MIA n12.indd - Elisabetta Saviotti
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PSICOLOGIA Elisabetta Saviotti* Gli uomini marziani e... cavernicoli Capire come ragionano è possibile D r.ssa Saviotti, come sempre ho fatto anche questa volta l’esercizio che ci ha dato, quello intitolato Il senso della vita... bello! Lo so che segue con attenzione la mia rubrica... Ci sono state lettere in proposito? «Non su questo, alcune lettrici mi hanno chiesto suggerimenti sul loro rapporto di coppia... perciò volevo continuare un argomento solo accennato nel marzo scorso, e per qualche numero dare qualche strumento per capire meglio i “marziani”, questi sconosciuti...» Ce l’aveva promesso, infatti. «Sì, e vorrei essere di parola. Mi rendo conto che è veramente un argomento molto importante e utile. Si ricorda che cosa avevo detto in proposito?» Certo, l’intervista l’ho fatta io! Mi pare sostenesse che siamo così diversi come se provenissimo da due pianeti diversi... «Esattamente, è solo una metafora che 24 usa John Gray (l’autore del libro “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere” e di altri sullo stesso tema) per far capire che ci sono delle diversità sostanziali, dovute proprio agli ormoni, alla conformazione di certe aree cerebrali, ecc.., tali per cui se noi ci rapportiamo agli uomini facendo loro quello che avremmo piacere di ricevere noi, non costruiremo un buon rapporto, perché loro hanno esigenze diverse e viceversa non capiscono le nostre. E purtroppo nessuno ci ha insegnato quali sono le loro esigenze, così pure gli uomini non sanno e non capiscono le nostre». E l’altra cosa fondamentale è che i tempi sono cambiati. Ora non ci si capisce più... «È vero, infatti i tempi sono cambiati, e molto rapidamente in questo ultimo secolo. La coppia non si forma più sul bisogno di sopravvivenza come un tempo (dalla preistoria in MEMORANDUM Gli uomini vanno nella caverna quando... • Hanno bisogno di riflettere su un problema e di trovare una soluzione pratica; • Non hanno risposta a una domanda; • Si sentono turbati o stressati e hanno bisogno di restare soli per calmarsi e riacquistare il controllo; • Sentono il bisogno di ritrovare se stessi, soprattutto quando sono innamorati e sperimentano troppo l’intimità. poi), ora, e solo nell’ultimo secolo, la donna lavora, è capace di sostenersi e di difendersi da sola. L’uomo, che era fondamentale per la sussistenza della famiglia, si trova ora come disoccupato, deve trovare altri modi per fare felice la sua donna. Ora è l’amore, la passione duratura, la felicità e l’intimità di coppia quello che si cerca, e il panorama della crisi della coppia ci dimostra solo che i nostri genitori non ci hanno insegnato a realizzare ciò, perché anche a loro non è stato insegnato». E quindi come si fa? «Occorre imparare nuove strategie comunicative, ed è quello che John Gray insegna nei suoi libri e anche io nei miei corsi partendo dai suoi insegnamenti... e non crediate che siano così difficili. A volte sono sufficienti minuscoli cambiamenti per fare una differenza enorme». Ci fa un esempio? «Sì pensavo di “rivelare” alle lettrici una cosa molto molto utile da sapere. Gray dice che l’uomo è come un elastico, il suo ciclo di intimità passa attraverso avvicinamenti ed allontanamenti. È una cosa proprio legata alla produzione del testosterone. Se la donna non sa questo, quando l’uomo si allontana (e ne ha bisogno per ritornare da lei più innamorato), lei va nel panico e gli corre dietro, e in qualche modo può rovinare tutto. Non potendosi allontanare, l’uomo potrebbe finire per credere di non amarla più. Come sostenere un uomo che è nella sua caverna: • Non criticate il suo bisogno di solitudine; • Non cercate di aiutarlo offrendogli soluzioni; • Non interrogatelo sul suo stato d’animo; • Non mettetevi sedute vicino all’ingresso della caverna in attesa che lui esca… questo mai, resistete alla tentazione!; • Non preoccupatevi né dispiacetevi per lui; • Fate qualcosa che vi piace, vi rende felici (un massaggio, una cena, ecc…) sapendo che, quando è il momento, sarà lui a parlarvi. Per questo, ad esempio, le coppie dovrebbero avere dei momenti d’autonomia, degli spazi che sia l’uomo che la donna si prendono. La donna, per non cadere nel panico quando lui si allontana, deve sapere organizzarsi, dando qualcosa a se stessa e facendo cose che le piacciono molto (telefonare alle amiche, fare shopping, hobby, massaggi, ecc.) in modo da non preoccuparsi, anzi approfittarne!» Interessante... «Legato a questo c’è anche “la caverna”. L’uomo a volte si allontana semplicemente rifugiandosi nella sua “caverna” come dice John Gray, cioè smette di parlare, si isola, sta da solo. A volte, ahimè, proprio quando la donna ha più bisogno di intimità. È molto importante che la donna capisca questo, che non si senta abbandonata e soprattutto non insegua l’uomo dentro la caverna, bombardandolo di domande, pretendendo risposte, dandogli consigli. La donna ha bisogno di parlare, soprattutto quando è stressata, e spesso non capisce che l’uomo invece ha bisogno di silenzio. Il silenzio fa all’uomo l’effetto che fa alla donna il parlare: certo che siamo proprio opposti e complementari! L’uomo da parte sua deve imparare a tranquillizzare la sua donna quando sente il bisogno di stare solo, deve rassicurarla del suo amore». Mi sa che è proprio così... lo dirò a mia moglie! *Dott.ssa Elisabetta Saviotti Psicologa clinica, practioner PNL, mediatrice familiare www.elisabettasaviotti.it 25