1 Documento Il Consiglio Generale Uiltrasporti – Settore Ferrovieri

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Il Consiglio Generale Uiltrasporti – Settore Ferrovieri riunitosi a Chianciano i giorni 5/6/7
Novembre 2008, ascoltata la relazione della Segreteria Nazionale sugli aspetti sindacali
quali il rinnovo del contratto, gli assetti societari, le relazioni industriali e sullo stato delle
trattative in corso, ribadisce la necessità di arrivare ad una trattativa con le controparti in
tempi certi sul Contratto della Mobilità di cui conferma la finalità e la valenza politica.
Il Contratto della Mobilità è lo strumento per governare le liberalizzazioni in corso che già
si manifestano in modo massiccio nel trasporto merci e nel trasporto regionale.
Per il trasporto passeggeri, a causa di un’inopportuna e non regolata accelerazione della
liberalizzazione, si aprirà uno scenario di mercato competitivo con l’avvio operativo di
nuove società private già dal 2011, mentre nel resto dell’Europa la liberalizzazione si
realizzerà solo nel segmento passeggeri internazionale a partire dal 2016.
Il Contratto della Mobilità dovrà diventare l’unico contratto di riferimento del comparto
trasporti su cui, in aggiunta alla clausola sociale esistente (DLgs 422), si dovrà completare
la tutela del lavoro recuperando l’accordo con il Governo del 18 luglio 2007.
Questione Salariale
Il Consiglio Generale riafferma la necessità di dare una risposta salariale, appena avviata
con certezza e in modo irreversibile la trattativa contrattuale.
Si ribadisce altresì, impegnando la confederazione il tal senso, che è necessario
procedere ad una riduzione della pressione fiscale sugli stipendi a partire dai prossimi
aumenti contrattuali, così come la Uil rivendica da tempo.
Assetti Societari FS
Il Consiglio Generale sottolinea la necessità di mantenere l’Azienda integrata nelle forme
attuali, quale strumento efficace per lo sviluppo del sistema ferroviario in Italia evitando un
indebolimento che faciliterebbe ancora di più la colonizzazione della nostra rete ferroviaria
da parte delle società ferroviarie pubbliche dei Paesi confinanti.
In tale contesto la nascita dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria, ponendo le
materie sensibili nella competenza dell’organismo terzo, ha tolto ogni alibi sul conflitto di
interessi ai sostenitori dello scorporo di RFI dal Gruppo FS. Chi ancora sostenesse la tesi
dello scorporo lo farebbe per scopi che non sono l’equità e la non discriminazione.
Alta Velocità
Il Consiglio Generale ritiene inaccettabile lo scorporo della parte ricca del trasporto (Alta
Velocità) dal trasporto sociale (treni regionali, intercity, lunga percorrenza).
Una simile ipotesi determinerebbe la nascita di due ferrovie: quella economicamente
redditizia da privatizzare ma che servirebbe solo una parte limitata del paese e quella
sociale, pubblica, che dipenderà dalla variabilità e dalla disponibilità dei contributi pubblici
dello Stato e delle Regioni.
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Servizio Universale
Il Consiglio Generale impegna la Segreteria Nazionale e la Confederazione a riprendere il
confronto con il Governo per rendere strutturale il finanziamento con regole certe del
servizio universale anche attraverso contributi aggiuntivi da porre a carico degli operatori
della rete Alta velocità sulla base di un principio di solidarietà per cui il trasporto ricco
partecipa al finanziamento del trasporto sociale necessario ma non sostenibile
economicamente.
Il Consiglio rivendica altresì che i servizi con treni veloci e di qualità debbano coprire tutto
il territorio nazionale a prescindere dalla rete utilizzata così come occorrono regole certe
nella gestione del personale nei vari territori interessati.
Trasporto Merci
Il Consiglio Generale evidenzia che il Piano d’Impresa presentato e condiviso nell’Agosto
del 2007 si è rivelato, al momento, un progetto di buoni obiettivi e di buoni propositi che i
diversi attori (Azienda, Governo, EE.LL.), che avrebbero dovuto sostenerlo e finanziarlo,
hanno contribuito ad affossare. In particolare risulta stravolto per la divisione Cargo.
La politica aziendale mira solo a tagli di servizi che riducono sempre più il trasporto merci
fino a svuotare di personale la Divisione Cargo trasferendolo alle altre Divisioni di
Trenitalia. Il Consiglio Generale rivendica il rilancio del trasporto merci partendo da un
collegamento dei porti del sud dove si realizza un paradosso: la merce destinata all’Italia
viene scaricata nei porti del nord Europa per rientrare nel nostro paese su gomma o con
vettori ferroviari stranieri. In particolare vanno collegati i porti di Gioia Tauro e Taranto che
sono utilizzati dalle grandi navi giramondo.
È assolutamente necessaria la ricapitalizzazione di Trenitalia per il segmento Cargo così
come previsto nel piano d’impresa. A tal fine il Consiglio Generale chiede che la
Confederazione intensifichi la pressione sul Governo per il coinvolgimento efficace e
responsabile del Ministero dell’Economia, azionista unico di Trenitalia.
Il trasporto merci è l’elemento necessario per il riequilibrio modale tra ferro e gomma, per
rendere più sicure le nostre strade, per consentire una corretta gestione energetica e per
portare benefici all’ambiente.
Relazioni Industriali
In una azienda fortemente accentrata che ha annullato di fatto le relazioni industriali, al
centro e in periferia, le regole per le relazioni industriali sono state vanificate. Il Consiglio
ritiene che vada prevista e rafforzata la titolarità delle strutture sindacali territoriali. Ritiene
necessario introdurre una modifica per cui, in caso di disaccordo o per manifesta
“incompetenza/indisponibilità” della dirigenza aziendale a livello locale, la vertenza possa
essere spostata nelle sedi decisionali di vertice mantenendo inalterata la titolarità delle
medesime strutture sindacali territoriali.
Trattativa FS
Per quanto riguarda la trattativa in corso sulla revisione dei processi produttivi legati a
Operation, Manutenzione Infrastruttura, Manutenzione Rotabili, Manovra, Vendita e
Assistenza, Equipaggio Treno ecc. il Consiglio Generale esprime una valutazione negativa
in ordine a:
♦ metodologia della contrattazione: la prosecuzione del negoziato in una serie infinita
di riunioni ristrette non è ulteriormente sostenibile;
♦ merito del negoziato: l’attuale livello delle soluzioni possibili è assolutamente
insufficiente per una soluzione positiva della vertenza.
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Il Consiglio Generale impegna la Segreteria Nazionale a proseguire il negoziato per
giungere a risultati in ordine a:
♦ lo sviluppo del perimetro della produzione;
♦ la riorganizzazione orientata a garantire l’efficacia dei processi, i livelli occupazionali,
la sicurezza e la qualificazione delle attività;
♦ la valorizzazione e il coinvolgimento del livello decentrato di negoziazione per la
contrattazione e la verifica puntuale degli scenari organizzativi e produttivi definiti a
livello nazionale.
Approvato all’unanimità
Chianciano, 7 novembre 2008
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