G U E R R A S I` - G U E R R A N O
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G U E R R A S I` - G U E R R A N O
Anno scolastico 2007—’08 Giornalino dell’ I. C. S. Gino Capponi - sede Gemelli www.icscapponi.it Un pensiero è dominante nei vari dibattiti politici e massmediali: G U E R R A S I’ - G U E R R A N O Racconto ed esprimo le mie opinioni ed emozioni in merito al tema. Nonostante la storia dell’uomo sia molto vasta, l’umanità non sembra aver attraversato nessun lungo periodo senza guerre. La guerra con i suoi orrori e le sue crudeltà sembra appartenere al patrimonio genetico della specie umana! E’ un evento sociale e politico dominato dalla violenza con il coinvolgimento fisico di numerosi territori; è un confronto fra persone e nazioni, ma non solo questo in quanto determina significativi cambiamenti nella cultura, nella religione, nell’arte, nei costumi, nelle abitudini di vita, nell’economia… Le nazioni, infatti, ne escono cambiate. Le guerre sono combattute sopratutto “per risolvere” problemi territoriali e commerciali; ci sono poi i drammatici conflitti etnici… Solitamente le guerre sono precedute da un periodo di tensioni sociali e di crisi economica. A mio parere, la guerra è un fenomeno molto articolato, sia perché ha assunto forme differenti nel corso dei secoli, sia perché è stata messa a servizio di scopi fra loro diversi: ad esempio, guerra di conquista, di liberazione, di religione… La complessità delle guerre è testimoniata sia dal tentativo di scoprire le cause per poterla eliminare, sia dalla convinzione di poter trovare una sua funzione “benefica” per la nostra umanità. Numero 3— Giugno Io credo che le ragioni, per cui una guerra scoppi, possono essere eliminate soprattutto utilizzando la ragione, l’accordo tra gli uomini. La guerra nell’ex Iugoslavia, ad esempio, fu causata da un insieme di fattori, ma il principale fu l’intolleranza religiosa. Secondo me, la globalizzazione ha causato, invece, la “caduta” dei mercati più poveri ciò ha portato alle guerre civili; infatti ha esasperato gli animi della gente proprio perché spesso “distrugge” l’economia di questi Paesi con inevitabili conseguenze negative sulle persone, che spesso si ritrovano a vivere in un clima sociale di forte degrado e povertà. Una volta ho letto un libro intitolato “Della guerra” di Carl Von Clausewiz, in cui l’autore affermava che “…la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi ed è anche un atto di forza che ha lo scopo di costringere l’avversario a sottomettersi alla nostra volontà”. La mia opinione è che la guerra può essere evitata, quando c’è tolleranza e quando si riesce a percepire le ragioni degli altri. Concludendo posso dire che, secondo me, le guerre non finiranno, probabilmente ne saranno necessarie altre; purtroppo ci vorrà ancora il sacrificio di molte altre persone per poter trasmettere il fondamentale concetto di pace! Safia Hegazi classe 3^ F Un’ uscita entusiasmante al “Corriere della Sera” A coronamento di un vivace lavoro svolto durante il corrente a. s. dalla nostra giovane redazione, giovedì 22 maggio i ragazzi si sono finalmente recati in visita presso il Corriere della Sera, dove, accolti da alcuni giornalisti hanno avuto la possibilità di ampliare le loro conoscenze giornalistiche. E’ stato spiegato lo straordinario percorso da svolgersi in tempi brevissimi per arrivare alla stampa del quotidiano, che è possibile acquistare già alle due di notte in alcune edicole della nostra città. Il direttore del Corriere Salute, prof. Angelo de’ Micheli, che i ragazzi hanno avuto modo di conoscere personalmente, ha sottolineato il forte coinvolgimento che ricade anche sulla sfera privata di ciascun giornalista, il quale non deve avere limiti nell’ impegno, ma essere costantemente “al servizio della notizia”. Dopo questo significativo messaggio c’è stato il momento più divertente di quest’uscita. Il grafico di redazione, oltre a dimostrare come sono assemblati i vari pezzi di una pagina, grazie al supporto del ‘timone digitale’, ha sorpreso i ragazzi con le sue magie: con la foto di gruppo scattata nello storico ingresso di via Solferino, ha scambiato e deformato i loro visi in spiritose caricature. E’ stata certamente un’ uscita didattica significativa che rinfrancherà nel loro impegno i componenti della redazione della Gazzetta del Fannullone. Lo stesso impegno al quale più volte sono stati sollecitati dal nostro Dirigente Scolastico prof. ssa Izzo, durante le sue preziose visite. Dopo una breve cronistoria riferita ad alcune attività svolte dai compagni che li hanno preceduto negli anni scolastici trascorsi, la Dirigente ha proposto di valorizzare tali contributi chiedendo ai nostri giornalisti di recuperare con l’aiuto dei docenti tutte quelle attività a carattere formativo e didattico, seppur con le dovute modifiche ed aggiornamenti necessari, che potrebbero così riprender vita all’interno del nostro Istituto. La redazione conclude questo intenso anno di lavoro, che può a volte aver avuto accenti vivaci dovuti alla giovane età dei suoi componenti, rilanciando a tutti gli alunni questo importante messaggio, sperando di aver comunque stimolato al piacere della lettura, e di ritrovarci a settembre con un rinnovato gruppo scrivente, capeggiato dal simpatico “FANNULLONE”. Un sentito grazie a tutti coloro che hanno contribuito al successo del giornalino e buone vacanze dalla redazione! 2 Salve a tutti!!! Sono Elisabetta Bove, la vostra redattrice della classe 2^ E. Come già sapete, io ho molta fantasia ed idee bizzarre…infatti, in questo articolo, desidero proporvi consigli, spiegazioni, abbreviazioni, parole nuove sui MESSAGGI!!! Innanzitutto, i messaggi vengono chiamati msg o più comunemente sms. Questa parola deriva dall’inglese “Short Message Service”, che significa “servizio di messaggi brevi”. E sono proprio brevi; infatti si possono scrivere solamente 160 caratteri, non uno di più. Ma per risolvere il problema sono stati inventati gli emoticons, ovvero faccine e segni per comunicare la propria emozione. In questo articolo intendo proporvene alcuni, che serviranno appunto per scrivere i vostri messaggini: : ) Æcontento : ( Ætriste ; ) Æstrizzata d’occhio :-p Ælinguaccia :-O Æmolto sorpreso :-I Æfissare, osservare :D Æ molto contento :’( Æpiango :-D Ærisata =(8^(I) Æhomer <3 Æti amo. Spesso, al giorno d’oggi, si sente parlare alla televisione di sondaggi, che rivelano le opinioni dei ragazzi sugli adulti, ma il contrario, negli ultimi tempi, è piuttosto numericamente scarso. Generalmente gli adulti nei confronti dei giovani esprimono critiche negative dimenticandosi di aver vissuto anche loro questa delicata fase della vita. Spesso ci chiamano “teste vuote”. I ragazzi, quindi, si pongono in un atteggiamento polemico nei confronti dei genitori, dei parenti, degli insegnanti, degli amici dei genitori, perché non si sentono capiti o considerati per quello che sono. Uno dei più frequenti giudizi negativi, che viene loro rivolto riguarda l’abbigliamento, essi optano per uno stile “casual” o “alla moda”, gli adulti, invece, preferiscono vestirsi con abiti più tradizionali, anche se non mancano genitori che indossano jeans o magliette, che lasciano scoperta la pancia… La Gazzetta del Fannullone Essi hanno un vantaggio ed uno svantaggio: il vantaggio è che si possono scrivere i messaggi più velocemente e lo svantaggio è che la nostra lingua viene ristretta e perduta. Quindi non usufruitene troppo, mi raccomando!!! Oltre agli emoticons gli adolescenti usano accorciare le parole oppure usare i numeri al posto di paroline. Vi faccio un esempio: “6 proprio 3menda, Vale!!! T 6 diment il msg X Mauro!!!” Questa frase, anche se composta da molti caratteri, risulta molto facile da capire ed anche da scrivere per chi nel cellulare ha il T9. Chi ama il classico messaggio d’amore o d’amicizia usa molto le cosiddette “Catene di Sant’Antonio”, che sono state inventate per mandare un messaggio ad una persona in modo che essa possa mandarne un altro, e così via. Per questo si chiamano catene. Esistono anche molte catene d’amore e d’amicizia; ve ne mostro una: STAMATTINA APRENDO LA FINESTRA UN ANGELO MI CHIESE CHE COSA MI AUGURAVO PER OGGI. GLI RISPOSI DI PRENDERSI CURA DI UNA PERSONA A ME CARA E DI TUTTA LA SUA FAMIGLIA. Un’ altra critica dei “grandi”, spesso ingiusta è quella relativa al linguaggio giovanile, infatti i ragazzi talvolta usano una “lingua” che ricalca il modello pubblicitario di personaggi famosi; spesso abbreviando le parole, come negli sms o nelle e-mail; alcuni di questi termini sono “raga”, “sore, “sballo”, “fra”, “xchè”, “ke”, “cmq” (comunque)… 3 GLI ANGELI ESISTONO E QUANDO NON HANNO LE ALI SI CHIAMANO AMICI Da quando è stato inviato il primo s.m.s.