Le principali problematiche legate all`apparato

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Le principali problematiche legate all`apparato
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RETTILI
VIMAX MAGAZINE MAGGIO 2013
Quando non tutto
va come dovrebbe
Le principali problematiche legate all’apparato genitale e alla riproduzione delle tartarughe
di Cristiano Papeschi e Linda Sartini
La sfera riproduttiva e` sempre un punto critico in tutte le specie animali: lapparato genitale, maschile e femminile, e` composto
da una serie di organi che rispondono a ben determinati meccanismi fisiologici il cui equilibrio e la cui salute sono regolati da
diversi fattori: anatomici, ormonali, ambientali e comportamentali.
Sia che ci si occupi di allevamento e riproduzione, sia che questo non sia il nostro obiettivo, ci sono comunque delle problematiche che e` bene conoscere poiche´ si potrebbero presentare durante la detenzione in ambiente domestico o in negozio.
Molte patologie legate allapparato genitale sono estremamente subdole e prive di sintomi evidenti, senza contare che, spesso,
alcune situazioni non sono primarie, originate in quella sede, ma secondarie ad altre patologie concomitanti o predisponenti: e`
percio` necessario saper cogliere anche la minima alterazione per poter intervenire tempestivamente.
SE IL PROBLEMA E` MASCHILE. La problematica piu` frequente nella tartaruga maschio e` il prolasso del pene, anche noto come
parafimosi, eventualita` tuttaltro che rara sia nelle testuggini di terra, sia dacqua: in questa situazione e` possibile notare il pene,
massa carnosa e allungata, rimanere estroflesso e sporgere dunque dalla coda.
La causa piu` frequente e scontata di questo fenomeno e` il traumatismo della parte, a causa di abrasioni sul terreno o morsi
durante i tentativi di accoppiamento.
Meno frequente, ma comunque possibile, e` che si verifichi come conseguenza di stati patologici come infezioni, malattie neurologiche, malattia ossea metabolica MOM, calcoli urinari o difficolta` nella defecazione dovuta a stasi o a corpi estranei: il pene,
a questo punto sempre estroflesso, puo` risultare edematoso o ulcerato e, nei casi piu` gravi, potrebbe dover essere operato e
asportato.
In caso di prolasso e` bene rivolgersi al veterinario che, se lorgano fosse integro e in buone condizioni, potrebbe tentare il riposizionamento dopo accurata disinfezione, lubrificazione ed eventuale applicazione di soluzioni ipertoniche oppure procedere
allamputazione: niente paura, il pene nelle tartarughe non ha niente a che vedere con la minzione, che rimarrebbe comunque
correttamente conservata.
STERNOTHERUS SPP.
GUAI IN ROSA. Sono pero` le femmine a
essere maggiormente interessate dai problemi della sfera riproduttiva.
La formazione delluovo e` una complessa
catena di montaggio che parte dallovaio,
con la formazione del follicolo, e culmina
con la cloaca attraverso la deposizione: in
questo lungo percorso qualche cosa potrebbe andare storto.
Una situazione spesso sottodiagnosticata e`
la stasi follicolare per cui il follicolo, prodotto a livello ovarico, viene ritenuto in questa
sede mentre, in condizioni normali, dovrebbe ovulare ed essere espulso oppure involversi.
La ritenzione porta a degenerazione, infezione e necrosi dellovaio: lanimale si presenta
abbattuto, smette di mangiare e, se non
viene trattato chirurgicamente, va incontro
a decesso.
Una patologia invece molto frequente e` la
ritenzione di uova, anche nota come distocia, che consiste nella difficolta` o nellimpossibilita` di deporre: le femmine di tartaruga
riescono gia` di per se fisiologicamente a trat-