AMBITO TERRITORIALE CACCIA “RE 4” MONTAGNA

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AMBITO TERRITORIALE CACCIA “RE 4” MONTAGNA
Ambito Territoriale di Caccia - RE 4 “Montagna” -
- Regolamento Gestione Ungulati 2012 -
AMBITO TERRITORIALE CACCIA “RE 4” MONTAGNA
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Regolamento per la Gestione degli Ungulati
2012
Approvato dall’Assemblea dei soci dell’ATC RE4 Montagna 20 aprile 2012
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Approvato
dall
Ambito Territoriale di Caccia - RE 4 “Montagna” -
- Regolamento Gestione Ungulati 2012 -
AMBITO TERRITORIALE CACCIA “RE 4” MONTAGNA
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Regolamento per la Gestione degli Ungulati
CAPRIOLO DAINO MUFLONE
Parte generale
1.1 Obiettivi del Regolamento
Il presente regolamento ha lo scopo di fissare i principi e le disposizioni applicative affinché i cacciatori di
ungulati singoli ed organizzati possano partecipare e dare un contributo alla gestione degli ungulati di
competenza dell’ATC RE4 Montagna. Il presente regolamento recepisce quanto previsto dalla L 157/’92,
dalla LR 8/’94 e succ. modifiche, dal Regolamento Regionale 1/2008 “Regolamento per la gestione degli
ungulati in Emilia Romagna” e ne costituisce parte integrante. Obiettivo principale del regolamento è di
raggiungere e mantenere un equilibrio tra agricoltura e fauna perseguendo le densità obiettivo previste per le
specie ungulate (vedi PFVP)
1.2 - Collaborazione per la gestione degli ungulati
La gestione faunistico-venatoria degli ungulati è organizzata dall’ATC nel rispetto delle leggi e disposizioni
emanate in materia e dalla seguente parte di regolamento relative alla caccia di selezione e collettiva. Il
cacciatore o censitore abilitato ai sensi del RR 1/2008, che intende collaborare alla gestione degli
ungulati nell’ATC RE 4 accetta in ogni sua parte il presente Regolamento e le disposizioni indicate
dal Consiglio Direttivo e Commissione Ungulati.
1.3 - Commissioni per la gestione degli ungulati
Il Consiglio Direttivo (CD) dell’ATC istituisce a norma di RR 1/’2008 la Commissione Tecnica (CT) e nomina
il rappresentante della Commissione di Gestione del Cervo (ACATER). Il Consiglio Direttivo (CD) dell’ATC
istituisce a scopo consultivo non vincolante la Commissione Ungulati (CU) che provvede al controllo e
coordinamento delle attività di gestione degli ungulati. Fanno parte della Commissione Ungulati: almeno un
rappresentante del Consiglio Direttivo; i rappresentanti della Commissione Tecnica (fig. “a” e “b”, art. 2, RR
1/’2008); il rappresentante dell’ACATER; un rappresentante della Commissione prevenzione danni da Fauna
(CDF); i Responsabili di Distretti di Gestione.
1.4 - Responsabili locali per la gestione degli ungulati
L’ATC per la gestione faunistico venatoria dei distretti si avvale di uno o più collaboratori referenti locali. Le
figure individuate con compiti di organizzazione e coordinamento della gestione con competenze di distretto
sono: il Responsabile di distretto; il Responsabile dei centri di controllo e misurazioni biometriche (e se
presente un responsabile dei Cacciatori Formati); il Responsabile dei ricuperi; il Responsabile del Cervo; il
Responsabile della prevenzione danni. Le competenze che le figure suddette assumono nel contesto
organizzativo dell’ATC sono definite nel presente regolamento e possono per comprovate esigenze
gestionali essere modificate dal Consiglio Direttivo nel rispetto di leggi e Regolamenti vigenti. Qualora tali
figure siano inadempienti o compiano infrazioni giudicate gravi, la CT segnala al CD quanto sopra, che può a
sua volta provvedere alla loro sostituzione o non accettazione.
1.5 - Unità territoriali di gestione
Il territorio agro-silvo-pastorale è suddiviso in aree di censimento e prelievo in funzione delle caratteristiche
del territorio. Il Consiglio Direttivo su parere della Commissione Ungulati e proposta della Commissione
Tecnica approva le Unità di gestione (Distretti) differenziate a seconda delle specie considerate tramite
unione delle aree di censimento e prelievo (solo per giustificate motivazioni gestionali tramite unione di
porzioni di aree).
