News Fiavet S_22_01giu12 - FIAVET

Transcript

News Fiavet S_22_01giu12 - FIAVET
Fiavet Sardegna News
Indice
News Attualità
News Trasporti
News Norme e Tributi
News Statistiche
pag. 1
pag. 7
pag. 8
pag. 8
News Sardegna
News Sardegna Attualità
News Sardegna Trasporti
pag. 11
pag. 11
pag. 11
Fiavet Sardegna
Via Dante, 30
08100 Nuoro
Tel/Fax: 0784.39249
NEWS ATTUALITA’
Fiavet vicina alle
popolazioni
colpite dal sisma
«Fiavet esprime la propria vicinanza
agli abitanti delle zone interessate
dal terremoto e manifesta il proprio
cordoglio ai familiari delle vittime cita una nota stampa della
federazione -. La federazione si è
immediatamente attivata per cercare
di aiutare, per quanto in suo potere,
le popolazioni colpite dal sisma.
Fiavet ha infatti già da subito preso
contatti con i propri tour operator,
con le altre associazioni di categoria
e con le principali associazioni dei
consumatori per fare in modo che,
con l’accordo di tutte le parti e
all’insegna di uno spirito di
solidarietà, si segua una linea di
massima flessibilità nella gestione
delle pratiche di viaggio che
dovessero essere annullate o
modificate in seguito ai tragici eventi
di questi giorni. Fiavet continuerà a
monitorare con attenzione l’evolversi
della situazione ed è pronta a
intervenire con nuove misure a
sostegno degli abitanti delle aree
interessate e dei colleghi che
operano nel territorio».
www.fiavetsardegna.it
Il sostegno di Fiavet
alle agenzie emiliane
[email protected]
Sostegno alle adv colpite dal sisma da parte di Fiavet
Emilia Romagna e Fiavet Nazionale. La decisione è
stata presa a seguito di un censimento effettuato da
Fiavet Emilia Romagna e Marche che ha messo in
evidenza gravi disagi per alcune agenzie associate
delle province di Modena e di Ferrara. Vista
l'impossibilità di queste ultime di svolgere la regolare
attività lavorativa, le federazioni degli agenti di viaggi
hanno deciso di sostenerle. Fiavet Emilia Romagna
interverrà, quindi, con l'Eburt - l'Ente Sindacale
regionale - per il sostegno al reddito in favore dei
dipendenti che, a causa dell'impossibilità di utilizzare
gli uffici, non possono lavorare. La federazione si farà,
quindi, carico di riconoscere ai dipendenti la normale
retribuzione per il periodo in cui l'ufficio resterà
inagibile e chiuso, sgravando in questo modo le
imprese dal pagamento della stessa.
Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012
Terremoto in Emilia
Danni anche nelle adv
"Ripartiremo da via Gramsci 49/51". Anche tra le
macerie, l'agenzia Baronerosso a Cavezzo non si
ferma. Il punto vendita, che fa parte del network
ClubViaggi, gruppo Uvet-Itn, è crollato sotto i colpi
del sisma che ha colpito l'Emilia. Ma il cartello che
compare sulla facciata lancia un messaggio di
speranza: come ricordano Niccolò, Roberto ed
Elisabetta, la voglia di ricominciare non manca.
"Sono addolorato per quanto è accaduto alle
agenzie colpite dal sisma", commenta il
presidente di Uvet e di Itn Luca Patanè.
Il terremoto in Emilia Romagna mette dunque in
ginocchio anche le agenzie di viaggi. TTG Italia ha
contattato alcuni dei network con punti vendita nel
territorio
colpito
dal
sisma.
Le reti di distribuzione, infatti, si sono
immediatamente attivate per raggiungere i propri
adv. "Sappiamo di alcune nostre agenzie che
hanno subito gravi danni – spiega Massimo
Caravita, vicepresidente di Marsupio -. Alcuni li
abbiamo contattati via telefono, altri siamo riusciti
a
raggiungerli
tramite
facebook".
È stato il caso, ad esempio, di Bazar del Mundo di
Poggio Renatico, in provincia di Ferrara. "Siamo
riusciti a metterci in contatto con le titolari tramite i
social network, dopo il primo sisma. Ora sono
riuscite a riaprire l'attività", precisa Caravita.
Diverso il caso di Final Viaggi e Froggy Travel,
che fanno capo ai medesimi titolari. L'attività,
infatti, prosegue grazie al punto vendita di
Crevalcore, mentre la Final Viaggi di Finale Emilia
è
ancora
inagibile.
Danni minori per le agenzie di viaggi Robintur.
"Hanno risentito del sisma alcuni nostri punti
vendita tra Modena, Bologna e Ferrara – spiega il
presidente Marco Ricchetti -. Ma si tratta di piccoli
danni
da
ripristinare".
Gian Battista Merigo, vicepresidente Bravo Net,
riporta invece di "quattro o cinque agenzie
disastrate. Senza contare il problema di tutta la
gente che, anche quando l'emergenza sarà
rientrata, rinuncerà alla vacanza". Come agenzia
di viaggi del network Bravo Net, inoltre, Merigo ha
lanciato la proposta di richiedere ai tour operator
una particolare attenzione per quanto riguarda gli
annullamenti dei viaggi nelle agenzie colpite dal
terremoto.
Pagina 2
Le agenzie emiliane e romagnole oltre il terremoto, oltre tutto
Ogni volta che viene toccato l’argomento
aggregazione, capacità di fare sistema, o
comunque di lavorare al di la degli
individualismi, mi viene da pensare alla
gente
dell’Emilia
Romagna.
In questi giorni, mentre pensavo al nuovo
tema per il post del blog, immaginavo di
dissertare sulla capacità degli emilianoromagnoli di fare nascere e sviluppare
un’industria, inclusa quella turistica.
Accredito loro, infatti, una fortissima e
innata capacità di fare sistema, di andare
oltre all’individualismo, di fare gruppo.
La riviera adriatica forse non ha il miglior
mare d’Italia, ma ditemi voi se esiste
angolo non strutturato, non accessoriato,
dove manchi un bar, una discoteca, un
locale, un bagno. Immaginate questa
riviera turisticamente deserta, con qualche
buon ristorantino di pesce, e un gruppo di
albergatori che si riunisce e pensa: a chi
vendere questo mare? Ai tedeschi. E
quanto vogliono spendere i tedeschi? Tot.
Ed eccoli là, senza pensarci troppo, prezzo
tot per tutti gli albergatori, charter dalla
Germania su Rimini, e ti riempiono una
riviera di teutonici pronti a prendere il sole
anche
ad
aprile-maggio.
Le fiere di ogni settore che hanno più
successo dove si fanno? A Rimini Fiera,
vedi la nostra TTG Incontri (giuro che la
testata che mi ospita non sapeva niente di
questa mia affermazione). E i grandi
distretti alimentari? Il consorzio del
Parmigiano Reggiano? Del prosciutto di
Parma? Il grande distributore di carne di
tutta Italia, il gruppo Cremonini? La
Barilla? E decine di altri esempi.
Ma l’esempio più eclatante l’ho avuto ieri
ad un meeting a Firenze con un gruppo di
agenti di viaggi provenienti da tutta Italia.
Si parlava di aggregazione tra agenzie di
diverse aree territoriali, ed ognuno ha
testimoniato la sua difficoltà nel proprio
territorio a vincere individualismi e
resistenze, e questa insofferenza è
trasversale, da Nord a Sud; c’è da lavorare
molto, per superare barriere, timori e confini.
Tutti, tranne la collega di Cattolica che
quando le viene chiesto come riesce a
gestire una collaborazione con altre agenzie
del suo territorio, ovvero chi fosse il leader
naturale del gruppo e se ci fossero gelosie,
ha risposto, con serenità, “noi condividiamo
tutto”.
In queste tre parole c’è racchiuso
l’atteggiamento che queste persone hanno
verso la collettività e le relazioni siano esse
sociali
che
di
affari.
Ora però un evento più grande e più forte di
noi, e tra l’altro ancora in corso, polarizza
l’attenzione, il terremoto dell’Emilia.
Ancora è presto per fare un bilancio di questo
disastro naturale. Oggi ho provato a
contattare un’altra collega di Carpi che giusto
ieri, nello stesso incontro a Firenze, mi
confessava quanto temesse il terremoto e
quanto avesse paura che la sua zona fosse
impreparata a tale evenienza, in quanto da
sempre considerata non ad alto rischio, ma è
stato impossibile per via delle linee intasate.
Il primo pensiero, ovviamente, va alle vittime,
il cui numero è ancora infaustamente incerto,
ma penso anche ai superstiti, a chi, dopo il
terrore e lo sconcerto, deve rimettersi in
gioco, a chi dovrà affrontare la rinascita
anche economica della propria terra.
I terremoti, le alluvioni, altri disastri di questo
genere sono impietosi, ingiusti, ciechi, e
soprattutto trasversali. Ci sono passato: ti
chiedi in un lampo perché, cosa farai, se
mollare, e poi ti fai coraggio, decidi di
riemergere anche se dovessi farlo da solo.
Ma i colleghi dell’Emilia riemergeranno
insieme, la loro gente riemergerà,
rimarginerà meglio degli altri questa ferita,
perché sono abituati a non essere
individualisti e a non piangersi addosso.
Vi ricordate Baccini? “Le donne di Modena
hanno
le
ossa
grandi”
cantava.
Non ho sentito fino ad ora una persona, in
tutti i servizi televisivi, dire le parole “ci hanno
abbandonati”.
Ma noi, tutti gli altri, non abbandoniamoli.
Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012
Sisma Emilia
La situazione nei trasporti
Una vera e propria raffica di scosse di terremoto ha colpito oggi tutto il
Centro-Nord. La terra ha iniziato a tremare intorno alle 9 con epicentro
a Modena, quando il sisma ha avuto la massima intensità
raggiungendo il grado 5,9, provocando danni e crolli in numerosi Paesi
dell'area. Intorno all'una, poi, altre due scosse superiori ai 5 gradi.
