CONCORSO LIBERNAUTA (14 – 19 anni)
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CONCORSO LIBERNAUTA (14 – 19 anni)
CONCORSO LIBERNAUTA (14 – 19 anni) La storia di una donna che si ritrova a improvvisarsi madre, nonostante quell'idea di sé fosse stata abbandonata da tempo, con un adolescente taciturno e scontroso. E ciò che succede alla protagonista e io narrante di questo romanzo, quando la sorella gemella, che sembrava predestinata alla fortuna, rimane vittima del terremoto de L'Aquila. Il figlio Marco viene affidato in un primo tempo al padre, che però non sa come occuparsene. Prendersi cura del ragazzo spetta dunque a lei e alla madre anziana, trasferite nelle C.A.S.E. provvisorie del dopo-sisma. Da allora il tempo trascorre in un lento e tortuoso processo di adattamento reciproco, durante il quale ognuno deve affrontare il trauma del presente, facendo i conti con il passato. Ed è proprio nella nostalgia dei ricordi, nei piccoli gesti gentili o nelle attenzioni di un uomo speciale, che può nascondersi l'occasione di una possibile rinascita. "Ci sono parole senza corpo e parole con il corpo. Libertà è una parola senza corpo. Come anima. Come amore. Parenti dell'aria e quanto l'aria senza confini definiti, hanno bisogno di qualcuno che presti loro la sua carne, il suo sangue e i suoi limiti perché diventino concrete. In questo libro è raccontata la storia di come una libertà, la mia, sia germinata dai luoghi vissuti da bambino e poi abbia preso il volo dal mio incontro con la lettura. Così queste pagine, nei mesi, sono diventate un'ossessione, la scrittura mi ha torto il collo e ha costretto il mio sguardo nei luoghi felici dell'infanzia o a muovere i miei passi dentro dolori intensi che pensavo di avere rimosso. Mentre ero in ospedale, tanti anni fa, con lo sguardo ostruito dalle sponde di un letto, il dolore stava accucciato in attesa di un nuovo sforzo, pronto ad aggredire. E tuttavia, col tempo, il letto si è trasformato in un tappeto volante, un luogo in cui per un po' ci si sottrae al mormorio del quotidiano e si vedono le cose da lontano e dall'alto. Da lassù gli anni scorrono via dalle nostre vene, si concede una tregua al corpo e il pensiero si libera del superfluo che ingombra la giornata. Ho concepito e scritto diverse poesie adagiato a letto. Non ci vuole molto: una matita, un taccuino e il mondo che si raduna intorno a te, e lascia i suoi segni sulla pagina da scrivere come baci sulla pelle di un'amata. Così possiamo darci alla sostanza tiepida dei sogni... Ilaria Alpi era una reporter della Rai. È stata uccisa in Somalia nel 1994 insieme al cameraman Miran Hrovatin. Aveva trentadue anni. Quando è morta stava indagando su un traffico di armi e rifiuti tossici tra la Somalia e l'Europa. Lo faceva per conto suo, quando non doveva seguire gli sviluppi della guerra. Questo libro racconta di lei, di Miran Hrovatin, e di una ragazzina somala di nome Jamila, che è immaginaria ma potrebbe benissimo essere vissuta davvero. Questo libro parla di coraggio e di speranza, e di tutti quelli che si battono per avere un mondo migliore a costo della vita. 9 ottobre 1963, confine tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Poco dopo le dieci e mezzo di sera 260 milioni di metri cubi di roccia si staccano dal Monte Toc e precipitano nel bacino artificiale della diga del Vajont, provocando un'onda gigantesca che scavalca la struttura e travolge i paesi di Erto, Frassen, San Martino, Col di Spesse, Patata, Il Cristo, Casso, Pineda, Longarone, Codissago, Castellavazzo, Villanuova, Pirago, Faè e Rivalta. I morti sono quasi duemila, pochissimi i feriti. A 50 anni di distanza, la ricostruzione di una delle tragedie più annunciate e denunciate della storia italiana: il genocidio di un'intera