LA NUVOLA BOLLETTINO DI FEBBRAIO E MARZO 2016 DELLA

Transcript

LA NUVOLA BOLLETTINO DI FEBBRAIO E MARZO 2016 DELLA
LA NUVOLA
BOLLETTINO DI FEBBRAIO E MARZO 2016 DELLA CHIESA
EVANGELICA DI VICENZA
Tantissimi auguri di una buona Pasqua
Siamo arrivati al nostro primo bollettino esclusivamente del 2016!!!
Si, perché il precedente era di dicembre 2015 e gennaio 2016, quindi solo per metà
del nuovo anno!!!
Sembra strano, perché nello scorso numero ho fatto gli auguri di Natale e in questo
faccio gli auguri di Pasqua … quindi tutto ciò ci fa capire che siamo in presenza di un
bollettino molto particolare!!!
Pasqua quest’anno è a fino marzo, dal 24 al 27; qualcuno potrebbe dirmi:
“Ma come? Pasqua è solo un giorno ed è di domenica, cosa vuol dire?” .
In realtà l’evento pasquale non si limita alla domenica di Pasqua ma è più ampio e
comincia da quando Gesù celebra la cena pasquale con i suoi discepoli.
1
“Ho grandemente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi prima di soffrire,
poiché io vi dico che non ne mangerò più, finché il regno di Dio sia venuto”.
Luca 22, 15-16.
La cena pasquale rimanda a ciò che è avvenuto sulla croce e le parole e i gesti
simbolici di Gesù ce lo mostrano chiaramente:
“Poi, preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: „Questo è il mio
corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me.‟
Così pure, dopo aver cenato, prese il calice, dicendo:‟Questo calice è il nuovo patto
nel mio sangue, che è sparso per voi. Ma ecco, la mano di colui che mi tradisce è
sulla tavola con me. Certamente il Figlio dell‟uomo se ne va, come è stabilito, ma
guai a quell‟uomo per mezzo del quale è tradito!‟ “.
Luca 22, 19-22.
Il centro dell’evento pasquale è la sofferenza della morte in croce, il sacrificio in
croce di Gesù, per liberarci dalla schiavitù del peccato, per abbattere il muro che ci
divideva dal Padre celeste. E’ questa la volontà di Dio “Poiché Dio ha tanto amato il
mondo , che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non
perisca, ma abbia la vita eterna. Dio infatti non ha mandato il suo Figlio nel mondo
per condannare il mondo, ma affinché il mondo sia salvato per mezzo di lui”
Giovanni 3,16-17.
Attraverso il suo sangue sparso sulla croce tutti coloro che credono in lui, cioè tutti
coloro che aprono la porta del proprio cuore a Gesù, vengono salvati, diventano
nuove creature, figli di Dio, riconciliati con il nostro Papà celeste. E questo è
avvenuto una volta per tutte!!!
“Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d‟uomo, figura del vero,
ma nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi, e non per
offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra ogni anno nel
santuario con sangue non suo, altrimenti egli avrebbe dovuto soffrire più volte dalla
fondazione del mondo, ma ora, una volta sola, alla fine dei secoli, Cristo è stato
manifestato per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. E come è
stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio, così
anche Cristo, dopo essere stato offerto una sola volta per prendere su di sé i peccati
di molti, apparirà una seconda volta senza peccato a coloro che lo aspettano per la
salvezza” Ebrei 9,24-28.
2
Se il peccato conduce alla morte, allora sconfiggere il peccato, annullare il peccato,
significa sconfiggere, annullare anche le sue conseguenze, cioè la morte. Quindi, se
Gesù ha abbattuto il peccato, ha abbattuto anche la morte, ed è per questo che non
poteva rimanere “nel regno dei morti”, ma doveva risorgere per affermare la vittoria
della vita!!!
“Se infatti i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato, ma se Cristo
non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati, e
anche quelli che dormono in Cristo sono perduti”.
1 Corinzi 15, 16-18.
Possiamo allora comprendere come la resurrezione sia la conseguenza del centro
dell’evento pasquale, cioè il sacrificio sulla croce: se Gesù non fosse risorto, noi
saremmo ancora schiavi del peccato, perché la conseguenza del peccato stesso, cioè
la morte, non è stata sconfitta.
Invece, essendo risorto, Gesù ha manifestato la sua vittoria sul peccato e quindi sulla
morte!!!
L’augurio che vi faccio allora è di vivere pienamente e concretamente questo evento
pasquale nella vostra anima.
