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INIZIATIVA POPOLARE FEDERALE
AVSplus in pillole
Molte persone non riescono a vivere decentemente il loro pensionamento con le
rendite erogate dal 1° e 2° pilastro. È pertanto indispensabile aumentare del 10%
il valore delle prestazioni AVS. E ciò poiché l’AVS è la previdenza vecchiaia più
sicura e testimonia del miglior rapporto qualità/prezzo. Infatti, contrariamente al
2° pilastro e soprattutto alla previdenza privata (3° pilastro), le persone a reddito
medio contribuiscono proporzionalmente poco nelle casse AVS per beneficiare
di un aumento sensibile delle loro rendite. Infatti, grazie a un supplemento del
10% sulle rendite di vecchiaia attuali e future, la maggioranza della popolazione
potrà disporre di un po’ più di soldi nel proprio portamonete. Le persone sole riceveranno in media 200 franchi in più il mese e la maggior parte delle coppie
potrà contare su un adeguamento di 350 franchi. Questi adeguamenti sono
d’altronde indispensabili anche perché le rendite AVS sono da tempo in ritardo
sull’evoluzione dei salari.
L’iniziativa popolare AVSplus rivendica in modo inequivocabile e lineare rendite
AVS migliori, un obiettivo semplice e rapidamente realizzabile. Non ci sarà nessun cambiamento nel sistema svizzero di previdenza vecchiaia ma semplicemente uno sviluppo del pilastro principale del nostro Stato sociale.
Le rendite AVS devono essere aumentate del 10 % …
… poiché, per molte persone, l’attuale rendita è insufficiente per consentire
una vita dignitosa
Chiunque si affaccia al pensionamento deve poter mantenere « in maniera appropriata il
proprio tenore di vita precedente » attraverso la rendita AVS e il 2° pilastro. È scritto nella Costituzione federale. Oggi, per le persone a basso reddito si tratta di un obiettivo irrealizzato. Esemplificando: un elettricista che vive da solo, il cui ultimo salario era di
5’500 franchi il mese, dovrà accontentarsi di una rendita di 3’150 franchi. Con una tale
rendita è chiaramente impossibile finanziare il precedente tenore di vita, ciò che lo obbligherà a stringere la cinghia. Senza contare che con il progredire dell’età i costi della
salute tenderanno inesorabilmente ad aumentare. Grazie ad AVSplus, potrà invece beneficiare di un adeguamento di 200 franchi il mese, ciò che corrisponde a 2'400 franchi
annui.
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… poiché le rendite del 2° pilastro sono costantemente sotto pressione
Da alcuni anni, per molti, le prestazioni erogate sotto forma di rendite sono in diminuzione: numerose casse pensioni hanno proceduto a una diminuzione delle prestazioni.
In tutto il Paese, gli interessi versati sul capitale di vecchiaia accumulato hanno conosciuto una costante contrazione. E laddove ciò non è ancora avvenuto, è solo una questione di tempo. Inoltre, la maggioranza delle casse sta diminuendo il tasso di conversione (quello che determina l’ammontare della rendita futura) della parte sovra obbligatoria. E ciò spiega il perché sui certificati di assicurazione, il capitale vecchiaia promesso all’origine si sta sciogliendo come neve al sole. E peggio, molti assicurati/e devono
accollarsi pure contributi supplementari destinati a risanare e rifinanziare la loro cassa
pensione; con il solo scopo di mantenere il livello delle rendite. Considerato che, al
momento attuale, nessun miglioramento del 2° pilastro è all’orizzonte, il 1° pilastro deve
quindi essere rafforzato, ragione per cui AVSplus è indispensabile.
… poiché le rendite sono sempre più a rimorchio dei salari
Le rendite AVS sono adeguate ogni due anni al rincaro e ai salari. Considerato che sia i
salari, sia il rincaro, sono presi in conto solo per metà, le rendite dei nuovi pensionati
sono sempre più in ritardo rispetto all’evoluzione salariale. Inoltre, le rendite AVS non
conoscono nessun adeguamento effettivo da oltre 40 anni. E ciò nonostante che la
Confederazione per calcolare gli adeguamenti si basa su un modello impreciso.