(il 03/12/92) la tecnologia ha cercato di modernizzarsi cercando di creare nuovi cellulari, nuovi modi di scrivere ma anche dei programmi in rete in cui si può comunicare, parlare, vedersi. Sto parlando di MSN. MSN è un programma di messaggistica istantanea in cui delle persone possono scriversi, parlare, vedersi ed anche spedirsi foto e immagini. A parer mio, vi consiglio subito di scaricarvelo da Internet, perché è davvero fantastico!!! Beh, il mio articolo è finito qui e vi devo lasciare. Spero proprio che il mio articolo vi piaccia e spero che seguirete i miei consigli. All’ anno prossimo!!! la vostra Elisabetta La generazione dei nostri genitori, al contrario utilizza un linguaggio corretto, senza abbreviazioni, che i giovani definiscono “antico”, ma che in realtà segue scrupolosamente le regole della grammatica. Capita che i giovani di fronte ad un adulato si “blocchino” per paura di sbagliare, di dire sciocchezze, superficialità o di essere sottoposti ad eventuali punizioni. Gli adulti non sopportano certi comportamenti nei loro confronti perché colgono maleducazione, aggressività e mancanza di disciplina e rispetto. Criticano la poca voglia di studiare, di impegnarsi e di sacrificarsi, dimenticandosi di aver avuto talvolta anche loro questo tipo di realtà. In conclusione, secondo me, gli adulti nel criticare i ragazzi, spesso, hanno ragione, ma dovrebbero sforzarsi di capirli, di dialogare con loro sempre con rispetto e tanta, tanta pazienza. Francesca Restelli 3^ F La Gazzetta del Fannullone La nostra scuola media GEMELLI dell’ Istituto Comprensivo “GINO CAPPONI” sorge proprio al centro del Quartiere “TORRETTA”. Deve soddisfare un’ utenza, che coinvolge diversi quartieri (La Spezia e Stadera), i recenti condomini di via Donna Prassede e ci auguriamo prossimamente anche la residenza “ALZAIA”, dove, fino a pochi anni fa, era attiva la cartiera Binda. In tempi ancora recenti, il nostro quartiere era ben delimitato dal Naviglio Pavese e dal tratto finale dell’ A7, l’ autostrada dei Fiori che collega la nostra metropoli alla riviera ligure. Il Signor Passera, raffinato cultore della milanesità e rappresentante dell’ Associazione culturale ’EL PUNTESEL’ è stato invitato dalla nostra insegnante d’ Arte e Immagine nelle classi 3^ E e 3^ F, per diffondere e valorizzare la storia di questa zona, dove parecchi di noi sono nati o quanto meno risiedono. Abbiamo così saputo che, in tempi remoti, questo territorio - quando i super condomini non esistevano - era caratterizzato dalla campagna, da animali ed in particolare dalla ricchezza dell’ ACQUA. Infatti proprio all’ acqua si ricollega la denominazione del quartiere BARONA, che deriva dall’ espressione ligure ‘ASCO SCU OSCO’, che significa ‘idrico’, ‘umido’, e non è un caso che paesi vicini si chiamino Buccinasco, Binasco, Bellusco, ai quali si deve aggiungere la dicitura pre-longobarda ‘BAR’, che significa sterpeto, ma che grazie all’ opera dell’ uomo si trasformerà, col tempo, in una florida realtà rurale. Il termine Barona è presente già in un documento dell’ 800 d. c., in cui è indicato il ‘VICUS BARONI’ ed in un altro longobardo del 793 d. c., in cui si dichiara un diritto di proprietà. Nel 973 d. c., Ottone II, imperatore tedesco, concedeva questo territorio ai frati del Monastero di San Francesco di Pavia. Nella nostra zona, regnavano animali come ‘scorbatt’, ‘gamber’, ‘rannon’, ‘pessit’, ‘ragn’, ‘bissa scudelera’ e vivevano circa seicento persone raggruppate in quaranta famiglie, che, sfruttando la forza dell’ acqua tramite le ruote a pale dei mulini, i così detti ‘rodigini’, consentivano non solo la lavorazione del ferro, ma soprattutto la produzione, in questo territorio a sud di Milano (faceva parte dei Corpi Santi) di circa l’ 80% della produzione di farine necessarie per nutrire l’ intera città. Ecco così spiegata la presenza di numerosi complessi cascinali. In essi si svolgeva una dominante e florida attività agricola, che caratterizzò, sino a tempi recenti, il sud di Milano. Articolo scritto ‘a otto mani’ da: Martina Di Bella (classe 3^ E), Giulia Lamonaca e Safia Hegazi (classe 3^ F), unitamente a prof.ssa Tiziana Travaglini grazie all’ intervento didattico e culturale del Signor P. Passera Infatti, tra questi, è bene ricordare la cascina TORRETTE che “ha lasciato in eredità” il nome al nostro quartiere. Essa era ubicata in corrispondenza della nostra ‘piazzetta’ in vicinanza degli attuali grandi pioppi di via fra’ Cristoforo n° 2. Venne demolita verso gli anni ’60, per edificare il nostro quartiere; era caratterizzata da una doppia torretta: questo spiega l’ appellativo “Torrette”. Queste tipiche strutture servivano non solo per la cattura di un’ appetibile uccellagione, ma fondamentalmente per la ventilazione di quel foraggio che, una volta raccolto, fermentando e producendo gas, necessitava di un’ adeguata ventilazione. In epoca spagnola, San Carlo Borromeo censiva, in questo territorio, la piccola chiesa di Santa Maria la Rossa “ad fontigium”, ai fontanili, a ridosso della Conca Fallata lungo il Naviglio Pavese (fu portato a termine durante la dominazione spagnola), un canale nato per collegare Milano a Pavia, perché i traffici commerciali ormai abbondavano. “Il nostro” Naviglio Pavese, che tanti di noi possono attraversare grazie a due ponticelli, per raggiungere la nostra scuola (molti studenti provengono dal quartiere Stadera), è solcato da ben 14 conche; esse servono per superare i dislivelli, che caratterizzano il suo percorso dalla Darsena a Pavia. Il lungimirante Sig. Binda costruì, nei pressi della Conca Fallata, una cartiera, uno dei primi complessi industriali del territorio milanese: essa, sfruttando il salto dell’ acqua, ricavava quell’ energia idroelettrica necessaria per far azionare i grandi macchinari. 3 In passato, sulle placide acque del naviglio, le merci, a bordo delle chiatte, “viaggiavano” molto lentamente, ma ancor più tempo impiegavano queste tipiche imbarcazioni, per risalire la corrente; esse erano trainate lungo l’ alzaia dalla forza animale, sovente integrata da quella di muscolose braccia umane, per tornare in darsena e caricare nuovamente latticini, granaglie, laterizi; questi ultimi erano facilmente ricavati dal terreno argilloso che caratterizzava il nostro territorio, e cotti, nelle numerose fornaci presenti in zona. Le chiatte erano molto capienti e lunghe: i loro 23 metri potevano contenere il corrispondente di sette attuali tir! Sì, ragazzi, avete capito proprio bene. Ma con il XX secolo, in epoca d’ industrializzazione, le necessità cambiarono rapidamente. Queste imbarcazioni furono sostituite con nuovi mezzi di trasporto su rotaia, i treni. Tra questi c’ era lo storico “Gamba de legn”, per il suo incedere traballante. Oggi i treni sono stati largamente soppiantati dagli autotreni. Traffico congestionato, aria irrespirabile, inquinamento acustico in nome di che cosa? Queste e altre sono le trasformazioni, che, nel tempo, sono avvenute nelle nostra zona, nel nostro quartiere Torretta, nato verde, ma ancora per quanto tempo ? Nel canale di sfogo del naviglio pavese, in prossimità della nostra conca fallata, l’ AEM ha sfruttato la forza dell’ acqua disponendo una turbina, che trasforma questa energia naturale in elettrica, e la eroga a numerose famiglie e “viene distribuito” inoltre calore tramite una nuova centrale termoelettrica. La cartiera Binda è stata dismessa, ma la parte più antica, sarà destinata ad uso artigianale. Le zone a capannoni sono state demolite e saranno destinate a residenza privata. E che dire della megapiazza Maggi messa a confronto con la nostra amata “piazzetta”, punto di ritrovo per noi ragazzi per raggiungere poi con la vicina fermata metropolitana di Famagosta le più svariate zone della città? Ma ALBORELLE (“pesit”), RANE TORO (“ranonn”), TARTARUGHE d’ ACQUA (“bissa scudelera”), GAMBERO di FIUME (“gamber”) dove siete? Mi risponde lontano il melodioso canto primaverile di uno MERLO (“SCURBAT”): “Ma queste sono storie d’ altri tempi”… Il Signor PASSERA durante la sua lezione. 