Sul fronte dei trasporti i disagi maggiori si sono concentrati sui
collegamenti ferroviari. Secondo quanto comunicato dalle Ferrovie
dello Stato la situazione starebbe tornando lentamente alla normalità
dopo il blocco parziale di questa mattina per consentire gli opportuni
accertamenti. Si stimano ritardi anche fino a 90-120 minuti.
"Sono state riaperte tutte linee ferroviarie interessate dal terremoto che
ha colpito il Nord Italia - si legge in una nota -. Sta tornando alla
normalità la circolazione dei treni sulla Bologna-Verona, BolognaPadova,
Bologna-Piacenza
e
Verona–Modena".
In merito all'Alta velocità al momento "si viaggia con una riduzione di
velocità a 100 chilometri orari sulle linee Bologna-Milano e BolognaFirenze e sulle linee Bologna-Prato e Bologna-Rimini". Lungo tutto
l'asse ferroviario, tuttavia, si registrano ritardi anche forti.
"Ci troviamo veramente in una situazione di gravità", ha commentato
l'amministratore delegato di Fs Mauro Moretti, che ha poi puntualizzato
che "non c'è blocco della circolazione", anche se questa "è degradata
nella
velocità".
"Con la prima scossa delle nove abbiamo avuto un blocco di 30 minuti
per fare il punto sulla situazione - ha poi aggiunto Moretti - e verificare
che le parti piú delicate delle infrastrutture non fossero danneggiate.
Abbiamo ripreso la circolazione in zone più lontane dall'epicentro
localizzato tra Mirandola e San Felice. La circolazione è ripresa su tutta
la linea Rimini-Bologna, sulla Bologna-Firenze e l'alta velocità BolognaMilano".
Per tenere costantemente aggiornati i passeggeri Trenitalia ha attivato
anche il canale nella sezione ViaggiaTreno sul sito di Trenitalia oppure
su
Twitter.
Ripresa infine anche la circolazione per i treni ad Alta velocità di Ntv,
Disdette turisti, al via campagna Enit
Terremoto: arrivano le prime disdette
e l'Enit corre ai ripari
Rischio psicosi, con cancellazioni - di italiani e stranieri anche sulla Riviera romagnola.
Presto al via la campagna destinata ai mercati esteri
Il violento sisma che ha colpito l'Emilia sta purtroppo cominciando a
provocare conseguenze anche nel turismo, complice l'emotività
dell'opinione pubblica. Stanno infatti iniziando ad arrivare le prime
disdette, sia da parte di italiani che di stranieri, non solo nelle zone
colpite dal terremoto, ma anche sulla riviera romagnola e addirittura in
località del Veneto e sul lago di Como. E dunque l'Enit e la Struttura di
missione per il rilancio dell'immagine dell'Italia che dipende dal
Dipartimento del Turismo hanno deciso di agire lanciando nelle prossime
settimane una campagna straordinaria di comunicazione sui mercati
esteri, per rassicurare coloro che avevano prenotato o che stavano per
farlo.
"Stanno arrivando le prime disdette di turisti stranieri - spiega all'Ansa
Maurizio Melucci, assessore del Turismo in Emilia Romagna e membro
del Cda Enit -, non solo nelle zone colpite dal terremoto ma sulle coste
del Veneto e sul lago di Como. Vengono diffuse all'estero notizie
allarmistiche, in alcuni casi viene fatto sciacallaggio per motivi
economici: c'è un interesse, da parte di Paesi competitor, a spostare
masse di turisti. Per ora il danno è limitato ma non va affatto
sottovalutato. Già da alcuni giorni l'Enit è al lavoro per una corretta
informazione presso i mercati stranieri; nelle prossime settimane l'Enit e
il Dipartimento del Turismo faranno partire questa campagna per evitare
effetti devastanti sul turismo, balneare e non, nel nord Italia".
E Patrizia Rinaldis, presidente dell'Associazione albergatori di Rimini,
segnala casi che arrivano a vere e proprie piscosi, con tante telefonate
per richiedere informazioni, certo, ma anche casi di cancellazioni per
luglio.
Il consigliere regionale del Pdl Luca Bartolini segnala che, "a causa del
terremoto, gli alberghi della costa, da Cesenatico a Gatteo Mare, in
questi giorni stanno ricevendo tante disdette di turisti stranieri, ma anche
italiani". Disdette "immotivate" rimarca Bartolini, ricordando infatti che "le
strutture ricettive della costa accolgono già diverse famiglie di
terremotati", proprio perché non colpite dal sisma.
Pagina 3
Telefonate e cancellazioni
da riviera romagnola
al lago di Como
ROMA - Cominciano ad arrivare le prime disdette da parte di italiani e
stranieri non solo nelle zone colpite dal sisma ma in tutta la riviera
romagnola e addirittura in località del Veneto e sul lago di Como. Per
evitare che la stagione estiva si trasformi un disastro, l'Enit, l'Agenzia
nazionale del Turismo e la Struttura di missione per il rilancio
dell'immagine dell'Italia che dipende dal Dipartimento del Turismo,
lanceranno nelle prossime settimane una campagna straordinaria di
comunicazione sui mercati esteri per rassicurare coloro che avevano
prenotato
o
che
si
apprestano
a
farlo.
"Stanno arrivando le prime disdette di turisti stranieri - spiega all'ANSA
Maurizio Melucci, assessore del Turismo in Emilia Romagna e membro
del Cda dell'Enit - non solo nelle zone colpite dal terremoto ma sulle
coste del Veneto e sul lago di Como. Vengono diffuse all'estero notizie
allarmistiche, in alcuni casi viene fatto sciacallaggio per motivi
economici: c'é un interesse, da parte di Paesi competitors, a spostare
masse di turisti. Per ora il danno è limitato ma non va affatto
sottovalutato. Già da alcuni giorni l'Enit è al lavoro per una corretta
informazione presso i mercati stranieri; nelle prossime settimane l'Enit e
il Dipartimento del Turismo faranno partire questa campagna per evitare
effetti devastanti sul turismo, balneare e non, nel nord Italia".
Patrizia Rinaldis, presidente dell'Associazione albergatori di Rimini,
racconta che sono arrivate "tantissime telefonate nelle quali si chiedono
informazioni. Sono in prevalenza - spiega Rinaldis - richieste che
arrivano da italiani, alcune delle quali fanno emergere vere e proprie
psicosi: abbiamo avuto disdette per luglio, quando siamo ancora a
maggio e danni qui non ne abbiamo avuti. Certo, la terra ha tremato, ma
se è per questo le scosse si sono sentite pure in Piemonte...L'economia
è
già
in
crisi
e
ci
mancava
solo
questo".
Anche il consigliere regionale del Pdl Luca Bartolini segnala che, "a
causa del terremoto, gli alberghi della costa, da Cesenatico a Gatteo
Mare, in questi giorni stanno ricevendo tante disdette di turisti stranieri,
ma anche italiani". Disdette "immotivate" rimarca Bartolini, ricordando
infatti che "le strutture ricettive della costa accolgono già diverse famiglie
di terremotati", proprio perché non colpite dal sisma. Per evitare che il
fenomeno delle disdette diventi imponente, l'esponente del Pdl
suggerisce che anche l'Apt e i portali web del turismo possano
comunicare che la costa non è stata interessata dal terremoto.
Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012
Agenzie di viaggi, si riparte dai social media
Si è riunito a Roma per la prima volta un gruppo
di agenti di viaggi che finora si frequentava, e si
parlava, solo su Facebook. La rete virtuale si
trasferisce nel mondo fisico, nel caso all’Una
Hotel di via Amendola, dove si sono incontrati in
una ventina, in rappresentanza di molti colleghi:
di domenica, giunti a proprie spese da molti
luoghi
d’Italia.
Ci racconta com’è andata Mario Bevacqua,
agente di viaggi e presidente di Uftaa, la
federazione mondiale delle agenzie, che ha
partecipato. «Ho incontrato dei ragazzi
energici e preparati, direi massimo 35 anni –
spiega – che su Facebook si scambiano
informazioni per lavorare, su prodotti e
fornitori, su come trattare i clienti. Molto
concreti, motivati e battaglieri, e solidali tra
loro. Pronti anche a tagliare i ponti con i t.o.
che li scavalcano insistendo sul B2C,
spostando tutto il loro potenziale di vendita
su marchi più attenti al trade».
Si tratta di un gruppo chiuso e neppure dei
più numerosi su Facebook – poco più di un
migliaio di iscritti – nato in poche ore per
reazione all’accordo Alitalia-Lottomatica,
intitolato Basta oneri per gli agenti di viaggi.
Vi si parla di tutto: fidejussioni e commissioni,
abusivismo e prepotenze della Iata, prodotti,
booking dei t.o. e gestionali a confronto,
rapporto con fornitori e clienti, tutto passa al
vaglio di un giudizio attento, critico e condiviso.
«Il passaparola telematico ha dato vita a un
gruppo di pressione, un movimento spontaneo
e poco strutturato – dice Bevacqua – sono tutti
piuttosto distanti dalle associazioni storiche di
settore, fuoriusciti e mai entrati, solo alcuni
sono iscritti. Diffidano anche dei network,
qualcuno se ne sente sfruttato. A Roma si è
parlato di fiscalità e delle difficoltà del momento.
Mi hanno chiesto delle nostre iniziative per
affrontare la Iata, dell’incontro che avremo con
loro a Pechino». C’è da chiedersi se sia solo
l’inizio, e come tutto questo contribuirà a
cambiare ancora più in fretta un mercato già in
seria crisi d’identità.