L’evoluzione dei salari preso in considerazione dall’Ufficio federale di statistica si basa
in effetti sul principio di persone che lavorano sempre nello stesso settore. Nella realtà
sappiamo che molte lavoratrici e lavoratori approfittano del perfezionamento professionale per trovare occupazioni in settori meglio remunerati. Una ricerca attuata dal Centro
di ricerche congiunturali del Politecnico federale di Zurigo (KOF), ha voluto prendere in
considerazione questo aspetto. Le conclusioni sono chiare: i salari non sono aumentati
del 20,6 % dalla 10ma revisione dell’AVS nel 1997, ma del 34,2 %. Ciò che si traduce in
conclusione inattaccabile: la rendita massima di una persona sola non dovrebbe essere
di 2’340 franchi come attualmente ma di 2’600 franchi.
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Durchschnittslohn
(prosalariato-a)
Beschäftigte/n)
Salario medio (per
Durchschn.
Altersrente
Rendita AVS
media AHV
140
130
120
110
100
90
1995
1997
1999
2001
2003
2005
2007
2009
2011
… poiché le persone a basso reddito dipendono in maniera importante
dall’AVS
Ancora attualmente sono molte le persone che al momento del loro pensionamento
possono beneficiare oltre alla rendita AVS di prestazione della previdenza professionale
(2° pilastro) o privata (3° pilastro). Dipendono quindi solo dall’AVS. Evidentemente le
persone a basso o medio reddito sono le più toccate. E anche quando ricevono una
rendita dal 2° pilastro, questa è modesta e insufficiente. In effetti, l’ammontare delle
rendite del 2° pilastro dipendono dal capitale di vecchiaia accumulato. Le cifre lo confermano: meno una persona guadagna nel corso della sua vita professionale, maggiormente l’AVS è importante al momento del pensionamento. Per i salari più bassi (FR
3’400.-), l’AVS rappresenta circa l’80 % della previdenza di vecchiaia. Per un salario di
4’500 franchi, essa rappresenta circa i due terzi di quanto versato come rendita di vece
chiaia. Per il nostro elettricista, corrisponde esattamente al 60 %. Le rendite del 2 pilastro diventano più importanti che quelle AVS solo a partire da un reddito mensile superiore ai 10’800 franchi. Proprio pertenere conto dei bassi salari è indispensabile migliorare le rendite AVS.
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e
Quota parte della rendita AVS e della rendita del 2 pilastro secondo la classe di reddito
(persona celibe senza bambini)
AHV-Rente
Rendita AVS
Rendita della cassa pensione
Pensionskassen-Rente
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
Fr.3'500
Fr.4'700
Fr.6'500
Fr.8'200
Ultimo salario (senza tredicesima mensilità)
Fr.10'100
… poiché ciò permetterà di ridurre la dipendenza dalle prestazioni complementari.
Stante alla Costituzione federale, le rendite AVS devono «coprire i bisogni vitali». Attualmente, nemmeno la rendita massima AVS di 2’340 franchi non raggiunge
l’obbiettivo. Le prestazioni complementari (PC) contribuiscono pertanto a coprire i bisogni vitali. Attualmente quasi 180’000 pensionati/e ne sono dipendenti per finanziare le
loro spese correnti. E la tendenza è purtroppo in aumento. Le PC sono una prestazione
fornita in funzione di una necessità. Ciò significa che sono accordate solo su esplicita
richiesta e dopo un esame dettagliato della situazione finanziaria del richiedente. Noi riteniamo che la copertura dei bisogni vitali delle persone anziane non debba essere assoggettata a nessuna condizione, è indegno. Richiedere le prestazioni complementari,
inoltre, non è per niente semplice. Molte persone vi rinunciano vergognandosi poiché lo
considerano disonorante. Grazie all’aumento del 10 %, le rendite AVS si riavvicinerebbero finalmente al loro obiettivo: coprire i bisogni vitali. Così la dipendenza dalla PC diminuirà. Sarebbe un importante progresso sociale, segnatamente per il fatto che la
pressione nei confronti delle prestazioni complementari è in aumento e lo sarà ancora
maggiormente nei prossimi anni in diversi cantoni, dove l’assenza di un’AVSplus rischierebbe di mettere a repentaglio le rendite dei beneficiari di PC che rischierebbero
delle perdite finanziariamente importanti.
