CL215 by Taccoli - Benvenuti in SAR Virtual

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CL215 by Taccoli - Benvenuti in SAR Virtual
Bombardier (Canadair) CL215
Versione Free per FS2004-FSX
Un po’ di storia di un aereo che ha iniziato una tradizione !
Il CL215 fu inizialmente progettato come mezzo aereo antincendio per le zone del Canada
o altre ad alta densità di forestazione; era dotato di due motori stellari Pratt & Whitney R2800 e la sua capacità di imbarco era di 5455 litri in 12 secondi prelevabili con un
passaggio anfibio su una superficie d’acqua (mare, lago e in condizioni accettabili anche
da fiume). Il primo CL215 volò il 23 ottobre del 1967 e la prima consegna commerciale fu
effettuata per la Protezione Civile francese nel giugno del 1969. La produzione di CL215,
nel frattempo migliorati con il modello prima “T” mediante la sostituzione dei motori
stellari con più moderni ed economici motori turboelica P&W Canada PW 123 e poi “S”,
continuò fino al 1990.
Dopo la prima versione nel modello CL215T che aveva solo avuto la sostituzione dei
motori fu intrapresa la completa revisione dell’aereo con la adozione di nuova avionica e
altre migliorie come winglets e finlets. Fu aumentata la capacità di carico che ne
determinò il definitivo successo come mezzo anti-incendio (cosiddetto water-bomber),
specializzato anche nelle nelle missioni SAR in genere. Furono prodotte anche versioni
adatte al trasporto.
Questo modello ormai completamente rivisto venne rinominato CL415 che volò per la
prima volta nel dicembre del 1993, rilasciato poi commercialmente nell’aprile del 1994.
Per maggiori approfondimenti si possono visitare i seguenti siti o pagine:
http://www.airliners.net/
http://en.wikipedia.org/wiki/Canadair_CL-215
molte foto e filmati sono reperibili su
www.airliners.net
www.flightlevel250
www.youtube.com
http://svsm.org/gallery/cl215
Acquisto, installazione e documentazione
Il prodotto, in questa sua ultima versione è stato realizzato da Massimo Taccoli, con la
collaborazione di Dennis Seeley, anche se Massimo Taccoli è da tutti i simmer conosciuto
© 2008 by Emilio Schiavetti
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come il “padre” del Canadair, essendo egli il realizzatore dei vari modelli di questo aereo
per le pregresse versioni di Flight Simulator. Ad essere puntuali, tempo fa anche la Abacus
rilasciò una versione a pagamento del CL415, ma dopo la comparsa dei prodotti free di
Massimo Taccoli, questa edizione fu ben presto dimenticata. Anche per questa nuova
versione del CL215, Massimo Taccoli ha rispettato la sua tradizione. Il prodotto, è
disponibile gratuitamente e può essere scaricato dai soliti siti. La sua istallazione è molto
semplice ed è sufficiente seguire le brevi note fornite nel file guida contenuto nel
pacchetto. Il prodotto è alla sua terza versione dopo le precedenti realizzate
rispettivamente nel 2001 e nel 2002. E’ stato rilasciato nella duplice versione per FS2004 e
FSX. Dopo aver scompattato il file, in aggiunta ai file reame.txt, esiste una directory
denominata “Documents” nella quale, sia in formato .pdf che .doc, possiamo trovare una
serie di indicazioni riguardanti l’uso del pannello e, soprattutto, alcune specifiche
riguardanti il carico che vanno assolutamente rispettate in quanto se si superano l’aereo
non decolla sia che si effettui la partenza da pista che da una superficie d’acqua.
Modello e Textures
Passiamo ad analizzare la grafica esterna di questo CL215.
Sono disponibili 3 livree, e per la nostra prova abbiamo scelto quella della Protezione Civile
Italiana.
E’ sicuramente di ottima fattura, tutte le parti sono riprodotte con dovizia di particolari.
Particolare attenzione è stata posta nel movimento delle parti mobili ed è stato ben reso il
movimento delle eliche. Del resto, viste le versioni precedenti da Massimo Taccoli, non ci
si poteva aspettare che questo livello di finiture.