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2 Parte gestione
2.1 - Gestione delle specie Capriolo Daino e Muflone
L’ATC ai sensi delle normative vigenti regolamenta l’attività di gestione e prelievo delle specie Capriolo,
Daino e Muflone secondo i criteri e le disposizioni sotto riportate. Le attività di gestione vengono realizzate
previo approvazione da parte del CD di progetti proposti dalla CT. Attività di gestione straordinaria o di tipo
occasionale può essere autorizzata dal Responsabile distretto sentito il parere positivo della CT. Il CD si
riserva di verificare che gli interventi gestionali siano conformi con progetti approvati. Il CD approva
annualmente le note tecniche concernenti il capitolo n. 2 al fine di renderlo maggiormente aderente alle
esigenze gestionali che si andranno a delineare nel corso delle prossime stagioni f. v.. Al fine di organizzare
localmente le attività di gestione il CD individua le figure indicate nei punti a seguire (dal 2.2 al 2.8).
2.2 – Responsabile di distretto (Compiti)
Al Responsabile di distretto (RD) sono assegnate funzioni e compiti di supervisione, collegamento e
responsabilità relativamente all’operato dei distretti per garantire in particolare:
1. Un buon livello di efficienza nell’organizzazione dei censimenti;
2. Pronta reperibilità di almeno due persone tra Responsabile e i suoi collaboratori per ogni giornata
del periodo di abbattimento;
3. Efficace organizzazione in tempi rapidi dell’attività di recupero dei capi feriti e conferimento presso i
centri di controllo;
4. Aggiornamento giornaliero degli abbattimenti eseguiti e delle persone assegnatarie presenti a caccia
nel distretto;
5. Il passaggio di informazioni di cui ai punti precedenti, alla Commissione Tecnica, e ove richiesto alla
Provincia;
6. La gestione delle apposite bacheche o tabelloni destinati alla raccolta dei fogli giornalieri di caccia.
Inoltre:
7. Collegamento tra le CT e i coordinatori del distretto;
8. Collegamento con la vigilanza dell’ATC;
9. Collegamento tra attività di controllo Provinciali e coordinatori locali;
10. Presentazione delle direttive operative delle CT ai coordinatori;
11. Coordinamento dei programmi gestionali operativi del distretto;
12. Supporto tecnico ai coordinatori;
13. Controllo e stesura delle graduatorie di punteggio;
14. Centri di raccolta e misurazione biometrica e organizzazione di questi;
15. Raccolta e presentazione dei risultati operativi del distretto e dei settori.
2.3 - Coordinatore di Settore (Compiti)
Al Coordinatore di settore (CS) sono assegnate funzioni operative, di collegamento e di responsabilità
relativamente all’operato dei settori nei seguenti argomenti:
Monitoraggio delle popolazioni
16. Individuazione dei punti, dei percorsi, delle parcelle e delle aree di censimento;
17. Coordinamento del personale di censimento;
18. Raccolta e verifica dei dati per ogni turno di uscita di censimento;
19. Invio dei dati riassuntivi organizzati per area di censimento al Capo distretto;
20. Segnalazione al Capo distretto delle prestazioni fornite dai cacciatori.
Programmazione ed esecuzione dei prelievi
21. Individuazione dei punti, dei percorsi di caccia, delle parcelle per le aree destinate al prelievo;
22. Determinazione dei criteri di accesso ed assegnazione delle parcelle di prelievo ai cacciatori aventi
diritto all’abbattimento;
23. Determinazione degli accompagnamenti di neo abilitati e veterani secondo le indicazioni del
regolamento.
Centri di Raccolta:
24. Collaborare alla gestione dei centri di raccolta e misurazione biometrica;
Recupero dei capi feriti:
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25. Organizzazione verifica degli anschuss e servizio di recupero degli esemplari feriti;
Miglioramenti ambientali:
26. Individuazione e monitoraggio delle tipologie ambientali di interesse faunistico;
27. Organizzazione degli interventi di miglioramento ambientale;
28. Organizzazione degli interventi di prevenzione danni;
29. Supporto operativo alla attività Provinciale di controllo.
2.4 - Coordinatore di Area (Compiti)
Al Coordinatore di area (CA) sono assegnate funzioni di collaboratore per la realizzazione delle attività di
settore inerenti alla/e area/e di competenza indicate al punto precedente oltre che funzioni proprie di
rendicontazione delle attività realizzate nell’area/e assegnata/e.