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È possibile aumentare le rendite AVS del 10% ...
… poiché l’AVS è stata costruita su delle basi solide
Nonostante il catastrofismo di molti l’AVS può tuttora beneficiare di basi molto solide.
Le sue finanze sono sane e le entrate crescono parallelamente alle performances (produttività) dell’economia. È come nell’agricoltura. Quando gli agricoltori rappresentavano
circa il 15% della popolazione attiva ancora 50 anni fa, essi non sono ora che il 3,5%.
Ciò nonostante ora producono più derrate alimentari di quanto ne producessero
all’epoca. In effetti, grazie a metodi di coltura e di allevamento più efficienti la produttività è notevolmente aumentata. Il guadagno di produttività ha lo stesso effetto benefico
sulle casse dell’AVS: da quando esiste, il numero dei pensionati si è moltiplicato per 7,
raggiungendo la quota di 2 milioni. Ciò nonostante la più importante assicurazione sociale del nostro Paese è sempre nelle cifre nere. L’allungamento della speranza di vita e
la diminuzione delle nascite (demografia) – attualmente, 2.5 persone attive contribuiscono per un/a pensionato/a AVS contro i 4.5 al momento della sua entrata in vigore –
non l’hanno per niente messa in pericolo. E ciò poiché è finanziata attraverso il prelevamento percentuale sul salario e quindi le entrate sono quasi sempre state superiori alle uscite grazie alla crescita dei salari, nonostante le quote di prelievo non abbiano più
subito nessun aumento dal 1975. Solamente un unico percento di IVA è stato aggiunto
alla fine degli anni ’90.
Tutte le previsioni pessimistiche che nel corso degli anni hanno continuato ad annunciare deficit importanti sono state poi smentite dai fatti. Gli scenari catastrofisti si sono
poi rivelati per degli infausti allarmismi. Grazie ai continui aumenti di produttività e al
meccanismo sociale di finanziamento dell’AVS, le rendite potranno essere garantite anche in future con il finanziamento della popolazione attiva.
… poiché è chiaramente finanziabile
L’aumento del 10 % delle rendite costerà circa 3,6 miliardi di franchi. Se l’AVS ricevesse
la totalità delle entrate delle imposte sul tabacco et sull’alcool, 3 miliardi sarebbero già
coperti. E ciò in quanto, contrariamente a quanto succede, si vuol far credere che tutto
quanto incassato sia versato nelle casse dell’AVS, mentre nella realtà i soldi vanno nelle
casse della Confederazione e quest’ultima finanzia poi le casse dell’AVS nella misura
del 20% come fissato per legge. Con questo meccanismo, quando la Confederazione
aumenta la tassa sul tabacco, l’AVS non riceve un solo centesimo supplementare. Grazie a questo sistema la Confederazione può destinare i soldi incassati ad altri scopi,
come abbassare le imposte ai grossi azionisti, com’è stato il caso con la seconda rifor-
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ma sull’imposizione delle imprese. Il testo dell’iniziativa AVSplus non stabilisce come
debbano essere finanziate le uscite supplementari, per cui dei nuovi cespiti d’entrata
potranno essere indicati in un secondo tempo. Ciò potrebbe avvenire tramite, ad esempio, attraverso le entrate ottenute dall’introduzione di un’imposta federale sulle successioni. Imposta sulla quale la popolazione sarà chiamata ad esprimersi nei prossimi anni
e potrebbe fruttare all’incirca 2 miliardi di franchi.
