ELENA GEMO
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ELENA GEMO
ELENA GEMO Nata a: Galzignano Terme Il: 17 marzo 1987 Altezza: 180 cm Peso: 69 kg Specialità: dorso, farfalla e staffette Società attuale: Canottieri Aniene Curiosità: dententrice dei record italiani dei 50 metri dorso in vasca corta e lunga, dei 4×50 metri mista, della 4x100 metri mista e dei 50 metri dorso nella categoria cadetti. PALMARES Europei in vasca corta 3 Giochi del Mediterraneo 2 0 1 1 0 Universiadi 1 0 0 Europei giovanili 2 0 1 Campionati italiani 65 26 16 RECORD 50 metri dorso in vasca lunga - 28"27 50 metri dorso in vasca corta - 27"02 50 metri farfalla in vasca corta - 26"30 Staffetta 4×50 metri mista Staffetta 4x100 metri mista 50 metri dorso nella categoria cadetti Come si impara a perdere e ad affrontare le sconfitte? Reagendo, perché fa crescere e imparare che nulla ti viene regalato e che devi lottare fino alla fine per raggiungere il tuo sogno. Conosciamola meglio grazie ad un'intervista prima dei mondiali di Shangai: Clicca qui DORSO Il dorso è l'unico stile del nuoto che si esegue con il capo rivolto verso l'alto, non potendo quindi vedere dove si procede. Una corretta esecuzione ne prevede la torsione del busto (su lati alterni) ad ogni bracciata (rollio), ed è quindi inesatto dire che il dorso si esegue in posizione supina. Oltre all'abilità natatoria sono importanti senso dell'orientamento, del tempismo e percezione del proprio corpo in movimento. DELFINO o FARFALLA La totalità dei movimenti previsti dal delfino segue una sorta di onda che origina dall'oscillazione del capo per spostarsi progressivamente, sul tronco sul bacino e sulle gambe. Ne consegue che il capo si troverà sempre in anticipo rispetto al corpo (esempio: fuoriesce prima che inizi il recupero delle braccia e si rivolge verso l'acqua all'incirca a metà di quest'ultima). Si effettua mantenendo il corpo in posizione prona (cioè con la pancia rivolta verso il basso): il tronco e le spalle vanno tenuti in linea con la superficie e tutti i movimenti che vengono compiuti dopo la partenza, sia dagli arti inferiori sia da quelli superiori, devono essere eseguiti sullo stesso piano orizzontale. Durante ogni ciclo di bracciata si eseguono due tipi differenti di gambate, una più ampia e una che presenta minor escursione degli arti inferiori. La prima viene effettuata per contrastare lo sbilanciamento causato dall'azione subacquea della bracciata (gambata stabilizzante) la seconda solo per ottenere un ulteriore avanzamento (gambata propulsiva). Una volta raggiunta la tecnica elementare, molta dell'efficacia propulsiva di questo stile è da ricercarsi nell'armonia, nella coordinazione del movimento e nell'orizzontalità sull'acqua. LINK http://www.padovaoggi.it/sport/londra-2012-nuoto-elena-gemo.html http://it.wikipedia.org/wiki/Elena_Gemo http://www.milano.cinquegiorni.it/news.asp?id=5898 http://www.bbc.co.uk/sport/olympics/2012/athletes/bbf28e15-f3ef45d6-88b8-236ab12b92ba