News Fiavet S_22_01giu12 - FIAVET
Transcript
News Fiavet S_22_01giu12 - FIAVET
Fiavet Sardegna News Indice News Attualità News Trasporti News Norme e Tributi News Statistiche pag. 1 pag. 7 pag. 8 pag. 8 News Sardegna News Sardegna Attualità News Sardegna Trasporti pag. 11 pag. 11 pag. 11 Fiavet Sardegna Via Dante, 30 08100 Nuoro Tel/Fax: 0784.39249 NEWS ATTUALITA’ Fiavet vicina alle popolazioni colpite dal sisma «Fiavet esprime la propria vicinanza agli abitanti delle zone interessate dal terremoto e manifesta il proprio cordoglio ai familiari delle vittime cita una nota stampa della federazione -. La federazione si è immediatamente attivata per cercare di aiutare, per quanto in suo potere, le popolazioni colpite dal sisma. Fiavet ha infatti già da subito preso contatti con i propri tour operator, con le altre associazioni di categoria e con le principali associazioni dei consumatori per fare in modo che, con l’accordo di tutte le parti e all’insegna di uno spirito di solidarietà, si segua una linea di massima flessibilità nella gestione delle pratiche di viaggio che dovessero essere annullate o modificate in seguito ai tragici eventi di questi giorni. Fiavet continuerà a monitorare con attenzione l’evolversi della situazione ed è pronta a intervenire con nuove misure a sostegno degli abitanti delle aree interessate e dei colleghi che operano nel territorio». www.fiavetsardegna.it Il sostegno di Fiavet alle agenzie emiliane [email protected] Sostegno alle adv colpite dal sisma da parte di Fiavet Emilia Romagna e Fiavet Nazionale. La decisione è stata presa a seguito di un censimento effettuato da Fiavet Emilia Romagna e Marche che ha messo in evidenza gravi disagi per alcune agenzie associate delle province di Modena e di Ferrara. Vista l'impossibilità di queste ultime di svolgere la regolare attività lavorativa, le federazioni degli agenti di viaggi hanno deciso di sostenerle. Fiavet Emilia Romagna interverrà, quindi, con l'Eburt - l'Ente Sindacale regionale - per il sostegno al reddito in favore dei dipendenti che, a causa dell'impossibilità di utilizzare gli uffici, non possono lavorare. La federazione si farà, quindi, carico di riconoscere ai dipendenti la normale retribuzione per il periodo in cui l'ufficio resterà inagibile e chiuso, sgravando in questo modo le imprese dal pagamento della stessa. Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012 Terremoto in Emilia Danni anche nelle adv "Ripartiremo da via Gramsci 49/51". Anche tra le macerie, l'agenzia Baronerosso a Cavezzo non si ferma. Il punto vendita, che fa parte del network ClubViaggi, gruppo Uvet-Itn, è crollato sotto i colpi del sisma che ha colpito l'Emilia. Ma il cartello che compare sulla facciata lancia un messaggio di speranza: come ricordano Niccolò, Roberto ed Elisabetta, la voglia di ricominciare non manca. "Sono addolorato per quanto è accaduto alle agenzie colpite dal sisma", commenta il presidente di Uvet e di Itn Luca Patanè. Il terremoto in Emilia Romagna mette dunque in ginocchio anche le agenzie di viaggi. TTG Italia ha contattato alcuni dei network con punti vendita nel territorio colpito dal sisma. Le reti di distribuzione, infatti, si sono immediatamente attivate per raggiungere i propri adv. "Sappiamo di alcune nostre agenzie che hanno subito gravi danni – spiega Massimo Caravita, vicepresidente di Marsupio -. Alcuni li abbiamo contattati via telefono, altri siamo riusciti a raggiungerli tramite facebook". È stato il caso, ad esempio, di Bazar del Mundo di Poggio Renatico, in provincia di Ferrara. "Siamo riusciti a metterci in contatto con le titolari tramite i social network, dopo il primo sisma. Ora sono riuscite a riaprire l'attività", precisa Caravita. Diverso il caso di Final Viaggi e Froggy Travel, che fanno capo ai medesimi titolari. L'attività, infatti, prosegue grazie al punto vendita di Crevalcore, mentre la Final Viaggi di Finale Emilia è ancora inagibile. Danni minori per le agenzie di viaggi Robintur. "Hanno risentito del sisma alcuni nostri punti vendita tra Modena, Bologna e Ferrara – spiega il presidente Marco Ricchetti -. Ma si tratta di piccoli danni da ripristinare". Gian Battista Merigo, vicepresidente Bravo Net, riporta invece di "quattro o cinque agenzie disastrate. Senza contare il problema di tutta la gente che, anche quando l'emergenza sarà rientrata, rinuncerà alla vacanza". Come agenzia di viaggi del network Bravo Net, inoltre, Merigo ha lanciato la proposta di richiedere ai tour operator una particolare attenzione per quanto riguarda gli annullamenti dei viaggi nelle agenzie colpite dal terremoto. Pagina 2 Le agenzie emiliane e romagnole oltre il terremoto, oltre tutto Ogni volta che viene toccato l’argomento aggregazione, capacità di fare sistema, o comunque di lavorare al di la degli individualismi, mi viene da pensare alla gente dell’Emilia Romagna. In questi giorni, mentre pensavo al nuovo tema per il post del blog, immaginavo di dissertare sulla capacità degli emilianoromagnoli di fare nascere e sviluppare un’industria, inclusa quella turistica. Accredito loro, infatti, una fortissima e innata capacità di fare sistema, di andare oltre all’individualismo, di fare gruppo. La riviera adriatica forse non ha il miglior mare d’Italia, ma ditemi voi se esiste angolo non strutturato, non accessoriato, dove manchi un bar, una discoteca, un locale, un bagno. Immaginate questa riviera turisticamente deserta, con qualche buon ristorantino di pesce, e un gruppo di albergatori che si riunisce e pensa: a chi vendere questo mare? Ai tedeschi. E quanto vogliono spendere i tedeschi? Tot. Ed eccoli là, senza pensarci troppo, prezzo tot per tutti gli albergatori, charter dalla Germania su Rimini, e ti riempiono una riviera di teutonici pronti a prendere il sole anche ad aprile-maggio. Le fiere di ogni settore che hanno più successo dove si fanno? A Rimini Fiera, vedi la nostra TTG Incontri (giuro che la testata che mi ospita non sapeva niente di questa mia affermazione). E i grandi distretti alimentari? Il consorzio del Parmigiano Reggiano? Del prosciutto di Parma? Il grande distributore di carne di tutta Italia, il gruppo Cremonini? La Barilla? E decine di altri esempi. Ma l’esempio più eclatante l’ho avuto ieri ad un meeting a Firenze con un gruppo di agenti di viaggi provenienti da tutta Italia. Si parlava di aggregazione tra agenzie di diverse aree territoriali, ed ognuno ha testimoniato la sua difficoltà nel proprio territorio a vincere individualismi e resistenze, e questa insofferenza è trasversale, da Nord a Sud; c’è da lavorare molto, per superare barriere, timori e confini. Tutti, tranne la collega di Cattolica che quando le viene chiesto come riesce a gestire una collaborazione con altre agenzie del suo territorio, ovvero chi fosse il leader naturale del gruppo e se ci fossero gelosie, ha risposto, con serenità, “noi condividiamo tutto”. In queste tre parole c’è racchiuso l’atteggiamento che queste persone hanno verso la collettività e le relazioni siano esse sociali che di affari. Ora però un evento più grande e più forte di noi, e tra l’altro ancora in corso, polarizza l’attenzione, il terremoto dell’Emilia. Ancora è presto per fare un bilancio di questo disastro naturale. Oggi ho provato a contattare un’altra collega di Carpi che giusto ieri, nello stesso incontro a Firenze, mi confessava quanto temesse il terremoto e quanto avesse paura che la sua zona fosse impreparata a tale evenienza, in quanto da sempre considerata non ad alto rischio, ma è stato impossibile per via delle linee intasate. Il primo pensiero, ovviamente, va alle vittime, il cui numero è ancora infaustamente incerto, ma penso anche ai superstiti, a chi, dopo il terrore e lo sconcerto, deve rimettersi in gioco, a chi dovrà affrontare la rinascita anche economica della propria terra. I terremoti, le alluvioni, altri disastri di questo genere sono impietosi, ingiusti, ciechi, e soprattutto trasversali. Ci sono passato: ti chiedi in un lampo perché, cosa farai, se mollare, e poi ti fai coraggio, decidi di riemergere anche se dovessi farlo da solo. Ma i colleghi dell’Emilia riemergeranno insieme, la loro gente riemergerà, rimarginerà meglio degli altri questa ferita, perché sono abituati a non essere individualisti e a non piangersi addosso. Vi ricordate Baccini? “Le donne di Modena hanno le ossa grandi” cantava. Non ho sentito fino ad ora una persona, in tutti i servizi televisivi, dire le parole “ci hanno abbandonati”. Ma noi, tutti gli altri, non abbandoniamoli. Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012 Sisma Emilia La situazione nei trasporti Una vera e propria raffica di scosse di terremoto ha colpito oggi tutto il Centro-Nord. La terra ha iniziato a tremare intorno alle 9 con epicentro a Modena, quando il sisma ha avuto la massima intensità raggiungendo il grado 5,9, provocando danni e crolli in numerosi Paesi dell'area. Intorno all'una, poi, altre due scosse superiori ai 5 gradi. Sul fronte dei trasporti i disagi maggiori si sono concentrati sui collegamenti ferroviari. Secondo quanto comunicato dalle Ferrovie dello Stato la situazione starebbe tornando lentamente alla normalità dopo il blocco parziale di questa mattina per consentire gli opportuni accertamenti. Si stimano ritardi anche fino a 90-120 minuti. "Sono state riaperte tutte linee ferroviarie interessate dal terremoto che ha colpito il Nord Italia - si legge in una nota -. Sta tornando alla normalità la circolazione dei treni sulla Bologna-Verona, BolognaPadova, Bologna-Piacenza e Verona–Modena". In merito all'Alta velocità al momento "si viaggia con una riduzione di velocità a 100 chilometri orari sulle linee Bologna-Milano e BolognaFirenze e sulle linee Bologna-Prato e Bologna-Rimini". Lungo tutto l'asse ferroviario, tuttavia, si registrano ritardi anche forti. "Ci troviamo veramente in una situazione di gravità", ha commentato l'amministratore delegato di Fs Mauro Moretti, che ha poi puntualizzato che "non c'è blocco della circolazione", anche se questa "è degradata nella velocità". "Con la prima scossa delle nove abbiamo avuto un blocco di 30 minuti per fare il punto sulla situazione - ha poi aggiunto Moretti - e verificare che le parti piú delicate delle infrastrutture non fossero danneggiate. Abbiamo ripreso la circolazione in zone più lontane dall'epicentro localizzato tra Mirandola e San Felice. La circolazione è ripresa su tutta la linea Rimini-Bologna, sulla Bologna-Firenze e l'alta velocità BolognaMilano". Per tenere costantemente aggiornati i passeggeri Trenitalia ha attivato anche il canale nella sezione ViaggiaTreno sul sito di Trenitalia oppure su Twitter. Ripresa infine anche la circolazione per i treni ad Alta velocità di Ntv, Disdette turisti, al via campagna Enit Terremoto: arrivano le prime disdette e l'Enit corre ai ripari Rischio psicosi, con cancellazioni - di italiani e stranieri anche sulla Riviera romagnola. Presto al via la campagna destinata ai mercati esteri Il violento sisma che ha colpito l'Emilia sta purtroppo cominciando a provocare conseguenze anche nel turismo, complice l'emotività dell'opinione pubblica. Stanno infatti iniziando ad arrivare le prime disdette, sia da parte di italiani che di stranieri, non solo nelle zone colpite dal terremoto, ma anche sulla riviera romagnola e addirittura in località del Veneto e sul lago di Como. E dunque l'Enit e la Struttura di missione per il rilancio dell'immagine dell'Italia che dipende dal Dipartimento del Turismo hanno deciso di agire lanciando nelle prossime settimane una campagna straordinaria di comunicazione sui mercati esteri, per rassicurare coloro che avevano prenotato o che stavano per farlo. "Stanno arrivando le prime disdette di turisti stranieri - spiega all'Ansa Maurizio Melucci, assessore del Turismo in Emilia Romagna e membro del Cda Enit -, non solo nelle zone colpite dal terremoto ma sulle coste del Veneto e sul lago di Como. Vengono diffuse all'estero notizie allarmistiche, in alcuni casi viene fatto sciacallaggio per motivi economici: c'è un interesse, da parte di Paesi competitor, a spostare masse di turisti. Per ora il danno è limitato ma non va affatto sottovalutato. Già da alcuni giorni l'Enit è al lavoro per una corretta informazione presso i mercati stranieri; nelle prossime settimane l'Enit e il Dipartimento del Turismo faranno partire questa campagna per evitare effetti devastanti sul turismo, balneare e non, nel nord Italia". E Patrizia Rinaldis, presidente dell'Associazione albergatori di Rimini, segnala casi che arrivano a vere e proprie piscosi, con tante telefonate per richiedere informazioni, certo, ma anche casi di cancellazioni per luglio. Il consigliere regionale del Pdl Luca Bartolini segnala che, "a causa del terremoto, gli alberghi della costa, da Cesenatico a Gatteo Mare, in questi giorni stanno ricevendo tante disdette di turisti stranieri, ma anche italiani". Disdette "immotivate" rimarca Bartolini, ricordando infatti che "le strutture ricettive della costa accolgono già diverse famiglie di terremotati", proprio perché non colpite dal sisma. Pagina 3 Telefonate e cancellazioni da riviera romagnola al lago di Como ROMA - Cominciano ad arrivare le prime disdette da parte di italiani e stranieri non solo nelle zone colpite dal sisma ma in tutta la riviera romagnola e addirittura in località del Veneto e sul lago di Como. Per evitare che la stagione estiva si trasformi un disastro, l'Enit, l'Agenzia nazionale del Turismo e la Struttura di missione per il rilancio dell'immagine dell'Italia che dipende dal Dipartimento del Turismo, lanceranno nelle prossime settimane una campagna straordinaria di comunicazione sui mercati esteri per rassicurare coloro che avevano prenotato o che si apprestano a farlo. "Stanno arrivando le prime disdette di turisti stranieri - spiega all'ANSA Maurizio Melucci, assessore del Turismo in Emilia Romagna e membro del Cda dell'Enit - non solo nelle zone colpite dal terremoto ma sulle coste del Veneto e sul lago di Como. Vengono diffuse all'estero notizie allarmistiche, in alcuni casi viene fatto sciacallaggio per motivi economici: c'é un interesse, da parte di Paesi competitors, a spostare masse di turisti. Per ora il danno è limitato ma non va affatto sottovalutato. Già da alcuni giorni l'Enit è al lavoro per una corretta informazione presso i mercati stranieri; nelle prossime settimane l'Enit e il Dipartimento del Turismo faranno partire questa campagna per evitare effetti devastanti sul turismo, balneare e non, nel nord Italia". Patrizia Rinaldis, presidente dell'Associazione albergatori di Rimini, racconta che sono arrivate "tantissime telefonate nelle quali si chiedono informazioni. Sono in prevalenza - spiega Rinaldis - richieste che arrivano da italiani, alcune delle quali fanno emergere vere e proprie psicosi: abbiamo avuto disdette per luglio, quando siamo ancora a maggio e danni qui non ne abbiamo avuti. Certo, la terra ha tremato, ma se è per questo le scosse si sono sentite pure in Piemonte...L'economia è già in crisi e ci mancava solo questo". Anche il consigliere regionale del Pdl Luca Bartolini segnala che, "a causa del terremoto, gli alberghi della costa, da Cesenatico a Gatteo Mare, in questi giorni stanno ricevendo tante disdette di turisti stranieri, ma anche italiani". Disdette "immotivate" rimarca Bartolini, ricordando infatti che "le strutture ricettive della costa accolgono già diverse famiglie di terremotati", proprio perché non colpite dal sisma. Per evitare che il fenomeno delle disdette diventi imponente, l'esponente del Pdl suggerisce che anche l'Apt e i portali web del turismo possano comunicare che la costa non è stata interessata dal terremoto. Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012 Agenzie di viaggi, si riparte dai social media Si è riunito a Roma per la prima volta un gruppo di agenti di viaggi che finora si frequentava, e si parlava, solo su Facebook. La rete virtuale si trasferisce nel mondo fisico, nel caso all’Una Hotel di via Amendola, dove si sono incontrati in una ventina, in rappresentanza di molti colleghi: di domenica, giunti a proprie spese da molti luoghi d’Italia. Ci racconta com’è andata Mario Bevacqua, agente di viaggi e presidente di Uftaa, la federazione mondiale delle agenzie, che ha partecipato. «Ho incontrato dei ragazzi energici e preparati, direi massimo 35 anni – spiega – che su Facebook si scambiano informazioni per lavorare, su prodotti e fornitori, su come trattare i clienti. Molto concreti, motivati e battaglieri, e solidali tra loro. Pronti anche a tagliare i ponti con i t.o. che li scavalcano insistendo sul B2C, spostando tutto il loro potenziale di vendita su marchi più attenti al trade». Si tratta di un gruppo chiuso e neppure dei più numerosi su Facebook – poco più di un migliaio di iscritti – nato in poche ore per reazione all’accordo Alitalia-Lottomatica, intitolato Basta oneri per gli agenti di viaggi. Vi si parla di tutto: fidejussioni e commissioni, abusivismo e prepotenze della Iata, prodotti, booking dei t.o. e gestionali a confronto, rapporto con fornitori e clienti, tutto passa al vaglio di un giudizio attento, critico e condiviso. «Il passaparola telematico ha dato vita a un gruppo di pressione, un movimento spontaneo e poco strutturato – dice Bevacqua – sono tutti piuttosto distanti dalle associazioni storiche di settore, fuoriusciti e mai entrati, solo alcuni sono iscritti. Diffidano anche dei network, qualcuno se ne sente sfruttato. A Roma si è parlato di fiscalità e delle difficoltà del momento. Mi hanno chiesto delle nostre iniziative per affrontare la Iata, dell’incontro che avremo con loro a Pechino». C’è da chiedersi se sia solo l’inizio, e come tutto questo contribuirà a cambiare ancora più in fretta un mercato già in seria crisi d’identità. Turismo sociale: come salvare i buoni vacanze Con lo slogan “salviamo i buoni vacanze” è stato rilanciato a Viterbo – in occasione del convegno “I Buoni di Vacanza per un rilancio del Turismo” – il messaggio al Governo Monti di rivedere