alla “Casa del Pastore”, in località
Kaberlaba, ma poi a causa delle nuove normative regionali sugli standard per le strutture socio-sanitarie si è
provveduto a trovare delle nuove sistemazioni. Nel 2011
la comunità alloggio per disabili è stata trasferita a
Fontanelle di Conco, in un nuovo immobile messo a disposizione dalla Fondazione Brunello di Vicenza. Dal
maggio 2012 anche il centro diurno psichiatrico di riabilitazione psico-sociale ha finalmente una nuova sede a
Canove in una ex scuola totalmente ristrutturata allo scopo di ospitare disabili.
La comunità alloggio di Fontanelle
può ospitare 10
persone adulte con
disabilità psico-fisica non grave residenti nel territorio
Ulss 3. La caratteristica più importante della Casa è
l’atmosfera familiare che si vive sia
nell’organizzazione
degli ambienti sia
nelle relazioni
interpersonali, che
promuovono la partecipazione attiva alla gestione domestica. Il centro diurno
psichiatrico invece accoglie 22 persone affette da malattia
mentale, tutte residenti in altopiano. E’ aperto dal lunedì al
venerdì dalle 9 alle 16 e ha lo scopo di migliorare la qualità
di vita di persone che a causa della malattia mentale hanno
perso la propria autonomia. Il centro si propone, attraverso un programma di attività di gruppo, di sviluppare le
potenzialità (spesso nascoste) e di migliorare il livello di
socialità e le capacità di relazione dei nostri ospiti, oltre
ad essere di vitale supporto per le famiglie. Le attività,
quotidiane e ben strutturate, spaziano dalle gite all’arteterapia, dal giornalino interno al bricolage. I laboratori di bricolage hanno permesso di realizzare prodotti
artigianali di qualità, in legno e tessuto, che sono stati venduti in diverse occasioni (mercatini natalizi, sagre, eventi pubblici) utilizzando il ricavato per acquistare nuovi materiali
Gerardo Rigoni
Asiago alla Fiera del Soco
Quest’anno anche Asiago ha partecipato all’antica “Fiera del
Soco”, tenutasi come di consueto a Grisignano di Zocco dal
7 al 13 settembre scorsi. Per la prima volta anche l’altopiano
ha avuto, tra i tanti padiglioni presenti, il suo stand posizionato
nell’area istituzionale assieme agli altri Comuni della Provincia. “Un’opportunità unica, sottovalutata negli anni precedenti - commenta l’Assessore alle Politiche Sociali di
Asiago, Diego Rigoni - La partecipazione a questo evento
è stata fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale di Asiago, in quanto tale fiera è ad oggi una delle più
grosse e variegate del Veneto ed ogni anno attrae milioni
di persone, che si moltiplicano di edizione in edizione”.
Una vetrina importante, quindi, che ben risponde alla necessità di promozione e pubblicità dell’Altopiano. Non vanno dimenticati, inoltre, i complimenti ricevuti dal Sindaco di Grisignano,
Renzo Lotto, per il bell’allestimento dello stand dal tocco caratteristico nel quale molta gente ha potuto ricevere informazioni
sul nostro territorio e sugli eventi in programma. Un grazie va
all’Assessorato al Turismo di Asiago, che ha creduto nell’iniziativa, mettendo a disposizione il personale dello stand e a tutti i
vari collaboratori dell’iniziativa. “L’esperienza positiva di quest’anno - spiega Rigoni - è la conferma ad una prossima e
futura partecipazione, che vedrà lo stand arricchito dei
vari prodotti tipici di cui Asiago e l’altopiano vantano il
riconoscimento”.
Giulia Rossi
Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
10
La voce degli 8 Comuni
GALLIO
“Per l’ennesima volta Pino Rossi ci ha attaccato pubblicamente
senza motivo e alterando i fatti. Ora basta!!! Non possiamo
più continuare a far finta di niente: vogliamo difendere il nostro
operato e il nostro modo di concepire l’azione amministrativa”.
Il gruppo degli ex amministratori
del Comune di Gallio scrive al
giornale per confutare alcune affermazioni del sindaco riportate
nell’intervista pubblicata nel numero del nostro giornale si sabato 29 settembre.
Nell’intervista testualmente si
possono leggere le seguenti dichiarazioni che hanno scatenato
la reazione dell’ex amministrazione Stella: “Domanda: Una delle
accuse mosse alla vostra amministrazione è che si è fatto
poco…” Pino Rossi: “Siamo arrivati che non c’era progettualità,
non c’erano piani. E non c’erano
contatti con le istituzioni superiori come Regione e Ministeri…”
Domanda: “La minoranza vi accusa di approfittare dei rimborsi
spese e di avervi “fatto” l’iphone
a spese dei cittadini”. Pino Rossi: “Fare politica costa, bisogna
andare spesso in Regione se si
vuole ottenere qualcosa, i contatti personali sono fondamentali. Così come le telefonate pesano molto. Gli assessori prendono 100 euro, cosa devono fare?
Pagare di tasca loro? E’ con quel
tipo di mentalità che si è insediato
a Gallio l’immobilismo che è la
vera causa di deperimento di
Gallio. Anzi ritengo che le spese siano molto contenute. In più
voglio fornire ad ogni assessore l’ipad per rimanere in costante contatto con il Municipio.”
“Nel rendiconto di fine mandato, inviato nel giugno 2009 a
tutti galliesi – precisano gli ex
amministratori - è stato scritto
che cosa abbiamo lasciato dopo
10 anni di amministrazione. Lo
abbiamo lasciato scritto anche
ai nostri successori nella delibera di Consiglio Comunale n.
35 del 29 maggio 2009, sottoscritta per conferma dai capi
Gli ex amministratori al
sindaco: “Basta con le bugie!”
La squadra guidata da Antonella Stella precisa: “Pensiamo di aver lasciato il
Comune in ottime condizioni sia economiche che in opere da completare ed eravamo
fiduciosi che il buon senso e la responsabilità di chiunque avesse amministrato
Gallio dopo di noi avrebbe consentito il proseguimento di ciò che già era iniziato”
settore del Comune di Gallio,
ma leggendo certe dichiarazioni diventa oggi necessario fare
un riassunto.
Alla fine del nostro mandato abbiamo lasciato nelle casse comunali 3 milioni di euro
per lavori appaltati, in fase
di appalto e, comunque, finanziati: strada Ronchi-Foss,
pista di Busa Fonda Vecia,
canonica, ERP, rifacimento
campi da tennis, arredo
auditorium, palazzina Pakstall,
piazzale del municipio,
completamento metanizzazione
ed elettrificazione contrade, sistemazione via col Fuste, ultima
trance contributo palazzina campo calcio Stoccareddo, ecc… e,
inoltre, un avanzo di amministrazione di 522.000 euro
Non abbiamo lasciato invece
progetti nei cassetti, perchè le
progettazioni costano e la legge stessa, perchè non si sprechi denaro pubblico, impone di
affidare solo le progettazioni che
si intendono e si possono realizzare
L’ici annuale introitata (principalmente da seconde case)
era di 1.500.000 euro (quasi
400.000 euro in più grazie al
lavoro di recupero dell’evasione messo in atto)
In soli 3 anni l’attuale amministrazione ha speso
21.620 euro per trasferte
(17.830 di rimborsi al solo sindaco) e 21.912 euro per telefonate da tutti i cellulari in uso
al Comune, comprendenti amministratori e uffici (fino a 29
sim!)
In totale, in 10 anni, noi abbiamo speso meno di 2.000
euro per trasferte. Il sindaco
non ha MAI chiesto alcun rimborso chilometrico, ritenendo
sufficiente il compenso di circa 1.100 euro percepiti per
svolgere il suo ruolo. Abbiamo
inoltre speso meno di 20.000
euro per telefonate da tutti i
cellulari in uso ad amministratori e uffici (15 sim). Gli amministratori hanno avuto in uso il
cellulare di servizio solo a partire
dal 2004. Tutti cellulari erano forniti gratuitamente dalla ditta di telefonia mobile e senza alcun
sovrapprezzo sul canone .
Nonostante “l’immobilismo” di
cui siamo accusati e che, paradossalmente, secondo Pino Rossi, sarebbe legato alla nostra parsimonia nelle spese di servizio (!),
abbiamo portato nelle casse comunali 3.460.100 euro in contributi provinciali, regionali,
europei.
Pensiamo di aver lasciato il Comune in ottime condizioni sia economiche che in opere da completare ed eravamo fiduciosi che
il buon senso e la responsabilità
di chiunque avesse amministrato
Gallio dopo di noi avrebbe consentito il proseguimento di ciò che
già era iniziato. Questi sono i
fatti: ognuno tragga le sue conclusioni”.
A Gallio un importante convegno sul diritto all’autodeterminazione dei popoli
Fornire informazioni chiare e oggettive sull’esercizio del diritto
all’autodeterminazione dei popoli. E’ quanto si prefigge il convegno di studi dal
titolo “Indipendenza: un referendum per la libertà? Profili giuridici e politico istituzionali” che si tiene a Gallio sabato 13 ottobre (all’auditorium, dalle 10.30 alle 17).
Per discutere i temi dell’incontro saranno presenti studiosi ed opinionisti d’eccezione tra i quali spicca il nome di Oscar Giannino, direttore di Chicago Blog.
Ci saranno poi Alessandro Vitale, Marco Bassani, Alberto Berardi, Andrea
Favaro, Paolo L. Bernardini, Daniele Velo Dalbrenta. La moderazione del convegno è affidata a Luigi Bacialli, direttore di Rete Veneta, e Carlo Lottieri
dell’Università degli studi di Siena. “Si tratta di un importante appuntamento
di livello accademico – sottolinea il sindaco di Gallio (il comune galliese è
l’organizzatore dell’appuntamento) - durante il quale sarà presentata la prospettiva dell’indipendenza veneta come un percorso non solo politicamente
legittimo ma anche storicamente necessario, nel contesto della grande transizione di civiltà di cui stiamo vivendo le fasi iniziali”. L’approvazione dello Statuto
Regionale, inteso come strumento di maggiore autonomia del Veneto, ha prodotto
la richiesta di convocazione di un referendum consultivo da parte di un gruppo
indipendentista, corredata da ventimila firme autentiche, seguita dalla richiesta
di parere legale del governatore Zaia al Presidente del Consiglio Regionale Ruffato.
Il Presidente Ruffato, ammessa la “serietà della questione”, ha investito immediatamente l’ufficio legale del Consiglio Regionale che ha elaborato un parere
legale che praticamente stronca ogni possibilità. E’ vero che il tema è regolato
dall’art. 5 della C.I. che recita “La Repubblica, una e indivisibile,…” ma
anche dall’art. 10 che recita “L’ordinamento giuridico italiano si conforma
alle norme del diritto internazionale…”. La Scozia ha già deciso il referendum per la propria indipendenza il prossimo ottobre 2014 e il governatore
della Catalogna, Artur Mas, ha annunciato analogo referendum per la sua
regione. Sul tema l’eurodeputata vicentina leghista Mara Bizzotto ha presentato un’interpellanza alla Commissione Europa alla quale il presidente Barroso
ha risposto che “…nel caso ipotetico di una secessione di uno stato membro si dovrà trovare e negoziare la soluzione ricorrendo all’ordinamento
giuridico internazionale”. Una risposta che, secondo Mara Bizzotto, indicherebbe che “esiste una via istituzionale all’indipendenza del Veneto” e che la
questione non è da considerarsi chiusa.
l’Altopiano
Sabato 13 ottobre 2012
11
La voce degli 8 Comuni
GALLIO
Preparativi in grande
per l’Oktober Ghel Fest
Nel 2012, anno ricco di eventi
per Gallio, non poteva mancare uno degli appuntamenti
più coinvolgenti non solo per
il paese, ma per tutto
l’Altopiano. A grande richiesta, torna dal 26 al 28 ottobre, il giorno 31, e poi dall’1
al 4 novembre, l’Oktober
Ghel Fest, la frizzante festa
dell’Altopiano, che puntualmente riscuote l’apprezzamento di grandi, bambini, ma
soprattutto dei giovani.
L’Oktober Ghel Fest, alla sua
quarta edizione, ha in serbo
numerose novità tra le quali
quella di portare l’evento ad
una visibilità allargata non
solo alla realtà altopianese,
ma a tutta la Provincia,
finanche all’intera Europa.
Un richiamo ad una sorta di
unione sotto lo stesso “tendone” che segue le impronte dell’originale Oktoberfest
di Monaco. La convivialità
rimane il tema centrale dell’iniziativa, come l’allegria e
la socializzazione tra coetanei, quest’anno anche di
Nazioni differenti. Allo scopo di sottolineare l’effetto di
comunità che lega i vari abitanti di questo territorio, la
Pro Loco di Gallio, in veste
di organizzatrice dell’evento,
ha manifestato il suo impegno nella richiesta del patrocinio all’iniziativa agli altri
comuni altopianesi. Promotori dell’evento agli occhi di
un pubblico mondiale, con lo
slogan “Voglio vederti” (che
incita a dare la propria partecipazione alla festa), dei
manifesti realizzati in sei lingue differenti: italiano, dialetto veneto,cimbro, tedesco,
inglese e francese. La grande affluenza di pubblico degli anni precedenti ha inoltre
Stefano
Sartori,
presidente
della Pro
Loco
Gallio
indotto gli organizzatori a deviare la location nell’area
adiacente al campo da calcio
in Via Ech lungo la provinciale della Fratellanza. Le birre
proposte quest’anno, con caratteristiche molto simili alla
“lager Bavarese”, sono la
San Gabriel, classica bionda e ambrata rossa, accu-
ratamente scelte
dopo un lungo assaggio, che ha designato la preferenza
al birrificio San
Gabriel di Ponte sul
Piave, in provincia
di Treviso. Altra novità di questa edizione, sarà il “bicchiere”, ovvero il
tradizionale boccale
di vetro, ulteriore
elemento di qualità che
contraddistingue la manifestazione. Ad animare le numerose giornate dell’evento
gruppi musicali, country
show, balli latino – americani, liscio e lotterie in aggiunta
ad un ricco stand gastronomico con i migliori prodotti
tipici del luogo. Insomma, un
Anziani, bambini e lavoro: i principali obiettivi
dell’amministrazione Rossi in campo sociale
Offrire servizi più adeguati e rispondenti alle
necessità delle comunità locali, evitando gli
sprechi e razionalizzando la spesa. Si sta muovendo in questa dirazione l’amministrazione
comunale di Gallio ed è con questi presupposti che trovano giustificazione scelte quali la
convenzione stipulata con il Comune di Foza
per la gestione associata delle funzioni comunali indicate dalla norma e quelle attuate
nei confronti della Scuola Materna, che si situano, appunto, all’interno di una logica complessiva di cambiamento nelle modalità di
erogazione dei servizi.
“Gli obiettivi programmatici che questa amPatrizia
ministrazione intende perseguire da oggi, fino Rigoni,
alla fine del suo mandato, nell’ambito dei ser- assessore
servizi
vizi sociali – spiega il sindaco Pino Rossi - ai
sociali
riguarderanno le fasce più deboli dell’utenza,
ossia gli anziani, e i bambini con un occhio particolare ai problemi occupazionali. Gli interventi programmati mirano ad offrire
una serie di ammortizzatori e protezioni sociali in un momento di
particolare crisi”.
Per l’area infantile, l’amministrazione ha ottenuto recentemente un traguardo importante ovvero il passaggio di una sezione
della Scuola Materna di Gallio alla Pubblica Istruzione.
“Questo - spiega ancora il sindaco - comporta per il Comune
un’economia di gestione che sarà totalmente aggiunta alle ri-
sorse necessarie, da un lato per mantenere
e migliorare i servizi sociali esistenti, dall’altro per realizzare le opere di utilità sociale in
programma. Innanzitutto verrà posta particolare attenzione alla sicurezza, sia degli ambienti (completa messa a norma della struttura che ospita i bambini della scuola materna), sia degli alimenti, attraverso una cucina
gestita in loco che fornirà pasti di qualità sia
agli alunni della scuola materna che a quelli
della scuola elementare, sia fisica, attraverso l’impiego di nonni vigili all’uscita da scuola”. “Ci impegneremo – continua Rossi per poter avviare una sezione di asilo nido
integrato, dove potranno essere accolti bambini in età compresa tra l’anno e i due anni e
sei mesi, naturalmente garantendo gli
standard strutturali e di personale previsti
dalla legge. Negli stessi locali si continuerà a garantire il “baby
sitting” estivo per agevolare chi, causa motivi personali e/o di
lavoro ritiene di poter usufruire di un aiuto nella gestione quotidiana dei propri figli”.
