Equaz. differenziali #4
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Equaz. differenziali #4
Equazioni differenziali, #4 (roba seria; contiene tracce di soluzioni ) MV, AnMat3, 15/16 30] Descrivere, al variare di c ∈ (0, +∞), l’intervallo Ic in cui è definita la soluzione massimale yc di 0 y = ln y y (0) = c e determinare quando Ic = R. Traccia di sol.: da ogni punto di Ω = R × R+ esce 1! soluzione; per c = 1, y (x) ≡ 1, quindi y (x) ≶ 1 se e solo se c ≶ 1. Separando le variabili Z y dt ; x = Hc (y) := c ln t la soluzione è la funzione inversa yc (x) = Hc−1 (x) . La g (t) = 1/ ln t è integrabile (in senso improprio) in U + (0) , ma non in U (1) R c nédt in U (+∞) . Se 0 < c < 1, Hc è monotona (decr.) da (0, 1) a Ic = (−∞, Ac ) , con Ac := 0 |ln t| < +∞; per x → A− c si + 0 ha y (x) → 0 , con y (x) → −∞. Se c > 1, Hc : (1, +∞) → Ic = R è crescente e surjettiva. 31] (P Ca ) xy 0 − y + xy 2 = x3 , a ∈ R. y (1) = a i) per quali a la soluzione locale ya è definita almeno in (0, +∞)? ii) quando ya ∈ C 1 (R)? y è C ∞ in Ω = (0, +∞) × R, quindi ogni (P Ca ) x ammette 1! sol. massimale ya definita in Ia ⊆ (0, +∞) . È un’equazione di Riccati, con y (x) = x come soluzione particolare; per a = 1 questa è la soluzione, ed è definita (almeno) in (0, +∞) . 1 Per x > 0 e a 6= 1, la sostituzione y (x) = x + porta a u (x) 0 2x2 − 1 1 a + 1 x2 2x u u =1+ =⇒ ua (x) = e −1 =⇒ ya (x) = x + . x a + 1 x2 u (1) = 1/ (a − 1) 2x e (a − 1) e −1 e (a − 1) e+1 Per a ∈ (−∞, −1) è Ia = (0, xa ) con xa > 1, e ya → −∞ se xa → x− . Per a ∈ , +∞ è Ia = (xa , +∞) a e−1 Traccia di sol.: normalizzando, f (x, y) = x2 − y 2 + con xa < 1, e ya → +∞ se xa → x+ a . Poi: h i e+1 Ia = (0, +∞) ⇐⇒ la funzione ua non si annulla in (0, +∞) ⇐⇒ a ∈ −1, e−1 . Per x → 0+ è ya (x) → +∞ se a = e+1 e−1 , h e+1 mentre ya (x) → 0 se a ∈ −1, e−1 . In quest’ultimo caso è possibile estendere ya a tutto R in modo da ottenere una soluzione in C 1 (R) . Questo prolungamento è unico. 1 32] Verificare che il problema di Cauchy −2xy y0 = x2 + y 2 + ey y (0) = 1 ammette un’unica soluzione ϕ definita in R. Determinarla (in forma implicita), e discutere la convergenza R di R ϕ (x) dx. −2xy è di classe C ∞ R2 , quindi in ogni punto di R2 si applica il Traccia di sol.: f (x, y) = 2 2 y x +y +e teorema di ∃! locale. Inoltre |f (x, y)| ≤ 1, quindi si può applicare il teorema di ∃! globale. La forma differenziale ω = 2xy dx + x2 + y 2 + ey dy è chiusa (e quindi esatta) in R2 . Calcolandone i potenziali e inserendo il dato iniziale, la soluzione del PC è l’unica funzione implicita ϕ definita, in R, da (∗) x2 y + y3 1 + ey = e + 3 3 L’equazione differenziale è soddisfatta anche da t (x) = y (−x) , quindi ϕ è pari. Poiché sgn (ϕ0 ) = sgn (−xy) , ϕ ha max in x = 0; inoltre, y ≡ 0 risolve l’equazione differenziale, e quindi 0 < ϕ (x) ≤ 1 per ogni x ∈ R. Perciò esiste ` := lim ϕ (x) ∈ [0, 1), e da (∗) si ricava ` = 0. Quindi x2 ϕ (x) ∼ e− 32 , e l’integrale improprio x→+∞ R +∞ ϕ converge. −∞ 33] Risolvere y 00 + (1 − e−x ) y 0 = 2e−2x −x Sugger.: cambiare variabile indipendente t = e−x . Si ottiene y (x) = c1 + 2e−x + c2 e−e . 34] Sia y la soluzione locale di y 0 = ey − ex y (0) = 0 Calcolarne il polinomio di McLaurin di ordine 3. Dimostrare che la soluzione appartiene a C 1 (R) . Ricavarne l’espressione esplicita. La f (x, y) = ey − ex appartiene a C ∞ R2 ; la soluzione locale è infinitamente derivabile; calcolando in x = 0 si ottiene x2 x3 T3 (x) = − − 2 3 da cui si deduce un max in x = 0. Poiché y 0 (x) ≥ 0 ⇐⇒ y (x) ≥ x, si ricava che per ogni x < 0 valgono x ∈ (−∞, 0) =⇒ x < y (x) < 0 =⇒ |f (x, y)| ≤ 2 e quindi la soluzione è definita per ogni x < 0. Se I = (−∞, α) indica l’intervallo di definizione della soluzione massimale, in (0, α) sono negative sia y (x) che y 0 (x) ; la situazione α ∈ (0, +∞) non può verificarsi, perché per x → α− si avrebbe y (x) → −∞, y 0 (x) → −∞ e questo non è compatibile con l’equazione differenziale. Perció I = R. Con il cambio di variabile dipendente u (x) = e−y(x) l’equazione diventa lineare, e permette di arrivare a Z x ex 1 −es y (x) = − log e − e ds e 0 2