Turismo sociale: come salvare i buoni vacanze
Con lo slogan “salviamo i buoni vacanze” è stato
rilanciato a Viterbo – in occasione del convegno
“I Buoni di Vacanza per un rilancio del
Turismo” – il messaggio al Governo Monti di
rivedere la decisione di eliminare questo
strumento a partire dal prossimo 9 settembre.
La loro valenza è innegabile perché, come ha
sottolineato Caterina Cittadino, Capo Dipartimento
Turismo, intervenuta al convegno, «potrebbero
generare benefici nella destagionalizzazione e
nella delocalizzazione del turismo italiano, a
condizione che si adotti una nuova procedura di
emissione dei buoni vacanze, non più impostata
come sussidi, bensì come diritto e benefit per i
cittadini».
Sulla possibilità di salvare i buoni vacanze,
comunque, un segnale di fiducia è giunto da Elisa
Marchioni, parlamentare PD, membro della
Commissione Attività produttive alla Camera e tra
i firmatari della proposta di legge di ripristino dei
buoni, che ha spiegato come l’impostazione dei
nuovi buoni vacanze sarebbe anticiclica e sulla
falsariga del modello francese: non più sussidi ma
benefit da inserire nei contratti di lavoro e da
rendere fruibili ai pensionati, con una
detassazione per il datore di lavoro e
defiscalizzazione
per
il
lavoratore.
Marchioni ha poi ragguagliato operatori, autorità e
Pagina 4
giornalisti presenti a Viterbo sulla strategia parrocchie, delle organizzazioni religiose,
che si potrebbe attuare a livello procedurale: delle scuole, dei circoli culturali e sportivi,
«Dal momento che l’iter parlamentare spesso con la fattiva intermediazione di
rischierebbe di essere lungo, in quanto ci agenzie di viaggi specializzate, ha fatto
sono provvedimenti di grande peso come segnare un incremento del 9,6% nel numero
quello sulla riforma del lavoro e della riforma di vacanze e del 22,8% nel fatturato.
elettorale che hanno la priorità, ho già E sempre dal Rapporto Isnart è emerso che
suggerito di presentare la riforma dei buoni la spesa media è stata di 584 euro con una
vacanze, snellita anche nel testo, sotto forma maggiore incidenza per quella effettuata
di emendamento da allegare al Decreto all’estero (circa 930 euro) rispetto a quella
Sviluppo, puntando sul fatto che questo effettuata in Italia (circa 420 euro). E,
strumento sarebbe a costo zero per lo diversamente da quanto si possa pensare, è
Stato».
stato evidenziato che la rete del TSA è un
Apprezzamento per questa “mossa” ventilata grande veicolatore di vacanze all’estero, con
da Elisa Marchioni è stato espresso dai il 34% di quota-mercato sul totale.
fondatori dell’Osservatorio Italiano sul Il Rapporto, ha poi delineato il profilo del
turismo sociale e associato, Antonio Castello vacanziere di questo segmento che
e Vincenzo Peparello, che hanno ribadito appartiene alla fascia d’età tra 15 e i 24 anni,
comunque
«l’urgenza
di
evitare a cui si accompagna una quota rilevante di
l’affossamento dei buoni vacanze che hanno adulti tra i 35 e i 44 anni che utilizza i Cral
enormi potenzialità di sviluppo proprio in aziendali.
considerazione dei numeri prodotti fino ad Il Rapporto ha rilevato infine che nel 2011
oggi
da
questo
segmento». sono state oltre 3.000 le imprese italiane che
2011, anno record per il turismo sociale sono ricorse al circuito di questa tipologia
Cifre certificate dal 4° Rapporto Nazionale turistica.
sul turismo sociale e associato elaborato «Se adottassimo un sistema di buoni
dall’Isnart ed esposto dalla ricercatrice vacanze simile al modello francese – ha poi
dell’Istituto,
Lucrezia
Balducci. sottolineato Benito Perli, presidente di Fitus e
Nel 2011, infatti, il comparto ha fatto della società BV che gestisce i buoni –
registrare un movimento di oltre 2,3 milioni di avremmo ricadute di grande impatto. Basti
turisti, con un volume d’affari di 1,4 miliardi di considerare che in Francia, nel 2011, questi
euro, ai quali si deve
aggiungere
un indottol'immagine
vouchero la
sono
Didascalia
che descrive
foto.stati fruiti da sei milioni di
stimato intorno ad altri 2 miliardi di euro. A persone con un volume d’affari di 1,5 miliardi
fronte di un decremento del 2,6%, fatto di euro e un incremento del 9,8% del numero
registrare dal turismo italiano lo scorso anno, delle vacanze, pari al 22,8% del volume degli
quindi, il turismo sociale e associato, che si affari».
avvale dei circuiti dei Cral aziendali, delle
Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012
Piemonte: arriva la tassa di soggiorno nei comuni olimpici
soggiorno con i comuni di Bardonecchia, Cesana, Claviere, Pragelato,
Sauze d’Oulx e Sestriere. In via sperimentale per un anno, il 35 per
cento degli introiti derivanti dall’imposta sarà trasferita dai comuni
olimpici alla Regione Piemonte, che reinvestirà queste risorse sul
turismo delle Valli, attraverso un piano deciso di comune accordo.
"La tassa di soggiorno è un’esclusiva competenza dei comuni, che
decidono se istituirla e come spenderla – commenta l’assessore
all’Istruzione, Sport e Turismo della Regione Piemonte, Alberto Cirio –.
Ma alla luce del positivo rapporto di collaborazione che esiste tra noi e i
comuni olimpici, Bardonecchia, Cesana, Claviere, Pragelato, Sauze
d’Oulx e Sestriere hanno deciso di trasferire alla Regione parte delle
risorse
che
deriveranno
da
questa
imposta".
Secondo Cirio l'impegno della Regione è di "reinvestire questi fondi con
un effetto moltiplicatore sul loro territorio, partendo da progetti e scelte,
I comuni olimpici del Piemonte imporranno la tassa di soggiorno e ne come ad esempio gli interventi per l’innevamento artificiale o per attrarre
eventi turistici e sportivi, che condivideremo attraverso un gruppo di
cederanno
una
quota
alla
Regione.
La giunta regionale ha, infatti, dato il suo via libera all’accordo sulla tassa di lavoro"
Nuovo business in scatola
Il viaggio regalo nel cofanetto regalo tiene bene: gli operatori annunciano
progressi a due cifre, le agenzie sono un partner importante, e cresce
l’autoconsumo: chi non può permettersi la vacanza si concede qualche
weekend sfizioso, e vicino. Perché per definizione nel cofanetto c’è
prodotto di prossimità e di facile consumo, con il pregio psicologico della
distanza dal prezzo: tutto già pagato, anche in caso di autoregalo, niente
patemi
sugli
extra.
Si stima un mercato da 100 milioni di euro in Italia nel 2011,
approssimato per difetto, a far due conti sui fatturati dichiarati. Ma il
potenziale forse supera i 360 milioni di euro indicati dai marketer con i
loro parametri. C’è ancora molto business da fare, anche in adv, dove il
cofanetto
tra
l’altro
fidelizza
clienti.
Emozione3
«Le agenzie contano sul nostro prodotto affidabile, sulla gamma
vastissima che risponde anche ai repeater, e che ora va molto anche per
l’autoconsumo: qualche weekend in Italia, alternativo alla vacanza più
costosa. Anche così l’agenzia coltiva il rapporto con un cliente che
tornerà, appena possibile»: parla Bruno Cirone, responsabile trade di
Emozione3, il cofanetto tutto italiano realizzato da Andrea Dusi con il
suo gruppo WishDays. Che nel 2011 ha raddoppiato le vendite, fino a
430.000 cofanetti per oltre 35 milioni di euro, 12 dei quali nelle agenzie
di viaggi, commissionati. «La tendenza resta ottima – dice Cirone –
siamo avanti dell’80%, per fine anno puntiamo a 600.000 cofanetti
venduti». Alle agenzie Emozione3 dedica una squadra commerciale di
15 account in tutta Italia, e quattro persone all’help desk esclusivo.
Emozione3 è distribuito da 4.200 agenzie, e nelle rilevazioni GfK risulta il
più venduto dal trade del turismo, con oltre il 34% di quota di mercato.
Contribuisce il fatto che Emozione3 sconsiglia alle agenzie il mix di
marchi sullo scaffale: «Ascoltiamo molto il trade, offriamo massimo
supporto. E preferiamo un rapporto esclusivo – dice Cirone – si lavora di
più e meglio, possiamo essere più generosi con i nostri partner. Ma
andiamo forte anche perché rigeneriamo continuamente il prodotto, con
novità delle quali le agenzie diventano veri e propri testimonial».
A partire da 28 linee tematiche: fino a 1.000 proposte per cofanetto,
6.000 strutture dall’agriturismo al 5 stelle di charme, da 25 a 400 euro
per una qualità a monitoraggio costante. Nuova la linea What a Gift! che
nel cofanetto aggiunge un oggetto di qualità – il cavatappi con il
weekend degustazione, la candela aromatica con il benessere. In
Pagina 5
progresso l’area corporate: «Emozione3 è uno strumento di marketing
incentivante e competitivo – dice Cirone – anche ora che le aziende
sono tenute al risparmio. Seminiamo su un territorio che è vastissimo».
Intanto c’è l’accordo con Allianz S.p.A., che premia con lo Scrigno delle
Emozioni Allianz coloro che rinnovano la polizza vita. Emozione3 è un
t.o. a tutti gli effetti, con licenza e tutti i requisiti del t.o., anche sotto il
profilo
assicurativo.
www.emozione3.it
weBox,
Alpitour
weBox, il cofanetto di Alpitour, c’è dal 2008 e capitalizza tutta la massa
critica e il know how del gruppo. «Su tutti i livelli di servizio con la logica
del tour operating – spiega Roberto Brescia, direttore marketing AW –
dove qualità e servizio sono quelli trasversali a tutta la nostra offerta,
costantemente monitorati. E con un booking dedicato al cliente per quasi
tutte le tipologie di weBox» salvo ad esempio la sola esperienza, senza
pernottamento.
