interruzione volontaria di gravidanza farmacologica

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interruzione volontaria di gravidanza farmacologica
Procedura
Ospedaliera
Pr.Osp.
11/2010
Rev. n. 0
Data 16/11/2010
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IVG FARMACOLOGICA CON RU 486
INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA
FARMACOLOGICA CON RU 486
Rev. n. Data
Causale
modifica
Redatto da:
Gruppo di lavoro
UOC Ostetricia-
0
16/09/2010 Prima stesura
Approvato da:
Direttore DSP
Ginecologia,
Validato da:
Direttore
Sanitario
Aziendale
DSP, SAIO,
Farmacia
il 3/09/2010
il 16/09/2010
Distribuito il: 20/09/2010
il 16/09/2010
da archiviare nel capitolo: 3.3.2
Destinatari
UOC OSTETRICIA E GINECOLOGIA
FARMACIA
SAIO
SIO
DSP
DSA
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IVG farmacologica con RU 486
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INDICE
Pag.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
OBIETTIVO ............................................................................................................................... 3
SETTORI E PERSONALE COINVOLTO ................................................................................ 3
TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI .................................................................................. 4
RESPONSABILITA’ E AUTORITA’ ....................................................................................... 4
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ E DIAGRAMMA DI FLUSSO .................................... 5
5.1.
Premessa....................................................................................................................... 5
5.2.
Primo accesso (fase pre-ricovero) ................................................................................ 5
5.3.
Primo giorno di ricovero .............................................................................................. 6
5.4.
Secondo giorno di ricovero .......................................................................................... 7
5.5.
Terzo giorno di ricovero .............................................................................................. 7
5.6.
Follow-up (post-dimissione) ........................................................................................ 7
5.7.
Diagramma di flusso .................................................................................................... 8
ALLEGATI ................................................................................................................................ 9
MATERIALI / DISPOSITIVI / ATTREZZATURE .................................................................. 9
MODALITA’ E FASI DI APPLICAZIONE.............................................................................. 9
VERIFICA DI APPLICAZIONE: INDICATORI ..................................................................... 9
RINTRACCIABILITA’ E CUSTODIA ..................................................................................... 9
RIFERIMENTI LEGISLATIVI E BIBLIOGRAFICI ............................................................. 10
CRITERI E TEMPISTICA DELLE REVISIONI .................................................................... 10
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1.
OBIETTIVO
La RU 486 è un farmaco a base di mifepristone, ormone sintetico steroideo con azione
antiprogestinica, che blocca l’azione del progesterone sui recettori uterini, inibendo lo sviluppo
embrionale e causando il distacco e l’eliminazione della mucosa uterina in gravidanza.
Il farmaco è in uso in molti Paesi europei dagli anni ’90 e negli USA dal 2000; l’OMS ne ha
confermato la sicurezza nel 2003.
L’introduzione del farmaco in Italia è stata approvata nel 2009 dall’AIFA, quale medicinale
utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero e con indicazione all’IVG farmacologica in
associazione con analoghi delle prostaglandine.
La Regione Lazio ha predisposto al riguardo linee guida finalizzate a garantire modalità di
somministrazione del farmaco uniformi sul territorio regionale e ha stabilito che l’autorizzazione
all’effettuazione dell’IVG farmacologica è rilasciata alle strutture che rispondono a quattro precisi
requisiti di qualità:
1. servizio IVG in grado di garantire il percorso assistenziale previsto nell’allegato tecnico del
DGR 285/2010 “Protocollo operativo per l’uso della RU 486 in regime di ricovero
ordinario”
2. volume minimo di attività di almeno 150 IVG l’anno
3. disponibilità di posti letto di ricovero ordinario nell’area ginecologica/ostetrica
4. servizio in grado di garantire alla donna, durante la degenza in regime ordinario, la dovuta
privacy e riservatezza.
