ml - update n. 29

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ml - update n. 29
MUSICLETTER.IT
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> CHOOSES THE BEST
-----------------------------UPDATE N. 29 / 2006- 03- 09
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NEW STUFF #1
ARTIST: PINK MOUNTAINTOPS
TITLE: Axis Of Evol
LABEL: City Slang/CoopMusic
WEBSITE:www.blackmountainarmy.com
RELEASE: 2006
ML VOTE: 8 / 10
Folgorazione im m ediat a. Recensione repent ina. Non lascia indifferent i quest o piccolo disco che spiazza,
depist a, incant a. I n poco più di m ezzora St e ph e n M cbe a n ( che già si è not at o nei Black Mountain)
m et t e in fila set t e canzoni con int ent o quasi pedagogico, m ai superficiale. Se gli si dovesse dar ret t a
nell iniziale scarna Comas, sort a di spirit ual- folk int im ist a, occorrerebbe lasciar t ut t o da part e e ( ri) at t ivare
l at t it udine a prendersi cura di un anim a dolent e. Nient e di t ut t o quest o invece: dalla seconda t raccia, Cold
Criminals, m ant ra velvet iano pieno di fuligine e groove, è St ephen che si fa carico dei nost ri um ori. Con la
successiva New Drug Queens ci si risveglia in t erra d Albione, lat it udine psy cho- pop: drum m achine,
chit arre lisergiche e cit azioni a valanga ( Spa ce m a n 3 , Je su s An d M a r y Ch a in ) . Un respiro, un rant olo.
Da qui in poi l album divent a m alat o, bluesy, inquiet ant e: Slaves è Black Heart Procession/ Joseph Conrad
in pieno trip; Plastic Man, You re The Devil (notare i titoli ) è Donovan invit at o dal Bisont e alle session di
Tonight s The Night ; Lord, Let Us Shine è Pr im a l Scr e a m nel giorno del Giudizio. Chiude la discesa negli
inferi How We Can Get Free, resurrezione dell anim a, salm o spet t rale dei dannat i; il cant ico salvifico che
Bill Ca lla h a n / Smog si era dim ent icat o di scrivere. St upendo dall inizio alla fine. Qui dent ro c è qualcosa
che mancava: e chi se ne stacca adesso? ( Pier Angelo Cantù)
NEW STUFF #2
ARTIST: SONGS FOR ULAN
TITLE: You Must Stay Out
LABEL: Stoutmusic
WEBSITE:
RELEASE: 2006
ML VOTE: 8/10
www.songsforulan.com
Una linea d'organo in sot t ofondo, una voce alienat a e ost ile, drogat a: l' espressivit à, prim a di t ut t o.
L'ennesim o ( riuscit o) proget t o del collet t ivo che part e da Gr a n Ca la ve r a Ele t t r ica , e passa per Tu t t o l'
Amore Che M i M anca nonché per On ce Upon a Lit t le Tim e , si chiam a You M u st St a y Ou t . C'è, in
prima linea, Cesare Basile, c'è Hugo Race, c'è Francesco Cantone, c'è Marta Collica, tutti alla corte di
Son gs For Ula n , ossia Pie t r o de Cr ist ofa r o, uno che dalla rident e Cat ania ( ebbene sì, anche se lui è
napolet ano) decide di regalarci un sussult o con una grandiosa cover di Secret Fires dei leggendari Gun
Club, canzone im m ersa nel suono di una voce m alat a e di un banj o m ai così epico. Uno che ha m ast icat o
l'underground am ericano, uno che in Little riesce a m et t ere d'accordo Viole n t Fe m m e s e Dream
Syndicate ottenendo un risult at o insperat o e m agnifico. È un disco più urgent e, m eno m at uro e dist accat o
di H e lle qu in Son g, del quale si dichiara frat ello fin dalla copert ina sim ile. La lingua scelt a ( è bene dirlo)
è quella d'Albione, necessaria a quant o pare per esalt are il t ono dram m at ico e not t urno di quest e ballat e
m inacciose: valga per t ut t e l' esem pio di Hell Was Next To Com e, che sem bra uscit a dal locale m alsano di
una cit t à del Texas o della Georgia. C'è nell'album di Son gs For Ula n il sacro fuoco che m anca
nel pregevole m a freddo post- folk dei cat anesi Tellaro ( Francesco Cant one e Tazio I acobacci, che
collaborano in grande st ile a You Must St ay Out ) , c'è l' anim a pericolosa del rock'n'roll che t occa l'apice
nello spavent o di On My Hand, in qualche m odo riconducibile a Tom W a it s. Com pare perfino una Julie
om onim a m a diversa dalla creat ura che l' alleanza Cunsolo/ Pe t e r Bu ck cost ruì in occasione di Revisioni.