4 La Gazzetta del Fannullone Pensi che sia vero che chi viene trattato con affetto e gentilezza spesso diffonde, poi,a sua volta cordialità intorno a sé? Perché? Nella società di oggi, secondo me, i rapporti tra gli individui sono molto cambiati rispetto ad alcuni anni fa. Al giorno d’oggi, infatti, a causa degli impegni di lavoro, le persone “curano” di meno i rapporti sociali. Tutto ciò perché la vita è sempre più frenetica e soprattutto nelle grandi città, si è sempre più stressati, perciò si è più facilmente scontrosi e ci si isola. Si dà maggiore importanza al lavoro, anche a causa del bisogno di denaro e non ci si “ritaglia” più uno spazio di tempo per sé stessi, per svolgere un’attività che ci piace tanto, come la lettura, uno sport… Una conseguenza di questo clima è la tendenza a non considerare più tanto gli anziani e trascorrere meno tempo con loro, anche solo per sorseggiare insieme una tazza di cioccolata con panna o un gelato. Io, per fortuna, ho un buon rapporto con le mie nonne e le vedo una volta alla settimana. Però, per quanto mi riguarda, è più facile che io sia scontrosa e che voglia stare un po’ da sola. Anche solo per leggere un libro o passare del tempo al computer. Verso gli altri posso avere comportamenti gentili o, al contrario, aggressivi, a seconda delle persone, del mio umore, della giornata, che ho appena affrontato o che sta per iniziare; in generale, però, sono abbastanza cordiale con i miei amici e non solo. Non credo di avere pregiudizi verso le persone, forse, in passato, ora rispetto tutti, chiunque essi siano. Mi comporto così perché ricordo sempre questa massima di Carl Rogers “La nostra prima reazione di fronte all’affermazione di un altro è una valutazione o un giudizio, anziché uno sforzo di comprensione. Tu personalmente come reagisci ai rapporti aggressivi? E a quelli affettuosi e gentili? di Francesca Restelli classe 3^ F Quando qualcuno esprime un sentimento o un atteggiamento o una opinione tendiamo subito a pensare “è giusto”, “è stupido”, “è scorretto”, “non è gentile”. Molto di rado ci permettiamo di capire esattamente quale sia per lui il significato dell’affermazione”. Infatti, ad esempio, a scuola sono in buoni rapporti con la maggior parte dei miei compagni, ma non con tutti: sarebbe impossibile! A casa, invece, tratto i miei familiari con gentilezza, per la maggior parte delle volte, anche perché tutti noi rispettiamo i luoghi “privati” di ciascuno, gli oggetti non nostri, gli spazi comuni… Gli altri nei miei confronti si comportano bene, soprattutto i compagni di scuola, per evitare forme di razzismo mi trattano con gentilezza. C’è però un’eccezione, ogni tanto, con la mia migliore amica che talvolta si comporta in modo un po’ dispotico. In ogni caso, però, io non sono disposta a cambiare per gli altri. Forse modificherei il mio modo di essere solo quel poco che serve per vivere meglio con gli altri, ma non sono disposta a “snaturare” completamente la mia personalità, per una “nuova”, fatta a modello di quello che vogliono gli altri, perché penso che ognuno sia importante per quello che è: se stesso! Infatti, le mie amiche e i miei amici mi accettano per quello che sono e non cercano di cambiarmi. A tal proposito ricordo due libri di Jerry Spinelli “Stargirl” ed il seguito “ Per sempre Stargirl”, dove è narrata la storia di una ragazza considerata “diversa” poiché fortemente anticonformista. Durante il concorso della Fiera del libro “Libri in gioco”, inoltre, ho conosciuto una ragazza di nome Roberta che non segue la moda e per questo viene considerata “diversa”; si sente emarginata dato che vive in un piccolo paese della Puglia. Il comportamento che gli altri hanno verso di noi, secondo me, non deve influenzare erroneamente il mio modo di vivere i rapporti sociali. Posso citare alcuni esempi della vita reale: Maria Teresa di Calcutta non si preoccupò dei pregiudizi e Mahatma Gandhi lottò pacificamente per l’indipendenza dell’India. Cito anche altri esempi, ma tratti da libri: nel romanzo “abbasso le regole” di Sandra Glover, una ragazza volontaria, che lavora in una casa di riposo per anziani, nonostante le proteste della direttrice, cerca di ottimizzare il modo di vivere degli ospiti. In un altro libro “Alf Moon – detective privato” di Eoin Colfer, il figlio di un boss locale aiuta l’investigatore a risolvere un’importante indagine. Dunque, anche se gli altri non ci trattano come vorremmo, noi dobbiamo cercare di essere gentili il più possibile con loro. Questo concetto è racchiuso in queste due citazioni: “ La gentilezza consiste nell’amare la gente più di quanto essa meriti” (J.Joubert) e ancora “E’ saggio applicare l’olio di una raffinata gentilezza ai meccanismi dell’amicizia” (Simonie Gabrielle Claudine Colette). di Erika Monti 3^ F Tutti i giorni mi capita di pensare e sognare a ciò che potrei fare una volta conclusa la scuola superiore, quando entrerò nel mondo del lavoro. In questi momenti realizzo progetti sul mio futuro, penso a ciò che diventerò quando “concretizzerò” finalmente il mio sogno: diventare una guida turistica e viaggiare per il mondo. Tutto ciò accadrà, però, soltanto quando finirò la scuola superiore, che ho scelto. Fantastico anche su ciò che potrei fare, se decidessi di cambiare indirizzo scolastico. Nei miei sogni, sono una ragazza che si sposta da un aereo all’altro, come guida turistica, per un’agenzia di viaggi. Una “girl” che gira il mondo in compagnia della sua valigia e di un guardaroba ben “quattro stagioni”. Vivrei in una casa tutta mia, da condividere con un’amica, che sarebbe una casa dai mille colori! uno per ogni stanza. Nella camera da letto o nel soggiorno conserverei i ricordi dei miei viaggi. Quando sogno, penso anche a cosa potreb- be succedermi, se mi innamorassi, magari con il passare degli anni penserei di avere dei figli, ma ciò mi procurerebbe preoccupazioni: cosa succederebbe alla mia carriera lavorativa? Dovrei lasciare il lavoro per fare la mamma? Questo pensiero di maternità è l’unico che mette in crisi in mio progetto attuale di vita futura. Per ora, ogni sogno si conclude sempre con me che torno da un viaggio di lavoro. La Gazzetta del Fannullone di Pino Alice classe 2^ E Sono le 13.48, finalmente il suono della campanella ci condurrà in mensa per il pranzo. Mangio ed osservo alcuni di noi scostare parti di cibo da una parte all’ altra del piatto, mescolare e impastare in un gioco di disprezzo e disgusto, forse perché sazi delle merendine di cui abbondano i nostri zaini. Per questo penso sia fondamentale riflettere, tutti noi ragazzi, sul rispetto del cibo e sulle nostre fortune a non esserne carenti, pur manifestando critica nei confronti della preparazione o qualità delle pietanze. Mi viene, in mente la lettura di un recente articolo dell’ “Espresso”, in cui si tracciava una mappa dei paesi colpiti dalla crisi alimentare: circa quaranta e fra questi almeno venti paesi afflitti da carestie disumane. Circa 50 milioni di bambini muoiono ogni anno, nel mondo, per fame; quasi l’intera popolazione dell’Italia. Come non possiamo riflettere su tutto questo? La nostra insegnante di lettere ci ha assegnato un testo argomentativo: Cos’è la pace ? Definire la pace non è facile. Se penso alla pace mi viene in mente anche la guerra, la sua antitesi. Non c’è pace se prima non c’è stata una guerra, ogni conquista umana è stata sempre segnata da una lotta, da un conflitto nato da problemi di sopravvivenza, di desiderio, di potere, da problemi religiosi. La storia dell’umanità è ricca di episodi di violenza ai quali hanno fatto seguito periodi di tranquillità, di pace, che non sono mai durati a lungo. Per ottenere una vera pace sarebbe necessario riuscire ad avere rapporti di amicizia con gli altri popoli, di equilibrio, politici e religiosi che lascino libertà di culto e di religione. Pensare di vivere in un mondo completamente in pace sempre e comunque è un utopia, un sogno irrealizzabile. Malgrado la dolorosa esperienza di due conflitti mondiali ci sono ancora popoli che lottano tra loro senza trovare concordia ed armonia. 