L’ACOSFN è stata inclusa dall’ASP Lazio tra le 21 strutture regionali potenzialmente idonee
all’effettuazione delle IVG farmacologiche, rispondendo ai requisiti di qualità 2 e 3.
La presente procedura è finalizzata a garantire anche la rispondenza ai requisiti di qualità previsti al
punto 1 e 4, attraverso la piena applicazione del protocollo operativo regionale allegato alla
DGR285/2010 e delle norme sulla privacy, secondo quanto descritto nei paragrafi a seguire.
2.
UOC
SETTORI E PERSONALE COINVOLTO
Ostetricia e Ginecologia: Direttore UOC, Dirigenti Medici Ginecologi,
Caposala,
Infermieri, Ostetriche, non obiettori e obiettori di coscienza
Farmacia: Direttore di Farmacia e Farmacisti
SAIO: Dirigente e Referente dipartimentale
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3.
TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI
ACOSFN: Azienda Complesso Ospedaliero San Filippo Neri
AIFA:
Agenzia Italiana del Farmaco
ASP:
Agenzia di Sanità Pubblica
IVG:
Interruzione Volontaria di Gravidanza
SAIO:
Servizio Assistenza Infermieristica e Ostetrica
SGAA :
Servizio Gestione Attività Ambulatoriali
UOC:
Unità Operativa Complessa
4. RESPONSABILITA’ E AUTORITA’
Il Direttore di Farmacia
è responsabile della costante disponibilità in ospedale dei farmaci
Mifepristone (Mifegyne) e Misoprostolo (Cytotec).
I Dirigenti Medici della UOC Ostetricia e Ginecologia e gli Infermieri (o le Ostetriche) non
obiettori di coscienza sono responsabili dell’applicazione della presente procedura per tutte le fasi
del percorso assistenziale specificamente e necessariamente rivolte all’interruzione volontaria di
gravidanza (fase di pre-ricovero e somministrazione dei farmaci).
I Dirigenti Medici della UOC Ostetricia e Ginecologia e gli Infermieri (o le Ostetriche) obiettori di
coscienza sono responsabili di collaborare all’applicazione della presente procedura per tutte le fasi
del percorso assistenziale non direttamente e specificamente rivolte all’interruzione volontaria di
gravidanza, ma necessarie a garantire la continuità assistenziale alle pazienti (ad esempio assistenza
di reparto in orario notturno) e il disbrigo delle normali procedure (ad esempio la dimissione)
durante i turni in cui non siano in servizio Medici e Infermieri non obiettori (art.9 L. 194/78).
Il Direttore della UOC Ostetricia e Ginecologia è responsabile in generale della verifica di congruità
e applicazione della procedura presso la UOC, con il supporto del Caposala per quanto riguarda le
competenze infermieristiche.
Il Direttore della UOC Ostetricia e Ginecologia e il Dirigente SAIO sono responsabili di garantire la
presenza di un adeguato organico di personale, rispettivamente di medici e infermieri non obiettori
di coscienza, al fine di garantire nel tempo l’offerta della prestazione.
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5. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ E DIAGRAMMA DI FLUSSO
5.1. Premessa
Alla stregua di quanto già in essere per le IVG chirurgiche, le donne che si rivolgono
all’ACOSFN per l’effettuazione della IVG farmacologica hanno già acquisito presso le strutture
territoriali (Consultori) o presso il proprio Ginecologo di fiducia, la certificazione prevista dalla
L. 194/78: tuttavia non si esclude il rilascio di tale certificazione in occasione del primo accesso
presso il Servizio IVG dell’ACOSFN, alle donne che ne siano sprovviste e che abbiano tempi
ristretti per l’effettuazione dell’iter previsto dalla normativa.
Poiché il protocollo di induzione farmacologica deve essere applicato nei casi rispondenti ai
criteri di inclusione previsti dall’allegato tecnico alla DGR 285/2010 (test di gravidanza positivo
con amenorrea fino a 49 giorni; gravidanza in utero con datazione ecografia fino a 49 giorni), la
presente procedura prevede l’erogazione di tutte le prestazioni della fase di pre-ricovero in
un’unica giornata, coincidente con quella del primo accesso, e la contestuale prenotazione del
posto letto: ciò al fine di comprimere il più possibile i tempi di attesa.