la decisione di eliminare questo strumento a partire dal prossimo 9 settembre. La loro valenza è innegabile perché, come ha sottolineato Caterina Cittadino, Capo Dipartimento Turismo, intervenuta al convegno, «potrebbero generare benefici nella destagionalizzazione e nella delocalizzazione del turismo italiano, a condizione che si adotti una nuova procedura di emissione dei buoni vacanze, non più impostata come sussidi, bensì come diritto e benefit per i cittadini». Sulla possibilità di salvare i buoni vacanze, comunque, un segnale di fiducia è giunto da Elisa Marchioni, parlamentare PD, membro della Commissione Attività produttive alla Camera e tra i firmatari della proposta di legge di ripristino dei buoni, che ha spiegato come l’impostazione dei nuovi buoni vacanze sarebbe anticiclica e sulla falsariga del modello francese: non più sussidi ma benefit da inserire nei contratti di lavoro e da rendere fruibili ai pensionati, con una detassazione per il datore di lavoro e defiscalizzazione per il lavoratore. Marchioni ha poi ragguagliato operatori, autorità e Pagina 4 giornalisti presenti a Viterbo sulla strategia parrocchie, delle organizzazioni religiose, che si potrebbe attuare a livello procedurale: delle scuole, dei circoli culturali e sportivi, «Dal momento che l’iter parlamentare spesso con la fattiva intermediazione di rischierebbe di essere lungo, in quanto ci agenzie di viaggi specializzate, ha fatto sono provvedimenti di grande peso come segnare un incremento del 9,6% nel numero quello sulla riforma del lavoro e della riforma di vacanze e del 22,8% nel fatturato. elettorale che hanno la priorità, ho già E sempre dal Rapporto Isnart è emerso che suggerito di presentare la riforma dei buoni la spesa media è stata di 584 euro con una vacanze, snellita anche nel testo, sotto forma maggiore incidenza per quella effettuata di emendamento da allegare al Decreto all’estero (circa 930 euro) rispetto a quella Sviluppo, puntando sul fatto che questo effettuata in Italia (circa 420 euro). E, strumento sarebbe a costo zero per lo diversamente da quanto si possa pensare, è Stato». stato evidenziato che la rete del TSA è un Apprezzamento per questa “mossa” ventilata grande veicolatore di vacanze all’estero, con da Elisa Marchioni è stato espresso dai il 34% di quota-mercato sul totale. fondatori dell’Osservatorio Italiano sul Il Rapporto, ha poi delineato il profilo del turismo sociale e associato, Antonio Castello vacanziere di questo segmento che e Vincenzo Peparello, che hanno ribadito appartiene alla fascia d’età tra 15 e i 24 anni, comunque «l’urgenza di evitare a cui si accompagna una quota rilevante di l’affossamento dei buoni vacanze che hanno adulti tra i 35 e i 44 anni che utilizza i Cral enormi potenzialità di sviluppo proprio in aziendali. considerazione dei numeri prodotti fino ad Il Rapporto ha rilevato infine che nel 2011 oggi da questo segmento». sono state oltre 3.000 le imprese italiane che 2011, anno record per il turismo sociale sono ricorse al circuito di questa tipologia Cifre certificate dal 4° Rapporto Nazionale turistica. sul turismo sociale e associato elaborato «Se adottassimo un sistema di buoni dall’Isnart ed esposto dalla ricercatrice vacanze simile al modello francese – ha poi dell’Istituto, Lucrezia Balducci. sottolineato Benito Perli, presidente di Fitus e Nel 2011, infatti, il comparto ha fatto della società BV che gestisce i buoni – registrare un movimento di oltre 2,3 milioni di avremmo ricadute di grande impatto. Basti turisti, con un volume d’affari di 1,4 miliardi di considerare che in Francia, nel 2011, questi euro, ai quali si deve aggiungere un indottol'immagine vouchero la sono Didascalia che descrive foto.stati fruiti da sei milioni di stimato intorno ad altri 2 miliardi di euro. A persone con un volume d’affari di 1,5 miliardi fronte di un decremento del 2,6%, fatto di euro e un incremento del 9,8% del numero registrare dal turismo italiano lo scorso anno, delle vacanze, pari al 22,8% del volume degli quindi, il turismo sociale e associato, che si affari». avvale dei circuiti dei Cral aziendali, delle Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012 Piemonte: arriva la tassa di soggiorno nei comuni olimpici soggiorno con i comuni di Bardonecchia, Cesana, Claviere, Pragelato, Sauze d’Oulx e Sestriere. In via sperimentale per un anno, il 35 per cento degli introiti derivanti dall’imposta sarà trasferita dai comuni olimpici alla Regione Piemonte, che reinvestirà queste risorse sul turismo delle Valli, attraverso un piano deciso di comune accordo. "La tassa di soggiorno è un’esclusiva competenza dei comuni, che decidono se istituirla e come spenderla – commenta l’assessore all’Istruzione, Sport e Turismo della Regione Piemonte, Alberto Cirio –. Ma alla luce del positivo rapporto di collaborazione che esiste tra noi e i comuni olimpici, Bardonecchia, Cesana, Claviere, Pragelato, Sauze d’Oulx e Sestriere hanno deciso di trasferire alla Regione parte delle risorse che deriveranno da questa imposta". Secondo Cirio l'impegno della Regione è di "reinvestire questi fondi con un effetto moltiplicatore sul loro territorio, partendo da progetti e scelte, I comuni olimpici del Piemonte imporranno la tassa di soggiorno e ne come ad esempio gli interventi per l’innevamento artificiale o per attrarre eventi turistici e sportivi, che condivideremo attraverso un gruppo di cederanno una quota alla Regione. La giunta regionale ha, infatti, dato il suo via libera all’accordo sulla tassa di lavoro" Nuovo business in scatola Il viaggio regalo nel cofanetto regalo tiene bene: gli operatori annunciano progressi a due cifre, le agenzie sono un partner importante, e cresce l’autoconsumo: chi non può permettersi la vacanza si concede qualche weekend sfizioso, e vicino. Perché per definizione nel cofanetto c’è prodotto di prossimità e di facile consumo, con il pregio psicologico della distanza dal prezzo: tutto già pagato, anche in caso di autoregalo, niente patemi sugli extra. Si stima un mercato da 100 milioni di euro in Italia nel 2011, approssimato per difetto, a far due conti sui fatturati dichiarati. Ma il potenziale forse supera i 360 milioni di euro indicati dai marketer con i loro parametri. C’è ancora molto business da fare, anche in adv, dove il cofanetto tra l’altro fidelizza clienti. Emozione3 «Le agenzie contano sul nostro prodotto affidabile, sulla gamma vastissima che risponde anche ai repeater, e che ora va molto anche per l’autoconsumo: qualche weekend in Italia, alternativo alla vacanza più costosa. Anche così l’agenzia coltiva il rapporto con un cliente che tornerà, appena possibile»: parla Bruno Cirone, responsabile trade di Emozione3, il cofanetto tutto italiano realizzato da Andrea Dusi con il suo gruppo WishDays. Che nel 2011 ha raddoppiato le vendite, fino a 430.000 cofanetti per oltre 35 milioni di euro, 12 dei quali nelle agenzie di viaggi, commissionati. «La tendenza resta ottima – dice Cirone – siamo avanti dell’80%, per fine anno puntiamo a 600.000 cofanetti venduti». Alle agenzie Emozione3 dedica una squadra commerciale di 15 account in tutta Italia, e quattro persone all’help desk esclusivo. Emozione3 è distribuito da 4.200 agenzie, e nelle rilevazioni GfK risulta il più venduto dal trade del turismo, con oltre il 34% di quota di mercato. Contribuisce il fatto che Emozione3 sconsiglia alle agenzie il mix di marchi sullo scaffale: «Ascoltiamo molto il trade, offriamo massimo supporto. E preferiamo un rapporto esclusivo – dice Cirone – si lavora di più e meglio, possiamo essere più generosi con i nostri partner. Ma andiamo forte anche perché rigeneriamo continuamente il prodotto, con novità delle quali le agenzie diventano veri e propri testimonial». A partire da 28 linee tematiche: fino a 1.000 proposte per cofanetto, 6.000 strutture dall’agriturismo al 5 stelle di charme, da 25 a 400 euro per una qualità a monitoraggio costante. Nuova la linea What a Gift! che nel cofanetto aggiunge un oggetto di qualità – il cavatappi con il weekend degustazione, la candela aromatica con il benessere. In Pagina 5 progresso l’area corporate: «Emozione3 è uno strumento di marketing incentivante e competitivo – dice Cirone – anche ora che le aziende sono tenute al risparmio. Seminiamo su un territorio che è vastissimo». Intanto c’è l’accordo con Allianz S.p.A., che premia con lo Scrigno delle Emozioni Allianz coloro che rinnovano la polizza vita. Emozione3 è un t.o. a tutti gli effetti, con licenza e tutti i requisiti del t.o., anche sotto il profilo assicurativo. www.emozione3.it weBox, Alpitour weBox, il cofanetto di Alpitour, c’è dal 2008 e capitalizza tutta la massa critica e il know how del gruppo. «Su tutti i livelli di servizio con la logica del tour operating – spiega Roberto Brescia, direttore marketing AW – dove qualità e servizio sono quelli trasversali a tutta la nostra offerta, costantemente monitorati. E con un booking dedicato al cliente per quasi tutte le tipologie di weBox» salvo ad esempio la