53 “La fame e la sete non distruggono solo la forza fisica, ma anche quella spirituale e morale, spogliano l’uomo dell’umanità, dell’intelletto, della coscienza”, cito una frase del filosofo tedesco Feuerbach. Leggevo inoltre, che “l’estrema povertà potrebbe essere sradicata con una spesa di 80 miliardi di dollari l’anno, cioè meno del patrimonio accumulato dalle sette persone più ricche del mondo”.Penso che a determinare ciò di cui si è detto, sia l’indifferenza, l’insensibilità e la violenza degli adulti che hanno il potere per cambiare il corso delle cose. Forse noi ragazzi dovremmo fare di tutto per non diventare adulti come loro, cominciando dai piccoli gesti di ogni giorno. Per me non esistono, non ci sono e non ci saranno mai guerre giuste e lecite; penso ad esempio alle crociate; guerre combattute dai popoli cristiani d’Europa contro i musulmani con l’intento di liberare il Santo Sepolcro. Guerra santa in antitesi al primo pacifismo cristiano; condotta da papi o vescovi che si è risolta in un conflitto sanguinoso dettato da finalità politiche e territoriali. Perché si ottenga la vera pace è necessario che l’uomo superi l’egoismo, la presunzione, lo strapotere sconfiggendo la parte malefica che è in ognuno di noi. Soltanto con la purificazione dell’anima si potrà raggiungere la vera pace. A mio parere le armi nucleari (a distruzione di massa) non sono a difesa della pace ma sono un pericolo costante. Perché il mondo migliori è necessario educare l’individuo alla non violenza. di Romanelli Gianmarco classe 3^ E La Gazzetta del Fannullone 6 Altro che "finestra sul mondo": l'occhio è al massimo uno spioncino che si sposta continuamente (3 o 4 volte al secondo) e setaccia l'ambiente esterno alla ricerca di nuove informazioni visive! Quando muoviamo gli occhi da una parte all’altra, il cervello ha il compito di "spegnere" la visione per evitare l'effetto telecamera cioè le "strisciate" che si vedono talvolta in tv quando i cameraman spostano velocemente l'obiettivo della telecamera da un punto all'altro. Ciò significa che per un quarto del tempo che passiamo da svegli siamo ‘ciechi’(anche se a noi sembra di vedere sempre tutto e tutti!). di Giulia Guazzotti classe 2^ E In queste due figure, la seconda rappresenta l’ inverso dell’ altra. I due segmenti (le due linee rette) sono uguali. Ad esempio:in una normale giornata in cui siamo svegli per circa 16 ore, in 4 di queste non vediamo nulla.Attraverso le illusioni ottiche gli psicologi e gli scienziati studiano alcuni processi che vengono ‘attivati’ dalle persone; la cosa interessante è che questi processi sono in stretta connessione con fenomeni come stress, umore, ecc.. e influenzano non solo la percezione ma anche il pensiero, la categorizzazione e l’elaborazione delle nostre emozioni. Gli oggetti e gli eventi del mondo circostante producono una molteplicità indefinita di radiazioni di varia intensità e frequenza. Talvolta si producono errori (illusioni ottiche), o nel facilitare la categorizzazione, si creano associazioni (figure reversibili). I cerchi centrali sono uguali. Non sempre però il cervello ci trae in inganno. Ad esempio, quando leggiamo un testo il cervello ci consente di anticipare la lettura ricordando il significato di un termine già incontrato in precedenza. Se osservate il testo riportato qui a fianco, vi accorgerete che è possibile leggerlo facilmente, anche se in ogni parola è stato cambiato l'ordine di tutte le lettere, ad eccezione della prima e dell'ultima. Giuseppe Arcimboldo è un famoso pittore milanese del Cinquecento. Caratteristico della mentalità arcimboldiana è il desiderio di scoprire le relazioni presenti tra macrocosmo e microcosmo e di interpretarle secondo la propria capacità inventiva, creando qualcosa di unico ed originale. Questo e– merge soprattutto nelle sue rappresentazioni pittoriche, in particolare quelle degli “Elementi”,ciononostante anche nei disegni da lui fatti in varie occasioni si vede l’indagine condotta dall’artista riguardo i misteri della natura che vengono osservati da un punto di vista completamente nuovo, che è la vera chiave del successo e della popolarità di queste opere che, per la loro fantasiosa astrattezza, furono molto apprezzate dalla corte asburgica. L’ Arcimboldo si divertiva a creare ingannevoli composizioni con elementi del mondo vegetale. Arcimboldo: composizioni Escher: angeli e diavoli. Escher, invece, è un famoso artista olandese del Novecento. Diventò famoso per il comune talento di costruire e rendere chiari alla mente mondi inimmaginabili dalle prospettive distorte o impossibili. L'artista è un geniale creatore di illusioni, di mondi ed oggetti irreali che ad una sommaria occhiata possono ingannare ed apparire reali, rivelando ben presto nascoste sorprese. Il segreto di quella che può sembrare una fantasia immaginativa fuori del comune, legata ad una straordinaria capacità grafica, sono la matematica, la geometria, passioni tanto forti in Escher quanto quella artistica . La Gazzetta del Fannullone Finalmente la mattina di lunedì 18 febbraio la mia classe, I F, insieme alla I C, è partita per Cavi di Lavagna in provincia di La Spezia in Liguria. Si tratta di giorni bellissimi che io aspetto sempre con gioia. In pullman mi sono seduto vicino ai miei amici e il viaggio è passato senza problemi. Arrivato in un albergo, dopo le formali spiegazioni, sono salito in stanza con due miei compagni. Al pomeriggio abbiamo visitato il paese di Lavagna: è stato bellissimo vedere le case una vicina all’altra con i tetti tutti neri perché rivestiti con l’ardesia, tipica del luogo. Martedì abbiamo fatto la gita più bella e più lunga: siamo andati a visitare le famose Cinque Terre. Era sorprendente vedere quei paesi che sembravano presepi con dietro le montagne a picco sul mare. In seguito abbiamo percorso uno dei sentieri più famosi, la Via dell’Amore: da lì si ammiravano dei paesaggi meravigliosi. Dal giorno 3 al giorno 13 marzo di quest’ anno ho avuto la fortuna di visitare, insieme ai miei genitori, le città più importanti della Cina. Questo viaggio è stato molto interessante e istruttivo. E’ stato inoltre in parte inaspettato e in parte sognato e voluto. Ho visitato quattro città: Pechino, la capitale sede delle imminenti olimpiadi, Shangai, sede del prossimo Expo, Xi’ an e Guilin. La più avanzata e apprezzata da me è stata la capitale, ricca di monumenti ( La Grande Muraglia, La Via Sacra e La Città Proibita); questa città è molto avanzata tecnologicamente e abbastanza pulita rispetto alle altre. di Campo Alberto Il giorno seguente siamo stati a Sestri Levante e, lungo il percorso, abbiamo osservato ed annusato l’odore di alcune piante della macchia mediterranea; abbiamo imparato come i contadini raccolgono le olive con l’uso di reti. Durante il cammino abbiamo visitato la Rocca di Sant’Anna, Nel pomeriggio siamo andati a Camogli, al Museo Marinaro dover abbiamo scoperto diversi tipi di navi a noi sconosciute: il più famoso è il brigantino. E’ stato bello vedere una polena che ha navigato, chissà per quanto tempo! Durante la serata abbiamo ballato in