ml - update n. 33

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ml - update n. 33
MUSICLETTER.IT
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> CHOOSES THE BEST
-----------------------------UPDATE N. 33 / 2006- 06- 04
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NEW STUFF
ARTIST: EELS with the Strings
TITLE: Live At Town Hall
LABEL: Vagrant
WEBSITE: www.eelstheband.com
RELEASE: 2006
ML VOTE: 9 / 10
Il 30 giugno 2005 il Town Hall, uno dei più importanti teatri Newyorkesi, ha ospitato un vero e proprio
event o. Gli Eels hanno dat o vit a ad uno spet t acolo di una bellezza disarm ant e. Chi, com e il
sottoscritto, non era presente può consolarsi con un cd e un dvd che testimoniano la splendida serata.
Capit anat i da M a r k Olive r Everet t ( M r . E) uom o dal carism a ancest rale e innam orat o della vit a,
nonost ant e la sua esist enza non sia st at a esat t am ent e delle più sem plici. I l 1996 è l anno di
Be a u t ifu l Fr e a k , da m olt i considerat o il capolavoro, anche se Blin k in g Ligh t s An d Ot he r
Revelations
disco del 2005 di ML
ha riacceso il cuore e la passione di m olt i. A dist anza di un
anno, infat t i, i m ercat i hanno dat o alle st am pe quest o splendido live che racchiude t racce est rapolat e
da quasi t ut t i i dischi. Brani leggerm ent e riarrangiat i per adat t arsi, appunt o, ad uno spazio t eat rale.
La m ut azione st ilist ica ha avut o com e conseguenza l am pliam ent o di organico: Ala n H u n t e r e Chet
Lyster sono due quot at i polist rum ent ist i che aggiungono classe su classe. Merit o che devono
condividere con un quartetto d archi che, se inizialmente come idea poteva far storcere il naso, si
scopre al contrario scelta assai azzeccata. I pezzi, forgiati su opportune chitarre acustiche, si rivelano
ricchi di sfumature e, tuttavia, privi di orpelli cameristici. La voce di Mr. E (e che voce!) regala
suggestioni da motel oscuri e fumosi. Flysvatter, ad esempio, inizia con delle tastiere e dei campanelli
ipnot ici, archi spet t rali e un breve groviglio sonoro da cui, qualche m inut o dopo, fuoriesce Novocaine
For The Soul: Life is hard and so am i, you d bet t er give m e som et hing, so i don t die
e scat t a
com m osso e irrefrenabile l applauso del pubblico. Com e dire: t ra am ori passat i, incident i e ricordi
d infanzia, a salvare la vit a ci pensa la m usica, com pagna fedele e inseparabile. Un uom o dalla
fort issim a personalit à int eriore. Uno di quei dischi che riesce a dare un senso vero e profondo alla
nostra esistenza, anche se poi non è sempre giusta. Grazie Mr. E. (Jori Cherubini)
OLD STUFF
ARTIST: MY BLOODY VALENTINE
TITLE: Loveless
LABEL: Creation
WEBSITE: www.mybloodyvalentine.net
RELEASE: 1991
ML VOTE: 10/10
Nella st oria del rock ( secondo il m odest o parere di chi scrive e non solo) vi sono st at i t re gruppi che
hanno rivoluzionat o la canzone pop o se vogliam o la form a- canzone: i Ve lve t Un de r gr oun d i Sonic
Youth e i My Bloody Valentine. È bene chiarire che qui stiamo parlando di quel filone che esula dal
m ainst ream dove è nut rit issim a la presenza di grandi art ist i che hanno port at o svolt e epocali nella
musica che più amiamo. - continua - (Domenico De Gasperis)
© 2006 M U S I C L E T T E R . I T
by LUCA
D
AMBROSI O
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-----------------------------Quello che voglio dire è che esist e un sot t obosco m usicale che per sem plificare viene chiam at o
underground e nell accezione part icolare rock rum orist a . Tale definizione sint et izza una serie di
parole che nel corso degli anni sono state usate per definire quelle sonorità dissonanti e agrodolci