Sulla base delle stime prodotte dall’ASP, si ritiene adeguato l’impiego di 2 posti letto ordinari
anche se non esclusivamente dedicati alle IVG farmacologiche, così come previsto nelle Linee
Guida regionali.
Al fine di garantire una adeguata privacy si individua nel reparto una stanza di degenza dedicata
a tale tipologia di ricovero.
Tutte le prestazioni erogate ambulatorialmente nella fase di pre-ricovero sono gratuite ai sensi
della L.194/78.
Il ricovero è codificato dall’apposito DRG.
5.2. Primo accesso (fase pre-ricovero)
Le donne che intendono intraprendere una IVG farmacologica possono accedere liberamente e
senza alcuna prenotazione presso l’ambulatorio appositamente identificato, dal lunedì al
venerdì, dalle ore 09.00 alle ore 11.00.
Espletate a cura del personale infermieristico le procedure di accettazione, con compilazione
della parte anagrafica della cartella clinica ambulatoriale, la paziente viene affidata al
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ginecologo che provvede ad effettuare le seguenti prestazioni, annotandole sulla cartella clinica
ambulatoriale:
valutazione ginecologica
valutazione ecografica per individuare con certezza l’epoca gestazionale e per escludere
gravidanze extrauterine
valutazione dei criteri inclusivi ed esclusivi, previsti nell’allegato tecnico alla DGR
285/2010
colloquio informativo e comparativo sulle metodiche mediche e chirurgiche di IVG,
finalizzato anche al consenso informato (a tale scopo verrà consegnato alla donna il modulo
“nota informativa ai fini del consenso informato” – allegato 1)
rilascio della certificazione prevista dall’art.5 della L. 194/78 per le donne che ne sono
sprovviste
Qualora la donna risponda ai criteri di inclusione e confermi la volontà di sottoporsi ad IVG
farmacologica, sottoscrivendo anche il relativo consenso (“modulo di consenso informato” –
allegato 2), il ginecologo provvede a prenotare il ricovero sull’apposito registro, nel primo
giorno disponibile (ma non prima dei 7 giorni dalla certificazione, previsti per legge).
La donna viene quindi inviata presso il Centro Prelievi dello SGAA per l’effettuazione del
prelievo ematico per la determinazione di: HCG Beta (se necessario), emocromo completo,
gruppo sanguigno e fattore Rh, il cui esito, grazie al canale preferenziale istituito allo scopo con
la Patologia Clinica e la Medicina Trasfusionale, sarà già disponibile nelle prime ore della
mattina successiva.
5.3. Primo giorno di ricovero
La donna si presenta entro le ore 8.00 presso l’accettazione del reparto di Ostetricia Ginecologia
ove a cura del personale infermieristico vengono espletate le procedure di apertura della cartella
clinica di ricovero, in cui confluisce anche la documentazione sanitaria prodotta nella fase di
pre-ricovero. Dopo ulteriore controllo clinico e degli esami ematochimici da parte del
ginecologo, la paziente viene accompagnata nella stanza di degenza dedicata.
Dopo valutazione dell’eventuale necessità di profilassi antibiotica, la paziente viene quindi
sottoposta a somministrazione di 600 mg di Mifepristone per os (Mifegyne)
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5.4. Secondo giorno di ricovero
La paziente è controllata clinicamente con registrazione delle rilevazioni in cartella clinica come
di prassi.
5.5. Terzo giorno di ricovero
Alla paziente vengono somministrati per os 400 microgrammi di Misoprostolo (Cytotec), a cui
segue dopo 3 ore, in caso di mancata risposta, una seconda somministrazione di pari dosaggio.
