cs Zingarelli 2011 ople

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cs Zingarelli 2011 ople
Esce lo Zingarelli 2011: il vocabolario dell’italiano “potenziale”
- OPLEPIANO, ARCHISTAR, ARCISICURO, NATIVO
DIGITALE tra le nuove voci del vocabolario della lingua
italiana
- da ABULICO a ZUPPO: altre “Parole da Salvare”
dell’italiano della memoria
Entra nello Zingarelli 2011 la voce OPLEPIANO, relativa all'Oplepo (OPificio di LEtteratura
POtenziale, voce già nel vocabolario) “tendenza di letteratura sperimentale che continua in Italia
l'esperienza del francese Oulipo”. L’Opificio di Letteratura Potenziale è una fabbrica di strutture,
di metodi, dei quali interessa dimostrare la potenziale capacità di produrre altri testi. E’ stato
fondato a Capri, ufficialmente nel 1990 da Ruggero Campagnoli, Domenico D'Oria e Raffaele
Aragona. La dizione OPLEPO traduce il francese "Ouvroir de Littérature Potentielle" (OULIPO),
proposta nel libro dell'Oulipo, “La letteratura potenziale, Creazioni, Ri-creazioni Ricreazioni”,
a cura di Ruggero Campagnoli e Yves Hersant. Italo Calvino la usò nell'elogio funebre di Perec "Perec, gnomo e cabalista" - apparso su la Repubblica del 6 marzo 1982..
OPLEPIANO fa parte delle oltre 1500 nuove voci e nuovi significati che aggiornano questa
edizione della storica opera di consultazione (in tutto 143mila voci e 377mila significati).
Che cosa il costume italiano, la cronaca, la società hanno trasformato in linguaggio corrente?
Innanzitutto il GOLLONZO: nato dallo slang nelle trasmissioni della Gialappa’s ma che è stato
adottato in nel giornalismo sportivo per indicare il goal ridicolo, fortunoso. Anche la moda EMO
(come la musica), ora è nel vocabolario. Così come altre parole del mondo giovanile come
SHONEN e SHOUJO, che in giapponese indicano le riviste (Manga) e film (Anime)
rispettivamente per ragazzi e ragazze; un nuovo genere musicale, il PATCHANKA. Fuksas o
Renzo Piano, in quanto “architetti di grande successo e notorietà” sono chiamati ARCHISTAR. Dal
cinema: dopo il “Cinepanettone” natalizio (già nello Zingarelli) viene accolto il CINECOCOMERO
estivo. Voci sempre tipiche della stagione calda sono i FANTASMINI (calzini cortissimi che non
escono dal bordo della scarpa) e il PINOCCHIETTO, il pantalone “alla pescatora”. Nel pret-aporter dello Zingarelli 2011 entra anche il TANKINI (costume da bagno femminile costituito da
slip+canotta). Con SANDALONE invece s’intende un sinonimo di “Peplum”, il film mitologico
all’italiana anni ’60. Sdoganati i modi di dire: ARCISICURO, IMPANICARSI, INGUATTARE.
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E poi: NATIVO DIGITALE (nel linguaggio giornalistico chi è nato nell'era di Internet e quindi più
aduso alle tecnologie dell’IMMIGRATO DIGITALE che le ha imparate solo da adulto).
Dal mondo dell’Happy Hour arrivano: ALCOPOP, bevanda con poco alcol per giovani e i più
alcolici CHUPITO e SHOT (o SHOTTINO), magari sorseggiati a un ‘APERICENA (aperitivo che
sostituisce una cena). Ad arricchire il “menù” dello Zingarelli ci sono pietanze come: l’NDUJA
calabrese, la CARTELLATA pugliese, i FRIARIELLI napoletani, TAJARIN e CUGNA’ piemontesi.
E dopo, per “smaltire”, si possono praticare le nuove discipline di fitness: ACQUASPINNING,
CRUNCH, GINNASTICA DOLCE. O magari facendo la danza rituale maori HAKA.
Parole nuove e parole da salvare
Lo Zingarelli 2011 mentre registra l’italiano che si evolve continua la sua campagna “salviamo
l’italiano della memoria” come l’ha definita nella prefazione Massimo Arcangeli, coordinatore
dell’Osservatorio di Zanichelli sulla lingua italiana. Il vocabolario segnala infatti “nuove”
PAROLE DA SALVARE. In tutto ora sono 2900 le voci di cui, purtroppo, si sta perdendo l’uso e
che, come i panda, rischiano l’estinzione. Tra queste: ginepraio, aulico, scherno, uopo, zelo. Parole
necessarie per ricordare il passato e “scrivere il futuro”, per richiamare il titolo del 6° Premio di
Scrittura Zanichelli (www.zanichelli.it/premiodiscrittura) tenuto lo scorso anno per le scuole e
dedicato proprio alle parole dal salvare. Parole ricche di sfumature, affascinanti ma che vengono
sostituite da sinonimi più comuni. Ma come sarebbe la lingua italiana senza di esse? Come può
essere un destino cupo se non nefasto? Cosa ruberanno i banditi d’ogni crime-story che si rispetti se
non il malloppo? E poi non potranno più essere sgominati dalla polizia. Un capo non sarà più
carismatico. E un eroe non più intrepido. Senza prode Omero non avrebbe scritto buona parte delle
sue opere (“…e tu verrai chiamata del prode vincitor cara consorte” - Iliade). Perché non utilizzare
più voci onomatopeiche come acrimonioso, acredine, satollo, voluttà?
Insomma per evitare un triste epilogo del lessico italiano si consiglia un uso maggiore del
vocabolario.
150 anni fa nasceva Nicola Zingarelli
Quest’anno lo Zingarelli festeggia i 150 anni della nascita del suo autore, Nicola Zingarelli (il 31
agosto 1860). Il vocabolario uscì in dispense nel 1917 e per la prima volta in volume nel 1922.
Da quasi cento anni, il vocabolario della lingua italiana Zingarelli registra l’evoluzione del nostro
idioma. Il suo DVD-Rom contiene anche il testo integrale del Dizionario della lingua italiana di
Nicolò Tommaseo e Bernardo Bellini (8 volumi, 1865-1879). L’opera edita da Zanichelli
rappresenta, dunque, la testimonianza più longeva della storia della lingua italiana da quando,
cioè, è nato lo Stato italiano di cui il prossimo anno si celebrerà il 150° anniversario. Una storia che
quindi coincide con l’Unità nazionale: che non è soltanto geografica e politica ma anche linguistica.
lo Zingarelli 2011 VOCABOLARIO DELLA LINGUA ITALIANA di Nicola Zingarelli
Cofanetto 74,50 euro; Cofanetto con DVD-ROM, 83,80 euro; Solo DVD-ROM, 49,80 euro;
disponibile in versione per iPhone, iPad, iPod Touch e licenza online (consultare il sito dizionari.zanichelli.it