sola esperienza, senza pernottamento. In weBox Alpitour ha anche strutture all’estero, ma la gran parte è in Italia: da 29 euro a quasi 400 per due persone e una notte. «Il cofanetto piace agli hotel perché li proietta nel mercato della regalistica – sottolinea Brescia – perché ha buona visibilità mediatica, oltre che sugli scaffali di circa 6.000 delle nostre adv partner». E conferma Brescia: il cofanetto ora diventa anche autoregalo, soprattutto tra giugno e i primi di agosto, perché ha un picco a Natale ma ormai si vende tutto l’anno. «weBox è un prodotto ancillare nel nostro mix – aggiunge Brescia – e un segmento liquido, poco prevedibile. Ma ci crediamo, vogliamo rafforzarlo perché risponde bene a un consumatore curioso di livello medio alto, e alla domanda di short break. Per settembre elimineremo alcune box non performanti, e approfondiremo la scelta tematica, raddoppiando l’impegno in prodotto e volumi. E ci aspettiamo uno sviluppo a tre cifre». weBox si declina nelle versioni Passione, Città d’Arte, Natura, Benessere, Gusto, Golf, Unesco e Famiglia, e nelle tipologie esperienza, e soggiorno+esperienza. In ogni weBox da 90a 150 strutture, con rare sovrapposizioni e partnership importanti come quelle con UNESCO, con I Borghi più belli d’Italia, SlowFood e l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. www.alpitour.it/webox Smartbox Smartbox è in Italia dal 2007, filiale del gruppo internazionale fondato in Francia nel 2003 da Pierre-Edouard Stérin, che all’inizio di quest’anno annunciava per il 2011 un fatturato globale di 500 milioni di euro, realizzato in circa 20.000 punti vendita di 20 Paesi nel mondo, con una Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012 gamma di 500 cofanetti, 24.000 partner e 38.000 attività. I 65 milioni fatturati l’anno scorso in Italia, con 800.000 cofanetti venduti in 4.000 punti vendita, fanno di Smartbox il leader nazionale sul segmento: «Siamo un mercato importante – dice Paola Pianciola, country manager – in un anno siamo cresciuti di un altro 15%, ma la crisi fa male anche a noi, contavamo di crescere molto di più». Anche perché, ad esempio, il 2010 sul 2009 aveva triplicato i risultati. «Fino all’anno scorso abbiamo venduto il 20% nelle agenzie di viaggi – aggiunge Pianciola – ma con la crisi la loro quota sta scendendo al 15%. Siamo sugli scaffali di circa 2.500 dettaglianti, con alcuni la collaborazione è molto stretta ed efficace, e abbiamo accordi con tutti i maggiori network». Inclusi Bluvacanze, Cisalpina Tours e Vivere&Viaggiare, Bravonet, HP, Marsupio, Fespit, Uvet ITN, Last Minute Tour, Viaggia con noi di Robintur, Le Marmotte. Di pari passo con le vendite si estende il contenuto delle Smartbox: al momento circa 50 diversi cofanetti con l’offerta di 5.000 fornitori per un totale di 8.000 attività. «Tra i nostri punti di forza – sottolinea Pianciola – c’è il fatto che clienti e agenti di viaggi possono prenotare autonomamente online, con disponibilità in tempo reale. E per le agenzie abbiamo un help desk con numeri dedicati». Importante anche la tipologia di prodotto, che spazia da una lista di 460 agriturismi in tutta Italia (cofanetto da 60 euro) al cobranding – esclusivo nel segmento cofanetti – con marchi di valore come Best Western e Relais et Chateaux, UnaHotels e Starhotels, a prezzi tra gli 89 e i 200 euro per cofanetto. Le ultime novità, appena uscite, sono Fuga dalla città e Due notti d’incanto: la prima con 250 soggiorni di una notte in agriturismi e B&B, per due persone a 59,90 euro; la seconda è la vacanza in luoghi incantevoli e ricchi di storia, località d’eccezione, ad esempio il B&B di charme tra le colline del Trentino, la masseria dell’800 nella campagna pugliese: in tutto 120 soggiorni a 119,90 euro per due persone e due notti, con prima colazione, in tutta Italia. www.smartbox.com/it www.mysmartbox.it Boscolo Gift Libertà è la parola d’ordine per i Boscolo Gift 2012, l’ultima edizione del cofanetto che Boscolo Travel ha lanciato a Natale 2007. «In Italia siamo stati i primi – dice Claudio Martinolli – direttore commerciale e marketing di Boscolo Tours Spa – nel 2011 ne abbiamo venduti circa 70.000, e l’80% nelle agenzie di viaggi partner. In tutto l’anno il nostro Gift ha fatturato oltre 10 milioni di euro. Per Boscolo si tratta di un prodotto non core, ma sta crescendo benissimo in area corporate, e anche qui con un’importante mediazione delle agenzie di viaggi». Perché alle aziende Boscolo offre un Gift di valore e di massima fruibilità per il destinatario: «Il cliente che riceve Boscolo Gift non deve fare parecchie telefonate per trovare disponibilità – spiega Martinolli – chiama il nostro call centre che cura tutto il processo. Nelle strutture del Gift abbiamo allottment, comunque ottima disponibilità, e se del caso il nostro call centre propone e prenota alternative adeguate. Non è cosa da poco, dato che molte strutture nei periodi di picco dichiarano il tutto esaurito ai clienti dei cofanetti. Anche per questo non abbiamo praticamente cofanetti inutilizzati entro la scadenza». In più Boscolo Gift è la gamma alta del cofanetto, con prezzi dai 99 ai 990 euro – due persone per una notte – in una selezione di 700 strutture dalle 4 stelle in su, «tutte regolarmente visitate», sottolinea Martinolli. E niente esperienze pure, tutte proposte con pernottamento, dove però libertà significa: validità di un anno, ammesso il cambio di meta, hotel e data. Rinnovato il packaging, quest’anno ci sono anche nuovi contenuti: Pet Friendly, per chi viaggia con gli animali domestici; Golf Selection e Extreme Energy, tutto sport e azione; Magici Scenari, tra scenari naturali; Vanity Break, con relax e bellezza. Infine City and Gallery, per chi ama l’arte, con gli ingressi ai musei. Confermate le linee collaudate City, Art, Gourmet, Love e Beauty per un totale di 42 cofanetti. www.boscologift.com Dreambox Dreambox è il cofanetto creato da Ulisse Viaggi, l’incentive house del Pagina 6 Gruppo Oltremare della famiglia Uva, guidata da Cristiano Uva. Dreambox nasce dall’esperienza di Ulisse sul segmento dei buoni viaggio, che le imprese utilizzano nel loro marketing, coniugata alla specializzazione di Oltremare nell’outgoing lungo raggio di alta gamma. Dreambox quindi contiene sempre un’esperienza di qualità, in Italia e su una rosa selezionata di partner commerciali, per un regalo percepito sempre come di valore, scandito nei tre livelli Chrome, Silver, Golden e Platinum, in sei linee tematiche: Wine&gourmet, degustazioni con e senza soggiorno; Romance, per coppie; Art& culture (dal soggiorno di charme nelle città d’arte all’abbonamento al giornale quotidiano); Wellness&spa; Kids (dal weekend sulle colline Toscane alle due ore di shopping programmato per mamma e bimbi, al giro in elicottero); Sport: i biglietti per il Giro d’Italia o il giro alla guida della Lamborghini, e il golf con pernottamento all’Asolo Golf Club. Infine una versione multitematica: si sceglie dove utilizzare il voucher anche su una comoda mappa interattiva. In ogni cofanetto, oltre al voucher, assicurazione medicobagaglio e catalogo illustrativo. Verificare della disponibilità e booking direttamente online. www.dreambox.travel Regalbox Regalbox è il marchio dei cofanetti di Activitiz, l’operatore francese di Jacques Cicurel, specialista dal 1999 in buoni e idee regalo. Activitiz è frutto dell’esperienza che Cicurel ha sviluppato negli anni trascorsi alla guida di LeBonKado, grande centrale francese del buono regalo assorbita in seguito da Accor. La sede in Italia c’è dal 2007. Attualmente Regalbox ha una gamma di 32 cofanetti in sette linee tematiche - soggiorno, benessere, sport, gourmet, tempo libero, multitematico, home collection: 2500 fornitori partner per un totale di 4.500 attività, a partire da 24,90 euro. Ma il cofanetto non riporta il prezzo di vendita, com’è per un vero regalo. Cicurel annunciava a fine 2011 una crescita esponenziale delle vendite nel segmento corporate: “per noi – sottolineava – come per tutto il resto del mercato”. Perché le imprese utilizzano il cofanetto – e più di tutto quelli del wellness – sia come regalo che come strumento di incentivazione. Al punto che, giurava Cicurel, la domanda corporate innesca e traina la crescita anche del cofanetto anche sul grande mercato consumer. Tra i suoi clienti corporate Regalbox conta tra l’altro Diesel, Unilever, Reckitt, Ernst&Young. www.regalbox.it Movebox Movebox nasce dall’esperienza ricettiva di Move Group, a partire dal 1995 con tre strutture in Umbria, nel parco del Subasio. Di qui nel 2008 prende il via il progetto Luoghi Speciali Club, che aggrega per definizione prodotto di qualità e di carattere in tutta Italia: centinaia di strutture ricettive, aziende agroalimentari e di servizi al turismo. Tutto poi confluisce nel cofanetto Move - Regala un’Emozione, con forte vocazione enogastronomica, distribuito online e da 2.500 punti vendita tra agenzie di viaggi, librerie e negozi, oltre che online. Tutto si deve all’impegno dei