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Sicurezza domestica nella ULSS n.1 Belluno
I dati del sistema di sorveglianza Passi 2009-2012
Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene e Sanità Pubblica
Gli infortuni domestici rappresentano un problema rilevante per la sanità pubblica, sia dal punto di
vista della mortalità e della morbosità, sia per l’impatto psicologico sulla popolazione in quanto la
casa è ritenuta,a torto, un luogo sicuro. Al contrario, gli incidenti domestici costituiscono una tra le
cause più rilevanti di alterazione dello stato di salute specie di tipo traumatico o tossicologico:
interessa prevalentemente l’infanzia, il lavoro domestico e l’età avanzata come conseguenza di
fattori di rischio specifici, sia intrinseci (relativi alla persona),sia estrinseci (relativi all’ambiente
domestico) ed alla sua struttura o alle sostanze in esso disponibili (prodotti detergenti,
infiammabili, farmaci,etc.)
Passi rileva il livello di consapevolezza e di percezione del rischio di incidente domestico che ha
l’utente in generale, ambito principale di intervento per porre in essere adeguate misure preventive
volte alla riduzione dei fattori di rischio ambientali e comportamentali e inoltre, la numerosità
dell’incidentalità domestica per cui è stato necessario il ricorso al medico di famiglia, al pronto
soccorso e all’ospedale.
Qual è la percezione del rischio di subire un infortunio domestico?
Nella ULSS n.1 Belluno la percezione del
rischio infortunistico in ambito domestico
appare scarsa, solo l’8,2% deI soggetti
intervistati (18-69 anni) ha dichiarato infatti
di considerare questo rischio alto o molto
alto.
Alta percezione del rischio infortunio domestico
ULSS n.1 Belluno - PASSI 2009-2012
persone che hanno
riferito alta possibilità
Caratteristiche
di subire un infortunio
domestico°
In particolare la consapevolezza di
% (IC95%)
8,2
18 - 34
5
Età
35 - 49
11,9
50 - 69
6,8
uomini
7,0
Sesso
donne
9,3
bassa
6,2
Istruzione*
alta
8,65
Difficoltà
sì
9,4
economiche
no
7,4
Presenza in famiglia di persone potenzialmente
a rischio°°
si
11,5
no
6,4
Totale
infortunio domestico è più alta:
tra le persone di 35-49 anni
- tra le donne
- tra chi ha più difficoltà economiche
- tra chi convive con anziani e bambini
La presenza di persone potenzialmente a
rischio (bambini e anziani) nel nucleo
familiare è invece un fattore che aumenta la
percezione del rischio di infortunio
domestico.
-
Tra le ASL partecipanti al sistema PASSI a
livello nazionale, la percentuale di persone
con una alta (o molto alta) percezione del
rischio di infortunio domestico è pari al
6,4% (Valori più bassi Abruzzo e P.A.
Bolzano: 4%, quello più alto in Friuli
Venezia Giulia, Molise e Basilicata: 9%)
Nella Regione Veneto il valore è del 5,8%
° possibilità di subire un infortunio domestico assente o bassa
°° presenza di anziani e/o bambini
* istruzione bassa: nessuna/elementare/media inferiore;
istruzione alta: media superiore/laurea
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% di persone che hanno riferito alta (o molto alta)
possibilità di subire un infortunio domestico
Pool Asl : 6,4% PASSI 2009-2012
* In Lombardia non tutte le Asl hanno partecipato alla rilevazione
Quanti hanno subito un infortunio domestico per il quale sono dovuti
ricorrere al medico di famiglia, al pronto soccorso o all’ospedale?
Nel perodo 2009-2012, nella ULSS n.1 di Belluno la percentuale di intervistati di 18-69 anni che
nei 12 mesi precedenti l’intervista hanno riportato un incidente in casa che ha richiesto il ricorso
alle cure del medico di famiglia o l’accesso al pronto soccorso o l’ospedalizzazione, è del 4,2%.
Nel pool di Asl Passi, nello stesso periodo, questa percentuale è del 3,7%, nella regione Veneto
del 3,8%.
Conclusioni e raccomandazioni
Gli incidenti domestici sono sempre più riconosciuti come un problema emergente di sanità
pubblica, i risultati del sistema di Sorveglianza Passi mostrano che la maggior parte delle persone
ha una bassa consapevolezza del rischio infortunistico in ambiente domestico e non varia neanche
quando vivono con bambini o anziani ultra 64enni.
Queste sono condizioni e situazioni in cui si sottovalutano i rischi, il che favorisce il manifestarsi
delle circostanze che le generano: è proprio in tale ambito che bisognerebbe, quindi, agire in modo
preventivo.
Attualmente esistono programmi efficaci per la prevenzione delle cadute degli anziani, individuati
dal Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG), degli infortuni dei bambini e di quelli legati al lavoro
domestico. Inoltre, le Regioni e le Aziende Sanitarie sono impegnate nel Piano Nazionale di
Prevenzione degli incidenti domestici con progetti specifici.
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La Regione Veneto ha approvato all’interno del “Piano di Prevenzione regionale 2010 – 2012
(DGR 3139 del 14.12.2010) il “Programma di Prevenzione degli incidenti domestici” che prevede la
realizzazione nel territorio di progetti studiati appositamente per diverse fasce di età:
Baby Bum, cambia la vita cambia la casa: promuove la sicurezza domestica dei bambini 0-3 anni
attraverso la distribuzione di materiale informativo sulle eventuali necessità di apportare modifiche
nella propria casa e nel proprio comportamento quando nasce un bambino e man mano che
cresce.
Affy Fiutapericolo: si rivolge ai bambini dai 3-6 anni mettendo a disposizione degli insegnanti un kit
gratuito “La Valigia di Affy Fiutapericolo”, finalizzato alla promozione della sicurezza in casa, e
negli ambienti dove vivono i bambini coinvolgendo anche i genitori.
Argento Attivo: Il progetto si prefigge di raggiungere gli anziani attraverso delle azioni mirate a
sensibilizzare sulla problematica le persone che a vario titolo si occupano dell’anziano (assistenza
sanitaria, sociale e volontariato).
Il Servizio Igiene e Sanità Pubblica nella ULSS n.1 Belluno è attivamente impegnato nei tre
progetti che vogliono essere l’espressione di un impegno concreto della sanità ad andare verso un
coinvolgimento di altri settori della società, nell’ottica del processo di crescita del cittadino e della
valorizzazione delle competenze e delle risorse presenti nel territorio con l’obiettivo di promuovere
la sicurezza in ambiente domestico.
Che cos’è il sistema di sorveglianza PASSI?
PASSI (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) è un sistema di sorveglianza della
popolazione adulta. L’obiettivo è stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati
ai comportamenti individuali, oltre alla diffusione delle misure di prevenzione. Tutte le 21 Regioni o Province
Autonome hanno aderito al progetto. Un campione di residenti di età compresa tra 18 e 69 anni viene
estratto con metodo casuale dagli elenchi delle anagrafi sanitarie. Personale delle Asl, specificamente
formato, effettua interviste telefoniche (circa 25 al mese per Asl) con un questionario standardizzato. I dati
vengono poi trasmessi in forma anonima via internet e registrati in un archivio unico nazionale. Per maggiori
informazioni, visita il sito www.epicentro.iss.it/passi
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