… poiché la ricca Svizzera se lo può permettere
Chi lavora per tutta la sua vita deve poter vivere il proprio pensionamento in maniera
decente grazie alla rendita versate. Questo dovrebbe essere un principio universale, ma
lo è ancor di più in un Paese ricco come il nostro. La Svizzera può e deve permettersi
delle rendite decenti. I soldi ci sono ! Basta guardare cosa succede: nel 2012 le 20 più
importanti imprese svizzere hanno distribuito qualcosa come 29 miliardi di franchi di dividendi ai rispettivi azionisti, senza che questi ultimi abbiano versato un solo centesimo
di quote a favore dell’AVS. Pertanto, piuttosto di continuamente accrescere il valore dei
dividendi, frutto del nostro lavoro, sarebbe più sensato ed eticamente corretto far beneficiare i maggiormente i nostri salari e di conseguenza portare acqua al mulino dell’AVS.
… poiché non costerà molto alle salariate e ai salariati “normali”
Per i salariati « normali », l’AVS è la previdenza vecchiaia che ha il miglior rapporto qualità/prezzo. In particolare, a paragone con il 3° pilastro, si riceve una rendita di vecchiaia
più elevata pagando molto meno contributi. E ciò vale, anche se l’aumento delle rendite
fosse finanziato attraverso una percentuale supplementare di trattenuta sul salario. La
trattenuta padronale e quella dei lavoratori dovrebbero essere elevate, ciascuna, di uno
0,55%. Questo aggravio rappresenta, per una famiglia media con due figli e un salario
annuale di 100'000 franchi, un costo aggiuntivo di 550 franchi l’anno. Grazie ad AVSplus la stessa famiglia riceverebbe, però, al momento del pensionamento, 4'000 franchi di rendita supplementare.
Malgrado da tempo sia stato chiarito che le rendite AVS devono
essere aumentate e nonostante un finanziamento solido, continuano a parlare solo di smantellamento delle prestazioni …
… poiché i redditi alti devono contribuire al finanziamento dell’AVS con dei
montanti superiori alla media
La costante denigrazione di cui l’AVS è oggetto è da mettere in relazione al modello di
finanziamento semplice e solidale di cui dispone. Infatti, tutti coloro che esercitano
un’attività lucrativa, pagano i contributi AVS sulla totalità del salario percepito e ciò vale
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anche per coloro che intascano milioni di franchi in bonus. E nonostante ciò le rendite
sono plafonate. I salari elevati sono pertanto chiamati a versare proporzionalmente più
di quelli bassi, indipendentemente dalla rendita che riceveranno. Il CEO di un’impresa
svizzera, come Ernst Tanner della Lindt & Sprüngli, il cui salario ammonta a circa 7 milioni di franchi nel 2012, paga milioni di franchi di contributi AVS, ma la sua rendita AVS
sarà di 2’340 franchi, come potrà essere quella di un insegnante. E un’anziana coppia
di banchieri riceverà la rendita massima AVS per coppie di 3’510 franchi, come il nostro
elettricista e sua moglie venditrice. Anche dal profilo internazionale, questo meccanismo unico e solidale è recepito come una delle principali conquiste sociali della Svizzera. Nessun’altra misura legale riesce a compensare in maniera così importante le differenze di ripartizione della ricchezza. Si tratta certamente di un sassolino nelle scarpe
degli ideologi dello smantellamento sociale, che pretendono che l’AVS sia un’imposta
eccessiva per i ricchi.
