Giornale Gennaio 2012
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Giornale Gennaio 2012
GF ente di GIUGNO 2016 o t i u b i r t s i d e l a n r i r Gio o t i n e t s o S i l o s ai e... DINTORNI ALCHERA ANNO 23° - N° 6 P ERIODICO I NDIPENDENTE S UPPL . A.S.I. R EG . T RIB . 4227/90 MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE ALL’INTERNO I saluti della presidente 6^ Circoscrizione Nadia Conticelli Quartieri dopo il Voto politica e partecipazione pag. 5 SOMMARIO La Nuova Falchera qualità... pag. 2 Libri e musica con Margherita Fumero pag. 3 Quattro passi alla Falchera I saluti della Presidente Unitre Falchera L’uomo del futuro... don Milani I lettori scrivono / Lavori IREN Intitolazioni L’intervista a... Notizie dal Comune Notizie utili / Curiosità Il giornale della scuola In breve Città Metropolitana Statuto Città Metropolitana L’angolo della poesia Dei dell’Olimpo Psicanalisi e dintorni Cinquant’anni e più alla Falchera Astronomia / Briciole di storia... La narrativa Un viaggio nella Circoscrizione Il piacere di leggere Volontariato Invito alla Mostra Silent Key EDITORIALE di AMILCARE DE LEO pag. 4 pag. 5 pag. 5 pag. 6 pag. 7 pag. 8 pag. 9 pag. 10 pag. 11 pag. 12 pag. 13 pag. 14 pag. 15 pag. 17 pag. 18 pag. 18 pag. 19 pag. 20 pag. 20 pag. 21 pag. 21 pag. 22 pag. 23 Con le elezioni di giugno, chiunque vincerà, se c’è una città che può e deve proporre un modello innovativo di tessuto urbano capace di unire anziché di separare, di coinvolgere invece di designare a tavolino, quella è Torino con le sue nuove circoscrizioni. I politici che saranno eletti si dovranno rendere conto che le città, le periferie stanno affrontando scenari complessi di cambiamento sotto molti punti di vista. Si presentano nuovi e più articolati bisogni, a fronte di risorse disponibili calanti o al limite costanti. Il volto delle città e dei quartieri è cambiato radicalmente: si è assistito ad un elevato tasso di crescita della popolazione, a causa del fenomeno migratorio che, da un lato ha consentito la fornitura di manodopera alle imprese e alle famiglie alimentando così alcuni processi di delocalizzazione produttiva, ma dall’altro ha creato nuove tensioni sul piano della convivenza e della connessa percezione di insicurezza dei cittadini. A questi fenomeni si aggiunge l’emergere di sensazioni di incertezza economica diffusa, determinata dalla paura di perdere una condizione faticosamente conseguita, dalla progressiva precarizzazione del lavoro, dal timore di scivolare indietro in una scala gerarchica che ha diluito le vecchie classi in un flusso continuo, con distanze sempre più accentuate tra i primi e gli ultimi. Questa sorta di disarticolazione del sistema sociale ha inevitabili ripercussioni sulla figura emergente del politico di oggi. Sappiamo tutti che l’impegno politico, se certamente non è una professione, richiede tuttavia una buona dose di professionalità. Professionalità che consta di competenze, abilità, spirito di servizio, abnegazione, onestà intellettuale, ma anche di tanto tempo da dedicare alle istituzioni in cui si esercita il mandato elettivo. Nello specifico, l’identità del consigliere continua fuori dalle aule consiliari. Dovrà sempre più attivare una funzione sociale Gente di Falchera 1 segue a pag. 13 La nuova Falchera: qualità ambientale... ...accessibilità e nuovi servizi nella zona Nord di Torino L’area Nord di Torino e il quartiere Falchera sono oggetto di un importante programma di riqualificazione urbana avviato in questi ultimi 3 anni. Il progetto si compone di un nuovo parco Stefano Lo Russo urbano nell’area dei Laghetti, di una nuova area residenziale e commerciale, e di un nuovo accesso veicolare al quartiere. L’area del parco dei Laghetti, i cui cantieri sono in pieno sviluppo, comprenderà una superficie complessiva di 428.000 metri quadrati (pari ad oltre 70 campi da calcio) ad elevato interesse naturalistico, che saranno fruibili da parte dei cittadini grazie alla realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili, aree di sosta, aree e percorsi attrezzati per lo sport e il fitness, aree gioco per i bambini e una ampia zona destinata all’agricoltura urbana con orti attrezzati. Avremo un nuovo grande polmone verde là dove fino a pochi mesi fa regnava il degrado ambientale. La realizzazione del nuovo parco è stata possibile grazie all’acquisizione da parte della Città dell’area Borsetto in virtù di una variante al Piano Regolatore ed è stata finanziata attraverso il ricorso ai fondi nazionali derivanti dal Piano Città. Parallelamente alla realizzazione del Parco verrà sviluppato nella porzione sud un nuovo insediamento residenziale e commerciale a servizio del quartiere. Nel mese di maggio è stato presentato il Piano Esecutivo relativo a questo insediamento che verrà esaminato ed approvato entro la fine dell’anno 2016. Infine, il nuovo collegamento viabile con il resto della città sarà costituito da una nuova strada che collegherà via delle Querce a corso Romania, superando la ferrovia grazie al cavalcaferrovia in corso di realizzazione. Tale strada sarà accessibile all’uso pedonale e ciclabile. Si tratta di interventi tra di loro fortemente integrati che hanno lo scopo di riqualificare la zona di Falchera dotandola di funzioni di pregio e risolvendo problemi di qualità ambientale e di accessibilità che si trascinavano da tanti anni. Anche se in condizioni di difficile crisi economica l’Amministrazione Comunale è riuscita a sviluppare un progetto di qualità che rappresenta un fondamentale tassello nella strategia urbanistica che riguarda la zona Nord di cui possiamo essere tutti orgogliosi. Gente di Falchera 2 Stefano Lo Russo Assessore al Piano Regolatore Generale e Politiche Urbanistiche Libri e Musica con Margherita Fumero di Amuilcare De Leo Nel pomeriggio del 7 maggio c’è stata grande festa presso il Centro d’Incontro “Salvatore Scavello” di Via delle Querce 23 grazie soprattutto alla gradita, frizzante presenza di Margherita Fumero, che ha, tra l’altro, presentato il suo libro: “Quattro chiacchiere con Margherita Fumero”. Ha fatto gli onori di casa Adriana Scavello, la quale ha lasciato poi la parola all’abile conduttrice di sempre Giorgia Catalano coadiuvata da Giorgio Milanese, entrambi conduttori di “Radio Italia Uno” e autori del volume di versi “Aquiloni distratti”. Non è mancata buona musica da parte di giovani esordienti, assai applauditi dal folto pubblico. Non si può parlare di Margherita Fumero senza ricordare Erminio Macario, un grande attore ma, come è stato detto da una giovane attrice allieva della Fumero, oggi piuttosto dimenticato, e particolarmente dai torinesi. Invece indimenticabile è la sua maschera di redivivo “pierrot”, dall’inconfondibile ciuffetto ricurvo e dalla dolce lacrima mesta. Credo che possiamo meritatamente annoverarlo nei ranghi della Commedia dell’Arte del Novecento. Bene ha fatto la Catalano ad invitarci alla “standing ovation”, infatti quando abbiamo sentito una sua celebre canzone ci siamo alzati tutti in piedi in suo omaggio. Ma ora, chi è Margherita Fumero? Attrice essenzialmente comica (anche se in origine, incredibile, pensava a parti tragiche) mentre parla rivive gran parte della sua vita. Scoperta da Macario, interpreta assieme a lui “Due sul pianerottolo” una commedia per la regia di Mario Amendola nel 1976, poi lavora in alcuni film di Bruno Corbucci accanto a Tomas Milian e Bud Spencer. In televisione partecipa a “Drive in”, in cui appare con Enrico Beruschi. Approda nel 