comunità, provocato dalla mano criminale di una classe industriale senza scrupoli e da uno Stato incapace di difendere il territorio e i suoi cittadini. "L'albero e la vacca" racconta la storia di un bambino, Adamo, che assiste da sopra a un albero alla separazione dei genitori. Seduto sul ramo del tasso, dopo aver mangiato le sue velenosissime bacche, Adamo vede apparire una placida vacca che rasserena l'orizzonte. L'irresistibile comicità di Bravi nasce dai serissimi sforzi dei suoi personaggi per risolvere situazioni spinose. L'autore riesce a far ridere restando serio, come il grande comico americano Buster Keaton. Al suo protagonista bastano poche bacche velenose e una mansueta allucinazione per affrontare il dolore, sbarcare nell'età adulta e lasciarsi la famiglia alle spalle. Con la sua prosa comica e visionaria, Adrián N. Bravi racconta il quotidiano, trasformandolo in un'avventura fantastica, e viceversa. Da quando è nato, A si risveglia ogni giorno in un corpo diverso. Per ventiquattr'ore abita il corpo di un suo coetaneo, che poi è costretto ad abbandonare quando il giorno finisce. Affezionarsi alle esistenze che sfiora è un lusso che non può permettersi, influenzarle un peccato di cui non vuole macchiarsi. Quando però conosce Rhiannon, chiudere gli occhi e riprendere il cammino da nomade è impossibile: per la prima volta innamorato, A cerca di stabilire un contatto, di spiegare la sua maledizione, fino a convincere Rhiannon che è tutto vero, che quello che ogni giorno si presenta da lei è la stessa persona, anche se in un corpo diverso. Rhiannon s'innamora a sua volta dell'anima di A, ma dimenticare il suo involucro è difficile, e pian piano la relazione con i mille volti di A si fa più delicata di un vetro sottile. Nel disperato tentativo di non perderla, A tradisce le sue regole, inizia a lasciare nelle esistenze quotidiane tracce e strascichi del suo passaggio, e qualcuno se ne accorge... "Cara figlia mia, tu non hai segreti, ma io ti ho tenuto nascosta una parte di me. Quella parte si è messa a raschiare il muro della sua prigione. E, nel momento in cui tu sei corsa a incontrare il tuo Paul, ha cominciato a urlare di lasciarla uscire. Avrei dovuto insegnarti come indurire il cuore; avrei dovuto dirti che una lettera non e mai soltanto una lettera. Le parole scritte su una pagina possono segnare l'anima. Se tu solo sapessi..." E invece Margaret non sa. Non sa perché Elspeth, sua madre, si sia sempre rifiutata di rispondere a qualsiasi domanda sul suo passato. Eppure adesso quel passato ha preso la forma di una lettera ingiallita, l'unica che Elspeth ha lasciato alla figlia prima di andarsene da casa improvvisamente. Una lettera che è l'appassionata dichiarazione d'amore di uno studente americano, David, a una donna di nome Sue. Una lettera che diventa, per Margaret, una sfida e una speranza: attraverso di essa, riuscirà a svelare i segreti della vita di sua madre e a ritrovarla? Come fili invisibili, tirati dalla mano del tempo, le parole di David conducono Margaret sulla selvaggia isola di Skye, nell'umile casa di una giovane poetessa che, venticinque anni prima, aveva deciso di rispondere alla lettera di un ammiratore, dando inizio a una corrispondenza tanto fitta quanto sorprendente. La portano a scoprire una donna ostinata, che ha sempre nutrito la fiamma della sua passione, che non ha mai permesso all'odio di spegnerla. Samia è una ragazzina di Mogadiscio. Ha la corsa nel sangue. Ogni giorno divide i suoi sogni con Alì, che è amico del cuore, confidente e primo, appassionato allenatore. Mentre intorno la Somalia è sempre più preda dell'irrigidimento politico e religioso, mentre le armi parlano sempre più forte la lingua della sopraffazione, Samia guarda lontano, e avverte