ALLARME ROSSO: ARRIVANO I SUOCERI
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ALLARME ROSSO: ARRIVANO I SUOCERI
ALLARME ROSSO: ARRIVANO I SUOCERI Costanza Marzotto, psicologa, mediatrice familiare Servizio di psicologia clinica coppia e famiglia, Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia, Università Cattolica del S. Cuore, Milano Le parole chiave • • • • • Storia Riconoscimento Separazione Gratitudine Confini Dall’albero genealogico… … al genogramma familiare Relation coniugale Relation parentale/filiale. Legame filiale con i nonni paterni e materni Padre Legame coniugale (può scindersi giuridicamente) Legame genitoriale (eterno ) Figlia Figlio Madre Il modello «relazionale - simbolico » … 3 principi per leggere le relazioni familiari A. Principio organizzatore (a partire dalle differenze di genere, generazione stirpe) B. Principio simbolico (fondato sui principi etici della speranza, fiducia e giustizia) C. Principio dinamico (osservando la dinamica tra dono e debito, dal dare, ricevere e ricambiare ) A. Principio B. organizzativo B. Principio simbolico la differenza la matrice Generi Speranza Generazioni C. Principio dinamico Dono e debito Dare Stirpi Fiducia Giustizia Ricevere Ricambiare Il «principio organizzatore» del corpo famigliare ...nella coppia è alla base del contratto esplicito e del patto segreto – e genera sempre qualcosa di nuovo... ...tra genitori e figli è una risorsa, ma è anche causa di molte sofferenze ...tra stirpi - ramo paterno e ramo materno – aiuta al riconoscimento delle rispettive differenze ... tra vivi e morti (E. Scabini e V. Cigoli, «Il famigliare. Legami, vincoli e transizioni», Raffaello Cortina, 2000; «Alla ricerca del famigliare», Raffaello Cortina, 2013) Dono e debito nelle relazioni intergenerazionali • Uno dei sentimenti più difficili da gestire è quello di avere un DEBITO rispetto ai genitori per tutto quanto hanno fatto e donato affinchè il bambino, diventasse un adulto completo. Le 3 azioni del corpo familiare (Cigoli, 2006). trasmettere, tramandare, trasgredire “transfert generazionale” = ciò che, inconsapevolmente, viene trasferito dalle generazioni precedenti alle generazioni successive, in un’ottica intergenerazionale. 1. L’azione del trasmettere riguarda i beni (i geni, la dote, l’eredità e lo status); 2. l’azione del tramandare riguarda le origini e il nome. 3. Il trasgredire, infine, rappresenta un’area incerta e critica della relazione, uno spazio ambiguo libero: tocca infatti alle generazioni precedenti garantire una parte di “spazio fluido”, cioè di movimento e di rinnovamento delle origini alle generazioni successive; queste ultime hanno a loro volta il compito di riconoscere l’eredità ricevuta dalle generazioni precedenti e rilanciare l’azione generativa La libertà personale • Nelle relazioni familiari si inserisce una differenza (ovvero il grado di libertà personale): la tipica forma di scambio nelle relazioni familiari è donare o offrire all’altro ciò di cui ha bisogno e questo è sostenuto dalla fiducia che l’altro reciprocherà al momento opportuno con un equivalente simbolico. • La reciprocità si verifica nell’arco delle generazioni piuttosto che nell’arco di vita di una persona; il famigliare lega infatti le generazioni passate, presenti e future (dimensione storica). • L’aspetto non generativo della dinamica all’interno della famiglia risiede nella perversione e nella mancanza; ciò si può verificare sia a livello dell’impossibilità a donare in modo gratuito ed incondizionato, sia a livello dell’impossibilità a provare gratitudine. • Per questo l’asse verticale-generazionale è cruciale e è inscindibile dal principio simbolico. Compito di sviluppo del matrimonio • Il lavoro di differenziazione nella continuità rispetto alle famiglie di origine rimane uno dei temi fondamentali nella costruzione del patto di coppia: si tratta di riconoscersi e riconoscere nelle origini per potersi distinguere, per poter consentire la nascita del “nuovo” della relazione, per inscrivere la relazione di coppia all’interno dei significati delle storie familiari… L’evento «critico» 1. …per divenire coppia è