55Edilizia pubblica - Fondazione Architettura Alto Adige
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55Edilizia pubblica - Fondazione Architettura Alto Adige
turrisbabel Öffentliche Bauten Edilizia pubblica 55 Mitteilungsblatt der Architektenkammer Bozen Notiziario dell’Ordine degli Architetti di Bolzano Vierteljährlich Trimestrale Mai Maggio 2002 Landesbautätigkeit Attività della Provincia Intervista all’architetto Josef March Gemeindebautätigkeit Attività dei comuni Urbanistica strategica nel Comune di Bolzano Taxe Percue Sped. in a. p., 45%, art. 2, comma 20/b legge 662/96 (BZ) In caso di mancato recapito, rispedire all’ufficio di Bolzano C.P.O. per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto fisso Kunst / Arte Un Museo per Bruno Munari: “Prime idee” turrisbabel Öffentliche Bauten / Edilizia pubblica 55 Editorial / Editoriale 2 “Visioni” e programmi Luigi Scolari Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 4 Intervista all’architetto Josef March a cura di Umberto Bonagura, Matteo Scagnol e Luigi Scolari 10 Bauten im Auftrag des Landes Opere commissionate dalla Provincia a cura della redazione 28 Die Wiederinbetriebnahme der Vinschgauer Eisenbahnlinie Meran-Mals Mitteilungsblatt der Architektenkammer Notiziario dell’Ordine degli Architetti Margit Lanbacher 39100 Bozen, Sparkassenstraße 15 39100 Bolzano, via Cassa di Risparmio, 15 32 Tel. 0471/ 971741 http:// www.bz.archiworld.it Interview zum Thema: Die Rolle des Wohnbauinstituts e-mail: [email protected] a cura di Luigi Scolari e Kurt Wiedenhofer Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 38 Urbanistica strategica nel Comune di Bolzano Roberto Gigliotti Verantwortlich für den Inhalt / Direttore responsabile: 41 Manuela Demattio Luigi Scolari Vizedirektor / Vicedirettore: HABITATBZ01_scenario 46 Urbanistica partecipata Rodolfo Zancan Umberto Bonagura 49 Andrea Branzi. Redaktion / Redazione: Al servizio di innovazione e modernità Giovanni Dissegna, Emil Wörndle Armando Marra Mitarbeiter / Collaboratori: Alessia Carlotto, Andrea D’Affronto, 52 Erwin Plattner Manuela Demattio, Thilo Doldi, Roberto Gigliotti, Margit Lanbacher, Armando Marra, Sesam öffne dich 58 Umbauarbeiten im Rathaus Matteo Scagnol, Rodolfo Zancan, der Gemeinde Bozen Kurt Wiedenhofer a cura di Alessia Carlotto Kammerbeauftragter / Resp. rapporti con l’Ordine: Roberto D’Ambrogio 62 Il “Giardino Roen” a Bolzano Carlo Alberto Trentini e Mauro Venturin Verantw. für die Werbung / Resp. per la pubblicità: 64 Gemeindezentrum Plaus Ulrich Weger, Tel. 0471/973886 Zusammengestellt von Emil Wörndle Grafik / Grafica: Lupe, Bozen/Bolzano Druck / Stampa: Europunto Srl (VR) Concorsi / Wettbewerbe 66 Zusammengestellt von Emil Wörndle Für Wort, Bild und Zeichnungen zeichnen die jeweiligen Autoren verantwortlich. Wettbewerb Dorfkern Völs 74 Centro mobilità di Brunico. Scritti, fotografie e disegni impegnano soltanto Concorso per la riqualificazione la responsabilità dell’autore. della zona ferroviaria Register der Druckschriften des Landesgerichtes Bozen a cura di Andrea D’Affronto Registro stampe del tribunale di Bolzano Kunst / Arte N./n. 22 /97 vom/del 9.12.1997 78 Un Museo per Bruno Munari: “Prime idee” Vierteljährlich/Trimestrale, Jahr/Anno XI/54 Giancarlo Baccoli Mai / Maggio 2002 Spedizione in a.p., 45%, art. 2 comma 20/b, legge 662 /96 – Filiale di Bolzano Kostenlose Verteilung / Distribuzione gratuita 84 Buchbesprechung / Recensione bibliografica 85 [email protected] Mai Maggio 2002 Foto: Ludwig Thalheimer turrisbabel 55 Luigi Scolari “Visioni” e programmi Le interviste all’architetto capo E se questa interpretazione di della Provincia di Bolzano, al ruoli tecnici ed amministrativi, presidente dell’Istituto per l’edi- che abbiamo chiamato “visio- lizia agevolata ed all’Assessore ne”, possa dare vita a dei pro- all’urbanistica del Comune di grammi concreti di edificazio- Bolzano sono il nucleo attorno ne ed urbanistica; se possa al quale si svolge questa pub- esserne punto di partenza o blicazione ed evidenziano com- di approdo. Un veloce elenco petenze ed obiettivi dei rispet- di edifici pubblici non residen- tivi responsabili. L’architettura ziali accenna brevemente alla pubblica in Alto Adige e la pia- ricca attività edificatoria nella nificazione territoriale del ca- nostra provincia, nonché alle poluogo dipendono dagli enti diverse qualità professionali che essi presiedono. Nell’ottica di promuovere l’architettura, abbiamo chiesto quale spazio è con- di affermati colleghi. Le iniziative dell’Assessorato all’urbanistica del Comune di Bolzano anticipano con strategia la sentito lasciare ad “visione” di una futura pianifi- un’interpretazio- cazione del suolo ancora dispo- ne culturale di tali competenze. nibile, pertanto avviano studi conoscitivi del territorio, suggeriscono proposte alternative di densificazione urbana, promuovendo pubblicamente tali ricerche ed introducendo tematiche di urbanistica partecipata. turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Seguono due realizzazioni del- unserer Berufskollegen dokumen- l’Assessorato ai lavori pubblici tieren. di interesse immediato per il Die Initiativen des Assessorates für cittadino: le riaperture del pas- Urbanistik der Gemeinde Bozen sind saggio tra via Portici e la retro- Vorläufer künftiger Stadtplanung, da stante via Streiter, e del parco sie Studien in die Wege leiten, di via Roen, unico esempio do- Alternativvorschläge zur Stadtver- ve la superficie occupata dalle dichtung formulieren und die Öffent- autorimesse sotterranee è stata lichkeit an diesen Prozessen teil- interamente restituita ai pedoni. nehmen lassen. Frutto di una “visione” collet- Es folgen zwei realisierte Projekte tiva è anche il risultato del con- des Assessorates für öffentliche Bau- corso che interessa la comunità ten, die für den Bürger von unmittel- montana di Fié allo Sciliar, e barem Interesse sind: Die Wiederer- che darà un nuovo volto urba- öffnung des Durchganges zwischen no a questo paese. Per conclu- Lauben und Streitergasse und der dere in Val di Fiemme, a Cava- Park in der Roenstraße, das einzige lese, oltre i confini dell’Alto Beispiel, wo die für Tiefgaragen ver- Adige dove talvolta si polemiz- wendete Fläche zur Gänze den Fuß- za sul proliferare e sugli sper- gängern überlassen wurde. peri delle istituzioni museali, Auch das Ergebnis des Wettbewer- riportiamo l’esempio di una bes in Völs am Schlern ist Ausdruck tenace “visione” individuale, einer gemeinsamen Vision und wird che è riuscita a realizzare con dazu beitragen, dem Dorf ein neues limitati finanziamenti pubblici urbanes Erscheinungsbild zu ver- un piccolo gioiello museale ed leihen. un laboratorio didattico dedi- Schlussendlich zeigen wir ein Bei- cati a Bruno Munari. spiel für die mutige Vision eines Einzelnen in Cavalese im Fleimstal, Den Kern dieser Ausgabe bilden der hier, – außerhalb Südtirols, wo Interviews mit drei Entscheidungs- häufig und gerne über museale trägern des Landes und der Gemein- Projekte polemisiert wird –, mit de Bozen für den Bereich öffentliche bescheidenen öffentlichen Mitteln Bauten und Urbanistik. Wir wollten ein kleines, aber feines Museum über wissen, welche Visionen die öffent- das Werk des Künstlers Bruno liche Verwaltung hat und welche Munari geschaffen hat. konkreten baulichen und urbanistischen Programme sie vorschlägt. Ein knapper Überblick über öffentliche Bauten, Wohnbauten ausgenommen, soll die rege Bautätigkeit in unserem Land aufzeigen und die einzelnen planerischen Leistungen 4 Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 a cura di Umberto Bonagura, Matteo Scagnol e Luigi Scolari Landesbautätigkeit Attività della Provincia Intervista all’architetto Josef March Josef March è Direttore del Dipartimento sione di questa cultura. Se poi si voglia de- ai lavori pubblici, scuola e cultura ladina finire cos’è questa architettura, come la ve- della Provincia Autonoma di Bolzano. drei, in che cosa consiste, questo mi pare difficile definirlo precisamente, non si può Scolari Questo numero della rivista “turrisbabel” è dedicato alla produzione fare 1+1 = 2. Possiamo discuterne per molto tempo, ma è di difficile interpretazione. edilizia finanziata dalla committenza pubblica, quindi dalla provincia e dai comuni. Scagnol Volevamo distinguere da una parte quella viste o in articoli il termine “gute Architektur” della provincia e dall’altra quella dei comu- per definire l’ideale del risultato progettuale ni, anche per fare una comparazione e per di un concorso o di un’opera architettonica, evidenziare se vi siano delle contraddizioni. cosa intende con questa espressione? Molte volte Lei ha usato in inter- Noi siamo dell’idea che la committenza pubblica, in edilizia, dovrebbe rappresen- March tare un modello anche per la produzione del progetto nel suo contesto urbano, questo edilizia privata; rispetto a questa consi- è un aspetto molto importante. Vi sono mol- derazione vorremmo capire se esista o se ti elementi che determinano un buon rap- si possa parlare di una “visione architetto- porto tra il progetto e l’insieme urbano: nica” della provincia nella sua promozione rapporti di proporzione tra volumi esistenti dell’architettura. e quelli progettati, i collegamenti, i percorsi Innanzi tutto e sempre l’inserimento viabili e pedonali, e gli spazi liberi messi a March Si, a me pare che ciò che Lei disposizione, perché l’architettura sí ci offre definisce “visione”, sia il nostro obiettivo. spazi interni, ma anche ci dona spazi pub- Noi cerchiamo di essere sempre all’avan- blici gratis. Questo e il primo aspetto fonda- guardia e di dimostrare un buon esempio mentale, poi viene quello che per me ha una per tutti gli altri committenti della provin- grande importanza quasi sullo stesso piano cia. Da quando sono qui, ho sempre cer- di quella urbanistica, ovvero l’architettura, cato di raggiungere questo obiettivo, con il cioè l’espressione architettonica. Mi riferisco pieno sostegno e la completa comprensio- al modo come vengono sviluppati e proget- ne da parte dei superiori politici, i quali si tati gli spazi interni, con quali facciate e con sono sempre interessati a che venga fatta quali volumi viene definito l’edificio. Io guar- un’architettura di altissimo livello. do moltissimo all’“Erlebnis”, “die Erlebniswertung”, i valori dello spazio, e dell’esperi- Scagnol Noi vorremo approfondire questo re lo spazio, l’illuminazione, l’orientamento, tema. A Lei pare che vi sia una “visione i percorsi verticali e quelli orizzontali. Que- unitaria” in termini architettonici e se così ste sono per me le cose più importanti. fosse, vi è un ideale alla base di questa idea? In un certo senso l’architettura rap- Bonagura presenta la qualità ed il livello di una socie- difficile concentrarsi su di un elemento, su tà e dei suoi committenti. Lei a che cosa si un linguaggio preciso, ma si tratta piutto- riferisce definendo la visione architettonica sto di una questione di misura e di propor- della provincia e quali sono gli elementi zione con il contesto, di funzionalità inter- portanti di questa visione? na, e di efficienza costruttiva. March March L’architettura è espressione della Mi sembra di capire che sia Non ho accennato alla funziona- cultura, è insita alla cultura stessa. L’archi- lità perché per me è una cosa ovvia, che tettura che noi promuoviamo è l’espres- dev’essere insita in ogni progetto di archi- turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Intervista all’architetto Josef March – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 5 tettura; questo mi sembra debba essere guaggi architettonici superando questo chiaro. Per quanto riguarda l’efficienza, è estremo razionalismo. A Merano siamo sicuramente uno dei valori fondamentali così riusciti a trovare un progetto un po’ per la Provincia e credo lo stiamo espri- vivo ed allegro. mendo con le opere da noi promosse, anche per quanto riguarda la gestione dei Scolari progetti e dei cantieri; basta vedere con Provincia non possiamo fare una scelta lin- quale efficienza e tempestività realizziamo guistica nel momento in cui diamo degli le opere. incarichi…», ma a noi architetti piace alme- Lei ha detto che «…noi come no distingure tra “architettura” e “edilizia”; Scolari Però questo è un aspetto preva- l’architettura ha questo plus-valore che può lentemente e prettamente tecnico; nessuno essere estetico o simbolico. La Provincia, difatti mette in discussione la capacità e e Lei in particolare pone questa distinzione l’efficienza della Provincia nel gestire gli al centro del proprio operato? C’è la pos- aspetti economici e tecnici. Dati questi per sibilità che voi abbiate degli strumenti per scontati, a noi interessa tornare ai valori il controllo anche sull’architettura, intendo “ideali” e culturali che l’architettura può degli strumenti critici che vi permettano esprimere. Come diceva l’architetto Sca- di scegliere tra un edificio post-moderno gnol, l’architettura è uno strumento per che andava bene vent’anni fa o come Lei auto-rappresentarsi e si possono utilizzare prima accennava ad un razionalismo estre- varie modalità per ottenere tale risultato; vi mo? C’è da parte vostra l’intenzione se sono stati regimi nei quali sono state utiliz- non altro di muovervi verso una direzione zate pietre e colonne per dare un aspetto piuttosto che in un’altra? monumentale all’architettura, a questi sono susseguite fasi democratiche nelle quali il March vetro e la trasparenza erano gli elementi versi verso un futuro innovativo e di non espressivi portanti; in questo senso vi è da collegarsi a vecchi concetti. No, c’è solo l’intenzione di muo- parte della Provincia un’intenzione di utilizzare l’architettura per rappresentare se Scagnol stessa – ed in quale direzione? interventi della Provincia risultati da un Lei vede una differenza tra gli concorso e quelli dati per incarico diretto? March Non vi è un tale obiettivo chiaro e definito. Da come noi gestiamo questo March settore si può infatti evincere che non ci incarico diretto. Abbiamo comunque cerca- limitiamo ad uno stile, ad un linguaggio to di scegliere architetti che abbiano dimo- architettonico, ma siamo molto aperti a strato di essere all’avanguardia. È chiaro tutte le espressioni architettoniche. Inoltre che il concorso richiede uno sforzo ed uno da quindici anni a questa parte ci siamo stimolo in più dell’incarico diretto, ma allontanati quasi definitivamente dallo stile non vedo una grossissima differenza nei “regionalista”. Il nostro obiettivo è di favo- risultati se l’architetto è all’altezza del com- rire i diversi linguaggi architettonici, per pito. Certo il concorso porta ad un pro- mantenere un sistema di pluralismo ed gresso di tutto l’ambiente architettonico ed eterogeneità. Anche se devo dire, che ul- uno stimolo in più agli architetti per rag- timamente è prevalsa un’architettura ra- giungere un ottimo risultato. Non diamo quasi più nulla per zionalista e minimalista. Io stesso mi sono accorto che effettivamente dovremmo Scagnol superare questa logica, perché questo delle Sue competenze. Molte volte Lei è non può essere l’unico modo di pensare. membro della giuria di concorsi e poi an- Dobbiamo guardare al futuro e trovare che coordinatore dei progetti. Ha Lei un altre vie. Molto dipende dalla composizio- potere di controllo nello sviluppo e nella ne della giuria dei concorsi; a tal proposito, definizione del progetto e sulla qualità del già nel concorso per le Terme di Merano risultato finale? Vorremo entrare nello specifico io ho consigliato di invitare per la composizione della giuria membri esperti, capaci March di giudicare ed apprezzare i diversi lin- nel settore dell’edilizia, che vuole dire fare Io per legge sono il coordinatore 6 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia – Intervista all’architetto Josef March Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 la programmazione e predisporre i pro- aperto al pubblico. In due anni e mezzo grammi della giunta per la realizzazione abbiamo realizzato la ristrutturazione di delle opere. Noi veniamo incaricati dall’as- un edificio, l’allestimento del museo, e la sessorato alla sanità o alla scuola per rea- cella per la mummia. Dal punto di vista lizzare un’opera. Quindi noi non decidiamo organizzativo era difficilissimo perché in un cosa viene costruito, ma riceviamo l’inca- museo si devono gestire i rapporti di 60/70 rico dalla giunta per costruire. persone ed esperti che stanno sviluppan- Dopodichè noi proseguiamo con un certo do idee su settori completamente diversi. grado di libertà ed indipendenza. Da venti- Quindi non importa se un progetto è di cinque anni abbiamo sempre cercato di difficile costruzione, l’università al confron- dare gli incarichi secondo uno schema to del museo Ötzi non è nulla. molto trasparente, corretto, e obiettivo. Ultimamente inoltre tramite i concorsi ab- Scagnol biamo fatto un salto di qualità, non solo chitettura basata sulla semplicità e la mo- perché dovevamo allinearci alle direttive destia, di cui non contestiamo di principio europee, ma anche perché questo è stato il valore, è certamente più economica. Però non c’è dubbio che un’ar- sempre il mio obiettivo fin dal ’75 quando sono entrato in giunta. La mia competen- March za inoltre è di provvedere che tali opere tura minimalista per esempio, è molto siano realizzate a regola d’arte, in modo più complessa di quanto appare. Se pren- perfetto, sempre nel limite del finanzia- diamo ad esempio il museo a Bregenz mento che la giunta approva. Il coordina- di Zumthor, a prima vista sembra molto tore dell’opera deve soprattutto realizzare i semplice, ma sappiamo benissimo quan- programmi stabiliti. to sia complesso e difficile il suo sistema No, non è vero, perché l’architet- costruttivo. Ciò vale anche per l’università Bonagura Nel riconoscere il grande suc- di Bressanone, perché a realizzare quelle cesso di progetti molto razionali e minima- facciate in vetro che sembrano seriali è li, si può dire che questo sia dovuto anche un problema molto complicato per le tec- al fatto che rende più efficiente e diretta la nologie innovative che vengono utilizzate. realizzazione dei lavori? Scagnol March No, queste due cose non posso- Ci sembra che vi sia una forte discrepanza tra l’architettura pubblica e no essere collegate tra di loro, perché per quella privata, nella quale, purtroppo, il me se una struttura è più o meno compli- livello sembra sempre molto basso. Può cata, non centra con l’efficienza dei pro- l’architettura pubblica divenire fattore trai- grammi prestabiliti. Le faccio questo esem- nante anche per quella privata? L’architet- pio. Abbiamo realizzato ospedali, che tecni- tura del Vorarlberg, ad esempio, è molto camente sono complessissimi ed impegna- apprezzata in Europa, non solo per gli tivi, in tempi record. L’ospedale di Merano edifici pubblici, ma soprattutto per l’edili- per esempio: si è impiegato per costruirlo zia abitativa privata. Per quanto riguarda vent’anni e per questo l’opinione pubblica infatti il settore della residenza, la procedu- lo critica, ma non è vero. Infatti il grezzo ra della cooperativa funziona molto bene è stato costruito nel ’75, poi per i motivi per offrire a tutti possibilità di un alloggio della riforma il cantiere è stato fermo fino agevolato, ma il sistema per ottenere un al ’90 e dal ’90 fino al ’96 abbiamo termi- incarico è basato sul concetto del ‘ribasso’ nato l’edificio. Abbiamo speso in quel- che sembra portare ad “un ribasso della l’epoca circa 350 miliardi di lire, per co- qualità” nell’impegno del professionista. struzione ed arredamento, questo significa che per settimana abbiamo investito March un miliardo di lire, ciò indica un’organiz- ché vedo che anche molti privati stanno zazione efficiente ed efficace. Poi ci sono cominciando a bandire dei concorsi per altri esempi di architetture molti difficili e costruzioni anche residenziali. Da parte complesse da realizzare come il museo. mia, per il ruolo che ricopro, sono riuscito Il museo Ötzi è stato realizzato dall’ago- in venticinque anni a convincere molti sto ’95 al gennaio del ’98, quando è stato comuni a fare concorsi, ho tanti contatti Io non sarei così pessimista per- turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Intervista all’architetto Josef March – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 7 con sindaci ed enti privati come la chiesa. esprimere nè l’autorità, nè il potere, ma vo- Abbiamo fatto tanti piccoli passi in avanti, gliamo fare architettura, vogliamo la con- ma alla fine dipende tutto e sempre dalla cretezza, l’architettura adatta e giusta alla qualità degli architetti. Noi possiamo aprir- situazione specifica ed ad altissimo livello vi tutte le strade per tutto quello che volete su tutti gli aspetti di cui abbiamo discusso fare e vi abbiamo messo in grado di realiz- in precedenza; non c’è altro obiettivo. zare tutto ciò senza nessun ostacolo. C’è Forse sfruttare tutti i valori che l’architettu- lo spazio aperto a tutti voi per essere crea- ra a livello internazionale ha raggiunto, ma tivi, dovete solo utilizzare questo spazio probabilmente tenendo presente di svilup- libero tutto a vostra disposizione. Se poi pare un’identità dell’architettura in Alto l’architettura è quella che è, noi non ne Adige più forte. Aggiungo di nuovo che noi rispondiamo più. Noi abbiamo usato il come Provincia possiamo creare opportuni- nostro potere per aprirvi tutte le strade e tà, un terreno fertile per lavorare, ma non non siete condizionati da nulla. possiamo essere creativi al posto vostro. Scolari Interview mit Arch. Josef March, Ressortdirektor für Bauten, ladinische Schule und Kultur der Provinz Credo che i professionisti locali guardino molto verso il nord come modello di architettura, all’Austria, alla Germania, ed alla Svizzera. Prima si è accennato al Vorarlberg dove l’architettura ed i materiali Scolari usati definiscono una forte identità locale. tigt sich mit dem Bauen, das von der Landesverwal- Ha la Provincia gli strumenti per veicolare tung oder von einzelnen Gemeinden finanziert ist. o indirizzare la creazione di un’identità del- Wir wollten diese zwei Typen von Bauherren gegen- l’architettura in Alto Adige? überstellen. Wir glauben, dass die öffentliche Hand Diese Ausgabe von „turrisbabel“ beschäf- in ihrer Aktivität als Bauherr auch Modell und Vor- March Questa domanda non me la sono bild für das private Bauen sein soll; in diesem Sinne mai posta. Non è mai stata mia intenzione möchten wir erfahren, ob es von Seiten der Verwal- pensare ad una cosa del genere, però, tung eine „architektonische Leitidee“, eine „Vision“ posso solo ripetere quello che ho già detto, gibt, die die Produktion von Architektur begleitet? dobbiamo superare questo linguaggio troppo razionalista e minimalista. Sarebbe March giusto che l’architettura prendesse in fu- „Vision“ nennen, unser Handeln leitet. Wir versu- turo una nota tipica del posto. Credo che chen, zeitgemäß, modern zu sein und ein Vorbild für Zumthor sia grande soprattutto perché è alle anderen Bauträger im Lande zu sein. Seit ich im riuscito a trovare una simbiosi perfetta tra Amte bin, habe ich immer versucht, dieses Ziel zu il linguaggio internazionale razionalista e verfolgen, mit voller Unterstützung der vorgesetz- quello regionale. Questo in Alto Adige oggi ten Politiker, die immer daran interessiert waren, non esiste ed in questo senso gli architetti eine Architektur auf hohem Niveau zu generieren. Ja, mir scheint, dass das, was Sie eine dovrebbero cercare nuove vie. Ma come possiamo noi dirigerli, non lo so. Forse Scagnol bandendo molti concorsi e cercando di Verfolgen Sie eine einheitliche „Vision“ im archi- avere membri esperti nelle giurie; po- tektonischen Sinne und gibt es ein Ideal, das dieser tremmo limitare progetti “troppo svizzeri” Idee zugrundeliegt? In einem gewissen Sinne zeugt o come dice l’architetto Zoeggeler “calvini- die Archtektur von der Qualität und vom Niveau sti”. Solo questo possiamo fare, ma non einer Gesellschaft und ihrer Bauherren. Was possiamo dirigere l’architettura in una o in bestimmt die „architektonische Vision“ der Verwal- un’altra direzione. tung, und welche Elemtente tragen sie? Bonagura March Per concludere ci potrebbe Wir möchten dieses Thema vertiefen. Die Architektur ist Ausdruck einer Kultur, riassumere con una parola, qual’è l’imma- ist Teil dieser Kultur selbst. Die Architektur, die wir gine principale e dominante della Provin- fördern, ist Ausdruck dieser Kultur. Doch wollen cia nell’edilizia e qual’è il simbolo che si wir definieren, wie diese Architektur gemacht ist, vuole esprimere principalmente? wie sie auszusehen hat, dann scheint mir dies schwer definierbar zu sein. Man kann wohl nicht March Sicuramente noi non vogliamo 1+1=2 zusammenzählen. Wir können lange darüber 8 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia – Intervista all’architetto Josef March sprechen, aber sie ist schwer definierbar. Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 Charakter zu unterstreichen, manch jemand verbindet demokratische Strukturen mit Glas und Scagnol Oft haben Sie in Interviews von „guter Transparenz. Gibt es in diesem Sinne von Seiten Architektur“ gesprochen, um das Ergebnis eines der Landesverwaltung die Absicht, mit Hilfe der Projektierungswettbewerbes oder eines architek- Architektur ein Bild von sich selbst zu schaffen, tonischen Werkes zu bezeichnen; was verstehen und in welcher Form? Sie unter dieser Bezeichnung? March March Vor allem die Einfügung des Projektes Es gibt keine entsprechende eindeutige Absicht. Von der Art und Weise, wie wir diesen in sein städtebauliches Umfeld. Es gibt viele Bereich verwalten, wird ersichtlich, dass wir uns Aspekte, die die Beziehung eines Projektes zu nicht auf einen architektonischen Stil oder Aus- seinem gesamten urbanen Umfeld bestimmen: druck beschränken, sondern dass wir den ver- Größenverhältnisse zwischen den bestehenden schiedensten architektonischen Ausdrucksweisen Baukörpern und jenen des Entwurfs, die Einbin- offen gegenüberstehen. Darüberhinaus haben wir dung, Fahr- und Gehwege, Freiflächen, die zu- in den letzten 15 Jahren den Regionalismus fast gänglich gemacht werden. Denn ein Bauwerk bie- völlig überwunden. Unsere Absicht besteht darin, tet Innenräume und zusätzlich auch öffentliche verschiedene architektonische Sprachen zu för- Räume. Das ist der erste wichtige Punkt. Dazu dern, um ein pluralistisches und heterogenes Sys- kommt der zweite, der eine fast gleich wichtige tem zu erhalten, auch wenn ich zugeben muss, Rolle spielt, und zwar die Architektur, der architek- dass in letzterer Zeit sich eine rationalistische und tonische Ausdruck. Ich beziehe mich auf die Art minimalistische Architektursprache durchsetzte. und Weise, wie die inneren Räume entwickelt, ent- Mir selbst ist aufgefallen, dass wir diese Logik worfen sind, mit welchen Fassaden und mit wel- überwinden müssen, da sie nicht die einzige Denk- chen Baukörpern ein Gebäude definiert wird. Ich weise sein kann. Wir müssen in die Zukunft blicken achte besonders auf das Erlebnis, den Erlebniswert und andere Wege finden. Vieles hängt mit den der Räume, die Belichtung, die Orientierung, die Zusammensetzungen der Preisgerichte bei Wettbe- vertikalen und horizontalen Wege. Das sind für werben zusammen; so habe ich bereits für den mich die wichtigsten Dinge. Wettbewerb für die Thermen in Meran angeraten, Experten zu berufen, die verschiedene architekto- Bonagura Mir scheint, dass es schwierig ist, ein nische Sprachen schätzen und beurteilen könnten, bestimmtes Element, eine bestimmte Sprache fest- um den extremen Rationalismus zu überwinden. In zulegen, und dass die Kriterien in der Maßgebung, Meran fanden wir auf diese Weise ein etwas leb- in den Proportionen zum Kontext, in der Funktionali- hafteres Projekt. tät und im konstruktiven Aufbau zu suchen sind. Scolari March Ich habe nicht von Funktionalität gespro- Sie sagten, die Provinz könne keine architektursprachliche Entscheidung in der Ver- chen, da sie für mich unabdingbarer Bestandteil gabe von Projekten treffen; wir Architekten eines architektonischen Entwurfes sein muss. unterscheiden jedoch gerne zwischen „Architek- Was die Leistungsfähigkeit betrifft, ist sie sicher tur“ und „Bauwesen“, die Architektur besitzt einen eines der wichtigsten Beurteilungskriterien von Mehrwert im ästhetischen oder symbolischen Seiten der Verwaltung, und ich glaube, dies ist Sinne. Lassen sich die Provinz, und Sie im beson- erkennbar in den von uns betreuten Bauwerken, deren, von dieser Unterscheidung leiten? Haben in der Projektbegleitung sowie in den Bauleitungen. Sie Methoden, um in architektonischer Hinsicht Es genügt zu beobachten, mit welcher Effizienz Entscheidungen zu treffen? Gibt es die Absicht, und Schnelligkeit wir die Bauwerke umsetzen. eine bestimmte Richtung anstelle einer anderen zu bevorzugen? Scolari Dies sind jedoch technische Aspekte: Niemand bezweifelt die Fähigkeit der Verwaltung, March die technischen und wirtschaftlichen Belange zu nen zu fördern und sich nicht an alte Konzepte zu verwalten. Wir wollten jedoch von den „idealen binden. Nein, es gibt nur die Absicht, Innovatio- Werten“ von Architektur sprechen. Wie Arch. Scagnol ausdrückte, Architektur dient auch der Scagnol Selbstdarstellung und sie bedient sich dazu ver- den Bauten, die aufgrund eines Wettbewerbes schiedenster Instumente; es gab Regime, die Stein zustande kamen, und jenen, die direkt vergeben und Säulen benutzten, um ihren monumentalen wurden? Sehen Sie einen Unterschied zwischen turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 March Intervista all’architetto Josef March – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 9 Woche eine Mrd., was eine effiziente Organisation bungslos umsetzen zu können. Es gibt einen Frei- noch praktiziert. Wir haben jedenfalls versucht, bedeutet. Dann gibt es andere Bauten, die sehr raum für Euch alle um kreativ zu sein, Ihr müsst ihn Architekten auszuwählen, die progressiv waren. komplex sind, wie die Museen. Das Ötzi-Museum nur nützen. Die Architektur, die daraus erfolgt, Ein Wettbewerb braucht eine größere Anstren- wurde zwischen August ’95 und Jänner ’98 reali- liegt nicht in unserem Verantwortungsbereich. Wir gung als eine Direktvergabe, aber ich sehe keinen siert, als es für das Pubblikum geöffnet wurde. In haben unsere Machtbefugnisse genützt, um Euch großen Unterschied im Ergebnis, falls der be- zweieinhalb Jahren haben wir das Gebäude umge- die Wege zu ebnen, und Ihr werdet nicht behindert. auftragte Architekt der Aufgabe gerecht wird. baut, das Museum eingerichtet und die Kühlzelle Natürlich fördern Wettbewerbe in der gesamten für die Mumie eingebaut. Organisatorisch war Scolari Architekturszene die Qualität durch den Anreiz, es sehr aufwändig, da man 60/70 Personen und tekten oft nach Norden schauen, nach Österreich, gute Ergebnisse zu erhalten. Experten koordinieren musste, die ihre Ideen in in die Schweiz oder nach Deutschland. Vorhin ganz verschiedenen Bereichen entwickeln. Daher wurde Vorarlberg genannt, wo die Architektur und Die direkte Arbeitsvergabe wird kaum Scagnol Ich glaube, dass die örtlichen Archi- hängt es nicht davon ab, ob ein Projekt eine kom- die verwendeten Materialien eine starke lokale eingehen. Oft sind Sie Mitglied von Wettbewerbs- plizierte Konstruktion besitzt. Die Universität ist im Identität erzeugen. Hat die Landesverwaltung die kommissionen oder Sie sind Projektkoordinator. Vergleich zum Ötzi-Museum simpel. Mittel, um eine Südtiroler Architektur zu fördern? wicklung und Definition der Projekte und der Scagnol March Qualität des Endergebnisses? auf Einfachheit und Bescheidenheit basierende Entsprechendes war nie meine Absicht. Ich kann Architektur kostengünstiger ist. nur wiederholen, was ich vorher schon sagte, wir Wir möchten auf Ihre Kompetenzen Haben Sie Machtbefugnisse bezüglich der Ent- March Aber es gibt keinen Zweifel, dass eine Von Gesetzes wegen bin ich der Koordi- Diese Frage habe ich mir niemals gestellt. müssen diese zu sehr rationalistische und minimali- nator im Bereich des Bauwesens. Wir werden vom March Assessorat für Sanitätswesen oder vom Schulamt Architektur beispielsweise ist um vieles komplexer, dass die Architektur in Zukunft ein Zeichen ihrer beauftragt, ein Gebäude zu verwirklichen. Daher als sie scheint. So ist das Museum vom Zumthor Region wäre. Ich glaube, Zumthor hat Qualität, entscheiden nicht wir, was gebaut wird, sondern in Bregenz, das auf den ersten Blick so einfach weil er eine perfekte Symbiose zwischen der inter- erhalten den Auftrag von der Landesregierung. wirkt, sehr aufwändig in seiner Konstruktion. nationalen rationalistischen Architektur und der Seit 25 Jahren versuchen wir, die Aufträge nach Dasselbe gilt auch für die Universität in Brixen, regionalen Tradition geschaffen hat. Dies gibt es transparenten und objektiven Methoden zu verge- denn diese Glasfassaden, die so seriell wirken, in Südtirol heute nicht, und in diesem Sinne sollten ben. Letztlich haben die Wettbewerbe einen weite- bergen schwierige Probleme in der Umsetzung die Architekten heute arbeiten. Aber wie wir sie in ren Qualtitätssprung ergeben, nicht nur durch die dieser innovativen Techniken. diese Richtung bringen sollen, das weiß ich nicht. Nein, das ist falsch. Die minimalistische europäischen Richtlinien, sondern weil dies immer stische Architektur überwinden. Es wäre richtig, Vielleicht mit Wettbewerben, mit renommierten Ex- mein Ziel war, seit 1975, als ich dieses Amt über- Scagnol nommen habe. Meine Aufgabe besteht darüber Unterschied gibt zwischen öffentlichem und priva- „schweizerische“ Projekte, oder „calvinistische“, hinaus darin, dass diese Bauwerke fachgerecht tem Bauen. Bei Privatbauten scheint das Niveau wie Zöggeler sie bezeichnet, einschränken, aber ausgeführt werden und innerhalb des Finanzie- sehr niedrig zu sein. Kann die öffentliche Architek- wir können die Architektur nicht in die eine oder rungsrahmens bleiben, den die Landesregierung tur ein Zugpferd für die private sein? Die Vorarlber- andere Richtung lenken. genehmigt hat. Koordinator zu sein bedeutet vor ger Architektur beispielsweise wird in ganz Europa allem, ein vorgegebenes Programm umzusetzen. geschätzt, nicht nur für öffentliche, sondern Bonagura vor allem auch für ihre privaten Wohnbauten. in einem Satz zusammenfassen, welches Bild Bonagura perten in den Kommissionen. Wir könnten zu sehr Um abzuschließen, können Sie uns Was den Wohnbau betrifft, funktionieren die Unter- die Landesverwaltung im Bauwesen von sich aus- jekte, die sich an den Rationalismus und Minimalis- stützungen in Südtirol sehr gut, und viele kommen zudrücken vermag und durch welches Symbol mus halten, könnte es sein, dass diese die bauliche in den Genuss einer geförderten Wohnung, den- man das vor allem erreichen will? Umsetzung erleichtern? noch zeigt die Praxis des „billigsten Angebotes“, March Betrachtet man den Erfolg jener Pro- Uns scheint, dass es einen großen Nein, diese zwei Dinge kann man nicht dass der Planer zu einer „Herabsetzung der Qua- March lität“ gezwungen wird. Macht noch die Autorität ausdrücken, sondern miteinander verbinden, denn eine mehr oder weni- Mit Sicherheit wollen wir weder die wir wollen Architektur machen, wir wollen das ger komplizierte Konstruktion ist nicht abhängig March von der Effizienz eines vorgegebenen Programms. ich sehe, dass auch immer mehr Private Wettbe- Situation zugeschneiderte Architektur, auf hohem Ein Beispiel: Wir haben Krankenhäuser, die tech- werbe für Wohnbauten ausschreiben. Ich habe Niveau in allen Bereichen, wie wir vorher ge- nisch äußerst kompliziert sind, in kürzester Zeit in den letzten 25 Jahren in meiner Rolle viele Ge- sprochen hatten – es gibt kein anderes Ziel. gebaut. Der Krankenhausbau in Meran dauerte meinden bewogen, Wettbewerbe zu veranstalten. Vielleicht die Werte nützen, die die Architektur 20 Jahre und deshalb wird er von der öffentlichen Ich habe viele Kontakte zu Gemeinden und Priva- auf internationaler Ebene erreicht hat, aber mög- Meinung kritisiert, aber das ist nicht korrekt. Der ten wie die Kirche. Wir haben viele kleine Schritte licherweise auch unter Berücksichtigung einer Rohbau wurde ’75 errichtet, dann stand der Bau gemacht, aber am Ende hängt alles und immer lokalen Identität. Ich betone noch einmal, dass aufgrund der Reform bis ’90 still und von ’90 bis von der Qualität der Architekten ab. Wir haben wir als Verwalter einen fruchtbaren Boden zum ’96 wurde der Bau beendet. Es wurden ca. 350 Mrd. Euch Architekten immer alle Wege geöffnet und Arbeiten schaffen können, aber wir können nicht Lire investiert, für Einrichtung und Bau, also je die Bedingungen bereitet, um alles möglichst rei- an Eurer Stelle kreativ sein. Ich wäre nicht so pessimistisch, denn Konkrete, die geeignete und auf eine bestimmte 10 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 Bauten im Auftrag des Landes Opere commissionate dalla Provincia 01 Oggetto Palazzo Provinciale III Committente Provincia Autonoma di Bolzano Progettista arch. O. Zoeggeler Direzione lavori ing. S. Seehauser Coordinamento lavori ing. S. Seehauser Statica ing. G. Migliucci Volume interrato 9.000 m3 Volume fuori terra 10.000 m3 Importo 9,20 Mio. Euro Modalità appalto-concorso Anno concorso 1997 Tempi progetto 1997–1997 Tempi realizzazione 1997–2000 02 Oggetto Palazzo Provinciale II Committente Provincia Autonoma di Bolzano Progettista arch. O. Zoeggeler Direzione lavori ing. S. Seehauser Coordinamento lavori ing. S. Seehauser Statica ing. H. Letzner Volume interrato 10.000 m3 Volume fuori terra 38.000 m3 Importo 22,90 Mio. Euro Modalità concorso Anno concorso 1989 Tempi progetto 1989–2001 Tempi realizzazione 1997–2001 turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 03 Oggetto Agenzia Provinciale per la protezione dell’ambiente e la tutela del lavoro Committente Provincia Autonoma di Bolzano Progettista arch. Paolo Bonatti con arch. Nicoletta Francato Responsabile progetto arch. Alessia Biotti Statica ing. Franco Letrari Volume interrato 5.230 m3 Volume fuori terra 7.365 m3 Importo 3,23 Mio. Euro Modalità appalto-concorso Tempi progetto 1996–1997 Tempi realizzazione 1997–1999 Opere commissionate dalla Provincia – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 13 04 Bauvorhaben Umbau und Erweiterung des Realgymnasiums in Bozen Bauherr Autonome Provinz Bozen Projekt Arch. Christoph Mayr Fingerle Mitarbeiter Arch. Sergio Leonardi, Arch. Renate Marchetti, Arch. Curdin Michael, Arch. Susanne Waiz Kunst am Bau Manfred Alois Mayr (Farbkonzept) Statik Ing. Franco Letrari Bauleitung Arch. Christoph Mayr Fingerle Örtliche Bauaufsicht Geom. Nori Gruber Projektsteurer AP Simma (Arch. R. Mahlknecht) Bauvolumen 40.000 m3 Baukosten 7,13 Mio. Euro Bauzeit 1994–2001 turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 05 Bauvorhaben Bau einer Sozialakademie (1990), Bau der Landesfachschule mit deutscher Unterrichtssprache für soziale Berufe – Ex Kapuzinerkloster (2000), Bozen Bauherr Autonome Provinz Bozen Projekt Arch. Karl Spitaler Statik Ing. Mair herbert Bauleitung Arch. Karl Spitaler Projektsteurer 5 verschiedene Bauvolumen 20.164 m3 Baukosten 5,84 Mio. Euro Entwurfszeit 1990–2000 Bauzeit 1995–2000 Bauten im Auftrag des Landes – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 15 16 06 Oggetto Sede della Soprintendenza di lingua Tedesca e Ladina della Provincia di Bolzano Committente Provincia Autonoma di Bolzano Progettista arch. Peter Constantini, arch. Giuseppe Donato Direzione lavori ing. Hansjörg Letzner Coordinamento lavori geom. Kerschbaumer, arch. Tenaglia (Prov. Aut. di Bolzano) Statica ing. Hansjörg Letzner Volume 18.300 m3 di cui 8.400 nuova costruzione e 9.900 di ristrutturazione Importo 8,26 Mio. Euro Tempi progetto 1a versione 1993, 2a versione concessione edilizia 1997 – esecutivo 1998 Tempi realizzazione 1999 –2002 07 Bauvorhaben Unterirdische Turnhallen und Sportanlagen im Talfergrün, Bozen Bauherr Autonome Provinz Bozen Architekturwettbewerb 1984 – 85 Arch. Theodor Doldi Einreichplan I 1987 Architektengruppe Mustergasse, Doldi und Moroder Einreichplan II 1992 Arch. Theodor Doldi Einreichplan III und Ausführungsprojekt 1994 –1995 Arch. Konrad Rieper mit Thilo Doldi, Gertrud Kofler, Bernd Schmal Projektsteuerer Ing. S. Seehauser Bauleitung und Einrichtung Arch. P. Battiston Tragwerksplanung Ing. G. Kauer Heizungs- und Sanitärplanung Ing. E. Mumelter Bauvolumen 33.000 m3 Baukosten 17,00 Mio. Euro Bauzeit 1997– 2000 08 Bauvorhaben Oberschule für Landwirtschaft, Schloss Baumgartem, Auer (BZ) Bauherr Autonome Provinz Bozen Planer Arch. Wolfgang Piller Bauleiter Arch. Wolfgang Piller Projektsteurer Ing. Johann Rock Statik Ing. Gerhard Rohrer Bauvolumen 20.000 m3 Baukosten 8,78 Mio. Euro Planungszeit 1996–1998 Bauzeit 1999–2001 turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Foto: Werner Tscholl 09 Bauvorhaben Sanierung und Umbau Schlandersburg, Schlanders Bauherr Autonome Provinz Bozen Planer Arch. Werner Tscholl Bauleiter Arch. Werner Tscholl Projektsteurer Ing. Siegfried Pohl Statik Ing. Stelzl Bauvolumen 8.070 m3 Baukosten 3,95 Mio. Euro Planungszeit 1993–1996 Bauzeit 1996 –1999 Bauten im Auftrag des Landes – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 19 10 Bauvorhaben Landesberufs- und Gewerbeoberschule in deutscher Unterrichtssprache, Schlanders Bauherr Autonome Provinz Bozen Planer Arch. Walter Gadner mit Arch. Dipl. Ing. Magdalene Schmidt Bauleiter Ing. Hansjörg Fischer Projektsteurer Ing. Julius Mühlögger Bauvolumen 56.000 m3 Baukosten 12,39 Mio. Euro Planungszeit 1989 –1991 Bauzeit 1994–2000 turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Foto: Hertha Hurnaus 11 Bauvorhaben Restaurant der „Gärten von Trauttmansdorff” Bauherr Aut. Provinz Bozen / Laimburg Planer sofa_architekten + Arch. Pius Pircher Projektteam A. Gasser, P. Pircher, R. Pirpamer, K. Rauch, B. Weinberger Projektsteurer Geom. Stefan Canale Statik Ing. Josef Holzner Bauvolumen 2.940 m3 Baukosten nicht mitgeteilt Planungszeit 1998–1999 Bauzeit 1999 –2001 Bauten im Auftrag des Landes – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 21 22 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia – Bauten im Auftrag des Landes 12 Bauvorhaben Behindertenzentrum Pastoral Angelicus, Meran Bauherr Autonome Provinz Bozen Projekt und Bauleitung Abram & Schnabl Architekten mit Engl Romen, Elmar Unterhauser, Ulrike Mühlberger Tragwerksplanung Ing. G. Kauer Projektsteurer Geom. Paolo Fedre Volumen Altbau 8.120 m3 Bauvolumen 21.580 m3 Baukosten 7,95 Mio. Euro Vergabe Wettbewerb (1987) Bauzeit 1992–1998 Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 Foto: Ludwig Thalheimer 13 Bauvorhaben Landesberufsschule Luis Zuegg, Meran Bauherr Autonome Provinz Bozen Projekt und Bauleitung Abram & Schnabl Architekten mit Engl Romen, Elena Galvagnini, Elmar Unterhauser, Renato Montesani, Ulrike Mühlberger Tragwerksplanung Ing. G. Kauer Projektsteuerer Dipl. Ing. O. Radzuweit Bauassistenz Geom. Bazzanella Bauvolumen 42.500 m3 Baukosten 14,20 Mio. Euro Vergabe Wettbewerb (1989) Bauzeit 1993 –2000 14 Bauvorhaben Fachoberschule für Soziales (ehemaliges „Grand Hotel Emma“) Bauherr Autonome Provinz Bozen Planer und Bauleiter Arch. Christine Unterberger Arch. Verena Unterberger Projektsteuerer Arch. Stephan Rickenbach Bauvolumen 43.000 m3 Baukosten 22,432 Mio. Euro Planungszeit 8 Monate Bauzeit 24 Monate turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Opere commissionate dalla Provincia – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 25 Foto: Ben Studio Design 15 Oggetto Palestra ed aule nel Centro Scolastico di via Karl Wolf a Merano Committente Provincia Autonoma di Bolzano Progettista arch. F. Vaccari Direzione lavori arch. F. Vaccari Tecnico di riferimento arch. A. Biotti Statica Ing. B. Marth Volume 12.302 m3 Importo 4,39 Mio. Euro Tempi progetto 1997–1999 Tempi realizzazione 1999 –2001 26 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia – Opere commissionate dalla Provincia 16 Oggetto Stazione Forestale e Centro Informazioni del Parco Naturale di Fanes-Sennes-Braies, San Vigilio /Marebbe Committente Provincia Autonoma di Bolzano Progettista arch. Zeno Bampi e arch. Benno Simma Direzione lavori arch. Zeno Bampi e arch. Benno Simma Statica Ing. Günther Schönegger Volume sopra terra 3.356 m3 Volume sotto terra 2.340 m3 Importo 1.624.115 Euro Tempi progetto 1995 Tempi realizzazione 1996–2000 Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 17 Bauvorhaben Südtiroler Bergbaumuseum „Kornkasten” Steinhaus/Ahrntal Bauherr Autonome Provinz Bozen Planer Angonese + Scherer mit Arch. Susanne Waiz Bauleitung Walter Angonese Projektleitung Geom. Arthur Pizzini, Landesbaudirektion Statik Ing. Helmuth Mayr Bebaute Fläche 680 m2 Umbauter Raum 4.100 m3 Baukosten 2,04 Mio. Euro Bauzeit 1998–2000 28 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 Margit Lanbacher Die Wiederinbetriebnahme der Vinschgauer Eisenbahnlinie Meran–Mals Die Wiederinbetriebnahme der Eisenbahn- Bestandsbild, welches neben den wirt- linie Meran–Mals stellt zweifelsohne ein schaftlich-kulturellen Einbettungen die Di- Mammutprojekt dar; es verkörpert die Akti- mension, die architektonische Erfassung vität und den Einsatz – auch in finanzieller der Bahnhofsgebäude selbst berücksichtigt, Hinsicht – der Autonomen Provinz Bozen, die Lage der Bahnhöfe in Bezug zum umlie- nicht nur im Bereich des Hochbaus, son- genden urbanen Feld und somit die ver- dern auch im Ausbau des Infrastrukturnet- kehrstechnische Anbindung, die Verbrau- zes. Obwohl bis dato vergessen wird, dass cheranzahlen, die flächenmäßige Ausdeh- für die Durchzugszone Südtirol ein landes- nung der Areale im Tal. So wurde auch für weiter bzw. landesübergreifender Verkehrs- jede Einheit ein Lösungskonzept erarbeitet. und Infrastrukturplan noch immer nicht Meran und Mals gelten als Terminals, ausgearbeitet ist und als Basis für zukünf- denen in architektonisch wie finanzieller tige Vorhaben vorerst fehlt. Trotzdem be- Hinsicht die entsprechende Beachtung kommt das Vinschgau-Tal jetzt seine Eisen- zukommen wird. Meran stellt den Konnex bahn (zurück). mit den restlichen Landesteilen und der Durch den einstmals im Zuge der Schlank- Landeshauptstadt her. Mals wird die letzte heitskur der staatlichen Bahn sogenannten Knospe am Ast – um beim Bild zu bleiben – „ramo secco“ zieht nun neuer Lebenssaft sein. Im Rahmen des Konzeptes tritt die und soll dem Tal, angesichts der auf der Vinschgauer Bahn mehr als lokale, autark Reschner Nord-Süd-Achse immer dramati- fließende Vene des Tales hervor, denn als scher werdenden Verkehrssituation, neuen potentieller Anschlussarm an das österrei- Aufschwung verleihen. chisches Schienennetz. So endet der Vinsch- Das technisch wie emotional aufwändige gau erneut in Mals und lässt der Frage Vorhaben bietet eine ungeheure Chance eines Schienentransits durch den Vinsch- für die ökonomische wie ökologische gau (auch in Anbetracht des Brenner-Basis- Zukunft des Tales, es muss als alternatives Projekts) keine Berechtigung. Modell zum individualen Landstraßen- Die Stopps zwischen den Terminals unter- verkehr, als annehmbares Infrastruktur- teilen sich in Bahnstationen und Haltestel- modell für andere Landesteile oder transit- len und werden sich in ihrer rein bahnbezo- geplagte Gebiete funktionieren; es muss genen funktionstechnischen Besetzung, in sich als Teil eines wirtschaftsökologischen Ausbau sowie Ausstattung unterscheiden. Systems rechnen. Die Rehabilitation des Bahnhofsgebäudes Ansonsten wird der teuer bezahlte Zug einer jeden Station geht zu Lasten der sich als Spielzeug einiger weniger Nos- jeweiligen Gemeinde; dies nicht nur in talgie- und Naturschutzidealisten und der finanzieller Hinsicht, denn hier wird sich Entscheidungsträger entlarven. zeigen, ob die komunalen Verwaltungen ihr Nun zum Konzept des Projektes. Es ist von planerisches Potential auszuspielen im der bestehenden Bahnhöfekultur und vom Stande sein werden. Im Gegenzug erhalten reinen Ingenieurplan des Geleisnetzes die Gemeinden die nicht mehr gebrauchten geprägt. Darüber hinaus wird man sich Bahnhofsflächen und -strukturen und somit in der Studie zur Neuerschließung der auch die Möglichkeit, die zur Zeit toten Stationen der Relevanz des Bezuges zwi- Arsenale mit neuen Funktionen zu beleben. schen Bahnhof und der jeweiligen Umge- Auch dies birgt sicher große städtebauliche bungstypologie bewusst. Ausgehend vom Potentiale. Museale Einrichtungen (z.B. turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Die Wiederinbetriebnahme der Vinschgauer Eisenbahnlinie Meran–Mals – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 29 30 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia – Die Wiederinbetriebnahme der Vinschgauer Eisenbahnlinie Meran–Mals Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 Stop-Station Schnals), Kulturservice-Stel- Bus–Auto–Kulturlandschaft herstellt. len, Tourismusbüro-Filialen, Rast-Grün- Diese Verbraucherinfos zeigen gleich, dass zonen /„pic-nic“, Restaurantservice, aber das ganze Unterfangen „Bahn“ auf den auch gemeinnützige Funktionsbelegungen Tourismus baut. Die nackten Zahlen zeigen, mit Wohnen, Feizeitanlagen u. ä. sind dass die Einwohnerzahl des Vinschgaus als Denkansätze des gesamten Zugkon- allein (~40.000 EW) für eine befriedigende zeptes aufgezeigt. Bleibt hier nur zu hinter- Auslastung der Linie nicht reicht und der fragen, ob wir mit solchen Strukturen Feriengast die Zahl der Bahnfahrenden nicht schon gesättigt sind und sie gerade erhöhen muss. Die oben genannten Initiati- an einem Bahnhaltestopp benötigen. ven sollen neben den kulturtouristischen Die Restrukturierung des Bahnhofsgebäu- Angeboten, wie z.B. „Kulturpaketen“ des in Spondinig durch Architekt Karl Spi- (Bahn- und Eintrittstickets in einem o.