2003, tanto per ricordare i tratti più salienti della carriera, alla sitcom (situation comedy) Camera Café nel ruolo di Wanda Sordi. Nel 2011 torna in televisione come protagonista nuovamente nella sitcom “Io e Margherita”. Nel 2014 è ancora in televisione, su Alice, interpretando la parte della governante del Castello di Pralormo nel programma di ricette “Cucina e Nobiltà” Ma ecco che... improvvisamente, come fossimo davvero a teatro, appare sulla scena, appena illuminata da una luce di fondo, la figura di un visitatore, molto alto alla vista ...ma sì è proprio lui, il sindaco Fassino che fa visita al Centro d’Incontro, accompagnato dalla presidente della circoscrizione. Saluta il pubblico e intanto presenta doverosamente i suoi omaggi alla Fumero. Scopriamo alla fine che è stato invitato per festeggiare l’ex presidente del Centro d’Incontro Fausto Sarno, del quale quello stesso giorno ricorreva l’ottantesimo compleanno. Sorrisi, strette di mano, festeggiamenti, battimani fanno da sfondo a un caldo pomeriggio d’interno in un angolo di periferia, ma manca ancora qualcosa... il brindisi. E per essere in tema con lo spirito subalpino, il sindaco, mentre ammiccante sorride di gusto, esce con una sortita verbale da buon piemontese: “dual’è la buta... fora la buta”. E alla fine è accontentato. E così si beve, e si brinda. Gente di Falchera 3 QUATTRO PASSI ALLA FALCHERA Confortati dalla bella giornata di sole, noi della redazione, accompagnati da Gilberto Angeloro e da due altri cittadini, decidiamo di “prendere di mira” (si fa per dire) alcune zone particolari della Falchera, un tantino trascurate, per osservarle insieme ed eventualmente rivalutarle. Ci accorgiamo ad un tratto che, come fossimo saccenti giornalisti o improvvisati politici in cerca di fama e di voto o forse perché quando occorre si scattano delle foto, si avvicina qualche altro residente. Chi è semplicemente curioso, chi litigioso quanto basta per affermare “qui va tutto male”: è ormai una consuetudine. Facciamo quasi fatica a spiegare che siamo cittadini come loro e che vogliamo solo vedere, capire, cercare di rimediare. E la verità alla fine viene a galla, siamo tutti dalla stessa parte. Così prosegue la nostra passeggiata. La prima tappa è là, verso quella piazzetta che abbiamo già indicato nel numero precedente “come in cerca dì identità” bella di giorno, brutta di notte per schiamazzi vari e altro: meriterebbe più attenzione. Essa appare “triste”, anonima confortata solo dai suoi grossi alberi e come si può vedere dalla foto, cinta da paletti di ferro, alcuni dei quali sottratti da qualche energumeno per farne chissà che cosa... Incredibile! Ci piacerebbe che questa piazzetta uscisse dall’isolamento in cui versa e avesse, perché no, il nome di qualche personaggio torinese dello spettacolo. Ci riferiamo, ad esempio, a Erminio Macario, grande attore ma, ingiustamente, piuttosto dimenticato! È semplicemente un’idea. Intanto si è avvicinato un altro cittadino che dichiara di abitare in Via degli Ulivi 10. Chiede che in quella zona si possa realizzare un’area per cani perché, secondo lui, tutto intorno è veramente un’indecenza e non certo a causa delle povere bestie che debbono pur fare i loro bisogni. A nostro giudizio sembra una richiesta un pò eccessiva, basterebbe che civilmente i “padroni” badassero a pulire, un pò come avviene altrove. E se ciò proprio non avvenisse, sarebbe un compito in più per i vigili urbani. A proposito, dove sono andati a finire i vigili di prossimità? Ora ci spostiamo in un tratto di strada, con caseggiati, ove manca totalmente l’illuminazione pubblica in via dei Pioppi in prossimità del condominio di via degli Olmi dal n° 40 fino allla via Sant’Elia. Che fare? Eccoci di ritorno al punto di partenza e cioè in p.zza Giovanni Astengo, un tempo decantata, oggi, in verità, assai ridimensionata e per cui, già al primo sguardo, si nota una certa trascuratezza. Dove prima c’era l’acqua ora ristagna qualche pozzanghera, come patetico ricordo di quello che era. Qualcuno si lamenta delle panchine di pietra, ritenendole troppo calde in estate per sedersi. Data la spesa, francamente non riteniamo sia il caso di sostituirle con panchine di legno, come pare sia stato richiesto. Qualcun altro suggerisce di riempire di terra la vasca ormai completamente secca. Anche tale osservazione, a nostro parere, è tutta da valutare. E “dulcis in fundo” eccoci alla rotonda della malandata autorimessa... Non è proprio una chicca per chi entra in Falchera. Fine della breve passeggiata. Il giudizio spetta ora ai lettori, che possono liberamente inviarci i loro pareri. Gente di Falchera 4 I saluti della presidente Unitre Falchera La città del futuro è quella dove si concentra l’energia umana, prefigura l’architetto Renzo Piano, nel suo manifesto per investire nel “rammendo” delle periferie. Il “centro” è dove risiede l’energia, umana in primo luogo. E allora la nostra Circoscrizione 6, di centri ne ha più di uno: Falchera in primo luogo (ma anche Barriera, Barca e Bertolla, Regio Parco). Qui, oltre lo Stura, l’opera di rammendo è in corso, da diversi anni ormai: con la piazza, la biblioteca, la stazione, Il Barrio riqualificato, prima, con il parco dei laghetti, il nuovo accesso, gli interventi nelle scuole (col nuovo anno scolastico riaprirà finalmente anche la palestra) e nei giardini Micciché, Ulivi e Betulle, ora. Interventi importanti, come altri su cui si sta lavorando: la risistemazione della piazza Astengo, con la necessaria ombreggiatura e il recupero degli edifici pubblici che vi si affacciano, la riorganizzazione della viabilità, gli impianti sportivi da dare in concessione, i campi rom abusivi di Germagnano da sgomberare. Ma non si esaurisce così il rammendo, c’è anche una comunità da “ricucire”, l’energia da indirizzare in avanti in maniera positiva. A questo deve servire la memoria delle lotte combattute in passato. Qui ho imparato che i problemi difficili si affrontano mettendosi insieme, ognuno col proprio punto di vista e le proprie competenze, come si è fatto coi giovani, gli insegnanti, gli educatori, le istituzioni del Tavolo 13 per gli adolescenti. Il mio primo impegno pubblico da consigliera di Circoscrizione fu una grigliata ai laghetti, tra le macerie e le sterpaglie. Intorno però avevo gli sguardi di chi già li vedeva parco. Da qui ho cominciato e non a caso affido a queste pagine il mio saluto al termine di dieci anni di amministrazione circoscrizionale. Ora il parco si intravede davvero e la grigliata potremo farla nell’area dedicata a pic nic, non solo tra di noi ma con tanti altri torinesi. Cercate, cerchiamo, di non dimenticarlo, perché il cammino a volte si fa pesante e la tentazione di guardare indietro è forte. Ma per vedere la strada fatta e affrontare con fiducia ed energia quella ancora da fare. Buon futuro a tutti. I Love Falchera Il giorno 18 maggio si è svolta la Festa di chiusura dell’Anno Accademico 2015-2016 dell’Unitre Sezione Torino-Falchera. Nel salone della Biblioteca Civica “Don Milani” gremito di partecipanti, erano esposti i lavori dei laboratori di Pirografia, Decoupage, Maglieria, Pittura ad Olio ed Acquerello. Bellissime le signore che hanno organizzato la sfilata dei modelli creati dal Laboratorio di Taglio e Cucito, inoltre il concerto del coro “I ragazzi della terza età”, lo spettacolo proposto dal Laboratorio teatrale coordinato “I classici ...a modo nostro” e il rinfresco finale hanno reso il pomeriggio piacevole per tutti! Grazie alla partecipazione