La stabilità finanziaria in Italia

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La stabilità finanziaria in Italia
La stabilità finanziaria in Italia
considerazioni in occasione della presentazione del Rapporto 2015 della Banca d’Italia
Franco Bruni
Università Bocconi, 12 novembre 2015
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Tre punti
• La dimensione internazionale
• La capitalizzazione delle banche
• La capitalizzazione delle imprese
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La dimensione internazionale
• La stabilità finanziaria in Itala ha senso solo in un’ottica internazionale
• Troppo debito
• Sta molto lentamente correggendosi
• Rimarrà un ancora per la crescita e una
minaccia per la stabilità.
• Copre inefficienze allocative e lentezze
dell’aggiustamento reale
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Troppo debito
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Rimedi e mitigazioni al troppo debito
• Innovazione finanziaria nei contratti di debito
• Riforma dei processi di ristrutturazione e delle procedure fallimentari
• Sviluppo e governo coordinato dei controlli macro‐prudenziali
• Riforma degli incentivi fiscali all’indebitamento e
sostegno alla capitalizzazione delle imprese
• Minore e diverso ruolo delle banche
• Conoscenza statistica
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Ancora sul quadro internazionale
• SSM, SRM, Deposit insurance, CMU
• Memora e sguardo più lungo: l’esempio della Grecia «dimenticata» e della Francia
trascurata
• I tassi troppo bassi troppo a lungo: stabilità di breve e di lungo periodo
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Capitalizzazione delle banche
• Basilea come vincolo alla crescita o come
equivoco pasticcio?
• Progredisce la capitalizzazione delle banche
italiane
• La leva non ponderata: 5%. E’ sufficiente?
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Capitalizzazione delle imprese
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Tre domande
• Difficile separazione fra debito pubblico nazionale e banche e riduzione della quota del debito pubblico detenuta da non residenti
• Mini‐bonds: prospettive? Effetti sulla stabilità?
• Mutui a tasso fisso e rischio tasso per le banche
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