Milano chiede una Properzi d`assalto
Transcript
Milano chiede una Properzi d`assalto
67 SABATO 14 MAGGIO 2016 SPORT il Cittadino VOLLEY - SERIE B1 FEMMINILE n QUESTA SERA ALLE ORE 19 VA IN SCENA GARA-1 DELLA FINALE PROMOZIONE A BRESCIA: «SAPPIAMO CHE DOBBIAMO VINCERE ALMENO UNA PARTITA IN TRASFERTA, DOVREMO DESTABILIZZARE LE LORO CERTEZZE» Milano chiede una Properzi d’assalto Nel precedente in Coppa Italia vinse il Millenium: «Le due squadre hanno dimostrato di essere sullo stesso piano» PAOLO ZANONI SAN MARTINO IN STRADA È arrivato il momento fatidico. Finito il campionato, che ha designato le tre finaliste di ogni girone e fissato gli accoppiamenti del percorso che porterà in A2, da stasera si gioca per la prima promozione, in contemporanea con le gare delle seconde e delle terze (Mondovì-Don Colleoni e Padova-Cuneo) che affronteranno un tragitto più tortuoso ma con lo stesso obiettivo (da giocarsi con la perdente della finale fra le prime). La Properzi, regina del Girone A, fa visita al Millenium Brescia, capolista del Girone B, al “PalaMero” di via Barisani (ore 19, arbitri Marina Bucci e Sandro Paolieri). Sarà la gara che indirizzerà il confronto, al meglio delle tre partite, con il ritorno fra sette giorni a San Martino. Un confronto già andato in scena nella finale di Coppa Italia (vinse il Millenium) e verosimilmente tra le due migliori formazioni della B1: «In effetti ci siamo meritati questa post season, riservata a pochi – attacca il coach gialloblu Gianfranco Milano, che ha già disputato match tanto importanti anche in categorie superiori – e cercheremo di sfruttare al meglio questa opportunità che ci potrebbe portare nella categoria superiore». Il punto di partenza è proprio la “final four” disputata a fine marzo in Romagna «anche se mai come in questo caso ogni gara fa storia a sé e comunque si gioca in contesti diversi. Peraltro le due squadre hanno dimostrato di essere sullo stesso piano e dunque è facile prevedere grande equilibrio e tanta intensità da una parte e dall’altra». Il Brescia avrà il vantaggio dell’eventuale “bella” in casa, ma per Milano non è ancora il momento di pensarci: «Sappiamo che dobbiamo vincere almeno una partita in trasferta, ma questi confronti vanno giocati pensando a un set dopo l’altro e dunque non è il caso di anticipare troppo i tempi. Stasera è solo il primo incontro, anche se potrà dare indicazioni LE AVVERSARIE MAZZOLA SA GIÀ COME SI FA: «SONO PARTITE PARTICOLARI, È IMPORTANTE INIZIARE BENE» BRESCIA Enrico Mazzola sa bene come si fa. Il tecnico lodigiano ha infatti già ottenuto tre promozioni in A2 e adesso ci prova di nuovo con il Millenium Brescia. La prima addirittura in casa con la Mariani (era il 2003), poi a Piacenza nel 2006 e a Monza nel 2013, con l'aggiunta di tre Coppe Italia di cui l'ultima proprio contro le lodigiane. Dunque si trova a suo agio in competizioni come questa. «Sono partite con un'atmosfera particolare ed è importante cominciare bene, per dare subito un segnale al confronto, anche se si gioca due gare su tre e dunque la prospettiva è lunga e si può sperare fino alla fine». Il Millenium avrà il vantaggio di giocare in casa l'eventuale “bella”, per il maggior punteggio ottenuto in campionato con 23 vittorie e 3 sconfitte, terminato davanti a Padova e Don Colleoni Trescore, anche se Mazzola non considera il fattore campo determinante: «Non credo che conti più di tanto, anche perché la Properzi conosce bene la nostra palestra, per averci giocato due amichevoli a inizio stagione, mentre noi non siamo mai venuti a San Martino. Comunque i nostri non sono campi caldi come quelli del sud Italia, per cui sono altri i fattori che incideranno in queste partite». Fattori tecnici, dunque, e non ambientali, con la finale di Coppa Italia che ha dato il là al dualismo: «È stata una partita combattuta che abbiamo vinto 3-2, senza grandi differenze tra le due squadre e mi aspetto un andamento simile. Sappiamo che la Properzi è in salute, una squadra con caratteristiche importanti, in difesa ma anche in attacco. Basta leggere i suoi scout per notare come i suoi margini d'errore siano bassissimi. Dunque non regala niente e gioca bene e se non saremo al massimo saranno partite delicate». Mazzola ammette che non avrà problemi ad affrontare la squadra della sua città: «Non mi crea disagi, ognuno farà la sua partita. Siamo amici e non cambierà niente comunque finisca». In partenza