necessario il riconoscimento da parte dei 4 genitori dei membri della coppia; 2. se ne può fare a meno finché si tratta della coppia coniugale, finché la dimensione affettiva domina la scena… 3. ma dal momento che si diventa genitori, è indispensabile ricevere dai propri genitori l’autorizzazione, il riconoscimento rispetto a questa nuova competenza genitoriale , rispetto a questa nuova e complessa identità! Carattere drammatico delle relazioni familiari/coniugali Si manifesta attraverso il CONFLITTO – Tra i generi, le generazioni e le stirpi – Tra speranza, fiducia e giustizia e i loro opposti – Tra dono e debito con la loro doppia natura (doni avvelenati) S.O.S … • I suoceri possono fare paura per il film che mettono in scena e che temiamo possa ripetersi nella nostra coppia – ma questo può essere un “soccorso”! Cosa sostiene la coppia? 1. A livello intersoggettivo (patto segreto e contratto esplicito) 2. A livello della comunità (ritualità, festa, servizi…) 3. A livello delle generazioni precedenti (riconoscimento, autorizzazione, trasmissione di valori etici, di beni materiali…) La funzione di ponte • La coppia ha la funzione di connettore tra le generazioni precedente e successiva, • il compito di ponte, di anello di congiunzione che consente il recupero dei significati della storia e attribuisce valore ai doni ricevuti e ai debiti contratti con la generazione precedente. La solidarietà tra le generazioni tra sfide e risorse • Incrementata da : 1. dalla crisi economica 2. dall’aumento delle malattie nei bambini 3. dal lavoro femminile 4. dall’incremento degli acquisti rateizzati 5. dalla longevità degli anziani 6. …. Le sfide della coppia Per potersi costituire, una coppia è chiamata ad integrare ciò che costituisce la propria storia, quella di ciascun componente, con le sue ferite, le sue incomprensioni, le sue resistenze. Non si possono occultare le divergenze/diversità: il rischio è che queste diventino un parassita nel futuro se non addirittura un ostacolo alla vita di coppia. «Nuovi nonni per nuovi nipoti» (S. Vegetti Finzi, 2008) • I piccoli hanno bisogno di confini entro i quali muoversi con libertà… • I no servono per elaborare un impulso in pensiero…il limite rappresenta un ostacolo e una sicurezza. • Il corpo ha bisogno di abbracci e la mente di sponde… • La privazione è necessaria per alimentare il desiderio (pag. 77) Situazioni particolari • Diritto di visita dopo la separazione o divorzio • Diritto di accesso alle due stirpi da parte dei nipoti • Eredità per i nipoti nati anche al di fuori del matrimonio • Nipoti nelle famiglie ricostituite • …. Nuovi significati per UNA SIGLA BEN NOTA • • • • • • • • S.O.S. …---… Save Our Ship, salvate la nostra nave Save Our Souls, salvate le nostre anime Salvateci O Soccombiamo Soccorso Occorre Subito, S.D.N. Salvateci Dai Nonni S. N. C. F. = Senza Nonni Come Faremmo? G.R.A.Z.I.E. Riferimenti bibliografici • Cigoli V. (2006 ), L’albero della discendenza. Clinica dei corpi familiari, Franco Angeli, Milano • Marzotto C. e Digrandi G., D. Bramanti, La mediazione intergenerazionale, Erickson, TN. 2015. • Tamanza G. (2001), Anziani. Rappresentazioni e transizioni dell’ultima età della vita, FrancoAngeli, Milano. • Scabini E. e Rossi G. (2000), Dono e perdono nelle relazioni familiari e sociali, in << Studi Interdisciplinari sulla famiglia 18>>, Vita e Pensiero, Milano. • Scabini E. e Iafrate R. (2003), Psicologia dei legami familiari, Il Mulino, Bologna Riferimerifnti bibliografici • Cigoli V. (2006 ), L’albero della discendenza. Clinica dei corpi familiari, Franco Angeli, Milano • Marzotto C. e Digrandi G., Quando l’assistenza crea conflitti: l’intervento di mediazione, in Pavesi N. (a cura di) Lavoro sociale con gli anziani, Erickson 2013, pp 157- 172 , cap 7. • Tamanza G. (2001), Anziani. Rappresentazioni e transizioni dell’ultima età della vita, FrancoAngeli, Milano. • Scabini E. e Rossi G. (2000), Dono e perdono nelle relazioni familiari e sociali, in << Studi Interdisciplinari sulla famiglia 18>>, Vita e Pensiero, Milano. • Scabini E. e Iafrate R. (2003), Psicologia dei legami familiari, Il Mulino, Bologna