discoteca. Giovedì abbiamo visitato Chiavari e il Museo Archeologico. Chiavari deriva il suo nome da “chiave”, perché era il paese più importante per gli scambi commerciali con le valli interne. Nel paese abbiamo visto alcuni luoghi importanti come la Chiesa e il Palazzo di Giustizia. Nel Museo Archeologico abbiamo osservato i vari strumenti di lavoro e di caccia degli uomini primitivi, costruiti con le pietre del luogo. Venerdì siamo andati a vedere una vera miniera! Siamo entrati con un trenino e poi abbiamo percorso un tratto a piedi, guardando sia i diversi strumenti di lavoro dei minatori e le varie gallerie che essi percorrevano. Ho apprezzato tutte le gite. Con le animatrici mi sono trovato bene e non ho avuto problemi. Durante il tempo libero mi sono divertito con i miei compagni. Questa esperienza mi è piaciuta moltissimo, perché ho imparato nuove cose e, nello stesso tempo, sono stato all’aperto con i miei compagni, ammirando paesaggi che non si vedono tutti i giorni. di Federico Squillacioti classe 2^ E Shangai è stata probabilmente la città più interessante sotto il profilo urbanistico , grazie al grattacielo, terzo al mondo per altezza, situato al centro della città. La cosa più interessante è stata appunto la visita a questo grattacielo. Il facchino a Shangai Xi’ An: ambulante Pechino: La città proibita 7 A Xi’ An mi ha colpito molto l’ esercito di terracotta, ossia una schiera di soldati di terracotta ( 6000) posizionati vicino alla tomba di un imperatore per difesa eterna e ritrovato casualmente da un contadino. La città di per sé è stata deludente, ad eccezione del mercato dove ho potuto scoprire il volto più pittoresco della Cina e le sue antiche tradizioni e mestieri. Guilin è invece un paesino agricolo ricco di scorci suggestivi. Qui mi ha colpito la visita alla grotta di bamboo, illuminata da magnifiche luci . Nel complesso è stato un ottimo viaggio, che mi ha colpito molto anche per la cultura di un popolo così lontano da noi, di cui conosciamo poco. 8 La Gazzetta del Fannullone Nell’ ora di scrittura creativa noi della classe 1^C quest’ anno abbiamo studiato, insieme ai proff. Emiliani e Tomasi, come si realizzano fumetti e storie. Ci siamo basati su due criteri fondamentali: CODIFICA e DECODIFICA. Abbiamo cominciato con la decodifica, un sistema utilizzato per conoscere il linguaggio dei fumetti, dove abbiamo studiato le caratteristiche ed il significato di ogni singola parte di un fumetto ovvero nuvolette, didascalie, cornici, i simboli onomatopeici ecc… e Fireman e Iceman sono due amici e supereroi difensori della città di Islancity. Fireman ha il potere di lanciare fuoco, invece Iceman quello di lanciare ghiaccio,trasformarsi in acqua e in vapore. Un giorno,dopo aver sventato una rapina in banca, dalla terra spuntò Rocking, un mostro di terra, con l’intenzione di distruggere i supereroi, allora ordinò ai suoi scagnozzi di fango di distruggerli. Abbiamo poi introdotto il criterio della codifica, cioè lo studio della realizzazione di fumetti; su questo ci siamo soffermati per più tempo. Il lavoro si è svolto così: siamo stati divisi in più gruppi costituiti da tre persone, due delle quali si sono occupate del disegno e l’altra dell’organizzazione. Come prima fase del lavoro abbiamo proceduto con la realizzazione discorsiva della storia. Successivamente, l’abbiamo suddivisa in sequenze che, più avanti, abbiamo trascritto sotto forma di fumetto, con disegni e nuvolette. Infine i lavori sono stati colorati e ricontrollati. Il progetto si è rivelato soddisfacente e, nel complesso, molto divertente! Come dimostrazione di ciò che avevamo fatto, ogni gruppo ha anche realizzato una breve relazione sul lavoro svolto per esporlo agli altri. di Alessi Mattia, Covella Jury e Flores Diana Ma Fireman fece seccare con il suo fuoco e Iceman congelò i mostri di fango, così Rocking fu costretto a ritirarsi nel suo rifugio sotterraneo, dove presto avrebbe escogitato un altro piano malvagio. Dopo pochi giorni, il malvagio Rocking spezzò in due le rotaie di un treno e allora Fireman e Iceman furono avvisati dal capo della polizia e volarono sul posto.Mentre Rocking era impegnato a spezzare le rotaie, arrivarono i due supereroi che lo colsero sul fatto. Fireman risaldò le rotaie e con lo straordinaria velocità, Iceman le raffreddò e cosi il treno passò senza problemi. Iceman si trasformò in acqua per filtrare nel terreno, per arrivare al rifugio di Rocking. Nel frattempo, Fireman cercava di farsi strada sciogliendo la roccia fino al rifugio di Rocking. All’ inizio era tutto silenzioso, ma a un certo punto spuntò fuori Rocking con un mostro al suo fianco. Ma, dall’alto arrivò Iceman che, con l’attacco congelante, distrusse il mostro. Rocking tentò di scappare, ma Fireman fece una barra di fuoco, dove il malvagio rimase intrappolato. Allora i due amici distrussero Rocking con un super pugno e… finalmente la pace poté ritornare nella città di Islandcity. La Gazzetta del Fannullone A Paperopoli vive un papero molto pauroso. Assieme a lui vivono i suoi tre nipotini: Qui, Quo, Qua. Nella stessa città abitano la sua quasi fidanzata Paperina e suo cugino Gastone. Quest’ultimo è molto antipatico e fa di tutto per non rendere simpatico Paperino agli occhi di Paperina. Quindi tra loro c’è sempre una contesa per la fidanzata. Un giorno, Gastone si recò da Paperino e gli propose una sfida: chi sarebbe riuscito ad avventurarsi nel castello di una strega, malvagia e intenzionata a lanciare malefici, avrebbe potuto fidanzarsi con Paperina. 93 Dopo entrò nel castello e… sentì il coraggio scorrergli , gli lasciò la proprietà con tutti i tesori al snelle vene! Impavido, affrontò tutte le prove che il castello gli presentò, compresa la strega Amelia, che, sconfitta gli lasciò la proprietà con tutti i suoi tesori al suo interno. di Dorata Davide, Savino Mirko e Suardi Sibilla. Per non apparire coniglio, Paperino accettò la sfida e si recò al famigerato castello insieme ai nipoti. Questi ultimi decisero di aiutare lo zio e di donargli una maglia magica, che sarebbe servita, a infondergli coraggio. Lui la indossò, convinto che non sarebbe servita, perché aveva troppa paura. Quando uscì, si accorse che Gastone aveva vinto dei soldi per non essere entrato all’interno del castello, ma questa vincita non era pari all’amore di Paperina, che, contenta, si fidanzò con Paperino. I suoi nipoti gli si avvicinarono e gli dissero che la maglia che non era affatto magica! Paperino si sentì molto felice per avere affrontato le sue paure con il suo coraggio. Da allora la sua prova venne ricordata per sempre e visse sempre contento con la sua nuova famiglia. È il primo giorno di scuola di Topolino. È molto contento, poi succede una cosa strana; la scuola inizia a tremare, i banchi cadono, i suoi compagni si spaventano, le prof. urlano e il preside pensa all’ evacuazione. Topolino che non si lascia prendere dal panico, cerca di mettere in salvo i suoi compagni anche i proff., ma non la prof. di matematica perché odia lei e la sua materia, ma ama la letteratura e in particolare l’epica cavalleresca. realizzato da: Sara Caterino, Samantha D’Elia e Dylan Vargas Muore la prof. per colpa del terremoto perché Topolino non è riuscito a metterla in salvo. Topolino per due mesi non fa matematica ma poi il martedì 22 gennaio 2008 arriva la supplente che in verità è la sorella della prof. stecchita!!! Dopo due giorni subito ci furono tre verifiche e andarono tutte male ma poi, grazie alla nuova prof. e ai suoi allenamenti matematici, Topolino riuscì ad amare anche la matematica e tutti vissero felici!!!... 