RUOLO E RESPONSABILITA` DEGLI INFERMIERI NELL
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RUOLO E RESPONSABILITA` DEGLI INFERMIERI NELL
RUOLO E RESPONSABILITA’ DEGLI INFERMIERI NELL’INSERIMENTO DEGLI OPERATORI DI SUPPORTO NELLE EQUIPE ASSISTENZIALI BRESCIA 7 E 8 OTTOBRE 2013 ESPERIENZA ASCSP MAGENTA SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA Stefano Mantovani SERVIZIO Assistenza Dominiciliare Integrata (ADI) • Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, l’azienda ASCSP è accreditata come pattante presso la Regione Lombardia dal 2009 • Nasce come diversificazione di Unità d’offerta ( oltre alla RSA da 100 pl) • Viene adottato da subito il modello organizzativo del « Case Management», poiché parte del Know out aziendale • Il modello del Case Manager è successivamente adottato ( dal 2012 dalla Regione Lombardia nella DGR 3541/2012 che regola l’accreditamento dei pattanti dell’ADI. • La nostra Equipe o Team comprende: 5 Infermieri, 4 Fisioterapisti, 1 Geriatra ,1 Fisiatra e 3 O.S.S.. • La formazione diretta e indiretta sono la base della buona assistenza « Best Practise», Modello • la conoscenza dei ruoli e dei profili consente al nostro TEAM di muoversi come gli ingranaggi di un orologio, ovviamante per raggiungere questo obiettivo serve tempo e pazienza e umiltà; • Il Case Manager deve possedere in ambito domiciliare la Visione a 360 ° e deve possedere la conoscenza dei Servizi Territoriali per coordinare il proprio lavoro in integrazione con il resto del TEAM e con gli altri attori della Rete ( Utente, Famiglia, Servizi Sociali, SAD Comunale, Medici Specialisti, Volontari, Amici, ecc.) Il Trio Assistenziale • Nella nostra organizzazione il Coordinatore del Servizio ricevuta la richiesta di Attivazione individua il Case Manager del Caso ( dipende dalla prevalenza dell’intervento selezionato Infermieristico e o Fisioterapico) • La Vision del Case Manager raccoglie e coordina le valutazioni domiciliari raccolte durante la prima visita per la presa in carico attivata entro 48 ore dalla richiesta di attivazione. • Le due o tre valutazioni fatte da infermiere e o fisioterapista ( Case Manager) si integrano con le possibili richieste di supporto socio assistenziale attraverso la valutazione dell’OSS Valutazione bisogni Socio Assistenziali ( OSS) Valutazione di 5 aree : • Addestramento al care giver ( Badante o famiglia); • Assistenza all’Igiene ( bagno settimanale) • Assistenza al pasto; • Mobilizzazione letto/carrozzina • Supporto alla Famiglia Pianificazione dell’Assistenza • Il Case Manager raccoglie le valutazioni del TEAM e pianifica nel Piano Assistenziale Individualizzato per ogni problema individuato,, l’obiettivo da raggiungere, l’attore / operatore del Team che lo svolgerà e il relativo intervento necessario con la tempistica necessaria ( attualmente i Profili assistenziali erogabili sono di 30/60 giorni rinnovabili). Piano Assistenziale Individualizzato PAI • Il PAI una volta composto dal Case Manager ( che lo firma e lo sottopone al Coordinatore del servizio) viene condiviso con il Medico di Medicina Generale e viene fatto sottoscrivere all’utente o alla Famiglia che sarà a conoscenza di tutto l’iter di cura pianificato. • Una copia di tutto il Fascicolo Socio Sanitario Assistenziale Domiciliare è presente al domicilio dell’utente in carico come re-mind del TEAM e come garanzia della famiglia e del MMG RUOLO E RESPONSABILITA’ DEGLI INFERMIERI NELL’INSERIMENTO DEGLI OPERATORI DI SUPPORTO NELLE EQUIPE ASSISTENZIALI BRESCIA 7 E 8 OTTOBRE 2013 MODELLI ORGANIZZATIVI METODI E STRUMENTI OPERATIVI Stefano Mantovani I Modelli Organizzativi Modelli Organizzativi • • • • • • • Assistenza funzionale Team nursing o piccole équipe Assistenza primaria (Primary Nursing) Assistenza modulare o per settori Assistenza per cellule Chronic Care Model Case Management Modelli Organizzativi • Assistenza funzionale : I compiti principali sono assegnati dal coordinatore agli altri membri del gruppo di lavoro • Team nursing o piccole équipe: Si basa sulla collaborazione di più operatori nel prendersi cura di un certo numero di pazienti. Il gruppo è diretto da un Infermiere e può comprendere operatori con minore qualificazione (OSS,OTA) che fanno riferimento a tale figura • Assistenza primaria (Primary Nursing) : Alla base di questo sistema vi sono i principi di un’assistenza personalizzata, continua e di alta qualità. Un Infermiere si occupa di un numero limitato di pazienti e funge da Infermiere “Primario “ o referente Modelli Organizzativi • Assistenza modulare o per settori : A differenza del Team Nursing l’Infermiere non si limita a dirigere gli altri membri del gruppo, che possono essere infermieri generici, OSS, OTA, ma eroga direttamente l’assistenza con il loro aiuto ad una parte dei pazienti. Ad ogni modulo (10-12 pazienti) è assegnato un piccolo gruppo di operatori • Assistenza per cellule : Le cellule si differenziano dai tradizionali reparti ospedalieri perché non sono suddivise per specialità ma sono disegnate per accogliere un alto numero di pazienti con caratteristiche e bisogni simili. L’utilizzazione del