In weBox Alpitour ha anche strutture all’estero, ma la gran parte è in
Italia: da 29 euro a quasi 400 per due persone e una notte. «Il cofanetto
piace agli hotel perché li proietta nel mercato della regalistica –
sottolinea Brescia – perché ha buona visibilità mediatica, oltre che sugli
scaffali di circa 6.000 delle nostre adv partner». E conferma Brescia: il
cofanetto ora diventa anche autoregalo, soprattutto tra giugno e i primi di
agosto, perché ha un picco a Natale ma ormai si vende tutto l’anno.
«weBox è un prodotto ancillare nel nostro mix – aggiunge Brescia – e un
segmento liquido, poco prevedibile. Ma ci crediamo, vogliamo rafforzarlo
perché risponde bene a un consumatore curioso di livello medio alto, e
alla domanda di short break. Per settembre elimineremo alcune box non
performanti, e approfondiremo la scelta tematica, raddoppiando
l’impegno in prodotto e volumi. E ci aspettiamo uno sviluppo a tre cifre».
weBox si declina nelle versioni Passione, Città d’Arte, Natura,
Benessere, Gusto, Golf, Unesco e Famiglia, e nelle tipologie esperienza,
e soggiorno+esperienza. In ogni weBox da 90a 150 strutture, con rare
sovrapposizioni e partnership importanti come quelle con UNESCO, con
I Borghi più belli d’Italia, SlowFood e l’Università degli Studi di Scienze
Gastronomiche
di
Pollenzo.
www.alpitour.it/webox
Smartbox
Smartbox è in Italia dal 2007, filiale del gruppo internazionale fondato in
Francia nel 2003 da Pierre-Edouard Stérin, che all’inizio di quest’anno
annunciava per il 2011 un fatturato globale di 500 milioni di euro,
realizzato in circa 20.000 punti vendita di 20 Paesi nel mondo, con una
Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012
gamma di 500 cofanetti, 24.000 partner e 38.000 attività.
I 65 milioni fatturati l’anno scorso in Italia, con 800.000 cofanetti venduti in
4.000 punti vendita, fanno di Smartbox il leader nazionale sul segmento:
«Siamo un mercato importante – dice Paola Pianciola, country manager –
in un anno siamo cresciuti di un altro 15%, ma la crisi fa male anche a noi,
contavamo di crescere molto di più». Anche perché, ad esempio, il 2010
sul 2009 aveva triplicato i risultati. «Fino all’anno scorso abbiamo venduto il
20% nelle agenzie di viaggi – aggiunge Pianciola – ma con la crisi la loro
quota sta scendendo al 15%. Siamo sugli scaffali di circa 2.500 dettaglianti,
con alcuni la collaborazione è molto stretta ed efficace, e abbiamo accordi
con tutti i maggiori network». Inclusi Bluvacanze, Cisalpina Tours e
Vivere&Viaggiare, Bravonet, HP, Marsupio, Fespit, Uvet ITN, Last Minute
Tour,
Viaggia
con
noi
di
Robintur,
Le
Marmotte.
Di pari passo con le vendite si estende il contenuto delle Smartbox: al
momento circa 50 diversi cofanetti con l’offerta di 5.000 fornitori per un
totale di 8.000 attività. «Tra i nostri punti di forza – sottolinea Pianciola –
c’è il fatto che clienti e agenti di viaggi possono prenotare autonomamente
online, con disponibilità in tempo reale. E per le agenzie abbiamo un help
desk con numeri dedicati». Importante anche la tipologia di prodotto, che
spazia da una lista di 460 agriturismi in tutta Italia (cofanetto da 60 euro) al
cobranding – esclusivo nel segmento cofanetti – con marchi di valore come
Best Western e Relais et Chateaux, UnaHotels e Starhotels, a prezzi tra gli
89 e i 200 euro per cofanetto. Le ultime novità, appena uscite, sono Fuga
dalla città e Due notti d’incanto: la prima con 250 soggiorni di una notte in
agriturismi e B&B, per due persone a 59,90 euro; la seconda è la vacanza
in luoghi incantevoli e ricchi di storia, località d’eccezione, ad esempio il
B&B di charme tra le colline del Trentino, la masseria dell’800 nella
campagna pugliese: in tutto 120 soggiorni a 119,90 euro per due persone e
due notti, con prima colazione, in tutta Italia. www.smartbox.com/it www.mysmartbox.it
Boscolo
Gift
Libertà è la parola d’ordine per i Boscolo Gift 2012, l’ultima edizione del
cofanetto che Boscolo Travel ha lanciato a Natale 2007. «In Italia siamo
stati i primi – dice Claudio Martinolli – direttore commerciale e marketing di
Boscolo Tours Spa – nel 2011 ne abbiamo venduti circa 70.000, e l’80%
nelle agenzie di viaggi partner. In tutto l’anno il nostro Gift ha fatturato oltre
10 milioni di euro. Per Boscolo si tratta di un prodotto non core, ma sta
crescendo benissimo in area corporate, e anche qui con un’importante
mediazione
delle
agenzie
di
viaggi».
Perché alle aziende Boscolo offre un Gift di valore e di massima fruibilità
per il destinatario: «Il cliente che riceve Boscolo Gift non deve fare
parecchie telefonate per trovare disponibilità – spiega Martinolli – chiama il
nostro call centre che cura tutto il processo. Nelle strutture del Gift abbiamo
allottment, comunque ottima disponibilità, e se del caso il nostro call centre
propone e prenota alternative adeguate. Non è cosa da poco, dato che
molte strutture nei periodi di picco dichiarano il tutto esaurito ai clienti dei
cofanetti. Anche per questo non abbiamo praticamente cofanetti inutilizzati
entro la scadenza». In più Boscolo Gift è la gamma alta del cofanetto, con
prezzi dai 99 ai 990 euro – due persone per una notte – in una selezione di
700 strutture dalle 4 stelle in su, «tutte regolarmente visitate», sottolinea
Martinolli. E niente esperienze pure, tutte proposte con pernottamento,
dove però libertà significa: validità di un anno, ammesso il cambio di meta,
hotel e data. Rinnovato il packaging, quest’anno ci sono anche nuovi
contenuti: Pet Friendly, per chi viaggia con gli animali domestici; Golf
Selection e Extreme Energy, tutto sport e azione; Magici Scenari, tra
scenari naturali; Vanity Break, con relax e bellezza. Infine City and Gallery,
per chi ama l’arte, con gli ingressi ai musei. Confermate le linee collaudate
City, Art, Gourmet, Love e Beauty per un totale di 42 cofanetti.
www.boscologift.com
Dreambox
Dreambox è il cofanetto creato da Ulisse Viaggi, l’incentive house del
Pagina 6
Gruppo Oltremare della famiglia Uva, guidata da Cristiano Uva.
Dreambox nasce dall’esperienza di Ulisse sul segmento dei buoni
viaggio, che le imprese utilizzano nel loro marketing, coniugata alla
specializzazione di Oltremare nell’outgoing lungo raggio di alta
gamma. Dreambox quindi contiene sempre un’esperienza di qualità,
in Italia e su una rosa selezionata di partner commerciali, per un
regalo percepito sempre come di valore, scandito nei tre livelli
Chrome, Silver, Golden e Platinum, in sei linee tematiche:
Wine&gourmet, degustazioni con e senza soggiorno; Romance, per
coppie; Art& culture (dal soggiorno di charme nelle città d’arte
all’abbonamento al giornale quotidiano); Wellness&spa; Kids (dal
weekend sulle colline Toscane alle due ore di shopping programmato
per mamma e bimbi, al giro in elicottero); Sport: i biglietti per il Giro
d’Italia o il giro alla guida della Lamborghini, e il golf con
pernottamento all’Asolo Golf Club. Infine una versione multitematica:
si sceglie dove utilizzare il voucher anche su una comoda mappa
interattiva. In ogni cofanetto, oltre al voucher, assicurazione medicobagaglio e catalogo illustrativo. Verificare della disponibilità e booking
direttamente
online.
www.dreambox.travel
Regalbox
Regalbox è il marchio dei cofanetti di Activitiz, l’operatore francese di
Jacques Cicurel, specialista dal 1999 in buoni e idee regalo. Activitiz è
frutto dell’esperienza che Cicurel ha sviluppato negli anni trascorsi alla
guida di LeBonKado, grande centrale francese del buono regalo
assorbita in seguito da Accor. La sede in Italia c’è dal 2007.
Attualmente Regalbox ha una gamma di 32 cofanetti in sette linee
tematiche - soggiorno, benessere, sport, gourmet, tempo libero,
multitematico, home collection: 2500 fornitori partner per un totale di
4.500 attività, a partire da 24,90 euro. Ma il cofanetto non riporta il
prezzo
di
vendita,
com’è
per
un
vero
regalo.
Cicurel annunciava a fine 2011 una crescita esponenziale delle
vendite nel segmento corporate: “per noi – sottolineava – come per
tutto il resto del mercato”. Perché le imprese utilizzano il cofanetto – e
più di tutto quelli del wellness – sia come regalo che come strumento
di incentivazione. Al punto che, giurava Cicurel, la domanda corporate
innesca e traina la crescita anche del cofanetto anche sul grande
mercato consumer. Tra i suoi clienti corporate Regalbox conta tra
l’altro Diesel, Unilever, Reckitt, Ernst&Young. www.regalbox.it
Movebox
Movebox nasce dall’esperienza ricettiva di Move Group, a partire dal
1995 con tre strutture in Umbria, nel parco del Subasio. Di qui nel
2008 prende il via il progetto Luoghi Speciali Club, che aggrega per
definizione prodotto di qualità e di carattere in tutta Italia: centinaia di
strutture ricettive, aziende agroalimentari e di servizi al turismo. Tutto
poi confluisce nel cofanetto Move - Regala un’Emozione, con forte
vocazione enogastronomica, distribuito online e da 2.500 punti
vendita tra agenzie di viaggi, librerie e negozi, oltre che online.