infarcite di chitarre distorte, feedback e rumore al limite del noise. I n queste poche battute voglio
parlare della terza band in ordine cronologico, ovvero degli irlandesi My Bloody Valentine e
soprattutto del loro capolavoro uscito nel 1991: Loveless di cui in t ant i st anno ancora aspet t ando il
seguit o che credo non arriverà m ai ( un esperienza unica è quasi sem pre irripet ibile) . I l disco in
quest ione arriva t re anni dopo il pur bellissim o I sn t Anyt h ing e ci fa rest are t ut t i a bocca apert a e
st ordit i com e successe nel 1985 con Psychocandy degli scozzesi Je su s & M a r y Cha in, m a non era
la st essa cosa : quest o disco andava olt re . I l chit arrist a Ke vin Shie lds aut ore di t ut t e le canzoni
crea qualcosa di veram ent e inaudito: un m agm a sonoro psichedelico dove la non canzone divent a
canzone mentre la voce angelica di Bilinda Butcher sovrapposta a strutture lisergiche e ipnotiche
sembra il canto etereo di una sirena distante anni luce. Ai primi ascolti il disco seppur affascinante e
tentatore mi procurava una sensazione un po urticante e fredda tipica di certa avanguardia. Tuttavia,
ascolto dopo ascolto, Loveless m ost rava sem pre di più la sua capacit à com unicat iva t rasm et t endo un
calore im palpabile e irresist ibile t ipico di cert e canzoni pop. Bast ava sem plicem ent e capire che il
geniale Shields faceva esat t am ent e il percorso inverso rispet t o ai suoi predecessori: part iva dal
rum ore o se vogliam o dal caos per arrivare poi alla m elodia pop. L art e innovat iva ( da m olt i definit a
astratta) dei My Bloody Valent ine è racchiusa in questa semplice form ula. Terrorism o sonoro e
angelica seduzione sono elem ent i sem pre present i nelle undici t racce di Loveless: un viaggio
psichedelico senza tregua (mi piace accostarlo a quello verso l infinito di Dave Bowman di 2001
odissea nello spazio) che inizia dalla stazione di Only Shallow e termina nell ult im a ferm at a di Soon.
Un odissea unica e indim ent icabile. (Domenico De Gasperis)
NEW STUFF
ARTIST: CUT
TITLE: A Different Beat
LABEL: Homespleep
WEBSITE:
RELEASE: 2006
ML VOTE: 7 /10
www.soundofcut.com
I l quart o disco dei bolognesi Cut è una bot t a di pura energia, pregno di m elodie e riff infuocat i che
bruciano sottopelle. Nel complesso potremmo definirlo un lavoro blues con influenze punk, ma
sarebbe troppo facile liquidarlo così, perché a fare la differenza è la struttura di ciascun brano. Come
ad esempio la deliziosa tripletta posta dopo l iniziale Go Bang, che ricorda qualcosa dei Clash. A
Different Beat , I m Not Scared e Sist er Guillot ine sono infat t i canzoni che t i lasciano senza fiat o,
sporche eppure coinvolgent i. Com posizioni che conferm ano la band bolognese com e una delle
form azioni it aliane più incendiarie del m om ent o. I l rest o dell album non è sicuram ent e da m eno; ExIcon è vicina al suono dei prim i Blu e s Ex plosion m ent re I Ain t Cool e Wrong Black City ricordano
invece le sfrenatezze degli One Dimentional Man. C è poi la stoneriana Man With Money, ma sono
Straight From The Ret t ing Round e la conclusiva Nightride a conferm are la piena m at urazione del
gruppo: due pezzi ipnot ici che esplodono in una danza voodoo dedicat a al com piant o Je ffr e y Le e
Pierce dei Gu n Clu b. Un album di rock sanguigno e genuino in grado di risollevare le sort i di una
giornata andata storta. ( Nicola Guerra)
© 2006 M U S I C L E T T E R . I T
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LIVE REVIEW #1
ARTIST: FANTOMAS & MELVINS BIG BAND
LOCATION: Bologna, Estragon
DATE: 26- 04- 2006
WEBSITE:
www.themelvins.net
I l prim o ad apparire è D a ve Lom ba r do, che inizia ad accarezzare le pelli con t occhi leggeri ed ipnot ici.