personale deve rispondere a criteri di efficienza ed efficacia. Il coordinatore dovrà essere affiancato da infermieri che nelle situazioni più delicate si occuperanno del percorso assistenziale (ambulatori, preospedalizzazione,ricovero, intervento, degenza, dimissione, assistenza territoriale, follow-up) Chronic Care Model Questo modello ha come obiettivo finale un paziente informato ed in grado di autogestirsi, che interagisce con un team multi-professionale, con prevedibili vantaggi in termini di efficienza, di efficacia e di appropriatezza degli interventi. Questo modello riguarda il territorio ed il domicilio ed è rivolto a persone affette da malattie croniche. Chronic Care Model è basato su : • Collegamento delle organizzazioni sanitarie con risorse della comunità. • Organizzazioni sanitarie che considerano importante la gestione della malattia in ambito extraospedaliero. • Il supporto alla cura di sé da parte di pazienti che convivono con la loro patologia per molti anni. • Organizzazione dell’Equipe (MMG o Medici, Infermieri, Educatori…) che distingua accuratamente la gestione programmata dei pazienti cronici dalla cura degli acuti. • Standardizzare l’attività dell’Equipe sulla base di linee guida provenienti dalle evidenze scientifiche (aggiornamento continuo, per le RSA e l’ADI previste dalle normative regionali DGR 3540/2012 e DGR 3541/2012 ). • Presenza di sistemi informativi computerizzati per registri di patologia e pianificare la cura e l’assistenza individuale. Case Management • Modello gestione del caso: Sistema in cui un professionista (case manager) assume il ruolo di gestore del singolo caso diventando la figura di riferimento per il paziente, i famigliari e altri operatori sanitari con la funzione di spiegare il percorso, garantirne e coordinarne l’applicazione, aiutare a superare i punti critici Principio organizzativo Responsabilizzazione professionale rispetto alla globalità del percorso assistenziale Assistenza diretta Concepita come governo di un percorso complesso multi-professionale L’ interazione tra operatori Fondamento secondo la logica del team di lavoro e della progettazione assistenziale Informazioni scritte Individuali e documentate su cartelle della persona presa in carico Informazioni orali Con scambi continui e confronti diretti Responsabilità L’infermiere “case manager” assume la responsabilità diretta del governo del percorso assistenziale del paziente Controllo Fondato sulla documentazione scritta e sulla supervisione del “case manager” Case Management Vantaggi maggiori soddisfazioni per pazienti e staff migliore qualità assistenziale continuità nelle cure e conoscenza più approfondita delle persone Svantaggi richiede un maggior numero di infermieri richiede indipendenza e responsabilità richiede un’organizzazione complessiva per percorsi Metodi e Strumenti Ma soprattutto che si intende per COMPETENZA? Oggi c’è molta confusione sull’utilizzo di questo termine. Si deve fare una prima distinzione: non si parla di competenza giuridica, quindi non si intende ciò che è assegnato dalla normativa. La competenza intesa in termini di conoscenze, capacità/abilità e comportamenti è il valore aggiunto del professionista, che viene messa in atto in un determinato contesto per raggiungere un determinato scopo. La mappatura delle competenze porta a modificare il sistema in cui è inserito il professionista perché implica «l’analisi» di diverse coordinate: • Valorizzazione dell’esperienza • Centralità del soggetto • Centralità dell’apprendere ad apprendere • Formazione intesa come processo continuo Mission • Esprime la direzione verso la quale procedere, i valori di riferimento, l’identità dell’organizzazione • Documento scritto sintetico che dichiara gli obiettivi che si perseguiranno: ha valore di impegno o patto con una serie di interlocutori • Indica la ragione d’essere del servizio, le finalità che si propone, i bisogni che intende soddisfare, le caratteristiche distintive Job Description • Metodologia organizzativa centrata sull’integrazione di attività interdipendenti, riconosciute come tali, al fine di raggiungere un obiettivo finale • “(…) Successione strutturata di attività, tra loro correlate, che coinvolge diverse competenze e funzioni, sia di tipo sanitario che amministrativo, generando un risultato, un servizio, che ha valore per chi lo riceve (…)” Istruzioni operative Documento sintetico e descrittivo, di facile interpretazione richiama tutte le fasi dell’attivitàda effettuare; definiscono CHI E COME UNI EN ISO 9001 Componenti Titolo, lista di distribuzione, scopo, campo di applicazione,terminologia/abbreviazioni, responsabilità, descrizione delle attività Strumenti in RSA Modello organizzativo ( previsto dalla DGR 3540/2012; Mission & Vision Il Progetto Individualizzato (composto da Programmi ad Personam delle Aree: • Clinico/ Infermieristica; • Educativa • Assistenziale • Riabilitativa Altri strumenti di RSA • • • • • Linee Guida Protocolli Procedure operative Percorsi Assistenziali Gli strumenti di Valutazione ( Barthel, Tinetti, Braden , Norton, Vas, Pain-ad, Nopain, VAOR) Grazie per l’attenzione