Tutto si deve all’impegno dei due fondatori: Patrizio Paoletti,
specialista di comunicazione relazionale, e Cesare Capedri,
sommelier, oste e appassionato di enogastronomia, che segue
marketing operativo, partner e distributori. Movebox ha quattro linee
tematiche – Sapori, Vacanze, Esperienze, Cultura – per weekend di
charme, avventura e sport, benessere, enogastronomia. Più una serie
di Edizioni Limitate con borghi e benessere di charme, agriturismo,
degustazioni, relais e castelli, e un cofanetto Sposi.
Per settembre 2012 arrivano altri 8 cofanetti – per un totale di 24 – e
due nuove linee tematiche, per oltre 4.500 tra attività, esperienze,
soggiorni, degustazioni, a costi ancora più invitanti: da 29,90 euro le
degustazioni e da 59,90 i soggiorni, nuova grafica e inediti in
esclusiva. Come Multiactivity, con 1001 proposte dal benessere alle
fattorie didattiche, alle cene con delitto, spettacolo e burlesque (si,
Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012
davvero…), e nuovo prodotto per le aziende, anche tailor made. Online c’è
la lista dei 2.500 punti vendita, dove dominano le adv. Booking con il
servizio
clienti
Move.
www.specialmove.it
Wonderbox
Fondata nel 2004 in Francia da Bertile Burel e Jacques-Christophe
Blouzard (detto James), giovane coppia di imprenditori appassionati di
viaggi, Wonderbox è in Italia dal 2008, con una gamma di 27 cofanetti tutti
di contenuto italiano, a partire da 29,90 euro. L’offerta conta su oltre 1.300
strutture e partner per circa 6.000 attività in 5 aree tematiche: soggiorni,
sport, benessere, gastronomia, multi-tematici. Dal primo cofanetto intitolato
Réalisateur de rêves dedicato allo sport, lanciato in Francia nel 2004, la
crescita sul mercato europeo – spiega una nota – è proseguita in
accelerazione: la squadra Wonderbox è cresciuta a 200 persone, e nel
2011 il volume d’affari ha superato i 100 milioni di euro, il 50% in più
rispetto al volume realizzato tra il 2009 e il 2010. L’obiettivo stimato per
quest’anno sale a 150 milioni. Wonderbox è così il numero due in
Europa
sul
segmento.
I cofanetti si acquistano su portale e call center, e in quasi 300 punti
vendita della grande distribuzione organizzata, probabilmente è il
marchio meno intermediato dalle agenzie di viaggi. Tra i best seller si
segnalano i Tre giorni d’evasione – due notti per due persone da
119,90 euro, su una scelta di 250 tra hotel, B&B e agriturismi
distribuiti in tutta Italia; il Week end con gusto, stessa formula ma con
due prime colazioni e due cene, per 229,90 euro in un centinaio tra
agriturismi, hotel tre o quattro stelle. Non manca il Soggiorno spa &
relax, una notte per due con un trattamento, a scelta tra 135 hotel 4
stelle, centri termali e resort, da 129,90 euro. Numerose anche le
esperienze senza soggiorno, in tutta la gamma tematica. Infine
proposte per la Festa della Mamma, e speciali per il Papà.
www.wonderbox.it
A Napoli arriva
la tassa di soggiorno
La tassa di
soggiorno arriva anche a Napoli. La
sua introduzione è inserita nel
bilancio di previsione 2012 del
Comune, approvato dalla giunta
guidata dal sindaco Luigi de
Magistris.
Alla gabella sui pernottamenti in città
– fa sapere Palazzo San Giacomo –
corrisponderanno investimenti per il
turismo. La tassa è modulata in base
al livello degli hotel: i turisti
pagheranno un euro a notte per gli
alberghi a 2 stelle, due euro per quelli
a 3 stelle, tre euro per i soggiorni nei
4 stelle e quattro euro a notte per gli
hotel
a
5
stelle.
Una
misura,
ha
sottolineato
l’assessore al Bilancio, Riccardo
Realfonzo, «in linea con le altre
grandi città italiane». L’importo
previsto e iscritto in bilancio, «tenuto
presente anche l’arco temporale
ridotto di applicazione del tributo,
presumibilmente un semestre, è di
circa
2
milioni
di
euro».
«Napoli è una città internazionale,
come tantissime altre località italiane
che hanno già introdotto questa
tassa. In un momento come questo
era impensabile non applicarla», ha
Pagina 7
dichiarato De Magistris. In cambio
della tassa di soggiorno, ha aggiunto
Realfonzo, i turisti riceveranno una
card che darà diritto a una serie di
agevolazioni.
Finora sono 480 i Comuni italiani che
applicano la tassa di soggiorno,
compresi Roma, Firenze, Venezia, e
Torino. Nessuno, in un anno, ha
ancora presentato un rendiconto della
destinazione degli introiti, o ne ha
fatto una comunicazione, come
invece accade nella Napa Valley
(California,
Usa)
dove
la
cartellonistica annuncia ai visitatori gli
obiettivi raggiunti con la tassa di
scopo, con messaggi del tipo “Turisti,
grazie a voi abbiamo istituito un wine
bus gratuito che vi permetterà di
raggiungere le cantine del territorio”.
Lo ha evidenziato Fabiola Sfodera,
docente di Marketing ed Economia e
vicedirettore
CITTA-Centro
Interdisciplinare Turismo, Territorio e
Ambiente dell’Università La Sapienza
di Roma. «La mentalità italiana è un
problema – ha osservato – Gli
operatori pensano che a fronte della
tassa di soggiorno non ci sia niente,
che sia solo un modo per rimpolpare
le casse dei Comuni. Invece è una
pratica molto diffusa all’estero, che
qui andrebbe comunicata ai turisti e
alla cittadinanza con i risultati
raggiunti non solo nel territorio
comunale, ma nei parchi e aree
adiacenti
d’interesse
turistico».
www.comune.napoli.it
www.citta.uniroma1.it
NEWS TRASPORTI
IL CONTROLLO DEL MERCATO
DELLA BIGLIETTERIA AEREA
E’ davvero incredibile constatare come tutto ciò che viene
scaricato su utenti e/o imprese in termini di tasse e incombenze
si diffonda in tutto il globo con la velocità di una epidemia, mentre
quegli strumenti che potrebbero servire ad alleviare i costi o
rendere più competitive le procedure aziendali vengano tenuti in
ombra cercando di diffonderne il meno possibile la conoscenza.
Esempi di quanto asserito? Le fuel surcharges, strumento molto
discutibile che ricade sui passeggeri del mezzo aereo, sono state
inizialmente adottate da un vettore e nel giro di poche settimane
ogni aerolinea nei cinque continenti aveva provveduto alla loro
introduzione. E’ però da quando negli Usa è stato imposto
l’Airline Deregulation Act (anni ottanta) che in quella nazione
venne varato l’ARC (Airlines Reporting System), il quale si pone
quale alternativa al sistema Iata-Bsp, eppure di esso si sa ben
poco.
Il fatto è che il controllo dell’enorme mercato riferentesi al settore
della biglietteria aerea cela interessi economici di dimensioni
gigantesche. Nel 2011 i passeggeri che si sono serviti del mezzo
aereo sono stati 2.6 miliardi, questo valore varia con un rateo di
crescita annuale del 6.4 per cento; siano essi domestici o
internazionali, sia che abbiano volato con una low cost o una
aerolinea tradizionale, ciascuno di essi si è dovuto procurare un
documento di trasporto, un biglietto, o comunque effettuare una
transazione da cui è scaturito un codice di prenotazione (PNR).
Il fatturato mondiale complessivo generato dai vettori aerei si
aggira intorno ai 600 miliardi di dollari annui. E con queste cifre
crediamo di aver reso un’idea abbastanza concreta dei valori in
gioco. Ebbene questo mercato prima che fossero inventati i
computer veniva prodotto, veniva generato esclusivamente dalle
agenzie di viaggio e dagli uffici biglietteria delle compagnie
aeree. La rete delle agenzie di viaggio era sparsa capillarmente
in ogni nazione, al contrario l’ufficio biglietteria della aerolinea si
trovava solo nella città ove l’aerolinea faceva scalo ed era quindi
giocoforza che il ruolo principale era svolto dal mondo agenziale.
In quegli anni, sarà bene ricordarlo, gli agenti ricevevano lo stock
biglietteria dalle aerolinee senza alcun costo; solo nel caso di
consistenti stock l’aerolinea richiedeva una fidejussione o un
assegno
in
garanzia.
Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012
Superfluo precisare che quel rapporto diretto agenti-aerolinea evitava
qualsivoglia costo a carico degli adv i quali erano ricercati e vezzeggiati dai
vettori. Gli agenti incassavano 100 dal passeggero e rimettevano 91
all’aerolinea.
Non crediamo sia stato fatto apposta, dubitiamo vi sia una correlazione, ma
è un dato di fatto che negli anni in cui alla Iata veniva imposto di far
decadere il suo cartello tariffario, si venivano diffondendo i primi sistemi di
elaborazione computerizzati e la Iata, sia pur progressivamente perdendo il
suo ruolo di coordinatore e controllore delle tariffe aeree, riuscì a mettere in
campo un formidabile strumento di elaborazione e contabilizzazione delle
transazioni
di
ticketing
chiamato
appunto
BSP.