Le luci di giorno sono poco percepibili, ma di notte gli effetti luminosi sia interni che
esterni sono di tutto riguardo.
Gli effetti di scarico dell’acqua sono resi in modo molto efficace e realistico, come del resto
già avveniva nel CL415. Molto belli anche gli effetti fumo che si vedono alla partenza dei
motori.
Apprezzabili le animazioni che riguardano l’apertura delle varie porte. L’assegnazione del
comando Shift+F al comando apri-chiudi le ali di FS ci permette anche di vedere
l’animazione della scaletta di imbarco.
Pannello - Virtual Cockpit
Il prodotto è dotato sia di vista 2D che di virtual cockpit. Come è anche scritto nella
documentazione, il pannello 2D e quello 3D sono una interpretazione abbastanza realistica
della effettiva disposizione degli strumenti anche se il loro disegno non sempre
corrisponde a quello degli strumenti installati sul pannello vero dell'aereo. Gli strumenti
sono stati realizzati da Dennis Seeley e da Massimo Taccoli in formato xml. A parte queste
considerazioni, approfondiamo un po’ più in dettaglio le viste dei pannelli. Entriamo in
cabina e facciamo una prima disanima. Ci colpisce subito la finitura della strumentazione
che, pur riguardando un aereo molto austero, risulta molto ben leggibile, anche nella
visione notturna. Questo lo si apprezza ancora di più nel cockpit virtuale fatto veramente
bene. Questi risultati si ottengono anche usando basse risoluzioni del monitor, anche se la
cosa, viste le caratteristiche in genere delle postazioni oggi utilizzate, diventa un aspetto
© 2008 by Emilio Schiavetti
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trascurabile. Nella parte in basso a sinistra del pannello 2D è disponibile un comodo
gruppo di icone per richiamare le varie viste standard (ATC, Mappa, GPS ecc.), nonché
una per spostare l’altezza della vista esterna orizzonte. Il pannello è dotato di tutta la
strumentazione necessaria, anche come autopilota, pur sapendo che questo è un aereo
per gli appassionati del volo manuale, soprattutto quando viene utilizzato per simulare
missioni di spegnimento incendi. Apprezzabile la gestione del bombardamento che si può
ottenere tramite il pannello a vista separata che viene evidenziato nella parte in basso a
destra. Lo scarico lo si può anche eseguire con il solito tasto “I”. L’uso per scaricare o fare
rifornimento d’acqua risulta semplice e intuitivo, molto analogo a quello che già si usava
nel CL415. La leva rossa di emergenza per lo scarico, a differenza del CL415, non è stata
resa disponibile nel pannello 2D. La si può notare solo nel virtual cockpit, ma non è
utilizzabile. Apprezzabile nel pannello 2D è la comodità di rimozione del volantino e la
possibilità di un effetto zoom della strumentazione principale. Nel virtual cockpit purtroppo
il volantino, non eliminabile, copre la strumentazione principale. Forse, penalizzando un po’
la prospettiva realistica lo si poteva abbassare di poco per eliminare tale inconveniente.
Una documentazione sull’uso del pannello, molto semplice e chiara, completa anche di
immagini, è disponibile nella cartella “documents”
Prova in volo
E’ giunto però il momento di verificare le performance dinamiche del prodotto. Vista la
natura particolare di impiego del CL215, abbiamo voluto di ricreare una situazione
realistica di spegnimento di un incendio. Partendo dalla base di Ciampino, chiamati dal
Corpo della Guardia Forestale del Parco Nazionale del Circeo, abbiamo effettuato il decollo
dalla pista 15, con acqua già imbarcata e abbiamo puntato direttamente sulla montagna
del Circeo, dove ci è stato segnalato che era in progressiva crescita un incendio. Abbiamo
effettuato più scarichi rifornendoci in mare e poi, dopo essere riusciti a domare l’incendio,
collaborando con le squadre a terra, abbiamo fatto rientro all’aeroporto militare di Pratica
di mare. Questa è la sintetica cronaca della nostra della nostra missione, durante la quale
abbiamo anche fissato alcune immagini che riportiamo in allegato.