Catania è ancora la Seattle del Mediterraneo, in alto i calici... ( Marco Archilletti)
© 2006 M U S I C L E T T E R . I T
by LUCA
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NEW STUFF #3
ARTIST: JULIE S HAIRCUT
TITLE: After Dark, My Sweet
LABEL: Homesleep
WEBSITE:
RELEASE: 2006
ML VOTE: 7.5/10
w ww.julieshaircut.com
I prim i segni di cam biam ent o del gruppo em iliano sono da ricercare in Sleeping On The Couch e in Private
Hell, i due brani post i in chiusura di Adu lt Sit u a t ion s, geniale t erzo album dat at o 2003. Due canzoni
lunghe quasi 7 m inut i, dilat at e ed et eree, che fanno da pont e alla band indie- rock per eccellenza di ieri, al
gruppo di m usicist i visionari di oggi. Aft e r D a r k , M y Sw e e t non è solo un disco nat o dalla voglia di
speriment are alt re form e sonore, m a anche un at t est at o di bravura da part e di una form azione che non ha
m ai abbandonat o la sua indole psichedelica. Le nuove canzoni sono form e di espressione che si liberano
m aest ose m a senza forzat ure, sono sent ieri che si art icolano fra fragorose esplosioni rock, grov igli noise e
improvvisazioni vicine al jazz ( solo 4 brani su 11 sono accom pagnat i dai t est i) . L album , regist rat o per
m et à in presa diret t a, a t rat t i sem bra rievocare l est ro del com piant o Jerry Garcia, e le tracce, nonostante
quel frem it o di giovent ù sonica ovunque present e, denot ano una fort e personalit à ed una t ensione
sem pre cost ant e ( dalla prim a all'ult im a not a) . E se Open Wond apre il disco in m odo classico, la rest ant e
scalet t a ci regala invece rasoiat e di chit arre Fender ( Sist er Pneum onia) , lam pi di psichedelia ( Ingrid
Thulin) , filast rocche elet t roacust iche ( Pistils) e angoli di oscurit à accesi da brillant i int uizioni. I Ju lie s
Haircut sono una bella realt à del rock it aliano, e sarebbe un peccat o non arrivare alla fine del t unnel per
godersi la meritata luce del sole. (Nicola Guerra)
OLD STUFF
ARTIST: LITTLE FEAT
TITLE: Waiting For Columbus
LABEL: Reprise
WEBSITE:www.littlefeat.com
RELEASE: 1978
ML VOTE: 10/10
Una mattina di parecchi anni fa mi trovavo in macchina con Chris Robinson e suo fratello, rispettivamente
singer e chit arra dei Bla ck Cr ow e s, m ent re dal cent ro di Rom a ci dirigevam o verso l aeroporto. A
differenza del t acit urno frat ellone biondo, Chris parlava in cont inuazione di qualsiasi argom ent o, allegro ed
entusiasta. I m provvisam ent e fu int errot t o dal vociare e dalle urla
un ingorgo a piazza Venezia. Ad un
t rat t o ecco che si procede a passo d uom o: che diavolo succede? È una m anifest azione, rispondo. Sugli
striscioni si leggono le sigle dei metalmeccanici, bandiere, slogan, urla. Gli spiegai la faccenda: cazzo, no! E
noi che gli passiam o vicino con la lim ousine! ! ! Che cazzo penseranno di noi ??! ! Un velo di t rist ezza
apparve per un at t im o sul volt o
poi balzò in avant i, frugò in una borsa, t irò fuori un nast ro, lo porse al
conducent e e gli chiese di alzare il volum e. I n un at t im o i finest rini erano abbassat i. Un t urbinio di
percussioni e fiat i sout hern, una pedal st eel
ma
m a quest i sono i live dei Lit t le Fe a t alla Wem bley
Arena del 77 ! ! ! Quella è la Tower Of Pow er! Ma cosa sono quest i pezzi? Non li conosco! ! ! I l disco dal vivo
più bello della m ia vit a ed io conosco quest i pezzi? St ai t ranquillo, am ico, non appena arrivo giù a casa t e
ne faccio una copia e t e li faccio m andare dalla m ia ragazza, che è it aliana e t i scriverà una bella let t era!