“Poiché, se siamo stati uniti a Cristo in una morte simile alla sua, saremo anche
partecipi della sua resurrezione, sapendo questo: che il nostro vecchio uomo è stato
crocifisso con lui, perché il corpo del peccato possa essere annullato, affinché noi
non serviamo più al peccato. Infatti colui che è morto è libero dal peccato. Ora se
siamo morti con Cristo, noi crediamo pure che vivremo con lui, sapendo che Cristo,
essendo risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più alcun potere su di
lui. Poiché, in quanto egli è morto, è morto al peccato una volta per sempre; ma in
quanto egli vive, vive a Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma
viventi a Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore”
Romani 6,5-11.
Buona Pasqua e che il Signore vi benedica!!!
Vostro Cris Viglione, pastore della Chiesa evangelica di Vicenza
3
SIA FATTA LA TUA VOLONTA’ IN TERRA COME IN CIELO
Carissime sorelle e carissimi fratelli,
quante volte ci siamo chiesti: Signore, qual è la tua volontà per me? oppure
Signore, mostrami la tua volontà perché non ci sto capendo più nulla!
Cerchiamo allora nella Scrittura qual è la volontà del Signore,
Romani 12,1-2 “Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i
vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto
spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il
rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la
volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà”.
Paolo comincia il capitolo 12 dell’epistola ai romani con una parola bellissima:
vi esorto!!! Questi versetti sono quindi una esortazione a tutti coloro che hanno
accolto Gesù nel proprio cuore.
A Paolo piace tantissimo questa parola, tanto che la usa ben 54 volte in questa
lettera!!!
In greco esortare si dice parakalèin che può essere tradotto con consolare ed anche
con incoraggiare, quindi Paolo vuole consolare i fratelli e le sorelle della comunità di
Roma, e anche noi oggi, perché possiamo vivere per la liberazione dell’Evangelo e
perché siamo i destinatari della misericordia di Dio attraverso Gesù Cristo.
E’ questa misericordia che muove tutto: nella cultura ebraica la misericordia si
relaziona alle “viscere” di Dio, cioè la misericordia di Dio è talmente profonda che
proviene dalle sue “viscere”.
Attraverso questo profondo sentimento, che non è solo sentimento ma prende tutta
l’esistenza in tutti i suoi aspetti, si esprime la volontà di Dio.
L’esortazione, la consolazione che Paolo ci dà riguarda il come un credente debba
vivere secondo l’Evangelo e ciò che Dio ha fatto per te, per me, per ognuno di noi
singolarmente.
4
Ciò viene detto molto bene anche in 2 Corinzi 1, 3-5:
“Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre
misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra
afflizione affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio
consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione; perché,
come abbondano in noi le sofferenze di Cristo, così, per mezzo di Cristo, abbonda
anche la nostra consolazione”.
Questi due versetti sono meravigliosi!!!
La meta di questa esortazione, consolazione, è la pienezza della vita cristiana che
viene espressa in questo modo: “a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente,
santo, gradito a Dio”.
La parola corpi, corpo, non intende solo il corpo fisico, la corporalità, ma anche tutto
ciò che abbiamo vissuto, cioè le nostre esperienze, positive e negative, i sentimenti,
buoni e cattivi … insomma tutto ciò che abbiamo vissuto. Sacrificare le nostre vite,
dare le nostre vite.
Il nostro modello è Gesù stesso, l’agnello immolato!!!
I tre aggettivi che Paolo utilizza in questo versetto sono molto importanti: vivente,
santo e gradito a Dio.
Non basta che il sacrificio del nostro corpo sia vivente: il sacrificio della nostra vita
deve essere vivente non solo a parole, non solo in teoria, ma anche nella pratica, nei
fatti. Questo è chiaro, ma non è abbastanza.
Questo sacrificio deve essere anche santo e gradito a Dio, cioè sempre più simile,
sempre più fedele alla volontà di Dio!!!
“Questo è il vostro culto spirituale!!!”, questo è ciò che un credente deve fare:
offrire la propria vita e così essere uno strumento dell’amore di Dio secondo la
sua volontà!!!
Paolo stesso in Galati 2, 20 dice:
“Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me!
La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha
amato e ha dato se stesso per me”.
Dobbiamo essere puri strumenti dell’amore di Dio!!!
5
Questa è la volontà di Dio per noi:
prima di tutto desidera liberarci dalla schiavitù del peccato, abbattere il peccato che è
il muro che ci separa da Lui.
Per questo il nostro Papà celeste ha mandato Gesù perché, attraverso il suo sacrificio
in croce, attraverso il suo sangue sparso per noi, distruggesse questo muro e
potessimo finalmente avere una relazione padre-figlio con Lui. Attraverso Gesù
diventiamo figli di Dio!!!