“Ad integrare e completare i servizi di cui gli anziani già usufruiscono
– spiega poi l’assessore ai servizi sociali Patrizia Lunardi - (e con
questo mi riferisco al servizio di assistenza domiciliare, al servizio
pasti a domicilio, al telecontrollo – telesoccorso al centro diurno ecc…),
si sta predisponendo la realizzazione di una casa alloggio, dotata di
varie soluzioni di accoglienza, dai mini appartamenti, a posti per persone parzialmente auto-sufficienti, ad alcuni posti per persone nonautosufficienti, in attesa di ricovero in residenza protetta, con la possibilità di utilizzare spazi adeguati ad attività culturali, ludiche e ricreative e di consumare un pasto caldo”.
Importante per queste fasce di utenza, minori ed anziani, sarà
anche un sistema di trasporto adeguato alle loro varie e diverse
necessità. “Altra rilevante novità – conclude Patrizia Lunardi –
è il progetto di costituzione di una Cooperativa di Solidarietà
Sociale di tipo Misto, ossia in grado di gestire servizi, ma anche
attività produttive, con settori specifici di inserimento per persone in difficoltà che permetterà da un lato di garantire il personale necessario per il funzionamento dei suddetti servizi, dall’altro
di incrementare l’occupazione sul territorio”.
evento dal sapore “internazionale” da non perdere; una
grande “festa” alla quale
Gallio ed i suoi abitanti si stanno preparando per accogliere in tutta fratellanza persone di ogni luogo e dove. Una
soddisfazione che il Presidente della Pro Loco di Gallio
Stefano Sartori esprime così:
“Ringrazio tutti i volontari
per il lavoro svolto e richiesto dall’organizzazione di
questo evento; il nostro intento è quello di migliorare di anno in anno nella
speranza che le novità introdotte quest’anno, possano trovare approvazione in
tutti gli ospiti” e a tutti i lettori un: “Voio vedarte”! Il via
alla festa venerdì 26 alle 18,
in programma alle 19 dimostrazione birra pong, dalle 22
serata con i Dogma 16.
Giulia Rossi
E’ partito il progetto di
revisione dell’arredo urbano
La sostituzione della segnaletica stradale, nuove bacheche per
le affissioni e la posa di fioriere in legno di larice, il tutto per
cercare migliorare il decoro delle aree pubbliche e dare un’immagine più ordinata del paese. E’ iniziato il progetto di revisione dell’arredo urbano di Gallio che si svilupperà a stralci. “Per
quanto riguarda la segnaletica – spiega l’assessore Giorgio
Tagliaro – la tipologia scelta, elegante e raffinata, è la stessa
già utilizzata dai Comuni di Asiago e Roana perché ritengo sia
importante offrire inAltopiano un’unica immagine coordinata e si
è colta l’occasione per mettere in maggior rilievo le peculiarità
sportivo-turistiche del nostro territorio”. “Per le pubbliche affissioni – continua Tagliaro – abbiamo installato bacheche in legno e
si è provveduto alla posa in opera di bacheche in ghisa (acquistate
dalla precedente amministrazione) per gli annunci funebri. Inoltre
nel centro del Paese sono state posate, lungo i marciapiedi, delle
fioriere in larice artigianali con caratteristiche tipiche del nostro
territorio, che oltre a portare un tocco di originalità, impediscono
la sosta spesso “selvaggia” dei veicoli quando non sono in servizio
gli addetti di Polizia Municipale. Viene inoltre garantita la salvaguardia dei marciapiedi e la sicurezza dei pedoni”. “Si rende
comunque necessario – continua - rivalutare la viabilità del centro
creando nuovi parcheggi, data l’attuale carenza e, specialmente
nei periodi di afflusso turistico, potenziare la sosta breve in
modo da agevolare gli esercizi locali e la nostra economia”.
L’assessore Tagliaro, in tema di miglioramento generale del
paese, auspica il coinvolgimento e l’impegno di tutte le forze
economiche e dei singoli cittadini, finanche dei turisti, chiamati a
darsi da fare con proposte, idee ed interventi finalizzati a creare,
insieme, un’offerta turistica sempre più ricca e coordinata.
Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
12
La voce degli 8 Comuni
STOCCAREDDO - STORIE DI EMIGRAZIONE
Il consiglio ha approvato
lo Statuto per la Regola
Gallio è il primo Comune dell’Altopiano con le Regole. Il
consiglio comunale galliese a fine settembre ha approvato sia lo Statuto della Regola sia il regolamento per le
elezioni della commissione amministratrice (ovvero dei
capifamiglia che costituiranno la Regola, o Vicinia, vera
e propria). Una scelta dal significato “dimostrativo – come
ha sottolineato il sindaco - per gettare intanto una base
vincolando poi la Regione all’effettiva ricostituzione della
Regola di Gallio”.
Il patrimonio naturale ed ambientale di Gallio (circa 3500
ettari più 9 malghe) è oggi gestito dall’amministrazione
comunale attraverso il suo ufficio patrimonio con il regime degli usi civici. La re-istituzione della Regola cambierebbe quest’organizzazione e la gestione del patrimonio
passerebbe alla Regola. I proventi poi potranno essere
impiegati per aumentare il patrimonio o per migliorare la
qualità di vita degli antichi abitatori. Ma non solo. I terreni “collettivi” diventerebbero “inalienabili ed inusucapibili”,
ovvero non si potrà più cambiarne la destinazione d’uso e
ciò che è verde, verde rimane. Il voto, unanime trovando
l’appoggio anche delle minoranze, prosegue la strada intrapresa dall’amministrazione comunale intenta a restaurare l’antica gestione del territorio; già nel 2009 il Comune aveva redatto l’elenco degli antichi abitatori che serve
all’amministrazione per determinare chi potrà godere delle
proprietà collettive. Un elenco che include tutti i cittadini
residenti che risultino discendenti da genitori, padre o
madre, iscritti all’anagrafe del Comune nel censimento
del 1951. “Un elenco costruito con l’ultimo censimento
utile – spiega Rossi - In quanto i precedenti sono stati
distrutti o persi durante gli eventi bellici. Ma è un punto di
partenza, senza perdere tempo e denaro. Qualora poi i
regolieri decidessero di costituire un elenco più remoto
sarà una scelta rispettata”. Nel febbraio 2012 il consiglio
di Gallio deliberava la ricostituzione della “Regola di
Gallio”. Ora sono stati approvati l’elenco dei beni, che
dovranno essere gestiti dai 5 colonnelli, ed i confini dei 5
colonnelli (suddivisioni della Regola paragonabili alle circoscrizioni cittadine). A primavera poi le elezioni dei rappresentati della Regola. “I colonnelli sono stati aumentati da 2 a 5 perché ritenuto più idoneo per la gestione del
patrimonio – spiega Rossi – Oltre a quello e l’indire le
elezioni per la prima volta da parte dell’amministrazione
comunale tutte le altre decisioni spetteranno poi alla Regola”.
Gerardo Rigoni
Quando tutto sembra predestinato...
Intervista-documento a due vicentini d’Australia in visita a parenti ed amici in Altopiano
L’anno 2012 per Giannina
Baù e Luigi Baccega racchiude 3 importanti anniversari della loro vita infatti Giannina compie 70
anni, il marito Luigi 75 ed
inoltre festeggiano il 50°
del loro matrimonio; questi tre motivi li hanno spinti a regalarsi un viaggio
nella loro terra di origine
anche per rivedere i parenti dopo 37 anni dalla prima venuta in Italia.
Chiedo a Luigi Baccega,
detto Gigi, perché ha scelto di partire per l’Australia.
“Avevo diciassette anni,
abitavo a Mottinello Nuovo di Galliera Veneta con
i genitori ed altri 8 fratelli. In
casa sentivamo spesso parlare dell’Australia perché mio
papà vi era stato per 5 anni,
dal 1925 al 1930, e non era
stata un’esperienza positiva.
In quegli anni non c’era lavoro, quindi per necessità uno
dei fratelli era partito nel 1950
e un altro fratello nel 1952 per
l’Australia; io tornavo dal
collegio dopo tre anni di ginnasio e decisi di raggiungere
i miei fratelli. Così partii da
Genova nel maggio del 1955
con la nave Neptunia ed arrivai a Melbourne dopo 32
giorni. In agosto, con il viaggio immediatamente successivo della stessa nave
Neptunia,
arrivò
a
Melbourne, con tutta la famiglia, una ragazzina, Giannina
Baù di 13 anni, che dopo 7
anni diventerà la mamma dei
miei figli. Giannina Baù veniva da Stoccareddo di
Gallio, posto che non conoscevo. Per la verità, a quel
tempo, nemmeno sapevo dov’era l’Altopiano dei Sette
Comuni.”
E con il lavoro come andò?
“Naturalmente i fratelli avevano già provveduto: arrivai
a Melbourne il 9 giugno, rag-
giunsi la cittadina di
Traralgon, un centinaio di km
ad est di Melbourne, dove
stavano costruendo delle
centrali elettriche ai margini
delle miniere di carbone a
cielo aperto. Così lunedì 12
giugno iniziai a lavorare nella centrale elettrica di
Morwell. Dove c’era da lavorare duramente, là arrivavano tanti italiani così a
Traralgon arrivò anche la famiglia di Giannina Baù con
la mamma e gli altri 4 fratelli…”
E la famiglia?
“La famiglia è uno dei grandi valori, assieme alla fede ed
il lavoro, di noi veneti in Australia; è quasi un bisogno
crescere dei figli e dar loro
un avvenire. Conobbi
Giannina che ero mezzo impegnato, ma non ebbi scampo al suo sguardo. Ci fidanzammo e nel 1962 ci siamo
sposati.
Nel 1963 è nato Lorenzo e
nel 1965 Tania.”
Giannina e Gigi, cosa vi spinse poi alla scelta di lavorare
la terra?
“Casi della vita! Nel 1964 un
amico, che incontravo spesso al Club Italiano, mi disse
che vicino alla sua farma
(azienda agricola) era in vendita, a buon prezzo, una
farma che si estendeva su 60
ettari. Già c’era Lorenzo e
Giannina era incinta di Tania
ma decidemmo di “provare”
a fare i contadini. I campi si
estendevano su un terreno
lievemente collinoso ma ottimo per le patate che erano
ricercate e ben pagate, la
nostra produzione migliore.
Nel 1978 abbiamo venduto la
farma di 60 ettari e ne abbiamo acquistata una molto
più grande di 160 ettari estesa tutta su un terreno pianeggiante e lambito da un piccolo fiume. Terreno ideale per
allevare bovini che possono
pascolare liberi per tutto l’anno. Ora l’azienda agricola
conta 240 mucche da latte e
400 da ingrasso. La raccolta
del
latte
è
tutta
automatizzata, selezionata e
controllata mucca per mucca. La media giornaliera è di
circa 8.000 litri di latte che è,
come ho potuto sentire, molto meglio pagato del latte dei
contadini italiani”.
Come mai questo vostro ritorno “a casa”?
“Veramente eravamo già tor-
nati in Italia 38 anni fa per
far conoscere ai nostri due
figli la nostra terra, la nostra
bella Italia. Questa volta siamo tornati anche per festeggiare ben tre anniversari: i 75
anni di Gigi, i 70 anni di
Giannina ed i 50 anni di matrimonio, ci sembrano motivi
validi o no?
L’azienda agricola da alcuni
anni è gestita in prima persona da nostro figlio Lorenzo assieme alla moglie
Brenda Lunardi, sposi dal
1988; sappiamo che in questo nostro periodo di assenza non manca l’aiuto di nostra figlia Tania e del marito
Dario Cusinato, i quali pur abitando e lavorando a
Melbourne nei fine settimana
vanno a dare una mano in
campagna. Ora, continuano
Gigi e Giannina, non vediamo
l’ora di ritornare e goderci la
compagnia dei nostri sei nipoti.” Una storia di emigrazione
come tante altre di migliaia di
vicentini che partirono per andare agli antipodi in cerca di
lavoro e dignità. Alcuni di loro
hanno fatto fortuna molti si
sono fatti onore. Grazie emigranti ed ex emigranti.
Amerigo Baù
Un vescovo africano a Stoccareddo
Domenica 14 ottobre la Messa delle
11.00 a Stoccareddo sarà presieduta
dal Vescovo ausiliare di Bissaù, capitale della Guinea-Bissau (ex colonia
portoghese), Monsignor Josè Lampra.
E’ un’occasione del tutto particolare!
Padre Josè, che in questo periodo si
trova a Roma, ha voluto fate visita a
Stoccareddo perché da ragazzo conobbe Padre Gentile Baù, missionario
francescano espulso dalla Cina negli
anni ’50 che arrivò in Guinea Bissau
nel 1957 dove fondò la missione di Blom
e dove è morto nel 1997. Proprio gra-
zie alla sua predicazione ed al suo accompagnamento, Padre Josè scelse la fede cristiana, fu battezzato ed arrivò al sacerdozio. Ora addirittura è vescovo. Un modo
per monsignor Lampra di dire grazie a Padre Gentile Baù i cui genitori scesero da
Stoccareddo per stabilirsi a Baone ai piedi
dei colli Euganei. E’ incredibile quanto sia
“piccolo” il mondo. In quella stessa missione dal 2008 è giunta missionaria Suor Elisa
Baù di Stoccareddo.
Benvenuto “a casa” Monsignor Josè
Lampra.
Amerigo Baù
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l’Altopiano
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Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
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ROANA - Il ritorno alla normalità delle zone terremotate
Inaugurata a San Felice sul
Panaro la scuola finanziata
anche dal Comune di Roana
In occasione dell’ultima edizione di Hoga Zait il Comune di Roana,
in collaborazione con l’Associazione Antonio Pertile e Sonia Sartori
Onlus, si era fatto promotore di una raccolta di fondi finalizzata
alla realizzazione di una struttura atta ad accogliere i bambini di
uno dei Comuni emiliani più gravemente colpiti dal terremoto dello scorso maggio. Ora quella struttura, ovvero la scuola materna
e nido d’infanzia Maria Montessori di San
Felice sul Panaro (Modena), è pronta ed è
stata inaugurata domenica 7 ottobre. Alla
cerimonia ha presenziato anche una delegazione roanese con i rappresentanti del comune e dell’AssociazioneAmici diAntonio Pertile
e Sonia Sartori. Il Sindaco Alberto Silvestri ha
tenuto un lungo e toccante discorso sulla situazione attuale della popolazione e ha ringraziato tutte le istituzioni e i privati che hanno
collaborato attivamente al raggiungimento di
un obiettivo così importante quale l’apertura
in tempo record della struttura scolastica (ca.
40 giorni, compresi sabati e domeniche, con
turni di lavoro che venivano sospesi solamente dalle ore 2.00 alle ore 5.00 del mattino).
Elena Malaguti, assessore all’Istruzione della
Provincia di Modena, e Patrizio Bianchi, assessore alla Scuola, Formazione Professio-
nale, Università e Ricerca, Lavoro della Regione Emilia-Romagna,
sono intervenuti sottolineando l’importanza della sinergia fra Enti
in contingenze di estrema gravità e hanno esaltato il coraggio e
l’operosità della popolazione emiliana. Durante la manifestazione,
nell’adiacente Parco Ascari, operai e gru lavoravano alacremente
per ultimare i lavori che nei prossimi giorni porteranno all’apertura dei moduli eletti a sede della Scuola Secondaria di Primo Grado Giovanni Pascoli. La Scuola d’Infanzia Maria
Montessori è una struttura molto luminosa, con ampie aule dotate di tutto ciò di
cui anche i bambini più piccoli hanno bisogno. Sia per l’esterno che per l’interno,
soprattutto nell’arredamento, sono stati
scelti colori pastello che comunicano un
rassicurante senso di serenità.