due fondatori: Patrizio Paoletti, specialista di comunicazione relazionale, e Cesare Capedri, sommelier, oste e appassionato di enogastronomia, che segue marketing operativo, partner e distributori. Movebox ha quattro linee tematiche – Sapori, Vacanze, Esperienze, Cultura – per weekend di charme, avventura e sport, benessere, enogastronomia. Più una serie di Edizioni Limitate con borghi e benessere di charme, agriturismo, degustazioni, relais e castelli, e un cofanetto Sposi. Per settembre 2012 arrivano altri 8 cofanetti – per un totale di 24 – e due nuove linee tematiche, per oltre 4.500 tra attività, esperienze, soggiorni, degustazioni, a costi ancora più invitanti: da 29,90 euro le degustazioni e da 59,90 i soggiorni, nuova grafica e inediti in esclusiva. Come Multiactivity, con 1001 proposte dal benessere alle fattorie didattiche, alle cene con delitto, spettacolo e burlesque (si, Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012 davvero…), e nuovo prodotto per le aziende, anche tailor made. Online c’è la lista dei 2.500 punti vendita, dove dominano le adv. Booking con il servizio clienti Move. www.specialmove.it Wonderbox Fondata nel 2004 in Francia da Bertile Burel e Jacques-Christophe Blouzard (detto James), giovane coppia di imprenditori appassionati di viaggi, Wonderbox è in Italia dal 2008, con una gamma di 27 cofanetti tutti di contenuto italiano, a partire da 29,90 euro. L’offerta conta su oltre 1.300 strutture e partner per circa 6.000 attività in 5 aree tematiche: soggiorni, sport, benessere, gastronomia, multi-tematici. Dal primo cofanetto intitolato Réalisateur de rêves dedicato allo sport, lanciato in Francia nel 2004, la crescita sul mercato europeo – spiega una nota – è proseguita in accelerazione: la squadra Wonderbox è cresciuta a 200 persone, e nel 2011 il volume d’affari ha superato i 100 milioni di euro, il 50% in più rispetto al volume realizzato tra il 2009 e il 2010. L’obiettivo stimato per quest’anno sale a 150 milioni. Wonderbox è così il numero due in Europa sul segmento. I cofanetti si acquistano su portale e call center, e in quasi 300 punti vendita della grande distribuzione organizzata, probabilmente è il marchio meno intermediato dalle agenzie di viaggi. Tra i best seller si segnalano i Tre giorni d’evasione – due notti per due persone da 119,90 euro, su una scelta di 250 tra hotel, B&B e agriturismi distribuiti in tutta Italia; il Week end con gusto, stessa formula ma con due prime colazioni e due cene, per 229,90 euro in un centinaio tra agriturismi, hotel tre o quattro stelle. Non manca il Soggiorno spa & relax, una notte per due con un trattamento, a scelta tra 135 hotel 4 stelle, centri termali e resort, da 129,90 euro. Numerose anche le esperienze senza soggiorno, in tutta la gamma tematica. Infine proposte per la Festa della Mamma, e speciali per il Papà. www.wonderbox.it A Napoli arriva la tassa di soggiorno La tassa di soggiorno arriva anche a Napoli. La sua introduzione è inserita nel bilancio di previsione 2012 del Comune, approvato dalla giunta guidata dal sindaco Luigi de Magistris. Alla gabella sui pernottamenti in città – fa sapere Palazzo San Giacomo – corrisponderanno investimenti per il turismo. La tassa è modulata in base al livello degli hotel: i turisti pagheranno un euro a notte per gli alberghi a 2 stelle, due euro per quelli a 3 stelle, tre euro per i soggiorni nei 4 stelle e quattro euro a notte per gli hotel a 5 stelle. Una misura, ha sottolineato l’assessore al Bilancio, Riccardo Realfonzo, «in linea con le altre grandi città italiane». L’importo previsto e iscritto in bilancio, «tenuto presente anche l’arco temporale ridotto di applicazione del tributo, presumibilmente un semestre, è di circa 2 milioni di euro». «Napoli è una città internazionale, come tantissime altre località italiane che hanno già introdotto questa tassa. In un momento come questo era impensabile non applicarla», ha Pagina 7 dichiarato De Magistris. In cambio della tassa di soggiorno, ha aggiunto Realfonzo, i turisti riceveranno una card che darà diritto a una serie di agevolazioni. Finora sono 480 i Comuni italiani che applicano la tassa di soggiorno, compresi Roma, Firenze, Venezia, e Torino. Nessuno, in un anno, ha ancora presentato un rendiconto della destinazione degli introiti, o ne ha fatto una comunicazione, come invece accade nella Napa Valley (California, Usa) dove la cartellonistica annuncia ai visitatori gli obiettivi raggiunti con la tassa di scopo, con messaggi del tipo “Turisti, grazie a voi abbiamo istituito un wine bus gratuito che vi permetterà di raggiungere le cantine del territorio”. Lo ha evidenziato Fabiola Sfodera, docente di Marketing ed Economia e vicedirettore CITTA-Centro Interdisciplinare Turismo, Territorio e Ambiente dell’Università La Sapienza di Roma. «La mentalità italiana è un problema – ha osservato – Gli operatori pensano che a fronte della tassa di soggiorno non ci sia niente, che sia solo un modo per rimpolpare le casse dei Comuni. Invece è una pratica molto diffusa all’estero, che qui andrebbe comunicata ai turisti e alla cittadinanza con i risultati raggiunti non solo nel territorio comunale, ma nei parchi e aree adiacenti d’interesse turistico». www.comune.napoli.it www.citta.uniroma1.it NEWS TRASPORTI IL CONTROLLO DEL MERCATO DELLA BIGLIETTERIA AEREA E’ davvero incredibile constatare come tutto ciò che viene scaricato su utenti e/o imprese in termini di tasse e incombenze si diffonda in tutto il globo con la velocità di una epidemia, mentre quegli strumenti che potrebbero servire ad alleviare i costi o rendere più competitive le procedure aziendali vengano tenuti in ombra cercando di diffonderne il meno possibile la conoscenza. Esempi di quanto asserito? Le fuel surcharges, strumento molto discutibile che ricade sui passeggeri del mezzo aereo, sono state inizialmente adottate da un vettore e nel giro di poche settimane ogni aerolinea nei cinque continenti aveva provveduto alla loro introduzione. E’ però da quando negli Usa è stato imposto l’Airline Deregulation Act (anni ottanta) che in quella nazione venne varato l’ARC (Airlines Reporting System), il quale si pone quale alternativa al sistema Iata-Bsp, eppure di esso si sa ben poco. Il fatto è che il controllo dell’enorme mercato riferentesi al settore della biglietteria aerea cela interessi economici di dimensioni gigantesche. Nel 2011 i passeggeri che si sono serviti del mezzo aereo sono stati 2.6 miliardi, questo valore varia con un rateo di crescita annuale del 6.4 per cento; siano essi domestici o internazionali, sia che abbiano volato con una low cost o una aerolinea tradizionale, ciascuno di essi si è dovuto procurare un documento di trasporto, un biglietto, o comunque effettuare una transazione da cui è scaturito un codice di prenotazione (PNR). Il fatturato mondiale complessivo generato dai vettori aerei si aggira intorno ai 600 miliardi di dollari annui. E con queste cifre crediamo di aver reso un’idea abbastanza concreta dei valori in gioco. Ebbene questo mercato prima che fossero inventati i computer veniva prodotto, veniva generato esclusivamente dalle agenzie di viaggio e dagli uffici biglietteria delle compagnie aeree. La rete delle agenzie di viaggio era sparsa capillarmente in ogni nazione, al contrario l’ufficio biglietteria della aerolinea si trovava solo nella città ove l’aerolinea faceva scalo ed era quindi giocoforza che il ruolo principale era svolto dal mondo agenziale. In quegli anni, sarà bene ricordarlo, gli agenti ricevevano lo stock biglietteria dalle aerolinee senza alcun costo; solo nel caso di consistenti stock l’aerolinea richiedeva una fidejussione o un assegno in garanzia. Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012 Superfluo precisare che quel rapporto diretto agenti-aerolinea evitava qualsivoglia costo a carico degli adv i quali erano ricercati e vezzeggiati dai vettori. Gli agenti incassavano 100 dal passeggero e rimettevano 91 all’aerolinea. Non crediamo sia stato fatto apposta, dubitiamo vi sia una correlazione, ma è un dato di fatto che negli anni in cui alla Iata veniva imposto di far decadere il suo cartello tariffario, si venivano diffondendo i primi sistemi di elaborazione computerizzati e la Iata, sia pur progressivamente perdendo il suo ruolo di coordinatore e controllore delle tariffe aeree, riuscì a mettere in campo un formidabile strumento di elaborazione e contabilizzazione delle transazioni di ticketing chiamato appunto BSP. Crediamo superfluo ricordare i punti che ne decretarono il successo immediato, basterà solo dire che invece di preparare tanti rendiconti quante erano le aerolinee che avevano dato i loro biglietti all’agente, e invece di fare altrettanti bonifici bancari, l’agente non doveva far altro che effettuare una sola rimessa alla Iata e poi era quest’ultima che provvedeva all’elaborazione dei documenti e distribuzione del dovuto alle singole aerolinee. In poche parole, per la Iata si chiudeva una porta ma si apriva un portone. Un portone che rimaneva aperto anche se l’associazione dei vettori perdeva, una dopo l’altra, le cosiddette antitrust immunity, ovvero le esenzioni alle leggi sulla concorrenza: il 31 dicembre 2006 scadeva quella per il traffico “intra EU” ; il 30 giugno 2007 scadeva quella “tra EU e Australia/Usa” ; il 31 ottobre 2007 scadeva quella tra EU e il resto del mondo. Le tre di cui sopra solo per limitarci al continente europeo, ma anche altre (ricordiamo Stati Uniti, Giappone e Australia) sono state progressivamente abolite. Il Bsp tuttavia non era il solo strumento di cui la Iata disponeva; anche un altro punto di forza dell’associazione rimaneva in vigore: il MITA ovvero il Multilateral Interline Traffic Agreement in quanto, volenti o nolenti, anche in questi tempi supertelematicizzati le aerolinee si debbono scambiare i documenti di volo compensandone i relativi conti e il Mita con la stanza di compensazione svolge egregiamente questo compito. Per la Iata insomma, malgrado tutto ciò che si è scritto su un suo presunto, imminente discioglimento, non è mai giunto un tempo di crisi ove l’organismo rimaneva una mera associazione di imprenditori, tipo Confindustria per intenderci, che periodicamente si riuniva per discutere solo i problemi della categoria. La Iata rimane attiva nell’imporre i suoi prodotti al mondo dei viaggi e indubbiamente, ricordando le cifre che caratterizzano tale comparto, si tratta di cifre di tutto rispetto che fanno gola a molti. In tale ottica il Bank Settlement Plan rimane uno dei maggiori punti di forza. Tuttavia anche per il Bsp e il relativo programma che lo accompagna, non sono tutte rose. E’ bene infatti ricordare che la risoluzione 814 (Iata Sales Agency Distribution Rules), 814d (Travel Agency Commissioner) e la 814e (Conduct of Review by Travel Agency Commisioner) erano state già messe sotto il vaglio della Commissione Europea la quale nella sua decisione 31991D0480 annotava: “il sistema di vendita e di distribuzione stipulato dalle compagnie aeree membri di Iata lascia un margine minimo per altre forme di distribuzione basate su un diverso tipo di strategia che potrebbero essere adottate da singole compagnie aeree Iata e dà luogo ad una struttura di vendita alquanto rigida. Qualora il sistema Iata non esistesse, ciascuna compagnia avrebbe la propria rete di agenti, in linea di massima diversa da quella dei suoi concorrenti con conseguente maggiore concorrenza tra agenti e compagnie aeree” (punto 49 del capitolo “Valutazione giuridica”). Ed ancora al punto 53: “…la concorrenza risulta limitata dal fatto che gli agenti Iata non sono in grado di provvedere liberamente canali di distribuzione paralleli con singoli membri Iata su base bilaterale”. Anche per il Bsp potrebbe giungere il momento della resa dei conti o Pagina 8 perlomeno di una sua rivisitazione, cosa d’altra parte già avvenuta in qualche Paese, e nell’affermare ciò ci ricolleghiamo agli appunti di apertura laddove lamentavamo la scarsa diffusione di notizie che pure potrebbero essere utili per cercare di migliorare le procedure e i rapporti fra agenti e aerolinee. Il 14 novembre 2010 l’autorità antitrust israeliana ha espresso il suo parere proprio sull “Arrangement between the International Air Transport Association and airline companies concerning the Bsp Program”. Val la pena leggere interamente le 12 pagine in cui è articolata la decisione in quanto la stessa sotto molti punti di vista è molto istruttiva. Dopo aver ricordato gli ovvii e scontati vantaggi che il sistema Bsp offre, viene però precisato che malgrado i suoi vantaggi, l’adozione del programma Bsp comporta indubbi problemi. Transazioni di affari che in condizioni ordinarie sarebbero in competizione tra loro e che sotto il Bsp invece sono unificate “involve significant concerns”. Le aerolinee, avverte il rapporto, potrebbero usare il Bsp per fare la voce grossa con gli agenti di viaggio e a tal proposito viene ricordato lo strumento della blacklist e di come “l’esistenza di un tale meccanismo si traduce con ogni probabilità in pressioni fatte all’agente per non aprire discussioni ma semplicemente pagare la somma richiesta anche in casi in cui la legge sarebbe da parte dell’agente”. Nella sua conclusione l’Autorità alla concorrenza israeliana pur confermando l’esenzione alla Iata subordina la stessa a precise condizioni che invitiamo tutti a leggere e di cui qui forniamo una piccola, significativa anticipazione: “IATA shall not disconnect a travel agent from the Program if, on the date of payment the travel agent had sufficient funds in the bank account from which payment is to be effected to fully settle the amount due, and the travel agent took all the required actions in order to effect full and timely payment of the debt, but due to external circumstances not within the control of the travel agent, including a typographical error, an error or technical malfunction in the bank systems or a bank strike (“the technical error”), full and timely payment was not effected, and provided that the travel agent provided IATA with documentation evidencing the existence of all of the aforegoing. b. In the circumstances described in subsection (a) the delay in payment will not be recorded as a Deviation (and, if recorded, the record will be deleted without delay) and IATA will not take any measure against the agent, provided that the agent will effect the remaining balance of the amount due immediately after discovery of the technical error.” In altre parole l’autorità israeliana ha permesso il mantenimento del Bsp ma ha collegato l’autorizzazione a precise condizioni. Per scaricare le 12 pagine recatevi su http://www.iata.org/sites/fmc/Files/israel-antitrust-decision-bsp-eng.pdf Passiamo ora invece all’ARC del quale abbiamo appena accennato in apertura. Ebbene anche in questo caso ci troviamo di fronte a variazioni imposte di autorità. In pratica nel 1984 quando le autorità Usa sentenziarono che il sistema della Iata era contrario ai principi di sana concorrenza, venne varato l’Airlines Reporting System il quale dalle informazioni che abbiamo potuto raccogliere assicura relationship between US agents e ARC slightly better than between Iata and agents in the rest of the world. La conclusione di questo nostro excursus nel mondo del business della biglietteria aerea ci porta ad alcune considerazioni. Innanzitutto non ci si può certo attendere che i cambiamenti vengano proposti ovvero partano dalle aerolinee. Sia il caso israeliano, sia quello statunitense dimostrano che bisogna lavorare sui cambiamenti da apportare al Bsp e non pretendere sistemi che lo sostituiscano Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012 completamente. E il motivo di questa osservazione risiede nel semplice fatto che nessuna aerolinea di grosso calibro vorrà uscire dal sistema BspIata per migrare in un altro sistema non Iata. Non è un caso che il Board of Directors dell’ARC comprenda Air Canada, AirTran, Alaska Airlines, American Airlines, British Airways, Delta Airlines, Lufthansa, United ed altre aerolinee. Ancora, in mancanza di interventi comunitari che prendano di mira specificatamente il Bsp, potrebbero però essere le singole autorità antitrust nazionali ad intervenire. Sono quest’ultime infatti che investite del problema, verosimilmente dalle organizzazione delle agenzie di viaggio, potrebbero sentenziare in merito ai punti da correggere. Di certo però è indubbiamente consolante apprendere che il Bsp si può cambiare, come dimostrano i due esempi da noi riportati riferentesi a Israele e agli Stati Uniti. NEWS NORME E TRIBUTI Spesometro, si cambia MILANO Arriverà entro l'estate un provvedimento dell'agenzia delle Entrate che chiarirà il regime applicativo dello spesometro, riformato dal decreto fiscale (Dl 16/12). E si profila la possibilità di invii cumulativi di fatture, non ordinate per singolo cliente o fornitore. Deve invece essere ancora deciso, dopo aver discusso con gli operatori, se le operazioni di minimo valore (come le commissioni incassate dalle agenzie di viaggio, pagate dai vettori di cui hanno venduto il servizio) vadano comunque segnalate o si debba ipotizzare una soglia minima. Il regime applicativo va determinato alla luce della semplificazione che lo spesometro (istituito due anni fa dal Dl 78/10) ha subìto a marzo con il Dl 16/12 (si veda la scheda a destra). È previsto un incontro fra agenzia delle Entrate e operatori il prossimo 6 giugno. L'emanazione del provvedimento è attesa entro la prima metà di luglio. «La nostra proposta – spiega Roberto Bellini, direttore generale di Assosoftware – è di comunicare tutto nel dettaglio, cioè operazione per operazione. Intuitivamente può sembrare il contrario, ma in realtà è molto più semplice gestire un flusso continuo piuttosto che selezionare operazioni per verificare se si superano certe soglie: occorre creare aggregazioni o sommatorie, ad esempio per clienti o fornitori, che poi vanno controllate e gestite, sia dai soggetti economici sia dall'agenzia