… poiché il risparmio privato è più interessante per il settore finanziario
La maggioranza delle entrate annuali dell’AVS viene distribuita immediatamente sotto
forma di rendite. Solo una piccola parte viene investita per una durata limitata sui mercati finanziari. C’è pertanto poco da spartire per questo mercato, in particolare se facciamo la comparazione con il 2° e il 3° pilastro. Le assicurazioni, ad esempio, fanno affari d’oro con il 2° pilastro, gestendo le casse pensioni per conto delle imprese e incassando importanti contributi per coprire le spese di gestione. Inoltre, guadagnano fior di
quattrini grazie agli investimenti dei capitali del 2° pilastro nel mercato borsistico. Nel
2009, i costi gestione della fortuna e amministrativi delle casse pensioni sono stati di
5.6 miliardi di franchi. Di anno in anno, le compagnie d’assicurazione guadagnano 600
milioni di franchi, di fatto sottratti alla capitalizzazione dei salariati.
Parimenti al settore bancario esse fanno poi degli ottimi affari anche con il 3° pilastro.
Per le ragioni sopra esposte, in particolare grazie al finanziamento solidale dell’AVS,
quest’ultima rappresenta, per i salariati « comuni » il miglior rapporto qualità/prezzo in
materia di previdenza pensionistica. I rappresentanti degli ambienti finanziari e i rispettivi lobbisti politici lo sanno da tempo ed è pertanto evidente che utilizzino la denigrazione sistematica prevedendo il fallimento del sistema. Si tratta di un calcolo politico scontato: la popolazione accetterà di smantellare l’AVS solo se sarà sufficientemente impaurita, quindi un’argomentazione disonesta per spingere ancora un maggior numero di
persone verso la previdenza privata.
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L’innalzamento del 10 % delle rendite AVS è particolarmente interessante …
… poiché sono soprattutto i bassi e medi redditi che ne approfitteranno
Grazie al meccanismo di finanziamento dell’AVS, che compensa in maniera importante
le disparità reddituali, il supplemento che sarà versato sulle rendite AVS migliorerà in
maniera proporzionalmente superiore la situazione dei bassi e medi redditi. Questo effetto sarà ulteriormente rafforzato dal fatto che le rendite AVS vengono determinate da
una formula che favorisce i bassi salari. Inoltre, il calcolo delle rendite AVS prevede un
bonifico legato ai compiti educativi e assistenziali. Chiunque abbia contribuito per 44
anni senza interruzione riceverà così una rendita media, anche se il suo reddito era situato nella fascia inferiore ed ha avuto dei bambini, oramai cresciuti. Nel sistema attuale
delle rendite AVS – che prevede una rendita minima di 1’170 franchi e una rendita
massima di 2’340 franchi, rispettivamente di 3’510 per le coppie - la rendita di vecchiaia
mensile media è di 2’011 franchi per le donne e di 2’015 franchi per gli uomini. Per
quanto riguarda le coppie, quasi il 60% percepisce la rendita massima di 3’510 franchi.
… poiché i giovani ne trarranno particolare vantaggio
Per i giovani con redditi bassi e soprattutto per le giovani famiglie, l’AVS è il sistema di
previdenza vecchiaia più efficace. Esso presenta, anche in questo caso, il migliore rapporto qualità/prezzo. Grazie alla sua concezione solidale, i giovani salariati a basso reddito e le famiglie devono contribuire in maniera minore nel corso della loro gioventù che
se volessero ottenere delle rendite comparabili attraverso il 2° e il 3° pilastro. Il risparmio
privato destinato al pensionamento costa in effetti molto più caro, poiché le banche e le
compagnie d’assicurazione vogliono ricavarsi la parte di guadagno su quanto risparmiato dai salariati. Il risparmio privato è meno redditizio e comporta rischi elevati. E, questione non di poco conto, grazie all’AVS i giovani non devono più sopperire essi stessi
alle esigenze finanziarie dei rispettivi genitori pensionati. Tuttavia con l’attuale livello delle rendite, questa sicurezza è di fatto venuta meno, ragione per cui è indispensabile elevare il livello delle rendite AVS. È di fatto il solo modo per continuare a garantire la coesione sociale intergenerazionale (giovani e vecchi) interclassista (ricchi e poveri) e tra
persone con o senza figli. Rafforzare l’AVS equivale a compiere un passo importante
nel senso di una migliore giustizia sociale nel nostro Paese.