L’intervento della banda giovanile John
Lennon ha allietato il pomeriggio con musiche tratte da famose colonne sonore e
con brani di grande vivacità, quali famosi
pezzi tratti dal repertorio di Goran
Bergovic, con il quale la banda si è esibita
varie volte. Nell’occasione, la delegazione
roanese ha visitato il centro storico di San
Felice, che risulta ancora totalmente
inagibile e disabitato. Dopo aver varcato la zona rossa, totalmente
transennata e interdetta a persone e a veicoli, il funzionario dell’
Ufficio Tecnico Lavori Pubblici di Roana Gabriele Valente ha
avuto modo di constatare le difficoltà che l’amministrazione locale dovrà affrontare nell’imminente futuro imponendo, nell’ interesse collettivo, un piano di recupero generale del centro storico,
da attuarsi mediante ristrutturazione, demolizione e ricostruzione
degli edifici definitivamente compromessi. Il sistema di puntellamento
in legno realizzato dai Vigili del Fuoco negli edifici parzialmente compromessi rivela la particolare professionalità operativa delle unità di
intervento. Un effetto impressionante è prodotto da alcuni edifici produttivi e capannoni industriali completamente crollati a seguito dell’entità del sisma: le strutture verticali, pilastri in calcestruzzo di altezza
variabile tra 8 e 10 ml, sono esplosi nella parte sommitale verso l’esterno, rovesciando al suolo le enormi travi orizzontali sostenenti la struttura di copertura per molte decine di tonnellate. I tempi prefissati per la
ricostruzione sono tre-cinque anni e il carico economico andrà a gravare sui soggetti privati che difficilmente avranno le possibilità finanziarie per affrontarla. Con la visita all’ultima tendopoli rimasta,
che in quel momento stava per essere rimossa, le testimonianze
raccolte fra le persone, che si accingono a lasciare l’alloggio provvisorio per recarsi a svernare in centri di accoglienza convenzionati a Salsomaggiore Terme, hanno fatto riflettere sulla tragedia
che ha colpito la vicina Emilia-Romagna e su quanto difficile sia il
ritorno ad una vita normale e dignitosa.
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Appuntamenti d’estate alla
Porziuncola dell’Altopiano
Una piccola perla
incastonata nella
meravigliosa natura di Campolongo
Il Perdon d’Assisi, ad inizio agosto, e la Festa della Montagna a settembre
di Rotzo. E’ la
hanno richiamato anche quest’anno un buon numero di fedeli e di turisti
chiesetta, ricavata
da un’ex porcilaia,
situata a pochi passi dal rifu- chiesetta dello
gio Campolongo e dedicata Spillek per la
a San Francesco d’Assisi reciata del Roche ogni anno, d’estate, ac- sario. Altro apcoglie due appuntamenti or- p u n t a m e n t o
mai irrinunciabili per i mem- molto sentito,
bri dell’Opera Francescana che richiama
Secolare, che di questo pic- a
l
l
a
colo tempio hanno ormai “ P o r z i u n c o l a
fatto un privilegiato luogo di dell’Altopiano”
ritrovo, ma anche per tanti diversi amici di
altopianesi e turisti. Saba- San Francesco
to 4 agosto ci si è ritrovati provenienti da
per il Perdon d’Assisi che varie località
quest’anno ha avuto un par- del Veneto è
ticolare successo sia in ter- quello che si svolge nella Astile portata nel 2000 al Polo doni e nuovi simboli che ne
mini di partecipazione che terza domenica di settembre, Nord da Monsignor Liberio fanno sempre più un singodi bel tempo. Grazie all’im- noto come “La festa della Andreatta (copia affidata pro- lare punto di riferimento dei
pegno dei rispettivi “mini- montagna”. C’è stato pure prio a Rotzo per il Nordest fedeli e degli amici di San
stri” sono saliti a chi, per partecipare, è giunto d’Italia), si arricchisce di nuovi Francesco.
Campolongo circa 150 a piedi da Roana. Il momenmembri
dell’Opera to clou è sempre la Messa
Francescana Secolare del- presieduta dal Vesco AntoChe il territorio altopianese
le zone di Asolo, Bassano, nio Menegazzo. Durante la
rappresenti ancora una “minieCittadella , Roana, Schio e celebrazione, sono stati offerra” di testimonianze relative
Thiene, ai quali si sono ag- ti un quadro con la poesia di
alla grande guerra è del tutto
giunte altre cento persone. Mons. Alfredo Fantacci intirisaputo ma che l’ennesimo riPresente anche il consiglie- tolata “Missione di Pace”,
trovamento relativo agli evenre regionale OFS Emanue- una zucca unita ad un bastoti bellici di quasi un secolo fa
le Favretto. L’omelia è sta- ne in segno di perseveranza
sia avvenuto durante un’eserta
concelebrata necessaria nel cammino di
citazione di ricerca su persodall’arciprete di Rotzo don fede e un pane simbolo di
na dispersa è, forse, un inediPierangelo Panozzo con Unità e di Fratellanza.
to.
don Sergio Stefani e Padre A conclusione c’è stato l’inE’ però accaduto proprio così
Ugo Biasin (da Chioggia). tervento dell’assessore di
lo scorso settembre quando fra
Altri due sacerdoti hanno Rotzo Sergio Marangoni e
le iniziative per celebrare i primi trent’anni della Protezione
invece prestato il servizio poi il consueto pranzo. AnCivile di Cogollo del Cengio si è deciso di organizzare una
della Riconciliazione: padre che nell’estate 2013 la
due-giorni addestrativa a Prà delle Pozze località apparteLorenzo Zampiva (del chiesetta di Campolongo di
nente alla “montagna dei Granatieri”.
convento di Asolo) e il par- Rotzo dedicata al Santo
“Durante la ricerca di un finto disperso in bosco – racconta
roco di Molina di Malo. d’Assisi, tornerà ad animaril volontario cogollese Antonio Costa – ci siamo imbattuti in
Dopo l’omelia si è tenuta si con questi appuntamenti
una targa metallica pressochè integra a più di novant’anni
anche l’accoglienza nella che assumono via via semdalla sua marchiatura. Conteneva i dati del soldato Vittorio
fraternità OFS di Roana di pre nuovi significati.
Pinton deceduto il 7 giugno 1916. Vedendola lo stupore non
due novizi. Dopo il pranzo Ogni anno quella chiesetta,
è certo mancato però abbiamo deciso di approfondire le
al rifugio Campolongo, i inaugurata nel settembre del
ricerche per saperne di più”.
membri dell’OFS si sono ri- 2001 e costruita per accoglieDetto, fatto. Interpellato un esperto si è riusciti a risalire
trovati a Roana presso la re una copia della Croce
Dal monte Cengio nuove testimonianze sulla “grande guerra”
all’unità di appartenenza del soldato deceduto, la Brigata Pistoia,
così pure alla sua attuale sepoltura.
Vittorio Pinton riposa ora nel
Sacraio Militare del Laiten così
come sta scritto nell’Albo d’Oro
- volunme XXVII° del Veneto
riguardante le province di Padova, Rovigo e Verona ed a pag
452 testualmente si legge:
“Pinton Vittorio di Gaetano –
Soldato del 36° Reggimento fanteria, nato il 28-09-1896 a Correzzola, Distretto Militare di
Padova, morto il 6 giugno 1916 sul monte Cengio per ferite
riportate in combattimento”.
Quando la morte lo raggiunse sulle nostre montagne aveva
appena ventisette anni. Lui, come migliaia di altri suoi compagni, era stato trasferito a tutta velocità dal fronte del
Carso in altopiano per tamponare l’attacco austro-ungarico
meglio noto come Strafe Expedition. Un’altra storia che
riemerge dall’oblio del tempo a ricordarci, ancora una volta, come gli orrori della guerra debbano servirci da monito
per difendere, sempre e comunque, la convivenza civile fra
i popoli.
Renato Angonese
Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
17
La voce degli 8 Comuni
LUSIANA - CONCO
Il Crel Auser - Circolo di Conco cambia sede
Domenica 14 ottobre, nella ex scuola elementare
di Fontanelle di Conco, ci
sarà la cerimonia di inaugurazione del nuovo Centro diurno del Comune.
La data coincide con
l’11° anniversario dell’apertura del Centro di
Tortima. Ci sarà quindi la
continuità proprio nell’ex
edificio scolastico di
Fontanelle che, nel 2009,
per l’esiguo numero di
alunni, ha purtroppo cessato di essere scuola. Questa struttura si prestava in modo perfetto a essere utilizzata per farci
tornare coloro che l’avevano frequentata 60…
70… 80 e oltre anni fa e ospitare il centro anziani. Ecco allora che su proposta del consiglio
direttivo del Circolo Auser di Conco, il Sindaco ha
fatto propria l’idea di mettere a disposizione l’edificio per ampliare e migliorare l’attività che per
undici anni si è svolta nella sede di Tortima.
Con tanta buona volontà da parte dell’Amministrazione comunale di trovare tra le pieghe del suo
“povero” bilancio un contributo economico e con
l’aiuto di tanto volontariato, si è riusciti a realizzare il progetto. Un progetto che ha come obiettivo
l’apertura del Centro, dal mattino alla sera, per
cinque giorni la settimana (per ora, il “rodaggio”
verrà fatto aprendo il Centro nei pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì). Un’idea nata perché
si è posta attenzione al processo di invecchiamento
della popolazione e crediamo nel sostegno alle politiche di promozione del benessere della persona
anziana, al fine di favorirne la permanenza nel
proprio contesto di vita.
Alcuni altri obiettivi che ci si propone sono: offrire agli anziani uno spazio fisico/sociale attraverso il quale dare un senso al proprio tempo
stimolandone le capacità residue; offrire un luogo di aggregazione, che prevenga in maniera
concreta il problema dell’isolamento; prevenire il decadimento psicofisico degli anziani; realizzare laboratori di lettura; realizzare laboratori musicali (ascolto e animazione); promuovere
attività intergenerazionali che mettano a confronto gli anziani con gli adulti e i giovani; apertura a tutte le associazioni del territorio che vogliano partecipare a progetti o proporne a loro
volta. Sono obiettivi molto ambiziosi incoraggiati dall’esperienza di undici anni di attività nel
Centro di Tortima dove si sono, anche in quella
sede, realizzati progetti che sembravano molto
difficili ma che hanno dato grandi frutti.
Aldo Rodighiero
Il gruppo “Lusiandando”a Longarone
Domenica 30 settembre 2012. Tempo variabile, incerto
ed instabile: che avrà mai fatto il gruppo marciatori
“Lusiandando” di Lusiana?
Come ogni domenica la compagnia partecipa a marce nel vicentino, ma il 30 settembre è “emigrata” nel
bellunese.
Il gruppo marciatori “Lusiandando” ha proposto una
gita a Longarone, condividendo una passeggiata sui
percorsi della “Memoria del Vajont” e camminando
lungo tre tragitti di diverso chilometraggio: 10-17-25
Km.
La camminata è stata ideata dall’Associazione Superstiti del Vajont per promuovere una manifestazione di ampio richiamo alla memoria del disastro del 9
ottobre 1963, principalmente con il coinvolgimento
dei giovani dei quattro Comuni colpiti, per creare,
attraverso lo sport, un “fondo di solidarietà”.
I partecipanti alla marcia, nei diversi tragitti, hanno
percorso tratti di strada interrotti o distrutti nel disastro
del Vajont, luoghi che hanno caratterizzato storicamen-
te le vie di collegamento tra la Valle del Piave e
la Valcellina (PN).
Buona parte del gruppo marciatori
“Lusiandando” ha percorso i 17 Km ricordando
la memoria delle numerose vittime e allo stesso
tempo assaporando lo stupendo panorama, superando le complicazioni della pioggia, ma soprattutto del fango che faceva scivolare e rallentare il cammino.
Lungo il percorso ci si è potuti fermare a prendere un po’ di fiato nei diversi ristori messi a
disposizione dall’organizzazione, in cui si poteva
trovare bevande calde o fredde, mele a spicchi o
crackers. Alla sommità dei percorsi, sopra la
famosa diga, ci si è soffermati a visitare i noti
paesi di Casso ed Erto, celebrati negli scritti del
“paesano” Mauro Corona.
La compagnia, composta da ragazzi ed adulti, era
delle migliori e dopo aver fatto la piacevole fatica,
un piatto di pasta con tre tipi di sughi diversi aspettava tutti i partecipanti.
Il gruppo “Lusiandando”, visto il
successo e la gradita iniziativa, ha
già in programma di ripetere il
prossimo anno questa uscita, in
occasione del 50° anniversario del
disastro del Vajont.
Per chi fosse interessato a questa ed alle altre proposte promosse dal gruppo marciatori
“Lusiandando” può consultare il
www.lusiandando
sito
.altervista.org o chiedere informazioni
alla
mail
gruppomarciatorilusiandando
@hotmail.it o al numero
3284820651 (Claudio)
Mostra fotografica
e Museo delle grandi Guerre
Nell’ambito dei festeggiamenti per il 60° anniversario di fondazione del Gruppo
Alpini “Cantele Gabriele” e del 30° di fondazione del Gruppo Comunale AIDO
di Lusiana, lo stesso Gruppo Alpini ha allestito nelle sale al primo piano dell’ex
Casa del Segretario una mostra fotografica denominata “Sessant’anni di Gruppo, passato e presente”. Nell’esposizione comprendente quasi trecento foto, si
possono ammirare rare immagini in bianco e nero e a colori di vita militare
risalenti dai primi anni ’50 in poi, uscite dai cassetti di soci ottuagenari e di mezza età,
gelosamente prestate solo per quest’occasione, dimostrando così il loro grande attaccamento al sodalizio alpino; immagini di eventi, di attività di gruppo, di gite ed
escursioni organizzate sia in Italia che all’estero. All’ingresso sono ricordati in modo
particolare, su di un grande striscione, in foto “tessera” formato A3 i cinque soci
fondatori del Gruppo, con tre dei loro cappelli originali della naja, che nell’anno 1952
diedero vita al Gruppo: Donato Frello “Pipa” classe 1905, Luigi Tescari classe 1908,
Virgilio Broglio classe 1911, Alberto Ronzani classe 1916 e Gio Maria Maino “Mario
Malga” classe 1922, l’ultimo dei cinque scomparso nello scorso febbraio. Nello
stesso piano è stato trasferito il Museo, per ora ancora in fase di allestimento, che da
molti anni trovava posto nella sala appresso la Sede del Gruppo. In esso sono raccolti, oltre al materiale già esistente, nuovi cimeli e foto storiche con spettacolari immagini riguardanti gli innumerevoli fatti accaduti nel territorio del nostro Comune e
limitrofi durante i periodi dei due conflitti mondiali. Le foto più uniche che rare sono
state gentilmente messe a disposizione dagli archivi fotografici privati di Danilo Villanova
e Luca Valente. La mostra rimarrà aperta assieme al museo in occasione dell’ormai
collaudata manifestazione “Pomo-Pero” nelle domeniche 7-14-21 Ottobre, dalle 9.30
alle 12 e dalle ore 15 alle 18.
Egidio Zampese
Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
18
La voce degli 8 Comuni
LA RUBRICA DELLA PSICOLOGIA
Il tatuaggio: da antichissima usanza a trend di moda
Sempre più spesso, dicono le
statistiche, le persone fanno uso
estetico del tatuaggio. Non è
lecito sapere però qual è la reale incidenza nella popolazione
italiana e mondiale. Certamente, gli studi che si occupano di
tale pratica sono, in barba alla
crisi economica, in costante
aumento. Ciò è dovuto ad un
progressivo avvicinamento da
parte delle popolazioni “moderne” ad un’usanza antichissima di origine tribale e frequentemente riscontrabile soprattutto nel Sud del mondo, anche
se compaiono più raramente in
popolazioni nordiche. Non
sono solo i giovani a tatuarsi
ma sempre più i quarantenni e i
cinquantenni, di entrambi i sessi. Possiamo attualmente affermare che l’arte del tatuarsi è
oramai
sfuggita
dalla
sottoculture underground per
affermarsi a tendenza di massa.
Nelle popolazioni primitive il
tatuaggio non ha mai avuto un
significato trasgressivo o di
forte contestazione rispetto alle
norme convenzionali; anzi, la
decorazione corporea è
sempre stata una
simbologia d’integrazione sociale e cerimoniale
per testimoniare l’appartenenza al gruppo di riferimento. Nell’occidente, inizialmente il tatuaggio è connotato da
un’accezione negativa.
