È di «Shrek» il Gran Carnevale

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È di «Shrek» il Gran Carnevale
Valli
18 lunedì 20 febbraio 2012
CAMPITELLO. Il Carnascial reso ancora
più affascinante dalla nevicata
La sfilata
della
maschere
tradizionali,
dal Bufon ai
Marascon,
per le vie di
Campitello
(FOTO
Federica
Giobbe)
TERZOLAS
l'Adige
Giostra di Mascarades sotto la neve
FEDERICA GIOBBE
CAMPITELLO DI FASSA - «Posse
vegnir te chest ciastel, palaz che
sia, con duta la mia bela e gran
compagnìa?». È questa la formula recitata dalla maschera tipica
del Laché che, correndo tra due
ali di folla, introduce il Carnascial
de Campitel. Jir en méscra, l’andar in maschera per le vie del
paese infatti, è una peculiarità
della cultura ladina, con tratti che
non si ritrovano in nessun’altra
zona dell’arco alpino. Ritrovo, ieri, previsto alle 14.30 nella piazza principale. Il tema di quest’anno, l’«Inverno», con le sue contraddizioni, la crisi ed il gelo, ha
accompagnato tutti per mano in
un paradiso di neve, balli e canti tradizionali. La giostra delle Mascarades, farse in lingua ladina
che si burlano del rapporto della Val di Fassa con gli stranieri,
ha dato il la alla festa. La piazza,
gremita di curiosi, ha dato il ben-
venuto alla figura del Bufon (impegnato a raccontare storielle imbarazzanti ed a picchiettare con
una bacchetta di cirmolo i turisti
più invadenti con le macchine fotografiche); al Paiazo (pagliaccio) contraltare della comicità arguta ed intelligente del Bufon, ed
ai Marascon (sempre in numero
pari) che hanno fatto risuonare
a passo di danza i numerosi campanacci di bronzo, annunciando
così l’arrivo del corteo. La festa
è iniziata con la caratteristica sfi-
lata dei carri allegorici: le faceres
da bel, maschere lignee belle ed
eleganti che incarnano la parte
positiva del lavoro rurale; e le faceres da burt, sgraziate e grottesche utilizzate per la messinscena degli aspetti più negativi delle attività contadine. Alla fine, degustazioni di prodotti tipici fassani hanno ristorato i numerosi
partecipanti. La serata è poi proseguita con balli in maschera e
le tradizionali «lese da corni», gare sulla neve con sci e slittino.
Il carro ecologista di Denno primo classificato. La sfilata animata da oltre 400 figuranti
È di «Shrek» il Gran Carnevale
LORENA STABLUM
TERZOLAS - Sono lo spirito ecologista e l’attivismo ambientalista di Shrek e della principessa Fiona i vincitori del Vecchio
Palio del «Gran Carnevale Solandro», che ieri ha celebrato
l’ultima tappa della manifestazione. Il carro, realizzato dai
giovani di Denno, sui cui campeggia l’orco verde impegnato
con la bonifica della sua melmosa palude in vista della conferenza sullo sviluppo sostenibile di giugno a Rio de Janeiro,
ha superato l’estro di Freddy
Mercury, l’esuberanza di Michael Jackson e le note acute
dei Cugini di Campagna proposti dai ragazzi di Rallo, che hanno ridato vita alle grandi icone
della musica anni 70 e 80.
Il drago di sette sfere e il potere dei super Sayan hanno portato invece Dragon Pom di Cavizzana al terzo posto. Scontata la vittoria del premio per la
satira, consegnato a un William
e Kate giunti direttamente da
Tassullo. Esileranti infatti gli
sketch che, prendendo spunto
dalla corte britannica, hanno
saputo «guardare ai problemi
di casa nostra» con ironia. Non
si sono dimenticati nemmeno
della tanto chiaccherata farfalla di Belen, posatasi in questo
caso su una parte decisamente meno intrigante della regina
Elisabetta. Infine al gruppo Gioventù di Malé, che ha riletto la
profezia dei Maya, è andato il
premio per i costumi, mentre
alle giovani squaw indiane dei
Talianta è stato assegnato il
premio coreografia.