Sono cont ent o che t i piaccia st a roba, io ci sono venut o al m ondo ascolt ando quest a m usica, non posso
farne a meno e mi porto sempre questi nastri dietro. Me li ha dat i Bill ( Payne, I l t ast ierist a dei Feat ) .
continua - (Massimo Bernardi)
© 2006 M U S I C L E T T E R . I T
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-----------------------------Solo un ( quasi) neo freak am ericano avrebbe pot ut o pensare di cont ribuire alla lot t a degli operai it aliani
sparando la m usica di un gruppo di sout hern rock dai finest rini di una m acchina execut ive nel cent ro di
Roma. Ma dopot ut t o quello era uno spirit o non lont ano da quello che guidava Low e ll Ge or ge ed i suoi
straordinari Lit t le Fe a t . Prom ises, prom ises. Dapprim a ho dovut o accont ent arm i di un m isero cd della
Warner con 2 canzoni in m eno rispet t o all originale. Siet e pazzi! dice Lowell, m ent re at t acca la celebre
W illin . Nient e di più vero. E poi, finalm ent e, un doppio cd, con quelle out t akes ( + let t era) che ancora
aspetterei dalla Georgia. Waiting For Columbus è un disco fondamentale per capire la musica americana
Essa è praticamente tutta concentrata in un doppio cd, registrato nel 1977 alla Wembley Arena di Londra
e negli St at es, dove il blues, il count ry, la ballad, il funk, il dixie, il soul e t re decenni alm eno di rock n roll si
incontrano in un solo disco, spesso in un solo brano. Ed in ogni canzone lo humour ed il surreale talento di
un uom o che fu rifiut at o da Zappa per l int im a am icizia con ogni t ipo di droga, m a che non riusciva m ai ad
apparire t rist e e sconvolt o neanche quando saliv a sul palco rivest it o int ernam ent e da qualche bot t iglia di
Jack Daniels. Low ell farà appena in t em po a vedere la luce di quest o disco e del suo prim o album solist a,
una sort a di eccit ant e congrega di canzoni bizzarre com e bizzarra fu la rendit ion del Dej euner sur l herbe
della copertina, un disco intitolato Grazie, Lo Mangerò Qui. L iconografia speciale di una banda irripetibile
si deve al lavoro grafico di un eccellent e disegnat ore in vena di lisergie allegre e freakerie iconoclast a ( la
pom odorina sull am aca di Wait ing è sem plicem ent e a- d- o- r- a- b- i- l- e ) , N e on Pa r k . La m at it a giust a al
post o giust o. L uom o paffut o dai piccoli buffi piedini m orirà nel 1979 e con lui l eccellenza di una banda
che dopo allora, inevit abilm ent e, non sarà più la st essa. Se il sogno freak californiano era finit o da t em po
ecco che gli anni 80, quelli del vero no future, si stagliavano m inacciosi all orizzont e. Waiting è un disco
straordinario: com incia con il gruppo che si avvia cant ando dai cam erini al palco, con l annuncio del loro
arrivo e l opening di Fat m an I n The Bathtub, l arrem bare una m acchina rit m ica inarrest abile fat t a di
cost ant e uso di t em pi dispari am m orbidit i dal cant o apparent em ent e svagat o, a volt e rabbioso, di George e
da percussioni e bat t eria fusi in un perfet t o unicum con la scint illant e sezione fiat i della Tower of Power,
allora una sort a di vera m acchina da guerra. Ogni canzone in quest o album è m em orabile: gli incredibili 9
m inut i di Dixie Chicken, la sporca doppiet t a sout hern funk/ soul di Tripe Face Boogie/ Rocket I n My Pocket,
la m elm osa e paludosa Spanish Moon. E infine l inno dei cont rabbandieri di confine di Willin, vero
panegirico dei Feat e la Don t Bogart That Joint ( che t it olo ! ) di Elliot t I n gbe r e dei suoi Fr a t e r n it y Of
M an. Ma è t ut t o l album , davvero un periodo di grazia per quel gruppo, a rendere sm agliant i brani alt rove
un po contratti, complice una band registrata come una locomotiva svizzera. Nella versione cd giust a,
quella che riabilitava A Apolitical Blues e D on t Bogart, criminalmente esclusi dalla prima versione digitale,
ci sono anche 7 t racce inedit e dagli st essi gigs ( in cui spicca la On Your Way Down di Allen Toussaint, già
in D ix ie Ch ick e n del 73) e t re delle canzoni che andranno poi a riem pire Hoy- Hoy! ( prim o album della
banda senza Low ell) . Sporco ed elegant e, sudat o ed accurat issim o, ant ico m a m oderno nella sua unicit à
Waiting For Colu m bu s è, in qualche m odo, il cant o del cigno di un epoca irripet ibile che sem bra
lont anissim a nel t em po, fot ografat a nel periodo del suo m assim o splendore proprio m ent re si accingeva a
virare la rot t a verso lidi lont ani, dai quali non avrebbe m ai più, e giust am ent e, fat t o rit orno. (Massimo
Bernardi)
GRAVEN WORDS
Johnny Thunders
© 2006 M U S I C L E T T E R . I T
by LUCA
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