Chi lo portava era un
reietto, un rifiuto della
società, come gli avanzi
di galera, le prostitute, i
malavitosi. Gradualmente tale significato lascia
il posto ad un’idea di trasgressione “soft”, di piccola e maliziosa lotta contro il
conformismo, confermando la
finalità di affermazione individuale che non aveva mai perso
nella realtà tribale (ad esempio
i maori della Nuova Zelanda
considerano il tatuaggio un segno di unicità e identità personale).
I motivi psicologici che portano una persona a farsi tatuare
sono molteplici. Esiste sicuramente l’aspetto puramente
estetico; è facile individuare tale
componente perché spesso la
localizzazione del segno è visibile anche se vestiti e quindi di
dominio pubblico; altri invece
scelgono parti del corpo a volte singolari ma con l’idea che
qualcuno, comunque, lo possa
vedere e apprezzare in momenti
di intimità. Rispetto alla quantità, è probabile che più siano i
tatuaggi, più abbiano una funzione decorativa, a fronte del
tatuaggio singolo che pare più
connotato da un forte significato simbolico (una data, una
metafora, un’analogia con
un’esperienza vissuta in prima
persona che si vuole rendere
“indelebile”). L’aspetto simbolico pare il “movente” più frequente. La necessità di distinguersi comunicando visivamente la propria unicità accomuna la maggior parte delle
persone che decidono di tatuarsi, soprattutto nella fascia d’età
più giovane (adolescenza e prima adultità) per il bisogno di
autoaffermazione. In età più
avanzata può essere un tentativo di sentirsi “evergreen”.
Il tatuaggio permette di affermare la propria appartenenza ad
un gruppo, ad un modo di pensare, ad uno stile, come fosse
uno stemma, un trofeo da ottenersi attraverso un moderno
rituale (in cui c’è un minimo di
sofferenza fisica – come nei
piercing). Ancora, il segno sul
corpo, sempre se visibile, può
aiutare a manifestare parti profonde di
sé e significati solitamente celati, come
fosse un tramite della
propria interiorità.
L’essere umano è
spesso insicuro e
cerca negli atti comunicativi di affermare la propria identità nel contesto sociale. Non a caso, in
un’epoca di crisi della famiglia e dei valori cardine delle
maggiori Istituzioni, le persone
cercano simbologie tribali, antiche, lontane mille miglia dai
canoni semantici del proprio
gruppo di appartenenza come
forma di fuga psicologia, di
proiezione di aspetti magici e
irrazionali e di contestazione.
Anche la localizzazione è pregna di significati. Senza sfondare nella “psicologia del tatuaggio” (disciplina senza alcun
fondamento scientifico), possiamo comunque affermare
che la scelta del posizionamento
ha senz’altro dei significati ben
precisi per la persona. Gli uomini preferiscono la schiena, la
spalla e il braccio di destra, le
donne spesso la caviglia, il polso e il collo, dove collocano fiori, piccoli volatili (rondini, farfalle) o delfini. I maschi prediligono simbologie animali o icone più aggressive come il dra-
Stefano Rigoni,
Psicologo
Psicoterapeuta Cognitivo
Comportamentale
Tel. 338.2919597 – E-mail:
[email protected]
go, il serpente o segni tribali,
che hanno lo scopo di affermare la propria forza e sicurezza, esorcizzando le proprie
paure; altri temi classici sono
gli ideogrammi giapponesi o le
scritte nella propria lingua, gli
acronimi o i nomi di persona.
In uno studio recente si delinea
persino l’identikit della persona tatuata: vive al centro-nord
Italia, metropolitano, maschio
o femmina indifferentemente,
di età compresa tra i 20 e i 45
anni. Il tatuaggio, pertanto, è un
simbolo che mette in contatto
la persona con se stesso e con
gli altri. Rappresenta una forma di comunicazione spesso
intima, che fa affiorare aspetti
di sé latenti e che funge da meccanismo di individuazione psicologica, spesso concomitante
ad un momento significativo
della vita quale l’uscita da una
crisi, la perdita di qualcosa di
importante, o una scommessa
esistenziale. Un ottimo viatico,
dunque, di conoscenza della
persona.
A ottobre teniamo d’occhio la nostra vista
Grazie all’iniziativa dell’Associazione provinciale Ottici-Confcommercio, 43
professionisti vicentini offrono, in questo mese, test gratuiti dell’efficienza visiva
Fino al 30 ottobre, 43
ottici optometristi
della provincia di
Vicenza offrono gratuitamente test dell’efficienza visiva finalizzati alla prevenzione
e
alla
individuazione dei difetti della vista. L’iniziativa è promossa dall’oltre to il mese di ottobre, daAssociazione provinciale OtticiConfcommercio e rientra nella campagna nazionale organizzata da Federottica dal titolo “Ottobre mese della vista”.
Consultando il sito di Confcommercio Vicenza
www.ascom.vi.it si potranno conoscere tutti
gli operatori che offrono la possibilità di sottoporsi ad un test visivo gratuito, mettendo dunque la propria professionalità al servizio dei cittadini. Va detto che quest’anno la campagna
“Ottobre mese della vista” è legata soprattutto
ai disturbi visivi dell’età matura, come la
presbiopia, che interessa gli individui in media
dal quarantesimo anno di età e che si manifesta
con difficoltà di vedere nitidamente da vicino.
Ma gli ottici optometristi sono ovviamente a
disposizione gratuita per qualsiasi altro controllo, compresi quelli mirati a chi già utilizza mezzi
di compensazione visiva. In questi casi è opportuno, ad esempio, verificare che l’occhiale
non abbia subito danneggiamenti o che sia an-
cora adatto alle
esigenze visive
della persona, che
mutano negli anni.
Mentre, per quanto riguarda chi
porta lenti a contatto, gli ottici
optometristi sono
pronti a fornire
tutte le informazioni necessarie al loro uso
corretto e ad una adeguata manutenzione.
“La prevenzione è il primo obiettivo di questa campagna – spiega Fabio Zappon, presidente dell’Associazione provinciale OtticiConfcommercio -. Intendiamo, infatti, far
crescere nei cittadini la consapevolezza dell’importanza di un completo esame visivo annuale. E il tutto con una particolare attenzione a suggerire ulteriori approfondimenti presso lo specifico specialista nei casi necessari,
contribuendo così ad una importante funzione sociale e di sensibilizzazione circa la necessità di porre un’attenzione sempre maggiore alla propria salute visiva” .
Non resta dunque che approfittare di questa
opportunità recandosi presso uno degli ottici
optomestristi associati che espongono la locandina di “Ottobre mese della vista”. Per
maggiori informazioni si può contattare anche Confcommercio Vicenza al tel. n. 0444
964300.
Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
19
La voce degli 8 Comuni
LETTERATURA - MUSICA
Quinto centro consecutivo per Francesca Rigoni
al concorso letterario della Fondazione O.I.C
Ancora un riconoscimento
per Francesca Rigoni, operatrice di Villa Rosa, che per
il quinto anno consecutivo
(praticamente dalla sua prima edizione) ha partecipato
al concorso letterario “Longevità e cultura” organizzato dalla Fondazione Opera
Immacolata Concezione, e
per la quinta volta è stata premiata. Il tema di quest’anno
“A casa coi nonni. Storie di
famiglie allargate … tra le
generazioni”, ha preso spunto anche dal fatto che il 2012
è stato dichiarato “Anno europeo dell’invecchiamento
attivo e la solidarietà tra le
generazioni”.
“L’argomento proposto –
ha avuto modo di commentare Antonia Arslan, scrittrice padovana presidente del
concorso – è stato davvero
sentito, e il “raccolto” abbondante e valido. Un tema
molto bello e soprattutto stimolante, che ha parlato al
cuore e alla mente di molti.
Poco sentimentalismo, molta concretezza e fedeltà di
Non solo corsi musicali nelle
iniziative di StranaMusica
Nata da circa due anni e mezzo, la scuola StranaMusica si sta
facendo conoscere non solo per i corsi che prevedono lezioni di
strumenti vari e di canto, ma anche per il contributo che dà alla
valorizzazione della cultura e delle tradizioni del territorio, come
fatto nella scorsa edizione dell’Hoga Zait. Alcuni allievi e insegnanti infatti hanno dato vita nella serata conclusiva del Festival
a un bel momento fatto di musica, canti e letture di fiabe cimbre
e celtiche, in collaborazione con la Corale Cimbra di Roana e
Mezzaselva diretta da Remo Azzolini, introducendo infine lo
spettacolo di Patrizia Laquidara. Una performance molto gradita dagli spettatori ma anche ben vissuta da coloro che si sono
esibiti nello spettacolo, tanto da aver già avuto richiesta di partecipazione anche per la prossima edizione della manifestazione e
di aver fatto crescere l’idea di organizzare un evento simile
durante la stagione invernale. “Sarebbe bello – spiegano le
insegnanti Andreja Ravnic e Eva Fabris – organizzare una
serata più ampia, sempre sullo stesso tema culturale. Potrebbe diventare occasione, sia per i nostri allievi che per
gli spettatori, di allargare attraverso la musica le conoscenze della cultura locale”. Dunque un appuntamento che
si andrebbe ad aggiungere ai consueti saggi, il primo dei quali si
terrà il 27 ottobre essendo da poco ripresi i corsi. E’ proprio
durante i saggi che nascono idee alternative, tanto che durante
l’estate c’erano state altre occasioni di “tenersi allenati” per gli
allievi della scuola partecipando a concerti vari, mentre un’esperienza nuova e apprezzata è stata quella di allietare, su richiesta
specifica, i matrimoni che si celebrano in municipio, per i quali si
pensa già di ampliare il repertorio con brani mirati. Gli insegnanti di StranaMusica sono Andreja Ravnic (pianoforte), Eva Fabris
(canto), Fabio Vellar (chitarra), Paolo Pace (violino), Paola
Magosso (arpa), possono disporre di più sedi per i loro corsi,
questo per agevolare i partecipanti e far loro scegliere il luogo
più comodo. “A Roana, grazie alla collaborazione della
parrocchia – spiegano Andreja ed Eva – don Lino ha messo
a disposizione una stanza presso l’asilo, mentre dobbiamo
ringraziare la direzione dell’Istituto Comprensivo di Gallio
per averci concesso uno spazio presso le elementari di Gallio
e di Canove. E in tema di ringraziamenti, vorremmo ringraziare l’amministrazione comunale di Roana e l’organizzazione di Hoga Zait, che ci hanno dato l’opportunità di vivere nuove positive esperienze, in un’ottica di crescita e di
collaborazione con altre realtà locali”.
Silvana Bortoli
ricordi, che ci hanFrancesca Rigoni al momento della premiazione
no messo davanti
agli occhi e all’immaginazione vividi
quadri di ieri e di
oggi, famiglie numerose in cui ognuno aveva il suo posto, caratteri scolpiti di personaggi
indimenticabili. Ma
anche belle storie
contemporanee, di
padri e di madri
affaccendatissimi,
e di nonni che trovano nella cura dei
nipoti una nuova
giovinezza”.
Rigoni, che nel tempo libero game tra generazioni e della
La scrittrice padovana ha ama scrivere racconti ispirati longevità come risorsa, temi
anche sottolineato come non soprattutto dai ricordi di molto cari all’O.I.C. Francesia stato facile scegliere, tra quando era bambina e da sca negli ultimi tempi si è cii tanti presentati, i racconti da quanto le raccontano gli ospiti mentata anche nello scrivepubblicare nel libretto che è di Villa Rosa che lei ama re piccoli e simpatici monostato allegato al Corriere del ascoltare con attenzione e loghi che lei stessa interpreVeneto e al Corriere di Ve- che quindi molto bene ha sa- ta in occasione di feste orrona. Tra questi anche “La puto interpretare il tema del ganizzate a Villa Rosa, come
mia famiglia: ieri un alveare, concorso di quest’anno, dan- il “Il Filò” o la “Festa di Caroggi piccole cellette”, scatu- do personalmente testimo- nevale”. Le scenette a cui dà
rito dai ricordi di Francesca nianza dell’importanza del le- vita riscuotono grande suc-
cesso tra gli ospiti che
la ascoltano con attenzione, così come
molto apprezzate
sono le poesie che
scrive per i centenari della struttura, che
vengono incorniciate
e regalate il giorno del
loro compleanno. Altrettanto graditi dai
nostri lettori sono i
racconti che ogni tanto Francesca ci invia
e che vengono pubblicati sul giornale:
piccole-grandi soddisfazioni che vanno a
alimentare la sua passione
per lo scrivere, incoraggiandola a continuare e, come
detto, anche a “buttarsi” in
nuove iniziative come recitare i suoi testi e regalare sereni
momenti
di
intrattenimento a chi ritrova
nelle sue parole soprattutto
momenti di vita di un tempo.
Silvana Bortoli
Lo stage di musica e danza diventa spettacolo
L’associazione “Artemusica
Cultura” organizza per domenica 14 ottobre alle 17.00,
nella Sala Consiliare a
Canove, lo Spettacolo finale
dello
stage
di
improvvisazione per musicisti e danzatori tenuto dal
M°Annibale Rebaudengo e
dalla coreografa Giovanna
Garzotto. Nei due giorni precedenti lo spettacolo, giovani danzatori e musicisti si
sono incontrati e confrontati,
hanno messo in comune la
loro esperienza di danzatori
o di musicisti e, grazie alle
infinite suggestioni che nascono dall’incontro di queste
due forme di espressione artistica, hanno saputo creare
uno spettacolo emozionante
e allo stesso tempo surreale.
Le musiche, che trarranno
ispirazione dai repertori più
differenti e che spazieranno
dal Jazz all’habanera, da brani processionali dorici al barocco, faranno da accompagnamento a una storia ambientata nell’oriente misterioso, una narrazione suggestiva ed emozionante, a tratti
quasi zen, affidata all’eleganza dei danzatori. Lo stage di
musica sarà tenuto dal Maestro Annibale Rebaudengo,
docente di Pianoforte e
Metodologia della didattica
strumentale presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano,
da quasi un ventennio impegnato in corsi di formazione
e aggiornamento per insegnanti di strumento in varie
istituzioni pubbliche e private, tra cui l’Accademia della
Scala. A Roana, dall’estate
2007, tiene seminari dedicati
all’improvvisazione strumentale. Ha pubblicato vari testi
e saggi sui processi dell’apprendimento musicale/strumentale e affianca all’attività didattica e di ricerca quella concertistica in paesi europei ed extra-europei.
I danzatori saranno invece
affidati all’esperienza e all’estro creativo della coreo-
grafa Giovanna Garzotto che,
dopo aver iniziato la sua attività come ginnasta ed aver
fatto parte della squadra nazionale di ginnastica artistica,
si è avvicinata alla danza
classica e contemporanea,
studiando presso la London
School of Contemporary
dance, dove si è diplomata in
danza moderna e coreografia e dove si è avvicinata all’insegnamento, attività che
svolge dal 1988 a Vicenza e
Schio( attualmente presso
Domus Danza), continuando
a frequentare corsi intensivi
di aggiornamento a Londra e
New York. Dal 2007 al 2009
si è trasferita a Shanghai
dove ha insegnato Danza
Contemporanea e Pilates
presso la Shanghai Rego
International School.
Nel 2011 ha fondato
“NOLIMITA-C-TIONS”,
innovativa rete di insegnanti
di danza contemporanea, con
la quale realizza progetti didattici e performativi in collaborazione con Bassano
Opera Estate e Centro per
la Scena Contemporanea.
L’ingresso allo spettacolo del
14 ottobre è gratuito. Per inf o r m a z i o n i :
www.artemusicaroana.it
Nicoletta Manfrin
Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
20
La voce degli 8 Comuni
SPORT - HOCKEY INLINE
E’ cominciata con la Supercoppa la stagione dell’inline
Roster in gran parte rinnovato per la Rigoni di Asiago Vipers
Il primo trofeo stagionale, la Supercoppa appunto, è andato ai campioni d’Italia in carica del Milano 24
Quanta che hanno battuto l’Asiago per 6 – 5. Il 27 e 28 ottobre scatta il campionato numero 16 di serie A1.
