racconti fantastici: fantastici racconti

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racconti fantastici: fantastici racconti
I.P.S.I.A. “GIORGI”
Lucca
RACCONTI
FANTASTICI:
FANTASTICI
RACCONTI
CONCORSO LETTERARIO
Edizione 2009
1° classificato
LA SPOSA FANTASMA
di Marco Cappelli
(2OTA)
Quel sabato mattina di cinque anni fa, sembrava essere una giornata come tante. Ero in
pasticceria, precisamente in cucina dove prepariamo i dolci per deliziare le papille
gustative dei nostri clienti e stavo lavorando con il mio grembiule bianco e il mio
cappello da pasticcere.
Avevo appena sfornato le ultime paste e gli ultimi pasticcini e mi stavo preparando ad
affrontare quello che doveva essere un sabato mattina come tanti altri.
Alle ore otto arrivarono i primi clienti, operai che facevano colazione prima di recarsi a
lavoro, mentre verso le dieci vennero moltissime persone a fare colazione che
probabilmente erano rimaste a casa.
Tutti erano contenti e soddisfatti dei miei prodotti ed alcuni, addirittura, si
complimentarono con me dicendomi che ero il più bravo pasticcere della zona.
Dopo un quarto d’ora dall'apertura del locale, vidi entrare una ragazza, con un' area un
pò strana, era la prima volta che la vedevo entrare in pasticceria. La ragazza indossava
un abito da sposa bianco, apparentemente molto vecchio, infatti l’avrei vista meglio in
un ambiente anni sessanta.
Si avvicinò alla cassa, sembrava timida, era molto bianca in viso. Mi chiese se potevo
farle un caffè ed io subito mi misi alla macchinetta per farglielo.
Quando glielo detti gli dissi:”Sono ottanta centesimi signora”. Lei mi dette ottocento lire.
Io rimasi meravigliato.
Uscendo con il caffè, mentre la chiamavo per chiedere spiegazioni, urtò un tavolo e con
il caffè e macchiò il suo bel vestito bianco.
Continuai la mia giornata come se non fosse accaduto niente.
Due giorni dopo, dato che era l’anniversario della morte di mia nonna, andai al cimitero
in automobile per cambiarle i fiori sulla tomba.
Il cimitero era un luogo nel quale andavo con molta sofferenza in quanto mi
riecheggiava fatti dolorosi.
Mentre tornavo indietro a prendere l’acqua per i fiori, notai una cosa sconcertante a tal
punto da farmi cadere il secchio di mano nel quale volevo mettere l’acqua. di fronte a
me c’era la tomba di una ragazza morta nel 1965 nel giorno del suo matrimonio e, la
data della sua morte corrispondeva a quella di due giorni fa.
Guardando più esattamente la foto vidi un particolare che mi pietrificò: la ragazza
vestita da sposa aveva l’abito macchiato di caffè.
Mi sembrava un fatto incredibile, ma quella mattina mi ero trovato di fronte ad un
fantasma vero, proprio io che non credevo a queste cose perché le ritenevo leggende e
sciocchezze inventate.
Da quel giorno, sul cartello fuori dalla pasticceria scrissi:”Chiuso il martedì, anche per i
fantasmi”.