Verificata la conclusione dell’evento abortivo, anche attraverso controllo ecografico
transvaginale, e il controllo clinico delle perdite ematiche, la paziente, dopo non meno di 2 ore
di osservazione, viene dimessa, con “lettera di dimissione con le raccomandazioni da seguire
a domicilio” (allegato 3).
In caso di insuccesso del trattamento, la donna prosegue viceversa il ricovero per almeno 24 ore
e dopo valutazione clinica, potrà optare o per un ulteriore tentativo con prostaglandine o per
l’esecuzione dell’intervento di interruzione di gravidanza con tecnica chirurgica. In entrambi i
casi dovrà sottoscrivere un nuovo consenso informato sui rischi connessi alla scelta del metodo.
5.6. Follow-up (post-dimissione)
Dopo 14 giorni dalla dimissione, su appuntamento già fissato all’atto della dimissione stessa, la
paziente sarà ricontrollata presso l’ambulatorio IVG (visita ed ecografia) dove si recherà già
munita di determinazione HCG Beta, effettuata non prima di 7 giorni dopo la data della
dimissione. In tale occasione alla donna verrà offerta consulenza in tema di contraccezione.
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5.7. Diagramma di flusso
Donna
-
in età gestazionale rispondente ai criteri di inclusione
che intende effettuare IVG farmacologica
La paziente risponde ai
criteri di inclusione previsti
dalla normativa?
Ambulatorio IVG
-
valutazione ginecologica
valutazione ecografica
colloquio informativo
rilascio certificazione art. 5 L. 194/78
(se la donna ne è sprovvista)
Si
No
entra nel percorso
assistenziale della IVG
CHIRURGICA
Effettuazione esami
ematochimici presso
Centro Prelievi
Consenso informato al trattamento
Prenotazione ricovero
Reparto Ostetricia e Ginecologia
1° giorno di ricovero
- accettazione
- ricovero nella stanza dedicata alle IVG
farmacologiche
- somministrazione del Mifepristone
2° giorno di ricovero
- controllo clinico
3° giorno di ricovero
- somministrazione del Misoprostolo
Prosecuzione ricovero per altre 24 h
Valutazione clinica
No
Il trattamento produce il
risultato atteso?
Consenso informato
Si
Si
La paziente decide di
effettuare un nuovo tentativo
con prostaglandine?
No
Ulteriore trattamento con
prostaglandine
Consenso informato
Dimissione
Ambulatorio
IVG
Si
Il trattamento produce il
risultato atteso?
Trattamento chirurgico
No
follow-up dopo 14
gg
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6. ALLEGATI
1. nota informativa ai fini del consenso informato
2. modulo del consenso informato
3. lettera di dimissione con le raccomandazioni da seguire a domicilio
7. MATERIALI / DISPOSITIVI / ATTREZZATURE
Posto letto in stanza di degenza dedicata
ecografo dedicato ad IVG
Mifepristone (Mifegyne)
Misoprostolo (Cytotec)
Registro prenotazione pl stanza dedicata a IVG farmacologica
modulistica
8. MODALITA’ E FASI DI APPLICAZIONE
La presente procedura potrà essere applicata quando la Regione Lazio rilascerà all’ACOSFN
l’autorizzazione all’effettuazione delle IVG farmacologiche con RU 486.
9. VERIFICA DI APPLICAZIONE: INDICATORI
Si individuano i seguenti indicatori:
-
n° IVG farmacologiche / IVG chirurgiche
-
n° trattamenti effettuati / n° trattamenti prenotati
-
n° successi del trattamento alla prima somministrazione / n° totale trattamenti
-
n° successi del trattamento alla seconda somministrazione/ n° totale trattamenti
-
n° insuccessi seguiti da trattamento chirurgico/ n° totale trattamenti
10. RINTRACCIABILITA’ E CUSTODIA
La procedura è inserita nell’albero delle procedure della qualità organizzativa aziendale, visionabile
nel sito intranet.