In seguito al ritiro dei Lions Arezzo, prima giornata di riposo per gli arancioneri
Un roster rinnovato per oltre la metà dei suoi componenti: è quello della Rigoni
di Asiago Vipers versione
2012/2013. Una delle principali novità è l’addio definitivo all’hockey giocato di
Cristiano Sartori, che si dedicherà a pieno titolo al ruolo di allenatore con l’assistenza del presidente Fabio
Forte. Per quanto riguarda
cessioni e arrivi, riportiamo
quanto ben riassunto nel
sito delle vipere: “Particolarmente calda, in uscita,
la “tratta” Asiago-Padova con Luca Tessari,
Giampiero Longhini e
Francesco Rossi (oltre ad
un interessamento, poi
sopito, anche per Sergio
Rigoni) che la- M a r c o
Stefano
s c i a n o Pesavento
l’altopiano per
approdare alla
corte di coach
Christian Rela,
riconfermato alla
guida dei fantasmi
patavini. Gran
sfoltita quindi di
“senatori” con
Marco Mosele ceduto ai Black-Out
(serie B), Ceschini
e Sergio Rigoni ai
box (stanno vagliando alcune
offerte), Alberto
Lamonaca agli Asiago Stazzabosco e Dalle Ave.
Newts (serie B), mentre non “Pausa di riflessione”
hanno trovato spazio in poi per Filippo Tessari e
prima
squadra Simone Carli, pronti ma-
Testa
Simone
Rigoni
gari a rivestire la maglia
dei Vipers cammin facendo. Passando agli acquisti, arrivano da Vicenza
(ma asiaghesi doc!)
Simone Rigoni e Marco
Pesavento, lo scorso
anno al Cittadella,
Matteo Agerde e Stefano
Testa; da Arezzo Guido
Stella e dai Black Vipers
l’accoppiata ZenobiniValente. Confermato poi
in prima squadra, in arrivo dai Diavoli Vicenza,
anche il giovane Michele
Matteazzi che pur giocando principalmente in
Under 20, cercherà di
convincere coach Sartori
a concedergli sempre più
minuti al pari di Riccardo
Martini (portiere), Gio-
vanni Corà (attaccante) e
Daniele Rigoni (difensore), tutti provenienti dalle
giovanili
arancionere”.
Con tanti nuovi arrivi, ci
sarà molto lavoro per lo
staff tecnico per creare intesa e amalgama.
La stagione agonistica ha
già preso il via con un preludio d’eccezione: la
Supercoppa. A contendersela sono stati, sabato 6 ottobre, proprio la Rigoni di
Asiago Vipers e il Milano
24 Quanta. Sulla pista dello Sport Village di Milano,
hanno vinto i campioni
d’Italia in carica per 6-5,
ma hanno dovuto sudare
non poco.
L’Asiago ha infatti saputo
tener testa molto
bene ai padroni di
casa fino all’ultimo
minuto. Ora si
guarda all’imminente avvio del
campionato programmato per il 27
e 28 ottobre. Un
inizio del tutto inedito poiché le gare
della prima giornata della serie A1 si
giocheranno in
sede unica alla Fiera di Rimini, nell’ambito degli
Sports Days, in
quello che è stato chiamato I-Day, dove la I sta ovviamente per inline.
Nell’ambito di questa singolare due giorni, il debutto
in campionato della Rigoni
di Asiago Vipers avrebbe
dovuto essere con i Lions
Arezzo che però hanno comunicato nei giorni scorsi
alla Lega Nazionale Hockey la volontà di ritirarsi dal
Campionato di serie A1 e
dalla Coppa Italia (i quarti
vanno in scena proprio in
questo weekend). Sembra
quindi che la Lega abbia
dato disposizione che le
squadre che avrebbero dovuto affrontare i toscani
nelle varie giornate in calendario dovranno osservare un turno di riposo.
2° Memorial Guido Giamolo
L’ associazione Hockey Club Asiago “VECCHI ORSI”,
presieduta da Fabio Rigoni Nappa, organizza presso lo
stadio del ghiaccio di Asiago sabato 27 ottobre il 2°
Memorial “Guido Giamolo”. Patrocinato dal Comune
di Asiago, il mini torneo vedrà la partecipazione di 4
squadre, Asiago, Alleghe, Fassa e Varese che saranno
impegnate il pomeriggio dalle 13, con 6 scontri diretti,
praticamente uno all’ora, con finalina alle 19,30 circa.
Appassionati di hockey, residenti e turisti, sono invitati
ad assistere.
l’Altopiano
Sabato 13 ottobre 2012
21
La voce degli 8 Comuni
SI PREPARA LA NUOVA STAGIONE AGONISTICA DELLO SCI ALPINO
Lo Ski Team Altopiano entra nello Ski Pool
Lo Ski Team Altopiano di
Asiago vuol crescere e per farlo “fa squadra” con altre cinque
società di Padova e provincia.
La scelta nasce dalla consapevolezza che per affrontare meglio il futuro, per ottimizzare le
risorse disponibili, per offrire
maggiori opportunità agonistiche
ai giovani o, comunque, ai propri
soci è ormai diventato indispensabile stringere accordi. Nasce
proprio con questa filosofia lo
Ski Pool presentato ufficialmente
a Montegrotto Terme lo scorso
6 ottobre. Presente anche Roberto Bortoluzzi Presidente del
Comitato Veneto della Fisi. A
comporre lo Ski Pool oltre alla
società altopianese sono: Agonistica Padova, Ski Team 1, S.C.
Città Murata di Cittadella,
Patavium Sci e Sc Terme
Euganee. Nel suo intervento di
presentazione Nerina Panozzo,
Sono state ufficializzate le
squadre dello sci alpino del
Comitato Veneto Fisi per la
stagione 2012-2013. Complessivamente ci sono 14
ragazzi: 7 per la squadra
maschile e 7 per quella femminile. A questi, si aggiungono 6 elementi (3 ragazze e 3
ragazzi) che fanno parte del
gruppo d’interesse. Della
squadra maschile fanno parte: Massimiliano Boselli
(1995, Gs Gore Tex Drago),
Pietro Cipriani (1995,
Forestale), Tiberio Guidolin
(1995, Gore Tex Drago),
Edoardo Longo (1995,
Forestale), Marco Enrico
Cirillo (1996, Sc Ponte nelle
Alpi), Andrea Rossi (1996,
Sc Cortina), Andrea
Scuccato (1996, Sc 2000).
Nella squadra femminile troviamo Francesca Curtolo
“Uniti si vince” questo lo slogan creato per l’occasione. Cinquecento gli atleti coinvolti.
Ciascuno dei sei sci club mantiene comunque storia ed identità proprie
la presidente, sottolinea
che….. “Si parte da una
filosofia di vita che comprende sacrificio, tenacia
e lavoro costante, ma non
di meno rispetto per gli altri, condivisione e crescita personale di ogni atleta. A tutto ciò si aggiunga
una grande passione per
lo sci”. E prosegue:
“Come società siamo nati
un paio d’anni fa con il
chiaro intento di proporre
agli atleti una seria e costante
attività agonistica. Fin da subito
abbiamo raccolto grandi soddisfazioni. La scorsa stagione nella
categoria “ragazzi” ed
“allievi”abbiamo ottenuto il primo posto come società in ben 6
gare provinciali su 6 ed il 3° posto ai campionati regionali di
Alleghe. In questo Ski Pool –
aggiunge ancora - portiamo
l’esperienza maturata in gare
regionali, nazionali ed internazionali dove gli atleti, allenati dai no-
stri tecnici, hanno avuto un ruolo
da protagonisti. Il nostro lavoro
– ha concluso la presidente –
trova rispondenza in modo particolare con l’Agonistica Padova con cui finora abbiamo già
fatto l’attività estiva”. Società,
quella patavina, coetanea dello
Ski Team Altopiano di Asiago
“Uniti si vince” questo lo slogan creato per l’occasione e che
di una “forza bianca” con pochi o nessun precedente nella
storia dello sci alpino regionale
si può parlare perché i soci complessivamente raggruppati all’ombra del nuovo soggetto
organizzativo, ciascun sci club
mantiene comunque storia ed
identità proprie, sono oltre cinquecento. Nerina Panozzo
puntualizza in dettaglio anche le
modalità operative sulle quali si
è deciso di convergere: “Il nostro sci club, in accordo con
l’Agonistica Padova, offre
un’attività completa tutto l’anno
grazie al pacchetto Team Race.
Si è iniziato a maggio con i test
materiali. Nei mesi successivi le
uscite in ghiacciaio a Les Deux
Alpes in Francia ed al Tonale
sono servite anche per la messa
a punto di sci e scarponi. In agosto e settembre riuscite le due
trasferte a Landgraaf in Olanda
dove esiste un impianto al coperto per lo slalom. Durante
tutto l’autunno - prosegue stages di due-tre giorni fra Austria e ghiacciai italiani programmati a settimane alterne per un
totale di 35 giornate. A partire
da dicembre ci alleneremo in
altopiano ed a Folgaria quindi
sotto con le gare. Per i trasporti
degli atleti saremo in grado di
coinvolgere più ragazzi e differenti destinazioni programmando a dovere l’impiego dei mezzi
disponibili”. In termini di allenatori, la società altopianese contribuisce con l’esperienza e la capacità tecniche di Luigi Zattarin
e Francesco La Spina. Questa
nuova sinergia sarà ora messa
alla prova in base ai programmi
predisposti. Intanto un primo traguardo, non secondario, quello di
aver “sintonizzato” sei sci club
presenti in due province, è già acquisito.
Renato Angonese
L’atleta dell’Unione Sportiva Asiago Sci è l’unica altopianese del team
Sci Alpino. Stefania Carli nella squadra
femminile del Comitato Veneto Fisi
(1994, Sc Nottoli), Silvia Radice (1994, Sc 18), Stefania
Carli (1995, Us Asiago),
Giorgia Andrea Dalmasso
(1995, Ski College Veneto
Falcade), Michela Moriconi
(1996, Ski College Veneto
Falcade), Asja Zenere (1996,
Gab Ski Group), Alice Galante (1995, Gore Tex Drago). Il Gruppo d’interesse
è composto da Mattia
Pincini (1995, Sc 18), Francesco Calandri (1996, Sc
Cortina), Michele Gallucci
(1996, Sc 2000), Martina
Gnech (1994, Sc Alleghe),
Martina Scussel (1996, Ski
College), Federica Vinelli
(1996, Sc Sorapiss). I tecnici sono Andrea Schenal
(squadra maschile), Aronne
Pieruz (squadra femminile) e
Paolo Artico (preparatore
atletico). Asja Zenere, Pietro Cipiani, Edoardo Longo
e Tiberio Guidolin fanno
parte di FuturFisi, il Progetto Giovani interdisciplinare
voluto dalla Fisi nazionale
per valorizzare al meglio i
talenti italiani. «Abbiamo
costituito dei gruppi di lavoro molto ristretti ai quali,
novità di questa stagione, in
occasione dei raduni atletici estivi si sono aggiunti i
ragazzi della categoria Allievi più meritevoli in base
ai risultati dello scorso anno
- spiega Luigi Giustina, responsabile della commissione dello sci alpino del Comitato Veneto -. In questi
mesi è stato portato avanti
un ottimo lavoro, anche in
sinergia con i club regionali, confrontandoci sia sul
campo che in sede di programmazione. Stiamo investendo molto in risorse tec-
niche e umane ? dice ancora Giustina -. Lavorare con
gruppi molto ristretti ci permette di ottimizzare tali risorse e di dare molta qualità all’allenamento, convinti in ogni
caso che prima di costruire
atleti di “successo” dobbiamo cercare di costruire uomini ed atleti di “valore”. Per
questo ci impegniamo ad informarli ed educarli contro
comportamenti ed atteggiamenti poco “sportivi”.
L’obbiettivo principale della stagione 2012-2013 è
quello di ben figurare, ma-
gari riuscendo a salire sul
podio, nel circuito istituzionale Grand Prix Italia (22
gare in 5 discipline) e Campionati Italiani Assoluti, Giovani ed Aspiranti».
Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
22
La voce degli 8 Comuni
CALCIO
“Il Canove si trova da solo per scelta propria”
“La piena collaborazione tra
le società calcistiche
altopianesi è in atto già dalla
scorsa stagione, manca solo
il Canove”. Il responsabile
del settore giovanile
dell’A.C.D.
Gallio
Giampietro Lunardi risponde
prontamente alle dichiarazioni di Stefano Frigo, responsabile del settore giovanile del
Canove, rilasciate al nostro
giornale e pubblicate sul numero del 29 settembre.
“Mi ha sorpreso molto quanto detto da Stefano Frigo –
continua Lunardi – soprattutto il suo sottolineare il fatto
di non trovare collaborazione da parte delle altre società calcistiche altopianesi, e di
vedersi costretto suo malgrado,
a
causa
di
Giampietro Lunardi, responsabile del settore giovanile dell’AC Gallio,
ci invia alcune precisazioni in merito alle dichiarazioni di Stefano Frigo
campanilismi vari, a compiere “miracoli” per gestire le
varie squadre. Vorrei far presente a chi legge – continua
Lunardi - che dall’anno scorso è iniziata una collaborazione per quanto riguarda il settore giovanile tra le società
A.C.Gallio,
A.C.
Asiagoaltopiano e la Junior
Altopiano (Lusiana e Conco)
che ha portato subito ottimi risultati (il titolo di Campioni provinciali nella categoria giovanissimi). Ovviamente a questa collaborazione era stata invitata, fin
da subito, anche l’A.C. Canove
che però ha dato risposta negativa al progetto” “Nel program-
mare la nuova stagione – spiega
ancora Giampietro Lunardi - si
è deciso nuovamente di coinvolgere il Canove Calcio per
completare così l’unione tra
tutte le società dell’altopiano e
poter pensare a un progetto più
ambizioso ma, dopo un’iniziale apertura, la risposta è stata,
Rally Cup. Un appuntamento nel quale il nostro
team ART, sempre in collaborazione con i meccanici dell’ ERREBI Motors
di Marostica, ha ottenuto
solo ed esclusivamente per
una propria scelta e non
certo per una non disponibilità a collaborazione da
parte delle altre società. La
mia non vuol essere una polemica, ma solo un modo
per fare chiarezza ed evitare spiacevoli malintesi”.
Iniziato il Campionato dello Stoccareddo
Iniziato il campionato di 3°
categoria per il Centro Stand
Stoccareddo. Un avvio di
campionato nell’ostico girone bassanese che ha visto la
squadra del presidente Ro-
Grazie ai nostri piloti
e ai nostri sponsor
Anche quest’anno, nella splendida cornice delle
m o n t a g n e
dell’Altopiano dei Sette
Comuni e in quelle di
Marostica e di Bassano
del Grappa, si è svolto il
29° Rally della Città di
Bassano, ultima
prova dell’International
da parte del Canove, ancora
negativa con la conseguenza ovvia di proseguire da
soli”. “Per questo motivo –
conclude - mi son sorpreso
nel leggere certe affermazioni di Stefano Frigo il quale sa benissimo che se si
trova ad operare da solo, è
bellissimi risultati.
I piloti di casa
G i a c o m o
Sciessere, navigato da
Andrea Rossi, è riuscito ad aggiudicarsi il 1
posto
nella classe FA e il 13°
posto assoluto, mentre
Daniele Girardi,
navigato da Franca Berton, si è
portato a casa il
7° posto nella sua
classe N3 e il 34°
posto assoluto.
A portare in alto i
nostri colori ci hanno poi pensato anche
Davide
Pellizzari, navigato
da
Paolo
Poggiana, che con
la nostra Clio
S1600 si sono
classificati 1° di
classe e 10° assoluti;
Paolo
Rigoni con Paolo
Panella, 2° di
Classe FA6 e 29°
assoluti e Marco
Zanin con Matteo
Valerio giunti 1°
in classe FA5 e
52° assoluti.