Dopo un rapido controllo esterno, saliamo velocemente a bordo, attuiamo la checklist prestart e, subito dopo, procediamo all’accensione motori che può essere effettuata in
automatico con il solito Ctrl+E, ovvero seguendo la procedura normale di start, cioè
attivando la batteria, aprendo le valvole carburante sul pedestal e tenendo per un po’
schiacciati i bottoni di start verdi presente sul pannellino superiore. Per seguire l’avvio
consigliamo di aprire sulla vista esterna il gruppo manette e i pannellini superiori, così
abbiamo modo di apprezzare anche gli effetti fumo.
Dopo la partenza dei motori, attiviamo i generatori e ci prepariamo al taxi. Siamo al
parcheggio 5, già vicino all’ingresso della pista 15 da cui decolleremo.
Ricevuto dalla torre l’OK all’allineamento e decollo immediato, portiamo al massimo le
manette tendo ancora i flap puliti in modo da far acquisire all’aereo subito velocità. Questa
tecnica ci risulta utile anche perché stiamo partendo con serbatoi pieni. Raggiunti così
facilmente gli 80 nodi apriamo i flap a 15° (due tacche) e tiriamo su. L’aereo si stacca
subito e comincia la sua salita. Ci rendiamo immediatamente conto della minor potenza
che i motori del CL215 sono in grado di sviluppare, rispetto alle più potenti turboeliche del
415, quindi bisogna accettare una salita più gradevole e agire sui comandi con più docilità,
almeno fino a che la velocità non si porta oltre i 120 nodi. A questo punto possiamo
retrarre i flap, tenere un climb rate di circa 10 gradi e aspettare che l’aereo guadagni
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ulteriormente quota e velocità. Raggiunti i 140 nodi ora ci possiamo permettere anche un
pilotaggio più brillante. Vedremo infatti che raggiunte velocità accettabili anche il CL215 ci
consentirà evoluzioni analoghe a quelle del 415, anche se con andamento un po’ più lento.
Del resto questo è un aereo che si deve pilotare e non si può lasciare alla strumentazione
automatica. Proseguendo la nostra salita ci stabilizziamo sui 6000 piedi, puntando dritti sul
Monte Circeo da dove, in lontananza, già si vedono le colonne di fumo dell’incendio.
Entriamo subito in contatto radio con le squadre che stanno operando a terra per
coordinarci sul nostro intervento.
Arrivati in prossimità dei laghi costieri, prima del Circeo, iniziamo una discesa rapida per
effettuare il primo lancio di acqua. Passiamo proprio sul centro dell’incendio e colpiamo
con precisione, proseguendo la discesa verso il mare per fare subito rifornimento d’acqua.
I nostri 3 passaggi con altrettanti lanci riescono a sopire subito i focolai più attivi,
consentendo così alle squadre di terra di completare lo spegnimento. Appurato l’esito
positivo dei nostri passaggi, iniziamo una risalita verso i 5000 piedi per tornare a Pratica di
Mare. La distanza da percorrere per il rientro è breve, ma ci dà comunque l’opportunità di
usare un po’ di strumentazione automatica e ne approfittiamo. Impostiamo i dati
sull’autopilota che è presente nello stack radio e poi lo attiviamo. L’aereo risponde molto
bene alle variazioni che operiamo sull’autopilota e quando siamo già in vista all’orizzonte
dell’aeroporto di Pratica di Mare, stacchiamo l’autopilota e riprendiamo in “mano” l’aereo
per gestire una rapida discesa. Quando si scende, ovviamente la velocità tende ad
aumentare, quindi è sempre bene avere le manette al minimo e gestire la discesa in modo
da non superare la velocità critica. Ci assicuriamo di essere sempre intorno ai 160 nodi che
peraltro è la velocità massima consentita. Ormai siamo a 1500 piedi, diminuiamo il rate di
discesa e perdiamo ulteriormente velocità L’aereo risponde sempre molto bene. A 90 nodi
diamo un primo colpetto di flap e cerchiamo l’allineamento con la pista che è proprio
davanti a noi. Continuiamo a scendere e perdiamo ancora velocità. A 70 nodi apriamo
ancora di più i flap, fino al massimo. Riusciamo ad atterrare senza problemi. L’aereo non è
dotato di inversione del passo, quindi dobbiamo perdere ancora velocità percorrendo la
pista e a 50 nodi cominciamo ad usare i freni con i quali l’aereo si arresta molto
facilmente.