E come non premiare poi i pic-
PERGINE
coli Cappuccetto Rosso della
scuola materna bassa Val di Sole, che si sono aggiudicati il premio simpatia? Va in archivio
con un nuovo successo quindi
l’undicesima edizione del carnevale solandro di Terzolas, organizzato dal Gruppo E20 in
collaborazione con il Comune.
Più di 1.500 le persone richiamate in piazza per la grande sfilata animata da oltre 400 figuranti venuti da molti comuni
della Val di Sole e della Val di
Non. Si conferma quindi un
evento che non sente la crisi
nonostante debba fare i conti
con le bizze di uno spread capriccioso. Manuel Baggia il referente della Gruppo E20, la
nuova formazione giovanile nata a seguito dello scioglimento
del Gruppo Giovani GF che per
anni ha curato la manifestazione, parla di un «risultato strabiliante e per niente scontato».
«Abbiamo registrato un giovedì grasso e un venerdì più che
mai partecipati, e un sabato
strabigliante che ha visto le
piazze e le strade riempirsi di
gente, confermato nei numeri
anche oggi (ieri, dnr). Tutto
questo» continua Baggia «è stato possibile grazie al lavoro del
nuovo gruppo, ai volontari dei
comuni che hanno partecipato e alla pazienza del paese».
Soddisfatto anche il sindaco di
Terzolas Enrico Manini, che sottolinea come la kermesse sia
un evento eccezionale per il Comune, capace di affratellare la
val di Sole e la val di Non. Un
fatto sottolineato anche dalla
consigliera provinciale Caterina Dominici durante una spumeggiante incursione sul palco.
Sopra, il carro
di Shrek e
della
principessa
Fiona,
vincitore del
«Gran
Carnevale
Solandro»
A destra, il
carro dedicato
alla musica
anni 70 e 80
(2°); a sinistra,
il Dragom Pom
(3°) - FOTO
I. Bertolini
Carnevale nel nome di Disney, ma un po’ sottotono
IN BREVE
CAMPIGLIO
Corteo asburgico
Dopo il
debutto con
l’originale e
apprezzata
sfilata di
intimo e
gioielli di
fine Ottocento tenutasi
venerdì, il Carnevale
Asburgico, in corso di
svolgimento a Madonna di
Campiglio fino al 24
febbraio, è entrato ieri nel
vivo con la «Sciata
asburgica». Oggi, invece, è
la volta del gran corteo che
partirà da piazza Palù e
arriverà al laghetto
ghiacciato dove, alle 18.30,
si terrà lo spettacolo
pirotecnico al ritmo dei
walzer viennesi. «Sulle cime
più alte e solitarie io riesco
a respirare più liberamente,
mentre altri si sentirebbero
perduti». Con queste parole
Elisabetta d’Austria,
conosciuta e amata in tutto
il mondo con il nome di
«Sissi», descrisse, a fine
Ottocento, il suo profondo
legame con le montagne, in
particolare, tra le più
amate, le Dolomiti di
Brenta e Madonna di
Campiglio dove l’Augusta
Sovrana soggiornò per ben
due volte.
LEVICO
Femmine contro maschi
La sala consiliare ospita
oggi la serata cineforum con
l’Associazione Mondo
Giovani. Alle 20.45 c’è il
film «Femmine contro
maschi», ingresso ad
offerta.
CALDONAZZO
Oltre duemila persone in piazza per la sfilata
La Banda Bassotti conquista il centro Il Carnevale Panizaro è «vichingo»
PERGINE - C’era la Banda Bassotti al completo ieri per le
strade della città, con tanto di
«carro prigione»: come ogni anno l’Oratorio Don Bosco ha dato il meglio di sé nella preparazione dei carri di carnevale
che sono sfilati nel pomeriggio, con un tempo che non ha
di certo aiutato il successo della manifestazione. C’era «aria
di neve» sin dalla mattina. Ma
nonostante tutto alle 13.30 i
carri sono partiti. Il deposito
di Paperon de Paperoni, attorniato da una schiera di paperi
e papere in calzamaglia arancione, ha aperto la sfilata. Dietro, altri personaggi Disney, anche Pippo (il viceparroco don
Giorgio) Paperone e i vari «Topolino»: insomma, non mancava quasi nessun personaggio
della saga dei fumetti disneyani. Merito del lavoro delle famiglie dell’oratorio che si occupano, ogni anno, di preparare per tempo il Carnevale
perginese.