2.5 - Compiti Misuratori Biometrici
Ai Misuratori Biometrici sono assegnate funzioni di collaboratore per la realizzazione delle attività svolte
presso i centri di controllo e misurazione Biometrica, oltre che funzioni proprie di rendicontazione delle
attività realizzate nel centro.
2.6 - Compiti Cacciatori formati
Ai Cacciatori formati ai sensi delle normative vigenti sono assegnate le funzioni di collaboratore per le finalità
di aumentare la sicurezza sanitaria per l’autoconsumo e cessione della carne di fauna selvatica da realizzare
presso i centri di raccolta e controllo, oltre che funzioni proprie di rendicontazione delle attività realizzate nel
centro.
2.7 - Assegnazione dei cacciatori/censitori ai distretti
La ripartizione del personale addetto alla gestione è attuata sulla base dei criteri stabiliti annualmente dal CD
su proposta della CT e determinati dalle esigenze organizzative dell’ATC. La richiesta di collaborazione da
parte di nuovi cacciatori/censitori deve essere presentata all’ATC entro il 28 febbraio.
2. 8- Cacciatori/Censitori (Compiti)
Il cacciatore potrà accedere ai benefici del presente regolamento solamente se iscritto all’ATC e in regola
con i tempi di pagamento previsti, fatto salvo quanto previsto dalle normative regionali per i cacciatori non
iscritti all’ATC. Il CD può riservare una quota dei piani annuali di prelievo a cacciatori non appartenenti
all’ATC (ai sensi delle LR 8/’94 e succ. modifiche e RR 1/’08) con priorità ai residenti provinciali.
Ogni cacciatore dovrà dare la propria disponibilità per i censimenti avvertendo l’ufficio per conoscere il luogo
di ritrovo. In caso di assenza senza aver avvertito il capo distretto, saranno applicate le penalità stabilite dal
Comitato Direttivo.
2.9 – Metodologie e materiali
Sulla base delle esigenze gestionali annualmente programmate l’ATC pianifica le attività finalizzate al
monitoraggio delle popolazioni, alla prevenzione dei danni, al miglioramento ambientale, alla cattura, al
prelievo ed al recupero degli ungulati. Sulla base degli aspetti eco-etologici che contraddistinguono le specie
considerate, la loro distribuzione e presenza sul territorio, sono organizzate annualmente dalla CT, con la
collaborazione dei Responsabili locali, attività gestionali secondo le metodologie ritenute più opportune. Gli
operatori volontari che intendono collaborare con l’ATC devono attenersi alle metodologie di volta in volta
indicate e secondo queste dotarsi di strumentazioni adeguate (con requisiti minimi) esplicitamente indicate
della CT. Il restante materiale sarà fornito dall’ATC. Le attività proposte saranno realizzate secondo
programmi stabiliti secondo i casi su scala generale, di distretto o locale. Gli operatori che intendono
ottenere un riconoscimento in punteggio utile per l’assegnazione del piano di prelievo partecipando alle
attività di gestione devono a ogni uscita di volontariato firmare un registro di presenza giornaliero
fornito dagli organizzatori.
2.10 Punteggio per l'accesso al prelievo
Le attività di gestione svolte (prestazioni) sono classificate in Voci di censimento, Voci di Gestione e Voci di
Prelievo o ricupero. Per ognuna di queste ed entro la data del 10 Marzo di ogni anno è predisposta e
pubblicata nell’allegato tecnico n. 2 una tabella di attribuzione dei punteggi. I cacciatori di selezione possono
accedere al prelievo secondo criteri meritocratici tramite l’acquisizione del punteggio con la partecipazione
alle attività gestionali suddette organizzate dall’ATC. Il CD si riserva in via eccezionale e per casi specifici e
motivati di assegnare a cacciatori che si sono impegnati nella gestione degli ungulati punteggi fino ad un
massimo di 50 punti o capi equivalenti in abbattimento anche previo altre forme di prestazione. Sulla base
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del comma 4, art. 12 del R.R. n° 1/’08, il CD ha la possibilità di chiedere un contributo commisurato alle
spese di gestione, organizzazione per la caccia agli ungulati, qualità, quantità dei capi assegnati e prelevati.