attiva e sentita di un pubblico ogni anno maggiore, curioso di incrementare le proprie conoscenze attraverso corsi e seminari, la Sezione Unitre Falchera è diventata un’importante realtà nella nostra Circo- scrizione, svolgendo i corsi in diversi spazi e locali. Un grazie agli organizzatori ed ai docenti che regalano il proprio tempo libero favorendo questi momenti di aggregazione, in particolare a Dalma Ferrino che si impegna ogni anno a portare avanti questa attività molto importante per il nostro territorio. Nadia Conticelli Gente di Falchera 5 Adriana Scavello L’uomo del Futuro. Sulle tracce di don Milani Sono passati quasi cinquant’anni dalla morte di don Lorenzo Milani (quarantanove per l’esattezza) eppure leggendo le opere del Priore di Barbiana (così è conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo) si riscoprono tematiche che oggi come allora sono al centro del dibattito storico, politico e, soprattutto, pedagogico. Prezioso è stato a tal proposito l’intervento del professore e scrittore Eraldo Affinati che sabato 14 Maggio ha presentato il suo ultimo libro nella nostra splendida biblioteca (intitolata proprio a don Milani) in occasione del Salone Off. Il lavoro di Eraldo Affinati è stato frutto di una ricerca ben più ampia di quella che potrebbe apparire come una semplice biografia: seppur difficile da interiorizzare ancora oggi per uno stile incredibilmente innovativo, possiamo dire che di don Milani sappiamo tutto o quasi. Affinati è voluto andare oltre: ricercare nel mondo quelle figure (preti, suore, educatori, insegnanti, ecc…) che pur non conoscendo direttamente la figura di don Milani ne applicano gli insegnamenti, la metodologia, la pedagogia. Insomma: ricercare i “don Milani” del mondo. La ricerca dello scrittore parte innanzitutto da una ricerca interiore, che lo vede protagonista e fondatore di una scuola di lingua italiana per stranieri a Roma, proprio sullo stile dettato da don Milani, dove giovani e professori volontari insegnano ai ragazzi in difficoltà. Nel recente passato, proprio in vista della sua opera su don Milani, Affinati decide di riscoprire i luoghi significativi della storia del giovane don Lorenzo: Firenze, Calenzano, Milano e Barbiana. Ciò che più colpisce è il confronto tra la vita di Lorenzo Milani e don Lorenzo Milani: nato in una famiglia agiata e colta rinuncia a tutto per aiutare i ragazzi poveri. Ecco allora che il confronto che ne esce è da pelle d’oca: il tavolo di legno pregiato della villa di famiglia sostituito da un tavolino di legno grezzo su cui Milani ha inventato la sua scuola, e quella camicia bianca pulita abbandonata per far posto ad un paio di scarponi sporchi di fango con i quali don Milani ha desiderato farsi seppellire. Neppure in punto di morte don Milani volle ritornare sui suoi passi: decise fino alla fine di stare accanto ai suoi ragazzi in povertà rinunciando a quei servizi che la sua famiglia poteva permettersi. Voleva far conoscere la morte ai suoi giovani, il dolore, il distacco. “Per la prima volta un cammello passa per la cruna di un ago” avrebbe detto il giovane prete ai suoi ragazzi, rifacendosi al Vangelo. La sfida che lancia Eraldo Affinati con il suo libro diventa quindi più chiara: far rinascere Barbiana (dove Milani fu mandato in esilio proprio dal suo vescovo) in forme nuove, offrire quelle possibilità che molti ragazzi, specie nelle periferie come la nostra, purtroppo ancora oggi spesso non hanno. Nel nostro quartiere alcune possibilità già le abbiamo: pensiamo alla biblioteca, le scuole, l’oratorio, i centri di aggregazione come il FalkLab, le associazioni sportive come il Conquista, la Tomodachi e l’Olimpo, e ancora molte altre che qui non posso elencare. Il mio augurio è quello che sempre più esca e venga curato il “don Milani” che c’è in noi per aiutare e far crescere i giovani in difficoltà. “Per fare scuola - diceva don Milani, sottoscrive Affinati - basta mettere dei sedicenni che insegnano a dei dodicenni”. Una pedagogia semplice, vera ma incredibilmente difficile da afferrare, dove viene chiesto di premiare i ragazzi non per i traguardi raggiunti ma i passi in avanti che hanno fatto nel loro cammino di crescita. Prima di morire don Lorenzo Milani volle incontrare il vescovo che per tutta la vita sacerdotale lo aveva ostacolato, ma che con la forza di volontà era sempre riuscito a superare: “Lei mi ostacola perché io sono cinquant’anni più avanti di lei”. Credo, con il senno di poi, che avesse ragione. Don Milani è stato proprio, come lo ha definito Eraldo Affinati, un Uomo del Futuro. Gente di Falchera 6 Alessio Salpietra I lettori scrivono a cura di Ricciardetto Saluti e ringraziamenti In occasione della scadenza del mandato amministrativo, ho il piacere di ringraziare la Vostra Associazione per il proficuo lavoro svolto nel territorio della Circoscrizione 6, in particolare per quanto riguarda i progetti e le iniziative svolti in collaborazione con la 1° Commissione che ho avuto l’onore di Coordinare in questi 5 anni. Con l’augurio che la Vostra attività prosegua positivamente nel futuro, vi saluto con affetto. Adriana Scavello Coordinatrice 1 Commissione Circoscrizione 6 -Torino a Centesimi: Spett. Del Buono - dalla Stampa del 2002 Un plauso al signor Molinari per la sua lettera Fino all’ultimo centesimo. Condivido il suo ragionamento sui centesimi. Esempio il biglietto del bus è zero settantasette se arrotondiamo a zero ottanta ecco che è come fare scattare l’inflazione sempre a scapito dei cittadini. Hanno voluto così e che ci piaccia o no dobbiamo convivere. Giacomo Chissotti Commemorazione 25 Aprile Il giorno 19 aprile 2016 le classi 5a - 5b - 5c dell’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci hanno partecipato alla commemorazione, presso il cippo di Strada Cuorgné, dei tre partigiani uccisi durante la Resistenza. Erano presenti alcuni rappresentanti dell’ANPI che hanno spiegato ai ragazzi l’importanza del sacrificio di questi uomini. Dopo aver deposto un omaggio floreale, un ragazzo per classe ha letto una frase significativa già letta e commentata in classe. Ricordiamo un pensiero di Pietro Calamandrei “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale, quando comincia a mancare”. Alla fine della cerimonia sono stati intonati alcuni canti della Resistenza. Tutti i ragazzi hanno partecipato consapevolmente a questo momento e porteranno con sé anche questo ricordo della scuola elementare. Lavori di IREN in Falchera Principali informazioni sui lavori legati alla rete elettrica che interesseranno il quartiere Falchera in questo periodo. Iren - all’interno del Piano di rinnovo delle reti in Media Tensione (MT) - ha iniziato i lavori per ottimizzare e rinnovare la rete elettrica anche nel quartiere Falchera, avviando nuovi cantieri in Via delle Querce, Via degli Ulivi, in Viale Falchera e in Str. Courgnè. L’obiettivo è quello di collegare la nuova rete elettrica a 22000 V con quella già esistente nel resto della Città, migliorando sostanzialmente la qualità del servizio offerto ai Clienti. Iren, nello specifico, prevede di realizzare 9,5 km di scavo, di posare 12,5 km di nuovi cavi e di rinnovare le cabine elettriche esistenti; alcune di queste hanno già locali idonei per accogliere le nuove apparecchiature e quindi si tratterà di eseguire i lavori per sostituirle, mentre nella parte più vecchia del quartiere si costruiranno 7 nuovi locali cabina - del tipo fuori terra - che andranno a sostituire quelli attuali collocati negli scantinati