nelle sue gambe magre e velocissime un destino di riscatto per il paese martoriato e per le donne somale. Gli allenamenti notturni nello stadio deserto, per nascondersi dagli occhi accusatori degli integralisti, e le prime affermazioni la portano, a soli diciassette anni, a qualificarsi alle Olimpiadi di Pechino. Arriva ultima, ma diventa un simbolo per le donne musulmane in tutto il mondo. Il suo vero sogno, però, è vincere. L'appuntamento è con le Olimpiadi di Londra del 2012. Ma tutto diventa difficile. Gli integralisti prendono ancora più potere, Samia corre chiusa dentro un burqa ed è costretta a fronteggiare una perdita lacerante, mentre il "fratello di tutta una vita" le cambia l'esistenza per sempre. Rimanere lì, all'improvviso, non ha più senso. Una notte parte, a piedi. Rincorrendo la libertà e il sogno di vincere le Olimpiadi. Sola, intraprende il Viaggio di ottomila chilometri, l'odissea dei migranti dall'Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia. Fin da bambino Salvatore ha una passione per gli uccelli: rimane ore a osservarli in volo. Per questo all'età di dieci anni il nonno gli regala un falco, Piccolo. Salvatore lo osserva, lo addestra, e quando un giorno l'uccello vola via per non tornare più il dolore è immenso. Ma Piccolo è solo il primo passo di un'autentica vocazione. Non appena finisce il liceo, Salvatore impara l'arte da un vero falconiere e lo diventa lui stesso. Ora sì che è pronto per l'avventura più grande, quella che lo porterà oltre l'oceano. CONCORSO LIBERNAUTA JUNIOR (11 – 13 anni) Noah, 17 anni, non ha mai incontrato suo padre e, da sei mesi, da quando sua madre Sara ha smesso di riconoscerlo e vive in una residenza per malati di Alzheimer, vive da solo. La sorella minore di Sara, Zia Mare, vive sullo stesso pianerottolo, l'ha preso in affido e si occupa di lui con pazienza. Noah infatti è scostante e scorbutico, a scuola si è lasciato bocciare e fatica a mantenere le relazioni con gli amici, l'unica passione che ancora lo tiene vivo è la musica: pianista talentuoso come i genitori, Noah suona il basso in una band, i Black Hole, insieme al suo amico di sempre Cristiano; con lui sta per partecipare alla selezione per il Music Village e sta componendo il pezzo inedito che dovranno eseguire davanti alla giuria. Un giorno nella classe di Noah arriva una ragazza nuova, Lisa, che immediatamente attira l'attenzione di Cristiano; Noah e Lisa invece si scontrano subito, ma poi, a due settimane dall'audizione, i Black Hole organizzano i provini per trovare una nuova voce femminile, dato che Greta, la sorella maggiore di Cristiano, è partita per l'università. Durante la seconda giornata di prove Noah è costretto a suonare la tastiera poiché il tastierista Giorgio è caduto in motorino; Lisa è venuta solo per assistere ma - senza volerlo - si ritrova a cantare con Noah... Isolato in trincea, un soldato combatte contro un nemico che non vede, ma che di certo è un mostro. O almeno, così dice il manuale che gli hanno dato i comandanti. Una notte, però, il soldato si avventura fuori dal suo buco e scopre che il terribile nemico, in realtà, non è poi così diverso da lui. E che la pace è molto meglio della guerra. Tommy, 11 anni, è uno schiavo, insieme alla sua famiglia, in una piantagione di cotone, ma sogna di poter essere un giorno libero. Dopo aver conosciuto Peg Leg Joe, uno strano soggetto che lo introduce alla musica degli spirituals e agli ideali di libertà, fugge seguendo Peg Leg Joe e il suo banjo, lungo quella che viene chiamata la Underground Railroad. Lungo la strada che porta alla libertà, tra pericoli e avventure, il piccolo Tommy imparerà a suonare il banjo e a cantare gli spirituals. Diventerà a sua volta una guida e dedicherà la vita a portare in salvo