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11. RIFERIMENTI LEGISLATIVI E BIBLIOGRAFICI
L.194 del 22 maggio 1978 “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione
volontaria di gravidanza”
DL n.219 del 24 aprile 2006 “Attuazione delle direttive 2001/83/CE e 2003/94/C concernenti i
medicinali per uso umano”
Determinazione AIFA n. 1460 del 24 novembre 2009 “Autorizzazione all’immissione in
commercio del medicinale per uso umano “Mifegyne”
DGR Lazio n. 285 del 10 giugno 2010 “Approvazione documento linee guida finalizzate a
garantire modalità di somministrazione del farmaco RU486 (Mifepristone – Mifegyne)
uniformi sul territorio regionale nel rispetto delle norme sull’interruzione di gravidanza
contenute nella L. 194/78”
Determinazione Regione Lazio D3173 del 4 agosto 2010 “DGR del 10 giugno 2010 n. 285
“Approvazione documento linee guida finalizzate a garantire modalità di somministrazione
del farmaco RU486 (Mifepristone – Mifegyne) uniformi sul territorio regionale nel rispetto
delle norme sull’interruzione di gravidanza contenute nella L. 194/78” – individuazione
strutture ospedaliere in possesso dei requisiti
12. CRITERI E TEMPISTICA DELLE REVISIONI
La procedura potrà essere oggetto di revisione qualora se ne ravveda la necessità dopo un periodo di
applicazione operativa, o qualora dovessero pervenire ulteriori indicazioni o disposizioni o
normative in materia, sia a carattere nazionale che regionale
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COD. 779
ABORTO MEDICO (FARMACOLOGICO)
INFORMAZIONI PER LA PAZIENTE
(mifepristone compresse + misoprostolo compresse)
Legga con attenzione queste note prima di firmare il consenso informato.
Sia sicura di avere capito bene cosa le accadrà prima di accettare poiché questo trattamento richiede una
sua partecipazione attiva e consapevole.
Queste note non sostituiscono il colloquio con il suo medico curante.
ABORTO CHIRURGICO E ABORTO MEDICO
L’interruzione di gravidanza è legale in Italia dal 1978 ed è regolata dalla legge n°194/78.
Fino ad ora l’unico metodo abortivo utilizzato in Italia è stato quello chirurgico, che prevede solitamente il
ricovero per eseguire lo svuotamento chirurgico dell’utero in anestesia generale (dilatazione strumentale del
collo dell’utero con isterosuzione e/o raschiamento). Esso di norma viene eseguito dopo la 7ª settimana.
Diversamente, da oltre dieci anni, è possibile interrompere la gravidanza con metodi farmacologici nelle
prime settimane. Il mifepristone (RU486) è il farmaco attualmente utilizzato in tutto il mondo: nella Comunità
Europea, negli Usa, in Canada, nei paesi dell’est, in India, in Cina e in quasi tutti i paesi ove l’aborto è legale.
Decine di milioni di donne hanno abortito volontariamente con questo metodo,che è considerato
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità un metodo sicuro ed efficace.
Molte donne italiane hanno già utilizzato il mifepristone recandosi in Francia e in Svizzera. Dal 2005 questo
metodo è stato usato da alcuni centri anche in Italia, dove l’approvazione alla commercializzazione del
farmaco è avvenuta il 30 Luglio 2009.
QUANDO SI UTILIZZA LA PROCEDURA FARMACOLOGICA
L’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha approvato nel 2009 l’uso del mifepristone per l’IVG fino a 49
giorni dall’inizio dell’ultimo flusso mestruale (si calcola dal primo giorno delle ultime mestruazioni), in
associazione con un altro farmaco, il misoprostolo,che viene somministrato due giorni dopo. Viene così
provocato un aborto simile all’aborto spontaneo e in circa il 95-98% dei casi lei non sarà sottoposta ad alcun
trattamento chirurgico.
COSA SAPERE
Come prescrive la legge, lei dovrà “soprassedere” sette giorni a partire dalla data del certificato rilasciato per
l’IVG.