Crediamo superfluo ricordare i punti che ne decretarono il successo
immediato, basterà solo dire che invece di preparare tanti rendiconti
quante erano le aerolinee che avevano dato i loro biglietti all’agente, e
invece di fare altrettanti bonifici bancari, l’agente non doveva far altro che
effettuare una sola rimessa alla Iata e poi era quest’ultima che provvedeva
all’elaborazione dei documenti e distribuzione del dovuto alle singole
aerolinee. In poche parole, per la Iata si chiudeva una porta ma si
apriva
un
portone.
Un portone che rimaneva aperto anche se l’associazione dei vettori
perdeva, una dopo l’altra, le cosiddette antitrust immunity, ovvero le
esenzioni
alle
leggi
sulla
concorrenza:
il 31 dicembre 2006 scadeva quella per il traffico “intra EU” ;
il 30 giugno 2007 scadeva quella “tra EU e Australia/Usa” ;
il 31 ottobre 2007 scadeva quella tra EU e il resto del mondo.
Le tre di cui sopra solo per limitarci al continente europeo, ma anche altre
(ricordiamo Stati Uniti, Giappone e Australia) sono state progressivamente
abolite.
Il Bsp tuttavia non era il solo strumento di cui la Iata disponeva; anche un
altro punto di forza dell’associazione rimaneva in vigore: il MITA ovvero il
Multilateral Interline Traffic Agreement in quanto, volenti o nolenti, anche in
questi tempi supertelematicizzati le aerolinee si debbono scambiare i
documenti di volo compensandone i relativi conti e il Mita con la stanza di
compensazione
svolge
egregiamente
questo
compito.
Per la Iata insomma, malgrado tutto ciò che si è scritto su un suo presunto,
imminente discioglimento, non è mai giunto un tempo di crisi ove
l’organismo rimaneva una mera associazione di imprenditori, tipo
Confindustria per intenderci, che periodicamente si riuniva per discutere
solo i problemi della categoria. La Iata rimane attiva nell’imporre i suoi
prodotti al mondo dei viaggi e indubbiamente, ricordando le cifre che
caratterizzano tale comparto, si tratta di cifre di tutto rispetto che
fanno gola a molti. In tale ottica il Bank Settlement Plan rimane uno dei
maggiori
punti
di
forza.
Tuttavia anche per il Bsp e il relativo programma che lo accompagna, non
sono tutte rose. E’ bene infatti ricordare che la risoluzione 814 (Iata Sales
Agency Distribution Rules), 814d (Travel Agency Commissioner) e la 814e
(Conduct of Review by Travel Agency Commisioner) erano state già messe
sotto il vaglio della Commissione Europea la quale nella sua decisione
31991D0480 annotava: “il sistema di vendita e di distribuzione stipulato
dalle compagnie aeree membri di Iata lascia un margine minimo per altre
forme di distribuzione basate su un diverso tipo di strategia che potrebbero
essere adottate da singole compagnie aeree Iata e dà luogo ad una
struttura di vendita alquanto rigida. Qualora il sistema Iata non esistesse,
ciascuna compagnia avrebbe la propria rete di agenti, in linea di massima
diversa da quella dei suoi concorrenti con conseguente maggiore
concorrenza tra agenti e compagnie aeree” (punto 49 del capitolo
“Valutazione giuridica”). Ed ancora al punto 53: “…la concorrenza risulta
limitata dal fatto che gli agenti Iata non sono in grado di provvedere
liberamente canali di distribuzione paralleli con singoli membri Iata su base
bilaterale”.
Anche per il Bsp potrebbe giungere il momento della resa dei conti o
Pagina 8
perlomeno di una sua rivisitazione, cosa d’altra parte già avvenuta in
qualche Paese, e nell’affermare ciò ci ricolleghiamo agli appunti di
apertura laddove lamentavamo la scarsa diffusione di notizie che pure
potrebbero essere utili per cercare di migliorare le procedure e i
rapporti
fra
agenti
e
aerolinee.
Il 14 novembre 2010 l’autorità antitrust israeliana ha espresso il suo
parere proprio sull “Arrangement between the International Air
Transport Association and airline companies concerning the Bsp
Program”.
Val la pena leggere interamente le 12 pagine in cui è articolata la
decisione in quanto la stessa sotto molti punti di vista è molto
istruttiva. Dopo aver ricordato gli ovvii e scontati vantaggi che il
sistema Bsp offre, viene però precisato che malgrado i suoi vantaggi,
l’adozione del programma Bsp comporta indubbi problemi.
Transazioni di affari che in condizioni ordinarie sarebbero in
competizione tra loro e che sotto il Bsp invece sono unificate “involve
significant concerns”. Le aerolinee, avverte il rapporto, potrebbero
usare il Bsp per fare la voce grossa con gli agenti di viaggio e a tal
proposito viene ricordato lo strumento della blacklist e di come
“l’esistenza di un tale meccanismo si traduce con ogni probabilità in
pressioni fatte all’agente per non aprire discussioni ma semplicemente
pagare la somma richiesta anche in casi in cui la legge sarebbe da
parte dell’agente”. Nella sua conclusione l’Autorità alla concorrenza
israeliana pur confermando l’esenzione alla Iata subordina la stessa a
precise condizioni che invitiamo tutti a leggere e di cui qui forniamo
una
piccola,
significativa
anticipazione:
“IATA shall not disconnect a travel agent from the Program if, on the
date of payment the travel agent had sufficient funds in the bank
account from which payment is to be effected to fully settle the
amount due, and the travel agent took all the required actions in order
to effect full and timely payment of the debt, but due to external
circumstances not within the control of the travel agent, including a
typographical error, an error or technical malfunction in the bank
systems or a bank strike (“the technical error”), full and timely
payment was not effected, and provided that the travel agent provided
IATA with documentation evidencing the existence of all of the aforegoing.
b. In the circumstances described in subsection (a) the delay in
payment will not be recorded as a Deviation (and, if recorded, the
record will be deleted without delay) and IATA will not take any
measure against the agent, provided that the agent will effect the
remaining balance of the amount due immediately after discovery of
the
technical
error.”
In altre parole l’autorità israeliana ha permesso il mantenimento del
Bsp ma ha collegato l’autorizzazione a precise condizioni.
Per
scaricare
le
12
pagine
recatevi
su
http://www.iata.org/sites/fmc/Files/israel-antitrust-decision-bsp-eng.pdf
Passiamo ora invece all’ARC del quale abbiamo appena accennato in
apertura. Ebbene anche in questo caso ci troviamo di fronte a
variazioni imposte di autorità. In pratica nel 1984 quando le autorità
Usa sentenziarono che il sistema della Iata era contrario ai principi di
sana concorrenza, venne varato l’Airlines Reporting System il quale
dalle informazioni che abbiamo potuto raccogliere assicura
relationship between US agents e ARC slightly better than between
Iata
and
agents
in
the
rest
of
the
world.
La conclusione di questo nostro excursus nel mondo del business
della biglietteria aerea ci porta ad alcune considerazioni. Innanzitutto
non ci si può certo attendere che i cambiamenti vengano proposti
ovvero partano dalle aerolinee. Sia il caso israeliano, sia quello
statunitense dimostrano che bisogna lavorare sui cambiamenti da
apportare al Bsp e non pretendere sistemi che lo sostituiscano
Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012
completamente. E il motivo di questa osservazione risiede nel semplice
fatto che nessuna aerolinea di grosso calibro vorrà uscire dal sistema BspIata
per
migrare
in
un
altro
sistema
non
Iata.
Non è un caso che il Board of Directors dell’ARC comprenda Air Canada,
AirTran, Alaska Airlines, American Airlines, British Airways, Delta Airlines,
Lufthansa, United ed altre aerolinee. Ancora, in mancanza di interventi
comunitari che prendano di mira specificatamente il Bsp, potrebbero però
essere le singole autorità antitrust nazionali ad intervenire.
Sono quest’ultime infatti che investite del problema, verosimilmente
dalle organizzazione delle agenzie di viaggio, potrebbero sentenziare
in
merito
ai
punti
da
correggere.
Di certo però è indubbiamente consolante apprendere che il Bsp si
può cambiare, come dimostrano i due esempi da noi riportati
riferentesi a Israele e agli Stati Uniti.
NEWS NORME E TRIBUTI
Spesometro, si cambia
MILANO
Arriverà entro l'estate un provvedimento
dell'agenzia delle Entrate che chiarirà il
regime applicativo dello spesometro,
riformato dal decreto fiscale (Dl 16/12). E
si profila la possibilità di invii cumulativi di
fatture, non ordinate per singolo cliente o
fornitore. Deve invece essere ancora
deciso, dopo aver discusso con gli
operatori, se le operazioni di minimo valore
(come le commissioni incassate dalle
agenzie di viaggio, pagate dai vettori di cui
hanno venduto il servizio) vadano
comunque segnalate o si debba ipotizzare
una
soglia
minima.
Il regime applicativo va determinato alla
luce della semplificazione che lo
spesometro (istituito due anni fa dal Dl
78/10) ha subìto a marzo con il Dl 16/12 (si
veda la scheda a destra). È previsto un
incontro fra agenzia delle Entrate e
operatori il prossimo 6 giugno.
L'emanazione del provvedimento è attesa
entro la prima metà di luglio.
«La nostra proposta – spiega Roberto
Bellini, direttore generale di Assosoftware
– è di comunicare tutto nel dettaglio, cioè
operazione per operazione. Intuitivamente
può sembrare il contrario, ma in realtà è
molto più semplice gestire un flusso
continuo piuttosto che selezionare
operazioni per verificare se si superano
certe soglie: occorre creare aggregazioni o
sommatorie, ad esempio per clienti o
fornitori, che poi vanno controllate e
gestite, sia dai soggetti economici sia
dall'agenzia
delle
Entrate».
