L`ANSIA DEL VUOTO RIEMPIE MILANO
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L`ANSIA DEL VUOTO RIEMPIE MILANO
Paese: Paese: it Tipo media: media: Quotidiano Nazionale Pagina: 1 Pagina: Autore: Marco Belpolilti Autore: (ITA) Il Fatto Quotidiano (ITA) Readership: Readership: 482000 Diffusione: Diffusione: 44138 04 Luglio 2015 L'ANSIA DEL VUOTO RIEMPIE MILANO » MARCO BELPOLITI aro Direttore, non se hai avutomododisfogliare il libro di Gabriele Basilico dedicato a Milano (Milano.Lettera alla mia città) pubblicato in questi giorni. Contiene il racconto della città in bianco e nero: strade deserte, capannoni industriali,lampioni,epoiigrandipalazzidelcentro eleperiferie, il tutto colto con un occhio sironiano. Città di pietra, mattoni e cemento nelle immagini di Basilico Milano s'apre all'improvviso nel colonnato interno di Sant'Ambrogio,nelle vestigia romane di SanLorenzo e rivelacosì la sua doppia anima. C SE AVRAI modo di guardare il libro ti accorgerai che, a un certo punto,Basilico aveva cominciato a fotografare Milano in un modo diverso,acolori.Nelvolurnecisono vari scatti dedicati all'area Garibaldi-Repubblica, dove sono sorti negli ultimi anni i grattacieli che hanno cambiato lo skyline di Milano: la torre Unicredit, il cosiddetto Diamante, il bosco verticale di Boeri, il grattacielo della Regione e gli altri edifici residenziali che faniio somigliare quel luogo di Milano ad altre città del mondo. In quelle fotografie del 2006 Basilico ritraeva gli scavi per la fondazione di quei palazzi. Sono istantanee che mostrano enormi buchi. Non delle voragini, bensìil vuoto che è necessarioprimadierigere il nuovo. Lacittuì sorge su unvuoto,e subito lo riempie.Basilico alla fine degli anni Settanta aveva ritratto Milano vuota,un deserto di ciminiere e capannoni. Poco prima di morire ci ha invece mostrato l'altra faccia:ilvuoto che c'è sotto,la sua ansia milanese di riempire quei buchi edificandovi sopra palazzi. Purtroppo Basilico è scomparso prima di fotografare un altro luogo, poco distante Porta Garibaldi. Nella zona del Cimitero Monumentale,il secondo monumento più visitato della città, ci sono, o meglio c'erano, alcuni edifici storici dell'Enel. La società che li possiede,dopo aver realizzato un'adeguata plusvalenza, li ha divisiinlottie affidati avaricostruttori:ungiocofinanziario che vale qualche 40 forse 60 milioni di euro. Qualche estate fa,in agosto,l'assessore De Cesaris,prima ancoradivarareilPiano Generale del Territorio, ha presentato in Consiglio comunale con motivo d'urgenza il progetto per costruire in quell'areaungrande albergo di nove piani(dentro l'area di rispetto del Moiiurnentale),unaresidenza di lusso e,come foglia di fico, edilizia convenzionata. A MILANO come sai, oggi si costruisce molto,è la filosofia adottata anche dalla giunta Pisapia, spesso in piccoli lotti, dentro i cortili,palazzi altissimi,affarelucroso senza dubbio. La giunta non vuole bloccare la macchina che produce quel po'di ricchezza che s'immaginaricadaneltessuto cittadino, o almeno lombardo, con postidilavoro eindotto,mentre sappiamo che gran parte dei capitali prodotti dall'edilizia volano all'estero e a noi resta ben poco della ricchezza generata. Per farlabreve,dopo varie peripezie,che non sto qui a riassumere,sono stati scavati due grandibuchi,profondi,bonificandolazonada amianto e altre scorie industriali del passato, pronti per essere occupati da edifici di nove pianiin unazona in cuile case non superano il quarto. Il Consiglio di Stato ha emesso a febbraio una sentenza: il piano di costruzione dell'area cx Enel non si può realizzare; il Comune haapprovatoun attoamministrativo illegittimo. Quindi si può ripensare l'intero progetto. Eppure l'altra mattina nel buco è sorta unagrandegru,altissimae sottile, e sono iniziati i lavori. Un nuovo albergo inunazona di Milano che ne ha già due grandi a poche centinaiadi metri di distanza.Perché il Comune non interviene,blocca i lavori chiaramente illegali e non ripensa l'intera area? Nella zona mancano asili, scuole,non ci sono ritrovi per anziani o case sociali, manca il verde,e poi c'è il Monumentale lì di fronte con un albergo in costruzione(costo 14,5 milioni di curo), di cui non si conosce il valore architettonico (nessuna immagine all'esterno).Sono partito dalvuoto fotografato da Basilico e lì voglio tornare perché si tratta Page 1 -// 2 2 Contrasto Forma This article is intended for personal and internal information only. prohibited. only. Reproduction or distribution is prohibited. babilmente di una questione antropologica, o forse metafisica. Milano aborrisce il vuoto. C'è l'ansia del fare,del fare subito,in fretta. L'assessore De Cesaris,vicesindaco,detesta il vuoto.Si costruiscain ognicaso,elapauradel degrado come scusa. Spero che anche il sindaco e il suo vice abbiano modo di sfogliare il libro di Basilico e riflettere un po' di più su cosa serve per il bene di Milano,e che abbianola correttezzadi far rispettare la sentenza.Di cosa fare di questo buco se ne parlerà più avanti, la città non ha fretta nonostante Expo e tutto il resto: ha una memoria e un destino lungo.Peccato che non ci sia più Basilico perfotografarela sua anima e questo buco che ne è l'emblema più evidente. Un caro saluto. L CoNO ( co 'ACI 2 -// 2 2 Page 2 Contrasto Forma only. Reproduction or distribution is prohibited. This article is intended for personal and internal information only. prohibited.