MAMATKULOV AND ASKAROV v. TURKEY (Application 46827/99

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MAMATKULOV AND ASKAROV v. TURKEY (Application 46827/99
MAMATKULOV AND ASKAROV v. TURKEY (Application 46827/99 and 46951/99) → EFFICACIA MISURE PROVVISORIE EX ART 39 RC I FATTI: I cittadini uzbeki, Mamatkulov e Askarov, appena giunte in territorio turco, sono arrestati dalle autorità locali, rispettivamente il 3 e il 5 Marzo 1999, perché sospettati di numerosi gravi reati nei confronti della Repubblica dell’Uzbekistan e del suo presidente (pianificazione e realizzazione di atti di terrorismo con finalità eversive anche per mezzo di altre condotte illecite come omicidi, contraffazione documenti, incendi e danneggiamenti vari). In forza di accordi bilaterali turco‐uzbeki, è richiesta l’estradizione per accertare in patria le responsabilità. I ricorrenti dopo aver richiesto Asilo Politico e dopo i ricorsi interni relativi procedimento di espatrio forzato, si appellano alla ECtHR. Il 18 Marzo 1999 viene ingiunta dall’ECtHR una misura provvisoria, ex art. 39 Rules of Court, che invita la Turchia a posticipare l’estradizione almeno fino alla prima udienza della camera competente (23/3/99) Il 19 Marzo 1999 un decreto del Tribunale Penale Turco autorizza l’estradizione verso l’Uzbekistan. Il 23 Marzo 1999 la misura provvisoria è estesa senza limiti temporali dall’ECtHR, nonostante ciò, il 27 Marzo 1999 Mamatkulov e Askarov sono consegnati alle autorità turche. Da questo momento i legali perdono ogni contatto con i propri assistiti e di loro si ha notizia solamente da lettere e report di funzionari statali. Da essi emerge che i ricorrenti sono stati arrestati e detenuti fino al processo che li ha condannati a pene detentive di anni 20 e 11. I RICORRENTI: Si contesta la violazione degli articoli 2, 3 , 6 ECHR e il mancato rispetto degli obblighi derivanti dall’art 39 Rules of Court. I legali dei ricorrenti, insinuano forti dubbi sulla ricostruzione dei fatti successiva all’espatrio: si sono persi i contatti con i legali, le confessioni sono frutto di pratiche di tortura dei prigionieri, la sentenza di condanna non è precisa e circostanziata e la detenzione avviene in condizioni disumane. LO STATO : I rappresentanti legali della Turchia sostiene di aver portato a compimento l’estradizione in forza di un trattato bilaterale con l’Uzbekistan. Non v’è motivo di far ricondurre la responsabilità in capo allo stato turco, in quanto è responsabile fino al momento dell’estradizione, che è avvenuta in conformità con i protocolli e con accurato vaglio dei dossier informativi uzebeki. Le fonti diplomatiche, infine, assicurano che gli estradati sono sempre stati in buone condizioni e non hanno subito torture. LA CORTE: • ART 3 ECHR: la corte richiama l’art. 39 Rules of Court per sottolineare i due standard di valutazione della corte relativi al momento in cui opera il giudizio. (1) Se la misura provvisoria “blocca” il provvedimento potenzialmente lesivo verrà operata una valutazione probabilistica del rischio reale di una violazione. (2) Al contrario, se la misura provvisoria si rivela inefficace (nel caso l’estradizione che non viene bloccata), la valutazione della corte verterà sui fatti realmente avvenuti con la conseguente necessità vedere aumentato l’onere probatorio ( non più valutazione sulla probabilità del mero rischio ma prova processuale). Rientrando il caso nella seconda ipotesi, la corte dichiara l’impossibilità a •
rilevare violazione dell’art 3 ECHR per insufficienza di prove. ART 34 ECHR: la corte interrogandosi sulle conseguenze dell’avvenuta estradizione rileva la violazione al diritto al ricorso individuale supportata da due motivazioni, sul piano concreto e sul piano teorico sull’efficacia delle misure provvisorie. 1.
Nel caso concreto l’estradizione ha causato il venir meno dei contatti tra ricorrenti e legali che, di fatto ha leso il diritto ex art. 34 ECHR. 2.
La corte opera una revisione del valore di raccomandazione delle misure provvisorie → MISURE PROVVISORIE SONO VINCOLANTI, considerando che: a) Numerosi organismi internazionali (citati) attribuiscono valore vincolante alle misure provvisorie. b) Non sussistono vincoli al caso Cruz in quanto avvenuto nel periodo pre‐
protocollo 11 e poiché è indispensabile dotare il ricorso di riflessi pratici ed effettivi anziché teorici e illusori → con “a dynamic and evolutive approach” c)
Art 39 Rules of Court è parte integrante del sistema di ricorso individuale creato con Protocollo 11, permetterne violazione significa minare alle basi l’effettiva del giudizio finale della Corte