ATTRAZIONI A BINGEN
Transcript
ATTRAZIONI A BINGEN
www.q-home.de Museo Stefan George Il Ponte di Druso Uno dei più antichi ponti di pietra in Germania, dotato di una propria cappella Nella zona della foce del Nahe i ponti hanno una lunga tradizione. Il primo fu costruito 100 anni prima di Cristo. A quell’epoca Druso consolidava i confini dell’impero romano sulla sponda sinistra del Reno con la costruzione di fortificazioni e fece erigere un ponte di legno sul Nahe. Dopo la distruzione di quest’ultimo nel 70 d.C. venne costruito il primo ponte in pietra, che fu abbattuto poi dai Normanni nell’anno 891. Soltanto cento anni dopo l’arcivescovo Willigis costruì un nuovo ponte in pietra sul Nahe. In un pilastro del ponte, verso la riva destra del fiume Nahe, venne costruita una capella per affidare il ponte alla protezione della chiesa. Distrutto nel 1689 dalle truppe francesi, il ponte fu ricostruito nel 1772. Nel marzo 1945 un commando speciale fece saltare in aria il pilastro perché si avvicinavano le truppe degli alleati si stavano avvicinando. Oggi il ponte di Druso caratterizza di nuovo l’immagine della città. Visita della cappella sul ponte: La chiave può essere richiesta all’ufficio turistico. Bingen-Büdesheim ha dato i natali a uno dei più famosi poeti tedeschi Figlio di un oste e commerciante di liquori, Stefan George nacque a Bingen-Büdesheim il 12 luglio 1868. Già da bambino fu attratto dal culto, dalla religione e dalle idee nazionali. Dopo la maturità, viaggiando per l’Europa George entrò in contatto con grandi scrittori e artisti del suo tempo. Fin dalle sue prime opere si può riconoscere un rifiuto della realtà quotidiana. Seguaci e ammiratori del giovane poeta diedero ben presto vita all’elitario “George-Kreis” (lett. “il circolo di George”). Nel 1927 ricevette la prima onorificenza ufficiale come poeta lirico da parte della città di Francoforte sul Meno. Bingen rinominò il Nahekai in Stefan-George-Straße. Avvilito per la demolizione delle sue opere da parte della propaganda nazionalsocialista, George lasciò la Germania e si trasferì nella neutrale Svizzera, dove morì il 4 dicembre 1933 presso la clinica di Muralto vicino a Locarno. La veglia funebre fu organizzata da Claus von Stauffenberg, che nel suo attentato contro Hitler fece esplicitamente riferimento al suo maestro Stefan George. I cimeli del poeta sono raccolti a Bingen nella Stefan-George-Haus, il cosiddetto “granaio”, una imponente costruzione a graticcio del XVIII secolo, dove sono tuttora visibili. AT T R A Z I O N I Chiesa di Santa lldegarda San Ruperto e Santa Ildegarda Non lontano dall’ex monastero di Santa Ildegarda sul Rupertsberg sorge oggi la parrocchiale cattolica di Bingerbrück, dedicata a santa Ildegarda e a san Ruperto e costruita alla fine del XIX secolo. Al suo interno si trova un piccolo scrigno contenente reliquie dei due santi. Le vetrate della navata della chiesa rappresentano la vita e le opere di santa Ildegarda. Orari di apertura: La chiesa è aperta per le funzioni religiose. ATTRAZIONI A BINGEN Otto straordinari luoghi storici Orari di apertura: Mar, gio e sab dalle 14.00 alle 17.00 oppure su prenotazione. Ufficio turistico di Bingen am Rhein Rheinkai 21 · 55411 Bingen am Rhein · Tel.: +49(0)6721 / 184 -205 oppure -206 Fax: +49(0) 6721 / 184 -214 · [email protected] · www.bingen.de La Rocca di Klopp La Torre dei Topi di Bingen Da torre doganale e segnale luminoso a simbolo di fama internazionale Tradizioni storiche e leggende sí inerpicano sulla torre di una piccola isola del Reno davanti a Bingen. In realta, già i Romani avevano construito qui una piccola fortezza, ma durante il dominio dei Franchi questa decadde sempre più. Solo quando Hatto II nel 968 assunse la guida dell’ arcivescovado di Magonza e diventò il sovrano di Bingen, la torre sull’isola riemerse da un periodo storico negativo. Se fino a quel tempo Bingen era di fatto una libera città imperiale, la dura reggenza impose invece notevoli tasse e si basava su una pesante sottomissione del popolo. Il nome “Mäuse turm” (lett. “torre dei topi”), attestato per la prima volta nel 1516, deriva probabilmente dalla sua funzione di torre di guardia (dal medio alto tedesco “musen” = proteggere). Tuttavia, già dal sedicesimo secolo la torre venne messa in relazione con la leggenda del vescovo. Hatto, che qui sarebbe stato rinchiuso e mangiato vivo dai topi come punizione per la sua spietatezza. Nell’anno 1298 la torre venne inclusa nel sistema di sbarramento doganale del Castello di Ehrenfels. Nel 1689 le truppe francesi distrussero la costruzione. Solo nel 1855 essa riacquistò nuovamente la propria importanza. I Prussiani eressero sull’ isola una torre di segnalazione per la navigazione, visibile ancora oggi. L’edificio domina la città ed è sede dell’amministrazione cittadina Il Kloppberg sembra fatto apposta per ospitare una rocca o una fortezza. Una volta l’intero monte era parte di una cinta muraria difensiva entro cui si trovava anche la cittadina di Bingium. Nel 355 la fortezza fu conquistata dagli Alemanni. I secoli successivi