Circa 2-5 donne su 100 dovranno essere sottoposte ad un “raschiamento” per completare l’interruzione o
per bloccare perdite ematiche eccessive. Raramente può accadere che la gravidanza prosegua con un
rischio aumentato di malformazioni fetali alla nascita; in questo caso sarà necessario valutare attentamente
l’ulteriore prosecuzione della gravidanza.
Quando abortirà, è possibile che lei veda il prodotto dell’espulsione, anche se è difficilmente individuabile in
mezzo al sangue e ai coaguli poiché a quest’epoca l’embrione misura circa 1-1,5 cm.
COME AGISCE
Il 1° giorno lei assumerà il mifepristone, che agisce bloccando gli effetti del progesterone, l’ormone che
permette alla gravidanza di progredire.
Il 3° giorno lei assumerà il misoprostolo, un farmaco della famiglia delle prostaglandine, che agendo su un
utero preparato dal mifepristone provocherà, dopo un periodo di attesa, l’espulsione dell’embrione e l’aborto.
I dolori sono solitamente più forti di quelli mestruali, ma si riducono con l’espulsione della gravidanza e
l’avvenuto aborto. Perdite ematiche di varia entità hanno una durata media di 9 giorni, ma possono
persistere fino a 15 giorni e in qualche caso anche oltre. Se necessario dopo tre ore dalla prima
somministrazione si potrà procedere ad una seconda somministrazione di misoprostolo.
QUANDO AGISCE
In alcuni casi le perdite ematiche ed il dolore insorgono già dopo l’assunzione del mifepristone (giorno 1) e
l’aborto può avvenire spontaneamente prima del terzo giorno in circa il 5% dei casi.
PrOsp11/20/10 da archiviare nel cap.3.3.2
IVG farmacologica con RU486
Allegato 1
Rev. 0 del 16/09/2010
Se questo non accade, il terzo giorno, dopo una visita di controllo, lei assumerà il misoprostolo e dovrà
rimanere in ospedale. Circa il 50-60% delle donne abortiranno in questo lasso di tempo. Negli altri casi si
potrà assumere un’altra dose di misoprostolo, e ripetere la dose il giorno successivo.Circa il 20-25% delle
restanti pazienti avranno l’espulsione entro 24 ore e solo il 10% in un periodo successivo.
QUALI SINTOMI
Lei avrà dolori crampiformi addominali di tipo mestruale, un po’ più forti, che si accentueranno durante il
periodo in cui avverrà l’espulsione del prodotto abortivo e dei coaguli. Il 20-30% delle donne non avverte
alcun dolore, il 50-60% accusa dolori che ritiene sopportabili, mentre il 20-30% delle donne ha bisogno di
antidolorifici. Un certo mal di testa si verifica dal 2 al 30% dei casi. Nausea (40-60%) e vomito (20%) sono
presenti per alcune ore e possono beneficiare di farmaci specifici. La diarrea (10-20%) è transitoria. Un
semplice stato di debolezza è riferito dal 10%. Un rialzo febbrile inferiore a 38 gradi è normale.
Il dolore e gli altri sintomi si riducono dopo l’avvenuto aborto.
Prima di lasciare l’ospedale le verranno indicati i farmaci da assumere in caso di bisogno.
QUANTO SANGUE
Le perdite ematiche (emorragia) sono analoghe a quelle che si verificano in un aborto spontaneo e sono
paragonabili a quelle dei giorni in cui il flusso mestruale è maggiore (“mestruazioni abbondanti”).
Per valutare oggettivamente l’emorragia occorre confrontarla con la propria emorragia mestruale.
Lei dovrà aspettarsi di avere un flusso mestruale abbondante, con dolori e perdite di “pezzi” e “coaguli” per
alcune ore, dopo avere avuto delle perdite di sangue più scarse prima. Lei dovrà attendersi di continuare ad
avere perdite di sangue più ridotte (minori di un flusso mestruale) per alcuni giorni (in media 9 giorni).
