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LE POPSTAR DANNO IL CATTIVO ESEMPIO A lato, Miley Cyrus, Rihanna (più sotto) e, più a sinistra, Zac Efron, A Hollywood la cannabis si può ottenere con una prescrizione medica, mentre in Colorado è consentita la vendita in 212 negozi e 493 centri medici. Fumare spinelli fa male o no? Conviene comunque legalizzarla? RISPONDE Benedetto Della Vedova Sottosegretario e p r o m o t o r e del disegno di legge per la legalizzazione della cannabis RISPONDE Prof. Silvio Garattini direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano N on c'è dubbio che faccia male, come del resto tutte le droghe e le sostanze chimiche che fungono da stupefacenti. Numerosi sono, infatti, gli effetti collaterali, a cominciare da quelli a carico del sistema nervoso centrale. La cannabis crea dipendenza, può provocare allucinazioni, ridurre capacità e durata dell'attenzione e avere effetti negativi sull'apprendimento. Ma non finisce qui. Numerosi studi condotti in diversi Paesi hanno messo in evidenza che la cannabis può avere ripercussioni sulla salute anche a distanza di dieci o vent'anni. I giovani che ne hanno fatto un uso frequente, da adulti saranno quindi maggiormente predisposti a depressione, ansia, schizofrenia e psicosi. Dobbiamo tener presente, inoltre, che il cervello dei giovani è particolarmente sensibile perché ancora in via di sviluppo. Queste sostanze nocive avranno, dunque, un impatto deleterio sulle connessioni neuronali e sulla struttura del cervello stesso. Non vanno tralasciati poi gli effetti sull'apparato respiratorio. Fumare cannabis significa anche dover fare i conti con i prodotti della combustione, esattamente come avviene con il tabacco, anzi, ancor peggio perché il fumo da cannabis ha una maggior permanenza all'interno dei polmoni. È facilmente intuibile quali possano essere le ricadute, visto che il fumo è cancerogeno. Per non tralasciare, inoltre, un aspetto che non costituisce certo un dettaglio: la cannabis può essere la causa di incidenti automobilistici perché diminuisce il livello di attenzione. La cannabis, infine, è spesso la porta d'accesso all'utilizzo di droghe ancora più pericolose. Dunque perché offrire ai nostri giovani ulteriori sostanze nocive oltre all'alcol e al fumo? 12 OGGI C onsumare cannabis è nocivo per la salute, come sono nocivi i consumi di alcol e tabacco. Anche se per alcune malattie la cannabis viene prescritta dai medici come terapia (cosa che non accade mai per alcol e tabacco che pure sono droghe legali), in generale è bene ripetere che fa male. Questo punto va chiarito: legalizzare la cannabis non vuol dire promuoverne l'uso ma, al contrario, significa disciplinarlo, controllarlo, tassarlo e disincentivarlo concretamente. Le politiche proibizioniste sulle droghe leggere hanno mostrato di essere uno strumento fallimentare e controproducente, come ha scritto di recente anche la Direzione Nazionale Antimafia. La cannabis non è mai stata tanto diffusa e accessibile quanto oggi. Le mafie gestiscono cosi un business miliardario con profitti enormi. Legalizzare vuol dire dare un colpo alle mafie e affermare il ruolo della legge e dello Stato. La nostra proposta esclude ovviamente i minorenni e limita l'uso a luoghi privati. La produzione e la vendita sarebbero possibili solo in modi e luoghi autorizzati. Attraverso il gettito fiscale, come sta avvenendo ad esempio in Colorado, potremmo anche finanziare concretamente le politiche di sensibilizzazione sui danni derivanti dall'uso delle droghe. A meno che qualcuno voglia proibire anche alcol e sigarette, legali e tassati, legalizzare la cannabis è una scelta pragmatica che porterebbe più controlli e aumenterebbe le entrate dello Stato. • A Sabaudia i ladri sono entrati nella villa di Massimo Ferrerò e gli hanno rubato la Porsche