non furono propizi per l’altura: sorsero delle rocche e vennero distrutte. Nel 1282 il nome “Burg Klopp” viene riportato per la prima volta in un documento. La Rocca di Klopp fu distrutta piú volte dai continui confronti bellici, l’ultima volta nella Guerra della Grande Alleanza. Al tempo del romanticismo renano, la pittoresca rovina divenne un’apprezzata meta di escursioni. Soltanto alla metà del secolo scorso il facoltoso commerciante di Colonia Ludwig Cron, cominciò una radicale ricostruzione. Nel 1897 la rocca entrò a far parte del patrimonio cittadino di Bingen e da allora vi risiedono il sindaco e parte dell amministrazione comunale. Seriamente danneggiata nella Seconda guerra mondiale, oggi è di nuovo uno dei piú bei simboli della cittá. Salita alla torre: La torre è visitabile dalle 8.00 alle 18.00, da aprile a ottobre. La Basilica di San Martino La Cappella di San Rocco La vecchia gru Sorta sulle fondamenta di un tempio romano Anche Goethe sulla collina di San Rocco nel 1814 per il pellegrinaggio annuale Usata per tanti anni e ancora conservata allo stato originale Amsterdam 1663: l’ultima grande peste bubbonica imperversava sulla città. Bingen 1666: probabilmente la malattia arrivò in città seguendo il collegamenti fluviali dall’Olanda o da Francoforte. La popolazione pianse 1300 morti. Sconvolto dalla grande calamità Frey von Dehren barone di Bingen giurò solennemente, nelle mani del magistrato della città, di costruire una cappella in onore di san Rocco, che venne consacrata nel 1677 sull’omonima collina. Da allora la “Casa di Dio” ha subito eventi tragici: nel 1689 truppe francesi saccheggiarono la cappella, che nel 1698 venne poi nuovamente ampliata; nel 1795 venne contesa tra le truppe rivoluzionarie francesi e i soldati tedeschi e, infine, fu distrutta da un incendio. In considerazione della grande devozione popolare verso san Rocco nei tempi passati, la cappella fu ricostruita. Il 16 agosto 1814 la festa di san Rocco venne celebrata solennemente, e in quella data era presente anche Johann Wolfgang von Goethe. Successivamente la cappella fu danneggiata da un fulmine nel 1889, poco prima della fine dei costosi lavori di restauro. Un nuovo incendio distrusse poi completamente la chiesa. Sulle fondamenta dell’antica cappella barocca sorse quindi la chiesta tardogotica con tre navate e coro esterno che tutti possono ammirare oggi. La cappella venne consacrata la vigilia della festa di san Rocco, il 15 agosto 1895. Per conoscere la data precisa della costruzione fu necessario attendere la scoperta dell’iscrizione di fondazione nel 2007: la gru di Bingen fu eretta nel 1487, ed è quindi la prima del suo genere attestata sul Reno fra Magonza e Colonia. Per le operazioni di carico e scarico di tutte le navi fin dal Medioevo era obbligatorio l’uso a pagamento della gru. Notevole di conseguenza era la sua importanza economica per i signori di Bingen, il capitolo del duomo di Magonza. Essendo esposta a una grande usura, la gru fu sottoposta regolarmente a lavori di manutenzione. È nota una completa ricostruzione nel XVII secolo. La costruzione lignea conservata fino a oggi è stata datata al 1787. La vecchia gru, posta direttamente sulla sponda del Reno, rimase in funzione fino alla costruzione dell’argine sul fiume nel 1890. Fra il 2005 e il 2007 la costruzione fu sottoposta a un completo restauro, che ne ha conservato la funzionalità. La gru è azionata a braccia tramite due grandi ruote. La parte superiore della cupola può girare insieme al braccio grazie a una grande leva. Per la maggior parte venivano caricati vino, sale e cereali. Per queste ultime due merci Bingen aveva il diritto di stoccaggio. Per la grande festa botanica della regione, tenutasi a Bingen nel 2008, venne costruito un piccolo bacino portuale per ricollocare nuovamente la gru sull’acqua. Un’idea dell’importante storia di Bingen si ha specialmente nella Basilica di San Martino. Basta pensare che già i romani negli anni prima della nascita di Cristo avevano costruito proprio in questo luogo un tempio agli dei. Nel registro della donazione dell’abbazia di Loersch la Basilica di San Martino viene nominata per la prima volta nel 793. La costruzione romana venne distrutta nell’anno 883 e venne nuovamente ricostruita nel 1220. Quando il 14 agosto 1403 un incendio colpì la citta, quasi l’intera chiesa si ritrovò in macerie e cenere. Tredici anni dopo venne eretta una nuova chiesa di San Martino in stile gotico.Nel 1505 alla collegiata di San Martino venne aggiunta la parte dedicata a santa Barbara. In seguito la chiesa subì molte modifiche. Altari e ricchezze artistiche andarono perse o vendute. Il primo aprile 1930 papa Pio XI conferì a San Martino il titolo di Basilica papale. Dopo il bombardamento del 1944, la volta della navata principale e una parte della navata maggiore crollarono, ma oggi i visitatori vengono accolti nuovamente in una “Casa di Dio” di particolare bellezza. Orari di apertura: Lun, mer, gio e ven: 8.00 - 17.00. Mar, sab e dom: 8.00 - 20.00. Orari di apertura: solo durante le funzioni religiose.