il sestetto sarà quello che ha giocato in Romagna e gran parte della stagione dopo l'infortunio a Manuela Leggeri nella prima parte di campionato («Anche se si prepara sempre qualcosa di diverso» aggiunge il coach), con la terza bomber di tutta la categoria Gloria Baldi (462 punti, 29 contro le gialloblu) da tenere d'occhio, in diagonale con Saveriano, poi le centrali Leggeri e Lapi, le schiacciatrici Garavaglia e Rinaldi con Portalupi libero. (P. Z.) importanti». E dunque il tecnico lodigiano è concentrato più che altro su come contrastare il roster di Enrico Mazzola, che ha nell’attacco il suo punto di forza: «Certo, sono molto validi in questo settore, soprattutto col loro opposto (Gloria Baldi, ndr) e oltretutto con la neo 40enne Manuela Leggeri che sa farsi valere al centro. Sarà dunque OCCASIONE DI RISCATTO Sopra Leila Bottaini in attacco nella finale di Coppa Italia e a fianco Manuela Leggeri ed Enrico Mazzola con il trofeo importante contenere il loro cambio palla, togliendo la fluidità del loro gioco e destabilizzando le loro certezze e la tranquillità delle loro azioni». E Milano avrà certo studiato le contromisure per mettere in difficoltà le agguerrite avversarie, che in casa sono state sconfitte una sola volta dal Don Colleoni: «Dovremo essere più continui al servizio e non aver fretta nel far cadere la palla a ogni costo: avere tanta pazienza deve essere una nostra prerogativa per rigiocare anche sul loro contrattacco. Del resto in queste partite è importante fare le cose per bene, pur considerando il valore dell’avversario». E naturalmente Milano confida in un’altra prestazione di livello delle sue ragazze, che possono portare la Properzi ancora più in alto, dopo la lunga cavalcata in campionato. Lo “starting six” sarà il consueto, anche se mai come in questa occasione ci sarà bisogno di tutte (Cuneo insegna) con Nicolini in diagonale con Boffi, Bruno e Bellè al centro, Bottaini e Zingaro in banda e Garzonio libero. Si riparte. PALLAVOLO Lodi e Cremona si “sposano” per organizzare i campionati LODI Fidanzati ufficialmente nel 2016/2017 per celebrare il matrimonio nella stagione 2017/2018. È il destino dei comitati provinciali Fipav di Lodi e Cremona, come reso noto pubblicamente per la prima volta giovedì sera nelle sede lodigiana di piazzale degli Sport in un confronto con i club: un accorpamento dei due enti era già nel piano di riordino dei comitati territoriali varato dal comitato regionale a partire dall’autunno 2017, ma Fipav Lodi e Fipav Cremona hanno scelto di anticipare i tempi diventando di fatto già dal 2016/2017 una realtà unica, sul percorso già avviato nella stagione in corso con i campionati giovanili svolti in “consorzio”. Dalla prossima annata agonistica Lodi e Cremona avranno commis- sione gare, commissione arbitri e commissione allenatori uniche e soprattutto vivranno assieme la realtà di tutti i tornei, anche quelli di serie. Le due province dovrebbero ragionare ognuna per sé solo per ciò che concerne le promozioni dalla Prima Divisione alla Serie D: per tutte le altre promozioni e per tutte le retrocessioni ci si muoverà come un’unica entità. Da definire invece il discorso posti nei campionati regionali Under, ovvero se ci saranno ancora un campione lodigiano e un campione cremonese da decretare all’interno del medesimo torneo. Ogni suddivisione cadrebbe poi la stagione successiva. L’incontro ha visto l’adesione di diciotto dirigenti di dodici società: una delegazione ristretta (ma ci sarà un secondo incontro già giovedì PRIMO INCONTRO Due immagini della serata di giovedì con i presidenti lodigiano Mario Rossi e cremonese Luca Pavesi prossimo nella stessa sede) che ha permesso comunque un dibattito vivace tra i consigli Fipav provinciali guidati da Mario Rossi (Lodi) e Luca Pavesi (Cremona) e l’uditorio. I rappresentanti federali hanno confermato come la territorialità sarà il primo criterio per la forma- zione dei gironi, aprendo per il futuro la porta alla proposta di Andrea Garbelli per un ranking per i campionati giovanili. Su sollecitazione di Osvaldo Gatti (Wasken Boys) si è parlato anche di selezioni provinciali: già dalla prossima stagione il comitato regionale potreb- be decidere di far partecipare Cremona e Lodi con un’unica rappresentativa al “Trofeo delle Province”. Molti dettagli sono ancora in fase di studio, ma la strada è già tracciata: il matrimonio s’ha da fare. Cesare Rizzi