ä.), taler kann als Prototyp dieser Idee verstan- Spezialtouristenangeboten etc. die Benut- den werden. Die Erhaltung der äußeren zerfreundlichkeit und Anziehung steigern. Hülle im denkmalpflegerischen Sinn und das Einpflanzen der Leader-Verwaltungs- Zum Abschluss zwei Skizzen: zentrale mit Vortragsraum und allen dazu- _ Ein Freitag im Sommer und ich muss gehörenden Nebenräumen scheint für den von Latsch nach Bozen fahren, soll um Spondiniger Bahnhof geglückt. Ob die 11:30 h dort sein. Rechnung: Von der Woh- Idee auch auf alle anderen Stationen nung zum Bahnhof mit dem Fahrrad: 7’; anwendbar ist und sich in Zukunft im Zu- Wartezeit: 8’; Fahrzeit bis Meran: 30’; sammenspiel mit der ans Netz gegan- Umsteigen mit Wartezeit: 15’; Fahrzeit genen Bahn bewährt, bleibt abzuwarten. Meran–Bozen: 30’; Gang ins Zentrum: 5’; Die neu zu errichtenden Haltestellen, deren Summe: 1 h 35 min; Kosten: Ticket Latsch– Bestandsstruktur unbrauchbar ist, sollen Bozen über Meran. als fertige, modulartige, mit einem Flugdach geschützte Wartestände fungieren, _ Rechnung mit dem PKW: Latsch–Me- Konstruktionen im angepassten Ausmaß ran (im Sommer!): 40’; Meran–Bozen aus Stahl, Holz, teiltransparenten Scheiben. (MeBo): 25’; MeBo–Bozen/Zentrum: 15’; Auch hier ist zu sehen, ob man im Stande Parkplatzsuche bzw. Parken: 10’; Gang ins ist, formale Qualität zu schaffen. Ein großes Zentrum: 5’; Summe: 1 h 35 min; Kosten: Problem stellt die Tatsache dar, dass fast Kraftstoff Latsch–Bozen; Parkplatzgebühr. alle Haltestellen abgelegen und schwer erreichbar von den bewohnten Ortskernen liegen. Hier steht ein ausgebautes „Integrationssystem“ als Lösungsvorschlag: Jeder Stopppunkt hat die infrastrukturelle Ausstattung für 1.) die Fußgängeranbindung an das nächste Zentrum mit ausgebauten Bahnsteigen, Fußgängerverbindungen zwischen Haltestelle und Ortskern; für 2.) die Anbindung der Bahnhöfe an das Fahrradnetz mit Fahrradverleihstellen, mit bike-andride-System, mit Fahrradabstellmöglichkeiten und für 3.) die Anbindung der peripheren Zonen mit Bus und PKW mit auf den Fahrtakt abgestimmtem Bustransfer, mit Touristenbussen für bestimmte Veranstaltungen, mit PKW-park-and-ride-System, kiss-and-ride-System, mit den dazugehörenden Auto-Abstellflächen. Teil des „Integrationssystems“ bildet auch ein ausgedehnter Informationsdienst mit ausreichender Beschilderung, welche die Interaktion Bahn–Fahrrad– Wandern– Auftraggeber Autonome Provinz Bozen Auftrag für die Konzession SAD – Nahverkehr AG Projektkonzept STA – Südtiroler Transportstrukturen AG Wiederinstandsetzungsarbeiten STA – Südtiroler Transportstrukturen AG Geplante Inbetriebnahme zwischen 2003 und 2004 Geplante Kosten gesamt Lire: 170 Mrd. (davon: Instandsetzung der Brücken Lire 19 Mrd.; Tunnelsanierung: 9 Mrd.; Ersatz der 53 schrankenbewehrten Brückenübergänge durch Unterführungen; Leitsystem: 40 Mrd.; Rollmaterial, Einsatz von 6 Zügen: 30 Mrd.; Endbahnhöfe Meran und Mals: 6 Mrd.; Einzelbahnhöfe: 8 Mrd.) Fahrzeit Strecke Meran – Mals 70 Min. (~ 70km/h) Geplante durchschnittliche Haltezeiten 15 sec. Maxim. Wartezeit 10 Min. Betriebsart Dieselbetriebene Leichttriebwagen 32 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 Luigi Scolari (S) und Kurt Wiedenhofer (W) Interview zum Thema: Die Rolle des Wohnbauinstituts Interview mit Frau Rosa Franzelin Werth (F) gen, Beschwerden entgegenzunehmen. und Dr. Ing. Bruno Gotter (G) . TB (S) 1 Sie waren imstande, in den letzten 30 Jahren vieles aufzubauen und die öko- TB (S) Diese Nummer von TB ist dem nomischen und technischen Aspekte des Thema „öffentliche Bauten in Südtirol“ Bauens zu kontrollieren. Die erste Frage gewidmet. Sie sind unser Ansprechpart- wäre gewesen, ob die Qualität der Archi- ner, was den Wohnbau angeht. Gibt es tektur, auch im Sinne der Architekturspra- bei Ihren vielen Projekten noch Visionen? che, neben den wirtschaftlichen Aspekten F für Sie auch ein Beurteilungskriterium ist? Unsere Visionen stecken in der Bro- schüre der Ausstellung des Vorarlberger F Architekturpreises. Hier ist meiner Mei- Skizzen bekommen, ist das auch ein The- nung nach alles gesagt: In einer sehr spe- ma. Bis zum Schluss muss aber ein guter ziellen Gleichzeitigkeit formale Strenge, Kompromiss gefunden werden, damit Räume von poetischer Einfachheit und wir die Kosten in den Griff bekommen. ein effizienter Umgang mit Material und Thema Vordach: Wir hatten oft Diskussio- Energie und eine kultivierte Sparsam- nen und waren der Meinung, dass es die- keit ermöglichen eine souveräne archi- ses vom Projekt her nicht brauchen wür- tektonische Sprache und intelligente de, andererseits steigen ohne Vordach Gebäudekosten, günstig und nachhaltig. die Folgekosten. Wir haben einfach die Er- TB (S) fahrung gemacht, dass bei einem Haus, Genau das sollte auch der Wunsch der Architekten sein. F Wir setzen uns zum Ziel, einen guten, Wenn wir von den Architekten die ersten auch wenn es noch so groß ist, die Probleme ohne Vordach einfach größer sind. soliden Volkswohnbau zu errichten ohne G die Visionen aller Architekten zu realisie- linien erstellt, in denen wir u.a. sagen, ren, was aber nicht heißt, dass wir Kaser- dass das Gebäude den Eindruck der Ein- nen bauen. Aber ich kann manche „Spin- fachheit, Beständigkeit und eleganten nereien“ nicht akzeptieren, mit Ecken und Schlichtheit vermitteln soll. Für mich ist Winkeln, die nur Kältebrücken hervorrufen, Sparsamkeit und gute Architektur kein nachher dann mit sehr viel Geld behoben Widerspruch, ganz im Gegenteil. Ein gu- werden müssen, und wir den gesetzlichen ter Architekt zeichnet sich gerade dadurch Kostenrahmen nicht einhalten können. aus, dass er mit einfachen Mitteln gute Ar- Das sind unsere Probleme. Damit will ich chitektur machen kann. Die Grundfrage ist, sagen, dass gerade Einfachheit eine gute ob wir als Institut eine Architektursprache Architektur bedeutet. Die Herausforde- vorgeben sollen. Ich möchte das eher nicht. rung an die Architektur und an die Archi- Wir können Vorgaben machen, aber nicht tekten ist jene, kostengünstig zu bauen eine Architektursprache. und doch etwas Gutes zu bringen. TB (W) Zudem haben wir die Vorgabe, dass die hinaus? Haben Sie auch schon früher Bei- Instandhaltungskosten niedrig sein sollen. spiele im Ausland oder im südlichen Italien Der freie Wohnbau sagt: Nach mir die angeschaut, um daraus zu lernen? Sintflut, weil sie die Wohnungen verkau- Oder gehen sie davon aus, dass sie hier ist die Präsidentin des fen und ihnen egal ist, was nachher pas- mit den zur Verfügung stehenden Planern Institutes für den sozia- siert. Wir arbeiten mit Mietern und haben arbeiten müssen und es somit Aufgabe nomen Provinz Bozen- tagtäglich mit deren Problemen zu kämp- der Planer ist, qualitätvolle Architektur zu Südtirol, Dr. Ing. Bruno fen. Das kostet den Steuerzahler sehr verwirklichen? 1 Rosa Franzelin Werth len Wohnbau der Auto- Gotter ist der Direktor der Abteilung Technische Dienste des Institutes. Wir haben vor ca. 4-5 Jahren Richt- Schauen Sie auch über die Grenze viel; neben den Reparaturspesen auch F die Zeit, die unsere Mitarbeiter benöti- ten vor Ort angeschaut, weil ich denke, In letzter Zeit haben wir vermehrt Bau- 34 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia – Interview zum Thema: Die Rolle des Wohnbauinstituts Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 dass man Dinge, die bereits bestehen, über- eine facettenreiche Architektur entstanden, nehmen kann. In Leipzig habe ich mir z.B. oder, anders gesagt, jeder Architekt hat sei- einiges angeschaut, was wir dann versucht nen „Stil“ verwirklichen können. Hat es haben, in Meran umzusetzen, immer mit einen Anspruch gegeben, eine gewisse Ein- dem Augenmerk auf eine kostengünstige heit in der Bebauung zu erzielen, z.B. durch Bauweise. In Zukunft muss man ja euro- die Vorgabe von Materialien oder Farben? päische Ausschreibungen machen, sodass G sicher viele ausländische Architekten zum ben machen können; man muss aber auch Zuge kommen, die Neues einbringen kön- berücksichtigen, dass es vor 25 Jahren Sicherlich hätte man strengere Vorga- einen Durchführungsplan gegeben hat und die Bebauung hat auch 25 Jahre gedauert. Insgesamt hat es 3 Durchführungspläne und 4 Baulose gegeben. F Nach dem großen Aymonino-Projekt und dessen Elefantendimensionen hat man erkannt, dass ein Wettbewerb notwendig war. In der Folge sind gegenüber die Bauten der Engländer realisiert worden mit derselben Dichte… TB (S) Das sind zwei Welten bzw. Archi- tekturauffassungen… F Ganz genau, und dann hat man festge- stellt, dass die Leute lieber in den Bauten der Engländer leben als im Aymonino-Bau. Zudem waren bei letzterem unzählige Nachbesserungsarbeiten notwendig, welche es heute fast wie ein Gefängnis erscheinen lassen. Dies war notwendig, um die Leute zu schützen, um ihnen ein Gefühl der Sicherheit zu vermitteln. In den 70er Jahren glaubte man an das offene nen. Bisher haben wir einen der vielen Wohnen, die Kommunikation in den Gän- Architekten, die sich beim Institut für einen gen, das war eine Philosophie, eine Vision. Auftrag bewerben, beauftragt. Auch wenn Der Ansatz war ja gut. Als ich vor 10 Jah- wir manchmal lieber jenen Architekten ren ins Amt kam, haben die Menschen aber beauftragt hätten, mit dem wir bereits gut Angst gehabt. Dann haben wir Gitter und zusammengearbeitet hatten. Durch das Glaswände angebracht, damit die Rowdys Rotationsprinzip haben wir es eben mit mit ihren Mopeds nicht in den Gängen auf vielen Architekten zu tun. und ab rasen. In den ersten zwei Jahren G meiner Tätigkeit habe ich nichts anderes Seit Bestehen des Instituts gibt es eine Grundsatzentscheidung: Wir haben keine gemacht, als bei Lokalaugenscheinen mit eigene Planungsabteilung, denn wir wollen den Leuten zu reden und sie zu beruhigen. mehr auf Bauleitung und Qualitätskontrolle Für mich kommt Sicherheit vor Architektur. achten. Die Planungstätigkeit lagern wir Es hat sich herausgestellt, dass sich die hingegen lieber aus. Dadurch ist es aber Leute in der kleinräumigen Bebauung der auch schwieriger, eine einheitliche Architek- Engländer wohler fühlen. Sie können dort tursprache zu erreichen. Im Unterschied zu kommunizieren, es gibt Innenhöfe, wo unserer Provinz, wo wir auf eine gewisse die Kinder Rad fahren können. Anschlie- Vielfalt Wert legen, sind die Institutsbauten ßend hat man für das 4. Baulos einen in der Provinz Trient klar erkennbar. Vor Wettbewerb mit einheimischen Architek- allem in den kleineren Gemeinden kann ten ausgeschrieben, wo dann jeder… man aber keine städtische Bauweise realisieren, sondern sollte versuchen, die TB (W) TB (W) Gebäude in die Landschaft zu integrieren. Wohnungen, abgesehen von der finanziel- TB (S) len Bewertung des Kandidaten? Durch Ver- In der Semirurali-Zone in Bozen ist …für sich selbst spricht. Wie funktioniert die Zuweisung der turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Interview zum Thema: Die Rolle des Wohnbauinstituts – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 35 suche des Zusammenführens verschiedener stöckigen Punktbebauung abgegangen sozialer Schichten könnten neue Formen und haben aus verschiedenen Gründen, des Zusammenlebens gefördert werden. auch klimatischer Natur, eine wesentlich F Das sind keine neuen Formen, das hat niedrigere Bauweise gewählt. es immer schon gegeben. Es gibt bei uns F verschiedene Rangordnungen, und zwar nungen in Meran haben wir, vom Durch- die allgemeine, wo Familien und die Ein- führungsplan angefangen, alles gemacht. zelpersonen nach einem Punktesystem In diesem Fall war das Projekt dann am bewertet werden, dann die Rangordnung Ende der Durchführungsplan. Bei einem anderen Projekt von 95 Woh- für Leute ab 60 Jahren; dann die Rangordnung für Ausländer, d.h. nicht italienische Staatsbürger, welche aber punktegleich zugewiesen werden. Dann haben wir noch Sonderrangordnungen für soziale Kategorien und für politische Flüchtlinge. Von daher ist es also sicher so, dass wir überall eine gute Mischung ohne Bildung von Ghettos haben. 20% der Wohnungen müssen immer alten Leuten vorbehalten werden, womit eine weitere Garantie der Durchmischung gegeben ist. TB (S) Noch einmal zurück zum Städtebau: Jetzt kommt Firmian. Sie haben dort die Möglichkeit, in urbanistischer Hinsicht Einfluss zu nehmen und ihre jahrelange Erfahrung einwirken zu lassen. Funktioniert das bei Firmian? G Bei Reschen 1 haben wir einen detail- lierten Durchführungsplan als Vorgabe. Innerhalb dieses Rahmens müssen wir operieren. Wir haben einen Quadranten mit vier Baulosen zugewiesen bekommen G mit relativ strengen Auflagen. Somit hatten sucht einzuwirken, was u.a. auch in unse- wir eigentlich wenig Spielraum. Man kann ren Richtlinien steht. Ein großer Schwierig- sicher darüber streiten, ob 6 Stockwerke keitsfaktor ist aber immer auch die Zeit. nicht zu viel sind oder ob eine Hofbebau- TB (S) ung das Gelbe vom Ei ist; jedenfalls haben Hand. Die „Spekulanten“ arbeiten nach ur- wir trotzdem versucht ein einheitliches banistischen Standards und sie haben ihre Konzept durchzuziehen. Ich war allerdings Richtlinien. Wo liegt hier der Unterschied? Wo es möglich war, haben wir schon ver- Privatwirtschaft kontra öffentliche unangenehm überrascht von der Unfähig- F keit der Architekten zur Zusammenarbeit. vaten. Es war eine Sisyphusarbeit, ein Minimum TB (S) an gemeinsamer Formensprache festzu- wusst, dass Ihre Arbeit erzieherischen Wert legen. Schlussendlich haben sie sich dann haben kann? Wenn man sagt, das Land doch noch zusammengerauft, nicht zuletzt baut besser als die Privaten, müssen diese Man sagt, wir bauen besser als die Pri- Das ist die Frage: Sind sie sich be- dank Arch. Bassetti. Ich glaube, dass sich nachziehen. das Ergebnis sehen lassen kann. F Wir haben für den Sockelbereich ebenso mer im Verwaltungsrat und diese beschei- wie für den Fensterrhythmus eine gemein- nigen uns immer wieder, dass unsere Bau- same Sprache gefunden; auch für den An- ten qualitativ besser sind als jene, die heu- bau von Geländern haben wir eine gute te angeboten werden. Wir sehen das selbst, Lösung gefunden. Die Semirurali-Zone ist wenn wir Bauten angeboten bekommen. eigentlich das beste Beispiel dafür. Man Immer wieder hören wir, dass unsere eher kann sicher über das Ergebnis streiten. Luxusbauten sind, auch was Wärmedäm- In Sinich sind wir z.B. von einer sieben- mung und Baumaterialien betrifft. Wir haben zwei Vertreter der Bauunterneh- 36 Landesbautätigkeit / Attività della Provincia – Interview zum Thema: Die Rolle des Wohnbauinstituts TB (S) Ich stelle die Frage bewusst provo- Mai Maggio 2002 TB (W) turrisbabel 55 Hat sich der soziale Status einer kant: Was bauen Sie? Bauen Sie Bauwerke Volks- bzw. Sozialwohnung in unserer Gesell- oder bauen Sie Architektur? schaft in den letzten Jahren verändert? F G Wir möchten guten Wohnbau für die Men- Die Problematik besteht eigentlich nur schen bauen, die dort wohnen müssen, sie noch bei den Bauten aus den 70er Jahren, sollen sich dort wohl fühlen. Das, was die welche bauphysikalisch schlecht gebaut wur- Architektur gerne hätte, mögen die Leute den. Damals wurde viel, schnell und billig nicht immer. Unsere Kunden mögen die gebaut, was zum Teil eine Katastrophe ist. einfachen Dinge, keine Ecken und Winkel! TB (W) G bewerbe: Die öffentliche Hand schreibt bei Die Architektursprache müssen wir ei- gentlich unseren Architekten überlassen; Abschließend noch zum Thema Wett- größeren Bauvorhaben häufig Wettbewer- wir kontrollieren vor allem die Kosten und be, was man von Ihnen eigentlich nie hört. deshalb sind wir sehr streng, wenn es um F ästhetische Spielereien geht. Ich möchte bewerbe durchzuführen, vor allem bei grö- aber auf den Ausdruck Luxuswohnungen ßeren Bauvorhaben. Auch um zu sehen, zurückkommen. Ich glaube nämlich, dass was unsere Architekten können. Wir haben vor, in Zukunft einige Wett- es sich hier um ein großes Missverständnis handelt: Was die Bauunternehmer unter Luxus verstehen, ist z. B. die 12-14 cm star- Intervista sul tema: il ruolo dell’Istituto per l’edilizia agevolata ke Wärmedämmung, die wir an der Außenfassade der Gebäude anbringen. Unser Ziel Intervista con la sig.ra Rosa Franzelin Werth e muss es aber doch sein, unabhängig von l’ing. Bruno Gotter. der Klimaschutzdiskussion – wir sind übri- TB (S) gens beim Klimaschutzbündnis – Wohnun- al tema “opere pubbliche in Alto Adige” e Lei è gen mit geringen Erhaltungskosten zu er- il nostro referente per l’edilizia residenziale. richten, d.h. die Spesen für unsere Mieter Nei vostri numerosi interventi c’è ancora spazio so weit wie möglich zu reduzieren. In den per visioni architettoniche? Wärmeschutz und in die Energieeinspa- F rung investieren wir sehr viel. Das Zwei- catologo della mostra del premio di architettura del te ist die Schalldämmung: Wir haben als Vorarlberg. Dove, grazie a una particolarissima sin- Mindeststandard 15 cm Bodenaufbau, tesi di rigore formale, spazi di poetica semplicità, a was die Privaten in der Regel nicht haben. un efficace approccio con materiali ed energia, e Die Qualität der technischen Ausführung ist infine con una ragionata parsimonia, si realizza un unser Luxus: Energieeinsparung und perfetto linguaggio architettonico a costi razionali, Schalldämmung. Deshalb fühlen sich die opportuno e duraturo. Leute in unseren Wohnungen einfach wohl. TB (S) TB (S) tento di ogni architetto! Die privaten Bauträger habe wenig Questo numero di turrisbabel è dedicato Il nostro ideale architettonico si rispecchia nel Questo dovrebbe essere esattamente l‘in- Interesse an Versuchen, vor allem ökono- F mischen. Experimentieren Sie mit neuen concreta edilizia popolare senza necessariamente typologischen und technischen Lösungen, realizzare il linguaggio del singolo achitetto, il che wie z.B. Einsatz von neuen Konstruktions- non significa che costruiamo casermoni. Però non systemen, Materialien, Energieformen oder posso accettare certe “follie”, con angoli e stor- Wohngebäuden mit Gemeinschafts- und ture, che provocano solo ponti termici e richiedo- Waschräumen, Kondominiumsbibliothe- no rimedi tanto costosi da sforare il tetto di spesa ken, wie es in Holland häufig geschieht? previsto per legge. Questi sono i nostri problemi e F con ciò intendo dire che è proprio la semplicità Diese Räume werden zwar in jedem Il nostro intento è di raggiungere una buona, Gebäude vorgesehen, aber sehr häufig che porta alla buona architettura. La sfida per gli nicht genutzt. architetti è quella di costruire economicamente G riuscendo comunque a ottenere qualcosa di valido. Ein Beispiel, wo das Thema Gemein- schaftsraum gut funktioniert hat, gibt es in Il costruttore privato una volta vendute le abita- Sterzing. Der Hausmeister, der dort auch zioni si disinteressa completamente di cosa suc- Mieter ist, ist eine Integrationsfigur. Es cede dopo; noi invece lavoriamo con gli affittuari wurde sogar ein Sarg im Gemeinschafts- e abbiamo quotidianamente a che fare con i loro raum aufgebahrt. So konnten die Mieter problemi. E questo ci costa molto, in termini sia di Abschied vom Toten nehmen. risorse materiali che umane. Anche per questo turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Interview zum Thema: Die Rolle des Wohnbauinstituts – Landesbautätigkeit / Attività della Provincia 37 prescriviamo bassi costi di manutenzione. TB (S) TB (S) Nella zona delle Semirurali a Bolzano si è suddiviso in quattro isolati, con vincoli abbastanza realizzata una molteplicità di architetture, ovvero rigorosi che ci hanno lasciato poco gioco. Si po- tissimo, mantenendo sotto stretto controllo l‘aspetto ogni progettista ha seguito il proprio “stile”. Non si trebbe discutere se sei piani non siano troppi o se tecnico ed economico dell‘edilizia. Ma accanto è mirato a una continuità linguistica, per esempio la tipologia a corti sia ancora il massimo, ma abbia- alle valutazioni economiche, considerate anche tramite l’indicazione di materiali o colori comuni? mo comunque tentato di portare avanti un concet- il linguaggio architettonico come criterio per defi- G to unitario. Sono rimasto spiacevolmente sorpreso nire la qualità della costruzione? prescrizioni più rigide, ma bisogna anche consi- dalla incapacità degli architetti di collaborare tra F Negli ultimi trent’anni avete realizzato tan- Certamente si sarebbero potute introdurre Quando riceviamo dagli architetti i primi schiz- derare la presenza del piano di attuazione origina- loro. È stata un’impresa tentare di definire un mini- zi si affronta anche questo tema, ma fino alla fine le e i tempi di realizzazione, protrattisi per 25 anni. mo di elementi linguistici comuni, ma alla fine si è va ricercato un buon compromesso per tenere i Complessivamente si sono susseguiti tre piani di raggiunto l‘accordo, anche grazie all’arch. Bassetti. costi sotto controllo. Ad esempio la questione attuazione e quattro lotti diversi. Con l’attacco a terra a basamento, con il ritmo del tetto spiovente: abbiamo spesso concluso che F delle aperture e con le soluzioni per le ringhiere nella logica di un progetto lo sporto non fosse nino si è riconosciuta la necessità di bandire un necessario, ma sappiamo per esperienza che sen- concorso. Ne è risultato l’intervento degli inglesi, TB (S) za lo spiovente i costi derivati lievitano di molto. con la stessa densità. tori” si attengono agli standard urbanistici voi segui- G TB (S) Due impostazioni diametralmente opposte… F Precisamente, e si è concluso che la gente pre- te le vostre direttive interne. Dove stà la differenza? tive nelle quali tra il resto indichiamo come l’edificio debba trasmettere un senso di semplicità, ferisce vivere nel quartiere degli inglesi piuttosto F Si dice che noi costruiamo meglio dei privati TB (S) È proprio questo il punto: il vostro lavoro può di durevolezza e di elegante sobrietà. Credo che che nell’impianto di Aymonino. Quest‘ultimo inoltre avere un valore educativo, se la Provincia costruisce parsimonia e buona architettura non siano ter- ha richiesto diversi interventi di adattamento che meglio dei privati, questi si devono adeguare. mini in contraddizione, al contrario! Un buon ar- lo hanno portato ad assomigliare a un grande car- F chitetto si distingue proprio per questa capacità cere. D’altronde si trattava di interventi necessari Consiglio di Amministrazione e questi ci testimo- di ottenere buoni risultati anche con pochi mezzi. a garantire e trasmettere sicurezza agli abitanti. niano continuamente come le nostre realizzazioni Resta la questione di fondo, e cioè se noi come Negli anni ’70 si teorizzava l’idea dell‘abitazione siano qualitativamente superiori a quelle offerte Istituto dobbiamo determinare un linguaggio archi- aperta e degli spazi comuni comunicativi, quella oggi dal mercato. Le nostre costruzioni sono con- tettonico? Non direi proprio! Possiamo fornire del- sì era una visione! La gente però aveva paura e siderate di lusso sotto l‘aspetto costruttivo. le direttive ma non un linguaggio architettonico. siamo stati costretti a introdurre cancelli e chiusu- TB (S) TB (W) Da circa 4-5 anni abbiamo redatto delle diret- Fate riferimento anche alle esperienze na- Dopo l’esperienza del mega-progetto di Aymo- abbiamo trovato un vocabolario comune. Pubblico versus privato: mentre gli “specula- Abbiamo due rappresentanti degli impresari in Pongo la domanda come una provocazio- re in vetro. Nei miei primi due anni di attività non ne: fate edilizia o architettura? zionali ed internazionali oppure partite dal presup- ho fatto altro che sopralluoghi e incontri con gli F posto di dover lavorare con i soli progettisti locali cui abitanti per rassicurarli. È emerso chiaramente che persone, che li devono abitare e trovarcisi bene. affidare il compito di realizzare architettura di qualità? la gente si trova meglio negli spazi contenuti del Ciò che andrebbe bene per l’architettura non F Negli ultimi tempi abbiamo visitato svariati can- Noi vogliamo realizzare buoni edifici per le “quartiere inglese”, dove nelle corti interne si può sempre piace alla gente. I nostri clienti amano le tieri (p.es. a Lipsia). Penso che si possano ripropor- realmente comunicare e dove i bambini possono cose semplici, niente angoli e storture! re esperienze concrete. In futuro dovremo bandire andare liberamente in bici. In seguito si è bandito G concorsi a livello eurpoeo, in modo da coinvolge- un concorso locale per altri quattro lotti, in cui architetti, noi controlliamo soprattutto i costi e per- re architetti esteri che porteranno sicuramente però ognuno ha seguito la propria strada… ciò siamo molto severi quando si tratta di meri gio- nuovi contributi. Finora abbiamo incaricato alcuni TB (W) chi estetici. Ma non fraintendiamo la questione del dei molti architetti che si sono presentati all’Istitu- zioni, fatto salvo il rispetto delle fasce di redddito? lusso. Quello che gli imprenditori considerano un to, anche se talvolta avremmo preferito affidarci a Tentando di coagulare diverse fasce sociali si lusso sono per esempio i 12-14 cm di isolamento quelli con cui avevamo già collaborato al meglio. potrebbero stimolare nuove forme di convivenza. termico che noi forniamo alle facciate degli edifici. Col sistema di rotazione degli incarichi in effetti F A parte ogni considerazione ecologica il nostro abbiamo a che fare con molti diversi professionisti. diverse graduatorie, quella generale a punteggio scopo è quello di ottenere abitazioni dal minor G per singoli e famiglie, quella per i sessantenni e costo di esercizio possibile. Un secondo aspetto questa scelta di principio: non abbiamo un ufficio quella per gli stranieri che segue lo stesso punteg- è l’isolamento acustico: rispettiamo uno standard di progettazione interno in quanto intendiamo con- gio. Abbiamo anche graduatorie speciali per cate- minimo di 15 cm di pacchetto sopra solaio, cosa centrarci di più sulla direzione lavori e sul control- gorie sociali e rifugiati politici. In questo senso sia- che i privati normalmente non fanno. La qualità lo della qualità edilizia, e affidare la progettazione mo certi di mantenere una buona mescolanza, per costruttiva è il nostro lusso. Risparmio energetico all‘esterno. In questo modo però risulta difficile evitare la formazione di ghetti. Il 20% delle abitazio- e isolamento acustico. Per questo la gente si trova raggiungere un linguaggio architettonico unitario. ni va sempre destinato agli anziani, da cui risulta bene nelle noste case. A differenza della nostra provincia, dove attribuia- un’ulteriore garanzia di intreccio generazionale. TB (W) mo importanza a una certa varietà, gli interventi TB (S) mentre la pubblica amministrazione ne bandisce di dell’Istituto della provincia di Trento sono più rico- Firmian avete l’occasione di far valere la vostra continuo, da parte vostra non se ne sente parlare. noscibili. Trovo che non si possano realizzare inter- esperienza influendo a scala urbana. F venti metropolitani nei piccoli centri, ma si debba G corsi in futuro, specie per i progetti maggiori. Anche tentare l‘integrazione dell’edificio nel suo ambiente. del piano di attuazione che ci assegna un quartiere Dalla fondazione dell’Istituto abbiamo fatto Come funziona l’assegnazione delle abita- È quello che abbiamo sempre fatto. Seguiamo Torniamo alla città. Con il nuovo quartiere Per il “Resia 1” dobbiamo operare nel quadro Il linguaggio architettonico lo lasciamo agli Per concludere torniamo ai concorsi: Abbiamo anche noi intenzione di bandire con- per vedere come se la cavano i nostri architetti. 