2.11 - Assegnazione del piano di prelievo
Ottenuta l’autorizzazione da parte della Provincia in merito al numero, specie e classe dei capi da prelevare,
si provvede all’assegnazione del piano di abbattimento secondo i criteri proposti annualmente dalla CT,
approvati dal CD. Saranno previsti: la composizione dei pacchetti, il punteggio o numero di prestazioni
minimo di accesso al prelievo, il numero massimo di esemplari da assegnare a ogni avente diritto, il numero
di punti necessario per acquisire un esemplare e le regole di priorità nell’assegnazione. I cacciatori di
selezione possono accedere al prelievo tramite l’acquisizione del punteggio avvenuta con la partecipazione
alle attività organizzate dall’ATC secondo i criteri indicati nel presente regolamento. I cacciatori che per il
primo anno esercitano la caccia di selezione nell’ATC RE4 avranno diritto a un massimo di due esemplari
equivalenti. I punteggi acquisiti con le voci segnalate in grassetto (punto seguente) sono utilizzabili per
l’acquisizione di capi appartenenti alle specie muflone e daino di sesso maschio classe 3 e 4. L’acquisizione
del punteggio viene sospesa prima dell’apertura della caccia di selezione secondo le indicazioni fornite dalla
CT. L’assegnazione dei capi avviene nel corso di riunioni dei cacciatori indette dall’ATC. Nelle riunioni si
provvede all’assegnazione dei capi secondo graduatorie stabilite sulla base dei punteggi acquisiti e costituite
dai cacciatori di selezione aventi almeno 4 prestazione di censimento nell’anno in corso e almeno il
punteggio minimo per acquisizione di un capo.
2.11 bis – Metodologie di assegnazione
La composizione, ossia il numero e qualità degli esemplari da assegnare (pacchetti) e il valore in caprioli
equivalenti del piano di prelievo complessivo predisposto annualmente in forma sintetica su apposita tabella
di conversione vengono stabilite dalla CT su proposta dalla CU ed approvata dal CD. Il numero massimo di
esemplari equivalenti da assegnare ad ogni avente diritto così come il numero di punti necessario per
acquisire un esemplare verranno definiti secondo il metodo sotto indicato:
punteggio minimo per acquisizione esemplare equivalente = numero di punti acquisito da tutti i
cacciatori / numero di esemplari equivalenti in abbattimento
numero massimo di esemplari equivalenti assegnabili = punteggio acquisito dal cacciatore / punteggio
minimo per acquisizione capo
Il n° massimo di esemplari equivalenti acquisibili sarà arrotondato secondo il sistema: da 01 a 49
centesimi: arrotondato per difetto; da 50 a 99 centesimi: arrotondato per eccesso.
Regole di assegnazione:
Calcolato il punteggio annuale acquisito dai cacciatori di selezione l’ATC provvede a comunicare agli
interessati il punteggio al fine di verificarne la corretta attribuzione. Le eventuali divergenze di punteggio
devono essere comunicate entro 7 giorni e sono successivamente oggetto di valutazione da parte della CT
che si impegna a attribuire il punteggio definitivo entro la data di assegnazione dei capi. Le penalità devono
essere comunicate all’interessato entro 7 giorni dal termine degli accertamenti.
A partire dal primo in graduatoria di merito si consente la scelta del pacchetto/i da abbattere fino
all’esaurimento del piano destinato all’assegnazione.
Non è possibile la rinuncia al pacchetto/i di prelievo per l’accumulo dei punteggi oltre l’anno faunistico in
corso, fatta eccezione per coloro che a causa di motivi particolari non hanno ritirato il tesserino venatorio
regionale. E’ possibile rinunciare a parte dei capi assegnati ferma restando la decurtazione di punteggio
(riduzione a zero punti come da testo a seguire). I cacciatori neoabilitati e i cacciatori con meno di 4
prestazioni di censimento (quindi non ammessi alla graduatoria) vengono decurtati dei punti residui
(punteggio a zero). Gli eventuali punteggi negativi vengono mantenuti fino a 2 anni.