E proprio all'Agenzia si sta valutando la
capacità del sistema dell'Anagrafe
tributaria di ricevere la valanga di
documenti da inviare ogni fine aprile. La
risposta
pare
affermativa,
ma
dall'amministrazione arriva la richiesta di
non aspettare sempre l'ultimo momento
utile,
per
evitare
di
creare
malfunzionamenti.
«Il sistema della soglia – spiega Antonio
Vento,
responsabile
fiscale
di
Pagina 9
Confcommercio –, come si è avuto modo
di sperimentare, aveva creato non poche
complicazioni e l'invio singolo pare non
preoccupare troppo i nostri operatori.
Resta invece aperta la questione per i
soggetti che ricevono o effettuano micropagamenti. Su questo aspettiamo le
indicazioni dei nostri operatori, ma credo
che la creazione di una soglia, in questo
caso, possa essere opportuna anche per
facilitare il compito di chi deve adempiere
all'obbligo». Così come un invio cumulativo
senza alcun ulteriore intervento per
cliente-fornitore potrebbe essere preferito
dal mondo dei professionisti (ad esempio i
medici), di norma non attrezzati con
software che gestiscano le singole fatture.
Intanto, sempre sul fronte delle operazioni
con i clienti finali, resta da chiarire il regime
per quei soggetti che devono emettere
fattura su richiesta del cliente ma non sono
tenuti ad avere il registro delle fatture
(come, ad esempio, gli albergatori). «In
questi casi – conclude Vento – resta da
capire come gli operatori si devono
comportare: non avendo il registro, il
reperimento delle fatture può risultare
piuttosto laborioso. E in ogni caso occorre
un sistema di reperimento informatico che
poi
ne
consenta
l'invio».
Le
novità
01
|
LA
LEGGE
Il decreto fiscale (Dl 16/12), all'articolo
articolo 2, comma 6, stabilisce che le
operazioni, se soggette a fattura, vanno
segnalate all'agenzia delle Entrate senza
selezionare quelle sopra la soglia dei
3.000 euro. Nel commercio al dettaglio,
resta il limite dei 3.600 euro
02
|
LA
CIRCOLARE
L'Assonime, con la circolare 11/2012, si è
espressa nel senso della comunicazione
unica, tornando allo spirito e alla norma
dell'elenco clienti-fornitori varato nel 2007
NEWS STATISTICHE
Turismo in crisi? Ma per quello
sociale è autentico boom
A fronte di un decremento del 2,6%, fatto registrare dal
turismo italiano nel 2011, il Turismo sociale e
associato, ossia quello che si avvale dei circuiti dei Cral
aziendali, delle parrocchie e organizzazioni religiose,
delle scuole, dei circoli culturali e sportivi e del Comune
di residenza, fa registrare un incremento del 9,6% nel
numero di vacanze e del 22,8% nel fatturato. È quanto
emerge da una indagine condotta dall’Isnart (Istituto
Nazionale di Ricerche Turistiche) in collaborazione con
l’Osservatorio Italiano del Turismo Sociale e Associato,
presentata oggi nel corso del convegno «I Buoni
Vacanza per un rilancio del Turismo» a Viterbo, presso
la sala Regia del Palazzo Comunale. Il volume d’affari
complessivo stimato dal Turismo sociale e associato
(Tsa) è stato lo scorso anno di 1,4 miliardi di euro per
un numero di 2,3 milioni di vacanze. La spesa media è
stata di 584 euro con una maggiore incidenza per
quella effettuata all’estero (circa 930 euro) rispetto a
quella effettuata in Italia (circa 420 euro). Nonostante
siano le destinazioni italiane quelle più scelte dal turista
(con un peso del 66% circa sul totale del TSA), quasi il
34% delle vacanze si svolge all’estero, quota che
supera la media generale registrata nel complesso
delle vacanze d’oltreconfine che si attesta sul 20,6%.
All’interno di questo circuito un ruolo decisivo viene
svolto dai giovani tra i 15 e i 24 anni, che per effettuare
una vacanza si affidano soprattutto alla scuola, a cui si
accompagna una quota rilevante di adulti tra i 35 e i 44
anni, che utilizza i Cral aziendali. Il Rapporto rileva
inoltre che nel 2011 sono state oltre 3.000 le imprese
italiane che sono ricorse al circuito del turismo sociale
e associato per promo-commercializzarsi in
rappresentanza del 4% delle imprese presenti sul
Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012
Il turismo incoming dai Paesi Extra UE
è cresciuto negli ultimi dieci anni del 37%
Turismo in tempo di crisi, lo studio di Tci, Skyscanner e Global Blue
Oggi Touring Club Italiano, Skyscanner e Global Blue hanno presentato i dati
sull’andamento dell’incoming dai Paesi extraeuropei. Skyscanner ha stilato delle
classifiche relative alla tendenza nella ricerca dei voli. Rispetto al trend generale verso
l’Italia, sono le destinazioni asiatiche a dimostrare un crescente interesse. I paesi
extraeuropei con il maggior numero di ricerche con destinazione Italia sono Russia,
Stati Uniti, Australia, Thailandia e Indonesia, tutti diretti soprattutto verso gli aeroporti di
Roma, Milano e Venezia. Riguardo alle ricerche dall’Italia, il trend evidenzia una
preferenze per Regno Unito (11%), Spagna (10%) e Stati Uniti (6%). In fondo alla top
tenPagina
rientrano
9 anche Thailandia e Russia, entrambe con il 2% delle ricerche. Tra le
destinazioni emergenti nel 2012 alle prime posizioni ci sono Singapore (+102), Sri
Lanka
(+99%)
e
Russia
(+71%).
Secondo i dati del Tci l’8,9% delle presenze turistiche registrate in Italia riguardano
visitatori provenienti da Paesi extraeuropei. Dal 2000 al 2010 questa fetta di mercato è
cresciuta del 37%. Gli Usa sono il principale mercato di riferimento con quasi 11 milioni
di presenze e un incremento del 15,7%, seguiti dalla Russia (+257% dal 2000) e
Giappone (- 21,8% dal 2000). La Cina, nonostante l’incremento di presenze del 147%
dal 2000 al 2010, occupa la 6^ posizione con 1,6 milioni, preceduta da Australia e
Canada. L’incidenza dei mercati extraeuropei sul territorio italiano varia
considerevolmente: il Lazio è la regione in cui le presenze straniere extraeuropee
pesano di più (43,1%), segue il Molise (31,1%), e la Toscana (28,3%). La Lombardia è
al 6° posto preceduta da Campania e Umbria. Trento e Bolzano sono, invece, territori
in cui è molto bassa l’incidenza di extraeuropei, rispettivamente il 5,8% e l’1,9% del
totale
delle
presenze
straniere.
Per Global Blue il mercato italiano del tax free shopping si è sviluppato negli ultimi anni
fino a raggiungere, a fine 2011, un valore complessivo di oltre 2 miliardi di euro, con
tassi annui di crescita superiori al 30% dal 2010 a oggi. L’incremento è stato
confermato anche nei primi quattro mesi del 2012, che hanno visto una crescita nel
32% rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso. Ad attirare i turisti stranieri sono
soprattutto l’abbigliamento e gli accessori, che valgono il 73% del totale degli acquisti
tax free, ma anche la gioielleria e gli accessori, che oggi assorbono il 14% della spesa.
Top spender nel nostro Paese sono i russi e i cinesi, che rappresentano
rispettivamente il 31% e il 16% dello shopping tax free complessivo. Nonostante la
presenza tuttora significativa dei turisti statunitensi, attualmente la spesa tax free
targata Usa rappresenta solo il 4% del totale. Mete preferite dai globe shopper sono
Milano e Roma, dove si concentra il 39% e il 20% della spesa tax free tracciata da
Global Blue. Molto gradite anche la Versilia, con i russi che rappresentano il 47% del
totale e, e la Costiera Amalfitana, che vede invece una maggiore spesa da parte di
giapponesi e statunitensi. Napoli e provincia hanno visto lo shopping tax free crescere
del 58%, mentre l’Emilia Romagna ha registrato un aumento del 45%.
“L’incoming dai Paesi extraeuropei – afferma Franco Iseppi, presidente Tci – è
fondamentale per far affermare sempre più l’Italia come destinazione turistica. Il made
in Italy, inteso anche come stile di vita, cultura, paesaggio ed enogastronomia esercita
grande fascino nei turisti stranieri, ma oggi credo che sia necessario uno sforzo
aggiuntivo per valorizzare al meglio le ricchezze che abbiamo anche migliorando i
servizi a disposizione del turista e, più in generale, la nostra capacità di accoglienza”.
“L’interesse per le destinazioni asiatiche è in costante e forte crescita nelle ricerche
dall’Italia – commenta Caterina Toniolo, country manager di Skyscanner Italia – e allo
stesso tempo il nostro paese è molto ricercato anche da paesi extraeuropei come
Russia,
Brasile,
Stati
Uniti
e
Cina”.
“Il mix delle nazionalità che scelgono il nostro Paese per i viaggi è fortemente cambiato
negli ultimi anni, così come la scelta delle destinazioni preferite e le motivazioni che
attirano gli stranieri - ha commentato Antonella Bertossi, marketing Sales Manager di
Global Blue Italia - Oltre a essere un’indubbia opportunità per esercenti e brand, la
propensione allo shopping dei turisti extracomunitari è uno degli aspetti da valorizzare
per rendere il nostro Paese ancora più competitivo nei circuiti internazionali”.