10 La Gazzetta del Fannullone Era una giornata di primavera quando la farfallina Mirma andò a far visita al suo amico Sole. Lo vide, però, molto triste; gli chiese allora: “ Sole, come mai sei così triste? Ti hanno forse offeso le tre sorelle stelline?” Sole rispose: “ No! È che mi sento molto solo… Nessuno si può avvicinare a me perché sono troppo caldo…” Nel frattempo Lucy, sorella di Mirma andò a fare visita alla sua migliore amica Luna. Stranamente anche lei era molto giù di morale. Lucy allora supplicò Luna di raccontarle tutto ciò che la turbava: “Luna raccontami ciò che non va, io posso aiutarti!” Luna rispose piagnucolando: “Niente, è solo che vorrei tanto trovarmi un ragazzo ma è impossibile per me perché sono troppo fredda per fidanzarmi!” La sera stessa Mirma e Lucy si trovarono a casa di Trilly, Lilly e Pixie, le tre stelline, e si raccontarono ciò che avevano sentito dire da Sole e Luna. 3 Data la situazione idearono un piano: avrebbero fatto incontrare Sole e Luna il pomeriggio del 15 Maggio. Sarebbero riusciti a farle avvicinare perché, dato che uno era molto caldo e l’altra molto fredda, toccandosi non avrebbero provato dolore. Arrivò così il grande giorno. Lucy e Mirma portarono Luna e Sole in un punto preciso del cielo. Questi si piacquero subito e provarono ad avvicinarsi. Ci riuscirono e, sapendo che solo loro avrebbero potuto stare insieme, decisero di sposarsi. Il giorno del matrimonio questi si scambiarono un bacino. Per farlo si sono dovuti disporre l’uno di fronte all’altra. Quando lo fecero la luce sulla terra si placò e divenne come se fosse stata sera. Nacque così la famosa e bellissima eclissi di sole che avviene ogni anno in ricordo del loro matrimonio. Prodotto da: Locatelli Noemi, Rozzi Matteo e Villareale Federica. “Quasi Perfetta” è infatti un monologo interpretato da Alice, che racconta la sua difficile adolescenza. Nella sua famiglia Il 21/02/2008 siamo andati a vedere lo nessuno la capiva o le prestava attenziospettacolo teatrale “Quasi perfetta”. Gli ne, in particolare sua madre, che non arg o men ti tratta ti s on o stat i l’accettava per quello che era. A scuola “l’anoressia” e “la bulimia”. La compatutti la prendevano in giro e l’unica amica, gnia teatrale “Quelli di Groc” ha affronche aveva, Irene, la tradisce con Pietro, tato l’ argomento relativo ai problemi un ragazzo, che piaceva molto anche a adolescenziali in forma teatrale. lei. Adele, la portinaia, era l’unica che la consolava offrendole cioccolata, mentre le raccontava alcuni episodi della sua giovirecensione di Battezzati Elisabetta, classe 3^ E nezza. Per tutti questi motivi, Alice cominciò a sentirsi inutile, più brutta di prima e “a riempirsi di sensi di colpa” diventando anoressica. La situazione diventa così drammatica che è costretta a farsi ricoverare. Ritroverà se stessa e ritornerà alla normalità. Lo spettacolo è stato bello anche se molto triste. Nonostante tutto, l’argomento mi ha colpito e interessato, ed è stato lo spunto per discussioni, approfondimenti e riflessioni in classe. La Gazzetta del Fannullone Degli etologi erano al Polo Nord per studiare il comportamento degli orsi. Un giorno trovarono una barca affondata nel ghiaccio tutta rovinata. Sorpresi decisero di esplorarla ed entrando trovarono conficcata tra due pezzi di ghiaccio una bottiglia con all’interno un foglio. Spaccando la bottiglia videro che quel foglio indicava la presenza di un tesoro! Per arrivare a questo tesoro bisognava percorrere un sentiero di ghiaccio molto lungo che portava in una grotta. Arrivati all’interno della grotta all’improvviso si staccò una stalattite che ferì ad una gamba un ricercatore. Incredibilmente in quel momento arrivò un orso, si accucciò vicino al ferito per tenergli caldo e proteggerlo. Rassicurati, gli altri ricercatori proseguirono per la grotta volendo scoprire il tesoro. A un certo punto trovarono uno scheletro di un pirata che forse voleva anche lui cercare il tesoro. Quando videro lo scheletro si spaventarono a morte. Uno degli etologi si avvicinò allo scheletro, osservandolo. 11 All’improvviso la grotta iniziò a tremare. La grotta stava cadendo a pezzi! Scesero giù dalla torre di giaccio e fuggirono alla svelta. Arrivarono dall’etologo lasciato con l’ orso, lo presero per le braccia e lo trascinarono via. Fumetto scritto e disegnato da - Forestiero Gabriele - Martellotti Luca - Matteo Perrotti Vide che nella mano aveva un amuleto d’oro e lo prese. Continuarono la ricerca. Incredibilmente l’amuleto s’illuminò e l’etologo lo lasciò cadere a terra e l’amuleto diede una luce ancora più forte ed iniziò a volare sospeso in aria sempre più vicino ad una gigantesca porta di ghiaccio. Improvvisamente l’amuleto si attaccò ad una fessura a forma di cerchio e la porta si spalancò. Entrarono e videro sulla cima di una torre di ghiaccio alta più di mille metri un oggetto che brillava. Pensando che quello fosse il tesoro, presero il binocolo per vedere se la loro supposizione era esatta. Poi videro tutti un diamante bellissimo, enorme . Si misero gli scarponi e scalarono la montagna. Arrivati in cima presero il tesoro e lo misero nello zaino. In quel momento un pezzo di ghiaccio colpì un altro etologo alla testa che svenne. Anche questa volta fu risolutivo l’intervento dell’ orso che lo prese e lo trascinò via. Arrivarono all’uscita prima che una valanga di neve e giaccio li investisse. Poi montarono sul gatto delle nevi e corsero in una città dove c’era un ospedale e vennero curati. Infine tornarono a casa con l’orso e decisero di regalare il diamante alla ricerca degli orsi polari e di costruire un’oasi protetta per gli orsi. 12 La Gazzetta del Fannullone 3 di Davide Dorata, Mirko Savino e Sibilla Suardi. Nicolas invitò una sera i suoi amici Sibilla, Davide, Mirko a casa per festeggiare il compleanno. Arrivati gli ospiti andarono tutti in cantina a prendere le bibite ma, una volta scesi . . . sentirono dei rumori strani proprio davanti alla porta ! Allora gli amici risalirono velocemente in casa per prendere qualcosa per difendersi.Sibilla prese una torcia, Davide prese una corda , Mirko un bastone e Nicolas prese un arco con le frecce. Mirko si girò e tentò di accedere la luce scoprendo che l’interruttore era staccato. I ragazzi, benché spaventati, decisero di continuare le ricerca per trovare l’amica. A tentoni nel buio Mirko , Nicolas e Davide trovarono un buco e si calarono con la corda . Ritrovarono Sibilla che, come lei stessa raccontò, era stata rapita da una ladra cattivissima, Federica, che puzzava d’aceto dal forte odore lasciato. Allora andarono alla ricerca di questa ladra e per trovarla sapevano che bastava seguire l’odore di aceto. La trovarono dopo un giorno in un rifugio in montagna che stava escogitando dei piani per rubare dei quadri molto famosi in tutto il mondo! Allora chiamarono la polizia che arrivò subito, catturando la ladra e portandola in galera. Ritornati in cantina sentirono di nuovo quei rumori. Sibilla si mise a urlare. Mirko le disse di stare zitta ma proprio in quel momento si spense la luce della torcia e Sibilla sparì nel nulla… Il giorno dopo il sindaco organizzò una grande festa in onore degli investigatori: Sibilla, Davide e Mirko!!! Perché Totti ama tanto le barzellette? Perché lo fanno ridere tre volte: la prima quando gliele raccontano, la seconda quando gliele spiegano e la terza quando le capisce. Il medico al paziente: - Cosa mangia a colazione? Risposta: - Polenta! - E a pranzo? - Polenta! - E a cena? - Polenta! - Ma com'è la sua digestione? - Un po' lenta... Sapete qual è l' auto di un radiologo? L' Astra!!! Pierino va a trovare la nonna e porta con se un amico. Mentre chiacchiera con la nonna, il suo amico gradisce la cocacola offertogli e sgranocchia le noccioline che sono in un vassoietto sul tavolo. Al momento di congedarsi l'amico di Pierino saluta l'anziana nonna: - E' stata una bellissima giornata, grazie di tutto e soprattutto per le noccioline. Ne ho fatto davvero una scorpacciata!!! La nonna: - Ma figurati! Purtroppo, da quando non ho più i denti riesco solo a succhiare la cioccolata che le circonda e le noccioline mi restano sempre... Due bambini entrano di corsa in un piccolo emporio di paese: - Nostro padre è aggredito da uno sciame di api! -Volete la pomata? - No. La batteria per la videocamera!!! La Gazzetta del Fannullone Spesso avrete letto manga, li avrete