Non è possibile sostituire o scambiare i pacchetti. La scelta dei pacchetti di capriolo deve essere fatta nel
settore di censimento e in seguito nel distretto fino ad esaurimento dei capi disponibili. Solo in caso di
mancata possibilità di scelta o altre motivate ragioni si provvede a una assegnazione in altro settore o
distretto secondo le modalità concordate tra i responsabili di distretto interessati
.
Qualora vi siano cacciatori a parità di punteggio durante l’assegnazione, se non esistono
accordi tra gli aventi diritto, si farà un sorteggio che indicherà la priorità di scelta del pacchetto.
Il cacciatore che nella stagione precedente ha scelto il maschio di muflone, daino, cervo di ¾ classe non
potrà scegliere capi o pacchetti contenenti le classi suddette per almeno 6 anni.
Qualora il cacciatore compia le infrazioni previste dalla L.R. 8/’94 e succ. modifiche art. 61 comma 1, il CD
può procedere alla sospensione del prelievo e/o alla revoca dell’assegnazione dei capi o pacchetti
assegnati.
All’atto dell’assegnazione il punteggio acquisito dai cacciatori assegnatari sarà ridotto a zero. Al punteggio
così calcolato andranno poi aggiunti/sottratti i punti relativi alle voci “prelievo e attività di gestione” del
capitolo seguente.
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2.12 Elementi di assegnazione o decurtazione del punteggio per l'accesso al prelievo
I settori di collaborazione sono così individuati:
Voci relative al censimento
uscita di censimento in contemporanea
uscita di censimento non contemporanea
uscita di censimento in battuta
uscita di censimento in contemporanea per conto del Parco
Abbandono del punto di osservazione assegnato prima del termine di tempo
coordinatore
ritardo nella consegna delle schede e dei dati
Strumentazione non adeguata alle esigenze operative
Compilazione fraudolenta delle schede di censimento
*: Segnalazione alla Provincia
indicato dal
Voci relative al prelievo
Prestazioni
abbattimento di classe superiore da quella assegnata
Abbattimento maschio adulto non assegnato
Abbattimento maschio medaglia
Abbattimento di classe inferiore da quella assegnata
Abbattimento esemplare defedato accertato da veterinario o tecnico faunista
(come da delibera c.d.)
Uscita di neoabilitato senza accompagnatore (non autorizzato dal capo distretto)
Abbattimento non autorizzato, non segnalato
o di specie diversa dall’autorizzato
sparo effettuato non segnalato al coordinatore di settore o suo delegato entro le 4 ore
+4
+2
+4
+2
-10
-5
-4
-50*
Punti
-16
-40
più contributo alla gestione per
danno faunistico
(vedi anche abbattimento
maschio medaglia)
Contributo alla corretta
gestione
per medaglia CIC
-10
Da +2 a rassegnazione capo
-50*
esclusione dal prelievo fino a
tre anni*
-100*
e ritiro dei tagliandi
ferimento non segnalato al coordinatore di settore o suo delegato entro le 4 ore
-50*
e ritiro dei tagliandi
mancata consegna del tagliando esemplare ferito al ricuperatore
-50*
ritardo nella consegna del capo al centro di raccolta
-10
mancata consegna del capo al centro di raccolta
ritiro dei tagliandi ed esclusione
dal prelievo fino a tre anni*
ritardo nella consegna dei preparati anatomici qualora richiesti
-20*
cambiamento di distretto o area senza autorizzazione
-40*
cambiamento parcella, percorso o punto di sparo senza autorizzazione
-10*
mancata, parziale o errata compilazione della scheda segnalazione di uscita, collocata
-30*
presso la cassetta
mancata applicazione del contrassegno inamovibile
esclusione dal prelievo fino a
tre anni*
inversione contrassegno inamovibile
-5*
mancata riconsegna all’ATC del contrassegno inamovibile entro i termini stabiliti
-40*
gestione centri di controllo e raccolta (per ogni turno di presenza)
+2 fino a un massimo di 24
mancata riconsegna di trofei, mandibole richieste per fiere e manifestazioni
-40*
trofeo o mandibola non correttamente preparati (in bianco)
-20
porto di più di un fucile durante l’attività di caccia di selezione
-50*
Prova fucile fuori orario, o area, o non segnalata nel tabellone
-50*
Consegna fascetta di capo non abbattuto al termine del periodo di prelievo
-5
* : da uno a tre anni e segnalazione alla Provincia
Voci relative alla gestione