Lei dovrà preoccuparsi se, in qualsiasi momento, in due ore consecutive avrà cambiato quattro assorbenti
“maxi” o “large” (del tipo “flussi abbondanti” o “per la notte”) o se riterrà che le perdite siano eccessivamente
abbondanti. In questo caso potranno esserle prescritti dei farmaci e nell’1-3% dei casi sarà necessario una
revisione della cavità uterina (in genere mediante aspirazione).
Non essendo dissimile da un forte flusso mestruale lei non ha bisogno di assistenza particolare.
Il servizio di accettazione ginecologica dell’Ospedale San Filippo Neri è comunque attivo 24 ore su 24 per
ogni evenienza.
E’ opportuno ricordare che è possibile che il medico di turno sia obiettore di coscienza. Un medico obiettore
è esentato dal partecipare alle procedure che provocano l’aborto, ma è tenuto per legge a darle la
necessaria assistenza medica antecedente e conseguente alla procedura. Le saremmo grati se ci
segnalasse ogni eventuale incomprensione.
QUALE CONTROLLO
La visita di controllo verrà programmata 14 giorni dopo l’assunzione del misoprostolo.
Per quella data è probabile che il 2-4% delle donne avrà avuto un revisione della cavità uterina per un aborto
incompleto o per un’emorragia eccessiva, mentre un altro 2-4% lo avrà proprio a seguito del controllo.
Noi ci aspettiamo, in totale, che circa il 5% delle donne avrà bisogno di un revisione della cavità uterina,che
viene praticata generalmente con l’aspirazione (isterosuzione). In occasione del controllo le verrà chiesto di
compilare un questionario che servirà a migliorare nel tempo la tecnica e le modalità del servizio.
NUOVA GRAVIDANZA
Come per l’aborto chirurgico lei potrà rimanere incinta già nelle prime settimane dopo l’aborto, mentre
potrebbe avere ancora delle perdite ematiche. Se non desidera una nuova gravidanza adotti subito un
sistema contraccettivo, che può essere scelto durante la visita di controllo.
E’ consigliabile non avere rapporti con penetrazione fino alla visita di controllo, o comunque per almeno sette
giorni dopo l’aborto.
PrOsp11/20/10 da archiviare nel cap.3.3.2
IVG farmacologica con RU486
Allegato 1
Rev. 0 del 16/09/2010
COD. 780
CONSENSO INFORMATO all’IVG FARMACOLOGICA
con mifepristone (RU486) e misoprostolo
1. Ho letto le informazioni, che mi sono state consegnate, sull’Interruzione Volontaria di Gravidanza
(IVG) mediante mifepristone e misoprostolo e ho avuto le risposte alle mie domande sulle
implicazioni di questo trattamento, alternativo a quello chirurgico.
2. Ho capito che io sono nelle condizioni di potere scegliere l’aborto con “metodo medico”, poiché dai
dati clinici risulta che la mia gravidanza sia intrauterina e di epoca gestazionale di circa ………
settimane.
3. Tale metodo implica l’assunzione di tre compresse di mifepristone (primo farmaco) e di due
compresse di misoprostolo (farmaco registrato in Italia per altre indicazioni) dopo due giorni, da
ripetere eventualmente dopo 3 ore.
4. Ho capito che c’è una piccola probabilità che l’aborto possa verificarsi già dopo l’assunzione del
mifepristone, prima dell’assunzione del misoprostolo.
5. Ho capito che quando assumerò la prima dose di misoprostolo dovrò rimanere in ospedale fino
all’espletamento dell’aborto.
6. Ho capito che in una piccola percentuale di casi l’aborto non avviene completamente e che potrà
quindi essere necessario prendere altri provvedimenti medici o chirurgici.
7. Ho capito che le perdite ematiche vaginali saranno più abbondanti di un normale flusso mestruale e
che in una piccola percentuale di casi, se eccessive, potranno condurre anche alla necessità di un
trattamento chirurgico.