Passano soltanto pochi minuti ed ecco che svetta Mike Patton (ex Faith No More) dal suo pulpito fatto di
t ast ierine, m icrofoni e cam pionat ori, m ent re t i accorgi che anche il rest o della Fa n t om a s & M e lvin s Big
Band st a prendendo posizione. L'equilibrio è ist erico, geniale, incredibile per precisione e sincronia. Ma è
sempre la figura di Patton a dom inare la scena: ingegnoso diret t ore d'orchest ra e, allo st esso t em po,
cantante psicotico e rumorista. Un'esibizione perfetta. Momenti di estasi pura quando la Big Band si unisce
intorno ai grandi classici formato-canzone dei Melvins. Lom bardo e Crover divent ano una cosa sola e
percuotono le rispettive batterie come un killer che colpisce le proprie vittime, mentre Mike e Buzz
Osbourn recit ano, int onando i salm i del repert orio Melviniano: Night Goat , Hag Me e The Bit . Serat a
bellissim a dunque, apert a dagli it alianissim i Zu, forse l'unico gruppo in grado di t enere t est a alla t ecnica e
alla follia del sestetto americano. ( Filippo Leonardi)
LIVE REVIEW # 2
ARTIST: OFFLAGA DISCO PAX
LOCATION: Frosinone, Cantina Mediterraneo
DATE: 12- 04- 2006
WEBSITE:
www.offlagadiscopax.it
La Cant ina Medit erraneo è un post o piccolo, angust o, semplice m a est rem am ent e coinvolgent e. Uno di quei
pochissimi locali della provincia di Frosinone in cui puoi ascoltare sem pre della buona m usica . Un luogo ospit ale
dove puoi andarci tranquillamente da solo e sentirti sempre a tuo agio. Arrivo infatti in perfetta solitudine, giusto
in t em po per l inizio del concert o. Sulla port a d ingresso c è un cart ello scrit t o a m ano St asera Offlaga Disco Pax,
sot t oscrizione 1 euro ( dovet e sapere che i concert i alla Cant ina Mediterraneo sono sem pre grat is, quest a sera
però lo st aff ha volut o osare chiedendo una sort a di offert a obbligat oria , una sciocchezza per far front e alla
tant issim e spese di gest ione) . Quest o per dirvi che quelli della Cant ina sono persone davvero in gam ba m a
soprat t ut t o con una gran passione, credet em i, per non parlare poi di Franco ( il boss) . Apro la port a del locale,
quindi, e m i rit rovo di front e un gran num ero di persone st ipat e a ridosso del piccolo palco, t ut t e sorrident i e
pront e a far esplodere il proprio ent usiasm o con Kappler ( I o dorm ivo, m ia m adre andava a lavorare prest o... ) .
I n un m om ent o gli occhi sono lucidi e le labbra sem brano m uoversi al rallent at ore. Mi ferm o ad ascolt are, poi
ripart o. Faccio ancora qualche passo, m a non è affat t o facile riuscire a conquist are una qualsivoglia posizione. Mi
fermo allora, tentando di scorgere Max Collini da un angolo del locale. Eccolo, lo intravedo. È lì, immobile, dritto
e im passibile, con uno sguardo preso da non so cosa. Chissà, forse è cat t urat o dall ent usiasm o di t ut t i quei
giovani che sono lì soltanto per gli Offlaga e per quel Socia lism o Ta sca bile che m uove gli sguardi m a anche le
coscienze. Ogni t ant o si dim ena, t rascinat o dal pubblico che balla al rit m o di Enver e di Cinnam on e che
lent am ent e si lascia at t raversare da Tatranky e Tono Met allico St andard. A esser sinceri gli Offla ga D isco Pa x li
avevo già vist i qualche t em po fa al Soundlabs Fest ival 2005 di Roset o degli Abruzzi, davant i a un num ero
rist ret t o di appassionat i e su un palco piut t ost o grande ( spropor zionat o direi) , m a non m i avevano em ozionat o.
St asera però t ut t o t orna: c è un palchet t o fat t o di t avole alt o appena pochi cent im et ri, un gruppo t rascinant e m a
soprattutto tanta - ma tanta - bella gente. Insomma: una Piccola Pietroburgo. ( Luca D Am brosio)
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