38 Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 Roberto Gigliotti Gemeindebautätigkeit Attività dei comuni Urbanistica strategica nel Comune di Bolzano L’operato pubblico sul territorio della pianificazione strategica della città. Infatti nostra provincia si divide rispettivamente troppo spesso si dà forma a decisioni pre- negli interventi di tre enti: Provincia, Comu- se in precedenza senza l’ausilio di una stru- ni ed Istituto Provinciale per l’Edilizia So- mentazione di questo tipo e solo perché ciale (IPES). All’interno del Comune la non ci si è resi conto che anche queste committenza pubblica si dirama in due set- decisioni hanno una valenza urbanistico- tori: l’Assessorato alle Opere Pubbliche e architettonica. quello all’Urbanistica. L’Assessorato ai Lavo- L’Assessorato all’Urbanistica ed al Paesag- ri Pubblici conferisce incarichi di progetto, gio non vuole “subire” gli sviluppi della mentre l’Assessorato all’Urbanistica ed al città che si prospettano nel nostro futuro Paesaggio può commissionare solamente e decide di testare attraverso studi meta- il Piano regolatore. C’è comunque una stra- progettuali la strumentazione della quale da ulteriore che si colloca tra le due qui la legislazione italiana lo dota, allo scopo definite. Gli assessorati si possono avvale- di “tarare” questi stessi strumenti ed even- re di consulenze per affrontare tematiche tualmente inventarne di nuovi. Esattamen- di scottante interesse per la comunità. te come suggeriva Andrea Branzi nella Abbiamo chiesto a Silvano Bassetti, as- sua conferenza del 1o dicembre 2001: sessore all’Urbanistica ed al Paesaggio sperimentare strumenti per gestire una del Comune di Bolzano di intervenire sul città che abbia improvvisamente raddop- tema delle scelte operate dall’amministra- piato le sue dimensioni, per esempio. zione comunale per chiarire in che modo L’amministrazione stessa è, comunque, queste siano parte di un disegno lungimi- spesso sconcertata di fronte a questi stu- rante o di una strategia precisa. di ed intravede in questi decisioni che in realtà non verranno prese. Infatti essi si Un’urbanistica fatta di immagini. Il significato dell’operare strategico collocano in una fase predecisionale che merita di essere affrontata con la giusta serietà e attenzione. Allora, per fare tutto Appare infatti evidente che un “filo rosso” questo si dovranno superare molti luoghi leghi le svariate iniziative di ricerca urbani- comuni dell’immaginare collettivo legati stica e progettuale commissionate dal Co- soprattutto alla pianificazione della den- mune nell’ultimo anno. Sicuramente tutte, sità abitativa, al rapporto tra edificato e comunque, intendono staccarsi dalla pras- spazio aperto ed in generale al contrasto si diffusa che riduce l’urbanistica a mera apparente tra città e campagna. pratica econometrica, per restituire a questa disciplina il fascino della “progettazio- Bolzano: una città in trasformazione ne” e della creazione di immagini. 1 S. Bassetti, Approfon- dimenti sul problema delle aree edificabili 2 S. Bassetti, Il diritto alla casa e le problematiche urbanistiche Si tratta di input strategici dai quali emer- Le tappe dell’evoluzione recente della cit- ge una volontà chiara di portare nella ter- tà di Bolzano sono chiare. Anche essa ha za dimensione fatti che troppo spesso ven- bisogno di crescere per garantire case e gono descritti esclusivamente con le cifre servizi alle popolazioni residenti ed ai nuo- ed attraverso la sovrapposizione ad una vi venuti ed appare evidente che i tenta- carta tecnica di superfici colorate capaci tivi finora compiuti di opporsi alla crescita di indicare chissà quali sviluppi (zoning). oltre i confini della città consolidata non Da queste ricerche modellari nascono im- sono stati sufficienti a rispondere alle esi- magini che rappresentano scenari proba- genze di sviluppo. Le ricerche per il futuro bili che non hanno una operatività imme- si indirizzano per questo non solo al re- diata, ma che sono indispensabili nella cupero di aree edificabili e del patrimonio turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Urbanistica strategica nel Comune di Bolzano – Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 39 edilizio già eistente, come nel caso della l’agglomerato urbano. Il Comune cerca al- riqualificazione delle aree ferroviarie, ma lora di dare risposta a problematiche che anche al reperimento di nuove aree vicino si fanno ogni giorno più pressanti ed inso- ai bordi della città. stenibili: “Mentre per l’edilizia privata Si deve “programmare il futuro cercando ampio sbocco è fornito dalla futura edifica- soluzioni razionali ed equilibrate alla esi- zione nella zona di via Resia, per l’edilizia genza della città di “evolvere” come spa- sociale, la saturazione è già programmata zio vitale della comunità di donne e di con un residuo fabbisogno rappresentato uomini che in essa vivono. La città è sem- da circa 500 domande IPES (in graduatoria pre in evoluzione, cioè cambia continua- con più di 25 punti) e di altrettante doman- mente e, se necessario, cresce. L’obiettivo de per alloggi in cooperativa. Si profila della comunità urbana è di “governare dunque un fabbisogno esplicito (non di bene” l’evoluzione della sua città: gestire stima statistica) di circa 1000 alloggi nel saggiamente il cambiamento e controllare settore dell’edilizia sociale. Se questo è attentamente la crescita avendo cura della vero, come documentato da fonti ufficiali storia e rispetto della sua natura. Bolzano della Provincia, c’è necessità ed urgenza è in piena evoluzione, insieme alla sua co- di identificare nuove aree edificabili. Secon- munità. E’ molto cambiata in questi anni do i normali standard di edificabilità ciò e forti sono gli impulsi ad ulteriori cam- renderebbe necessari circa 10 ettari per la biamenti. E’ cresciuta, come ogni opera sola edilizia sociale, ovvero almeno 15 etta- umana, “nel bene e nel male”. Nel cam- ri di zone di espansione (60% edilizia socia- biamento non tutto ha prodotto migliora- le e 40% edilizia privata, secondo la legi- menti delle condizioni di vita dei citta- slazione provinciale)” dini. Molti problemi sono rimasti irrisolti Servono allora nuove abitazioni per l’IPES, e magari aggravati nel cambiamento.” 1 per le cooperative e per gli immigrati. E La città, dunque, si trasforma. Se ne devono proprio questi ultimi non vanno dimenticati recepire i fabbisogni per dare risposta alle perché se la domanda di case nel nostro necessità. Ma a questi problemi non si può territorio è così alta anche in presenza di rispondere esclusivamente costruendo una dinamica demografica assai moderata, case: con esse dovranno venire asili, scuo- questo è anche dovuto alla presenza di le, centri sociali, biblioteche, parchi, ecc. lavoratori attratti dalla fiorente economia. Emerge allora il dilemma di operare in un Scarsità di suolo territorio scarso in presenza di una doman- 1 da molto forte di aree da edificare. E’ so“Il nostro territorio è scarso, delicato e pre- prattutto alla risoluzione di questo proble- zioso: scarso perché il territorio alpino offre ma che si rivolgono le ricerche messe in una quantità assai limitata di aree dispo- opera dal Comune. Ma si tiene conto anche nibili agli utilizzi per le attività umane (sia della volontà di tutelare un paesaggio ca- produttive che residenziali); delicato, per- ratteristico e che rappresenta uno dei più ché gli equilibri eco-sistemici del territorio alti fattori di qualità per l’ambiente nel alpino-rurale sono particolarmente sensibili quale viviamo e di dare risposta ai proble- alle trasformazioni e al consumo di suolo; mi che si sono sviluppati in conseguenza prezioso, perché ai delicati equilibri am- all’articolo 13 della l.p. del 1997. Questo bientali si aggiungono gli equilibri econo- consente infatti un’edificazione speculativa mici, sociali e culturali garantiti dai peculia- all’interno di porzioni del territorio comu- ri usi agricoli delle aree extra-urbane”. nale che andrebbero invece tutelate per il 2 forte significato simbolico che hanno per Sembra comunque chiaro che le scelte pre- il nostro paesaggio culturale. Così la cam- se e le strategie adottate dall’Assessorato pagna attorno a Bolzano è oggi affetta all’Urbanistica nascono in primo luogo dal- da gravi fenomeni degenerativi ed è stata la volontà di dare risposta alla necessità di negli ultimi anni teatro di vere e proprie alloggi (che determina la conseguente ri- speculazioni. Gli studi commissionati do- chiesta di suolo) all’interno del territorio vranno occuparsi anche di questo. comunale. Un territorio difficile e che non Al dilemma qui posto si può dare risposta offre evidenti possibilità di sviluppo al- operando in due direzioni ovvero recupe- 1 MetroGrammA+S Ticher H Hoelzl; 4città: Ipotesi di densificazione urbana a Bolzano. Edizione 2001 40 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – Urbanistica strategica nel Comune di Bolzano Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 rando aree edificabili del patrimonio edi- tere il lusso di fare residenza a bassa den- lizio esistente oppure trovando nuove aree sità”. Qui si lascia che l’urbanistica dispie- per ampliare la città. ghi “la sua dimensione culturale e scientifica aumentando la sua capacità di cono- Iniziative per il futuro della città scenza, interpretazione e prefigurazione”5. - In questo filone si collocano ulteriori stu- Questo è il quadro che l’assessore Bas- di che si potrebbero definire “esercizi di setti delinea e le problematiche con le qua- densificazione applicata” e nascono da ca- li ci si deve confrontare nella progettazio- si concreti sul territorio urbano e sperimen- ne strategica del futuro della città di Bol- tano modalità differenti di densificazione. zano. Ciascuna delle iniziative di ricerca Essi sono: 1) un progetto campione per prese si colloca in uno dei filoni descritti: dimostrare che cosa succederebbe in un recupero o espansione. progetto di densificazione autogestito che preveda il mantenimento della natura di 3 - La verifica e monitoraggio del PUC, con un luogo (in questo caso si tratta di case particolare attenzione al fabbisogno di aree isolate su lotto) perché lo richiede il piano edificabili per la residenza e le attività pro- regolatore ed un intervento più drastico duttive rientra nei punti programmatici interferirebbe in maniera eccessiva con della giunta. E’ infatti chiaro che il proble- il carattere peculiare del luogo; 2) un’inda- ma della casa nella nostra città è irrisolto gine sulle strutture produttive multipiano ora che sono state messe a disposizione le che esplora gli effetti di portare le infra- aree lungo via Druso, e rimarrà tale anche strutture stradali su più livelli data la vo- quando le due grandi aree di espansione cazione di ciascuna di queste di trovarsi (Mignone e Firmian) previste dal piano del al piano terra; 3) uno studio su tipologie ’95 verranno completate. Scopo dello stu- innovative che potrebbero collocarsi al di dio in questione è dunque la ricerca di aree sotto del piano di campagna. possibili per lo sviluppo necessario della - Convegno sul tema “I modelli di urbani- città. Aree che dovranno essere necessa- stica partecipata”6 per approfondire le te- riamente sottratte alla campagna, ma matiche legate al sempre più marcato “agendo con parsimonia, consumando il distacco tra la volontà dei cittadini e la minimo indispensabile di terreno agricolo, pianificazione degli spazi urbani. scegliendo le localizzazioni più adeguate - Casa Nova: quasi una somma di tutte le e meno invasive, evitando dispersioni e ricerche sulle problematiche urbane fin disseminazioni insediative, ridisegnando qui affrontate. Non si tratta di un concorso, con cura i bordi della città” 3. ma dell’affidamento di un incarico ad un - Conferenza sul tema “La trasformazio- gruppo multidisciplinare prescelto all’in- ne delle aree delle stazioni ferroviarie”.4 terno di una rosa di candidati che avranno Un gruppo di tecnici nominati congiunta- presentato una proposta di sviluppo per mente da Provincia e Comune e Ferrovie l’area tra via Resia e l’autostrada dopo che ha elaborato un approfondito studio di del futuro quartiere verranno dichiarate le fattibilità che permette di ragionare con- grandezze, le destinazioni d’uso, gli obiet- cretamente sul futuro delle aree ferrovia- tivi, le qualità urbanistiche (implementare rie e sulla stazione di Bolzano, sulle loro per esempio la qualità del quartiere vici- potenzialità urbanistiche, sui costi e sui no), gli obiettivi di tipo ecologico e la ri- benefici dell’operazione. A corollario di chiesta di sperimentare procedure innovati- questa esperienza vengono svolti ora de- ve di urbanistica partecipata. S. Bassetti, Prime con- siderazioni per la verifica del PUC di Bolzano cfr. Atlas 21, 10. 2001 5 S. Bassetti, Gli scenari di densificazione urbana per una risposta di qualità al fabbisogno di edificabilità in condizione di scarsità di suolo, in 4 città, ipotesi di densificazione urbana a Bolzano, 2001 Bolzano 6 cfr. Atlas 22, 12. 2001 gli studi destinati a trasformare in immagini concrete i possibili scenari di svilup- Per ulteriori approfondimenti sul tema del- po dell’area in questione. la Densificazione e dell’Urbanistica parte- - Gli studi sulla densificazione svolti dal cipata si rimanda agli articoli di Manuela gruppo multidisciplinare costituito da Me- Demattio e Rodolfo Zancan, le citazioni di trogramma, Stephan Tischer ed Helene questo articolo sono prese da interventi Hoelzl nascono dalla convinzione che nel- di Silvano Bassetti pubblicati sul sito del- la condizione di scarsità di suolo preceden- l’Assessorato all’Urbanistica del Comune temente descritta non ci si possa “permet- di Bolzano (http://www.comune.bolzano.it) 4 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 41 Manuela Demattio Ricerca progettuale o progetto-ricerca HABITATBZ01 _scenario Filo conduttore di questa operazione urbanistica su Bolzano, caratterizzata da una progettualità e dalla presenza di personalità provenienti dal mondo scientifico, è certamente la ricerca come metodologia di lettura dei fenomeni territoriali-urbani L’Assessorato all’Urbanistica del Comu- e a sua volta di ipotesi di trasformazione ne di Bolzano, all’interno del suo quadro del territorio attraverso simulazioni meta- programmatico, ha avviato una ricerca progettuali. L’affiancare la ricerca teorica progettuale “HabitatBZ01_scenario” sul- alla prassi urbanistica significa dotare la problematica della densificazione ur- l’amministrazione di uno strumento per bana in condizioni di scarsità di suolo. ritrovare senso profondo e strategico al In questo ambito dedicato all’urbanistica suo concreto operare sulla città. Purtrop- strategica sono stati presentati i risultati po la riduzione dell’urbanistica a pura at- di una ricerca metaprogettuale sull’even- tività legislativa e tecnocratica atta a con- tuale sviluppo della conca bolzanina, ciliare interessi, a razionalizzare processi concretizzatisi in un seminario e relativa spontanei già in atto, a correggere patolo- mostra sul tema: 4città. Ipotesi di densi- gie, ad appianare fabbisogni arretrati ha ficazione urbana a Bolzano. allontanato la sua dimensione scientificoculturale in grado di aumentare la sua La mostra e il seminario si sono svolti a cifra progettuale nell’ispezionare gli Bolzano fra il 26 novembre e l’1 dicembre scenari del territorio sul futuro probabile 2001 e sono stati inaugurati dall’assesso- ed auspicabile. L’interessante esito e la - re all’Urbanistica Silvano Bassetti, il qua- metodologia della ricerca progettuale le ha illustrato la necessità e la volontà di “Habitat BZ01_scenario” si inserisce pie- o affiancare allo strumento tecnico-politico del piano urbanistico e alle sue norme di attuazione un approccio progettuale innovativo e sperimentale, in grado di riportare l’urbanistica ad un dibattito e riflessione collettivi. In seguito il team interdisciplinare di progetto incaricato dal Comune: Andrea Boschetti, Marcello Fodale, Alberto Francini (Metrogramma Studio), Helene Hoelzl e Stefan Tischer, architetti paesaggisti, hanno presentato 4 scenari 1 di densificazione per Bolzano, secondo namente nel contesto scientifico-cultura- un programma fittizio di 40.000 abitazioni le della “seconda modernità”, caratterizza- nuove. Didier Rebios (Segretario genera- ta da grandi innovazioni tecnologiche e le Europan) e Yorgos Simeoforidis (Acca- profonde trasformazioni sociali. L’urbani- demia di Architettura di Mendrisio) hanno stica e l’architettura sono una specie di delineato la valenza dei concorsi Europan impronta del sociale e, come scrive Rem come fonte di strategie flessibili di tras- Koolhaas: “The generic city is sociology formazione della città europea rispetto happening”1. Le relazioni fra urbanistica ai fenomeni di intensità urbana e di den- e società sono assai complesse, le tensio- sità residenziale. ni e gli attriti fra il quadro programmatico di una città e i reali fabbisogni sono il Andrea Branzi ha concluso il seminario con punto di partenza per nuovi progetti. una riflessione sulla modernità debole e Ci si interroga quali siano i metodi di svi- diffusa in rapporto a quella classica, il cui luppo della città e ci si rende conto che modello di urbanizzazione è indeterminato, l’espansione secondo modelli preserva- soggetto ad imprevisti, innovazione e re- ti e secondo piccoli aggiustamenti ad-hoc versibilità dei processi che lo caratterizzano. della tipologia e della struttura urbana 2 1 – 2 MetroGrammA + S Tischer H Hoelzl; 4città: Ipotesi di densificazione urbana a Bolzano. 2001 1 Rem Koolhaas; The Ge- neric City, in R. Koolhaas, O.M.A. en Bruce Mau, S,M,L,XL., Rotterdam, ’95 42 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – HABITATBZ01_scenario Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 non sono sempre sinomino di successo. polemica della politica e della società. La ricerca assume un importante ruolo Ulteriori studi (Harvard-project) di Rem anche nella “prima modernità” con Le Koolhaas descrivono nuove condizioni Corbusier attraverso L’Esprit Nouveau in urbane, nuove forme di coesistenza urba- cui egli esprime una visione della storia na definite come “city of exacerbates dif- ispirata alla teoria evoluzionistica, una ference – città delle differenze crescenti” visione politico-economica basata sulla (COED). Contrariamente alla città tradizio- vittoria dell’industria, una visione statisti- nale che aspira all’equilibrio, armonia ed ca della vita urbana. In “Urbanisme” egli omogeneità, la COED è caratterizzata dalla dichiara la sua fiducia nella statistica, la differenza delle sue parti sia complemen- quale mostra il passato ed apre uno scor- tari che contrastanti. In un clima di pani- cio verso il futuro . L’indagine statistica di- co strategico la COED non rappresenta venta importante anche nel piano di am- una metodologia ideale ma il tentativo pliamento per Amsterdam nel 1935 affron- di sfruttare opportunatamente nella piani- tato dall’urbanista C. Van Eesteren e dal- ficazione territoriale-urbana i fenomeni l’esperto in studi sociali K. Van Louhizen . spontanei felici ed infelici e le imperfezio- Essi trasmettono un’immagine della città ni della città. moderna come caos e sfacelo urbanistico Altre personalità che utilizzano il metodo ma contemporaneamente considerano gli della ricerca progettuale/progetto-ricerca elementi moderni come la ferrovia, le zone sono gli MVRDV che attraverso un preciso industriali e le attrezzature per il tempo inventario di prescrizioni, leggi, direttive libero non meno importanti dei polder, dei e desideri capaci di influenzare il progetto, mulini a vento e dei canali per una pianifi- visualizzano in un contenitore spaziale cazione urbana soddisfacente. Parte inte- tutti i fattori del progetto stratificati fino grante dell’opera di Van Eesteren è l’inda- ad ottenere una forma astratta. Il fenomen- gine scientifica di città esistenti, da cui for- to dell’astrazione accompagna anche la mulare norme adatte al progetto di amplia- pubblicazione “FARMAX excursion on menti e di città nuove. Egli viene considera- density”. FAR sta per Floor Area Ratio, vale to il precursore di Rem Koolhaas e di OMA a dire il rapporto fra l’intera superficie di con la differenza che l’opera di Rem Kool- un’area edificata e la dimensione del lotto haas inizia in un momento di istituzionaliz- edificabile, FARMAX significa una serie di zazione delle norme di Van Eesteren e di studi sull’edificabilità secondo la densità drastici cambiamenti della società. “The massima influenzata dalle leggi, prescri- culture of congestion”, la cultura della den- zione e criteri di redditività, cioè la quanti- sità, secondo Rem Koolhaas, necessita la tà massima di persone su un’area limitata4. varietà. La parola città assume in senso Il metodo dei DATASCAPES propone così allargato l’accezione di “spazio urbanizza- delle rappresentazioni visive di tutte le to” in cui piccole e grandi comunità convi- forze quantificabili che possono influen- vono reciprocamente. La cultura della den- zare e determinare l’operare del progetti- sità è caratterizzata dalla civiltà dei consu- sta. Questi influssi possono essere pre- mi, tecnologia, densificazione, mobilità scrizioni progettuali o legislative, costrizio- ed instabilità cronica. Per la società della ni tecniche, fattori naturali come il sole e per Bijlmer. 1986 “seconda modernità” bisogna creare i pre- il vento, standards minimi del lavoro, pres- 4 – 5 Rem Koolhaas; supposti di un’urbanistica, in cui per Rem sione politica o da parte dei gruppi inte- Koolhaas e OMA, ricerca e progetto sono ressati in sede di organizzazione o di inca- indivisibili. Nella ricerca progettuale o pro- rico. Ogni DATASCAPE tratta uno o più di getto-ricerca vengono create le condizioni questi fattori portando all’estremo i loro generali – prescrizioni, leggi, programmi effetti. Dunque ogni luogo viene radiogra- in cui esplorare i confini estremi. fato in più DATASCAPES. 2 3 3 Rem Koolhaas; Progetto intrastrutturale Schiphol S , Amsterdam, The Netherlands.1998 2 Le Corbusier, Urbanisme, Parigi 1924 3 vedi Bart Lootsma, Reality Bytes in Daidalos, Architektur-Kunst-Kultur, All’interno di questi confini vengono ef- Berlin Dezember 1998 fettuati sia progetti specifici per il contesto In questo filone di ricerca si inserisce an- Winy Maas, Jacob che la sperimentazione di una nuove tipo- che il gruppo METROGRAMMA che attra- van Rijs, Richard Koek logie urbane. Questa forma di progettare verso il progetto “HABITATBZ01_scenario” genera informazione non solo attraverso mostra un approccio innovativo e la dispo- la ricerca ma anche attraverso la reazione nibilità ad una collaborazione con i vari /Januar 1999 4 (Red.), MVRDV FARMAX, Excursion on Density, Rotterdam 1998 turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 HABITATBZ01_scenario – Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 43 3 4 5 44 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – HABITATBZ01_scenario 6 7 Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 HABITATBZ01_scenario – Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 45 gruppi interessati come l’amministrazio- tat (4 ecologie) collegati da un complesso ne di Bolzano, gli abitanti, le cooperative sistema infrastrutturale – strade, ferrovia, edilizie, il mondo degli architetti ecc. fiumi, verde: la città frammentaria disseminata sulla montagna, fra i boschi e sulla 4città: ipotesi di densificazione urbana piana agricola (poly_city), la città produttiva dei micro-tasselli edificati sparsi lungo Alcune considerazioni accompagnano la piana dell’Adige (agro_city), la città dura, l’ipotesi progettuale di METROGRAMMA: lineare, appoggiata ai bordi dei massicci - L’espansione urbana della conca bolzani- montani che si innalzano verticali come i na è prossima alla saturazione della piana castelli arroccati, i bunker scavati nella e si sposta verso le pendici. roccia (border_city) e la città più propria- - La città è caratterizzata da una forte do- mente “urbana”, densamente popolata e manda di suolo per tutti gli usi urbani, consolidata a cui appartengono i nuclei dovuta non a una reale crescita demogra- storici, le espansioni e i grandi vuoti in via fica ma bensì alla sua oggettiva ricchez- di trasformazione (city_in). Secondo un za economica che richiede nuovi modelli programma fittizio di densificazione di di vita, di lavoro e di consumo. 