Pagina 10
territorio, in lieve calo (-2,1%) rispetto al 2010. Nello
specifico, tra i canali utilizzati dalle imprese, i Cral si
posizionano in prima fila (5,4% sul totale degli
operatori) in crescita del +3,6 punti percentuali. A livello
territoriale, il ricorso al circuito dei viaggi organizzati da
parte delle imprese è maggiore nel Centro-Sud e nelle
Isole dove le percentuali sono rispettivamente del 5,2%
e del 5,8%. In questa parte d’Italia, prevale il ricorso ai
Cral e in seconda battuta alle associazioni sportive. In
ogni caso, anche laddove il ricorso a tale soluzione è
meno presente (in generale nel Nord Italia) i Cral
rappresentano una piattaforma per allargare il network
delle imprese a supporto dello sviluppo turistico. Il
Turismo sociale e associato si conferma, inoltre, uno
strumento estremamente incisivo per destagionalizzare
i flussi turistici. Se nel complesso i soggiorni si
concentrano in estate (quasi il 40% tra giugno e
agosto), nel caso del TSA la stagione viene anticipata
con il 13% delle vacanze in aprile (solo il 9,5% in
media) e l’11,3% a maggio (solo il 6,5% in media). Di
contro, a luglio, il peso delle vacanze si limita al 7,4%
(10,9% in media), mentre agosto movimenta una quota
del 11,9% rispetto ad una media generale del 17,6%.
Tra i canali di organizzazione delle vacanze, in testa
troviamo le scuole (25,4%) e le organizzazioni religiose
(20%) che, insieme alle parrocchie (15,7%)
rappresentano sempre di più un punto di riferimento
per i turisti. In particolare, le vacanze pianificate dalle
organizzazioni religiose crescono del +26,4%, mentre
quelle attivate dalle parrocchie del +47,4%. Tra le
principali destinazioni, emergono le città e le località di
interesse culturale (47,3%) seguite dalle destinazioni
balneari (29,3%) e dalla montagna (15,7%). La
vacanza organizzata tramite il circuito del TSA, si
svolge principalmente sul territorio nazionale con oltre
l’1,5 milioni di vacanze pari al 66% dell’intero
movimento. Verso l’Italia, i principali canali di
organizzazioni sono rappresentati dalle associazioni
culturali (21% dei viaggi) e da quelle religiose (20,4%,
seguiti dalle parrocchie (18%) e dalle scuole (15,6%).
Per i viaggi all’estero i principali canali sono invece
rappresentati dalle scuole (44,7%), seguite
dall’organizzazione religiosa (19,2%). Per quanto
concerne invece le destinazioni, la Spagna (13,7%) e il
Regno Unito (12,8%) rappresentano quelle pù
appetibili. Quanto alla capacià di spesa del turista che
si avvale di questo circuito, nel 29,8% ha un reddito
mensile compreso fra i 775 e i 1550 euro, nel 29,8%
compreso fra 1550 e i 2840 euro e il 23,3% oltre
quest’ultima somma, dimostrando una volta di più che
non si tratta affatto di un turismo «povero» come
spesso, erroneamente, si è portati a credere.
Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012
NEWS SARDEGNA
NEWS SARDEGNA ATTUALITA’
NEWS SARDEGNA TRASPORTI
Crisponi: «L'isola è aperta a tutti»
Trasporti: Cappellacci e Solinas, continua la battaglia
per la difesa del diritto alla mobilità dei sardi.
La Regione lancia una serie di iniziative promozionali per
sfatare l'immagine di destinazione costosa
Pagina 10
La
Sardegna affila le armi. Dopo
l'annus horribilis del turismo
sardo, quel 2011 che ha visto
chiudere i conti con un -5,6
per cento sulla stagione
precedente,
la
Regione
attacca il mercato con una
nuova strategia. "A breve dice Luigi Crisponi, assessore
regionale al Turismo - partirà
la campagna di supporto
all'attivazione della Flotta
sarda, che ha come principale
tema l'isola come paradiso per
tutti, sfatando una falsa
nomea di destinazione cara".
Parte da qui la Sardegna
2012: dai trasporti, prima fra
tutti la flotta sarda, perché
"non c'è turismo senza
trasporti, questo è l'assunto"
spiega Crisponi. E offre una
nuova immagine dell'isola,
quella di una destinazione per
tutte le tasche, anche per
quelle assai magre degli
italiani. "È stata riattivata la
Flotta sarda - dice l'assessore
- e la vendita dei biglietti va a
gonfie vele. Dopo poco più di
un mese dall'apertura delle
prenotazioni per giugno, luglio
e agosto sfioriamo quota
centomila: 75mila passeggeri
più 23mila posti auto, sulla
tratta da Olbia a Civitavecchia,
confermata da subito rispetto
al 2011; mentre per la Vado
Ligure - Porto Torres,
collegamento attivato più di
recente, in dieci giorni sono
stati venduti già 18mila biglietti
Pagina 11
(più 5.500 posti auto). E le tariffe
rimangono sempre molto al di
sotto della media delle altre
compagnie".
L'assessore
anticipa anche che è allo studio
l'attivazione di nuove tratte.
Ma il traghetto non è l'unico
modo per raggiungere l'isola. Il
traffico aereo, soprattutto quello
veicolato dalle low cost, lo
scorso anno ha portato 7 milioni
di pax sull'isola. Una cifra non
trascurabile, messa a rischio
quest'anno dal perdurare dello
scontro fra la Ue e i vettori low
fare. "Si tratta di una materia
molto delicata - dice l'assessore
-, ma la Regione Sardegna sta
profondendo
ogni
sforzo
possibile per risolvere una
situazione che quest'anno si
presenta più ingarbugliata del
solito". Crisponi non ha dubbi: "È
impensabile - dice - rinunciare a
un sistema di collegamento
come quello rappresentato dai
low cost, strategici nella nostra
campagna di promozione estera:
per la Sardegna e la sua
economia turistica non solo è da
mantenere, ma è anche da
potenziare per rendere un
servizio ancora più efficiente e
una copertura aerea sempre più
capillare".
Accanto ai collegamenti, che
pesano sui portafogli più di
quanto si vorrebbe, pare che
anche le strutture ricettive
abbiano rincarato i prezzi.
"Sfateremo
questo
luogo
comune puntando fortemente
sulla qualità dei nostri prodotti e
sulla sostenibilità del nostro
sviluppo turistico - ribatte
Crisponi -. Abbiamo destinato
8,8 milioni di euro per aumentare
l'appeal del ricettivo e contribuire
al rilancio della competitività
delle imprese sarde nel mercato
turistico".
"Le navi con i quattro mori - affermano i due esponenti della Giunta rappresentano un'iniziativa di difesa del nostro sistema economicosociale e di liberazione della Sardegna dai vincoli che per decenni
hanno pregiudicato i diritti e le opportunità di sviluppo".
CAGLIARI, 31 MAGGIO 2012 - Al via domani, primo giugno, il collegamento
Porto Torres-Vado Ligure (Savona) operato dalla Saremar. "Continua senza
sosta la battaglia per la difesa al diritto della mobilità dei sardi" - hanno
dichiarano il Presidente della Regione Ugo Cappellacci e l'assessore dei
Trasporti Christian Solinas. "Le navi con i quattro mori - aggiungono i due
esponenti della Giunta - rappresentano un'iniziativa di difesa del nostro
sistema economico-sociale e di liberazione della Sardegna dai vincoli che per
decenni hanno pregiudicato i diritti e le opportunità di sviluppo".
Quella con Savona è la seconda tratta attivata quest'anno, sullo schema già
collaudato la scorsa estate, e segue l'avvio dei collegamenti, partiti il 16
gennaio, tra Olbia e Civitavecchia con i traghetti Saremar "Scintu" e
"Dimonios".
La motonave "Coraggio" con la quale sarà effettuato il servizio è un ferry
cruise con una capacità complessiva di 1.000 persone, di cui oltre 900
passeggeri. Con una stazza lorda di 26.000 tonnellate e una velocità
massima di circa 25 nodi, "Coraggio" ha una capacità di carico di 3.000 metri
lineari di merci (oltre 1.000 auto), 112 poltrone e 30 posti camper on board.
Le nuove regole sugli aerei solo dal 27 ottobre
L'avvio della nuova continuit territoriale slitta al 27 ottobre. La notizia era stata
annunciata la settimana scorsa dopo l'incontro romano al quale aveva
partecipato l'assessore regionale ai Trasporti, ma ora arriva l'ufficialit da parte
del ministero. La firma del decreto era attesa gi da ieri, al termine della
riunione tecnica che si tenuta al ministero. Il documento d quindi seguito alla
richiesta della Regione sarda che adesso dovr attivarsi per convocare la
conferenza di servizi e discutere (insieme all'Enac e sentendo anche le
compagnie) come modificare il bando di gara. Per tutta l'estate, le rotte tra la
Sardegna e gli aeroporti di Roma e Milano saranno sempre gestiti da Alitalia
e Meridiana fly alle tariffe sinora applicate: rispettivamente 49 e 59 euro pi
tasse. TRASPORTO LOCALE Intanto ieri proseguita anche la discussione
nella IV Commissione sul disegno di legge 346 sul trasporto pubblico locale. I
consiglieri hanno sentito il parere dei sindacati, ognuno dei quali ha
presentato un documento per prendere posizione nella vicenda. In particolare
i rappresentanti regionali sono vicini alla teoria sostenuta dall'Arst, ovvero un
bacino unico regionale con il raggruppamento di tutte le societ cittadine e
private all'interno dell'azienda regionale. Mentre i territoriali sposano la
posizione delle societ e consorzi urbani, ovvero pi ambiti locali. Posizione
questa condivisa anche dall'Anav e dalla Confservizi che invece
rappresentano le imprese private del trasporto. Ora i consiglieri dovranno
riferire all'assessore nella prossima riunione di gioved ma intanto il presidente
della IV Commissione, Matteo Sanna (Fli), si augura che il legislatore
regionale tenga conto del fatto che con la crisi e con la migliore coscienza
ambientale aumenter sensibilmente l'uso dei mezzi pubblici.
Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012