Un ringraziamento
particolare, va soprattutto agli sponsor che anche
quest’anno ci hanno sostenuto.
berto Baù partire con il piede giusto. Nel prima i ragazzi del mister Sandro Baù hanno battuto il Real Stoppari 2
a 1 con reti di Thomas e
Mauro Baù. La domenica
successiva i biancoazzurri
hanno collezionato la seconda vittoria dominando
l’Arsenal Cucinati 2 – 0; in
gol Loris Baù e Mario
Ruzzante. Con il bis di vittorie lo Stoccareddo si piazza
temporaneamente in cima
alla classifica assieme al San
Pietro Rosà. Determinante
per le vittoria l’affluenza del
pubblico che conta 400 fedelissimi sugli spalti.
“Faccio un complimento al
nostro pubblico per la vicinanza alla squadra – commenta il presidente – Ringra-
zio i giocatori con capitan
Thomas ed i più esperti
Omar, Loris e Loriano che
sanno guidare la squadra sia
in partita sia in allenamento.
Infine un plauso al trio Marini per la loro bravura”.
Bene anche i risultati conquistati in Coppa Bassano dove
lo Stoccareddo, vincendo a
Campolongo domenica scorsa per 2 a 1 (reti di Matteo e
Loris Baù), si è qualificato
per i quarti di finale.
Con la prima squadra ha avuto inizio anche il settore giovanile dello Stoccareddo in
collaborazione con Sasso di
Asiago. Un’avventura iniziata con 20 ragazzi inseriti nel
campionato bassanese dei
pulcini.
“Abbiamo unito i ragazzini
delle 2 frazioni di Asiago e
Gallio e iniziamo questa bella avventura – illustra orgoglioso il presidente – I ragazzi
sono allenati da Alessandro,
Roberto e Sandro Baù e giocano sul sintetico di Sasso”.
La presidenza, con tutta la
società e soprattutto con il
prezioso apporto dei genitori, ha preso a cuore questa
unione e sabato a Sasso per
la prima di campionato c’era
davvero aria di festa. Un insieme comunitario andato oltre una semplice partita.
“Tutti si sono divertiti ed i
ragazzi erano al settimo cielo – conclude Roberto – Speriamo prosegua l’affluenza
alle partita e l’appoggio morale a tutti i giocatori e alla
società. Gerardo Rigoni
Asiago Calcio 5: buon inizio di campionato
Ottimo inizio di campionato per l’Immobiliare Stella
- Asiago calcio a 5 che, nel
primo turno del Campionato Regionale di serie D, è
andata a raccogliere un
buon pareggio sul difficile
campo di Marano, contro
una squadra che gli addetti
ai lavori indicano come
una formazione
costruita appositamente
per vincere il campionato.
Nota molto positiva la grande capacità di reazione della
squadra asiaghese che, dopo
essere andata subito sotto,
sul 3 a 0, ha saputo
reagire ai veementi attacchi
degli avversari riuscendo a
chiudere l’incontro sul 5 a 5
finale.
Analogo risultato ottenuto
anche al termine dell’incontro giocato venerdì scorso tra
le mura amiche della palestra
IPSIA contro la coriacea formazione del Thiene, incontro
molto combattuto nel quale
l’Asiago ha dimostrato, ancora una volta, grande determinazione nei minuti finali per
avvicendare tutti i giocatori. Nella quinta
giornata del campionato Regionale di serie D, in programma
venerdì 26 ottobre,
l’Immobiliare Stella Asiago affronterà la
Virtus
Thiene.
L’Asiago quest’anno
presenterà ai nastri di
partenza anche una
seconda formazione, che parteciperà al Campionato Provinciale, con l’obiettivo di far
giocare e crescere i molti giovani che quest’anno calcano
il parquet del Centro Sportivo Comunale.
Le prime due giornate del
Campionato Provinciale prevedono due appuntamenti casalinghi per la formazione
dell’Immobiliare Stella Asiago Calcio a 5 che sono
programmati per lunedì 13
ottobre alle 21,30 nella palestra IPSIA contro il Torri di
Quartesolo e per lunedì 22
ottobre, sempre alle 21,30,
contro il Phenix Vicenza.
Alessandro Cunico
Nicola Lobbia
recuperare il GAP iniziale.
Da evidenziare la prestazione maiuscola, sopra le righe,
di Nicola
Lobbia,
incontenibile venerdì scorso,
autore di tutte le reti (ben cinque!) messe a segno
dall’Asiago.
Lunedì invece, dopo appena
48 ore, è andato in scena il
derby altopianese tra Asiago
e Gallio, in occasione del secondo ed ultimo turno della
prima fase di coppa Veneto:
10 a 10 il risultato finale, al
termine di un incontro piacevole e con molte reti da entrambe le parti, nel quale i
tecnici delle due squadre
hanno colto l’occasione per
l’Altopiano
Sabato 13 ottobre 2012
23
La voce degli 8 Comuni
L’Altopiano sempre protagonista in due tappe e con la madrina Giulia Gianesini
Ciclismo: Gala di Premiazione del Trofeo
Internazionale Grand Prix Città Murata 2012
Lunedì 22 ottobre, alle
20.30, al Palasport di
Galliera Veneta (Padova)
con la collaborazione municipale si terrà il Gala di
Premiazione del Grand
Prix Città Murata, trofeo
ciclistico internazionale
élite-under 23 in cinque prove vinto dal Team Colpack
(Bergamo), che riceverà il
prestigioso “Premio di Rappresentanza del Presidente
della Repubblica” che
fregia la manifestazione.
Nel corso della serata verranno inoltre assegnati gli
annuali Premi Grand Prix
“Sport-Cultura” al Sostituto
Procuratore della Repubblica
di Padova dr. Benedetto
Roberti e “Dirigente Sportivo
dell’Anno” al Presidente Onorario dell’Associazione Italiana Calciatori-A.I.C. avv. Sergio Campana. Numerose le
autorità, personalità, enti patrocinanti, dirigenti ed ospiti
sportivi che interverranno a
questo rinomato appuntamento dello sport triveneto e nazionale, di importante valenza
anche socio-culturale ed aperto con entrata libera al pubbli-
co delle grandi occasioni. Il
Trofeo 2012 ha visto sempre
protagonista l’Altopiano di
Asiago in due delle cinque prove previste (Longa-Schiavon;
Alta Padovana Tour; Medio
Brenta; Poggiana-Riese Pio
X; Paderno-Ponzano Veneto)
ed alla poliziotta di Gallio Giulia
Gianesini azzurra di sci alpino
delle Fiamme Oro è stato dedicato il transito altopianese
della classica internazionale
Giro del Medio Brenta, con lo
spettacolare passaggio domenica 8 luglio attraverso Sasso
e Stoccareddo (TV-Traguar-
do Volante) e la sua
premiazione anche con la signora Antonella Gianesini e le
autorità locali da parte del direttore di corsa internazionale
Pierluigi Basso e della scorta
della Polizia Stradale in Piazza Italia a Gallio, dove era intitolato alle compiante Silvia e
Roberta il Gran Premio della
Montagna (gli altri due traguardi-GPM a Rubbio ed al Bivio
Monte Corno).
L’Altopiano-sud è stato inoltre tradizionalmente percorso
sabato 21 aprile nella gara di
apertura di Longa di Schiavon
con l’impegnativo GPM di
Santa Caterina di Lusiana. Nel
corso della cerimonia, alla quale interverrà anche una delegazione altopianese, sarà proiettato un avvincente filmato a
cura di Franco Damuzzo e
Mario Guerretta di TelechiaraTeleciclismo sull’11^ edizione
del Grand Prix, che si conferma ai vertici nazionali per
le rilevanti gare in calendario e per i numerosi patrocini
istituzionali e sportivi, tra cui
la Provincia di Vicenza, i
Comuni di Asiago, Conco,
Gallio, Lusiana, la Comunità
Montana Spettabile
Reggenza dei 7 Comuni.
“E’ stata un’altra entusiasmante edizione
-commenta Pierluigi
Basso- che evidenzia
un gruppo dirigenziale e tecnico di assoluto valore ed alla
quale hanno collaborano tante municipalità, gruppi di volontari, associazioni,
Forze dell’Ordine,
tra cui essenziale
nell’Altopiano il coordinamento del Comune
di Gallio col prezioso lavoro del consigliere allo
sport Giorgio Tagliaro e
l’appoggio del Comando
Carabinieri di Asiago col
maresciallo Antonio Trenta, delle varie Polizie Locali, dell’Associazione Nazionale Carabinieri di
Asiago, delle Società Sportive di Sasso e di
Stoccareddo, della Protezione Civile di Lusiana coi
rispettivi presidenti Mario
Palano, Simone Baù, Carlo Baù, Davide Lupato e
dell’Associazione Silvia
Lisa e Roberta Onlus di
Gallio. Inoltre importante
la partecipazione di Giulia
Gianesini, esemplare atleta ed appassionata sportiva con cui abbiamo
gemellato vari eventi e fra
questi con il Cittadella Calcio protagonista in Serie B,
stringendo ed estendendo
relazioni di stima e di profondi valori sportivi e varie collaborazioni con sempre più amici altopianesi”.
Anche il Presidente ing. Michele Michielon esprime soddisfazione per l’ottimo svolgimento di tutte le prove e
soprattutto dell’impegnativo
Medio Brenta, prospettando
l’idea di un traguardo in quota sull’Altopiano con un circuito conclusivo della
prestigiosa gara. Nel piazzale del Palasport verrà allestito il consueto ed ammirato
auto-moto parco delle Forze
dell’Ordine per un autentico
appuntamento di Grande
Sport, con la collaudata organizzazione del Veloce Club
Tombolo e Veloce Club Villa
del Conte.
XVI Torneo Internazionale di scacchi di Vicenza
Buona prova di Andrea Ronzani
Onorevole il risultato complessivo degli alfieri altopianesi
Organizzato dal CVP di Vicenza, si è tenuto nei giorni di 29 e 30
settembre e 6 e 7 ottobre 2012 il XVI Torneo Internazionale
Città di Vicenza. Tre i Tornei in svolgimento e sei i turni complessivi di gioco: tre il primo weekend e tre nel secondo. Buona
sia la partecipazione complessiva con 110 scacchisti iscritti, sia
quella dei nostri scacchisti con 7 alfieri suddivisi nei tre tornei.
Al Torneo A (punteggio Elo > 1800 punti) hanno partecipato 34
scacchisti compreso il nostro 1N Marco Baschirotto (Baschy)
di Asiago che dopo una partenza in sordina nel primo weekend
si è parzialmente riscattato nel secondo chiudendo il torneo con
2,5 punti su 6 ed al 25^ posto in classifica finale. Al Torneo B
(punteggio Elo < 2000 punti) hanno partecipato 60 scacchisti.
Dei nostri vi 1N Vinicio Rigoni (Vincio) di Gallio e dai due 2N
Federico Scarsella e Luciano Villanova (Ciano) di Lusiana. La
nostra punta di diamante dopo un primo weekend buono, cade
rovinosamente al 4^ turno e, per impegni famigliari, rinuncia agli
ultimi due turni. Chiude, purtroppo, il torneo con 1,5 punti
su 6 in 51^ posizione nella classifica finale. Decisamente diverso il percorso degli altri due
rappresentanti. Il “Ciano”, al
rientro alle gare agonistiche
dopo svariati anni e giocando
solo 5 dei 6 turni a disposizione, chiude il torneo con 2,5 punti
su 6 ed in 40^ posizione in classifica finale. Se riesce a togliere
un po’ di ruggine accumulata negli anni, il “Ciano” vale potenzialmente una buona 1N. Onorevole la partecipazione del giovane
Federico Scarsella che chiude il
torneo con 3 punti su 6 (una sconfitta, una vittoria e quattro patte)
in 27^ posizione nella classifica
finale. Guadagna circa 20 punti e
continua il cammino di avvicina-
Sala Palladio Hotel De La Ville che
ha ospitato la
manifestazione
vicentina
mento a quota 1800 punti ELO (!). Al Torneo C (punteggio Elo <
1600 punti o NC) hanno partecipato 16 scacchisti. Tre gli alfieri del
CSA7C, tutti Under 16: Thomas Porro, Andrea Ronzani e Lorenzo
Scarsella di Lusiana. Thomas e Lorenzo, per diversi motivi, hanno
potuto giocare solo 4 dei 6 turni previsti e ciò ha pesato nell’andamento del loro torneo. Lorenzo ha chiuso con 2 punti su 6 in 13^
posizione mentre Thomas ha chiuso il Torneo con 2,5 punti su 6 in
12^ posizione riuscendo comunque a guadagnare una manciata di
punti ELO e svegliandosi dal torpore agonistico degli ultimi tornei.
Decisamente un’ottima prova, invece, quella di Andrea Ronzani che
dopo una sconfitta al primo turno, inanella 2 vittorie e ben 3 patte
consecutivamente. Chiude il Torneo con 3,5 punti su 6 in 7^ posizione e la bella performance gli vale ben 36 punti ELO (!). Prima di
concludere, ricordiamo a tutti la tappa del XV Gran Prix del Veneto
in svolgimento domenica 14 ottobre a Lusiana e la riapertura della
“scuola scacchi” sia a Gallio sia a Lusiana per il prossimo 19 ottobre.
Giacomo Scarsella
Sabato 13 ottobre 2012
Dopo aver letto l’articolo
apparso sul n. 382 del 29
settembre 2012, ritengo
possano essere d’aiuto alcune mie osservazioni. La
prima è quella di congratularmi con l’autore dell’articolo che vuol far passare
l’intervista come qualcosa
di improvvisato, spontaneo,
estemporaneo, privo di preparazione, ignorando che
nulla di ciò che riguarda il
sindaco di Gallio viene pubblicato senza la sua diretta
conoscenza. Nemmeno le
lettere anonime. Le altre
riguardano il succo vero e
proprio dell’intervista che
inizia con l’affrontare un
tema delicato ed importante: l’ispezione della Procura avvenuta la scorsa estate presso gli uffici comunali.
Si è parlato di irregolarità
amministrative riguardanti il
piano regolatore, e si è parlato di favoritismi ad amici
o a prestanome, fino ad arrivare a collegarla all’attentato subìto dall’ex sindaco
Antonella Stella. Nessuno
potrà mai convincermi che
un episodio così odioso ed
infamante possa essere
messo in relazione a
qualcuna delle ragioni
precitate. Un episodio così
scaturisce da ben altre e più
importanti ragioni. Né crederò mai che ad arrivare a
tanto possa essere stato un
mio paesano, tanto più che,
a Gallio, all’infuori della ristretta cerchia di parenti ed
amici stretti, nessuno sapeva che la Sig.na Antonella
Stella
lavorasse
a
Selvazzano Dentro. Tutti
pensavano che lavorasse a
l’Altopiano
24
La voce degli 8 Comuni
“Pino Rossi, una spanna sopra tutti”
Padova. Al di là
della mia opinione
in merito all’argomento, è stato facile per il sindaco
ribattere che ignora le ragioni dell’intervento della
Procura, che potranno essere conosciute entro
poco tempo,
ma che, a tutt’oggi, nulla si
è mosso sotto
il sole. Altro
argomento di
cui si occupa
l’articolo, più
che altro per
tranquillizzare
o tranquillizzarsi è il fatto
che, si dice,
dopo l’ispezione della Procura si sono intensificate le
crepe fra Pino Rossi ed i
componenti della sua giunta. Sarà anche vero, ma non
ci credo. Crepe non ce ne
sono mai state e mai ci saranno. Vorrei proprio vedere quell’assessore che
osasse ribellarsi alla linea di
condotta da lui tracciata. Il
fatto è che a Gallio, Pino
Rossi è una spanna sopra
tutti, che i componenti della giunta li ha scelti ed
amalgamati lui e che nessuno di loro oserà mai andare contro il suo volere,
nonostante le sparate ed i
continui insuccessi che riesce a mascherare da successi o a scantonare, trovando sempre e comunque
il capro espiatorio. Ho as-
sistito ad una seduta del
Consiglio comunale, quella
che le minoranze avevano
preparato per attaccarlo
sulla questione della rinuncia alla presenza delle religiose nell’asilo parrocchiale. “Questa sera sarà messo in difficoltà.” mi sono
detto. Se le minoranze perdono questa occasione è
meglio che vadano a giocare a palline. Quella seduta
è stata magistralmente condotta dal sindaco, che ha invertito il dibattito degli argomenti posti all’ordine del
giorno e poi, fatto il suo bel
figurone, ha lasciato la patata bollente nella mani del
vice sindaco. Ma nessun
intervento delle minoranze
è stato incisivo o determinante, nonostante la sala
consiliare fosse gremita di gente che attendeva qualche felice sortita. Se quella è l’opposizione...