40.000 nuove abitazioni, le 4 città suggeri- - La cultura urbanistica come preservazio- scono modi di trasformazione diversi e ne del suolo, della campagna è molto pre- pertinenti che partono da un’indagine che sente in Alto Adige dove il paesaggio na- mette in risalto in maniera positivamente turale e quello agrario sono una risorsa provocatoria la relazione fra l’altezza degli paesaggistica ed economica inestimabile. edifici e la qualità dell’habitat. Nove princi- - La campagna che si corrompe dal suo pi insediativi (progetti norma) ridisegnano interno, che diventa ibrida, sacrificata alla Bolzano secondo una “carta visionaria” e pura logica della speculazione edilizia rap- sono da intendersi come simulazioni spa- presenta una minaccia. Essa è il risultato ziali e non come reali architetture, in grado di una crisi culturale del ceto contadino di verificare la fattibilità di alcune ipotesi e di una involuzione deregolativa della le- progettuali di densificazione urbana. Essi gislazione provinciale in materia di “ver- rappresentano la sintesi di una visione pro- de agricolo” che alimenta una deruraliz- gettuale e di uno sguardo pragmatico ope- zazione della campagna. rativo che si occupa della gestione degli - La densificazione propone un possibile standard, degli indici di edificabilità e delle modello di sviluppo di Bolzano ma contra- differenze6. I progetti norma non sono da sta con l’imposizione assiomatica dell’in- considerarsi prescrittivi e vincolanti ma dice di edificabilità territoriale massima come concetti spaziali atti a stimolare un di 3,5 mc/mq, caratterizzante una densità dibattito sulle regole che governano le tras- medio-bassa. formazioni della città di Bolzano. Il risultato - La densificazione come alternativa alla di questa ricerca progettuale/progetto- dissipazione delle risorse territoriali pre- ricerca sono degli scenari “bolzanini” di senta una sfida culturale verso la speri- densificazione come ordini ipotetici fra i mentazione di nuovi modelli insediativi diversi fenomeni che investono la città e capaci di migliorare la città nella sua or- come direzioni estreme di sviluppo urbano. ganizzazione interna, nel suo rapporto Il metaprogetto per Bolzano presenta l’oc- eco-sistemico, nelle sue modalità d’uso . 5 6 Farmax – Excursions casione di una piattaforma di discussione e definisce un “orizzonte di senso” in base on Density MVRDV 010 La ricerca pone l’accento sulla relazione alla quale i vari attori della città, dall’Am- che intercorre fra la domanda di edifica- ministrazione Comunale ai privati cittadini, di densificazione urbana bilità e gli scenari di sviluppo di lungo possono orientare i loro obiettivi rispon- a Bolzano. Edizione 2001 periodo, capaci di aprire una discussione dendo collettivamente alle domande più critica da parte della città. Bolzano viene urgenti. Strumento creativo propedeutico interpretata e descritta come una città al piano urbanisitco, esso è in grado di estesa e diffusa con una struttura poli- rompere la routine di preparazione del pia- centrica, multiforme, la cui figura di rife- no, basato solo su fabbisogni statistici e rimento più consona è il frammento. rappresentazioni zonizzate bidimensionali La città è stata suddivisa in quattro habi- tramite immagini alternative e radicali. Publishers. Edizione 1998 7 MetroGrammA + S Tischer H Hoelzl; 4città: Ipotesi 5 S. Bassetti in relazione del quadro programmatico del Comune di Bolzano 6 vedi catalogo mostra 4città: ipotesi di densificazione urbana a Bolzano, Bolzano 2001 46 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 Rodolfo Zancan Urbanistica partecipata La città contemporanea cresce, si rinnova, gente: non è una legge) a realizzare per si modifica; nuovi pieni sorgono al posto il XXI secolo uno sviluppo compatibile di vuoti preesistenti, cambia la morfologia con la salvaguardia dell’ambiente: la par- degli spazi aperti, nuove infrastrutture so- tecipazione di quanti più soggetti possi- stituiscono o si aggiungono alle esistenti, bile è determinante per poter avviare tale cambiano i rapporti con il territorio circo- programma. stante… Ma tutto ciò avviene secondo lo- Di urbanistica partecipata si è parlato di giche difficilmente comprensibili alla mag- recente a Bolzano nel convegno interna- gior parte dei fruitori: i cittadini. Talvolta zionale “Modelli di partecipazione urbani- qualche gruppo alza la voce per reclama- stica” tenutosi lo scorso 12 ottobre 2001 re questo o quel servizio di cui il quartie- per iniziativa dell’INU, del WWF, di Inizia- re è privo, talaltra per denunciare insoste- tiva per più democrazia e col patrocinio nibili situazioni di carattere ambientale. dell’Assessorato all’Urbanistica del Comu- Spesso singoli insorgono a difesa dei ne di Bolzano. Nel suo intervento, Ray Lo- propri particolari interessi. Raramente la renzo, city planner, consulente del WWF comunità fa sentire la propria voce riguar- Italia e dell’UNICEF International Research do agli spazi pubblici, salvo indignarsi, a Center, ha ricordato come si sia perso, volte a ragione a volte meno, per l’abbat- nelle società odierne urbanizzate, il senso timento di alcuni alberi quando ormai è d’appartenenza ad una comunità locale e troppo tardi per salvarli. Sempre comun- come ciò abbia ingenerato un progressivo que troppo tardi, senza che essi abbiano distacco del cittadino dagli interessi col- potuto partecipare in alcun modo alle lettivi. Località abitata non coincide con scelte strategiche che stanno all’origine. luogo. E le città in cui viviamo sono sem- Le scelte di carattere economico, politico pre più prive di luoghi, cui associare sen- e tecnico, seguono procedure burocrati- timenti e significati. Gli unici spazi di vita che non sempre trasparenti, difficilmente quotidiana sentiti come tali sono quelli accessibili, tagliando fuori i cittadini da strettamente privati della propria abitazio- ogni decisione, che per lo più viene comu- ne, del proprio giardino o del proprio uffi- nicata quando è già stata presa. Ciò inge- cio. Si ha l’impressione di un marcato di- nera un diffuso senso d’impotenza e un stacco invece tra i cittadini e gli spazi pub- conseguente drastico calo d’interesse per blici della città. Ciò è dovuto non solo ai le questioni urbane, che è un aspetto di modelli della nuova urbanizzazione, ma una più generale disaffezione per il bene anche ai meccanismi della sua produzione. comune. E così quando si manifesta la Per ricucire tale strappo è necessario torna- volontà di coinvolgere i cittadini, la pri- re a coinvolgere i cittadini nei processi di ma reazione è di prevalente scetticismo decisione e di gestione degli spazi comuni. e sospetto. Manca la fiducia e manca un L’assessore all’Urbanistica del Comune di “allenamento di fondo” ad occuparsi Bolzano Silvano Bassetti ha anzi fatto no- delle questioni urbane, che sono d’inte- tare che la disciplina stessa dell’urbanisti- resse comune. ca, se intesa nella sua accezione più appro- La partecipazione alla gestione dell’am- priata, e cioè come “pratica di governo con biente in cui la comunità vive è stata rico- cui una comunità insediata su un brano di nosciuta come uno dei punti fondamen- territorio regola e amministra le trasforma- tali per uno sviluppo sostenibile, inserito zioni fisiche e funzionali di quel territorio nel programma di Agenda XXI, stilato in e dei suoi insediamenti” contenga già in sé occasione della Conferenza delle Nazio- la necessità di partecipazione a tale gover- ni Unite su Ambiente e Sviluppo svoltasi no da parte della comunità dei cittadini. a Rio de Janeiro nel 1992. Agenda XXI Parlare di “urbanistica partecipata” sareb- rappresenta un insieme di impegni, una be in tal caso addirittura tautologico: la dichiarazione di intenti (senza forza co- ripetizione di due termini che significano turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Urbanistica partecipata – Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 47 la stessa cosa. Ma la realtà dell’urbanisti- adottata, sia per campo d’applicazione e ca, così come viene esercitata usualmente scala d’intervento. A titolo esemplificati- non corrisponde a questa nobile condi- vo si riportano due casi (fra i diversi pre- zione ideale. Posta all’incrocio fra passato sentati) caratterizzati da approcci differenti. e futuro, l’urbanistica dovrebbe “interpre- L’esperienza del progetto “Non rifiutarti di tare le tensioni trasformative della città e scegliere” (Nrds) presentata da Luigi Bob- assecondarle con azioni di rimodellamento bio considera un intervento a scala ter- dei sistemi insediativi e relazionali della ritoriale. Il piano provinciale dei rifiuti del- comunità territoriale”. E invece resta impri- la Provincia di Torino prevede la chiusura gionata nella gestione del presente: “ra- entro il 2003 di un’unica grande discari- zionalizzazione di processi spontanei già ca, che dev’essere rimpiazzata da tre di- in atto; correzione delle patologie manife- verse strutture formate ciascuna da un im- ste; risoluzione dei fabbisogni arretrati; pianto di selezione dei rifiuti, una discari- risposta alle emergenze;… Domina, lar- ca e un inceneritore che servono ognuna gamente e di fatto, il paradigma dell’a po- un’area territoriale. L’area interessata steriori”. Manca in questo scenario l’azio- dal progetto Nrds è quella Sud-est com- ne di prefigurazione di scenari futuri. prendente il comune di Torino. Le aziende Che in una società democratica va sotto- incaricate di gestire tali strutture sono chia- posta al vaglio e al consenso dei cittadini, mate ad indicare i siti dove ubicare gli im- i quali vanno coinvolti dalla fase istrutto- pianti. Si decide, come strategia mirata ria, in cui possano venire a conoscenza a creare un primo coinvolgimento da par- delle problematiche delle questioni da te delle comunità interessate, di creare affrontare, in quella progettuale in cui i allarme fra la popolazione allo scopo di diversi scenari di prefigurazione dell’evo- provocare reazioni: la rosa dei siti è resa luzione della città siano messi a confron- pubblica. Le reazioni, difformi fra loro, to, e nella fase decisionale, seguendo un variano da tumultuose assemblee all’in- processo sempre trasparente che in ulti- differenza, ma in ogni modo è raggiunto mo preveda ancora un controllo sull’effet- un primo scopo di trovare degli interlo- tiva attuazione delle politiche intraprese. cutori, le leadership con cui condurre le Le forme in cui si può realizzare un’espe- trattative. Viene formata la commissione rienza di partecipazione sono molteplici Nrds, composta dai rappresentanti delle sia dal punto di vista della metodologia quattro aziende incaricate, più il vice-pre- 48 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – Urbanistica partecipata Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 sidente della Provincia che la presiede e elaborare soluzioni per esso. In generale per ogni comunità da un rappresentante il numero adeguato di componenti a cel- del comune e dal rappresentante di un lula è 25, mentre il tempo dedicato è di comitato di cittadini. I compiti della com- 4 giorni pieni. In questi giorni essi assisto- missione sono quelli di definire i criteri no a conferenze tenute da relatori, meglio per l’elaborazione delle graduatorie dei si- se di diversa opinione, in modo da essere ti designati ad ospitare gli impianti e di edotti sul tema. Il lavoro successivo vie- stabilire delle garanzie e delle compensa- ne svolto suddividendo il gruppo maggio- zioni per le comunità prescelte. Vengono re in più piccoli sottogruppi la cui compo- esclusi subito dei siti in seguito a richieste sizione viene però di volta in volta cam- di alcuni rappresentanti, che facevano no- biata per evitare dominanze. In tutto ciò tare incongruenze con quanto stabilito dal i coordinatori si mantengono neutrali. piano provinciale. L’accoglimento di tali I risultati saranno sintetizzati in una sor- istanze ha contribuito alla formazione di ta di perizia, senza valore vincolante per un clima di fiducia nell’operato della com- l’amministrazione chiamata a decidere. missione. I criteri proposti per l’elaborazio- La prassi indica tuttavia che il volere dei ne delle graduatorie seguono valutazioni cittadini trova soddisfazione. Il procedi- di carattere funzionale ma anche sociale. mento si basa sull’assunto di considerare Per ogni sito è prodotta una relazione tec- rappresentativo un gruppo di cittadini scel- nica, ai criteri viene assegnato un peso, ti a sorte all’interno di liste cui possono e a ciascun sito è assegnata una valutazio- iscriversi tutti coloro che abbiano supera- ne sintetica per ogni criterio. to i 16 anni d’età e sulla fiducia che i cit- Infine i dati saranno elaborati con analisi tadini siano in grado di gestire problemi multicriteri per elaborare delle graduatorie. complessi pur occupandosene per un pe- Per quanto concerne le compensazioni e riodo limitato di tempo. le garanzie di sicurezza vengono predispo- Quali che siano le metodologie adottate, sti due schemi di contratto che dovranno appare chiaro che la pratica della parte- essere sottoscritti dalla comunità ospitan- cipazione non sia cosa improvvisabile e te e dal gestore degli impianti. Lo stato dei richieda un esercizio paziente e costante. lavori viene comunicato costantemente Dalle esperienze presentate emerge la sia attraverso un notiziario apposito, sia necessità di introdurre una nuova figura attraverso un sito web, sia anche in assem- nel rapporto fra cittadini e amministrazio- blee pubbliche e consigli comunali aperti. ne: quella del coordinatore. Estraneo al- I risultati di tutto il processo non hanno l’amministrazione stessa, neutrale rispet- alcun valore giuridico vincolante, ma a to agli interessi in gioco, il coordinatore maggior ragione sono la trasparenza che dev’essere in grado di gestire un proces- ne deriva, la scrupolosità del metodo se- so che non ha come orizzonte uno scena- guito e la bontà intrinseca delle scelte rio predefinito. Non si tratta necessaria- che ne conseguono a dare forza alle deci- mente di un esperto di questioni urbane, sioni prese. Chiunque si occupi del pro- quanto piuttosto di comunicazione, capa- blema dovrà confrontarsi con il lavoro ce di indirizzare e governare il dibattito, svolto dalla commissione. gestendo negoziazioni, conflitti e ascol- Sostanzialmente diversa appare invece tando le istanze poste dai singoli. la metodologia presentata da Benno Trutken, fautore delle “Planungszellen” (cellule di progettazione). Concepita e sviluppata negli anni ’70 dal professor Dienel all’Università di Wuppertal, la “Planungszelle” è formata da un gruppo di cittadini scelti per estrazione a sorte e rimborsati per essere sollevati dalle proprie incombenze lavorative seppur per un limitato Per un resoconto completo si rimanda periodo di tempo. Costoro, assistiti da co- al numero 22 di Atlas del dicembre ordinatori di processo, avranno il compito 2001, all’interno del quale sono pubbli- di occuparsi di un problema urbano ed cati gli atti del convegno. turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 49 Armando Marra Andrea Branzi. Al servizio di innovazione e modernità “Per architettura si deve intendere lo sfor- Andrea Branzi nasce a Firenze nel 1938. zo di armonizzare con libertà e con gran- La sua attività si articola in più direzioni: de audacia l’ambiente con l’uomo, cioè l’architettura, il design, la critica. A partire rendere il mondo delle cose una proiezio- dalla prima metà degli anni Sessanta, per ne diretta del mondo dello spirito.” circa un decennio, dà vita al gruppo Archi- Antonio Sant’Elia zoom (insieme a Gilberto Corretti, Paolo Deganello e Massimo Morozzi), che, paral- La presenza di Andrea Branzi in occasione lelamente ad altri gruppi analoghi di gio- del seminario intitolato “4città: ipotesi di vani architetti (di cui si dirà più avanti), ha densificazione urbana a Bolzano”, organiz- la prerogativa di cercare, in maniera speri- zato dall’Assessorato all’Urbanistica del mentale, nuovi codici espressivi rispetto a Comune di Bolzano e tenutosi il 30 novem- quelli ereditati dal Movimento Moderno. bre scorso presso la sala di rappresentan- Esaurita l’esperienza fiorentina, si trasferi- za comunale, è stato una sorta di “even- sce a Milano, dove trova nel mondo del- to” decisamente straordinario. Nell’ambi- l’industrial design il naturale campo di to di un’iniziativa volutamente provocato- applicazione delle riflessioni condotte pre- ria, durante la quale si sono poste in evi- cedentemente. Diviene così uno dei mas- denza le contraddizioni che caratterizzano simi esponenti del cosiddetto “design lo sviluppo urbanistico del capoluogo altoatesino, sulla base di neo-moderno”, tanto che nel 1987 gli vieun’attenta analisi del tessuto 1 1 A. Branzi (tesi di laurea), Luna Park permanente a Prato, 1966 ne attribuito il Compasso d’oro, come ri- urbano e di quattro diverse proposte di conoscimento per l’attività professionale espansione, l’autorevole intervento di uno e di promozione di un design innovativo dei maggiori esponenti dei movimenti a livello internazionale (essendo membro d’avanguardia della fine degli anni Ses- dell’apposita commissione europea). santa in Italia ha aperto nuovi orizzonti Nel 1982 fonda, insieme ad altri, la Domus culturali al dibattito sull’urbanistica locale, Academy, prima scuola post-universitaria portando un’importante testimonianza di di design. Per quanto riguarda l’attività cri- una metodologia progettuale (e quindi tica, Branzi espone i suoi concetti teorici anche pianificatoria) ormai consolidata in nelle principali riviste di design (Domus, contesti e ambiti nei quali innovazione e Interni, Casabella, Modo). Inoltre, ha cu- sviluppo sono obiettivi primari. rato numerose mostre a livello mondiale. 50 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – Andrea Branzi. Al servizio di innovazione e modernità Architettura, industria e artigianato Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 sistemi di sicurezza, ma piuttosto una specie di ricerca senza fine e, per certi versi, 2 I movimenti di avanguardia degli anni ’70 anche senza destino. E’ una specie di gran- hanno indagato la possibilità di instaurare de energia di trasformazione che non co- un nuovo rapporto tra progetto e industria, struisce, però, sistemi stabili. E questo è rifiutando una metodologia preordinata e molto presente nel DNA del design italiano. valorizzando la personalità del progettista, Io credo che in Italia non è mai esistito un in quanto soggetto capace di prefigurare vero movimento razionalista e che l’influ- nuovi scenari e nuove problematiche. enza su tutto il quadro della progettazione La sperimentazione e l’innovazione rivesto- moderna è derivata dai movimenti di Futu- no dunque un ruolo fondamentale nelle rismo e di Metafisica appunto. La Metafi- strategie di produzione, a livello industri- sica poi ha un atteggiamento abbastanza ale ma anche a livello artigianale: la dimen- pessimista nei riguardi del progresso, in sione artigianale va concepita come una ogni modo del destino della modernità.” sorta di laboratorio di ricerca per la realiz- La progettazione attuale risente di questo zazione di piccole serie di prototipi, sulla dualismo, passando attraverso il Post- base dei quali è possibile mettere a pun- modern (anni ’80), fino ai giorni nostri, nei to tematiche funzionali, successivamente, quali si è affermata una tendenza al revi- alla produzione industriale. In definitiva, val del Movimento Minimalista (già a parti- esistono livelli differenti di progettualità, re dagli anni Novanta), con l’obiettivo di complementari fra loro, che permettono ricondurre una società altamente comples- di acquisire una prassi operativa sempre sa, come quella contemporanea, ad una volta all’evoluzione e alla modernità. Una sorta di condizione di “normalità utopica”. modernità che, per affermarsi, non ha bi- Recentemente si sta sviluppando il cosid- sogno tanto di esibizioni spettacolari (o detto naturalismo ecologista che riafferma per lo meno non solo di queste), ma piut- il valore della natura, come entità da as- tosto di una diffusione più capillare e nelle secondare, riducendo al minimo possibi- sue molteplici forme, per dare risposta al- le le modificazioni umane del territorio. le mutate e mutevoli esigenze della società. In una recente intervista, Branzi afferma: Il Movimento Radical “…io credo che un po’ tutto il movimento moderno italiano sia stato caratterizzato Il periodo nel quale nasce e si sviluppa da due fenomeni originali di questo paese, l’esperienza dei Radicals è racchiuso nel de- che sono stati il Futurismo e la Metafisica. cennio a cavallo del 1970. Paradossalmen- E poi il design, particolarmente, ha conser- te, la ricerca, condotta in Italia come all’este- vato questi legami con il Futurismo e con ro, si propone la realizzabilità di teorie e la sua idea di una modernità che è una spe- sperimentazioni che, in apparenza, posso- cie di produttrice di energia e di scandali, di no essere scambiate per “speculazioni vi- rinnovamento; cioè che non produce mai sionarie” o ipotesi al di fuori del mondo reale, ma che invece prefigurano futuri pos- 3 sibili. Emerge la volontà di coniugare diversi mezzi espressivi per formulare nuove tematiche progettuali (siano esse a scala urbana o semplicemente oggetti di design): una tecnica molto utilizzata è quella del fotomontaggio, con la quale si possono condensare simultaneamente idee progettuali, sensazioni, scritti, metafore e allegorie. Le certezze raggiunte dal Movimento Moderno vengono messe in discussione, 2 Radicals (Italia) come la tendenza consolidata, da parte “Utopia della qualità”, 1968 3 Radicals (Inghilterra) del mondo accademico, di attingere solu- “Walking city”, 1964 zioni da modelli precostituiti. In sostanza, 4 Radicals (Austria) “Transformation Erzwaggon”, 1963 si persegue il fine di individuare una metodologia progettuale che sia in grado di turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Andrea Branzi. Al servizio di innovazione e modernità – Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 51 rigenerare se stessa e di non creare mo- U. La Pietra, G. Pesce, 9999 (G. Birelli, C. delli assoluti di riferimento. Le ipotesi di Caldini, F. Fiumi, P. Galli), Zziggurat (A. Bre- progetto prendono le mosse dall’uso delle schi, G. Fiorenzuoli, G. Gavino, R. Pecchio- tecnologie più avanzate, operando “conta- li), Strum (G. Cerretti, P. Derossi, C. Gian- minazioni” tra diverse discipline artistiche: marco, R. Rosso, M. Vagliazzo), R. Buti, R. arte, design, urbanistica, moda, letteratura. Dalisi, A. Mendini, F. Raggi. Numerose mo- La condivisione di queste prerogative acco- stre e pubblicazioni mantengono vivo il muna molti giovani architetti di varie città confronto sul concetto di modernità, por- del mondo (Londra, Vienna, Firenze, Tokyo, tato provocatoriamente ed ironicamente New York, Milano ed altre), che agiscono in avanti dai movimenti di avanguardia radi- maniera individuale o organizzati in gruppi cale. In particolare, la VIa Biennale di Archi- di lavoro. Il panorama internazionale può tettura di Venezia (1996), incentrata sul te- essere sintetizzato in alcuni gruppi e per- ma “Sensori di futuro - Architetto come si- sonalità particolarmente significativi: Archi- smografo”, rappresenta un tentativo di trac- gram, R. Koolhaas, E. Zenghelis (Inghilter- ciare il bilancio di trent’anni di elabora- ra); R. Abraham, H. Hollein e W. Pichler zioni teoriche e di ciò che hanno prodotto (Austria); A. Isozaki, K. Kikutake (Giappo- in concreto nel panorama internazionale. ne); E. Ambasz, P. Eisenman, SITE (USA). In Italia, i primi segnali di trasgressione si Osservando molti esempi di architetture, possono identificare nelle ceramiche e nei piani urbanistici, oggetti di design pubbli- mobili sperimentali ideati da Ettore Sott- cati sulle riviste, accade spesso di ritrovare sass jr., mentre a Firenze si costituiscono concretizzati princìpi riconducibili all’espe- alcuni gruppi che si propongono il supera- rienza radicale e ci si rende conto di quanto mento