sfogliati almeno… ma sapete veramente che cosa sono? Manga deriva dall’unione di due parole “man”(immagine) e “ga” (movimento) Un manga non è nient’altro che un fumetto: un fumetto giapponese… Ci sono differenze tra il fumetto giapponese e quello di altre nazioni: dal punto di vista della struttura, per esempio, ma soprattutto da un punto di vista culturale. Il manga si legge da destra a sinistra, perfettamente al contrario dei fumetti occidentali. Inoltre si parte dalla fine per leggerlo…io l’ ho scoperto semplicemente perché le vignette non avevano un ordine logico. Tra i tanti titoli... E dopo tanti bei fumetti scritti dai nostri alunni della classe 1^ C, un interessante articolo che ci spiega cosa sono i: dalla vostra Gaja Ferreri, classe 2^ E I personaggi sono completamente diversi dalla realtà, anche per le proporzioni…gli occhi per esempio. Spesso una vignetta può occupare più spazio del dovuto e allora si estende occupando tutti gli spazi liberi a disposizione, spesso ci sono personaggi a figura intera che occupano una mezza paginetta. Per noi il mangaka (colui che disegna i manga) è un mestiere raro, per i giapponesi invece è un lavoro come un altro, vengono pagati come impiegati. Esistono numerosi tipi di manga, ci sono ad esempio quelli per le ragazze che sono più sentimentali degli altri e, quasi sempre, contengono storie d’amore. 13 La produzione italiana di manga è molto vasta anche se imparagonabile a quella giapponese. Spesso però in Italia la traduzione dei manga e la loro tiratura è incompleta a causa della mancanza di appassionati cronici. Il numero degli Otaku (appassionati cronici) in Italia sta crescendo, anche grazie alla trasmissione degli anime. Le principali case editrici sono tre: Star Comics, Planet Manga e Play-press. La maggior parte dei manga è in formato tascabile, in modo da poterseli portare dietro con maggiore comodità. Tra i tanti titoli... E ancora una volta vi RECENSISCO libri di mio gradimento Titolo: ELDEST Autore: Christopher Paolini Trama:Prosegue il viaggio di Eragon e del suo drago Saphira, dopo aver salvato la città dei Varden e dei nani, Tronjheim, dall' assalto dell' esercito di re Galbatorix. Ora Eragon deve mettersi in viaggio per raggiungere Ellesmera, la terra degli elfi, accompagnato dai fedeli amici Arya e Orik: solo così proseguirà l'apprendistato nell'arte della magia e della spada con Oromis e il suo drago Glaedr, ultimo cavaliere rimasto dopo la dipartita di Brom. A Ellesmèra scopre che Arya, di cui si innamora, è figlia della regina elfica Islanzadi. Dopo un lungo periodo di duro lavoro con Oromis, parte per andare in guerra ad aiutare i ribelli contro l'esercito di Galbatorix. Durante la battaglia ritrova l'amico Murtagh, precedentemente rapito ed ora anch'egli cavaliere, col suo drago rosso Castigo, fedele a Galbatorix; Eragon scopre di essere figlio del malvagio Morzan (il cavaliere che tradì la sua stirpe) e fratello minore dello stesso Murtagh (detto perciò Eldest in inglese, il primogenito). A battaglia conclusa reincon- tra il cugino Roran, che nel frattempo è fuggito dai Ra'zac lasciando la città natale Carvahall. Titolo: CORALINE Autore: Neil Gaiman Trama: Coraline, una ragazzina d' una decina di anni, vive con i genitori, i signori Jones, in una villetta in Inghilterra. La casa era originariamente di una sola unica famiglia, ma vista la sua grandezza è attualmente divisa in tre appartamenti. Vicini di Coraline sono due sorelle, ex attrici, che vivono insieme (Miss Spink e Miss Forcible) e una sorta di "addestratore di topi" (Mr Bobo...lo so, ho adorato questo nome!). Coraline ama molto esplorare la casa e i suoi dintorni e, visto che la storia è ambientata alla fine dell' estate, prima dell’inizio della scuola, ha tempo a disposizione per potersi divertire. I dintorni della sua casa non prevedono particolari pericoli. I signori Jones infatti lavorano in casa, ma non hanno tempo da dedicare alle fantasticherie della figlia: perfino la maggior parte del cibo preparato consiste di precotti e di prodotti surgelati (se vogliamo escludere le pietanze ultra-speziate del padre odiate da Coraline). Le esplorazioni più interessanti per Coraline, tuttavia, sono proprio all’interno della casa quando trova una porta dietro la quale si nasconde un muro di mattoni: è probabilmente solo un passaggio che risale al periodo in cui la casa era di una sola persona, le spiega la madre. Ma la sera il muro di mattoni è scomparso ed al suo posto si apre un lungo corridoio buio. Coraline va in esplorazione e si ritrova ad incontrare i suoi ‘other parents’, due genitori che sono, al contrario dei propri, pronti a soddisfare ogni minimo suo desiderio, dalla cucina raffinata al giocare insieme .L’unico inconveniente è che questi esseri hanno dei bottoni al posto degli occhi e vorrebbero che la ‘loro’ Coraline diventi come loro: quindi ne rapiscono i veri genitori perché lei viva per sempre con loro. Coraline quindi sfida ovvero quell’essere sovrannaturale che è la sua ‘other mother’... come andrà a finire la caccia al tesoro? La Gazzetta del Fannullone 14 3 TUTTO BELLEZZA!!! ☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺ Ciao ragazze. Siamo Noemi e Marta della 2^ E e questo articolo è dedicato alle ragazze per essere più belle. Speriamo che vi piaccia! ☺ Il gloss Dalla leggera consistenza è facilmente applicabile, il lucidalabbra può essere colorato o incolore, fluido o stick. La sua funzione nel trucco è quella di rendere luminose le labbra. Il lucidalabbra può essere usato singolarmente o sopra il rossetto per renderlo più lucente. Ti consigliamo di applicarlo senza eccedere nella quantità. ☺ Il rossetto Come scegliere il rossetto Un buon rossetto deve essere facile da applicare e non sbavare. È importante inoltre che il colore sia omogeneo e resistente. Ti consigliamo di applicare il rossetto, dopo aver tracciato il contorno delle labbra con la matita (che deve essere di un tono appena più scuro). Segui il naturale disegno delle labbra, senza eseguire estetiche correzioni! Per un risultato più naturale puoi anche stendere il rossetto con i polpastrelli. - Per le labbra sottili evita colori decisi e scuri, non cercare di farle apparire più voluminose della loro forma. - per le labbra voluminose utilizza rossetti dai colori tenui o lucidalabbra trasparenti. - se le labbra sono secche e con le pellicine sollevate, evita i rossi brillanti perché accentuano le imperfezioni. ☺ OCCHI L’ombretto serve a contornare e donare uno sguardo più intenso. Si applica tracciando una linea continua sopra la palpebra, che viene poi sfumata con un ombretto più chiaro, è fondamentale che la linea sia dritta e precisa. Come scegliere tra un tratto marcato e un tratto sottile? Dipende dai gusti personali, ma soprattutto dalla forma dell’occhio. Quando è piccolo, meglio prendere un tratto sottile. I tratti più marcati invece vanno scelti per chi ha occhi molto grandi e vanno riservati in ogni modo al trucco da sera. Kajal è un cosmetico in pasta che viene applicato sulle palpebra; il khol è invece in polvere e prodotto da pigmenti naturali, mescolati. Rendono lo sguardo più affascinante e attraente. Il kajal khol e un cosmetico molto antico e lo usavano anche gli antichi, uomini e donne come gli egiziani. Infine consigliamo per chi ha gli occhi chiari di usare dei colori chiari come l’azzurro e per quelle con gli occhi più scuri, dei colori più marcati come il verde scuro. ☺ Le matite per labbra L'effetto che l'uso della matita deve avere nel trucco è quello di delineare e vivacizzare le labbra. La matita deve essere di tipo morbido. Il colore deve essere di una tonalità leggermente più scura del rossetto. Ti consigliamo, dopo aver contornato le labbra con la matita, di sfumare il tratto della matita verso l'interno delle labbra con l'aiuto di un pennello. Dopo le vacanze… un make up da urlo!!! ☺ Prima di tutto una crema idratante non grassa, poi passa sulle guance, mento e fronte una cipria chiara per uniformare il colorito. Dopo di ché, usa una terra glitterata e abbinaci un ombretto luccicante, scegliendo tonalità chiare. Infine, per mettere in risalto la tua sensualità del tuo sorriso applica un gloss brillante. La Gazzetta del Fannullone 1) This is the story of a girl Dorothy. She was twelwe years old. She had a black dog, Toto, he was one years old and he was small. Dorothy was a beautiful girl, she lived with her uncle and aunt. A day there was a storm and Dorothy’s house took off with Dorothy and Toto. WIZARD OF OZ: (Frank Baum was the writer of wizard of oz) 2) When it landed, it crashed a bad witch from east. Dorothy saw red shoes and black and white socks, under the beam of the house. 