Prestazioni
Partecipazione a mostre di trofei riconosciuti a livello provinciale e regionale
contributi al miglioramento ambientale
contributi alla prevenzione
contributi alla vigilanza
Responsabili CD
Responsabili della CT
capo distretto o coordinatore di area per le attività di censimento
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punteggio massimo
da +2 +4
da +5 a +30
da +5 a +20
da +5 a +20
da +4 a +8
da +4 a +8
da +4 a +8
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coordinatori di settore gestione censimento
coordinatori di area
Ricuperatori (per ogni uscita di recupero
da +2 a +8
da +2 a +8
+1 fino a un massimo di 24
**: Ogni cacciatore che non ha completato il piano di prelievo, deve avere fatto comunque n° 5 uscite per
periodo di prelievo del pacchetto o capo assegnato. Al cacciatore che consegna le fascette (al CS o al CA)
entro 15 giorni dalla chiusura del periodo di caccia del pacchetto o capo assegnato (per la riassegnazione)
non vengono applicate le detrazioni di punteggio previste.
N:B. Quando è prevista l’assegnazione di un punteggio variabile tra un minimo e un massimo (in
positivo o negativo) o la esclusione temporanea dal prelievo la valutazione discrezionale compete al
CD sulla base dei criteri annualmente predeterminati, tenendo conto della gravità o della
meritevolezza dei fatti da valutare.
2.13 - Periodi di prelievo
I periodi di prelievo della caccia di selezione sono stabiliti annualmente dal Calendario Venatorio Regionale
e Provinciale. Sentito il parere della Provincia i periodi possono essere modificati (ristretti) in relazione alle
esigenze tecnico-operative dell’ATC tramite delibera del CD.
2.14 - Modalità di prelievo
L’accesso all’Area di prelievo è regolamentato dal coordinatore di settore che ne determina le modalità e
priorità. Il cacciatore è autorizzato alla caccia di selezione nell’area di prelievo qualora sia inserito nell’elenco
dei cacciatori autorizzati al prelievo per quell’area, sia provvisto dei contrassegni inamovibili da apporre
al/agli esemplari da prelevare. Il prelievo selettivo è esercitato individualmente all’aspetto e/o alla cerca nelle
aree o parcelle concordate con il coordinatore di settore. All’interno della bacheca viene predisposta una
scheda di uscita ove il cacciatore deve riportare al momento dell’uscita, le specifiche richieste. Per i
cacciatori neoabilitati è obbligatorio l’accompagnamento per i non iscritti all’ATC, può essere richiesto, o
previsto l’accompagnamento di un altro cacciatore di selezione o censitore abilitato con la funzione di
osservatore. Entrambi devono essere dotati di binocolo. L’accompagnamento dei cacciatori esperti è
facoltativo, ma può essere consigliato e quindi reso obbligatorio dal capo distretto. L’attività di caccia può
essere esercitata contemporaneamente da due cacciatori nella medesima area e parcella solo su
segnalazione preventiva al coordinatore di area o in subordine di settore (solo se entrambi assegnatari di
capi nella medesima area di prelievo). Il cacciatore può utilizzare e portare al seguito un solo fucile per
uscita di caccia. Gli eventuali fucili portati da accompagnatore o persone al seguito sono ritenuti dotazione
del cacciatore assegnatario in attività di caccia.
2.15 - Uscita di caccia
L’inizio della caccia di selezione è prevista nei periodi e negli orari indicati nel Calendario Venatorio
Provinciale. Prima di ogni uscita di prelievo il cacciatore secondo l’abbinamento indicato nel documento
autorizzativo rilasciato dall’ATC compila la scheda segnalazione uscite per il prelievo predisposta in
bacheca, indicando la data di uscita, l’area, la parcella occupata, le proprie generalità, l’eventuale
accompagnatore (vedi punto precedente) e il numero dei contrassegni dei capi oggetto di prelievo. Al rientro
il cacciatore avrà il compito di segnare sulla scheda l’ora di rientro. Qualora il cacciatore abbia sparato, è
obbligato a segnalare sul foglio di uscita il numero e l’orario dei colpi esplosi; l’esito dell’azione di caccia con
la sigla: abbattuto- ferito- da verificare; il numero del contrassegno inamovibile, la specie, la classe e il sesso
del capo prelevato e il nominativo del verificatore.