dell’eccessivo accademismo con cui sia stato importante recuperare la dimen- si formano i giovani architetti nelle univer- sione artistica (nella sua accezione più am- sità. Archizoom, Superstudio, G. Pettena, pia) del fare architettura (vd. la catena di UFO sono gli iniziatori del movimento radi- magazzini della Best in USA dei SITE, il re- cale fiorentino. Nel 1966 viene allestita la cente show-room Prada a New York di R. mostra “Superarchitettura” ad opera di Koolhaas o la mediateca di Sendai di T. Ito). Archizoom (A. Branzi, G. Corretti, P. Dega- Incontri come quello organizzato dall’As- nello, M. Morozzi) e Superstudio (A. Natali- sessorato all’Urbanistica, con una perso- ni, C. Toraldo di Francia, R. Magris, P. Fras- nalità dello spessore di Andrea Branzi, rap- sinelli, A. Magris, A. Poli) e successiva- presentano occasioni fondamentali per mente si delinea il concetto di anti-design, comprendere meglio i nuovi scenari e le mentre vengono elaborati i grandi “pro- nuove tendenze dell’architettura e, più in getti-immagine”, con i quali si prefigurano generale, della progettazione (a tutti i li- possibili società del prossimo futuro. Di lì velli) contemporanea, senza dimenticare a poco il dibattito si arricchisce di nuove le matrici storiche dei mutamenti culturali ricerche sull’ambiente urbano, condotte da che stiamo vivendo in questi anni. 4 52 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 Erwin Plattner Sesam öffne dich Das Alte Rathaus, zwischen Laubengasse Historischen Stadtarchives zu gewährleis- 30 und Dr. Streitergasse 24, nimmt seine ten. In diesem Falle bot sich die seltene Stellung als Kulturhaus ein. Gelegenheit, die Vorteile, welche ein Neubau bietet, mit jenen der Wiedernutzung Der Komplex des Alten Rathauses von eines historischen Gebäudes vereinen zu Bozen geht, wie aus historischen Unterla- können. Die Gemeinde Bozen hat so die gen ersichtlich, auf die Einverleibung einer Verpflichtung, welche ihr durch Erhaltung für die Bozner Lauben typischen gotischen und Schutz der historischen Dokumente Bauparzelle zurück, welche sich von der Lau- auferlegt werden, erfüllt, unter einer bengasse bis zur Dr. Streitergasse erstreck- Gebäudestruktur, welche ja ohnedies eines te, mit einem Teil einer zweiten angrenzen- radikalen Sanierungseingriffs bedurfte, den Bauparzelle an der Dr. Streitergasse. und welche zur gleichen Zeit ideal er- Aus dieser Lösung entstand eine beson- scheint, durch ihre städtische Lage, den dere Typologie, in welcher sich zwei Blö- architektonischen und dekorativen Wert des cke gegenüberstehen, welche durch einen Gebäudes, durch die reizvollen Hinweise einmaligen offenen Innenhof mit Loggien- auf die Geschichte und Vergangenheit der gang getrennt sind: Der erste mit nahezu Stadt, aber auch durch die zur Verfügung quadratischem Grundriss, auf drei Stock- stehende Kubatur, durch die Möglichkeit werken artikuliert, gegen die Dr. Streiter- einer rationellen Nutzung der Räume. gasse orientiert und der zweite mit langgestrecktem rechteckigen Grundriss, mit grö- Laubengasse ßerer Höhenentwicklung, welcher gegen die Laubengasse zeigt. Zur Lösung der oben genannten Problematik sieht das Projekt vor, dass von den 5 vor- 1455 wurde das Gebäude laut Kaufvertrag, handenen Stockwerken zwei (Erdgeschoss welcher in einem Schaufenster im ersten und Dachgeschoss) dem Publikum geöff- Stock zu sehen ist, vom Brixner Bürger Ja- net werden. Die drei dazwischenliegen- kob Cürsner für 120 Meraner Mark erwor- den Geschosse sind hingegen der Lager- ben. Bis 1907 wurde hier in diesem Ge- haltung und der Sortierung des Materials mäuer über die Geschicke der Stadt Bozen vorbehalten. entschieden, bevor der Neubau der Ge- In diesem Sinne muss unterstrichen wer- meinde am Rathausplatz eingeweiht wurde. den, dass diese Struktur nicht in ihrer Art Die gesamte Bauparzelle steht wegen ihres isoliert bleiben wird, sondern zusammen künstlerischen und architektonischen Wertes mit dem Museum und anderen Punkten, unter Denkmalschutz, aber während der welche in der Stadtstruktur ausfindig ge- gegen die Streitergasse orientierte Teil macht wurden, ein Netz von Dokumenta- während des Zweiten Weltkrieges keine tions- und Informationszentren bilden soll, Schäden erlitten hatte, und die wertvollen bzw. Stationen eines historisch-touristisch- originalen Dekorationen und Strukturen didaktischen Laufes, welcher die ganze erhalten geblieben sind, ist der gegen die Stadt sowohl im diachronischen als auch Laubengasse orientierte Block schwer im thematischen Sinn durchziehen soll. durch die Bombardierungen beschädigt worden, so dass die Fassaden über dem 1. Dr. Streitergasse Obergeschoss und die gesamte interne Erschließung des Laubentraktes in der Wie anfangs schon erwähnt, hat der ge- Nachkriegszeit aufgebaut wurden. Somit gen die Dr. Streitergasse orientierte Bau- konnte dort der Eingriff, entsprechend den teil seine Originalstruktur mit den wert- Kriterien zur Wahrung der historischen vollen Dekorationen beibehalten, nachdem Werte, neu überlegt und konzipiert werden, dieser während des Zweiten Weltkrieges um die Nutzung des Volumens als Sitz des von Bombardierungen verschont blieb. 54 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – Sesam öffne dich Nachdem es sich hier um einen historischen Bau von auserlesener, fast unberührter Qualität handelt, hat die Gemeindeverwaltung von Bozen beschlossen, diesen Trakt für repräsentative Zwecke der Gemeinde Bozen selbst zu nutzen. Im Erdgeschoss werden eine Kunstgalerie neu angeboten und die gastronomischen Betriebe beibehalten. Das Gebäude wurde einer akkuraten konservativen Restaurierung unterzogen. Für das Publikum ist eine doppelte Erschließung vorgesehen: die erste Mög- lichkeit mittels der originalen Treppenanlage, welche den herrlichen Innenhof mit gotischem Loggiengang durchquert, die zweite mittels Aufzugsanlage, welche im Bereich der früheren öffentlichen WC-Anlage einen direkten Zugang vom öffentlichen Durchgang Laubengasse/Streitergasse erhält. Ausgehend vom Erdgeschoss wird der Aufzug zum 1. Obergeschoss führen, welches die wertvollsten Repräsentationssäle (historischer Ratssaal mit Fresken aus dem Jahr 1597 und gewölbter Saal mit Bozner Wappen) enthält. Im 2. Obergeschoss sind vier weitere Repräsentationssäle vorgesehen, wobei jener zum gotischen Loggiengang orientierte mit einer wertvollen Holzkassettendecke versehen ist. Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 56 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – Sesam öffne dich Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 58 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 Zusammengestellt von Alessia Carlotto Umbauarbeiten im Rathaus der Gemeinde Bozen Bereits im Jahr 1988 hat es die ersten Der Versammlungssaal – Dieser Saal wird Kontakte mit der Gemeinde Bozen in die- auch Repräsentationssaal genannt. Bei der ser Angelegenheit gegeben. Im Juni 1999 Neugestaltung wurde diesem Umstand konnte endlich mit den Umbauarbeiten durch umfangreiche Eingriffe Rechnung begonnen werden. Wie schon in der Pla- getragen. Aus statischen Gründen musste nungsphase hat es schließlich auch wäh- die gesamte Decke zum Untergeschoss hin rend der Ausführung unerwartete Schwie- ausgetauscht werden. Als bautechnische rigkeiten und eine einjährige Unterbre- Verbesserungen wurden die unzulängliche chung wegen eines unerlaubten Durch- Wärmeisolierung und die Schallisolierung schneidens von Zugbändern im Saal ge- zum Foyer generell verbessert, weiter wur- geben. Im Juli 2001 konnten endlich die den eine Verdunkelungsmöglichkeit, eine geplanten Arbeiten abgeschlossen werden. optimale Zwangslüftung und Kühlung mit einem Quelllüftungssystem sowie ein Der Haupteingang – In diesem Bereich neues Beleuchtungssystem geschaffen. wurde vor allem mit einfachen gestalteri- Die technischen Räume für die Presse und schen Maßnahmen – wie das Öffnen der die Übersetzer sind gegenüber dem Saal- Bar nach außen, das Entfernen von Stufen, niveau etwas erhöht an der Rückwand des das Erneuern der Fensterkonstruktion – oder Saales untergebracht. Um die Nutzung als mittels Pflanzen versucht, die triste Ein- öffentlicher Saal zu ermöglichen, waren gangssituation zu verbessern. Die Umge- die Errichtung von 3 Fluchtwegen ins Freie, staltungsvorschläge für den Bereich vor eine feuersichere Abtrennung zu den um- dem Haupteingang, der in keiner Weise der liegenden Räumen und verschiedene Ein- Bedeutung des Gebäudes entspricht, konn- griffe an der statischen Struktur notwen- ten bisher leider nicht umgesetzt werden. dig. Mit der neu errichteten Galerie ergibt sich ein Fassungsvermögen von 215 Sitz- Die Eingangshalle – Zur Verbesserung des plätzen. Durch die auf den neuesten Stand Informationsdienstes ist im Zentrum der der Technik gebrachte Ausstattung und Eingangshalle ein Informationsschalter ein- verschiedene Bodenauslässe ergibt sich gerichtet worden. Diese neue Einrichtung, eine vielseitige Nutzungsmöglichkeit. an Stelle der bisher üblichen Portierloge, soll die geänderte Einstellung der Verwal- Die bestehende Saaldecke durfte aus tung in Form von Bürgernähe ausdrücken. statischen Gründen nicht mit abgehängten Insgesamt wurde versucht, mit verschie- Strukturen belastet werden. An den vier denen Gestaltungsmitteln wie Material- vorhandenen Säulen wurde deshalb eine wahl und Lichtführung eine freundliche neue, von der Decke unabhängige, tonnen- Atmosphäre zu schaffen und die Transpa- förmige Konstruktion mit den Akustikele- renz in der Verwaltungsarbeit zu zeigen. menten als Sichtflächen eingebaut. Für die Verdunkelung des unter der Decke durch- Oben Lageplan Fotos Walter Niedermayr Bereiche um die Eingangshalle – Bar, WC- laufenden Fensterbandes wurden Klapplä- Anlage, verschiedene Büros und der Auf- den eingebaut, um die bogenförmige Fen- gang zu den Obergeschossen wurden neu sterform beizubehalten. Auch aus akusti- gestaltet und bilden mit dem Foyer eine schen Gründen wurde ein Teil der Saalwän- Einheit. Besonderes Augenmerk wurde auf de mit Holzpaneelen (gebeizte Brandschutz- die Verwendung von schallabsorbierenden platten) verkleidet. Die vielfach zum Einsatz Materialien gelegt, um den bisher sehr gekommenen Blechverkleidungen bestehen hohen Schallpegel in diesen Räumen auf aus ausgewählten gebeizten Stahlblechen ein angenehmes Maß zu reduzieren. und z. T. aus vernickelten Stahlblechen. 60 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni – Umbauarbeiten im Rathaus der Gemeinde Bozen Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Bauherr Gemeinde Bozen Kollaudator Dott. Ing. Projekt und Bauleitung Arch. Lucio Bertotti Dr. Arch. Werner Franz Baufirma L.E.A. Projektsteuerer Costruzioni SRL Dott. Ing. Maurizio Patat Tischlerarbeiten Regens- Statik Dr. Ing. berger Innenausbau Hansjörg Letzner Schlosserarbeiten Kreith- Planung, Heizung und ner Metall-Schmiede Lüftung Thermostudio Serienmöbel Walter Prighel Metris GmbH Elektroplanung Baukosten 630.000 Euro Elektrostudio Paul Gius Einrichtung 350.000 Euro 1 Längsschnitt d-d 2 Grundriss Erdgeschoss 2 62 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 Carlo Alberto Trentini e Mauro Venturin Il “Giardino Roen” a Bolzano Il Giardino Roen sorge sull’area del parco sibilità di piantare alberi ad alto fusto, preesistente (Parco Pompei), in parte so- data la scarsa profondità del terreno so- pra il parcheggio interrato Pompei Park. pra la soletta del garage, l’ombra estiva Confina a sud e ad ovest con l’Istituto è garantita da un pergolato. La fontana professionale “R. Gasteiner”, a nord con occupa la zona dell’esedra ed è costituita il parco giochi e ad est con la via Roen. da un avvallamento della pavimentazio- L’impianto del parco è classico ed è orga- ne e da alcuni zampilli d’acqua. Una fa- nizzato con un asse principale che lo per- scia destinata agli adolescenti, organizza- corre dalla via Roen verso i campi da ten- ta tra il percorso pedonale e il parco ve- nis dell’Istituto Gasteiner, caratterizzato ro e proprio, comprende la piazzetta anti- da un largo viale che si conclude con un stante e un campetto polifunzionale. esedra con fontana e intermezzato da una La piazzetta (intesa come filtro tra il parco piazza circolare. Intorno alla piazza, spec- e la pista ciclabile) è esclusa dalla recin- chiature simmetriche ospitano i prati e le zione del parco per poter essere utilizza- collezioni del roseto moderno. Dalla piazza ta anche di sera come punto d’incontro si diramano alcuni sentieri che conduco- per i ragazzi. Nell’area è stato inserito uno no ai lati del parco. Per ovviare all’impos- spazio recintato destinato ai cani. turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Il “Giardino Roen” a Bolzano – Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 63 Oggetto progetto Coordin. sicurezza di sistemazione super- arch. Mauro Venturin ficiale dell’autorimessa Progetto imp. elettrico Pompei Park Studio Masiero, Bolzano Luogo Bolzano, via Roen Impresa di costruzioni Committente Betonbau srl, Bolzano Comune di Bolzano Sistemazioni del verde Progetto e direz. lavori Giambenini srl, Verona arch. Carlo Alberto Trentini Progetto 2000 arch. Mauro Venturin Costruzione 08. 2001 Statica e contabilità Superficie 5.765 m2 Ing. Giovanni Benussi Costo 682.759,74 Euro 64 Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 Zusammengestellt von Emil Wörndle Gemeindezentrum Plaus Der Neubau liegt in der Wohnbauzone „B2“. und ein Asessorenzimmer, im 2. Oberge- Das Gebäude besteht aus zwei Gebäude- schoss der Ratssaal und die Bibliothek. teilen, welche L-förmig den neuen Rathaus- Ein separater Zugang zum Arztambulato- platz von Süden einfassen. Das eigentliche rium und zum Verkehrsbüro ermöglicht Rathaus, als markanter Kubus und domi- die unabhängige Nutzung der unterschied- nanter Baukörper in diesem Gebäudeen- lichen Institutionen. Die zwei Gebäudetei- semble, unterstreicht durch Form und Aus- le sind intern über die beiden Eingangs- richtung seine Eigenständigkeit und zeigt hallen miteinander verbunden. Richtung Dorfeingang. Ein gläserner Bau- Neben Arztambulatorium, Verkehrsbüro, körper dient als verbindendes Gelenk zwi- sanitären Anlagen und einem Eingangsfo- schen den zwei Gebäudeteilen und nimmt yer sind im Erdgeschoss des Riegels das zugleich Eingangshalle und Treppenanlage Treppenhaus zu den Wohnungen in den des Rathauses auf. Der langgestreckte Rie- Obergeschossen und eine Bar unterge- gel im Süden des Platzes bildet den zwei- bracht. Das Treppenhaus zu den Wohnun- ten Gebäudeteil des Gemeindezentrums gen und die Bar werden vom Rathausplatz und beherbergt im Eingangsgeschoss Arzt- erschlossen, die Wohnungen haben einen ambulatorium, Verkehrsbüro und eine Zugang sowohl vom Rathausplatz als auch Bar. Gemeinsam mit Melde-, Standes- und von den rückseitig angelegten, den Woh- Bauamt im Erdgeschoss des Rathauses, nungen zugehörigen Parkplätzen aus. Ein sowie dem neuen Kindergarten im Osten öffentlicher Parkplatz befindet sich in unmittelbarer Nähe, zwei Gehminuten vom Rathausplatz entfernt. Im 1. und 2. Obergeschoss befinden sich jeweils 4 Wohnun- C gen, deren Wohnräume nach Süden ausgerichtet sind. Unterkellert ist lediglich der kubische Gebäudeteil. Dort sind Abstellraum, Keller und Archiv untergebracht. A B 1 und der Volksschule im Norden des Platzes sollen diese publikumsintensiven Einrichtungen die neue Ortsmitte beleben und zum pulsierenden Zentrum des Dorfes werden. Der gesamte Platzbereich wurde gepflastert, ebenso die Durchfahrtsstraße. Das kubische Rathaus wird über den gläsernen Verbindungsbau erschlossen. Seitlich der zentralen Treppe sind in jedem Geschoss die sanitären Anlagen und der behindertengerechte Aufzug angeordnet. Im Erdgeschoss ist die große Ämterhalle mit Melde-, Standes- und Bauamt sowie 1 Lageplan A Rathausplatz B Friedhof C Stefanshof einem weiteren Büro untergebracht. Im 1. Obergeschoss befinden sich die Zimmer des Bürgermeisters, des Sekretärs turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Gemeindezentrum Plaus – Gemeindebautätigkeit / Attività dei comuni 65 p v v p p p v 3 Bauherr Gemeinde Plaus Planer und Bauleiter 2 Erdgeschoss 3 1. Obergeschoss Arch. Wilfried Menz d e c a b f g Arch. Claudia Gritsch a Büro Statik Ing. H. Stelzl b Meldeamt Planungszeit 6 Monate c Eingang Bauzeit 460 Tage d Arzt Verbaute Kubatur e Verkehrsbüro Rathaus 3.200 m3 f Bank Wohnungen+Bar 3.100 m3 g Geschäft-Cafe Kosten des Rathauses v Büros 774.685,35 Euro p Wohnungen 66 Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 Zusammengestellt von Emil Wörndle Wettbewerbe Concorsi Wettbewerb Dorfkern Völs Interview mit dem Vizebürgermeister TB der Gemeinde Völs, Dr. Arno Kompatscher Konzeptes, in welche Richtung soll sich Wo liegen die Schwerpunkte des das Dorf entwickeln? TB 26 Schildern Sie doch bitte den Werde- AK Wir haben uns selbstverständlich gang, wie es dazu gekommen ist, einen auch grundsätzliche Fragen gestellt und Wettbewerb für die Neugestaltung des sind dabei zum Ergebnis gelangt, dass Dorfkerns von Völs auszuschreiben Völs auf einen schonenden, die kulturellen AK und landschaftlichen Werte bewahrenden Angefangen hat alles damit, dass die alte Volksschule von der Größe und der Kulturtourismus setzen sollte. Das aus- Ausstattung nicht mehr den Anforderungen geprägte Völser Vereinsleben sollte auch entsprochen hat. Es gab bereits vor 15 Jah- im neuen Zentrum Raum und Möglichkei- ren ein Projekt, am selben Standort eine ten zur Entfaltung finden. Der Ortskern neue Schule und dazu eine Tiefgarage zu sollte wieder zum Mittelpunkt des gesell- bauen. Das Projekt ist aber aus politischen schaftlichen Lebens werden. Dabei sollte Gründen nicht mehr weitergeführt worden. es vor allem auch um die Gestaltung der Als dann die Entscheidung fiel, die Schule Freiräume gehen. Die Aufgabe war es, auszusiedeln und neu zu errichten, hätte Atmosphäre zu schaffen. Die Vorgaben für man sich schon überlegen können, was das Raumprogramm waren, ein Rathaus, man mit der alten Schule machen könnte. einen Mehrzwecksaal, Vereinsräume, Pfarr- Die ganze Sache wurde aber erst wieder im räume, eine Bibliothek, einen Sprengel- Zuge der letzten Gemeinderatswahlen zum stützpunkt, Wohnungen, Geschäfte, Büros, Thema. Da auch das Pfarrheim seit 20 Jah- eine Tiefgarage sowie die Außenräume ren leer steht und in letzter Zeit immer mit einer Freibühne zu planen. deutlicher wurde, dass die Gemeindeämter TB und der große Vereinssaal im Kulturhaus Projekt? nicht mehr den heutigen Anforderungen AK entsprechen, entstand die Notwendigkeit, wicklung interessiert verfolgt und immer das ganze Dorfzentrum umzukrempeln. wieder nachgefragt, wie weit wir sind. Zudem war es höchst an der Zeit, eine Lö- Allgemein hat jeder die geplanten Maß- sung für das Verkehrs- bzw. Parkplatzprob- nahmen als Notwendigkeit gesehen, trotz lem im Ortszentrum zu finden. Daher hat der hohen Kosten, die damit verbunden der Gemeinderat eine Kommission beauf- sind und der Frage, wie das die Gemeinde tragt, ein Konzept für die zukünftige Ent- finanzieren kann. Die Gemeinde hat ja wicklung des Dorfzentrums zu erarbeiten. schon einmal die Erfahrung mit einem Die Kommission hatte in Bezug auf das Wettbewerb gemacht, beim Friedhof, bei Raumprogramm zwar relativ klare Vorstel- dem es einen Sieger gegeben hat, dann lungen, jedoch stellte sich bald heraus, dass aber ein anderes Projekt in Auftrag gege- es viele mögliche Lösungsansätze gab. Vor ben worden ist, bei dem wiederum drein- allem aber stellte sich die Frage, trauen wir geredet wurde. Man ist nicht ganz glücklich uns als Laien, städteplanerische Entschei- mit dem, was rausgekommen ist, und von dungen zu treffen und zu bestimmen, hier der Bevölkerung gibt es die Forderung, die wird das und dort wird jenes gebaut? Des- Fehler von damals nicht zu wiederholen. Wie steht die Bevölkerung zu dem Die Bevölkerung hat die ganze Ent- halb wurde beschlossen, zunächst nur ein TB Anforderungsprofil zu formulieren. Die Ent- lauf und das Ergebnis des Wettbewerbes? scheidung, einen offenen Wettbewerb durch- AK zuführen, wurde erst im Zuge dieser Arbei- zentralen Anliegen der Gemeinde war ten gefällt. Für die Erarbeitung des Auslo- das Kolloquium, an dem ca. 70 Personen bungstextes wurde Architektin Gertrud Kof- teilnahmen und welches 4 Stunden ler als Beraterin beigezogen, die anschlie- dauerte. In der Jury war es dann die Auf- ßend auch den Wettbewerb koordiniert hat. gabe der politischen Vertreter, die Akzep- Wie bewerten Sie als Verwalter den Ab- Ganz wichtig für die Vermittlung der turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Wettbewerb Dorfkern Völs – Wettbewerbe / Concorsi 67 tanz beim Bürger zu vertreten, nicht so plant, einen Teil der realisierbaren Kubatur sehr, architektonische Ausformung in Fra- als Wohnungen zu verkaufen. Die Finanzie- ge zu stellen, das war die Aufgabe der rung für das 2. Baulos, das neue Rathaus, Fachpreisrichter. Bei einer genauen Ana- ist schwieriger, da es dafür kaum Landes- lyse des Projektes Rinner/Gotschy wur- förderungen gibt. Jetzt versuchen wir, für de festgestellt, dass vor allem in den die 1. Phase ohne Darlehen auszukommen. Grundrissen doch einige Mängel vorhan- TB den waren. Hingegen erschienen beim Pro- Wettbewerb zu veranstalten, im Nachhinein jekt Mutschlechner/Schug die Baukörper als richtig erwiesen? Hat sich die Entscheidung, einen 23 zum Teil sehr wuchtig, so dass es für uns AK Verwalter schwer war, die Akzeptanz für die Verwaltung, aber nicht unbedingt das, die Bevölkerung zu rechtfertigen. Deshalb was man sich ursprünglich vorgestellt wurde der Wettbewerb mit der Entschei- hat. Als Verwalter hat man schon seine dung, keinen ersten Preis zu vergeben, eigenen Vorstellungen und einige Projek- abgeschlossen. Der Verwaltung wurde te haben diesen auch entsprochen. empfohlen, die beiden zweitplatzierten Ar- Wenn man aber dann alle Projekte sieht, beiten nach einer Nachbearbeitungsphase kriegt man doch seine Zweifel, ob die noch einmal gegenüberzustellen. eigenen Ideen nicht vielleicht völlig in eine Letztendlich war auch der Gedanke aus- falsche Richtung gehen. schlaggebend, dass wir uns nicht ein Vor- Wenn man beim ersten Rundgang diese zeigeprojekt für ganz Südtirol oder den totale Vielfalt an Projekten sieht, ist es Alpenraum leisten können, das nicht von schon interessant für jede Verwaltung, der Bevölkerung akzeptiert wird. Auch die einen Wettbewerb zu machen, weil man Ausstellung und Reaktion der Bevölke- erst da draufkommt, wie verschieden die rung haben uns hier Recht gegeben: Quer Lösungsansätze sind, die vorgeschlagen durch die Bevölkerung kam die Meinung, werden. Es ging im Wettbewerb ja nicht so Die sehr anschaulich präsentierte Überar- das könnt ihr nicht machen, wenn das das sehr darum, Gebäude hinzusetzen, die beitung ist von der Kommission substan- Siegerprojekt wird (gemeint war das Pro- irgendwie einer Tiroler Ästhetik entspre- tiell aufgenommen worden: Insbesondere jekt Mutschlechner/Schug), dann wird es chen oder genau dem Gegenteil, sondern die tektonische Schichtung, die Oberflächen- nicht realisiert. Mit dem Projekt Rinner/ es ging darum, eine städtebauliche Lösung materialisierung und die Volumenvertei- Gotschy konnte sich die Bevölkerung bes- zu finden. Als Verwalter vertritt man gerne lung beider Baukörpergruppen. Für den ser anfreunden. In der Nacharbeitung ist die Auffassung: Man kennt ja das Dorf und Saalbaukörper wurde ein nachvollziehba- das Projekt der Architekten Mutschlechner/ wir wissen schon, wo was hingehört. res konstruktives Konzept erarbeitet, eine Schug noch krasser, noch monumentaler, Durch einen Wettbewerb kommt man viel- konstruktive Definition ist beim auskragen- noch heftiger geworden. Was das Projekt leicht drauf, dass man das als Verwalter den Rathausbaukörper nicht nachvollzieh- Rinner/Gotschy betrifft, so sind im Pro- doch nicht so genau weiß und es wäre bar. Überzeugen können die räumliche tokoll die Punkte aufgelistet, die noch ge- sicher ganz was anderes rausgekommen, Durchbildung und der Durchgang vom obe- ändert werden sollen. Die kleinen noch wenn wir jemanden einen Auftrag mit ren zum unteren Platzniveau und die Verbin- vorhandenen Mängel können in der nächs- konkreten Forderungen gegeben hätten. dung vom Luftgeschoss mit dem Gemein- ten Planungsphase behoben werden. Ich glaube jetzt im Nachhinein, wir hätten dehaus und dem Saalfoyer. Die innenräum- Vom Konzept her und von der grundsätz- es falsch gemacht. liche Durchbildung des Rathauses ist sehr Der Wettbewerb bringt ganz viel für Auszug aus der Bewertung des Projektes Nr. 23 nach der Überarbeitung lichen Idee, wie die Baukörper ausschauen, differenziert und überzeugend. In volumet- wie sie liegen und auch was die Fassade rischer Hinsicht wird die klare Sockelzone betrifft, sind die Entscheidungen getroffen. positiv bewertet, die Egalisierung der Fas- TB sadenmotive von Rathausfassade und Wie schauen die nächsten Schritte aus, und wie wollen Sie das Projekt finanzieren? Sockelbereich ist nicht überzeugend. Durch AK die vorgeschlagene Formsprache und Ma- Die Finanzierung für die Projektierung ist gesichert, außerdem gibt es Zusagen terialwahl der einzelnen Baukörper wird die für Förderungen für die Bibliothek und den Mächtigkeit der Anlage unangemessen be- Sozialsprengel. In der ersten Bauphase tont und unterstrichen. Dies entspricht bleibt das Kulthurhaus stehen, es werden nicht den örtlichen Gegebenheiten. die Tiefgarage samt Zufahrt sowie die Ge- Bei einer Anpassung des Projektes an die bäude auf der Stelle der alten Schule und entsprechenden Normen (Brandschutz, des Pfarrheims errichtet werden. Um einen Statik, ...) ist eine reduzierte Leichtigkeit und Teil der Finanzierung abzudecken, ist ge- eine stärkere Massierung zu erwarten. 