gli schiavi del Sud, lungo il percorso segreto della Underground Railroad. Una storia con una mamma vera e una no. Con un padre che c'era e non c'è più. Con una maestra cattiva e una dirigente che forse cattiva non è. Una stanza della tortura, un bidello un po' particolare. Questi sono gli ingredienti principali, ma Tedoforo è proprio un pasticcione. Uno di quei ragazzini che qualsiasi cosa facciano combinano un pasticcio, un guaio. Una storia fatta di quotidianità scolastica, ma anche di magie, finte o vere che siano. Strappata all'improvviso dalla sua tribù, nel deserto del Sahara, Yusdra piomba clandestina nella provincia lombarda. Ha solo nove anni, è ancora tenera e inconsapevole, ma ha un carattere forte ed estroverso e si integra bene nella nuova realtà. Dopo tre anni, però, qualcosa dentro di lei si muove. Riemergono ricordi misteriosi e la nostalgia della sua terra d'origine prende il sopravvento. La curiosità di sapere davvero cos'è successo nel suo passato si fa sempre più forte. Quale migliore occasione, allora, di una gita scolastica a Genova per intrufolarsi con tre amici su una nave da crociera e fuggire verso il Marocco? Inizia così la storia avventurosa di una migrazione al contrario, in cui Yusdra e i compagni scopriranno che insieme si è una forza e che ognuno ha un segreto con cui fare i conti. Li aspetta una terra aspra, affascinante e avvolgente, e nella città della sapienza, dove le antiche biblioteche sono sepolte dalla sabbia, finalmente trovano risposte. Tutti continuavano a dire che col tempo sarebbe passata, ma Jamie sa che è solo una di quelle bugie che i grandi dicono nelle situazioni difficili. Da quando sua sorella Rose è morta in un attentato sono passati cinque anni, e ora è peggio che mai: il papà beve, la mamma se n'è andata con un altro e a Jamie sono rimaste tante domande a cui deve rispondere da solo. Anche sua sorella Jasmine, la gemella di Rose, non sembra essersi ripresa: si è tinta i capelli di rosa, si è fatta un piercing e ha smesso di mangiare. Jamie però ha deciso di salvarsi: gioca con il suo gatto Roger, pensa alla maglietta di Spider-Man che desidera tanto e fa amicizia con Sunya, una bambina musulmana, cercando di tenerlo nascosto al padre. Quando un giorno vede alla tv l'appello per partecipare a una trasmissione di giovani talenti, sogna che possa essere un modo per salvare la sua famiglia... Sullo sfondo del piccolo mondo di Jamie rimbombano le grandi questioni dell'umanità, ma è la sua voce trasparente e pura, sono i suoi occhi ingenui di bambino che danno la misura della forza che hanno solo le cose essenziali: l'amore della mamma, la verità della morte, l'immensità della vita. Ilaria Alpi era una reporter della Rai. È stata uccisa in Somalia nel 1994 insieme al cameraman Miran Hrovatin. Aveva trentadue anni. Quando è morta stava indagando su un traffico di armi e rifiuti tossici tra la Somalia e l'Europa. Lo faceva per conto suo, quando non doveva seguire gli sviluppi della guerra. Questo libro racconta di lei, di Miran Hrovatin, e di una ragazzina somala di nome Jamila, che è immaginaria ma potrebbe benissimo essere vissuta davvero. Questo libro parla di coraggio e di speranza, e di tutti quelli che si battono per avere un mondo migliore a costo della vita. Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d'altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l'oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo - si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro? Teo ha otto anni e, più ancora dello Skifiltor, desidera una famiglia felice. Ma i suoi genitori litigano sempre, ogni battaglia quotidiana sembra persa. Così Teo decide di combatterla lui, questa battaglia, al posto loro. Per sapere come vincerla però deve chiedere a uno che di battaglie se ne intende. Uno come Napoleone, la cui storia sta leggendo su un libro. Ma Napoleone è morto: come si fa a incontrarlo? E sarà in paradiso o all'inferno? L'inferno, tra l'altro, pare sia molto caldo, quasi come Porto Ercole d'estate. Pare sia sotto terra, ma allora perché quando fanno gli scavi per la metro non lo trovano? In paradiso invece ci arrivi con l'aeroplano privato di Dio, e solo se non dici parolacce. Poi san Pietro controlla se sei in lista. Teo bombarda gli adulti di domande disarmanti e traccia su un quaderno schemi dall'irresistibile effetto comico, per tentare di capire come funzioni: con la morte, il bene e il male, il silenzio di Dio. Il suo sguardo buffo ci mette davanti alle paure che non sappiamo affrontare. Prima fra tutte, quella di sentirci sconfitti. 9 ottobre 1963, confine tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Poco dopo le dieci e mezzo di sera 260 milioni di metri cubi di roccia si staccano dal Monte Toc e precipitano nel bacino artificiale della diga del Vajont, provocando un'onda gigantesca che scavalca la struttura e travolge i paesi di Erto, Frassen, San Martino, Col di Spesse, Patata, Il Cristo, Casso, Pineda, Longarone, Codissago, Castellavazzo, Villanuova, Pirago, Faè e Rivalta. I morti sono quasi duemila, pochissimi i feriti. A 50 anni di distanza, la ricostruzione di una delle tragedie più annunciate e denunciate della storia italiana: il genocidio di un'intera comunità, provocato dalla mano criminale di una classe industriale senza scrupoli e da uno Stato incapace di difendere il territorio e i suoi cittadini. Agosto 1917. L'Italia affronta il spo terzo anno di guerra contro l'impero austroungarico. Al fronte, migliaia di soldati vengono sacrificati in inutili attacchi per guadagnare solo pochi metri di terreno. Ma nel cielo si combatte un'altra battaglia, del tutto diversa. Aeroplani da caccia, da bombardamento, da ricognizione, fragili apparecchi di legno e tela, prodotti di una tecnologia appena nata, cercano di dominare l'aria compiendo le loro temerarie missioni lontano dal fango e dal sangue delle trincee. Quattro ragazzi di un piccolo paese del Friuli passano la loro estate cercando momenti di formalità nella tragedia che li circonda. Ma sono affascinati dalle prodezze degli eroi dei cieli e non perdono occasione per seguire le evoluzioni dei biplani che decollano da una minuscola base di volo, poco distante dalle loro case, finché un giorno un'incredibile serie di circostanze li porta a dover prendere una difficile decisione. Saranno pronti ad affrontare in prima persona la sfida che il destino sbatte loro in faccia? L'"Asso di Picche", un aereo da bombardamento, veterano di innumerevoli missioni, li attende. Saranno in grado di portarlo in volo? Billy non riesce a resistere alle scommesse. Questa volta deve mangiare quindici vermi in quindici giorni. I vermi potranno essere bolliti, impanati e fritti, inondati di ketchup e salse varie ma per nessun motivo se ne possono fare polpette. Perché il verme deve essere coscienziosamente masticato. Altrimenti, dov'è lo schifo? La posta in palio: 50 dollari. Tra imbrogli, alleanze, trappole e qualche rissa, riuscirà Billy nella sua vomitevole impresa? Raina inizia con tranquillità le medie. Ma una sera, mentre torna a casa, succede l'imprevisto: inciampa, cade e si rompe i due denti davanti. Un dramma! Comincia così una lunga serie di sedute dal dentista, operazioni e apparecchi di ogni tipo denti finti inclusi. La vita però continua, e c'è tanto altro: la scuola, le amiche, i ragazzi, il disegno. Dalla prima media all'inizio della scuola superiore, Raina scopre il suo talento, trova dei veri amici... e torna a sorridere. Con e senza apparecchio! Fonte: www.ibs.it