… poiché le donne ne saranno particolarmente avvantaggiate
A causa della/e maternità e del periodo educativo destinato ai figli, le donne molto
spesso ricevono delle rendite del 2° pilastro particolarmente basse, poiché non hanno
potuto esercitare l’attività lucrativa in maniera ininterrotta. Le loro rendite risultano così
parecchio inferiori a quelle degli uomini, e ciò in quanto sovente sono occupate solo a
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tempo parziale e oltretutto in attività a basso reddito. Quest’ultimo aspetto le pone addirittura a rischio in relazione all’assoggettamento al 2° pilastro in quanto il loro reddito è
troppo basso. Queste situazioni le pongono nella condizione di accumulare un avere di
vecchiaia assai limitato. Aspetto evidenziato dal fatto che, nel 2008, quasi l’82% degli
uomini potevano beneficiare di una prestazione del 2° pilastro, mentre solo il 57% delle
donne era nella stessa situazione. La rendita media del 2° pilastro delle donne ammonta a 1'700 franchi, mentre quella degli uomini è di 2'500 franchi.
Per contro, l’AVS tiene conto delle differenti biografie professionali delle donne: il bonifico per i compiti educativi e assistenziali compensano le interruzioni dell’attività lucrativa. Inoltre, per le donne coniugate si tiene conto del reddito del coniuge grazie allo splitting (ripartizione dei redditi). Splitting e bonifici per compiti educativi sono strumenti la
cui efficacia è chiaramente dimostrata, poiché permettono alle rendite femminili di elevarsi a livello di quelle maschili, e ciò anche se il reddito proviene da attività salariate
modeste. Conseguentemente, ogni adeguamento delle rendite AVS è la soluzione più
efficace per migliorare il reddito previdenziale a favore delle donne. L’efficienza dell’AVS
per le donne la possiamo misurare attraverso il montante delle loro rendite : oltre il 70 %
delle donne percepisce una rendita superiore a 1’900 franchi. Le donne sole ricevono
pure una rendita più elevata: il 66 % delle donne sole beneficiano di una rendita superiore ai 1900 franchi. Un quarto (25 %) tra loro percepisce la rendita AVS massima di
2’340 franchi. Una situazione comparabile a quella degli uomini che vivono soli, che
nella misura del 29 % percepiscono la rendita AVS massima.
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Il contenuto dell’iniziativa popolare in dettaglio
L’iniziativa popolare AVSplus chiede l’innalzamento delle rendite di vecchiaia
AVS del 10 %. Questo aumento sarà versato quale supplemento alle rendite attuali e future. Il metodo di calcolo attuale delle rendite, soddisfacente, non sarà
modificato. Non verrà toccata la sistematica delle rendite. Le altre prestazioni
dell’AVS e dell’AI versate sotto forma di rendite continueranno ad orientarsi sulla
rendita di vecchiaia "ordinaria", quindi escluso il supplemento. Il supplemento
AVSplus non introdurrà nessun cambiamento nella previdenza professionale. E
sarà versato in aggiunta alle rendite AVS in vigore al più tardi due anni dopo
l’accettazione da parte del popolo dell’iniziativa popolare. Nessun’altra legge dovrà essere modificata.
Grazie all’AVSplus, la maggioranza dei pensionati e delle pensionate beneficerà
di un aumento mensile della rendita di 200 franchi. Le coppie, di 300 franchi. La
rendita AVS minima aumenterà di 117 franchi, la rendita massima di 234 franchi.
La rendita per coppie massima aumenterà di 351 franchi, e si attesterà a 3’861
franchi.
Questa iniziativa dell’Unione sindacale svizzera (USS) e delle sue federazioni è
sostenuta da un’ampia alleanza di organizzazioni dei salariati quali la LCH, il
SER, l’ASI, l’ASEB, lo ZV e, l’organizzazione dei pensionati AVIVO, e dal PS, dai
Verdi et dalla Gioventù socialista.
Berna, marzo 2013
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