3)Dorothy met the good witch, she had a crown and a necklace, and long, brown, and straight hair. Her long dress was made of gold. Dorothy closed her eyes and said:” Bring me back to my house” but, the good witch answered that only the wizard of Oz could do it. Dorothy walked on the yellow road because she wanted to meet the wizard of Oz, and she met a Scarecrow. 10)Dorothy and the ather people was in a haunted forest, there was a notice, on witch it was written:” Lack 1mile for the castle, I would turn back if I were you!” 6) Dorothy held her dog, Toto there were four people: Dorothy, the Tin Man, the Scarecrow and ather people. Together they walked in the yellow road, but from the forest it jumped out a lion. 7)Dorothy said:” Pease do not harness my dog Toto!” but the lion was coward and scared of everything. Dorothy dried the lion’s face. The lion wanted have cowrage. 4)He had a black suit, a black hat, brown shoes and he had a red and long nose. There was a green landscape. The Scarecrow was a funny man and he said:” I need a brain, can I come with you?” Dorothy accepted. 5)Dorothy and the Scarecrow met the Tin Man. They went through wood. She asked:”What’s the matter?” the Tin Man said:”I need a heart” and they helped he in. 15 11) The bad witch looked into the magic ball and saw Dorothy and the ather people come. The witch was tantrum. She lived with her mankeys. 12) Dorothy poured some water on to the witch. The witch became very small and so Dorothy killed her. Dorothy managed to come back home with her family. 8)Dorothy and the ather people walked on the yellow road and they come to Oz. They knocked at the door, because the bell was out of order. 9)The wizard was there, he said:” To go back to your house you have to kill the bad witch from the West. The Wizard had white and grey hair, and the green eyes. Testo di Pino Alice classe 2^ E 16 La Gazzetta del Fannullone 3 DIALOGHI inventati, in lingua INGLESE, tra due personaggi, in un contesto a piacere. Ma questa volta la nostra Alice Pino, classe 2^ E, poetessa in erba, si diletta con la lingua inglese. Bess and her best friend Judy are in California. Tonigt they are going to Avril Lavigne’s concert. They are talking… THE TIME I haven’t got much time To think And let pass This heavenly thrill From thought to body From body to the boundless space. WITHOUT BOURDER Your glance At the boundless sea Write the only one Wonderfoul profile, And you can fly Over the waves Moving your eyelinds, And breathing The smell of the world. Let the words From your mouth, Be the most beautiful dress Of your ideas. Come vi sono sembrate, sono state di vostro gradimento? Bess: Avril Lavigne wears in a wonderful way, tonight… Judy: Listen! To her beautiful song! It’s my favorite one. Bess: Yes, it is a very beautiful song! The concert is out L’et’s go home now. Judy: Ok, let’s go. In the 1st picture there is a birthday party, Cedric, his mother, his father, his grandfather are goig to eat a big cake. In the 2nd picture Cedric, his father and his grandfather ar laughing.They are very happy. In the 3rd picture dad is blowing at the candles and the others are watching. In the 4th picture dad can not blow out the candles. In the last picture the family is drinking and laighing but dad angry. Bess and Judy go back home. Next day they went to the beach. Judy: Are yuo ready? Bess:Yes, I am. Judy: Let’s go. Judy: do we go to the seaside? Bess: To play volleyball? Judy:Yes good idea. Bess and Judy are at the airport. Bess: Bye bye Judy. It was very nice to be with you. Judy:Thahk you very much. Bye Bess. La Gazzetta del Fannullone 17 dalla RUSSIA con affetto PROVERBIOS di Giancarlo Manalastas classe 2^ E Proverbi ''DE TAL PALO TAL ASTILLA'' Buon sangue non mente ''PERRO LADRADOR POCO MORDE DOR'' Can che abbaia non morde Barzellettine spagnole dal vostro Denmark Laylo classe 2^ F Diálogos entre dos burros:¿Por qué lloras ?. «Porque en la tarea de clase he tomado un lodable » ¿Qué es el arco del cielo? ¡Es el sol que se ha maquillado! La ballena reprende la pequeña…¡no mastica bote! ¿Por qué las jirafas tienen el cuello largo? Para no sentir el peste de sus patas La maestra pregunta a Pierino: Pierino, ¿Qué es un temporal? Pierino responde: Son las nubes que lloran La maestra pregunta a Pierino : Pierino, ¡Dime una palabra con P doble! Pierino risponde: Botella La maestra:¿Dónde está la P? Pierino:¡En el tapón! Questo bellissimo disegno è stato realizzato dal nostro compagno di 1^ F Mikhaiel Abanob La maestra: Pierino, ¡Dime dos pronombres! Pierino: ¿Quién? ¿Yo? -Dialogo tra 2 asini: "Perché piangi?". "Perché oggi ho preso dieci e lode!". -Cos'e' l'arcobaleno?". "E' il sole, che dopo essersi fatto la doccia, si rifà il trucco". -La balena sgridò il balenottero: continuava a masticare il gommone! ''DEL DICHO AL HECHO HAY UN GRAN TRECHO'' Tra il Dire ed il Fare c’ è di mezzo il mare ''A QUIEN MADRUGA DIOS LE AYUDA'' A chi ben crede, Dio provvede ''MAS VALE PAJARO EN MANO QUE CIENTO VOLANDO'' E’ meglio avere poco, ma che sia sicuro e tuo. -Perché le giraffe hanno il collo lungo? Per non sentire la puzza dei loro piedi! La maestra chiede a Pierino:"Pierino, cos'e' un temporale?". Pierino risponde:"Sono delle nubi, che spaventate dai tuoni, scoppiano a piangere". La maestra chiede a Pierino:"Pierino, dimmi una parola con la doppia P". Pierino:"Bottiglia". La maestra:"E dov'e' la doppia P?". Pierino:"Nel tappo!". La maestra: "Pierino, dimmi due pronomi!". Pierino: "Chi? Io?". Дорогие мои читатили в етом номере у меня задание написать пращания на руском языке. Ну дорогие мои что я магу сказать, развлекайтесь. Я желай вам провести ето лето полпым любви, радости, развлечения, удовольства, счастья и так далее. Но не забывайте что в сентябре начинаэться школа. Я вас прошу натворите что тоб в хорошом смысле. У меня эсть только три вещи которые я хочу чтоб вы зделали, ето: развлекайтусь, одыхайте, и наклюкивайтесь. И не забывайте делать уроки и учиться. Ну всьо пращяйту. Увидемся потом. Не забывайте меня. Цылую. Ваша Демаш Марта или прозванная как Бландинка. SALUTI RUSSI… (traduzione) Carissimi miei lettori, in questo numero ho il compito di scrivere dei saluti in russo, perché ovviamente è la mia lingua. Ragazzi che posso dire. Vi mando i miei più sinceri saluti. Vi chiedo di trascorre una bella vacanza piena di divertimento amore, spensieratezza, gioia, felicità. Mi raccomando, non eccitatevi tanto visto che le vacanze durano solo due mesi. Ricordatevi che dovete fare i compiti, che a settembre ricomincia la scuola. Quindi io vi chiedo soltanto tre cose da fare in queste vacanze: divertitevi, crescete e riposatevi. Ma sopratutto, in queste vacanze, combinate qualcosa, nel senso buono però. Ciao raga vi saluto. Alla prossima. Baci-Baci. vostra compagna Demash Marta, classe 2^ E conosciuta meglio come Bionda. 18 La Gazzetta del Fannullone In questo simpatico GIOCO che LUCA MAZZON, della classe 2^ F, vi propone, se leggerete con attenzione scoprirete un meraviglioso messaggio. La Gazzetta del Fannullone Redattori: Classe 2^ E: Andreotti Giorgio, Bove Elisabetta, Demash Marta, Dimaano Adam, Ferreri Gaia, Franchi Noemi, Guazzotti Giulia, Manalastas Giancarlo, Pino Alice. Classe 2^ F: ,Laylo Denmark, Mazzon Luca, Responsabile: prof.ssa Travaglini Tiziana. 3