Scheda tratta da Mauro Natale, catalogo dei dipinti, Milano 1982

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Scheda tratta da Mauro Natale, catalogo dei dipinti, Milano 1982
Scheda tratta da Mauro Natale, catalogo dei dipinti, Milano 1982
Francesco Guardi
Venezia, 1712-1793
Capriccio architettonico con rovine romane
Olio su tela: 59x73,8 cm (n. inv. 3197)
Questa tela fu acquistata dal Museo Poldi Pezzoli nel 1933 per 39.301,50 lire presso lo storico dell'arte R.
Langton Douglas a Londra (Archivio del Museo Poldi Pezzoli, faldone 141b) su segnalazione di E.
Modigliani; secondo le informazioni fornite dal venditore, essa si trovava nella seconda metà del secolo XIX
nella collezione del maggiore Dermot H.B. McCalmont a Mount Juliet, presso Thomastown; fu in seguito
proprietà del colonnello H.L.B. McCalmont (morto nel 1902) a Cheveley Park in Newmarket, e di H.
McCalmont a Londra che la cedette allo stesso Langton Douglas.
La superficie del dipinto, foderato probabilmente all'inizio del secolo presente, soffre di estese abrasioni,
alcuni ritocchi ed è velata da una vernice ingiallita. Lo stato di conservazione consente tuttavia di
apprezzare la grande scioltezza pittorica con cui sono delineati l'arco in rovina, le rocce e la vegetazione in
primo piano.
L'elemento architettonico dell'arco antico affiancato da due colonne che sorreggono altrettante trabeazioni
compare frequentemente nell'opera di Francesco Guardi. Esso è figurato in un Capriccio architettonico della
National Gallery a Londra (n. inv. 2522; tela, 36,8x26,1 cm: Levey, 1971, pp. 129-130; Morassi, 1973, p.
484, n. 939; altra composizione simile, ma semplificata e di maggiori dimensioni già a Parigi, Hôtel Drouot,
vendita del 15 giugno 1942, segnalata da Morassi, 1973, p. 484, n. 939), e in altri tre capricci architettonici
nei quali appaiono, sullo sfondo, le rovine di un anfiteatro romano (Milano, Castello Sforzesco; Parigi,
Collezione A. Linden; New York, collezione privata: Morassi, 1973, p. 443, nn. 709-711). A. Morassi (1973,
p. 443) segnalava inoltre di questa tela una copia più tarda venduta a Parigi dalla Galerie Charpentier il 30
novembre 1954 (lotto 38B: tela, 36,6x52,5 cm) cui era compagna una copia del Capriccio con arco in rovina,
già nella collezione di A. Chiesa a Milano, eseguito secondo la tradizione allorchè il pittore era ospite della
famiglia Manfroni a Caldès, presso Trento, nel 1782 (Rossi Bortolatto, 1974, p. 84; ma anche Morassi, 1973,
p. 484, n. 938).
Il giudizio restrittivo di A. Morassi (1973, p. 443), che riteneva la tela alquanto mediocre e fiacca anche nel
timbro cromatico, non implicava la formulazione di un dubbio circa la sua autografia. Essa rivela infatti
stringenti affinità di partizione compositiva con i Capricci architettonici con rovine classiche della Collezione
Albertini Carandini a Roma (Morassi, 1973, p. 490, n. 976), e della Collezione V. Wahlin a Stoccolma
(Morassi, 1973, pp. 443-444, n. 714) e, come questi, la sua datazione pare risalire agli anni intorno al 1775.
R. Pallucchini (1943, p. 58, n. 152) ha identificato in un disegno del Museo Correr a Venezia (penna
lumeggiata in biacca, 30,5x28 cm), sviluppato in senso verticale, il progetto grafico del dipinto (vedi anche
Morassi, 1975, pp. 164-165, n. 487).
Bibliografia aggiornata al 2004
A. Morassi, Il Museo Poldi-Pezzoli in Milano, Roma, 1936, p. 9.
F. Wittgens, Il Museo Poldi Pezzoli a Milano, Milano, 1937, tav. 12.
R. Pallucchini, I disegni del Guardi al Museo Correr di Venezia, Venezia 1943, p. 58, n. 152.
F. Russoli, Il Museo Poldi Pezzoli in Milano. Guida per il visitatore, Firenze 1951, p. 33.
V. Moschini, Francesco Guardi, Milano 1952, fig. 131.
F. Russoli, La Pinacoteca Poldi Pezzoli, Milano 1955, pp. 165-166.
C. Donzelli, I pittori veneti del Settecento, Firenze 1957, p. 109.
P. Lecaldano, I grandi maestri della pittura italiana del Settecento, Milano 1962, fig. 91.
G. Gregorietti, Introduzione storica, in Il Museo Poldi Pezzoli, Milano 1972, pp. 9-32; p. 27.
F. Russoli, Pittura e scultura, in Il Museo Poldi Pezzoli, Milano 1972, pp. 197-288; p. 263, fig. 484.
A. Morassi, Antonio e Francesco Guardi, Venezia 1973, p. 443, n. 713, fig. 675.
L. Rossi Bortolatto, L’opera completa di Francesco Guardi, Milano 1974, p. 120, n. 507, tav.XXXIV.
A. Morassi, Guardi. Tutti i disegni di Antonio, Francesco e Giacomo Guardi, Venezia 1975, pp. 164-165, n.
487.
F. Russoli, Il Museo Poldi Pezzoli in Milano. Guida per il visitatore, Firenze 1978, p. 51.
M. Natale, Museo Poldi Pezzoli. Dipinti, Milano 1982, cat. 160, p. 140.
T. Pignatti, Disegni antichi dal Museo Correr di Venezia, Venezia 1983, p. 128.
F. Pedrocco, in Guardi. Metamorfosi dell’immagine, catalogo della mostra tenutasi a Gorizia nel 1987,
Gorizia 1987, cat.16, pp. 202-203.
D. Succi, Il capriccio rivisitato, in Capricci veneziani del Settecento, a cura di D. Succi, catalogo della mostra
tenutasi a Gorizia nel 1988, Torino 1988, pp. 303-383; p. 349.
A. Morassi, Guardi. I dipinti, Milano, 1993, cat. 713, p. 443.
Splendori del Settecento Veneziano, a cura di G. Nepi Sciré, G. Romanelli, catalogo della mostra tenutasi a
Venezia nel 1995, Milano, 1995, p. 450.
Il Museo Poldi Pezzoli a Milano. Guida per i visitatori, a cura di A. Mottola Molfino, A. Di Lorenzo, A. Zanni,
Torino 1999, p. 99.
M.T. Balboni Brizza, A. Mottola Molfino, Il Museo Poldi Pezzoli. Guida per il visitatore, Firenze, s.d., p. 38.