degli stabili. In tal modo si migliorerà l’affidabilità degli impianti, consentendo un accesso più rapido e agevole al personale Iren e riducendo, così, anche i tempi di ripristino dell’energia elettrica in caso di guasti. Si prevede di posare i primi nuovi locali cabina nel mese di maggio; quelli successivi saranno installati a seguito del permesso da parte del Comune. Il termine dei lavori è previsto per la fine del 2017. Una volta concluse tutte le opere si provvederà, in collaborazione con la Circoscrizione Comunale, al ripristino del manto stradale. Comunicazione e Relazioni Esterne Ins. Barbara Pizzarelli Gente di Falchera 7 Roberta D’Ambrosio Intitolazioni È terminato, il 10 maggio, con l’approvazione della delibera della Giunta comunale l’iter burocratico per l’intitolazione della Piazzetta all’incrocio tra Via Bologna e Via Gottardo alle Operaie della Manifattura Tabacchi e del giardino di fronte alla Scuola Leonardo da Vinci, in via degli Abeti Falchera a Renato MATTIO. Due intitolazioni fortemente volute dalla Circoscrizione 6, da cui è partito il lungo iter. A distanza di 20 anni dalla chiusura definitiva della fabbrica, l’intitolazione della Piazzetta era un dovere per ricordare le donne che hanno lavorato alla produzione dei sigari, nella Manifattura Tabacchi di Torino, che nella prima metà del XIX secolo era diventata una delle più importanti realtà produttive della città. Nel 1885 infatti, contava 600 dipendenti, in gran parte donne. Le cosiddette sigaraie, addette al confezionamento manuale di sigari, diventarono così la figura dominante nella fabbrica, che nei primi anni del ‘900 diventò una comunità pressochè autonoma, che aveva stabilito un legame diretto con il territorio circostante, dal quale proveniva gran parte della forza lavoro; infatti la maggior parte dei dipendenti, che arrivò ad raggiungere anche le 2000 unità, abitava al Regio Parco. Le donne lavoravano in grandi stanzoni, pagate a cottimo, con regole ferree ed una rigida disciplina di fabbrica. Le attività connesse alla lavorazione del tabacco in tutte le fasi prevedevano che le donne stessero sedute per molte ore al giorno le une accanto alle altre a maneggiare tabacco fermentato respirandone i vapori. Ciò causava altissima morbilità: forti febbri con allucinazioni, eczema alle mani, tubercolosi, disturbi ovarici, maggior frequenza di episodi abortivi, disturbi che comunque non sono stati mai ufficialmente riconosciuti come direttamente causati dal tabacco. L’intitolazione del giardino di Via degli Abeti, a Renato Mattio, richiesto anche dalle insegnanti della Leonardo da Vinci, è un modo per celebrare l’importante ruolo che il Partigiano con il nome di battaglia “Sommariva”, classe 1925, ha combattuto sulle montagne del Piemonte, contribuendo in maniera attiva nella lotta di Liberazione dal Nazifascismo e nella Resistenza. Renato MATTIO ha messo a disposizione la sua lunga esperienza di uomo, di cittadino e lo spirito della sua intramontabile fede nella condivisione e divulgazione di un periodo storico di cui si compiaceva di essere stato partecipe. Con la sua partecipazione ai viaggi organizzati dalle Scuole in progetti in collaborazione con Circoscrizione 6, Renato Mattio accompagnava i ragazzi nei luoghi della Resistenza, portando loro la testimonianza di partigiano. Renato MATTIO è deceduto il 25 luglio 2015 all’età di 90 anni, ha speso la sua lunga vita per non dimenticare il suo passato di combattente, in nome della libertà e della giustizia; è stato partecipe fino all’ultimo alla vita sociale del territorio, in particolare nel quartiere Falchera in cui ha abitato per tutta la vita. Attendiamo le cerimonie ufficiali del Comune di Torino per festeggiare insieme queste due importanti intitolazioni. Adriana Scavello Che cosa significa davvero il saluto piemontese “cerea”? Una teoria fantasiosa parla di un verbo greco, ma qualè l’etimologia attestata del saluto piemontese che significa “arrivederci”? Nel dialetto piemontese, il saluto formale per il commiato (cioè quando ci si separa) ha due formule: arvëddse e cerea. La prima è un’evidente traduzione dell’italiano “arrivederci”, ma da dove deriva il termine “cerea”? Anni fa, il giornalista e intellettuale Bruno Gambarotta raccontò la storia di un cadetto dei Savoia che studiava il greco antico, storia che avvalora la tesi secondo cui questo termine deriverebbe dall’imperativo “chaire” del verbo greco “chairo” che significa “rallegrarsi”. Tuttavia, sebbene sia affascinante, questa teoria appare poco realistica dal punto di vista linguistico. Il vocabolario Treccani, infatti, attesta un’altra etimologia per questa “forma di saluto, in origine reverenziale, poi divenuta familiare, in uso nel Piemonte”: ovvero da serèa, col significato di “signoria” come sere significava “signore”. Un pò come “ciao” deriva dal veneziano “sciao” nel senso di “schiavo vostro”, quindi, cerea è un saluto alla “signoria”, usato come titolo di rispetto. Gente di Falchera 8 Claudio Pizzigallo 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121 12345678901234567890123456789012123456789012345678901234567890121 a cura di Amilcare De Leo L’INTERVISTA A... ...Giuseppe Dellisanti, titolare del negozio di alimentari situato in Via Sant’Elia n.4/a sto, non l’ho dimenticato. Quando nel 1982 s’installò in questo negozio, com’era la clientela? Quasi nulla, deludente. Quei pochi che entravano si guardavano attorno, curiosavano e poi se ne andavano, senza nemmeno salutare. Era veramente curioso, non capivo ma ero ottimista e contavo su tempi migliori... E i tempi migliori poi sopraggiunsero, non è così? Certamente, non mi lamento. Signor Dellisanti, da quando è titolare di questo negozio che, anche nel suo caso, possiamo definire storico? Sono qui dal 1982, ma prima il negozio già esisteva, però era poco produttivo, piuttosto trascurato. Quindi è con lei che l’esercizio si è sviluppato? Direi proprio di sì. In che modo? Innanzitutto con la gentilezza e con una certa competenza, quindi cercando di soddisfare i clienti nelle loro esigenze e infine diffondendo una buona pubblicità. Ha sempre fatto il commerciante? No, ho fatto altri mestieri. Ho lavorato nei cantieri. Lei è di Torino? Sono pugliese, provengo da Taranto. Sono giunto a Torino nel 1969. Come ha trovato la nostra Città? Confesso di aver scoperto una città piuttosto fredda, dal punto di vista della socialità. Ogni città è diversa dall’altra. Erano periodi di emigrazione, basti pensare alla F.I.A.T. di allora. Di quei tempi ricorda un episodio che vuol raccontare? In quei periodi non era facile per noi meridionali cercare casa. In una frazione vicino a Chivasso avevo adocchiato un appartamento, ma il proprietario si rifiutò di affittarmi l’alloggio perché ero del sud. Lo ringraziai ugualmente e mi congedai così: “Vedo che lei fa di un’erba un fascio”. Tristi quei periodi, vero? Certo, ma quell’episodio non finì male, perché il proprietario mi richiamò, si scusò e alla fine mi offrì l’alloggio. Apprezzo ancora oggi quel ge- Ha subìto dei furti in questi ultimi tempi? Sì, quattro anni fa, i ladri mi hanno fatto visita. Ora non più. Com’è la Falchera oggi, rispetto a quella di ieri? È cambiata sicuramente in meglio. Guardi, sino ad alcuni anni fa quando al mattino aprivo il negozio trovavo per terra ogni sorta di siringhe, un disastro. Attualmente non ne vedo più. Qual è il suo giudizio sulla borgata? Oltremodo positivo, è un quartiere tranquillo ed è immerso nel verde. Cos’è invece, sempre secondo