Da compilare solo se sparato
colpi sparati/ora
2 / h18,30
abbattuto
ferito
da verificare
abbattuto
da compilare solo se abbattuto
n° contrassegno
specie
sesso/classe
Avvisato per verifica
1542
CP
F1
Bianco Rossi
Qualora il cacciatore cambi area o parcella è tenuto a segnalarlo sul foglio di uscita e dovrà ripetere per
intero la procedura di Uscita di caccia. Il coordinatore baderà a conservare le schede di uscita che
unitamente alle schede di abbattimento (vedi sotto) consentiranno la compilazione della Scheda di Prelievo
Consuntivo.
2.16 – Abbattimento
Il cacciatore è tenuto dopo il tiro ad un’attesa di circa 15 minuti, prima di avvicinarsi all’anschuss. è obbligato
a segnalare il più presto possibile (entro l’orario di chiusura del turno di caccia e comunque non oltre le due
ore dallo sparo) al coordinatore di area o in subordine al coordinatore di settore o al Responsabile di distretto
gli spari, i ferimenti e gli abbattimenti effettuati. Nel caso di verifiche o ferimenti il cacciatore è obbligato a
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segnare in modo visibile il punto di sparo e l’anschuss. Nel caso in cui il capo sia ferito e si allontani dal
punto di sparo è vietato inseguire l’animale e si deve ricorrere al cane da traccia. Il cacciatore si deve
rendere disponibile, ad accompagnare sul punto di tiro gli addetti al recupero. Il cacciatore deve consegnare
al ricuperatore il contrassegno inamovibile dell’esemplare oggetto della ricerca e sospendere la caccia di
selezione fino al termine del recupero e stesura del referto da parte del conduttore di cane da traccia. Nel
caso in cui il ricuperatore riscontri il ferimento (presenza di sangue) e non sia possibile ricuperare il capo il
contrassegno inamovibile viene consegnato al coordinatore di settore o presso il centro di raccolta ed il capo
viene classificato abbattuto non recuperato. Il ripetersi di tiri palesemente fuori bersaglio determina la
sospensione momentanea dal prelievo per permettere al cacciatore di verificare la taratura dell’arma
utilizzata. Compiuto l’abbattimento il cacciatore deve immediatamente apporre al garretto dell’animale il
contrassegno inamovibile di identificazione. Il contrassegno dovrà essere integro (in alcun modo tagliato o
deformato) e stretto completamente sul tendine di Achille dell’animale. Entro 12 ore (o entro il primo turno
utile) a partire dall’ora dell’abbattimento il cacciatore è tenuto a presentare l’animale eviscerato (le viscere
devono comunque essere a disposizione del misuratore biometrico) al punto di raccolta e controllo per le
verifiche e i rilievi biometrici. Il controllo e le misurazioni biometriche vengono effettuate da personale iscritto
all’albo dei misuratori dell’ATC, secondo orari e procedure stabilite e concordate con i singoli misuratori. Il
cacciatore dovrà collaborare alla compilazione della Scheda di Abbattimento. Il cacciatore dovrà preparare
l’intero cranio completo di mandibola nel caso dei maschi e la sola mandibola nel caso delle femmine e
piccoli di tutti gli esemplari prelevati, da conservare e consegnare se richiesto da ATC o Provincia entro
sessanta giorni dalla chiusura del periodo di prelievo. Il trofeo, che durante il rilievo biometrico, a giudizio del
rilevatore, sarà classificato da verificare perché potenziale medaglia, con richiamo nelle note della scheda
biometrica dovrà essere comunque consegnato entro il 01 Maggio dell’annata venatoria di riferimento. I
trofei possono essere imbalsamati solo dopo il controllo effettuato dall’ATC, o se espressamente autorizzati
dall’ATC. I trofei imbalsamati senza autorizzazione, o prima dei tempi stabiliti per il controllo saranno
considerati esemplari medaglia d’oro. Il cacciatore deve consegnare all’ATC entro un mese dalla chiusura
del periodo di caccia le fascette non utilizzate (es. capriolo maschio chiusura 30-settembre - ultima data
consegna fascette 30-ottobre). Per ottimizzare ed incentivare il conseguimento dei piani di prelievo, per ogni
fascetta riconsegnata a fine periodo di prelievo, quindi capo non abbattuto verrà applicata una penalità di – 5
(cinque) punti, il cacciatore può evitare la penalità riconsegnando al Responsabile di distretto le fascette non
utilizzate almeno 15 (quindici) giorni prima della chiusura del periodo di prelievo, in modo di consentire
l’assegnazione ad altro Cacciatore che abbia già ultimato il proprio prelievo. Non sarà applicata la penalità
se il Cacciatore avrà fatto almeno 5 uscite di caccia per fascetta per periodo.