Nell’articolo, poi,
l’interlocutore fa la
seguente domanda:
“Una delle accuse
mosse alla vostra
amministrazione è
che si è fatto poco...
“. Naturalmente, ribatte il
sindaco, è stato perché la
sua amministrazione, quando si è insediata, si è trovata senza progettualità, non
c’erano piani, non c’erano
contatti con Enti superiori,
è intervenuta la crisi, ma la
volontà di rilanciare Gallio
rimane. Anche qui, bisogna
riconoscerlo, Pino Rossi si
è comportato da maestro: è
riuscito a dare a la colpa a
chi lo ha preceduto e c’è
gente che ci crede. È bene
ricordare che ci sono state
amministrazioni che, al loro
insediamento, hanno trovato la situazione amministrativa comunale ben più grave di quella che ha trovato
lui e che, oltre a raddrizzarla, sono riuscite a concretizzare molto di più di quan-
to avessero inserito nel programma
elettorale. E senza intaccare il patrimonio pubblico.
Il fatto è che lui,
riesce sempre e
comunque a trovare una ragione
più o meno plausibile per svicolare,
per non realizzare,
e nemmeno per parlare dei
veri problemi che da anni
attanagliano Gallio: viabilità, parcheggi del centro,
viabilità della piazza, illuminazione pubblica da rivedere almeno in qualche zona
di particolare interesse, arredo urbano ecc. Tutte
cose che nell’economia generale non hanno costi insopportabili, ma che costituiscono un vero impegno e,
a volte, non pagano in termini di voti. Ciò che invece
paga sono quei bollettini informativi, quelle pubblicazioni che illustrano ciò che
sarebbe opportuno realizzare: progetti (sulla carta)
completati o in fase di compimento, corredati di belle
foto; ma carta, soltanto carta, insomma, nemmeno un
palo in piedi o una badilata
di cemento.
Il tutto per arruffianarsi gli
elettori della prossima tornata, che sono lì che fremono per ridargli il voto,
che sperano ancora in lui,
che si fanno circuire dalle
sue idee geniali che, purtroppo non si realizzeranno
mai (ricordate la promozione delle Melette? Beh, è
ora che ve ne ricordiate).
Far sognare è lecito; illudere no.
Bisogna riconoscere che
Pino Rossi è una spanna
sopra tutti. Non per niente,
in qualsiasi situazione si trovi, è lui che ruba la scena,
sia nel bene che nel male.
Una ragione ci dovrà pur
essere, no? Ed è anche
vero, comprensibile ed
umano che piuttosto di essere governati da personaggi scialbi ed inconsistenti,
come è già avvenuto, i miei
paesani preferiscano essere amministrati da qualcuno che riesca a far loro
guardare il mondo attraverso i suoi occhi. La soluzione per un cambio di amministrazione ci sarebbe, sia
chiaro. Ma bisognerebbe
che l’idea fosse portata
avanti da quelli stessi che
l’hanno avuta.
O da persone (ne bastano
poche) che abbiano personalità e carisma, due merci
che non si trovano nel negozio dei Pertile Mentìnle,
specializzato nel ramo, nemmeno a pagarle come oro.
Portata avanti da altri sarebbe un aborto. Che è
meglio evitare. Nessuna illusione, però.
Perché, anche nel caso che
Pino Rossi perdesse le
prossime elezioni amministrative (e non le perderà)
sarà sempre e comunque
lui la primadonna. Alla faccia dei detrattori. Questi
sono i fatti, ma anche le
previsioni sulle quali sono
pronto a scommettere. Che
Dio ce la mandi buona.
Gastone Paccanaro
“L’Altopiano deve reagire, non fuggire dalle sue paure”
Trento Trento, invocano gli altopianesi. Se ne vogliono andare dal Veneto per aggregarsi al Trentino, ma non perché non
si sentono più veneti bensì per godere i privilegi di quella
provincia speciale. Questa la curiosa sortita dei sindaci altopianesi che, si giustificano, vogliamo dare esecuzione al volere dei
nostri
concittadini
che
plebiscitariamente hanno chiesto di
cambiare provincia e regione. Sfido
io, ma chi non avrebbe votato sì al
passaggio sotto Trento con la lusinga di entrare in una fantastica
paperopoli, lasciando finalmente alle
spalle stenti e fatiche di generazioni?
L’assicurazione di migliori condizioni
di vita, per di più senza impegni e senza progetti, ha prodotto una irragionevole illusione. Sì, perché pretendere che i cugini trentini spartiscano i loro privilegi, è
perlomeno ingenuo; il loro rifiuto è infatti pervenuto, senza più speranze, con la velocità della luce. E detto
questo non vi sarebbe più spazio per andare oltre. Tuttavia
proviamo a ragionarci intorno alla proposta referendaria, che
avrebbe dovuto contenere delle condizioni, che invece non
si sono viste. Prima di tutto che i trentini avessero accettato
la richiesta, richiesta invece respinta. Il passaggio poi non
poteva avvenire semplice semplice e solo per ricavarne
dei benefici; i trentini mica sono dei cretini; già il referendum doveva essere preceduto da trattative, contenenti proposte da parte
degli altopianesi, cosa offrire in cambio della “ospitalità”. Di certo i vicini avrebbero chiesto un prezzo molto elevato per spartire i loro
vantaggi che sono “unici” nel
panorama internazionale. Insomma un referendum doppiamente a vuoto sia per il
prevedibile rifiuto dei destinatari
della proposta sia per l’assenza di contenuti della richiesta. Spreco di spese e, peggio, attese disilluse. Un
ragionamento piccolo piccolo avrebbe dovuto suggerire che non si va a chiedere ospitalità con le mani in
mano; che dignità vuole che prima di “elemosinare” si devo-
no battere tutte le strade in casa propria. Non abbiamo sentito che l’Altopiano, anche insieme ai comuni di confine, si sia
rivolto alla Regione Veneto, per far valere le proprie ragioni a
causa delle condizioni disagiate di quelle aree. Come non si
è mai saputo quale sia (se ce n’è uno) il progetto di sviluppo della vasta e ricca area altopianese; ricca sì: di grandi
potenzialità per i suoi boschi, i pascoli, per il bacino
imbrifero più vasto d’Europa non sfruttato, per il turismo,
per la storia, per la cultura delle popolazioni. Anziché far
intervenire la Regione di appartenenza e ricorrere ai fondi
strutturali europei, si preferisce chiedere rifugio ai vicini,
umiliandosi perfino, lasciando perdere preziose occasioni
di casa propria. I Fratelli della spettabile reggenza dovrebbero farsene carico ampliando le prospettive oltre i confini delle singole amministrazioni comunali dell’Altopiano.
Che intanto sta perdendo anche il Giudice di Pace, se quella
comunità non si farà carico di salvare almeno quella magistratura, dopo la chiusura del Tribunale di Bassano. Altro che Trento Trento; l’Altopiano deve reagire, non fuggire dalle sue paure.
Giovanni Bertacche [email protected]
Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta
Signore, datele in
felicità eterna ciò che
essa ci diede in amore
MARIA BENETTI
Ved LIEVORE
di anni 77
Lascia nel dolore i figli
Piero, Laura, Vittorio con
Debora, i cari nipoti Ilaria
e Francesco, la sorella, i
cognati, i nipoti e parenti
ASIAGO,
8 Ottobre 2012
Cara Maria, di fronte al
temuto, anche se ormai
prevedibile, annuncio
della tua morte, l’immenso dolore si è fuso con le
parole del Cristo sulla
croce: “Consummatum
est.”
La tua sofferenza non
poteva andare oltre: da
giorni avevamo intuito
che ci stavi lentamente
lasciando, ormai avviata
al cielo a raggiungere gli
amati Francesco, Sergio,
mamma e papà. Davanti
agli occhi rivedo in un attimo la nostra vita insieme, condivisa nei giochi
spensierati, nei primi turbamenti e confidenze
adolescenziali e poi nella quotidianità adulta.
Sentimentalmente abbiamo preso due strade diverse, ma sempre condivise nelle gioie e nei dolori: eravamo insomma
complementari una dell’altra, pur con caratteri
non proprio affini…
A scuola, nell’insegnamento, ci scambiavamo
esperienze, consigli ma
anche dubbi e timori di
fronte a bambini in difficoltà, sempre preoccupate del loro bene.
Innamorate entrambe della nostra terra, cercavamo di trasmetterne amore
e rispetto, con escursioni, ricerche, foto, diapo-
l’Altopiano
Sabato 13 ottobre 2012
L’Altopiano srl - Società unipersonale
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Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi)
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E-mail: [email protected]
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Una vita spesa per gli altri
della tua vita spesa per
gli altri ai figli, ai nipoti,
all’amata sorella Giuliana.
Due giorni prima che tu
ci lasciassi sono salita
alla
Madonnina
dell’Ekar, tanto a noi
cara, raccomandandoti a
Lei. Sono sicura che era
già pronta ad aspettarti
con le braccia aperte.
Ti penso nella luce e nella pace, ma in quanto a
riposo ho i miei dubbi:
anche lassù avrai già cominciato a darti da fare
per aiutare noi, orfani
della tua presenza.
Maria Cristina Rigoni
sitive, supportate dalla
preziosa collaborazione
del caro Patrizio.
Indimenticabili pure le
nostre passeggiate tra i
boschi, soprattutto durante le vacanze estive,
per amore delle quali ti
alzavi presto al mattino
per poterle conciliare con
il tuo lavoro in famiglia,
in pasticceria e altri impegni, come l’affettuosa
assistenza al caro papà
Vittorio nella sua lunga
malattia. Per numerosi
anni sei stata catechista
e preziosa collaboratrice
nella
redazione
di
“Asiago ieri, oggi, domani”, con le tue obbiettive
e argute osservazioni e
proposte.
Non pensavi mai a te
stessa: se ti ammalavi eri
solo preoccupata di dover rallentare o trascurare momentaneamente i
tuoi familiari e quanti volevi aiutare nelle loro difficoltà.
A scuola eri un’insegnante valente, ma tutti
apprezzavano in partico-
lare la tua sensibile dedizione agli alunni handicappati, anche a quelli
delle a l t re c l a s s i c h e
spontaneamente ti cercavano perché in te trovavano tanto amore, così
p u re q u a l c h e b a m b i n o
immigrato che tu invitavi a casa tua per aiutarlo, non solo scolasticamente. Soltanto la tua
straordinaria generosità
riusciva a far tanto in 24
ore!
Ora è giunto il momento
di lasciare il testimone
ANTONIETTA
CERATO
Ved. SPAGNOLO
di anni 88
Lascia nel dolore i figli Ivo
con Maria, Diomira con
Enzo, Adriano con
Rosanna, Floriano con
Albertina, Giacinto con
Erika e Silveria, i cari
nipoti e pronipoti, la sorella
Olga, i nipoti, i parenti e
quanti le vollero bene.
ROTZO,
1 Ottobre 2012.
CELERINA CANALIA
Ved. CONFORTIN
DOMENICO
SILVANO BAU
(GAMBA)
di anni 77
Lascia nel dolore i figli
Damiano, Fabrizio,
Loriano, Rosita e Luisella,
le nuore, i generi,
gli amatissimi nipoti, il
fratello, la sorella, le
cognate,
i parenti e amici tutti.
ti le vollero bene.
STOCCAREDDO di
Gallio, 3 Ottobre 2012
GIANCARLO
COMINOTTO
di anni 85
Lascia nel dolore le figlie e
i nipoti, il fratello Bruno
con la moglie e la famiglia
Sartori.
GALLIO,
29 Settembre 2012.
SILVIO PERTILE
(CESOLA)
di anni 90
LIVIO FRIGO
di anni 88
di anni 90
Lascia nel dolore i figli
Walter con Daniela,
Annamaria con Luciano, la
nuora Mariella, i cari nipoti
e pronipoti, i fratelli, i
cognati, i nipoti, i parenti e
quanti le vollero bene.
CANOVE,
4 Ottobre 2012
Direttore responsabile: Stefania Longhini
Segretaria di redazione: Silvana Bortoli
In redazione:
Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto,
Gerardo Rigoni, Martina Rossi,
Stefania Simi, Egidio Zampese
Hanno collaborato:
don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli,
Giulia Rossi, Renato Angonese, Amerigo Baù,
Nicoletta Manfrin, Giacomo Scarsella,
Alessandro Cunico, Stefano Rigoni,
Serena Pasuello, Aldo Rodeghiero
Responsabile grafico : Fabrizio Favaro
Impaginazione : Davide Degiampietro
Foto: Archivio Giornale - Ilario De Guio
Stampa: Centro Stampa delle Venezie
Via Austria, 19/b - 35217 Padova
Edizione chiusa il 12 ottobre alle ore 00.30
GRAZIA DELLUTRI
Ved. NICOSIA
di anni 91
Lascia nel dolore i figli
Carlo e Cesare, i nipoti
Valerio, Alessio,
i parenti tutti e quanti,
avendola conosciuta,
la ricordano con affetto
ASIAGO,
2 Ottobre 2012
ORSOLINA FRACARO
(LINA MELTAR) Ved. RIGONI
di anni 89
Lascia nel dolore i figli
Ornella, Edia, Vittoria,
Pasqualina, Nerina e
Giovanni, la nuora, i generi,
i nipoti e pronipoti, le
sorelle, le cognate, i
cognati e parenti tutti
ASIAGO, Via Pennar
3 Ottobre 2012.
Lascia nel dolori nipoti
Maria Teresa,
Domenico, Augusto, Flavia
e Luciana, i pronipoti
e parenti tutti.
Lascia nel dolore i figli
Dialma, Dario, Nereo e
Sonia, i generi, la nuora, i
cari nipoti, i piccoli Irene e
Manuel, il fratello la
sorella e i parenti tutti
GALLIO,
5 Ottobre 2012
TRESCHE’ CONCA,
8 Ottobre 2012
Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail [email protected] oppure tramite posta indirizzata a:
l’Altopiano via J.Scajaro 23 Asiago (inserzioni gratuite)
Hockey Inline
l’Altopiano
Sabato 13 ottobre 2012
voce degli 8 Comuni
a cura diLaGiovanni
Dalle Fusine
Da sabato 13 a venerdì 26 ottobre
Il 13 ottobre è il 287º giorno del calendario gregoriano.
Mancano 79 giorni alla fine dell’anno.
Sabato 13 S. Benedetto
Domenica 14 S. Callisto
Lunedì 15 S. Teresa
Martedì 16 S. Edvige
Mercoledì 17 S. Ignazio
Giovedì 18 S. Luca
Venerdì 19 S. Laura
Sabato 20 S. Irene
Domenica 21 S. Orsola
Lunedì 22 S. Donato
Martedì 23 S. Giovanni da C.
Mercoledì 24 S. Antonio Maria C.
Giovedì 25 S. Crispino
Venerdì 26 S. Evaristo
Alla data 31 ottobre: il sole sorge alle 6.44; tramonta alle 17.07. Nel
corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti per
una località alla latitudine media italiana.
Proverbi di questo periodo: Se piove per S. Gorgonio, tutto ottobre
è un demonio. -A S. Francesco (4 ottobre) arriva il tordo e il fresco.
- Per San Francesco, la nespola al cesto. -Chi semina all’asciutto,
raccoglie buon frutto. - Per S. Reparata (8 ottobre), ogni oliva è
inoliata. - Per S. Teresa (15 ottobre), semina a distesa. - O molle o
asciutto, per S. Luca (18 ottobre) semina tutto. - Noce nuoce, nocella
più di quella. - Per S. Simone (30 ottobre) il galletto si fa cappone. Per San Simone la nespola si ripone. - L’autunno è una seconda
primavera, quando ogni foglia è un fiore (Albert Camus).
Il santo: 19 ottobre santa Laura. Unica santa con questo nome,
sarebbe stata una monaca del monastero di
S. Maria di Cuteclara, nei pressi di Cordova
in Spagna, di cui nell’856 divenne badessa
succedendo a s. Aurea.
