LA GRANDE MADRE stampa - Informagiovani Monfalcone
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LA GRANDE MADRE LA GRANDE MADRE “IL RITORNO A NOI STESSE” “IL RITORNO A NOI STESSE” SABATO 26 E DOMENICA 27 GIUGNO 2010 SABATO 26 E DOMENICA 27 GIUGNO 2010 “…Francia:Brassempouy (nelle Landes) gli scavi archeologici portano alla luce una statuetta alta circa 3,5 cm, che ad una stima effettuate al carbonio14 risulta risalire ad una epoca stimabile intorno ai trentaseimila anni prima di Cristo. Questo manufatto subito ribattezzo come la signora di Brassenpouy, rappresenta probabilmente la prima raffigurazione di un concetto spirituale e sociale da sempre insito nei sistemi societari, la Grande Madre o Dea Madre..” (da LA GRANDE MADRE di Roberto La Paglia) “…Francia:Brassempouy (nelle Landes) gli scavi archeologici portano alla luce una statuetta alta circa 3,5 cm, che ad una stima effettuate al carbonio14 risulta risalire ad una epoca stimabile intorno ai trentaseimila anni prima di Cristo. Questo manufatto subito ribattezzo come la signora di Brassenpouy, rappresenta probabilmente la prima raffigurazione di un concetto spirituale e sociale da sempre insito nei sistemi societari, la Grande Madre o Dea Madre..” (da LA GRANDE MADRE di Roberto La Paglia) Fin dall’antichità in tutto il mondo veniva venerato il culto della Dea Madre come principio di fertilità, trasformazione, ciclicità, movimento, e guarigione che rappresentava la forma del cosmo e di tutte le sue creature. Con il passare dei secoli, la Dea Madre assume vari appellativi a seconda della civiltà presso la quale viene venerata; Iside per gli Egiziani, Morrigan per i Celti, Ishtar per i Sumeri, Donna Bisonte Bianco per i Pellerossa, Maka per i Maya e Atzechi, Lillith per gli Ebrei, Atena per i Greci, Kalì per gli Indiani, … Con l’avvento della cultura patriarcale questa divinità femminile viene smembrata, occultata e sostituita da divinità maschili. La scienza e le religioni unicamente gestite dal popolo maschile contribuiscono e determinano il completo annullamento di tale principio femminile. Il risultato di questo processo è stato; per le donne la sconnessione con se stesse e la separazione tra loro, creando situazioni di debolezza, solitudine, sottomissione e competizione; per gli uomini il rinnego delle loro capacità percettive e sensitive, generando un maschile padrone, guerriero e separato dalle sue emozioni. Fin dall’antichità in tutto il mondo veniva venerato il culto della Dea Madre come principio di fertilità, trasformazione, ciclicità, movimento, e guarigione che rappresentava la forma del cosmo e di tutte le sue creature. Con il passare dei secoli, la Dea Madre assume vari appellativi a seconda della civiltà presso la quale viene venerata; Iside per gli Egiziani, Morrigan per i Celti, Ishtar per i Sumeri, Donna Bisonte Bianco per i Pellerossa, Maka per i Maya e Atzechi, Lillith per gli Ebrei, Atena per i Greci, Kalì per gli Indiani, … Con l’avvento della cultura patriarcale questa divinità femminile viene smembrata, occultata e sostituita da divinità maschili. La scienza e le religioni unicamente gestite dal popolo maschile contribuiscono e determinano il completo annullamento di tale principio femminile. Il risultato di questo processo è stato; per le donne la sconnessione con se stesse e la separazione tra loro, creando situazioni di debolezza, solitudine, sottomissione e competizione; per gli uomini il rinnego delle loro capacità percettive e sensitive, generando un maschile padrone, guerriero e separato dalle sue emozioni. Il lavoro è rivolto alle donne e con esso si vuole ripercorrere a grandi linee il culto della Grande Madre per risvegliare una memoria della sacralità dentro di noi stesse necessaria per ristabilire una connessione. Il week end si svolgerà in natura nei pressi di Trieste, si consigliano abiti comodi, una coperta, stuoino, pranzo al sacco. Iscrizioni entro mercoledì 16 giugno 2010. Il lavoro è rivolto alle donne e con esso si vuole ripercorrere a grandi linee il culto della Grande Madre per risvegliare una memoria della sacralità dentro di noi stesse necessaria per ristabilire una connessione. Il week end si svolgerà in natura nei pressi di Trieste, si consigliano abiti comodi, una coperta, stuoino, pranzo al sacco. Iscrizioni entro mercoledì 16 giugno 2010. Conduttrici PAOLA BIGI - Mediatrice familiare, esperta nel campo delle relazioni, ricercatrice olistica GIORGIA MüLLER - Operatrice olistica Conduttrici PAOLA BIGI - Mediatrice familiare, esperta nel campo delle relazioni, ricercatrice olistica GIORGIA MüLLER - Operatrice olistica Per informazioni ed iscrizioni: 3936752047 - 3470021503 Per informazioni ed iscrizioni: 3936752047 - 3470021503 “Possa la Dea risvegliarsi in ciascuna di noi e portare ancora una volta la pace sulla terra” (da “Il risveglio della Dea”, Vicky Noble) “Possa la Dea risvegliarsi in ciascuna di noi e portare ancora una volta la pace sulla terra” (da “Il risveglio della Dea”, Vicky Noble) STAMPATO IN PROPRIO STAMPATO IN PROPRIO