lei, ciò che non va? È la mentalità della gente che deve cambiare, deve saper porsi di fronte ai problemi con una certa filosofia, socializzare, partecipare alla vita del quartiere e vivere appieno il tempo libero con gusto e con piacere, dedicandosi ai propri hobbies. Mi può fare degli esempi? Organizzandosi ad esempio in gruppi, comitati, associazioni. Personalmente sono interessato a corsi di ballo, che hanno molto successo. Mi riferisco in particolare al ballo con lo stiletto. Credo che ne abbia sentito parlare... Sì... è una iniziativa del bar delle ACLI. In che consiste esattamente? Lo stiletto rappresenta una vera lezione di fitness molto dinamica. In equilibrio sui tacchi la donna impara ad acquisire fiducia in se stessa, a controllare i propri passi e la propria andatura, ad avere una buona postura da assumere proprio su tacchi da 10 cm. Bene, è tutto, la saluto e la ringrazio... Aspetti, mi lasci dire ancora una cosa che riguarda i politici. Sono troppi, frastagliati in partiti e partitini; debbono essere pochi, ma onesti e capaci, sennò stufano. (nella foto: Rosanna Cesarino e Giuseppe Dellisanti) Gente di Falchera 9 Notizie dal Comune Imu 2016 a Torino: criteri, riduzioni e scadenze Approvati dalla Sala Rossa criteri, riduzioni e scadenze per l’imposta sugli immobili 2016. Cosa cambia L’Imu 2016 sarà applicata analogamente a quella del 2015 (anche per i provvedimenti della Legge di Stabilità 2016). Il Consiglio comunale ha approvato (nella seduta di mercoledì 27 aprile) la regolamentazione e le relative modifiche del Regolamento Imu attualmente in vigore. Nel quadro complessivo è prevista la non applicabilità dell’imposta alle unità immobiliari adibite ad abitazione principale. Sono escluse le case di lusso classificate al Catasto dalle categorie A/1, A8 e A/9. Le riduzioni (previste dalla legge di Stabilità per il 2016) riguardano il 50% della base imponibile per le unità immobiliari concesse in comodato a parenti di primo grado a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante risieda anagraficamente e dimori abitualmente nello stesso Comune dell’immobile dato in comodato e la riduzione del 25% per gli immobili locati a canone concordato (L. 431/1998). Ulteriori riduzioni di aliquota base si prevedono per le unità immobiliari a “canone libero” (dove riducibile) tra il 10% e il 20% per le case affittate a soggetti affidatari dei servizi di accoglienza per richiedenti asilo e di protezione internazionale o umanitaria; nuova imprenditoria, soprattutto giovanile e imprese start-up; sale cinematografiche (nel territorio cittadino) utilizzate direttamente dal proprietario per attività cinematografiche; stato di inagibilità riconosciuto per immobili oggetto di occupazione abusiva e per i fabbricati sprovvisti di rendita. I termini per il pagamento dell’imposta sono fissati in due rate: 16 giugno e 16 dicembre. Per gli enti non commerciali sono previste tre rate, di cui le prime due (con le date di cui sopra) hanno l’importo pari ciascuna al 50% dell’imposta complessivamente corrisposta l’anno precedente. La terza rata di conguaglio sarà versata entro il 16 giugno dell’anno successivo a quello cui si riferisce il versamento. Tony De Nardo Tasi, confermata l’abolizione sulla casa principale Approvata il 28 aprile dalla Sala Rossa di Torino all’unanimità (23 voti su 23 consiglieri presenti) una deliberazione proposta dalla Giunta per quanto riguarda il pagamento della Tasi (Tassa servizi indivisibili) per l’anno 2016. Il provvedimento ribadisce che la Tasi non è più dovuta per l’abitazione principale e per tutte le altre fattispecie ad essa assimilate e/o equiparate. Inoltre, la Tasi non è dovuta per l’immobile in categoria A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e relative pertinenze posseduto da cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’Aire, già pensionati nei rispettivi paesi di residenza, a titolo di proprietà o usufrutto in Italia, a condizione che l’immobile non risulti locato o concesso in comodato d’uso. Confermata la ridotta tassazione all’1 per mille (la stessa già stabilita dal Comune di Torino sin dall’istituzione di questa tassa, nell’anno fiscale 2014) per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati (immobili merce). Come già deliberato nel 2014 e nel 2015, confermata anche la non applicazione della Tasi alle categorie di immobili già soggetti a Imu e la non corresponsione della tassa da parte del conduttore (inquilino). Il termine per il pagamento dell’imposta, secondo quanto previsto dalla normativa in vigore, è fissato in due rate, con scadenza il 16 giugno e il 16 dicembre. Massimiliano Quirico Tassa rifiuti 2016, le tariffe stabilite dal Consiglio Sgravi per gli esercizi commerciali in prossimità di campi nomadi abusivi. Giovedì 28 aprile, il Consiglio comunale di Torino ha stabilito le tariffe 2016 della Tassa comunale sui rifiuti (TARI), con una diminuzione dello 0,5% rispetto all’anno scorso. Per le utenze domestiche, la tariffa fissa va da un minimo di 1,30 euro/mq per anno (nel caso di nucleo familiare con unico componente) a un massimo di 2,12 (per nuclei familiari da 6 componenti in su). La tariffa variabile è stabilita da un minimo di 47,61 euro (unico componente) a un massimo di 244,00 euro (sei o più componenti). Il documento approvato in aula prevede agevolazioni per le famiglie a basso reddito: 45% per i redditi Isee fino a 13mila euro, 30% fino a 17mila e 20% fino a 24mila. Per le utenze non domestiche, la TARI 2016 varia da un minimo di 0,70 euro /mq per anno (box auto privato) ad un massimo di 140 euro/mq per anno (mercato all’ingrosso ittico). Tra i due estremi, una trentina di categorie intermedie, come i 6,72 euro/mq per anno dei locali adibiti a ufficio o i 34,04 di ristoranti, pizzerie, birrerie. Previste inoltre riduzioni sulle attività economiche, in specifico per gli ambulanti dei mercati con al massimo sei operatori avranno una riduzione del 30%. Sempre a proposito di mercati, tramite una riduzione fino al 30% della parte variabile della tariffa, verrà incentivata la sostituzione dei contenitori in legno, carta e plastica con cassette riutilizzabili. Sempre in tema di utenze non domestiche, si determinano agevolazioni del 10% per i locali destinati stabilmente a culti riconosciuti dallo Stato, del 30% a fa- Gente di Falchera 10 vore di Onlus (Dlgs 460/1997) e Associazioni (legge 383/2000), misura questa applicata anche alle scuole per l’infanzia Fism convenzionate con il Comune. Le utenze domestiche rappresentano il 47.47% della produzione di rifiuti, con il rimanente 52,53% attribuito alle utenze non domestiche. I costi previsti dal Piano finanziario 2016, previsti in 205,65 milioni di euro, dovranno essere coperti proporzionalmente dalle due tipologie di utenze. Unitamente alla delibera, che ha raccolto 25 voti favorevoli e 5 contrari, il Consiglio comunale ha approvato (26 voti a favore, 4 astenuti e 2 contrari) una mozione che impegna l’amministrazione comunale a pervenire a sgravi sulla TARI per gli esercizi commerciali situati in prossimità di campi nomadi abusivi, tramite l’istituzione di un fondo perequativo sul bilancio 2016. Il giorno prima, la Sala Rossa aveva anche approvato il piano finanziario per la raccolta dei rifiuti nell’anno in corso, per un totale di 205,6 milioni di euro circa, che secondo le norme vigenti dovrà essere interamente coperto dalle entrate della TARI. C.R. Notizie utili WiFi libero e gratuito negli ospedali ASL TO 2 Nell’ottica del percorso di umanizzazione dei luoghi di cura la ASL TO 2, negli ospedali Maria Vittoria e San Giovanni Bosco di Torino, ha attivato una rete wireless per permettere ai pazienti e ai visitatori di accedere gratuitamente a internet, utilizzando strumenti portatili personali. La rete WiFi, realizzata dall’Area ICT aziendale, diretta dalla dottoressa Maria Teresa Valente, in entrambi gli ospedali è identificabile con il nome ASLTO2-Free. Semplice l’accesso, possibile in due modalità a scelta dell’utente: 1) Selezionando uno dei social networks a disposizione sul portale (Facebook, Twitter, Linkedin) ed effettuando l’accesso con le stesse credenziali utilizzate per il social scelto (per esempio chi è già registrato su Facebook potrà accedere “cliccando” sul simbolo di FB visibile sul portale e usando le proprie credenziali). 