delle Entrate». E proprio all'Agenzia si sta valutando la capacità del sistema dell'Anagrafe tributaria di ricevere la valanga di documenti da inviare ogni fine aprile. La risposta pare affermativa, ma dall'amministrazione arriva la richiesta di non aspettare sempre l'ultimo momento utile, per evitare di creare malfunzionamenti. «Il sistema della soglia – spiega Antonio Vento, responsabile fiscale di Pagina 9 Confcommercio –, come si è avuto modo di sperimentare, aveva creato non poche complicazioni e l'invio singolo pare non preoccupare troppo i nostri operatori. Resta invece aperta la questione per i soggetti che ricevono o effettuano micropagamenti. Su questo aspettiamo le indicazioni dei nostri operatori, ma credo che la creazione di una soglia, in questo caso, possa essere opportuna anche per facilitare il compito di chi deve adempiere all'obbligo». Così come un invio cumulativo senza alcun ulteriore intervento per cliente-fornitore potrebbe essere preferito dal mondo dei professionisti (ad esempio i medici), di norma non attrezzati con software che gestiscano le singole fatture. Intanto, sempre sul fronte delle operazioni con i clienti finali, resta da chiarire il regime per quei soggetti che devono emettere fattura su richiesta del cliente ma non sono tenuti ad avere il registro delle fatture (come, ad esempio, gli albergatori). «In questi casi – conclude Vento – resta da capire come gli operatori si devono comportare: non avendo il registro, il reperimento delle fatture può risultare piuttosto laborioso. E in ogni caso occorre un sistema di reperimento informatico che poi ne consenta l'invio». Le novità 01 | LA LEGGE Il decreto fiscale (Dl 16/12), all'articolo articolo 2, comma 6, stabilisce che le operazioni, se soggette a fattura, vanno segnalate all'agenzia delle Entrate senza selezionare quelle sopra la soglia dei 3.000 euro. Nel commercio al dettaglio, resta il limite dei 3.600 euro 02 | LA CIRCOLARE L'Assonime, con la circolare 11/2012, si è espressa nel senso della comunicazione unica, tornando allo spirito e alla norma dell'elenco clienti-fornitori varato nel 2007 NEWS STATISTICHE Turismo in crisi? Ma per quello sociale è autentico boom A fronte di un decremento del 2,6%, fatto registrare dal turismo italiano nel 2011, il Turismo sociale e associato, ossia quello che si avvale dei circuiti dei Cral aziendali, delle parrocchie e organizzazioni religiose, delle scuole, dei circoli culturali e sportivi e del Comune di residenza, fa registrare un incremento del 9,6% nel numero di vacanze e del 22,8% nel fatturato. È quanto emerge da una indagine condotta dall’Isnart (Istituto Nazionale di Ricerche Turistiche) in collaborazione con l’Osservatorio Italiano del Turismo Sociale e Associato, presentata oggi nel corso del convegno «I Buoni Vacanza per un rilancio del Turismo» a Viterbo, presso la sala Regia del Palazzo Comunale. Il volume d’affari complessivo stimato dal Turismo sociale e associato (Tsa) è stato lo scorso anno di 1,4 miliardi di euro per un numero di 2,3 milioni di vacanze. La spesa media è stata di 584 euro con una maggiore incidenza per quella effettuata all’estero (circa 930 euro) rispetto a quella effettuata in Italia (circa 420 euro). Nonostante siano le destinazioni italiane quelle più scelte dal turista (con un peso del 66% circa sul totale del TSA), quasi il 34% delle vacanze si svolge all’estero, quota che supera la media generale registrata nel complesso delle vacanze d’oltreconfine che si attesta sul 20,6%. All’interno di questo circuito un ruolo decisivo viene svolto dai giovani tra i 15 e i 24 anni, che per effettuare una vacanza si affidano soprattutto alla scuola, a cui si accompagna una quota rilevante di adulti tra i 35 e i 44 anni, che utilizza i Cral aziendali. Il Rapporto rileva inoltre che nel 2011 sono state oltre 3.000 le imprese italiane che sono ricorse al circuito del turismo sociale e associato per promo-commercializzarsi in rappresentanza del 4% delle imprese presenti sul Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012 Il turismo incoming dai Paesi Extra UE è cresciuto negli ultimi dieci anni del 37% Turismo in tempo di crisi, lo studio di Tci, Skyscanner e Global Blue Oggi Touring Club Italiano, Skyscanner e Global Blue hanno presentato i dati sull’andamento dell’incoming dai Paesi extraeuropei. Skyscanner ha stilato delle classifiche relative alla tendenza nella ricerca dei voli. Rispetto al trend generale verso l’Italia, sono le destinazioni asiatiche a dimostrare un crescente interesse. I paesi extraeuropei con il maggior numero di ricerche con destinazione Italia sono Russia, Stati Uniti, Australia, Thailandia e Indonesia, tutti diretti soprattutto verso gli aeroporti di Roma, Milano e Venezia. Riguardo alle ricerche dall’Italia, il trend evidenzia una preferenze per Regno Unito (11%), Spagna (10%) e Stati Uniti (6%). In fondo alla top tenPagina rientrano 9 anche Thailandia e Russia, entrambe con il 2% delle ricerche. Tra le destinazioni emergenti nel 2012 alle prime posizioni ci sono Singapore (+102), Sri Lanka (+99%) e Russia (+71%). Secondo i dati del Tci l’8,9% delle presenze turistiche registrate in Italia riguardano visitatori provenienti da Paesi extraeuropei. Dal 2000 al 2010 questa fetta di mercato è cresciuta del 37%. Gli Usa sono il principale mercato di riferimento con quasi 11 milioni di presenze e un incremento del 15,7%, seguiti dalla Russia (+257% dal 2000) e Giappone (- 21,8% dal 2000). La Cina, nonostante l’incremento di presenze del 147% dal 2000 al 2010, occupa la 6^ posizione con 1,6 milioni, preceduta da Australia e Canada. L’incidenza dei mercati extraeuropei sul territorio italiano varia considerevolmente: il Lazio è la regione in cui le presenze straniere extraeuropee pesano di più (43,1%), segue il Molise (31,1%), e la Toscana (28,3%). La Lombardia è al 6° posto preceduta da Campania e Umbria. Trento e Bolzano sono, invece, territori in cui è molto bassa l’incidenza di extraeuropei, rispettivamente il 5,8% e l’1,9% del totale delle presenze straniere. Per Global Blue il mercato italiano del tax free shopping si è sviluppato negli ultimi anni fino a raggiungere, a fine 2011, un valore complessivo di oltre 2 miliardi di euro, con tassi annui di crescita superiori al 30% dal 2010 a oggi. L’incremento è stato confermato anche nei primi quattro mesi del 2012, che hanno visto una crescita nel 32% rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso. Ad attirare i turisti stranieri sono soprattutto l’abbigliamento e gli accessori, che valgono il 73% del totale degli acquisti tax free, ma anche la gioielleria e gli accessori, che oggi assorbono il 14% della spesa. Top spender nel nostro Paese sono i russi e i cinesi, che rappresentano rispettivamente il 31% e il 16% dello shopping tax free complessivo. Nonostante la presenza tuttora significativa dei turisti statunitensi, attualmente la spesa tax free targata Usa rappresenta solo il 4% del totale. Mete preferite dai globe shopper sono Milano e Roma, dove si concentra il 39% e il 20% della spesa tax free tracciata da Global Blue. Molto gradite anche la Versilia, con i russi che rappresentano il 47% del totale e, e la Costiera Amalfitana, che vede invece una maggiore spesa da parte di giapponesi e statunitensi. Napoli e provincia hanno visto lo shopping tax free crescere del 58%, mentre l’Emilia Romagna ha registrato un aumento del 45%. “L’incoming dai Paesi extraeuropei – afferma Franco Iseppi, presidente Tci – è fondamentale per far affermare sempre più l’Italia come destinazione turistica. Il made in Italy, inteso anche come stile di vita, cultura, paesaggio ed enogastronomia esercita grande fascino nei turisti stranieri, ma oggi credo che sia necessario uno sforzo aggiuntivo per valorizzare al meglio le ricchezze che abbiamo anche migliorando i servizi a disposizione del turista e, più in generale, la nostra capacità di accoglienza”. “L’interesse per le destinazioni asiatiche è in costante e forte crescita nelle ricerche dall’Italia – commenta Caterina Toniolo, country manager di Skyscanner Italia – e allo stesso tempo il nostro paese è molto ricercato anche da paesi extraeuropei come Russia, Brasile, Stati Uniti e Cina”. “Il mix delle nazionalità che scelgono il nostro Paese per i viaggi è fortemente cambiato negli ultimi anni, così come la scelta delle destinazioni preferite e le motivazioni che attirano gli stranieri - ha commentato Antonella Bertossi, marketing Sales Manager di Global Blue Italia - Oltre a essere un’indubbia opportunità per esercenti e brand, la propensione allo shopping dei turisti extracomunitari è uno degli aspetti da valorizzare per rendere il nostro Paese ancora più competitivo nei circuiti internazionali”. Pagina 10 territorio, in lieve calo (-2,1%) rispetto al 2010. Nello specifico, tra i canali utilizzati dalle imprese, i Cral si posizionano in prima fila (5,4% sul totale degli operatori) in crescita del +3,6 punti percentuali. A livello territoriale, il ricorso al circuito