2.17- Punti di raccolta e controllo dei capi abbattuti
Gli addetti ai punti di controllo sono abilitati a norma del R.R.1/2008 articolo 2 comma j) provvedono a
compilare l’apposita scheda di abbattimento, conforme al modello indicato dal INFS, di cui viene rilasciata
copia al cacciatore. Al cacciatore in possesso anche dell’abilitazione al rilevamento biometrico non è
consentito effettuare le operazione di verifica e di rilievo sui propri capi. E’ obbligo del misuratore segnalare
nelle note della scheda biometrica i trofei potenzialmente medaglia ed a tal fine l’ATC si riserva di apporre
sigilli identificativi ai reperti biologici ritenuti di interesse per la stessa.
2.18- Rinuncia dei capi
Qualora a stagione venatoria inoltrata per motivi di impedimento, il cacciatore assegnatario di capi in
abbattimento è impossibilitato ad effettuare il prelievo, questi deve riconsegnare all’ATC i contrassegni
inamovibili a cui compete la rassegnazione.. Il cacciatore ri-assegnatario dovrà essere in regola con le
abilitazioni necessarie, e iscritto all’ATC RE4 “Montagna”. Il cacciatore ri-assegnatario non può ricevere più
un capo/anno. Esso potrà esercitare il prelievo solo se in possesso delle fascette identificative dei capi,
dell’autorizzazione scritta dall’ATC e dopo avere espressamente informato il coordinatore di area o in
subordine il coordinatore di settore o il capo distretto.
2.19– Recuperatori
Possono operare esclusivamente soggetti abilitati ai sensi dell’art. 2, comma 1 lettera g) del R.R. 1/2008, nel
rispetto delle disposizioni di cui all’articolo 20, del R.R.1/2008, ed espressamente autorizzati dall’ATC RE 4.
Al ricuperatore con cane da traccia gli sarà riconosciuto un contributo per spese carburante a carico
dell’ATC.
2.20 – Accompagnatori
Possono operare esclusivamente cacciatori di selezione, in possesso di specifica abilitazione per la specie
interessata dal prelievo da almeno tre anni, non deve aver commesso errori gravi di abbattimento nelle due
Approvato dall’Assemblea dei soci dell’ATC RE4 Montagna 20 aprile 2012
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Approvato
dall
Ambito Territoriale di Caccia - RE 4 “Montagna” -
- Regolamento Gestione Ungulati 2012 -
stagioni precedenti espressamente autorizzati dall’ATC RE 4. le generalità e la firma dell’accompagnatore
devono risultare nelle schede di uscita.
Agli accompagnatori dei cacciatori non iscritti all’ATC, ammessi al prelievo, l’ATC viene riconosciuto dal CD
un rimborso spese chilometriche a capo abbattuto. Una volta abbattuto il capo assegnato, è responsabilità
dell’accompagnatore, seguire il capo abbattuto fino al centro di controllo. L’accompagnatore può
accompagnare un solo cacciatore per uscita di prelievo. Salvo nel caso che due cacciatori da accompagnare
compiano il prelievo dal medesimo punto di sparo o percorso di caccia.
A.T.C. “RE4” MONTAGNA
Regolamento per la Gestione
degli Ungulati (parte selezione)
Approvato nell’Assemblea Generale del 28 novembre 2012
Approvato dall’Assemblea dei soci dell’ATC RE4 Montagna 20 aprile 2012
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Approvato
dall