Con grande energia e altrettanto divertimento. Gli uomini, i
papà, normalmente si occupano dei carri. Si ritrovano la sera in qualche garage, a preparare con legno e vernice gli
Quello della
Banda
Bassotti è
stato uno dei
carri allestiti
dall’Oratorio
Don Bosco
che ha
animato
il Carnevale
di Pergine
(FOTO A.
Piccioni)
strumenti per «far bella figura»
per le vie di Pergine e far divertire i più piccoli. Le donne si
concentrano sui costumi. Con
pazienza, ago e filo e tanta voglia di stare assieme, vestono
tutti i personaggi della sfilata.
A fianco del «Don Bosco» quest’anno c’era anche l’oratorio
San Filippo Neri di Viarago che
ha proposto i personaggi della «Carica dei 101». Con Crudelia De Mon fino al più piccolo
dei cagnolini dalmati il gruppo di Viarago ha fatto la sua
«bella figura» in città.
Dopo aver attraversato viale
degli Alpini, la sfilata ha attra-
MARIO PACHER
versato le vie del centro e poi
si è fermata in Piazza Garibaldi per i giochi. Il tempo (ma forse anche il clima economico
generale) certamente non ha
aiutato la gente ad uscire di casa per divertirsi e non si è vista la «folla» tipica del carnevale perginese. A margine della manifestazione alcuni adolescenti si sono riempiti di
schiuma i capelli e i vestiti: in
questo caso il divertimento
spesso scade in una sorta di
«battaglia» a suon di bombolette spray dove non si capisce più che fine abbia fatto lo
spirito del Carnevale. A. Pi.
CALDONAZZO - A Caldonazzo si è svolto
ieri, ultima domenica di carnevale, la 39ª
edizione del carnevale «Panizaro», da
sempre condotta da Bepi Toller che nel
1973 ne fu il promotore assieme ad alcuni
amici della sezione Sat, e che anche
quest’anno è stata organizzata
dall’amministrazione comunale in
collaborazione con le varie associazioni
locali. L’allegro pomeriggio è iniziato con la
sfilata delle maschere, seguita da un
trattenimento musicale da parte del Corpo
Bandistico di Caldonazzo. Poi il momento
più atteso, quello della sfilata dei carri
allegorici che quest’anno provenivano dalla
stessa Caldonazzo e da Vigolo Vattaro.
Cinque in tutto che hanno rallegrato la
grande piazza Municipio, gremita da oltre
duemila persone, venute anche da diversi
altri paesi della Valsugana. Ogni gruppo ha
presentato le proprie satire e filastrocche
rivolte soprattutto alla politica e
all’operato delle amministrazioni comunali.
Questa la graduatoria secondo il giudizio
espresso da un’apposita giuria: 1°
classificato il carro «I Vikinghi», allestito da
un gruppo di amici di Caldonazzo con 20
maschere; 2° «I figli dei fiori della paniza»
allestito dalla Sat di Caldonazzo con il
gruppo di alpinismo giovanile, formato da
40 maschere; 3° «Wally», un gruppo
mascherato di ragazzi delle elementari
Il carro «I Vikinghi», 1° classificato (FOTO M. Pacher)
guidati dall’associazione Pomeriggi
Insieme. A pari merito i gruppi «I frati» e
«Disco Club Billionaire» di Vigolo Vattaro.
Al termine si è svolta la premiazione e i
rappresentanti di ogni singolo gruppo sono
saliti sul palco dove il sindaco di
Caldonazzo Giorgio Schmidt ha provveduto
a consegnare le coppe e una busta
contenente del denaro messo a
disposizione dalla Cassa Rurale di
Caldonazzo. Ottima l’organizzazione della
manifestazione, rallegrata anche dalla
distribuzione gratuita di tanti piatti di
pastasciutta, preparati da volontari locali
appartenenti a diverse associazioni, con
del vin brulè.