2) Selezionando la scelta “Registra Ora!” e comunicando i propri dati (nome e cognome e numero di cellulare); un SMS inoltrato sul cellulare comunicherà la password per il collegamento. La rete copre tutti i reparti degli ospedali Maria Vittoria e San Giovanni Bosco. Zanzare? Rimedi naturali fai da te Allarme zanzare, dagli oli essenziali a un rimedio incredibile ma efficace: bastano una bacinella nera e dell’olio. Vedere per credere Finalmente arriva la bella stagione. Ma - ahimé insieme al caldo e alle giornate estive tornano anche le odiate zanzare. Incubo di adulti e soprattutto bambini. (leggi anche: 10 cose che dovete assolutamente sapere sulle zanzare) Tutti a comprare zampironi, spray, lampade antizanzare e chi più ne ha più ne metta pur di mettersi al riparo dagli odiati insetti succhiasangue. Non tutti sanno che esistono diversi rimedi naturali che aiutano a tenere lontane le zanzare. Oltre agli oli essenziali, lavanda, limone, citronella e geranio che molti già conoscono, in rete è tutto un fiorire di soluzioni fai da te. Alcune un po’ troppo laboriose, altre invece apparentemente semplici ma efficaci. Come quella della bacinella nera da riempire d’olio che attirerebbe le zanzare da un raggio di diversi kilometri facendole affogare nella soluzione oleosa. Provare per credere. Curiosità di Valerio Brugnoli Auto senza pilota: Fca e Google sarebbero a un passo dall’accordo Fiat Chrysler Automobiles e Google sono ad un passo dall’accordo per realizzare l’auto senza pilota. La notizia anticipata dal Wall Street Journal giorni fa, non è mai stata smentita. Anzi, l’intesa tra l’amministratore delegato Sergio Marchionne e il ceo del progetto Google Car, John Krafcik - secondo indiscrezioni di stampa - potrebbe essere annunciata a breve da Mountain View. L’accordo sarebbe praticamente cosa fatta e prevede che Fca fornisca a Google un centinaio di van Pacifica Chrysler, che verrà trasformata nell’auto del futuro a marchio Google. L’auto senza conducente dovrebbe essere proprio una versione del minivan Pacifica a marchio Chrysler presentata al Salone di Detroit a gennaio. Un anno per la fase sperimentale, quindi dovrebbero essere commercializzate un centinaio di auto in California, costruite da Fca. La trattativa, durata alcuni mesi, potrebbe portare alla nascita di un’auto con marchio Google e l’indicazione di Fca come costruttore. Gente di Falchera 11 IL GIORNALE DELLA SCUOLA ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI” LA NOSTRA SCUOLA CON L’ARTE DI MUS-E In occasione del 100° Anniversario di Yehudi Menuhin l’associazione Mus-e Torino ha programmato una serie di eventi a carattere locale. A Torino nei mesi di Aprile e Maggio sono stati coinvolti 3800 bambini, le loro famiglie e il territorio cittadino. Mercoledì 20 Aprile scorso, le classi della Nostra Scuola Primaria Neruda e Ambrosini, dove il Progetto Mus-e collabora, si sono riuniti presso la Biblioteca Don Milani di Fachera, presentando le attività svolte e imparate durante l’anno. Il pubblico spettatore fatto da famiglie, insegnanti, bambini, collaboratori, organizzatori ma anche da passanti è stato numeroso e ha accolto con grande entusiasmo l’evento. I bambini hanno presentato con grande coraggio e orgoglio le cose imparate durante l’anno, facendone delle lezioni aperte a tutti. Il lavoro fatto con i loro insegnanti e artisti è stato immenso; con grande curiosità e impegno si sono avvicinati ai nuovi linguaggi dell’arte per imparare facendo e divertendosi. I diversi linguaggi dell’Arte, dall’arte pittorica alla manipolazione, dall’arte circense alla danza, dal canto al teatro sono ormai da anni parte integrante dell’offerta formativa della Nostra Scuola in quanto l’Arte è senza dubbio un valore aggiunto e arricchente della formazione dei nostri bambini. Stimolante, sviluppa, potenzia e/o consolida le competenze e le conoscenze che i bambini apprendono tra i banchi di scuola in modo più classico. L’Anniversario del 100° compleanno del fondatore del Progetto Mus-e, coinciso con la chiusura delle lezioni con i bambini, quest’anno è stato pensato e organizzato eccezionalmente fuori dalle mura scolastiche presso la Biblioteca Don Milani. Una novità che è stata un vero esempio di Cittadinanza Attiva sul territorio, dove scuola ed esterni hanno collaborato coinvolgendo i cittadini di tutto il quartiere. PERCHÈ L’ARTE NELLA SCUOLA Lo stesso Menuhin a dircelo, colui che ha avuto non solo l’intuizione ma anche la volontà di fare dell’arte un mezzo di integrazione nella scuola. Musicista e Direttore d’orchestra di straordinaria sensibilità ha lavorato per una società migliore credendo fermamente che l’ispirazione si possa trarre dalla bellezza che deve essere scoperta fin da bambini. Nato nel 1916 a New York da una famiglia ebraica, ha improntato la sua vita alla musica e all’arte con un sentimento di apertura e fiducia verso l’altro “io posso utilizzare il mio corpo, ne faccio un’opera d’arte; ho delle doti, in tutti sensi; le conosco in me e posso apprezzare quelle altrui; posso fare cose bellissime con gli altri”. Parole che racchiudono in modo semplice e chiaro messaggi importanti e profondi di pace e speranza che ricordano che prima di essere un “risultato” si è individui fatti di mente, corpo, capacità e doti, e quanto rispettandole si possa imparare e crescere ed essere un individuo migliore nella società futura. CHE COSA POSSIAMO FARE L’Associazione Mus-e Onlus di Torino con i suoi artisti, che han fatto del sogno di Yeudi Menuhin scopo e impegno nella quotidianità attraverso le attività nelle scuole, è presente ad oggi nel territorio di Torino nella realtà di solo nove scuole. Nella Nostra Scuola essa ormai da 11 anni offre gratuitamente due laboratori artistici di almeno 20 ore ciascuno nel primo triennio, più altri progetti artistici speciali “Falchera T.V.B.”, “Marco Polo”, “Il giro nel Mondo in ottanta giorni”, “Don Chisciotte” veri e propri spettacoli presentati sia nel quartiere che nel teatro Bottari Lattes di Monforte d’Alba. In questi ultimi anni molti sono però stati i tagli economici da parte dei finanziatori i che han così costretto a ridurre il numero delle ore e delle attività. L’immenso impegno di chi crede nella filosofia Muse ha permesso ugualmente di continuare a dare questa offerta alla Nostra scuola ma per il futuro non si sa se questo basterà. Mus-e cercherà sempre di lavorare al meglio per migliorare e ricercare nuove fonti economiche ma si sa come le cose belle e importanti per il futuro dei nostri bambini non siano tra le priorità di tutti. Ognuno di noi però, genitori, famiglie, insegnanti, cittadini di una stessa collettività può fare nel proprio