L`uovo del drago – 5. puntata
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L`uovo del drago – 5. puntata
a c c o n ta r e La storia da r Folletti sotto il tetto L’uovo del drago – Parte 5 ILLUSTRATIONEN: JÜRG BRAUCHLI Di Alexander Volz Una storia a puntate da leggere da soli o da farsi raccontare 28 Vi ricordate dov’eravamo rimasti? La ricerca che Mia e suo fratello Max avevano intrapreso per trovare lo strano essere nascosto a casa loro si era rivelata fruttuosa. Ma, diversamente da quanto credevano, questi non era affatto un intruso. Si chiamava Pepe ed era un simpatico folletto che abitava anche lui, guarda caso, nella stessa casa in Münstergasse 10 a Berna. A dire il vero, Mia, Max e i loro genitori avrebbero dovuto essere a conoscenza della cosa. Beh, diciamo che lo sarebbero stati, se il folletto non si fosse dimenticato di spedire a loro padre la lettera di zia Elsbeth. Eccoci qui dunque, nella piccola stanza sotto il tetto, con i due fratelli e il folletto alle prese con la lettera sul tavolo. «Che aspettate allora, apritela e leggetela!» incoraggiò Pepe i due fratellini. «Ma non possiamo aprire la lettera come se nulla fosse!», ribatté Max. «È indirizzata a nostro padre, non a noi.» «Ma ora lui non c’è, no?», rispose il folletto, che, dopo aver riflettuto un momento, disse loro: «Ok. Dov’è in questo momento vostro padre?» «Dov’è adesso papà? Ma se siamo ancora a notte fonda! Mamma e papà saranno sicuramente a letto a dormire.», rispose Max, immaginando già cosa frullasse nella testa del folletto. Ve lo immaginate anche voi a cosa stesse pensando il folletto? Esatto, proprio così. Pepe balzò in piedi con l’intenzione di precipitarsi nella camera da letto dei genitori di Max e Mia. «Venite? Dobbiamo urgentemente spiegare a vostro padre due o tre cose sui folletti, i draghi e i nani.» «Draghi e nani?», chiese Mia incredula. I due si accodarono al folletto, non senza un certo disagio. Mentre scendevano le scale, Max tentò di fermare il folletto, ma senza successo. Pepe aprì la porta della camera da letto, accese la luce e si mise proprio accanto alla testa di papà. «Sveglia…», sussurrò molto dolcemente il folletto, sorridendo ai due fratellini. Ma non fu papà a svegliarsi. A svegliarsi fu invece la mamma, che come vide il folletto si mise a urlare come una forsennata. A questo punto si svegliò anche papà, Alexander Volz è l’autore della collana di libri fantasy «Rustico Vecchio», dalla quale è tratto questo racconto. I libri si possono acquistare in libreria o direttamente sull’online shop di www.spick.ch. e naturalmente anche lui si mise a urlare, mentre Max e Mia se ne stavano impietriti sull’uscio della porta. «Schschsch!», il folletto tentò di calmare i genitori. «Così svegliate tutto il quartiere!» Continua sul prossimo numero di MiniSPICK Ogni mese potrai leggere, o farti leggere da qualcuno, la continuazione di questa storia. Le puntate precedenti le trovi sotto www.it.minispick.ch 29