68 Wettbewerbe / Concorsi – Wettbewerb Dorfkern Völs Mai Maggio 2002 Auszug aus der Bewertung des Projektes Nr. 26 nach der Überarbeitung turrisbabel 55 entwickelt werden. 3 Die fünfte Ansicht des Rathauskörpers (Dach) ist zu überarbeiten. 4 Die Verwendung von Glas und 26 Die bestehenden Projektqualitäten sind lokalem Stein ist im Zusammenhang von in der Überarbeitungsphase erhalten ge- Fassade und Platz zu verstehen. 5 Die blieben. Die Nutzungen sind neu geordnet, Belichtungssituation des Saales ist aus der die Zugangssituationen räumlich qualifi- Massigkeit in die durchgehende Sockel- ziert weitergeführt. Das Rathausgebäude wand einzufügen, sodass im Gegensatz ist bis ins Kellergeschoss strukturell wahr- zur Vertikalität des Rathauses die Horizonta- nehmbar. Der Baukörper des Saales stellt lität des Sockels zum Ausdruck kommt. die Platzkante dar. Durch die Schichtung 6 Die strukturelle Formulierung der der Eingangszone ist er auch vom Platz Aufgänge im Sockel ist zu präzisieren. aus erlebbar. In dieser Form ist ein unter- 7 Grundsätzlich sind alle Grundrisse strin- irdischer Saal denkbar. Nicht nachvoll- genter und innenräumlich präziser zu for- ziehbar sind die Applikationen von Sym- mulieren. 8 Das räumlich spannende Motiv bolelementen, sie erscheinen vordergrün- der losgelösten Fassade am Kirchplatz mit dig und stehen im krassen Widerspruch dahinterliegender Zwischenzone ist in die- zum klaren Konzept. Die Kommission ser Form räumlich nicht erlebbar. Die Po- empfiehlt das Projekt 26 zur Realisierung, sitionierung des Liftes und der Treppe ist zu mit folgenden Auflagen: überdenken. 9 Die Raumhöhe des Saales 1 Die Applikationen von symbolischen ist präziser zu studieren. 10 Die angedachte Gestaltungselementen sind wegzulassen. Interpretation historischer Elemente im 2 Die Fassaden – insbesondere die Rathaus- Bereich der Sockelzone ist bezüglich fassade – müssen spezifisch für den Ort der plakativen Gestaltung zu überprüfen. turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Wettbewerb Dorfkern Völs – Wettbewerbe / Concorsi 69 26 2. Preis ex aequo Arch. Uwe Rinner (I – Latsch) Arch. Alexander Gotschy (A–Salzburg) Mitarbeiter: Stefan Ghetter, Jürgen Pichler 23 2. Preis ex aequo Arch. Martin Mutschlechner (I–Brixen) Arch. Karl Schug (A– Innsbruck) 70 Wettbewerbe / Concorsi – Wettbewerb Dorfkern Völs 01 3. Preis Arch. Stefan Arnoldi (D – München) Mai Maggio 2002 02 2. Ausscheidungsrunde Arch. Wolfgang Simmerle (I–Bozen) Mitarbeiter: Dipl. Ing. Kathrin Lenz, Arch. Stefan Gasser, Alexander Ebner 05 07 2. Ausscheidungsrunde Anerkennung Arch. Matteo Scagnol Arch. Karl Murero (A– Klagenfurt) Arch. Sandy Attia (I–Brixen) Giuseppe Bresciano, Stefanie Murero, Mario Paintner (A– Wien) turrisbabel 55 turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Wettbewerb Dorfkern Völs – Wettbewerbe / Concorsi 71 10 18 2. Ausscheidungsrunde 2. Ausscheidungsrunde Arch. Wilfried Moroder (I–Bozen) Arch. Konrad Rieper (I–Bozen) Mitarbeiter: Iris Mayer, Bettina Platter Mitarbeiter: Claudia Bahr, Katrin Raab 21 23 2. Ausscheidungsrunde 2. Preis ex aequo Noldin & Noldin Architekten – Arch. Rainer Arch. Martin Mutschlechner (I–Brixen) Noldin, Dipl. Ing. Regina Noldin (A– Innsbruck) Arch. Karl Schug (A– Innsbruck) Mitarbeiter: Andreas Hausbacher, Anke Knabel-Donau, Nicoletta Krudl 72 Wettbewerbe / Concorsi – Wettbewerb Dorfkern Völs 26 Mai Maggio 2002 28 2. Preis ex aequo 2. Ausscheidungsrunde Arch. Uwe Rinner (I – Latsch) Dipl. Ing. Armin Th. Draxl (A–Wien) Arch. Alexander Gotschy (A–Salzburg) Mitarbeiter: Stefan Ghetter, Jürgen Pichler 30 31 Anerkennung 2. Ausscheidungsrunde Arch. Johannes Zeininger Arch. Oswald Zoeggeler (I–Bozen) Arch. Angelika Zeininger (A–Wien) Mitarbeiter: Arch. Domenico Mariani, Mitarbeiter: Emanuel Irsara, Arch. Raffaello Furlan, Arch. Sabrina Hubert Marz, Sebastian Soukup Pievani, Gotthard Kerschbaumer turrisbabel 55 turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Wettbewerb Dorfkern Völs – Wettbewerbe / Concorsi 73 Das Projekt 23 erhält eine Spesenvergütung einander bzw. mit dem Ort hat klar ge- von 2.582,28 Euro (5.000.000 Lire) für die macht, dass das besondere Völs dann am Überarbeitungsphase, das Projekt 26 erhält besten „fortgeführt“ wird, wenn der Ring 6.713,94 Euro (13.000.000 Lire) als Anzah- um die Kirche geschlossen, nicht kontra- lung für das Projektierungshonorar. punktiert wird, wenn die weitere Bebauung sich den Hügel herab auflockert, nicht Projektverfasser konzentriert, wenn der öffentliche Raum anders ist, offener, und nicht den geschlos- Nr. 23: Arch. Martin Mutschlechner, Karl senen Platz der Kirche wiederholt. Schug; Mitarbeiter: Hannes Schuster, Matthias Hirschhuber. Sonderfachleute: DI Chris- Unter den eingereichten Arbeiten gab es tian Aste (Statik), DI Kessler (Aufzüge) zwei, die dies angedacht haben, dann aber Nr. 26: Arch. Uwe Rinner, Arch. Alex Gotschy; nicht ausreichend konsequent im Detail Mitarbeiter: Stefan Ghetta, Jürgen Pichler aufzeigten. Nach langer Diskussion einig- Das Bauvorhaben erfordert eine komplexe te sich die Jury, den Wettbewerb mit zwei Betreuung und Konsultierung in Architek- ex aequo gereihten Projekten abzuschlie- turfragen. Die Kommission empfiehlt somit ßen und dem Auslober die weitere Vor- der Gemeinde, fachkundige Berater zu kon- gangsweise zu empfehlen. Die Kuverts sultieren, welche die Aufgabe gut kennen. wurden geöffnet, der Wettbewerb abgeschlossen und die Gemeinde hat die Emp- Ein kurzes Statement zum Wettbewerb in der Jury fehlungen umgesetzt: Sie hat beide Preisträger zu einem ausführlichen Gespräch mit der versammelten Jury eingeladen, bei- Vorab sei angemerkt, dass die hohe Quali- den Verfassern einen Auftrag zur Überar- tät der Wettbewerbsvorbereitung wie auch beitung der Projekte erteilt und bestimmt, die hohe Qualität aller eingereichten Arbei- dass die Mitglieder der Jury über die über- ten von allen Jurymitgliedern mehrmals arbeiteten Projekte entscheiden sollen. anerkennend hervorgehoben worden sind. 26 Die Aufgabe war anspruchsvoll, sie ist von Zwei Monate später ist die Entscheidung allen Beteiligten sehr ernst genommen für das Projekt Rinner/Gotschy gefallen. worden. Der Vergleich der Arbeiten unter- Hansjörg Plattner 74 Wettbewerbe / Concorsi Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 a cura di Andrea D’Affronto Centro mobilità di Brunico. Concorso per la riqualificazione della zona ferroviaria Oggetto del concorso era la riqualifica- Italia, Iugoslavia, Lettonia, Liechtenstein, zione complessiva della zona della stazione Lituania, Lussemburgo, Macedonia, ferroviaria attraverso la riorganizzazione Moldavia, Norvegia, Olanda, Polonia, Por- degli spazi e l’inserimento di nuove strut- togallo, Repubblica Ceca, Romania, Rus- ture e di nuove volumetrie. Dovevano es- sia, Svezia, Svizzera, Slovacchia, Slove- sere progettati: il Centro mobilità, la stazio- nia, Spagna, Turchia, Ucraina e Ungheria. ne autocorriere ed i punti di partenza, l’officina ed il deposito autocorriere, il park La situazione and ride, circa 20.000 m riservati all’edili3 zia residenziale ed in parte al commercio e L’area in oggetto si trova in zona centrale, circa 24.000 m di attrezzature collettive ad ovest rispetto al centro storico. Il trat- destinati a ristorante e bar, discoteca e uf- to ferroviario della stazione è collocato in fici. Dovevano essere pensati anche colle- direzione sud-ovest/nord-est. L’espansio- gamenti funzionali alle nuove strutture ne della città di Brunico ha progressiva- ed alla circolazione cittadina nel più am- mente occupato tutti gli spazi circostanti pio contesto, trovando soluzioni per su- la stazione ferroviaria, che è diventata ora, perare elementi di divisione naturali, suo malgrado, un elemento statico di se- rappresentati da dislivelli o altro, ed ele- parazione in un contesto urbano in fase menti di divisione architettonici quali i di sviluppo costante. Ad est della stazione binari e la situazione urbanistica attuale. ferroviaria si trova una zona esclusivamen- Era richiesto un collegamento viario del- te residenziale (tra via Europa e via Michael l’area verso sud con via San Lorenzo ed Pacher) che si estende fino al centro stori- un collegamento pedonale e ciclabile diret- co. A sud, l’area del concorso confina con to tra centro mobilità e piana di Stegona. una zona produttiva ed in parte residen- Il concorso, di tipo anonimo, è stato divi- ziale che separa l’area da via San Lorenzo. so in due fasi: fase delle idee e fase di pro- A nord-ovest, tra i binari ed il torrente gettazione. L’area del concorso era costi- Rienza, si trova lo scalo legnami e, ad un tuita dall’intera zona ferroviaria e includeva livello inferiore, una zona piana ed ampia la viabilità circostante (area prima fase). lungo via S. Croce, p.zza Mercato e via Per la seconda fase, l’area era limitata alla Stegona che si presenta libera, utilizzata zona posta a sud-est della stazione ferro- da secoli per la fiera di Stegona, per mani- viaria (area seconda fase). Erano autoriz- festazioni, mercati e altro, che separa Bru- zati alla partecipazione i gruppi di lavoro nico dall’abitato di Stegona. 3 costituiti da architetti e/o ingegneri insieme ad esperti di mobilità o trasporti e di urba- Gli obiettivi nistica. Sono stati presentati 74 progetti; tra questi sono stati scelti dalla giuria 18 Il concorso è nato dal ripensamento com- progetti per la seconda fase. L’area di am- plessivo del sistema di trasporti della Val missione al concorso comprendeva tutti Pusteria, dalle nuove esigenze della città gli stati dell’Europa intesa in senso geo- di Brunico – alla ricerca di nuovi spazi da grafico e cioè: Albania, Austria, Belgio, destinare ad uffici, al tempo libero e al tu- Bielorussia, Bulgaria, Croazia, Danimarca, rismo cittadino – ed infine dall’intento di Estonia, Finlandia, Francia, Germania, valorizzazione della stazione ferroviaria che Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, può diventare, da elemento di forte divi- 76 Wettbewerbe / Concorsi – Centro mobilità di Brunico. Concorso per la riqualificazione della zona ferroviaria Mai Maggio 2002 1o premio sione del tessuto urbano, un polo attra- Giudici analitici: Peters +Keller ente e da tutti facilmente raggiungibile. - dott. ing. Roberto Rubbo, Prof. Dipl. Ing. M. Peters Lo scopo urbanistico prioritario era una ri- Dipl. Ing. Th. Keller qualificazione complessiva della zona del- (D – Stuttgart) turrisbabel 55 Provincia Autonoma di Bolzano - dott. arch. Paolo De Martin, Comune di Brunico Transportation planning: la stazione ferroviaria attraverso la rior- Ing. Büro Pirker + Pfeiffer ganizzazione degli spazi e l’inserimento - dott. ing. Helmuth Moroder (STA) (D – Reutlingen) di nuove strutture e di nuove cubature. - dott. ing. Franco Ianes, Collaborators: Le strutture di progetto dovevano integrar- Dipl. Ing. St. Sontheimer si urbanisticamente con i quartieri limitrofi - dott. Antonio Sarrecchia – Metropolis Servizi di trasporto ferroviario completandone definizione e forme. La si- Giudici non votanti: 2o premio tuazione o le situazioni d’ingresso erano - dott. ing. arch. Erich Theiner, „Atelier 10: 8“ da integrare nel contesto urbano, rispet- Dipl. Arch. G. Rinderknecht tando il carattere pubblico delle strutture. Dipl. Arch. J. Senn Tutta l’area doveva per sua natura essere (CH – Zürich) Urban planning: perfettamente integrata con la viabilità esi- Ordine Ingegneri di Bolzano - dott. arch. Paolo Berlanda, Ordine Architetti di Bolzano Coordinazione generale: stente (intendendo per viabilità tutti i per- Architektenpartnerschaft Thomas Simma Transportation planning: corsi stradali, ciclabili e pedonali) e la via- (Ruth Mahlknecht, Thomas Simma, Ernst Basler+ Partner AG bilità di progetto costituire un apporto alla Martin Willeit) e Alberto Bocchio. Dipl. Ing. C. Lippuner viabilità cittadina in senso ampio e non M. Rinderknecht (CH –Winterthur) (CH – Zürich) essere solo funzionale al Centro mobilità. Giudizio della giuria al 1o premio Criteri di valutazione Il progetto prevede un lunga pensilina in 3o premio s.d.k.s. Architekten „dummert kirschner sonek stotz“ Arch. M. Sonek cui si inseriscono in forma gentile e proI criteri di valutazione si sono attenuti, porzionata, nei pressi dell’incrocio con Transportation planning: senza seguire un ordine gerarchico, al se- via Marconi, l’edificio del centro mobilità Prof. Jörg Mörner + H. Jünger- guente elenco: ordine urbanistico e arti- e una piazza alberata. Sotto la stessa pen- Herr Freudl colazione; chiarezza; orientabilità; inseri- silina si trovano le isole di partenza delle (D –Darmstadt) (D –Darmstadt) mento nel contesto urbano; collocazione autocorriere che hanno il pregio di esse- 4o premio e funzionalità; accessibilità e viabilità ester- re sullo stesso livello del primo binario e Arch. F. Wohnhaas ne e interne; degli accessi e dei collega- favorire così l’interconnessione tra bus e (D–Ludwigsburg) menti; dei contesti di utilizzo e funzionali; treno. Fra le isole di partenza c’è lo spa- Urban planning: dei settori pubblici e parzialmente pub- zio per un lungo giardino che diventa, ol- Arch. G. Wohnhaas blici; delle strutture di trasporto pubblico tre a spazio per l’attesa, anche luogo pia- (D –Ludwigsburg) integrato; dei percorsi pedonali e ciclabili; cevole di sosta e di ritrovo. Sulla stessa Collaborators: qualità formale degli spazi e delle aree linea coperta da una simile pensilina si Dipl. Ing. A. Baumgartner scoperte delle strutture di trasporto pub- sviluppa in modo organico l’area bus. blico integrato dei volumi edilizi, del loro La cubatura destinata al terziario si trova Premio speciale raggruppamento e sviluppo altimetrico; in un edificio di tre piani posto vicino al Prof. Arch. R. Rizzi adempimento del programma planivo- confine dell’area del concorso dalla parte Arch. M. Eleonora Cavasino lumetrico; disposizione delle aree scoper- della città. Il progetto si inserisce in for- Arch. M. Gallamino te; realizzabilità economica e tecnica. ma lineare e semplice, in modo intelligen- Arch. K. Mayr, te e misurato nel contesto urbano di Bru- (I–Venezia) Collaborators: Composizione della giuria R. El-Asmar, L. Gondoni, nico. La struttura del progetto rimane flessibile e si presta alla realizzazione per S. Pauletto, L. Bosi, La giuria era composta da 13 membri, fasi e ad un’ulteriore crescita del centro B. Mogiardo, M. Cattacin di cui 8 giudici tecnici e 5 giudici analitici. mobilità. I volumi previsti creano un mar- Giudici tecnici: gine alla città lasciando al tempo stesso Premio speciale - prof. arch. Ranko Radovic (Belgrado) ampi spazi per la mobilità e l’apertura ad AV1 Architekten - prof. ing. Wolfgang Wirth (Monaco) una prospettiva per uno sviluppo futuro. Butz, Dujmovic, Dchanné, - dott. Arch. Manuel de Las Casas (Madrid) La mobilità di tutti i mezzi di trasporto in- urig - dott. ing. Willi Hüsler (Zurigo) tegrato è strutturata su un solo livello e Transportation planning: - prof. arch. Bernardo Secchi (Milano) definita molto chiaramente. Gli utenti Arcadis Asal (D –Kaiserslautern) - dott. arch. Olli Pekka Jokela (Helsinki) trovano e riconoscono con immediatezza Specialists: - prof. arch. David Turnbull (Londra) tutti i mezzi di trasporto. L’isola di partenza Dipl. Ing. Martin Reichrath - dott. ing. Hans Kriebernegg (Graz) diventa luogo di incontro in un piacevole (D –Kaiserslautern) giardino che denota anche una certa sen- di Brunico. 4 Il lungo tetto anulare co- sibilità poetica. La giuria invita i proget- me centro dell’ annodamento del traffico tisti a rivedere alcuni particolari legati (ferrovia, autobus, P&R, pedoni/biciclette), alla mobilità che non sono stati sufficien- inconfondibile nella sua forma (identità), temente approfonditi (ad es. larghezza chiaramente strutturato con la sua pre- del marciapiede del 1 binario). Inoltre cisa direzione. 5 Il “centro naturale” co- deve essere valutata la collocazione dei me spazio (luogo) di incontro, di comuni- parcheggi per bus in superficie. cazione. Collega gli aspetti funzionali di o un centro di mobilità (cambio e distribu- Relazione di progetto zione di vari mezzi di trasporto) con qualità atmosferiche (sostare, rilassarsi). 1 Inserimento sensibile ed in scala adatta Parte flessibile che può essere “arredata” alla struttura viabilistica e costruttiva nel sempre in nuovi modi diversi in relazio- contesto urbano. Il centro di mobilità come ne alle situazioni che cambiano (edicola, elemento lineare che segue la linea ferro- angoli di lettura, zona di sosta…). Il buon viaria. 2 In parallelo l’edificio con i servizi orientamento e la chiarezza permettono del comune di Brunico, per schermare con un viaggiare rilassato. 6 Il preciso colle- la sua forma longitudinale la vicina zona gamento tra gli spazi di traffico e le aree produttiva. 3 La piazza della stazione al- di servizio dei diversi mezzi di trasporto berata è parte integrante e significativa tra crea una struttura logistica efficiente e il nuovo centro di mobilità ed il comune permette un chiaro svolgersi del servizio. 78 Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 Giancarlo Baccoli Kunst Arte Un Museo per Bruno Munari: “Prime idee” A Cavalese, in provincia di Trento, nasce Povera con Zorio, Calzolari, Costa, ecc… il 30 giugno 2001 un Centro d’Arte Contem- Lungo il percorso, Veronesi, Nagasawa, poranea dedicato a Bruno Munari. Un fat- Mauri, Mirko, Novelli, Fontana, Melotti, to di tale levatura culturale è avvenuto gra- Perilli, Santomaso, Turcato, Tancredi e tan- zie alla collaborazione di un collezionista ti altri. Al piano superiore è la ricchezza e ed il Comune. L’uno ha messo a disposi- l’unicità della raccolta: Bruno Munari. zione quello che in tanti anni di frequenta- Con lui abbiamo inaugurato il Centro invi- zione del mondo artistico aveva raccolto tando in un convegno critici e docenti di in opere ed esperienza, l’altro ha saggia- chiara fama, a lui è stato dedicato il cata- mente predisposto un palazzo del centro logo Scheiwiller che raccoglie i lavori di storico per accogliere questa insperata for- progettazione editoriale di proprietà del tuna. Non solo, nella stessa sede si crea Centro. Personaggio di primissimo piano un laboratorio ad indirizzo munariano per nell’Arte italiana del ’900, Bruno Munari le scuole materne ed elementari, che con- fa parte del 2o futurismo, assumendo pre- sente, anche alle scuole medie e superiori sto una posizione critica nei confronti di usufruire gratuitamente di lezioni e vi- dello stesso. Partecipa a diverse Biennali site guidate con il Direttore del Centro. di Venezia, alla Quadriennale di Roma del Una distribuzione generosa di tanta cul- 1935, alla Triennale di Milano del 1936 e tura ad adulti e a ragazzi in età scolare 1940. Sue sono le “Macchine Inutili”del raggiunta dalla collaborazione tra interes- 1930, le “Scritture illeggibili” del 1947, i se pubblico ed interesse privato. “Negativi-Positivi”e le “Sculture da viaggio” del 1950 e le “Forchette Parlanti” del Ma entriamo! Si accede a questo acco- 1958. Vincitore di tre edizioni del “Com- gliente palazzo del ’700, adibito a casa di passo d’oro”, del “Premio Lego”, del “Pre- vacanza della famiglia Firmian e succes- mio Andersen” come migliore autore per sivamente sede di un orfanotrofio e quin- l’infanzia, del premio Accademia dei Lin- di di una scuola superiore, attraverso un cei 1985. Muore nell’ottobre 1998. bel portone di epoca ed una comoda scala tutta in pietra. Il Museo si sviluppa su Ho la fortuna di potervi parlare di Munari due piani. Al piano inferiore gli uffici e sostenuto dalla mia esperienza personale, l’esposizione della collezione. Un salone dicendovi quindi cose di prima fonte, non centrale con bel soffitto a stucco si apre filtrate, ma vissute direttamente con l’artista. su quattro stanze laterali. L’antico pavi- Fu alla fine degli anni ’50 che lo incontrai mento a travi di legno si è conservato in per la prima volta e questo avvenne a Bre- una parte dei locali, una grande stufa ad scia alla galleria Sincron di Armando Nizzi. olle unisce due stanze ed un lezioso Erker La cosa si ripetè più volte e furono sem- mantiene i suoi dipinti d’epoca. Difficile e pre incontri molto significativi per me che, prolisso sarebbe fare un’elencazione delle sempre più ricco ma non sempre soddis- parlanti”. Queste varia- opere, per la quantità delle stesse e per fatto del mondo artistico milanese che zioni sulla forchetta, anzi la diversità delle correnti. Per dare un’idea frequentavo con maniacale assiduità, lo approssimativa possiamo dire che dal fu- vedevo sempre più un personaggio unico definitiva, come mano, turismo, preceduto da alcune esperienze in cui la straordinaria genialità si fondeva sono state disegnate espressioniste è rappresentato da un gi- con una genuina generosità nel concedere nessuno scopo pratico, let ed altre opere di Depero degli anni ’20, agli altri tutto il suo sapere. La prima ope- solamente per far giocare da tre Julius Evola del ’21 e da un centi- ra acquistata fu il “Concavo-Convesso”, naio di documenti autografi e fotografie presentato alla galleria Borromini nel 1948. di architetture del periodo, si arriva all’Arte C’era tutto Munari: una rete per polli (ma- A destra Le “forchette sulla forchetta come prolunga della mano e, in da Bruno Munari senza la fantasia su di un tema apparentemente arido. Foto Ludwig Thalheimer Sopra Una sala del Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese Foto Ludwig Thalheimer 1 Saluti e baci (1992) esercizi di evasione: “Facciamo uno strappo, andiamo al mare” 2 “Ricordi con vuoti di memoria” 3 “Venezia, uno alla volta il gondoliere li porta a Piazza San Marco” turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 1 Un Museo per Bruno Munari: “Prime idee” – Kunst / Arte 81 teriale poverissimo che lui amava) qua- ore per raccogliere le verità dette dal mio drata (geometria da lui preferita) piegata Artista saggio. Già lo studio ricordava un e fissata in due punti, il tutto sospeso al antro misterioso di cose alchemiche, come soffitto con un filo sottilissimo ed illumina- sassi raccolti sulla spiaggia, rami d’albero ta da una lampada puntiforme. tenuti tesi da cordicelle, oggetti in equili- Al minimo alito di vento l’ombra, come brio instabile, il tutto legato con amore e cosa misteriosa, si rifletteva sulle pareti sensibilità. Lo studio era un punto d’in- creando situazioni sempre diverse che contro per persone diverse che, come me, la nostra fantasia andava a completare. chiedevano qualcosa al Maestro per risol- Dino Buzzati in un suo scritto del 1948 così vere problemi pratici o di fantasia, a vol- lo descrive: “Ora egli ha inventato anche te anche estremamente personali. Fu du- le nuvole. Sono dei rettangoli o quadrati di rante questi incontri che Munari mi regalò reticella metallica, piegati a forma di con- le cose più preziose che mi rimasero di lui. chiglia, anch’esse vanno appese al soffitto La collezione si arricchiva sempre più ed e basta un piccolo soffio a farle ruotare len- insieme si decise di raccogliere le “prime tamente. Allora le curve superfici di rete, idee”. Erano disegni, pastelli, tecniche mi- nel gioco della prospettiva, hanno curiosi ste di progetti delle sue invenzioni ma so- effetti cangianti e le loro ombre sulle pa- prattutto tantissimi legati all’editoria: lavo- reti si contorcono in continue metamorfo- ri grafici per le copertine di case editrici, si imitando il solenne moto dei nuvoloni gli originali di “Nella notte buia”, ”Nella d’estate ed esprimendo l’irreparabile fuga nebbia di Milano”, “Disegnare un albero”, del tempo. Un industriale svizzero tiene ”Disegnare il sole”o le illustrazioni per una macchina inutile di Munari appesa nel i libri Gianni Rodari e tante altre cose. mezzo del suo ufficio e nei momenti diffi- Senza dimenticare i voluti errori di scrittu- cili la contempla: sembra che spesso la ra o di colore, le omissioni di regole o di macchina gli dia buoni consigli e generi- protocolli dei quali sempre Munari anda- camente lo esorti alla serenità e alla sag- va, con il suo malizioso sorrisetto, a sotto- gezza. Un giorno è venuto un falegname lineare come indispensabili per la realiz- per aggiustare un mobile; era un uomo zazione di quello che stava attuando, se- umilissimo, che viveva in una stanza dis- condo quel metodo, mai abbandonato, adorna, e non aveva mai sentito parlare della coesistenza della regola e del caso. di futurismo, surrealismo, arte astratta e Munari ha avuto intensi rapporti con il simili. Vista la cosa è rimasto incantato mondo editoriale fin dagli anni trenta. a guardarla e non ha sentito il bisogno Chi non ricorda la sua collaborazione con di spiegazioni. Ha detto soltanto: ”Bello, Ricas, che durò fino ai primi anni quaran- me ne farò uno anch’io”. (Dino Buzzati. ta, quando la stessa sua sopravvivenza 2 3 Galleria Borromini. Edizioni 1948). era legata al mondo della grafica, e solo Mano mano che il tempo passava i nostri più tardi gli fu permesso di interessarsi incontri aumentavano sino al punto, negli di design. L’anguria lirica (‘32), Aquilotto ultimi vent’anni, di vederci nel suo studio implume (‘29), la sua collaborazione con di Milano ogni quindici, venti giorni. Nel Pagano nella conduzione di “Casabella”, frattempo io mi ero trasferito da Brescia “Campo grafico”, “L’ufficio moderno”, a Cavalese ed il viaggio diventava sempre “Poema del vestito di latte”. Purtroppo più lungo, ma erano sufficienti tre-quattro molto è andato perso, molto, custodito 82 Kunst / Arte – Un Museo per Bruno Munari: “Prime idee” Mai Maggio 2002 4 5 6 7 8 turrisbabel 55 turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 Un Museo per Bruno Munari: “Prime idee” – Kunst / Arte 83 Foto: Ludwig Thalheimer in diverse collezioni, forse un po’ troppo tema proposto e come l’apparente gioco gelosamente. Ma c’è una frase di Munari, si trasformi in un lavoro creativo e, uno conservata in un suo manuale del 1997, accanto all’altro, ognuno si esprime sen- che non si può perdere: ”La grafica per la za essere minimamente distratto dal com- stampa è come la matematica per la mu- pagno vicino. La conferma di come Bru- sica: ci deve essere perché serve a strut- no Munari sia realmente paragonabile ad turare il tutto e a dare estetica, ma non un Leonardo dei nostri giorni (detto da si deve notare. Se l’impostazione grafica Picasso) è verificabile in ogni sua mani- risulta troppo evidente allora diventa il festazione. Salendo le scale del Centro soggetto dello stampato, per cui soffoca d’Arte che portano al piano superiore del lo scopo per cui lo stampato è progettato”. palazzo dove è esposta permanentemen- Progetta di qua, progetta di là, Bruno Mu- te la raccolta delle sue opere, accanto al nari, negli ultimi trent’anni della sua vita, laboratorio, è stata appesa ad una pare- ha ideato anche fantastici laboratori di- te una gigantografia di Bruno Munari; dattici operanti in tutto il mondo, da Tokyo la foto lo ritrae mentre sorride, ma si ve- a Gerusalemme, da NewYork a Rio de dono solo i suoi occhi attraverso il taglio Janeiro, senza contare gli innumerevoli di una delle sue famose sculture da viag- sorti in Italia. In ambienti luminosi, molto gio. Mi sono soffermato su quegli occhi stimolanti e con tanto materiale a dispo- e, per un momento, ho avuto l’impres- libro illeggibile, 1958. sizione si insegnerà al bambino, attraver- sione che le sue chiarissime iridi fosse- Ogni linea si muove so giochi appositamente studiati a secon- ro frammentate come quelle di una mo- da delle fasce d’età, il “come si fa a fare”. sca, il cui campo visivo è a 360°! 