Sommari Chronica Mundi Volume 10 Issue 1 2015

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Sommari Chronica Mundi Volume 10 Issue 1 2015
Chronica Mundi
Volume 10 Issue I 2015
eISSN 2282-0094
Migration
Migrazioni
Migración
Chronica Mundi. Reg. al Trib. di Pesaro n. 576 del 28/06/2010
Comitato Editoriale / Editorial Board / Consejo de Redacción
SARA DELMEDICO
Comitato Scientico / Scientic Board / Comité Cientifico
STEFANO BELLUCCI
International Institute of Social History (The Netherlands)
ANDREA CARTENY
Università degli Studi di Roma "La Sapienza" (Italy)
VICTOR CRESCENZI
Università degli Studi di Urbino (Italy)
ANNA FALCIONI
Università degli Studi di Urbino (Italy)
JEAN-YVES FRÉTIGNÉ
Université de Rouen (France)
SANDRA KUNTZ FICKER
Colegio de Mexico (Mexico)
MARTIN NESVIG
University of Miami (USA)
MARÍA NOGUÉS BRUNO
Università degli Studi di Roma "La Sapienza" (Italy)
STEFANO ORAZI
Istituto per la storia del Risorgimento italiano (Italy)
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Universidade de Lisboa (Portugal)
EDUARDO ROZO ACUÑA
Università degli Studi di Urbino (Italy)
ROLAND SARTI
University of Massachusetts Amherst (USA)
ROY SMITH
Nottingham Trent University (UK)
ROSA NELLY TREVINYO-RODRÍGUEZ
Tecnológico de Monterrey (Mexico)
ANA VÁZQUEZ HOYS
UNED (Spain)
KONSTANTINA ZANOU
University of Nicosia (Cyprus)
Contents
Preface
The Consequences of Emigration in Pesaro and in the Marche
Region during the Giolitti Era
STEFANO ORAZI
1
Migration and Citizenship: Legal and Political Aspects in the
pre-war German Context
LOW CHOO CHIN
26
From Migrants to Entrepreneurs. Italians in Canada, between
Old and New Generations (1861-2000)
MATTEO TROILO
55
Latinos and Immigration in Montana
BRIDGET KEVANE
FRANCES MOORE
LEAH SCHMALZBAUER
85
Junot Díaz, traductor de la etnicidad. Una crítica de la cultura a
la diáspora dominicana.
PAULO ALVARADO
111
Translated abstracts
136
TRANSLATED ABSTRACTS
THE CONSEQUENCES OF EMIGRATION IN PESARO AND
IN THE MARCHE REGION DURING THE GIOLITTI ERA
Stefano Orazi
Sommario: L’articolo intende prendere in considerazione il
problema dell’emigrazione manifestatosi nelle Marche, con
particolare riguardo nella città di Pesaro, dove nel 1908 era nato un
periodico dal titolo “Rivista di emigrazione” ad esso specificamente
dedicato. Fondato dal professore Ugo Tombesi, dall’avvocato
Michele Battista e dal dottor Antonio Franceschini, il mensile
continuò le proprie pubblicazioni con successivi adattamenti fino al
1917, quando la mancanza di fondi, frutto perverso della “Grande
guerra”, ne consigliò la sospensione. In realtà nel corso del XIX
secolo il fenomeno migratorio aveva interessato solo marginalmente
il circondario di Pesaro e Urbino, ma era diventato poi un problema
indubbiamente rilevante a partire dal 1905. Quattro anni prima, su
sollecitazione del Prefetto, il Consiglio comunale di Pesaro aveva
deciso di dar vita anche nella città ad un Comitato mandamentale
dell’emigrazione secondo quanto prevedeva la legge n. 23 del 31
gennaio 1901. Un Comitato, quello pesarese, che in effetti si mostrò
subito molto attivo al riguardo e che risultò di grande utilità sociale,
specialmente dopo lo scoppio del primo conflitto mondiale, quando
gli emigrati dovettero abbandonare i loro luoghi di lavoro e far in
fretta ritorno in patria, spesso privi di beni di fortuna e non di rado
impossibilitati persino a riscuotere i salari già maturati. Quello
dell’emigrazione non fu tuttavia un problema solo pesarese ma
dell’intera regione adriatica: infatti in età giolittiana, e in particolare
nel periodo pre-bellico, l’esodo dei marchigiani sia verso i mercati
europei, sia verso quelli transoceanici, arrivò a raggiungere punte
tra le più elevate d’Italia, con flussi indirizzati in linea di massima
verso l’Argentina – dove nel primo decennio del Novecento i
marchigiani formarono addirittura l’11% della presenza italiana - e
verso il nord degli Stati Uniti (Arkansas, Mississippi e Louisiana),
mentre tra le mete europee essi preferirono soprattutto la Svizzera e
la Francia.