piccolo la sua parte per far proseguire il “Sogno di Menuhin” ed aiutare la propria scuola donando il proprio 5 X MILLE nella dichiarazione dei redditi con il C.F. 97643220011. Questa scelta non comporterà alcuna spesa per te essendo una quota d’imposta a cui lo stato rinunci. Se non effettuerai alcuna scelta, il 5x mille resterà allo stato. A cura dell’Insegnante Referente Pizzarelli Barbara Gente di Falchera 12 segue editoriale di Amilcare De Leo IN BREVE dalla Città Metropolitana a cura di Ricciardetto * * * * * * Caselle. Verrà installato un nuovo sistema di controllo sull’esempio di Borgaro. Il sindaco Luca Baracco vuole “fotografare” tutti i veicoli in transito per potenziare la sicurezza. Caselle. Nel 2016 il circolo “La Forgia” con il “Progetto Cuore” offre alla comunità casellese un nuovo defibrillatore. Mappano. Disservizi nella raccolta rifiuti. Ripristinare il centro sportivo “Bubalo” costerà 30 mila euro. Mappano. Dal 5 maggio la navetta “Lamat” ha aggiunto due fermate in più per venire incontro alle esigenze degli utilizzatori. I mappanesi che intendono raggiungere il centro prelievi di Via Armando Diaz 25, a Borgaro, possono contare di una sosta all’altezza di Via Rivarolo di fronte a Conad, e l’altra in Via Borgaro angolo Via Parrrocchia. Borgaro. Raccolti 1427 euro a favore del reparto pediatrico di Cirié. Leinì. La catena di Supermercati e Ipermercati Pam Panorama sostiene il progetto “Nuovi Nati” promosso dal comune di Leinì. Per tutto il corso dell’anno, Pam Panorama donerà alle famiglie di tutti i nuovi nati, in accompagnamento alla lettera di Benvenuto inviata dal Comune, una gift card del valore di 50 euro spendibile all’interno del punto vendita di Leinì, situato in V.le Europa. Il Vernacolo Comportament Sla fiusa d’avej bela cera a passa për òm onest, “l’abit fa nen ël frà” l’é vèra, tard o tost l’é indigest. A venta buté a pòst ël contest andua a-i manca quai còsa rendlò bastansa còtì e modest, se nò, l’òm l’é na losa. Gilda Gallea Gianaria a cura di Livio Scremin determinante che è quella che si esercita “tra la gente” per raccogliere le istanze che provengono dal territorio ed interfacciarle con l’azione politica dell’Ente Locale. Il cittadino, dal canto suo, non può isolarsi, chiudersi in se stesso semplicemente delegando gli altri, ma si attiverà per partecipare alla cosa pubblica: un modo, secondo me, di sentirsi libero. Nel 1972 Giorgio Gaber in una famosa canzone scriveva: “Vorrei essere libero... come un uomo che ha bisogno di spazio con la propria fantasia... che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare... la libertà non è stare sopra un albero non è neanche avere un’opinione... la libertà è Partecipazione”. La mia generazione è cresciuta nella democrazia, però essa non deve considerarla qualcosa di scontato. È scontato invece che si vada a votare qualcuno che decida per noi, oppure che non si voti “perché tanto sono tutti uguali”, rinunciando anche alla più piccola illusione di democrazia, ma senza, per contro, mettere in atto altre iniziative. Illudersi che basti eleggere qualcuno per considerare di vivere in una democrazia è una pura ingenuità o una soluzione di comodo. Non dobbiamo sempre ciecamente affidare la nostra vita, il nostro presente e il nostro futuro a qualcuno scelto sulla base di una campagna elettorale, perché talora i programmi elettorali sono fittizi, non di rado disattesi. Ma anche quando non fosse così, non è sempre credibile il meccanismo della delega. Ci si nasconde dietro il fatto che qualcuno si stia, di fatto, interessando al posto nostro. Con questo non vuol dire che la delega non debba esistere, essa è sicuramente necessaria, ma deve essere accompagnata e controllata dalla partecipazione. Ogni questione personale è anche una questione sociale e cercare di risolverla insieme ad altri può modificare la società. I cittadini non dovrebbero interessarsi, isolatamente o a titolo personale, dei vari problemi del quartiere, sarebbe invece meglio che si riuniscano in veri e propri comitati in modo di sollecitare la partecipazione a base territoriale così da rappresentare una comunità di cittadini che risiedono nel territorio del quartiere stesso. Questi comitati detti “di quartiere” non avendo scopo di lucro, sono categorizzati come entità no profit, sono apartitici e mantengono la propria autonomia nei confronti dei partiti politici. Sono entità indipendenti e non sono in alcun modo riconducibili a collegi istituzionali, come ad esempio i consigli di circoscrizione. Per essere costituzionali è necessaria la presenza almeno di tre persone, definite anche “soci fondatori”. Risulta che in Falchera esista già un comitato di quartiere, non resta che incoraggiarlo a proseguire e diventare sempre più incisivo come legittimo interlocutore della Circoscrizione e del Comune. Gente di Falchera 13 Statuto della Città Metropolitana di Torino a cura di Emilio Ghirardi A scopo puramente divulgativo intendiamo pubblicare, a puntate, gli articoli dello Statuto della Città Metropolitana di Torino, approvato dalla Conferenza dei 315 Sindaci il 14 aprile 2015. La redazione dello Statuto è stata l’importante atto che Torino ha utilizzato per provare a correggere in parte lo squilibrio tra comuni e territori così differenti rispetto alla conurbazione (e l’area) metropolitana vera e propria di Torino, a partire dall’indispensabile definizione e normazione statutaria proprio delle Zone Omogenee (previste invece facoltativamente dalla L. 56/2014). segue dal numero di maggio Art. 17 Consiglieri metropolitani 1. Ogni consigliere/a è tenuto a partecipare alle sedute del Consiglio. Il/la consigliere/a che sia stato assente ingiustificato/a a quattro sedute consecutive del Consiglio, decade. La decadenza può essere richiesta da ciascun/a consigliere/a e viene dichiarata dal Consiglio, previa contestazione e assegnazione di un termine di almeno dieci giorni per la presentazione di giustificazioni. 2. Nella stessa seduta in cui si pronuncia la decadenza dalla carica si procede alla surroga. 3. Le altre ipotesi di decadenza, ivi compresa la cessazione dalla carica comunale, sono regolate dalla legge. 4. Le dimissioni dalla carica di consigliere/a, presentate in forma scritta e indirizzate al Consiglio metropolitano, devono essere assunte immediatamente al protocollo dell’ente nell’ordine temporale di presentazione. Esse sono irrevocabili, non necessitano di presa d’atto e sono immediatamente efficaci. Il Consiglio procede alla surrogazione dei consiglieri dimissionari, fatti salvi i casi di scioglimento previsti dalla legge, entro e non oltre dieci giorni, con separate deliberazioni, seguendo l’ordine di presentazione delle dimissioni quale risulta dal protocollo. Capo II Art. 18 Composizione, elezione e durata in carica del Consiglio metropolitano 1. Il Consiglio è composto dal/la Sindaco/a metropolitano/a, che lo presiede, e da 18 consiglieri, eletti, nel loro seno, dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica. 2. L’elezione del Consiglio si svolge secondo le modalità stabilite dalla legge dello Stato. 3. Il Consiglio metropolitano promuove e favorisce modalità elettorali che, attraverso una adeguata distribuzione dei seggi elettorali sul territorio, favoriscano la più ampia rappresentatività di tutte le zone omogenee, così come istituite dal presente Statuto, in considerazione della peculiarità territoriale della Città Metropolitana di Torino. 