4 “Sei linee in movimento”, bozzetto per un secondo la sua natura. 5 “Il venditore di animali”, bozzetto per la L’opera di un artista, che nel nostro caso copertina del libro, 1945. sarà contemporaneo, verrà scomposta, 6 “Nella notte buia”, Muggiano Ed., 1956. prendendo in esame i materiali, le tecni- Info Centro d’Arte Contemporanea Libro stampato su vari che, gli strumenti, i colori, le regole ado- Palazzo Firmian, P.tta Rizzoli, 1 perate. Con il bagaglio di elementi ana- I – 38033 Cavalese (TN) zioni. Il libro è stato ri- lizzati, il bambino ricostruirà qualcosa di Tel. 0462 235416 www.artecavalese.it stampato da Corraini personale, assimilando automaticamente E-mail: [email protected] 7 Testo in lingua le informazioni che gli si volevano tras- Il museo rimane aperto al pubblico giapponese di “Dise- mettere. Ci si stupisce nel vedere come da martedì a domenica (16.00 –20.00) bambini delle scuole materne ed eleme- e il laboratorio didattico da martedì ntari siano costantemente stimolati dal a venerdì (16.30 –17.30 / 18.00 –19.00). tipi di carte con poco testo e molte illustra- Ed. (www.corraini.com) gnare il sole”, 1984. 8 “Storie di re Mida”, ed. Einaudi 1983 84 Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 Giovanni Dissegna Buchbesprechung Recensione bibliografica Libria – casa editrice di architettura contemporanea Tra le pubblicazioni di architettura con- no noti, di valorizzare l’architettura co- temporanea spicca per la sua freschezza me cultura diffusa, e di riscoprirla nella un editore lucano di Melfi, per molti versi vita di ogni giorno. Architettura di se- simile al turrisbabel, bilingue e di periferia. conda linea, ma non di seconda classe. Il formato da tasca lo fa scendere dagli Architettura da non perdere. scaffali, per farlo accomodare in treno, autobus, tram… Foto spesso e volentieri Serie About in b/n. Anche se le piccole monografie non permettono una trattazione organica – Baumschlager & Eberle. Profondità e integrale, i progetti e le realizzazioni so- plastiche ed estetiche del neutro no presentati ed illustrati criticamente. A cura di Giacinto Cerviere Ci capita così di entrare in case, musei, ne- [pp. 88, testo italiano-inglese, 1999] gozi, quasi senza volerlo, e ci rimaniamo, – Pep Zazurca Architecture incuriositi, girando per questi ambienti Introduzione di Anataxu Zabealbeascoa spesso spogli ma densi di presenza, che [pp. 72, testo italiano-inglese, 1999] ci magnetizzano ed inducono a pensare. – Cliostraat La scelta degli architetti spazia attraverso Introduzione di Emanuela De Cecco il vecchio continente, dalla Francia attra- Testi di Anna Barbara verso la Mitteleuropa fino alla Grecia, dal- [pp. 80, testo italiano-inglese, 1999] la Catalogna ai Paesi Bassi, una bella ta- – Pietro Carlo Pellegrini Architecture volata di amici che consultano un menù Introduzione di Marco Casamonti fatto di trasparenze, amore per il dettaglio, Testi di Sergio Polano, Marco Mulazzani la paziente ricerca nell’assimilazione del [pp. 112, testo italiano-inglese, 2000] passato e slanci verso il nuovo… La si- – Diacomidis & Haritos. gnora Elsa Prochazka siede accanto a Fran- Un Architettura di trasparenze co Purini, Laura Thermes e Alberto Cuo- A cura di Yorgos Simeoforidis mo (“Doktor Loos”) vicino a Giacinto [pp. 96, testo italiano-inglese, 2001] Cerviere (“Nonluogo e progetto”), vediamo ancora Alberto Cecchetto, Baumschla- Serie By ger&Eberle, Diacomidis&Haritos. Dalla finestra sul parco sale in volute il fumo – Alberto Cecchetto di un sigaro. Pep Zazurca, Bus Architektur, Introduzione di Pippo Ciorra Cliostraat, Gilles Perraudin, o chi altro? [pp. 112, testo italiano-inglese, 2000] Sfogliando questi taccuini ri-scopriamo – Bus architektur. Perceptions nuove periferie e centri storici in cui Introduzione di Antonino Saggio (ancora) fluisce viva linfa architettonica. [pp. 128, testo italiano-inglese, 2001] Una curiosità quasi bambina ci assale, – Gilles Perraudin la gioia di riscoprire l’architettura anco- A cura di Fernanda De Maio ra anonima, primaverile, quella delle ope- [pp. 112, testo italiano-inglese, 2002] re prime, quasi ancora dei Geheimtips. – Elsa Prochazka Quanti di noi conoscono l’architetto Pie- A cura di Fernanda De Maio tro Carlo Pellegrini, che ha ristrutturato [pp. 112, testo italiano-inglese, 2002] in maniera così fine il Museo di San Martino, accanto alla Cattedrale di Lucca? L’immagine di freschezza di cui parlavamo risiede nella volontà dichiarata di Casa editrice LIBRiA dare rilievo agli architetti giovani e me- E-mail: [email protected] turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 85 a cura della redazione [email protected] Bolzano: l’università, i concorsi, la città Una delle molte occasioni perdute senz’al- Desidero, ora che il complesso univer- tro quella di “piazza” Sernesi, che avrebbe sitario di Bolzano sta acquisendo la sa- potuto diventare la cerniera privilegiata goma urbana definitiva, svolgere alcune delle relazioni che una sede universita- considerazioni di vario ordine che in ogni ria intesse con la sua città, potendo così caso possono valere anche per altri inter- rendere luogo fisico uno dei nodi della venti importanti più o meno recenti. rete planetaria del sapere e della ricerca. La ricognizione del sito genera impressio- In definitiva la nuova università di Bolza- ni che formulerò di seguito. I volumi che no riproduce l’eterotopia dell’ospedale compongono il complesso si “precipitano” borghese che va a sostituire, mancando nel tessuto urbano occupando un intersti- la sfida delineata da una precedente valo- zio funzionale della maglia preesistente. rizzazione, ovvero di restituire ospedale e In questo modo l’edificio parebbe espri- spazi alla città, di rendere il museo prima mere l’intenzione di darsi una propria iden- e l’università poi luogo urbano con la po- tità figurale rispetto alla quinta urbana tenzialità di innescare relazioni costruttive. consolidata. Nel fare ciò entra in relazione Credo che l’operazione di attribuire all’isti- con una serie di spazi aperti, quali strade tuto del concorso la capacità di fornire come via Cassa di Risparmio, uno slargo valori fondativi per una città e nello spe- tra via Da Vinci e via Sernesi, risultato di cifico per la Bolzano contemporanea, ab- un’assenza di disegno urbano e su cui si bia mostrato in questa ed altre sedi tutti sono stratificate accidentalmente funzioni i suoi limiti. Il concorso di architettura è che hanno inflitto l’immagine della resi- uno strumento che può essere messo in dualità. In modo meno diretto si “appog- campo solamente nel quadro di un per- gia” poi ad una piazza cui è stato fatto as- corso progettuale complessivo, all’inter- sumere il ruolo di un sagrato fuori scala. no del quale si danno orientamenti di sviluppo e di crescita sociale e culturale I volumi irrompono con indifferenza tota- ma dove soprattutto si ragioni sulla città. le rispetto alle spazialità urbane prossimali Il caso dell’università di Bolzano è però ad oggi irrisolte, rinunciando ad un ruolo rappresentativo di prassi che hanno potuto che invece doveva essere quello dell’in- consolidarsi in assenza di una riflessione terferenza positiva, capace di creare nuo- approfondita ed a tutto campo sul territo- ve relazioni che il rango delle funzioni rio urbano e sulle modalità di trasforma- insediate meritavano di svolgere nei con- zione che lo investono. Tale riflessione de- fronti di Bolzano. La necessità di riquali- ve svolgersi non in termini di azzonamenti ficare il rapporto figurale del contesto era e norme né tanto meno di estetiche con- evidente in questo come in altri casi ma trapposte ma piuttosto cogliendone e svi- non è invece stata colta da alcuno dei li- luppando un’idea di città. La città ed i suoi velli dei procedimenti che ne hanno porta- abitanti infatti sono le sole vittime della to alla realizzazione. divergenza schizofrenica tra Piano omni- L’indifferenza degli edifici al contesto non comprensivo e totalizzante, manifesta- è neppure in grado di produrre significati zione di una pratica di gestione del terri- nuovi: la scansione delle aperture carat- torio deresponsabilizzante della filiera terizzata da una rigidità manualistica, gli decisionale, ed una composizione archi- accessi che delegheranno la loro rilevan- tettonica autoreferenziale che si attribui- za urbana a semplici insegne, la compo- sce valore dalla ridondanza dei segni. sizione dei corpi di fabbrica all’insegna di una risposta volumetrica semplicisti- Il territorio urbano non è più vissuto in camente limitata al programma funziona- modo integrato, non esiste più il concetto le, sono le emergenze maggiormente ri- di architettura della città, intesa come mo- levanti di una grande occasione perduta. do di operare che si preoccupa di mettere 86 [email protected] Mai Maggio 2002 turrisbabel 55 in relazione “poetica” le parti che costi- Ebbene, mi sono divertito molto, a lavo- tuiscono Bolzano, attraverso le modula- rare senza regole e compromessi, senza zioni dei possibili rapporti, interno ester- interlocutori e committenti, senza dover no, spazi aperti e costruiti, ecc. rendere conto a nessuno, se non a me Solo recuperando la capacità di riconosce- stesso. Consegnati gli elaborati si ritorna re e valorizzare gli elementi costitutivi del al solito trantran, pompati di autostima sistema urbano si potrà disporre di basi ed entusiasmo. L‘autoanalisi resuscita un adeguate a produrre gli orientamenti fon- ego molto forte, aahhh sono proprio an- dativi per un’idea di città che è dramma- cora bravo, …fin qui tutto bene. ticamente assente ma che alla soglia di A consegna avvenuta, subentra la curio- grandi trasformazioni è assolutamente in- sità sugli altri partecipanti, sui loro elabora- dispensabile. I principi della cultura del ti e sulle loro soluzioni per lo stesso tema. progetto devono essere messi in campo Scopro che vi sono altri 132 lupi solitari con l’obiettivo di risolvere la dicotomia che hanno condiviso le mie stesse emozio- disciplinare che vige oggi nelle modalità ni, proponendo soluzioni per una piscinot- di trasformazione del territorio: il Piano ta un po’ complessa, in ambiente sensibile. non può essere più generalizzante e pre- Faccio un rapido calcolo: ho lavorato, col- tendere onnipotenza, né il progetto di laboratori compresi, ca 40 giorni per arri- architettura (come vissuto in Alto Adige) vare a degli elaborati presentabili, senza deve più perseguire modalità narcisistiche. strafare, ben al di sopra comunque della Ritengo che però si debba porre grande famigerata soglia dell’infamia. Il calcolo attenzione ad evitare che si verifichino va fatto per 132 studi. Risultato 5.280 gior- condizioni opposte: parti di città, sottosi- ni, diviso per 230 giorni lavorativi annui stemi complessi che necessitano di inte- di un qualsiasi impiegato = risultato 22-25 grazione, di qualità e di rispetto, disegna- anni di lavoro, a seconda dell’impegno, te pensando esclusivamente in termini coordinatori del concorso e commissioni volumetrici e trasformando schemi funzio- comprese nel calcolo. Abbiamo messo nali in architettura oppure avendo a men- a disposizione 25 anni di lavoro. Per che te villaggi multipiano decontestualizzati cosa? Per avere un incarico? Per misurar- e decontestualizzanti sono i possibili rischi. ci e per vedere chi è il più bravo di noi. Deve nascere ed essere attuata un’idea C’è qualcosa di marcio ed obsoleto che di città condivisa ma comunque armoni- non quadra piú in quest’ottica dei concor- camente ancorata alle specificità discipli- si di architettura. 22-25 anni sono quasi nari con il chiaro obiettivo di produrre una vita intera di lavoro, non uno scherzo. spazialità e territori urbani capaci di con- Un regalo all’Amministrazione Pubblica? figurare nella puntualità degli interventi, Sembra ritornare ai tempi di Cicjkov e dei una significazione “glocal”, di appartenen- nobili russi che contavano le anime dei loro za globale e di valorizzazione locale rispet- possedimenti, barando su quelle morte. to al sistema urbano di Bolzano. No!!, noi architetti non possiamo Thomas M. Demetz e non dobbiamo prostrarci più a questo sotterfugio squallido, che ci vogliono pro- Alla cortese attenzione del Direttore pinare, prendendoci per l’orgoglio e per Gentile Direttore, vorrei sottoporre queste il portafoglio. Se vogliamo misurarci tra mie riflessioni in merito ai concorsi di di noi possiamo inventarci un giochino a architettura ai lettori della nostra rivista: premi, annuale, riservato ai giovani e/o Recentemente ho partecipato ad un con- ai meno giovani. Il nostro lavoro intellet- corso di architettura; un po’ per vanità (non tuale non è a ribasso d’asta. vi avevo pressoché mai partecipato in 25 Mettiamo pure a disposizione questi 25 anni di intenso lavoro) un po’ per prestigio, anni a cause più nobili. C’è un intero mon- perché il concorso era stato indetto in un do meno fortunato del nostro, al quale comune nel quale avevamo svolto nel cor- possiamo, se proprio vogliamo, donare il so degli anni intenso lavoro professionale nostro tempo, il nostro sapere, le nostre e un po’ per amorproprio, per avere un ri- esperienze. Mai più a vuoto come nei con- scontro sulle mie capacitá intellettive, che, corsi. E beninteso, anche se per puro caso si sa, il troppo lavoro svilisce e appiattisce. dovessi vincere questo concorso, mi re- turrisbabel 55 Mai Maggio 2002 [email protected] 87 sterebbero sullo stomaco i 5.240 giorni che cipazione limitata, una rotazione nei con- Pressemitteilung / Comunicato stampa sono stati investiti per il nulla più comple- corsi ad inviti (pagati), bens’intenda non Architekturausstellung „State of Flux“ to; non per la reinvenzione del modo di per salvaguardare vecchi privilegi, associa- Delugan_Meissl Architekten, Wien abitare, non per una qualsiasi soluzione moci, reinventiamo un nuovo mestiere, di una suburbe complessa, per un pezzo vecchio come il mondo (non quello delle di città o per un’utopia di piano …5.240 buone donne, che anche quelle di gratis giorni = 22-25 anni per una piscinotta. non fanno e non hanno mai fatto niente), Anche il vignettista del Dolomiten di og- del procacciatore di affari o del distributore gi ci prende garbatamente in giro. Siamo di risorse. Quello che sta succedendo non da tempo abituati di venire bombardati è più nei parametri normali del buon dalle notizie di borsa, accecati da facili senso. E non nascondiamoci dietro l’Eu- guadagni degli anni passati, rimessi in ropa e i suoi parametri. La lobby dei “con- carreggiata dalle forti perdite che nessu- corsi di architettura a tutti costi e anche no ammette, per venti volte al giorno ci per un cesso” va fermata. sorbiamo le quotazioni dei Mibtel, Mib30, Non facciamoci imbambolare da chi con- Innerhalb der vielzitierten „Jungen Ar- Numtel, Nasdaq ecc. Ora, se seguiamo il tinua a farci credere nell’importanza dei chitektengeneration“ aus Wien nehmen nostro calcolo, possiamo “divertirci” per concorsi, nell’elevarsi al cielo della qualità Delugan_Meissl eine Sonderstellung ein. vedere quanti soldi sono stati “bruciati” delle proposte grazie ai concorsi, non è Das Team um Roman Delugan und Elke della “borsa nostra” dalla tanto amata e vero niente… chi ci quadagna sono i soliti Meissl konnte sich früh mit großen Pro- decantata “borsa dei concorsi”: Conside- noti… e chi ci perde siamo tutti noi, come jekten wie beispielsweise durch markante riamo che un architetto debba guadagna- la recente imposizione del 20% di sconto Statements im Zuge des Wiener Hoch- re tra le 500.000.- Lire = ~260 Euro ai istituzionalizzato di mamma, … pardon hausbooms sowie im Städtebau profilie- 2.000.000.- = ~1000 Euro al giorno, asse- matrigna Provincia degli onorari dei La- ren. Delugan_Meissl stehen für eine de- standoci attorno ai 300 Euro giornalieri, vori pubblici insegna. Potremmo propor- zidiert zeitgenössische, international orien- per abbassare la media e venire incontro re in cambio di applicarci il 20% di sconto tierte Architektur, die mit modernsten ai colleghi più giovani (se qualcuno dice sulle tasse che paghiamo, ma questo Entwurfsinstrumenten, neuesten Techno- che è troppo, meglio che apra un bar), frui- un’altra volta, … dopo il decentramento logien und experimentellen Gestaltungs- tori primi dei concorsi, e arriviamo alla fiscale del senatur! ideen operiert, um selbst klassisch restrik- bella cifra tonda di 3,144 miliardidilire = Cordiali saluti, Walter Maurmayr tive Aufgaben wie beispielsweise den 1milione e mezzodieuro in onorari bruciati gemeinnützigen Wohnbau ganz auf der dalla piscinotta in questione. Non male, Spettabile turrisbabel, Höhe der Zeit zu interpretieren. Die Aus- una rapina legalizzata. È chiaro che agli sono Paola Bitorzoli, laureanda presso stellung auf einer Fläche von ca. 300 m2 amministratori fa molto comodo questo il Dip. di Processi e Metodi delle Produ- vermittelt als eine Art „begehbares Por- stato di fatto, e si sentono poi in dovere zione Edilizie, della Facoltà di Architettura trait“ nicht nur exemplarische Projekte di esporre gli elaborati e stampare persino di Firenze. Il mio relatore è il professor und zentrale gestalterische Parameter, son- un librucolo. È un po’ meno chiaro che Antonio Lauria. Il tema di tesi, è ancora dern auch die spezifische Raumerfahrung, faccia masochisticamente piacere anche a in via di sviluppo, ma l’argomento sono die im Zentrum der Arbeiten von Delu- noi, questo giochetto, che accettiamo senza i canili. Vi scrivo su il consiglio del mio gan_Meissl steht. Damit wird experimen- fiatare. Anzi, viene continuamente incenti- relatore, visto che la vostra rivista tratta telle Architektur nicht nur zum Gegenstand vato e ci viene venduto come il toccasana temi monografici. Vi chiedo pertanto se der Ausstellung, sondern auch ihr unmit- anche dai nostri ordini professionali. E che avete mai pubblicato qualcosa sui canili telbarer Träger. Der gezielte Einsatz von nessuno mi tenti di abbindolare parlando- e sul fenomeno del randagismo. Vi rin- Medientechnologie wird genutzt, um mi di libera concorrenza e libero mercato e grazio e Vi porgo i miei più sentiti saluti. unkonventionelle Zugänge für ein breites queste balle qui. Proviamo a proporre un paolabitorzoli Publikum zum Thema Architektur zu schaffen und gleichzeitig das Format „Archi- meccanismo simile all’Ordine degli Avvocati o dei Dottori Commercialisti o degli È proprio vero: turrisbabel è una rivista tektur-Ausstellung“ weiterzuentwickeln. Odontoiatri (chi fa la più bella protesi, calco da cani, con tutto quel bau-bau-bauen… > kunst Meran im haus der Sparkasse e dentiera di prova compresi). Anche loro Un saluto al diretùr Luigi “Frisky” Scolari. Lauben 163, Meran 20. 04. – 09. 07. 2002 vivono nello stesso libero mercato, con Alberto Di – So 10 – 18 Uhr una concorrenza forse ancora più agguerrita. Ci manderebbero letteralmente in quel Mostra di Architettura „State of Flux“ paese… C’è qualcosa che non funziona… Delugan_Meissl Architetti, Vienna Abbiamo bisogno di lavoro? Di equa redi- Nell’ambito dei famosissimi “Giovani ar- stribuzione del lavoro? Troviamola una chitetti” di Vienna, Delugan_Meissl occu- soluzione dignitosa, una rotazione di parte- pano un posto preminente. Il team ha 88 [email protected] Mai Maggio 2002 potuto inserirsi ed influenzare con le pro- turrisbabel 55 - 21. November 2002 – Februar 2003 prie idee lo sviluppo costruttivo viennese. Emerging Architecture 3. Kommende Il lavoro di Delugan e Meissl è orientato Architektur 3. Beyond Architainment verso un’architettura contemporanea ed Eröffnung: 20. November 2002, 19 Uhr internazionale, supportato dalla più nuova e sperimentale tecnologia, e riesce a Jahresprogramm Veranstaltungen: coniugare i parametri classici dell’edilizia - Exkursionen. Die erfolgreichen Sonn- popolare con lo spirito moderno. Il fatto tags-Exkursionen werden im Frühjahr che la rinomata casa editrice svizzera 2002 mit 13 besonders interessanten Birkhäuser abbia dedicato loro una mono- Touren fortgesetzt. Siehe Programm unter grafia in due volumi dal titolo “D_M 2” www.azw.at/fuehrung/de/fuehrung.htm dimostra il grande interesse suscitato da - Dienstag, 11. Juni 2002, 18 Uhr questo team anche al di là dei confini Vortragsreihe: Der Dorfplatz austriaci. La mostra occuperà circa 300 m Veranstaltungsserie „Fläche im Raum“ e non sarà una semplice esposizione di (in Kooperation mit Ebenseer Beton- 2 progetti esemplari, ma diventerà essa stessa parte del concetto spaziale di Delugan_Meissl. In tale modo l’architettura sperimentale sarà per questa mostra non solo soggetto espositivo, ma soprattutto werken und Zement + Beton) - 07. August – 09. September 2002 Architektur im August - Dienstag, 15. Oktober 2002, 18 Uhr Vortragsreihe: am Stadtrand colonna portante. L’esposizione nasce con l’intenzione di coinvolgere non solo gli Jahresprogramm Kongresse: specialisti del settore, ma anche un pub- - 22. – 26. September 2002 blico più vasto, dando a tutti la possibili- ICAM 11 Konferenz tà di esaminare ed approfondire i temi International Confederation of principali del lavoro multidisciplinare dei due architetti. L’impiego programmatico delle nuove tecnologie mira ad espandere ICAM Nachkonferenztour nach Brno, il concetto di progetto architettonico, Zlin und Budapest permettendo ai visitatori della mostra di “entrare” nel lavoro di Delugan_Meissl; inoltre la scelta di impiegare moduli espositivi facilmente adattabili permetterà di creare un struttura espositiva per l’architettura soggetta ad ulteriori sviluppi. > Merano arte edificio Cassa di Risparmio Portici 163, Merano 20. 04. – 09. 07. 2002 www.azw.at/ Architectural Museums - 27. September – 01. Oktober 2002 ma – do ore 10 – 18 Architekturzentrum Wien Jahresprogramm Ausstellungen: - 11. April – 05. August 2002 Idea and Phenomena – Steven Holl Eröffnung: 10. April 2002, 19 Uhr - 16. Mai – 29. Juli 2002 Walter Pichler – Das Haus neben der Schmiede Eröffnung: 15. Mai 2002, 19 Uhr - 29. August – 28. Oktober 2002 TransModernity – Austrian Architects Henke und Schreieck / Jabornegg & Pálffy / Riegler Riewe - 13. September 2002 – Jänner 2003 9 = 12 Neues Wohnen in Wien Eröffnung: 12. September 2002, 19 Uhr - 08. – 10. November 2002 10. Wiener Architektur Kongress