Un anno di studio all`estero Sei ragazzi pronti a partire
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Un anno di studio all`estero Sei ragazzi pronti a partire
20 Sondrio LA PROVINCIA SABATO 25 MAGGIO 2013 a Giovanni Rizzalli A Un anno di studio all’estero Sei ragazzi pronti a partire In Danimarca «Occasione «Esperienza che aspetto bellissima» da tempo» L’opportunità grazie all’Itf e ai finanziamenti di enti e aziende Nessuna incertezza: «Torneranno più cresciuti e indipendenti» GIUSEPPE MAIORANA a Sei giovani della provincia di Sondrio potranno trascorrere il prossimo anno studiando all’estero: merito di Itf (Independent teachers’ foundation) che dal 2005 mette in palio borse di studio per gli studenti di Valtellina e Valchiavenna e del finanziamento di alcuni enti ed aziende private. Tra Europa e America Giovanni Rizzalli, grazie ai cinquemila euro offerti dal Credito Valtellinese tramite la sua omonima fondazione frequenterà il prossimo anno in un sobborgo di Copenaghen in Danimarca; Rubens Lisignoli, grazie a un contributo di pari valore della Comunità Montana di Chiavenna andrà a frequentare una scuola negli Usa, in North Carolina. Anche l’azienda Ring Mill ha stanziato cinquemila euro, suddivisi equamente in due borse di studio Itf: una aiuterà l’esperienza di Anna Pedroncelli in Germania, mentre l’altra servirà a Rebecca Mastai che studierà negli Stati Uniti. È certa di andare negli Usa anche Carlotta Capizzi che ha ri- cevuto 2.500 euro dal Comune di Madesimo: la studentessa del liceo delle scienze umane, deve ancora scoprire la città e la scuola di destinazione. Attende la destinazione definitiva anche Thomas Triangeliche da agosto studierà in Svezia grazie anche ai tremila euro della Dispotech. «Complimenti ai genitori» «I complimenti - ha sottolineato Donatella Morgante, presidente dell’Independent teachers’ foundation - vanno ai ragazzi, ma anche ai loro genitori perché il supporto in questa scelta è indispensabile. I ragazzi torneranno più cresciuti, maturi e indipendenti: e proprio a loro dico di non arrendersi alle prime piccole difficoltà che sono normali». «Crediamo - ha fatto eco Tiziana Colombera, direttrice della fondazione Credito Valtellinese - che quella delle borse di studio per un anno all’estero sia una valida iniziativa che noi abbiamo sostenuto anche in passato con il progetto Intercultura Aprirsi ad altre culture e realtà è importante, sperando che poi i ragazzi riportino con sé in valle questo arricchimento». ■ 1 2 La cerimonia A 1. La consegna delle borse di studio 2. Giovanni Rizzalli 3. Thomas Triangeli Thomas Triangeli A 3 A A Una location da favola, su un lago in un sobborgo di Copenaghen e un’esperienza stimolante: sono queste le caratteristiche dell’anno di studio all’estero che affascinano di più Giovanni Rizzalli, in Italia alunno del liceo scientifico e che, in Danimarca frequenterà il secondo anno del ginnasio. «Partirò a metà agosto, devo essere nella mia scuola in Danimarca entro il 18 agosto. - ha spiegato Giovanni - Ho sempre avuto il desiderio di uscire dall’Italia per imparare a studiare in un’altra lingua e confrontarmi con un’altra realtà. E anche la scelta della destinazione non è casuale, visto che sono stato da sempre affascinato dall’Europa del Nord e, quando ho visitato la Danimarca ne sono rimasto subito colpito». E, contenta della meta scelta da Giovanni, è stata anche la professoressa Rosi Cantarelli di Itf visto che «tutti sognano gli Usa, ma anche le destinazioni europee offrono belle opportunità più a portata di mano». Giovanni Rizzalli verrà ospitato da una famiglia che vive a 17 chilometri da Copenaghen e che conosce bene l’esperienza dell’anno di studio all’estero, visto che una delle figlie di questo nucleo familiare partirà per un anno negli Usa proprio nello stesso periodo: «Indubbiamente - ha proseguito Giovanni - quella che vivrò sarà una bellissima esperienza. Ora come ora, prima della partenza c’è anche un pochino d’ansia specialmente per il mio ambientamento nei primi tempi, ma non vedo comunque l’ora di partire». Non sa ancora di preciso dove andrà, né che scuola frequenterà, ma Thomas Triangeli, sedicenne di Buglio, non vede l’ora di partire: sa che, in ogni caso, lo aspetta un anno in Svezia ed è il massimo che possa desiderare. «Credo che mi manderanno in una piccola città - ha sottolineato il giovane che studia al liceo linguistico - anche perché nei piccoli centri è più facile e immediato ambientarsi. In ogni caso ciò che conta è poter finalmente fare un’esperienza che voglio fare da sempre per imparare anche una lingua per me nuova come lo svedese». Quello della conoscenza di una nuova lingua, oltre all’inglese, al francese e al tedesco, è comunque solo un aspetto che ha fatto scegliere a Thomas Triangeli la Svezia: «L’anno scorso in classe - ha raccontato Thomas abbiamo avuto un ragazzo svedese che mi ha molto parlato del suo Paese; poi mi piace il fatto che in Svezia si possa scegliere che materie seguire a scuola oltre a quelle che sono obbligatorie». Thomas Triangeli sulla sua partenza, a metà agosto, non ha dubbi, mentre un pochino più dispiaciuti, pur condividendo in pieno la scelta fatta dal giovane, sono familiari e amici: «Sia i genitori sia gli amici - ha confermato Thomas - mi dicono che un anno è lungo, che mancherò loro e mi fanno le raccomandazioni di rito. Non sono comunque preoccupato, visto che grazie alle nuove tecnologie i contatti non si perderanno sicuramente con nessuno». G. MAI. G. MAI.