Tutto questo si realizza in me, se io apro la porta del mio cuore e lascio entrare
Gesù!!!
Questo è il mio si a Dio:
da una parte il mio si mostra la mia fede, il mio affidamento al Signore,
dall’altra parte il mio si significa obbedienza alla volontà di Dio.
Non si predica e non si parla mai abbastanza dell’ obbedienza, forse perché è più
facile parlare di altro …
In ogni caso il mio si a Dio ha due facce, come una moneta: da una parte
l’affidamento e dall’altra l’obbedienza.
In questa direzione va l’esortazione, la consolazione di Paolo in
Romani 12,1-2: offrire la propria vita e così essere uno strumento dell’amore di
Dio secondo la sua volontà!!!
Questa è la volontà di Dio per noi credenti.
Il Signore ha sicuramente una volontà particolare per ognuno di noi, un progetto
preciso per ognuno di noi singolarmente …
Vogliamo qui riflettere però sul compito in generale del credente,
del figlio di Dio.
Essere obbedienti alla volontà di Dio non è semplice perché molte tentazioni ci
disturbano, e, se ci pensiamo, il diavolo ha tentato anche Gesù dopo il suo battesimo.
Nessuno è escluso dalle tentazioni e dalle difficoltà.
Per questo Paolo esorta i credenti a Roma ed anche noi
6
v.2 “Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il
rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la
volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà” .
Non dobbiamo conformarci a questo mondo, non dobbiamo seguire la massa nella
società.
E’ sicuramente più facile fare come fanno tutti gli altri, è tranquillo e molto poco
pericoloso.
Però, i modelli che la società propone, come il perfezionismo, la bellezza, la
ricchezza, il potere …., corrispondono alla volontà di Dio?
Sappiamo perfettamente che essere obbedienti a Dio e sacrificare la propria vita non
è affatto semplice …
Sappiamo anche cosa è successo in passato, e che cosa succede ancora oggi in diversi
stati, a coloro che non si sono conformati alla società: persecuzioni, scherno ed anche
la morte. Questa è una enorme tragedia!!!
Gesù però ci esorta e ci consola:
“Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro
di voi ogni sorta di male per causa mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro
premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati
prima di voi” Matteo 5,11-12
Per questa ragione abbiamo bisogno del “rinnovamento della vostra mente, affinché
conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta
volontà”
Un rinnovamento che ci aiuti a distinguere tra il bene e il male, e se noi seguiamo
Gesù, possiamo sempre scegliere il bene.
Se ci pensiamo, non è solo il mondo, la società, ad allontanarci da Dio, ma anche la
nostra propria volontà: spesso non siamo d’accordo con il Signore e arriviamo
addirittura a pensare che siamo meglio di Lui.
Anche Gesù non è d’accordo con il Padre nel Getsemani, ma nonostante questo
rimane obbediente fino alla morte e alla morte di croce.
“Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come
voglio io, ma come vuoi tu!” Matteo 26,39
7
E lo ripete per tre volte!!!
Noi abbiamo un grande aiuto da Dio, ed è lo Spirito santo: se lo lasciamo lavorare in
noi, lui ci cambia e compie il rinnovamento della nostra mente.
In questo modo possiamo riconoscere e sperimentare giorno per giorno
“ quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà” .
Si, Papà, sia fatta la tua volontà in terra come in cielo.
AMEN
8
PAGINA DEI PICCOLI
“I re delle nazioni le signoreggiano, e coloro che esercitano autorità su di
esse sono chiamati benefattori. Ma con voi non sia così; anzi il più grande
fra di voi sia come il minore e chi governa come colui che serve.
Chi è infatti il più grande, chi siede a tavola o colui che serve? Non è forse
colui che siede a tavola? Eppure io sono in mezzo a voi come colui che
serve. Or voi siete quelli che siete rimasti con me nelle mie prove. Ed io vi
assegno il regno, come il Padre mio lo ha assegnato a me, affinché
mangiate e beviate alla mia tavola nel mio regno e sediate su troni per
giudicare le dodici tribù d‟Israele”. Luca 22,25-30
9
Chiunque avesse delle domande sulla fede, sulla Bibbia, sulla storia e su
qualsiasi cosa che faccia parte dell’ambito spirituale, o anche solo sia
curioso e interessato, può telefonare e può venirci a trovare.
TUTTI SONO I BENVENUTI!!!
CHIESA EVANGELICA DI VICENZA
Via B. Dalla Scola, 126
36100 VICENZA
www.chiesaevangelicavicenza.it
Cell. 366 4479661, Cristian Viglione
340 2363034 / 320 8115360
Tel. 0444 321582
13