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L’utilizzo di MASTERSAP nella valutazione della sicurezza e vulnerabilità sismica
degli edifici esistenti
Amv srl
La maggior parte delle costruzioni italiane risale ad anni in cui la conoscenza della
problematica sismica e la sensibilità verso questo tipo di rischio era a livelli inferiori rispetto a
quelli attuali. Anche la legislazione e la zonizzazione sismica era ampiamente inadeguata.
Come è avvenuto nel recente passato per il risparmio energetico, è ragionevole quindi ora
assistere ad una rapida crescita di interesse per la sicurezza e la prevenzione antisismica,
agevolata dalle detrazioni delle spese sostenute per gli interventi su edifici ricadenti nelle
zone sismiche ad alta pericolosità e relativi all’adozione di misure antisismiche e per la messa
in sicurezza statica, presenti nella recente legge di stabilità
Anche AMV è stata testimone di una crescente attenzione verso questo ambito applicativo e
ha quindi risposto alle richieste del mercato introducendo nuove tecniche di calcolo e nuovi
prodotti, che talora fanno riferimento a tecnologie innovative da poco presenti sul mercato.
Essendo questo un argomento in continuo sviluppo, sia sotto il profilo applicativo che normativo, a maggior ragione si rimanda al sito www.amv.it
per una panoramica più specifica e aggiornata della produzione software.
Le tecniche di rinforzo degli edifici esistenti riguardano le opere in c.a. e in muratura. Il
principio generale è quello di collegare l’analisi eseguita da MasterSap alle procedure di
verifica più specifiche, a cui vengono trasferite tutte le informazioni già presenti
(geometriche, sollecitazioni etc.) nel modello generale. Gli applicativi dedicati all’analisi dei
fabbricati esistenti (MasterEsist per quelli in cemento armato, MasterMuri per quelli in
muratura) consentono di eseguire tutte le verifiche previste dalla normativa (controllo dei
meccanismi duttili, fragili e la verifica dei nodi trave – pilastro nel c.a., le verifiche a sforzo
normale, taglio e pressoflessione nel piano e fuori piano nella muratura), ottenendo lo stato
di sicurezza dell’edificio oggetto dell’analisi. In maniera molto rapida si arriva così alla
compilazione delle schede di sintesi della verifica sismica proposte dalla Protezione Civile.
A questo punto è possibile procedere anche con la scelta di opportuni rinforzi strutturali,
scelti in maniera adeguata con lo scopo di sanare le carenze strutturali del fabbricato.
Nell’ambito della tecnologia di rinforzo scelta (CAM, FRP, incamiciatura classica o con FRC)
spetta all’utente fare le scelte specifiche dell’intervento. MasterSap individua gli elementi su
cui è necessario intervenire e fra questi l’utente può operare, anche diffondendo
rapidamente a una sola parte di essi le proprietà predefinite del rinforzo. Una particolarità
riguarda l’incamiciatura in c.a. che modifica le proprietà geometriche degli elementi rinforzati
e richiede, quindi, un aggiornamento del modello e una sua rielaborazione ex novo, che
coinvolge anche le procedure di verifica conclusive, che si trovano ad operare sui nuovi
risultati del calcolo. Questa processo è completamento automatico in MasterSap, e può
avvenire in progetti calcolati con tecniche di analisi lineare o non lineare (pushover).
La procedura utilizzata per il dimensionamento del
rinforzo, denominata “Verifiche Rinforzi” può operare
anche autonomamente, richiedendo, in questo caso,
l’assegnazione di tutti i dati necessari al perfezionamento
del calcolo. In generale la procedura opera sia su elementi
che su nodi strutturali, compatibilmente con quanto
ammesso dalla tecnologia adottata.
Numerosi sono gli esempi in cui MasterSap e i suoi applicativi sono stati utilizzati per la valutazione della vulnerabilità sismica. Alcuni di questi sono
riportati nelle immagini seguenti: la Torre piezometrica di Mirandola (MO), danneggiata dal sisma che ha colpito l’Emilia Romagna nel maggio
2012, Villa Zusto, sede municipale del comune di Vigodarzene (PD), il Museo Nazionale di Villa Pisani a Strà (VE), la sede di un’importante casa
editrice danneggiata dal sisma che ha colpito L’Aquila nel 2009.