dei viaggi organizzati da parte delle imprese è maggiore nel Centro-Sud e nelle Isole dove le percentuali sono rispettivamente del 5,2% e del 5,8%. In questa parte d’Italia, prevale il ricorso ai Cral e in seconda battuta alle associazioni sportive. In ogni caso, anche laddove il ricorso a tale soluzione è meno presente (in generale nel Nord Italia) i Cral rappresentano una piattaforma per allargare il network delle imprese a supporto dello sviluppo turistico. Il Turismo sociale e associato si conferma, inoltre, uno strumento estremamente incisivo per destagionalizzare i flussi turistici. Se nel complesso i soggiorni si concentrano in estate (quasi il 40% tra giugno e agosto), nel caso del TSA la stagione viene anticipata con il 13% delle vacanze in aprile (solo il 9,5% in media) e l’11,3% a maggio (solo il 6,5% in media). Di contro, a luglio, il peso delle vacanze si limita al 7,4% (10,9% in media), mentre agosto movimenta una quota del 11,9% rispetto ad una media generale del 17,6%. Tra i canali di organizzazione delle vacanze, in testa troviamo le scuole (25,4%) e le organizzazioni religiose (20%) che, insieme alle parrocchie (15,7%) rappresentano sempre di più un punto di riferimento per i turisti. In particolare, le vacanze pianificate dalle organizzazioni religiose crescono del +26,4%, mentre quelle attivate dalle parrocchie del +47,4%. Tra le principali destinazioni, emergono le città e le località di interesse culturale (47,3%) seguite dalle destinazioni balneari (29,3%) e dalla montagna (15,7%). La vacanza organizzata tramite il circuito del TSA, si svolge principalmente sul territorio nazionale con oltre l’1,5 milioni di vacanze pari al 66% dell’intero movimento. Verso l’Italia, i principali canali di organizzazioni sono rappresentati dalle associazioni culturali (21% dei viaggi) e da quelle religiose (20,4%, seguiti dalle parrocchie (18%) e dalle scuole (15,6%). Per i viaggi all’estero i principali canali sono invece rappresentati dalle scuole (44,7%), seguite dall’organizzazione religiosa (19,2%). Per quanto concerne invece le destinazioni, la Spagna (13,7%) e il Regno Unito (12,8%) rappresentano quelle pù appetibili. Quanto alla capacià di spesa del turista che si avvale di questo circuito, nel 29,8% ha un reddito mensile compreso fra i 775 e i 1550 euro, nel 29,8% compreso fra 1550 e i 2840 euro e il 23,3% oltre quest’ultima somma, dimostrando una volta di più che non si tratta affatto di un turismo «povero» come spesso, erroneamente, si è portati a credere. Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012 NEWS SARDEGNA NEWS SARDEGNA ATTUALITA’ NEWS SARDEGNA TRASPORTI Crisponi: «L'isola è aperta a tutti» Trasporti: Cappellacci e Solinas, continua la battaglia per la difesa del diritto alla mobilità dei sardi. La Regione lancia una serie di iniziative promozionali per sfatare l'immagine di destinazione costosa Pagina 10 La Sardegna affila le armi. Dopo l'annus horribilis del turismo sardo, quel 2011 che ha visto chiudere i conti con un -5,6 per cento sulla stagione precedente, la Regione attacca il mercato con una nuova strategia. "A breve dice Luigi Crisponi, assessore regionale al Turismo - partirà la campagna di supporto all'attivazione della Flotta sarda, che ha come principale tema l'isola come paradiso per tutti, sfatando una falsa nomea di destinazione cara". Parte da qui la Sardegna 2012: dai trasporti, prima fra tutti la flotta sarda, perché "non c'è turismo senza trasporti, questo è l'assunto" spiega Crisponi. E offre una nuova immagine dell'isola, quella di una destinazione per tutte le tasche, anche per quelle assai magre degli italiani. "È stata riattivata la Flotta sarda - dice l'assessore - e la vendita dei biglietti va a gonfie vele. Dopo poco più di un mese dall'apertura delle prenotazioni per giugno, luglio e agosto sfioriamo quota centomila: 75mila passeggeri più 23mila posti auto, sulla tratta da Olbia a Civitavecchia, confermata da subito rispetto al 2011; mentre per la Vado Ligure - Porto Torres, collegamento attivato più di recente, in dieci giorni sono stati venduti già 18mila biglietti Pagina 11 (più 5.500 posti auto). E le tariffe rimangono sempre molto al di sotto della media delle altre compagnie". L'assessore anticipa anche che è allo studio l'attivazione di nuove tratte. Ma il traghetto non è l'unico modo per raggiungere l'isola. Il traffico aereo, soprattutto quello veicolato dalle low cost, lo scorso anno ha portato 7 milioni di pax sull'isola. Una cifra non trascurabile, messa a rischio quest'anno dal perdurare dello scontro fra la Ue e i vettori low fare. "Si tratta di una materia molto delicata - dice l'assessore -, ma la Regione Sardegna sta profondendo ogni sforzo possibile per risolvere una situazione che quest'anno si presenta più ingarbugliata del solito". Crisponi non ha dubbi: "È impensabile - dice - rinunciare a un sistema di collegamento come quello rappresentato dai low cost, strategici nella nostra campagna di promozione estera: per la Sardegna e la sua economia turistica non solo è da mantenere, ma è anche da potenziare per rendere un servizio ancora più efficiente e una copertura aerea sempre più capillare". Accanto ai collegamenti, che pesano sui portafogli più di quanto si vorrebbe, pare che anche le strutture ricettive abbiano rincarato i prezzi. "Sfateremo questo luogo comune puntando fortemente sulla qualità dei nostri prodotti e sulla sostenibilità del nostro sviluppo turistico - ribatte Crisponi -. Abbiamo destinato 8,8 milioni di euro per aumentare l'appeal del ricettivo e contribuire al rilancio della competitività delle imprese sarde nel mercato turistico". "Le navi con i quattro mori - affermano i due esponenti della Giunta rappresentano un'iniziativa di difesa del nostro sistema economicosociale e di liberazione della Sardegna dai vincoli che per decenni hanno pregiudicato i diritti e le opportunità di sviluppo". CAGLIARI, 31 MAGGIO 2012 - Al via domani, primo giugno, il collegamento Porto Torres-Vado Ligure (Savona) operato dalla Saremar. "Continua senza sosta la battaglia per la difesa al diritto della mobilità dei sardi" - hanno dichiarano il Presidente della Regione Ugo Cappellacci e l'assessore dei Trasporti Christian Solinas. "Le navi con i quattro mori - aggiungono i due esponenti della Giunta - rappresentano un'iniziativa di difesa del nostro sistema economico-sociale e di liberazione della Sardegna dai vincoli che per decenni hanno pregiudicato i diritti e le opportunità di sviluppo". Quella con Savona è la seconda tratta attivata quest'anno, sullo schema già collaudato la scorsa estate, e segue l'avvio dei collegamenti, partiti il 16 gennaio, tra Olbia e Civitavecchia con i traghetti Saremar "Scintu" e "Dimonios". La motonave "Coraggio" con la quale sarà effettuato il servizio è un ferry cruise con una capacità complessiva di 1.000 persone, di cui oltre 900 passeggeri. Con una stazza lorda di 26.000 tonnellate e una velocità massima di circa 25 nodi, "Coraggio" ha una capacità di carico di 3.000 metri lineari di merci (oltre 1.000 auto), 112 poltrone e 30 posti camper on board. Le nuove regole sugli aerei solo dal 27 ottobre L'avvio della nuova continuit territoriale slitta al 27 ottobre. La notizia era stata annunciata la settimana scorsa dopo l'incontro romano al quale aveva partecipato l'assessore regionale ai Trasporti, ma ora arriva l'ufficialit da parte del ministero. La firma del decreto era attesa gi da ieri, al termine della riunione tecnica che si tenuta al ministero. Il documento d quindi seguito alla richiesta della Regione sarda che adesso dovr attivarsi per convocare la conferenza di servizi e discutere (insieme all'Enac e sentendo anche le compagnie) come modificare il bando di gara. Per tutta l'estate, le rotte tra la Sardegna e gli aeroporti di Roma e Milano saranno sempre gestiti da Alitalia e Meridiana fly alle tariffe sinora applicate: rispettivamente 49 e 59 euro pi tasse. TRASPORTO LOCALE Intanto ieri proseguita anche la discussione nella IV Commissione sul disegno di legge 346 sul trasporto pubblico locale. I consiglieri hanno sentito il parere dei sindacati, ognuno dei quali ha presentato un documento per prendere posizione nella vicenda. In particolare i rappresentanti regionali sono vicini alla teoria sostenuta dall'Arst, ovvero un bacino unico regionale con il raggruppamento di tutte le societ cittadine e private all'interno dell'azienda regionale. Mentre i territoriali sposano la posizione delle societ e consorzi urbani, ovvero pi ambiti locali. Posizione questa condivisa anche dall'Anav e dalla Confservizi che invece rappresentano le imprese private del trasporto. Ora i consiglieri dovranno riferire all'assessore nella prossima riunione di gioved ma intanto il presidente della IV Commissione, Matteo Sanna (Fli), si augura che il legislatore regionale tenga conto del fatto che con la crisi e con la migliore coscienza ambientale aumenter sensibilmente l'uso dei mezzi pubblici. Fiavet Sardegna News 22/12 - 01 giugno 2012