Scarica scheda Continuus-Properzi

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Una tecnologia italiana che ha cambiato un settore industriale nel
mondo
Ilario Properzi nato a Fermo nel 1897, si diploma al rinomato Istituto Montani in discipline
tecniche applicate e subito dopo viene richiamato, arruolato in artiglieria e inviato sul fronte
austriaco.
Dopo aver partecipato come direttore di tiro di batterie pesanti e consulente dell’Alto
Comando a tutte le traversie di quel fronte, compreso Caporetto e la vittoriosa controoffensiva, viene congedato con il grado di capitano nel 1920 e si trasferisce stabilmente a
Milano che diventa la sua città di elezione.
Qui si dedica a studi e progetti tecnici molto avanzati presentandoli al Consiglio Nazionale delle
Ricerche dal quale riceve solo parole di apprezzamento e nessun appoggio materiale.
Rifiutando l’adesione al fascismo e la camicia nera fa vita da isolato fino al 1939 quando fonda
una sua piccola attività dividendo i locali con due soci: la Trasformazione Metalli Autarchici
dedicata alla produzione di fili metallici.
Nel 1940 sposa Margherita Artini.
Durante i durissimi anni della guerra sviluppa le prime idee per la colata e la laminazione
diretta di fili e vergella.
Appena dopo la guerra viene contattato dal gruppo Montecatini-Monteponi-Montevecchio
(settore Piombo e Zinco) del quale era stato consulente e su loro richiesta mette a punto la
linea continua per la produzione di filo di Piombo e progetta anche la macchina per
trasformare tale filo in pallini calibrati da caccia e da tiro.
Vende nel 1947 questo primo impianto a Monteponi-Montevecchio che lo installa in Sardegna
in vicinanza delle allora esistenti miniere e ne gestisce uno in proprio in via Polesine.
L’impianto sardo – gemello di quello esposto - è restato in funzione per 50 anni a San Gavino
(CA) ed è al momento (2014) in Albania.
Resta subito evidente che il nuovo metodo Properzi è molto interessante per la produzione di
vergella di alluminio e Montecatini acquista una seconda linea per l’impianto di Bolzano dove
esiste uno “smelter” di Alluminio primario.
Ilario Properzi capisce che il suo futuro è nel mercato della macchine e impianti; dunque fonda
nello stesso anno la Continuus S.p.A. e abbandona la produzione di pallini e/o fili autarchici.
Nel 1949 arrivano i primi ordini internazionali per macchine di colata e laminatoi per Alluminio.
Già nel 1953 il brand Continuus S.p.a. – Milano è noto in Europa e Stati Uniti e l’inventore
viene incoraggiato a produrre macchine più grandi, potenti e produttive. Nascono molteplici
novità debitamente brevettate.
Arrivano dunque i mod. 5 e mod. 6 con meccanica raffinata, che vengono esportati anche in
India e Australia. Con quello seguente, il mod. 7 del 1960, con molte novità in colata e 500 cv di
potenza di laminazione, Properzi lancia anche l’industrializzazione della colata continua di
vergella di Rame, che aveva già brevemente sperimentato nella sua officina.
L’oligopolistica industria del Rame, al contrario di quella dell’Alluminio, non accoglie
favorevolmente le idee di Properzi per due ragioni – la prima sul lato tecnico: “ Non l’abbiamo
inventata noi che siamo i Big del Rame e quindi non può funzionare” e la seconda strategica:
”Se funziona distruggerà in breve il profittevole assetto attuale dell’industria del Rame e dei
cavi elettrici”.
Nonostante questo scetticismo due impianti Continuus, in USA e URSS, sono venduti e
cominciano a produrre vergella continua fra il 1963 e il 1965.
Riconosciutissimo leader mondiale per gli impianti Alluminio Ilario Properzi viene sovrastato
nel campo Rame da poteri e voci molto più potenti e spregiudicate e subisce una campagna
denigratoria sanguinosa.
Resta in azienda attivamente fino al 1970 e formalmente dal 1971 al 1976 anno della morte.
Nonostante tutto nel 1973 l’Associazione Internazionale del Filo Metallico (W.A.I. – U.S.A.) - gli
riconosce di aver rivoluzionato un’intera industria mondiale attribuendogli il Mordica Award in
precedenza riservato solo agli anglo-americani.
Ha lasciato la Continuus S.p.A. ai due figli Giulio e Lucio che ereditano l’impresa con circa 100
dipendenti e una battaglia brevettuale che terminerà solo nel 2005 con una vittoria troppo in
ritardo e quasi platonica.
L’ing. Giulio si dedica ai nuovi progetti e nuovi brevetti ma fa anche avvocato e il sindacalista
dati i tempi burrascosi.
Nel 1980 fonda la Properzi International (USA) sulle basi della Nimsco Co. Agente in tutto il
mondo anglofono extraeuropeo.
Lucio lascia l’azienda nel 1995 dedicandosi alle sue attività artistiche.
Dal 1998 si inizia la esplorazione e la conquista del mercato cinese.
Gli impianti sono ormai completi di tutto: dai forni alla matassa/bobina e con produzione
annua di un solo impianto pari a tutta la produzione europea del 1960.
L’azienda cresce costantemente come numero di addetti e per prodotti aggiunti, come la
colata e laminazione di nastro di piombo per batterie e non solo.
Nel 2001 viene acquistato il know-how e l’attività di una concorrente nel campo delle linee
vergella d’alluminio e poco dopo la nuova innovativa macchina detta Track and Belt per
produrre lingotti viene lanciata e venduta ai maggiori produttori italiani.
Nel 2003 Giulio Properzi viene insignito- caso probabilmente irripetibile – del Mordica Award
trenta anni esatti dal primo Mordica di famiglia.
Nel 2004 si cambia ragione sociale. Fin dagli anni 50 in tutto il mondo si parla di “Properzi
Process”, “Properzi Rod” o “Properzi Company”. Il nuovo nome Continuus-Properzi ufficializza
– sebbene molto in ritardo – una consuetudine internazionale.
Con l’acquisizione di una trafileria in Inghilterra: Anglia Metal Ltd. E l’unità di produzione CPT
sarl installata in Tunisia si supera la soglia dei 250 addetti.
Ad oggi (2015) la società mantiene la sua leadership mondiale ed è annoverata fra le micro
multinazionali del Made in Italy.
Macchina di colata - 2014
Laminatoio - 2014