come fare una relazione di laboratorio

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come fare una relazione di laboratorio
Come scrivere una relazione di laboratorio
Durante la prova a scuola, è assolutamente necessario annotare tutto per poter redigere la
relazione di laboratorio a casa, ossia gli strumenti utilizzati, il disegno dell’apparecchiatura, i dati
sperimentali raccolti e le osservazioni fatte dal docente e/o dai componenti del gruppo sulle
modalità di svolgimento della prova. Nello scrivere una relazione relativa a un’esperienza di
laboratorio è ottima regola pensare di rivolgersi a una persona che non conosce l’argomento e non
saprebbe dove mettere le mani per eseguire la prova facendo sì che, grazie alle informazioni che le
date, abbia una conoscenza sia teorica che pratica in grado di rieseguirla. La relazione deve essere
in questo senso completa ma nello stesso tempo anche sintetica, evitando tutto ciò che è superfluo,
come per esempio la cronaca di quello che avete fatto (frasi come “mercoledì scorso, accompagnati
dal professore, ci siamo recati in laboratorio…” eliminatele!). La relazione deve essere chiara, cioè
comprensibile e ordinata e precisa, cioè accurata negli schemi, nelle tabelle e nei grafici. Lo schema
generale riportato in seguito ti consentirà di avere una traccia da seguire sempre nella stesura.
Ovviamente, non è detto che tutti i vari punti debbano essere ogni volta presenti.
INTESTAZIONE: riporta il numero della prova, la classe e la sezione, la data in cui hai effettuato
la prova, il nome e cognome.
Titolo dell’esperimento: il titolo dell’esperimento deve riassumerne il senso e far capire a quale
argomento di Chimica attiene. Di solito verrà suggerito dall’insegnante o deciso insieme.
Obiettivo dell’esperimento: esponi lo scopo che ci si prefigge nell’eseguire l’esperimento.
Materiali, attrezzature e strumenti di misura: ricordati che c’è differenza tra attrezzature e
strumenti di misura, quindi elencali separatamente. Per quanto riguarda gli strumenti, indica sempre
le loro caratteristiche principali (per esempio la portata e la sensibilità).
Schema e/o disegno dell’apparato sperimentale: disegna il dispositivo sperimentale utilizzato
Contenuti teorici: descrivi, sinteticamente (quindi non copiare intere pagine del libro!), la teoria
che sta alla base dell’esperimento (definizioni e leggi) e che quindi è necessaria per comprenderne
lo scopo.
Procedimento: descrivi in modo essenziale il procedimento usato per eseguire l’esperimento,
evidenziandone le fasi importanti. In questa parte devi descrivere solo ciò che hai fatto a livello
pratico per ottenere i dati sperimentali e non la procedura dei calcoli. Un consiglio importante: dopo
aver scritto questa parte rileggila e chiediti: “una persona che non sa nulla e che deve eseguire lo
stesso esperimento, leggendo questo che ho scritto io, vi riuscirebbe? Le ho dato tutte le
informazioni necessarie a tale scopo?”
Dati e tabelle: Presenta le misure ottenute, preferibilmente sotto forma di tabelle, indicandone
sempre le unità di misura e le incertezze sperimentali. Scrivi tutti i calcoli.
Osservazioni e conclusioni: Analizza i risultati in modo critico, mettendoli cioè in relazione agli
obiettivi indicati all’inizio. Va bene ripresentare i risultati dei calcoli, cioè dire: “la misura ottenuta
per la tale grandezza è ...”, oppure “riportando su un grafico la grandezza … in funzione della
grandezza ….si ottiene…..”, ma non basta! Devi dire cosa puoi dedurre dai risultati ottenuti. Se
l’obiettivo è verificare una certa legge studiata in classe, non scrivere solamente “la legge xxxx è
stata verificata”; scrivi se e perché i tuoi risultati sono in accordo o meno con tale legge, e, in caso
negativo, i possibili motivi per cui non lo sono.