Questo volo operativo ci ha consentito di effettuare molte manovre in manuale e, vista la
breve distanza coperta, l’uso dell’autopilota è stato limitato solo alla verifica che l’aereo
rispondesse bene ai suoi comandi (virate, salita, mantenimento della velocità, ecc.). I test
hanno soddisfatto le nostre aspettative; in pilotaggio manuale l’aereo risponde bene r
docilmente a tutte le sollecitazioni, anche quelle di sapore acrobatico, per cui la nostra
impressione è che il modello di volo sia stato realizzato con la massima cura e molto simile
a quello reale.
Suoni
Per quanto riguarda i suoni, li abbiamo trovati abbastanza realistici quindi nulla da
eccepire.
Conclusioni
Come conclusioni di massima non possiamo che ritenerci soddisfatti di questo prodotto,
soprattutto in considerazione del fatto che i loro autori lo hanno messo a disposizione
gratuitamente. Il successo del resto è stato anche suggellato dalle centinaia di download
che si sono registrati sin dai primi giorni. Agli autori va un particolare ringraziamento per
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averci dato la possibilità di un nostalgico ritorno al passato, quindi non ci resta che
consigliarne l’uso a tutti coloro che in particolare sono appassionati di SAR.
Non abbiamo provato la versione FSX, ma date le caratteristiche di questo simulatore, non
possiamo che aspettarci risultati analoghi se non addirittura migliore soprattutto negli
effetti visivi.
Emilio Schiavetti
I-EMSC, ICP280
Membro di SAR Virtual (www.sarvirtual.it)
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(Box laterali)
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Dati dell’aeromobile
Caratteristiche generali
•
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•
Equipaggio: 2 pilots
Carichi:
o 5,455 L (1,400 US gal) di acqua o
o 6,123 kg (12,000 lb) of ritardante
Length: 19.82 m (65 ft 1 in)
Apertura alare: 28.60 m (93 ft 10 in)
Altezza: 8.98 m (29 ft 6 in)
Superficie alare: 100.3 m² (1,080 ft²)
Peso a vuoto: 12,200 kg (26,900 lb)
Massimi pesi al decollo:
o Dall’acqua: 17,100 kg (37,700 lb)
o Da pista: 19,730 kg (43,500 lb)
Potenza motori: 2× Pratt & Whitney R-2800-83AM 18cylinder radial engines, 2,100 hp (1,600 kW) each
Performance
•
•
•
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Velocità massima: 290 km/h (160 knots, 180 mph)
Raggio di azione: 2,430 km (1,310 nm, 1,520 mi)
Rateo di salita: 5 m/s (1,000 ft/min)
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Bombardier (Canadair) CL215
Produttore o Autore
Formati disponibili
Massimo Taccoli & Dennis
Seeley
Download formato .ZIP
Tipo e piattaforma
Costo del Boxed
Add-on - FS2004
Freeware
Giudizio
1- modello di volo
9
2345-
9
9
8
9 (in quanto freeware)
texture
animazioni e suoni
cockpit e vc
rapporto prezzo/qual
Requisiti di sistema
Richiesti minimi
Non specificati
Utilizzati
• Processore AMD Athlon 64 3500+
• RAM 1 Gb
• Hard-disk 120 Gb 7200 RPM
• 2 Schede video in parallelo Nvidia GeForce 6600
SLI
• 3 Monitor 19“ 1280x1024
• Sistema operativo XP Professional
• Versione simulatore FS2004 (IT)
• Periferiche di volo: Saitek X52
Riferimenti bibliografici
http://www.airliners.net/
http://svsm.org/gallery/cl215
© 2008 by Emilio Schiavetti
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