Nel “Martyrologium hispanicum” si narra,
con poca certezza, che durante l’occupazione musulmana rifiutò di abiurare la propria fede cristiana; condotta davanti ad un
giudice islamico, fu processata e condannata a morire in un bagno di pece bollente,
dove diede la sua anima a Dio dopo tre ore
di atroci dolori, era l’anno 864. A dispetto
delle scarne notizie che si sanno, il culto per
la martire Laura ebbe grande espansione e
il suo nome è molto diffuso in tutta Europa.
Molti studiosi fanno derivare Laura dal latino ‘laurus’, alloro, pianta sacra ad Apollo e
simbolo di sapienza e gloria. Ai tempi dei
romani comunque era più facile trovare Laurentia che Laura; il significato lo si fa risalire al serto di alloro con cui venivano incoronati i vincitori di varie gare; nei secoli successivi, con il serto sulla
testa, si sono raffigurati i poeti ed i sapienti, del resto ancora oggi
chi completa il ciclo degli studi è detto laureato. Etimologia: Laura =
alloro, dal latino. Derivati e diminutivi: Laurina, Loretta, Orietta.
Emblema: Palma
Che tempo avremo nei prossimi giorni. Nella settimana centrale
del mese di ottobre avremo ancora campi di bassa pressione sull’Italia collegati alla profonda saccatura di origine polare estesa
sull’Europa centro-meridionale. Tempo instabile o a tratti perturbato. Dunque rovesci e temporali diffusi fino al 17 ottobre, specie
lungo le regioni adriatiche e nelle zone interne del Centrosud. Dal
18 al 20 il rischio di pioggia tenderà a diminuire con fenomeni
comunque diffusi in prossimità dei rilievi e nelle zone interne e
adriatiche del Centrosud. Ultime spruzzate di neve fin sotto i 1800 m
sugli Appennini e sulle Alpi di confine anche sotto i 1400 m. Tra il 21
e il 25 tempo migliore su tutta l’Italia grazie a un aumento della
pressione atmosferica. Tra il 20 e 24 ottobre generalmente soleggiato
su tutte le regioni con qualche addensamento pomeridiano sui rilievi, specie appenninici. Temperature in lieve ulteriore aumento con
valori massimi leggermente superiori alla media, minime notturne
piuttosto fresche, vicine alla media. Al seguito è atteso un nuovo
Dalle ore 8.45 di sabato 13
alle ore 8.45 di sabato 20 ottobre
GALLIO: Farmacia di Gallio snc
del dr. Stefano Dalla Valle – Via Prestinari, 34
Dalle ore 8.45 di sabato 20
alle ore 8.45 di sabato 27 ottobre
ASIAGO: Farmacia Rossi sas
del dr. Adelchi Zuccato – Viale Matteotti
peggioramento del tempo a opera di nuove perturbazioni atlantiche in
spinta da Ovest. Forti piogge, neve in montagna e venti freschi dal
Nord Europa entro metà mese! Pausa tra il 19 e 23 ma dal 24 altre
piogge da Ovest.
L’autunno si fa sentire anche in cucina. Ottobre è iniziato da alcuni
giorni e sulle nostre tavole sono già arrivate le prime delizie che questo mese ci offre. Castagne, zucche, funghi e buon vino. Nonostante
la carenza e il ritardo nella raccolta, le castagne sono una delle golosità autunnali. Buone e gustose, si offrono a mille ricette dolci e salate.
I bambini vanno pazzi per questo frutto dei boschi e il momento in cui
ci si riunisce tutti a tavola per gustarle diventa uno degli attimi di
ritrovo familiare più divertenti della stagione che porta all’inverno.
Ricordiamo che le castagne erano il cibo povero dei nostri nonni e
che esse sono altamente caloriche e ricche di nutrimento. Sulle nostre
tavole arrivano anche melagrani e cachi, frutti ricchi di vitamine e proteine.
Questo è anche il periodo del rafano, del radicchio e della cipolla. Tutte
verdure ricche di importanti benefici. Il radicchio, in particolare, è conosciuto per le sue proprietà depurative. Tra le verdure più richieste della
stagione dell’autunno però, vi è la zucca, considerata un antinfiammatorio,
un antiossidante, un alleato contro l’invecchiamento e un efficace rimedio
contro i radicali liberi. I suoi semi idratano la pelle e prevengono le disfunzioni urinarie.
L’Autunno è anche un noto dipinto di GiuseppeArcimboldo, rappresentato come un uomo dai lineamenti grossolani, poco gentili; come la Primavera, egli guarda verso sinistra. Il collo, formato da due pere e da alcuni
ortaggi, spunta da un tino parzialmente distrutto mentre le doghe di legno
che lo formano sono tenute legate tramite dei rami di salice. La faccia è
formata da pere e mele, visibili in particolare sulla guancia e per il naso; il
mento è una melagrana, mentre l’orecchio, un fungo, regge un pendente a forma di fico. Le labbra e la
bocca sono formate dal riccio della castagna mentre la peluria del viso è resa tramite del grano. La
capigliatura è composta esclusivamente da uve e
viti, alla cui sommità si trova una zucca, contraltare
del giglio della Primavera. L’opera, eseguita nel 1573,
è conservata presso il Museo del Louvre a Parigi.
Il dolce di ottobre. Le losanghe dolci di zucca sono
un dolce dal gusto morbido e sapore deciso dovuto sia alla dolcezza della zucca che alle spezie che
arricchiscono e completano il dolce stesso, ideali
accompagnate da una fumante tazza di tè. Preparazione: Mondate la zucca privandola della buccia e
dei semi interni; tagliatela a tocchetti e pesatene
600 gr; mettetela nel cestello per la cottura a vapore
e fate cuocere in pentola a pressione calcolando
circa 5-7 minuti da che sentirete il sibilo della pressione; spegnete lasciate coperta la pentola fino a che sia tiepida e poi
apritela; prelevate la polpa della zucca, colatela leggermente in un colino e
poi mettetela nel boccale del mixer; aggiungete le uova e la farina setacciata
con lo zucchero a velo e iniziate a mixare; aggiungete poi a filo la panna e
il miele, in ultimo la cannella e la noce moscata; dovrete ottenere un composto abbastanza liquido ma senza grumi. Imburrate e infarinate uno stampo tondo da 24 cm e versate il composto. Ponete in forno caldo a 180° a
cuocere per circa 30-40 minuti; il dolce sarà pronto quando vedrete che si
stacca da solo dalle pareti dello stampo; toglietelo dal forno e fatelo
intiepidire qualche minuto, trasferitelo capovolgendolo su un piatto da
portata e fatelo freddare completamente; una volta freddo tagliatelo a
losanghe con un coltello con la lama inumidita e a piacere spolverate con
zucchero a velo.
Successe come oggi, ma tanti anni fa: il 17 ottobre di 100 anni fa nasceva
Albino Luciani, divenuto poi Giovanni Paolo I. Entrò in seminario (minore) giovanissimo, nel 1923 e continuò gli studi che lo portarono, passando
dalle cariche di diacono, sacerdote e vicario, alla laurea in sacra Teologia
nel 1947. Il 15 dicembre 1958, Papa Giovanni XXIII lo promosse Vescovo,
quindi, il 15 dicembre 1969, Papa Paolo VI lo insignì della carica di Patriarca
di Venezia. Il 5 marzo 1973 divenne Cardinale di Santa Romana Chiesa ed
infine, il 26 agosto 1978, nel secondo giorno del conclave venne eletto
Sommo Pontefice Romano. La sua massima carica, però, durò solo 33
giorni a causa della sua prematura scomparsa.
26
ARIETE
Nettuno nel vostro segno vi dona fascino e
fantasia che potrebbero manifestarsi in tutti i
settori ma in particolare nell’amore o nelle amicizie, offrendovi nuove occasioni di interesse. Approfittate quindi
dell’atmosfera generale, adatta alle novità e accettate le nuove
proposte, scegliendo quella più adatta a un momento così positivo.
TORO
Una vacanza insolita e piacevole vi è offerta graziosamente dall’alleanza di Giove, Marte e Saturno, tutti e tre in aspetto positivo
rispetto al vostro segno: potrete dare libero sfogo ai vostri più
nascosti desideri, approfittando del clima allegro che vi circonda.
L’amore conquista il primo posto nei vostri interessi, rendendovi
perciò più desiderabili.
GEMELLI
Sapete bene che Plutone soggiorna nel vostro segno, dove resterà
a lungo, determinando un lento ma sicuro cammino verso quell’approfondimento che finora avete evitato. Nell’amore potreste perciò prendere una decisione importante , che potrà cambiarvi la vita,
come un matrimonio, un divorzio, un figlio. In questo periodo controllate le finanze.
CANCRO
Avrete a che fare con Venere all’opposizione del vostro segno, e
dunque ci sarà un po’ di tensione negli affetti, ma sarete in grado di
superarla con un atteggiamento ottimista nei confronti del partner.
E se è un po’ dubbioso, potrete convincerlo con il sorriso. Nelle
spese, invece, muovetevi con prudenza per evitare di trovarvi in
imbarazzo.
LEONE
La vostra brillante intelligenza è messa a dura prova dai banali
festeggiamenti continui: questi potrebbero spingervi a irrigidirvi in
modo esagerato anche nell’amore, che alla fine potrebbe risentire
della vostra intransigenza. Per fortuna un imprevisto arriva a fugare ogni dubbio e vi rimette sulla strada giusta: seguite il destino che
ne sa più di voi.
VERGINE
Sapete bene di avere a che fare con Saturno e Marte, ambedue nel
vostro segno: vuol dire che non è il caso di allentare il controllo.
Specialmente nelle spese, evitate i passatempi spericolati che potrebbero costarvi cari. Nell’amore, prendete quello che avete con
ottimismo, rinviando, se non è proprio necessario affrontarlo subito, qualsiasi confronto.
BILANCIA
L’opposizione di Nettuno potrebbe accendere la vostra fertile fantasia, facendovi venire strani desideri di difficile realizzazione. Per
fortuna Plutone in aspetto favorevole calma i vostri bollenti spiriti
e vi riporta nella realtà, dove potreste finalmente fare centro muovendovi con prudenza. L’amore si avvantaggerà invece di una
iniziativa coraggiosa.
SCORPIONE
Avete ancora a che fare con il Sole e Mercurio, che nel vostro
segno danno il meglio di sé, potenziando la vostra immagine e
soprattutto la vostra capacità persuasiva, che sarete in grado di
utilizzare come non mai. Nell’amore, se avete un progetto, è il momento di portarlo avanti, approfittando del periodo particolarmente adatto alla realizzazione di idee originali.
SAGITTARIO
Una presenza che non potrebbe essere più adatta al periodo attuale, quella di Venere che, nel vostro segno apre nuove prospettive
nell’amore, nelle amicizie e negli svaghi, e (perché no?) anche nelle
inedite iniziative nei più diversi settori. L’aspetto favorevole di
Nettuno indica che la vostra fantasia è all’opera: lasciate che si
manifesti.
CAPRICORNO
Siete molto protetti da Giove che si trova nel vostro segno, che
sostiene non soltanto l’amore, le amicizie e i divertimenti di stagione, ma anche i progetti più impegnativi. Se siete in vacanza, guardatevi attorno con la massima disponibilità a nuovi incontri: potrebbe esserci qualcuno che merita tutta la vostra attenzione, ma
non si fa avanti per timidezza.
ACQUARIO
Siete ben sostenuti da Plutone, in ottimo aspetto rispetto al vostro
segno: non vi mancherà quindi il coraggio per affrontare una situazione che finora avete trascurato e che, se continuerete così, potrebbe provocarvi qualche imbarazzo. Soprattutto nelle finanze fate
il punto della situazione e progettate un nuovo stile di vita, più
adatto al momento.
PESCI
Tenete conto della prudenza di Urano nel vostro segno e prendete
coraggiosamente in mano le redini di una situazione che avete
finora trascurato, anche approfittando i questo periodo di riposo
in cui c’è quasi il vuoto attorno a voi. Nell’amore sono possibili
sviluppi imprevisti legati all’originalità delle soluzioni che avete
proposto.
Il Giornale pubblica le Vostre lettere!
Domenica 14 ottobre
ASIAGO: LORO - Via Rendola, 54
Domenica 21 ottobre
GALLIO: ERG – Via Camona, 1/b
Inviatele a: Giornale dell’Altopiano
e-mail: [email protected]
Per favorire il lavoro della redazione sarebbe
preferibile riceverle via posta elettronica.
E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo:
Via J. Scajaro n.23 36012 - Asiago
Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere
devono riportare sempre firma, indirizzo e
numero di telefono del mittente.
La redazione si riserva anche eventualmente di ridurre,
modificare o non accettare eventuali testi di cattivo gusto.
Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
I neolaureati dell’Altopiano
Mercoledì 3 ottobre, presso l’Università degli studi
di Padova, Andrea Polato ha conseguito la laurea
magistrale in giurisprudenza. Congratulazioni
vivissime dai genitori, dalla sorella e da tutti i
parenti e amici.
Il 1984 ad Asiago nasceva la scuola alberghiera e…. dopo 3 anni uscivano i primi studenti! Eccoli, dopo 25 anni ancora
belli e giovani, in una serata al Rifugio
Campolongo a ricordare i bei tempi passati assieme. Peccato per quelli che mancavano! Un pensiero che tutti hanno fatto è quello che sarebbe bello essere invitati come ospiti dalla scuola, e serviti dagli attuali allievi!
E dunque, attraverso il giornale, l’idea
viene lanciata ….. Attendiamo di sapere
se verrà raccolta!
Giovedì 20 settembre, durante una passeggiata sul versante meridionale del monte Spill, noi bambini di classe 4ª
di Gallio, abbiamo trovato in mezzo ad un prato una vescia
che pesava 1 Kg esatto. La vescia era bianca e risultava
al tatto dura e soda. Siamo stati proprio fortunati!
I bambini di quarta di Gallio
Giovannina Gios al traguardo dei 105 anni
105 anni! Tanti ne compirà il prossimo 17 ottobre Giovannina
Gios. Villa Rosa si appresta a festeggiare la sua ospite più
longeva organizzando una bella festa, che si terrà la settimana successiva, il 23 ottobre, quando a onorare la signora
asiaghese saranno familiari, ospiti e personale della struttura. Un traguardo, quello che si appresta a raggiungere
Giovannina, al quale nessun altro ospite di Villa Rosa era
mai giunto. Gli auguri di tutti saranno dunque veramente
speciali e sentiti!
Mercoledì 10 ottobre presso l’Università degli Studi
di Padova sede di Rovigo, Marta Costa ha conseguito la laurea in Scienze della formazione e
dell’Educazione con voto 109/110. Si congratulano
mamma Rita, papà Lorenzo, Stefano, Michel, i
nonni, gli amici, gli zii, i cugini e parenti tutti.
Serata amarcord per
i primi diplomati
all’Alberghiero di Asiago
UNA PASSEGGIATA…FORTUNATA!
27
La voce degli 8 Comuni
Ad Antonietta e Paolo Dal Sasso che il 14 ottobre
festeggiano il 45° anniversario di matrimonio. Il
vedervi felicemente uniti dopo 45 anni di vita
coniugale ci insegna quanto sia importante il
valore sacro del matrimonio e della famiglia.
Auguri vivissimi da parte dei parenti e degli amici.
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Telefonare al
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TANTI AUGURI
NONA!!!
79 nove ani i xè rivà
Ma bela come el sol
te si restà….
La nostra nona
sola vedì qua
Ma una granda fameia al
seguito ela la ga
A nove pronipoti
la deve pensare
E desso el decimo
xe drio rivare
Perciò a naltri la mancia
più non la se dà
Parchè vecci simmo
diventà!!!!!!!
I fioi xè grandi e non ghe dà più preoccupasion
Così la pol coltivar le su pasion
Tra conei, galine e orto la ga un bel da fare
A la xè sempre drio trafegare!
La domenega però la xè in festa
E solo la tombola la ga par la testa!!!!!!!!!
Ma a noialtri te se piaxi così
Attiva come che te sì
E quest’anno per festeggiare
Sul giornale te femmo andare
Tanti auguri nona Augusta
Te si proprio la nona giusta!!!!!!!
Sabato 13 ottobre 2012
l’Altopiano
28
La voce degli 8 Comuni
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