8. Mi è stato spiegato che, come per l’aborto chirurgico, non si può escludere la rara possibilità di una
trasfusione come conseguenza dell’insorgere di una forte emorragia e/o di una grave anemia.
In tale eventualità mi verrà chiesto di sottoscrivere un ulteriore documento di consenso.
9. Sono stata informata che, se la gravidanza dovesse proseguire dopo il trattamento, vi sarebbe una
probabilità aggiuntiva di malformazioni alla nascita e nel caso confermassi la scelta di abortire mi
verrebbe proposto l’aborto chirurgico.
10. Mi sono stati spiegati quali sono i prevedibili sintomi che accompagneranno l’aborto e i trattamenti
sintomatici consigliati.
11. Mi è stato consegnato un documento informativo con indicato un numero telefonico a cui rivolgermi
per consulenza e so che potrò recarmi a qualsiasi ora presso l’accettazione dell’Ospedale S.Filippo
Neri.
12. So che dovrò venire per un controllo tra 14 giorni per accertare che l’aborto sia avvenuto senza
complicazioni.
Decido quindi di accettare il trattamento mifepristone-misoprostolo e di seguire le istruzioni che mi verranno
date su come comportarmi sia per le evenienze prevedibili e sia per quelle imprevedibili.
Tornerò per una visita di controllo il giorno ………………………… salvo diverse indicazioni.
Cognome e nome della paziente ……………………………………………………………………………………….
Data ……………………………………………..
Firma …….…………………………………………….
Cognome e nome o timbro del medico ………………………………………………………………………………...
Data ……………………………………………..
PrOsp11/20/10 da archiviare nel cap.3.3.2
Firma …….…………………………………………….
IVG farmacologica con RU486
Allegato 2
Rev. 0 del 16/09/2010
COD. 781
Dipartimento Tutela della Salute della Donna e del Bambino
UOC Ginecologia e Ostetricia
(Direttore Dott. Pietro Saccucci)
SCHEDA CLINICA DI DIMISSIONE
LA SIGNORA …………………………………………………………………..
Gruppo Sanguigno ………………………………………………………………………….
È stata ricoverata presso l’Ospedale San Filippo Neri in data: …………….
Ed è stata dimessa in data : …………………………………………………………….
dalla U.O.C. di Ginecologia ed Ostetricia con la seguente diagnosi: IVG con procedura farmacologica
DEVE EFFETTUARE CONTROLLO AMBULATORIALE IN DATA: ……………..
RACCOMANDAZIONI :
1. IN CASO DI FEBBRE E/O DI DOLORI DI TIPO MESTRUALE
P/ EFFERALGAN 1 CPR EFFERVESCENTE AL BISOGNO
2. FACCIA LA DOCCIA, NON IL BAGNO.
3. NON ABBIA RAPPORTI CON PENETRAZIONE PER ALMENO SETTE GIORNI DOPO L’ABORTO.
4. NON USI ASSORBENTI INTERNI.
5. CONSULTI IL MEDICO :
●
SE LA FEBBRE E’ MAGGIORE DI 38° C E NON SCENDE CON I FARMACI.
●
SE IL DOLORE PERSISTE A LUNGO MOLTO FORTE SENZA PERDITE.
●
SE IL DOLORE NON SI RIDUCE CON I FARMACI
●
SE DOPO L’ABORTO AVRA’ CAMBIATO PIU’ DI DUE ASSORBENTI “MAXI” OGNI 15 MINUTI O
QUATTRO IN DUE ORE.
TELEFONO PER CONSULTAZIONI: 06 33062472
ROMA, Lì ……/……./………
Il medico che effettua la dimissione
(timbro e firma)
…………………………………………………………..
PrOsp11/20/10 da archiviare nel cap.3.3.2
IVG farmacologica con RU486
Allegato 3
Rev. 0 del 16/09/2010