MIGRATION
AND
CITIZENSHIP:
LEGAL
AND
POLITICAL ASPECTS IN THE PRE-WAR GERMAN
CONTEXT
Low Choo Chin
Sommario: In Germania, i flussi migratori sono stati un problema
rilevante per i policy makers. I vari dibattiti sulla cittadinanza e
sulle linee guida di naturalizzazione per gli emigranti tedeschi e per
gli immigrati di altri paesi hanno avuto un ruolo importante nella
storia dell'emigrazione della Germania nel periodo precedente alla
guerra. Se da un lato i movimenti massicci attraverso le frontiere
hanno fatto sì che la linea di demarcazione tra l'inclusione e
l'esclusione diventasse cruciale, dall'altro l'emigrazione ha
contribuito ad offuscare i confini di appartenenza. L'analisi dei
flussi migratori e di come l'immigrazione e l'emigrazione vengono
percepite offrono un quadro alternativo per spiegare la formulazione
delle politiche relative al concetto di cittadinanza della Germania –
sia a livello municipale, che statale e nazionale. Attraverso l'analisi
dei rapporti controversi tra le politiche migratorie e di cittadinanza,
portate avanti di pari passo con le diverse fasi di sviluppo
costituzionale, questo lavoro propone l'ipotesi che i flussi migratori
abbiano contribuito alla costruzione del concetto di cittadinanza
nella Germania pre-bellica (oltre che in quella contemporanea).
FROM MIGRANTS TO ENTREPRENEURS. ITALIANS IN
CANADA, BETWEEN OLD AND NEW GENERATIONS
(1861-2000)
Matteo Troilo
Sommario: Il Canada per molto tempo ha costituito una delle mete
preferite dell’emigrazione italiana. Nel grande paese nordamericano
i nostri connazionali hanno saputo con il tempo dare vita a grandi ed
influenti comunità ancora oggi in vita. Attraverso le diverse
generazioni gli italiani hanno scalato posizioni sociali e sono
arrivati nel tempo a fondare imprese di varia natura. Oggi il Canada
è invece meta di un numero minore di italiani ma con
professionalità molto elevate, secondo una tendenza da alcuni anni
viva nel nostro paese.
LATINOS AND IMMIGRATION IN MONTANA
Bridget Kevane
Frances Moore
Leah Schmalzbauer
Resumen: Kevane, Moore y Schmalzbauer analizan el sujeto
complejo de la inmigración al estado de Montana de tres maneras
importantes: a) describiendo una comunidad agrícola migratoria de
Flathead Lake (Lago Flathead); b) explicando la conexión entre la
inmigración de habitantes de clase media-alta y la clase obrera
Mexicana al valle de Gallatin, y; c) analizando la reacción de la
comunidad a la inmigración al estado. Al crear este panorama, los
autores señalan cómo la relación con del estado de Montana con los
inmigrantes es determinada por la economía agrícola, la geografía
rural, la falta de diversidad étnica y linguística, y el nuevo
crecimiento de la población. A pesar de las características únicas de
este estado, la relación de los habitantes de Montana con esta nueva
comunidad inmigrante Mexicana se asemeja a la retórica paradójica
estadounidense sobre los inmigrantes: “Deseamos su labor; pero no
su presencia, su idioma, su color de piel ni su cultura.” Al analizar
la experiencia inmigrante a través de estas tres lentes, los autores
esperan profundizar la relación entre Montana y sus inmigrantes.
JUNOT DÍAZ, TRADUCTOR DE LA ETNICIDAD. UNA
CRÍTICA DE LA CULTURA A LA MIGRACIÓN
DOMINICANA
Paulo Alvarado
Sommario: La migrazione dominicana, particolarmente intensa
subito dopo l'era di Trujillo, continua ancora, almeno sul terreno
della semiotica. Tra questa moltitudine di migranti spicca lo
scrittore Junot Diaz, un dominicano emigrato a New York e Premio
Pulitzer 2008, che, per la violenza e l'intensità con cui usa il
linguaggio e il conseguente disorientamento che provoca nel lettore,
rappresenta un vero e proprio caso dal punto di vista semiotico. In
questo articolo mi propongo di esaminare il suo romanzo La breve
favolosa vita di Oscar Wao prendendo in considerazione il concetto
di semiosfera, il suo ruolo di traduttore e sotto il profilo
dell'etnicità, così come studiati da autori come Iuri M. Lotman,
Algirdas Greimas e Susana B. C. Devalle, per identificare sia le
novità estetiche a livello letterario che gli effetti culturali della
migrazione dominicana, nella quale Diaz continua ad operare
attivamente come un traduttore nomade.
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