4. Il Consiglio metropolitano rimane in carica cinque anni. Cessa anticipatamente in caso di rinnovo del Consiglio del Comune capoluogo; in tale evenienza si procede a nuove elezioni del Consiglio metropolitano entro 60 giorni dalla proclamazione del Sindaco del comune capoluogo. Art. 19 Funzionamento del Consiglio metropolitano 1. L’elezione del Consiglio metropolitano, la sua durata in carica, il numero dei componenti e la loro posizione giuridica sono disciplinati dalla legge dello Stato. 2. Il Consiglio è dotato di autonomia finanziaria, funzionale e organizzativa. 3. Il funzionamento del Consiglio, nel quadro dei principi stabiliti dallo Statuto, è disciplinato dal regolamento, approvato a maggioranza assoluta dei suoi componenti, che disciplina altresì la gestione delle risorse assegnate per il suo funzionamento. 4. Il regolamento, di cui al comma precedente, indica anche le modalità per la convocazione - ivi compresa la registrazione audio-video, resa disponibile sul sito istituzionale dell’Ente - e per la presentazione e discussione delle proposte, nonché la disciplina delle forme di pubblicizzazione delle sedute aperte alla partecipazione di cittadini, loro forme associative, rappresentanze delle categorie produttive, professionali e sindacali. Indica il numero dei consiglieri necessario per la validità delle sedute, prevedendo che in ogni caso debba esservi la presenza della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, computando a tal fine il Sindaco metropolitano. Il regolamento disciplina le forme di garanzia e di partecipazione assicurate a tutti i consiglieri e in particolare, alle minoranze. 5. Il regolamento può prevedere l’istituzione di gruppi e commissioni, disciplinandone le modalità di funzionamento, senza nuovi o maggiori oneri e nel rispetto dei diritti delle minoranze. 6. Il Consiglio è presieduto dal/la Sindaco/a metropolitano/a che lo convoca e ne fissa l’ordine del giorno. 7. Le sedute del Consiglio sono pubbliche, salvo i casi in cui il regolamento consiliare ne preveda la segretezza. 8. All’attività del Consiglio, per quanto non previsto dal presente Statuto e dal regolamento, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di legge previste per i Consigli comunali. Gente di Falchera 14 segue nel prossimo numero L’angolo della poesia a cura di Rocco De Pace LA VERITÀ È VITA DONNA Ammiro la Tua presenza nello spazio infinito dei cieli nell’universo degli astri nelle meraviglie dei luoghi. Sento la Tua presenza nella forza dei mari che sonori spumeggiano battendo gli scogli e le rive. Noto la Tua sapienza nei bimbi che crescono nei semi che nascono nei fiori che sbocciano nei frutti che maturano. Fenomeni ignoti alla scienza che studia nel suo continuo evolversi. La Verità è un mistero nascosto nel movimento della Vita, che Dio dispone a Sua volontà. Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni.... Però ciò che è importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno età. Il tuo spirito è colla di qualsiasi tela di ragno. Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza. Dietro ogni successo c’è un’altra delusione. Fino a quando sei viva, sentiti viva. Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo. Non vivere di fotografie ingiallite….. insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni. Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te. Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto. Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce. Quando non potrai camminare veloce, cammina. Quando non potrai camminare, usa il bastone. Però non trattenerti mai! A. Smiroldo Il BACIO Madre Teresa di Calcutta Il bacio riempie il cuore di gioia, dolcezza, felicità, amore. Non ha bisogno di parole perché è un niente ma è tanto. Il bacio può essere appassionato fuggevole, confortevole, caritatevole. Il bacio può essere speranza o poesia, affetto o allegria; passione o gran tormento illusione di. un momento che ti brucia anima. e cuore o ti dà un gran dolore. Il linguaggio dell’amore è negli occhi; il fuoco di uno sguardo può accendere anche il sole: ma un bacio ti scalda la vita e il cuore. Il bacio è l’inizio d’un amore ed il giocattolo del cuore C’ERA UNA VOLTA C’era una volta….. della tua voce mi giunge l’eco nell’aria sottile e le parole si perdono oltre i confini della realtà! C’era una volta….. ma il dolce tepore che rincuorava l’anima in boccio, pare disperso fra mille gocce, di nevischio crudele, che il viso ti solca e par che sudi. Angela Saccone Gente di Falchera 15 Mamma Sisina Dall’Unità d’Italia RISO PER UN ANNO a cura di Pino cuoco sopraffino Art. 50 dello Statuto Albertino: “Le funzioni di Senatore e di Deputato non danno luogo ad alcuna retribuzione o indennità”. Nel giugno 1861 il Senatore Roncalli propose il rimborso del biglietto del treno per i senatori residenti lontano da Torino. La proposta fu respinta dal Senato del Regno con la seguente motivazione: “Servire il Paese è un privilegio, da vivere come un dovere. Chi lo serve in armi rischia tutto, anche la propria vita, senza nulla chiedere in cambio” A.A.A. VENDESI... ...in Falchera Nuova Appartamento al primo piano. Cinque vani, bagno e box Prezzo € 70.000 trattabili per informazioni cell. 3383986559 Risotto verde Ingredienti (per quattro persone): 400 g di risouna cipolla2 carote- una costa di sedano- 1,3 litri di brodo30 g di burro20 g di olio extravergine di oliva250 g di spinaciparmigiano grattugiato. Procedimento: tritate e fate soffriggere in 20 g di burro e 20 g di olio il sedano, la cipolla e le carote, quindi unite gli spinaci e lasciate cuocere per 30 minuti. Aggiungete il riso e rimestate allungando con il brodo vegetale unito poco alla volta. Portato a cottura il riso, incorporate il burro restante e il parmigiano grattugiato. Servite caldo. Macelleria Steri Spesa Famiglia Mini Spesa Famiglia Baby Spesa Famiglia 2 kg. Fettine di Vitello 2 kg. Bollito di Vitello 1 kg. Salsiccia 2 kg. Spezzatino 2 kg. Braciole di Maiale 1 kg. Petto di Pollo 1 kg. Fesa di Tacchino 1 kg. Hamburgher 2 kg. Tritata di Vitello 2 kg. 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MYTHOS significa “parola” e/o “narrazione”...quindi vi parlerò degli Dei dell’Olimpo, ovvero: Nome Greco ZEUS ERA POSEIDONE ARES APOLLO ERMETE EFESO ATENA DEMETRA ARTEMIDE AFRODITE ESTIA Nome Romano Re dell’olimpo Regina dell’olimpo Dio delle acque Dio della guerra Dio del sole/luce Dio del commercio Dio del fuoco Dea del sapere/scienza Dea dei campi Dea dei boschi Dea della bellezza Dea del focolare GIOVE GIUNONE NETTUNO MARTE FEBO MERCURIO VULCANO MINERVA CERERE DIANA VENERE VESTA e mezzo serpente) si dichiarò in favore di Atena e per vendicarsi Nettuno distrusse i campi seminati dell’Attica, agitò i mari ...ma la città di Atene sarebbe stata per sempre consacrata alla dea Atena ugualmente! E per finire, dalle sue numerose amanti nacquero: - Pegaso (il cavallo alato) - Polifemo (il ciclope con un occhio solo) - Orione (il cacciatore che visse sulle montagne e che, quando morì, fu collocato sotto forma di costellazione) - Busiride (un re crudele, ucciso da Ercole) ...e poi ci sono altri dei, semidei, eroi mortali e titani greci e romani: ADE DIONISO REA EROS CRONO ERACLE ASCLEPIO GIANO PANDORA del mondo oscuro Plutone del vino e del piacere Bacco della fertilità Cibele dell’amore Cupido della prosperità Saturno eroe di grandi imprese Ercole della medicina Esculapio Dio romano dalle due facce prima donna modellata ad immagine delle dee Inizierei col mio preferito e cioè NETTUNO, generato da Crono e Rea, accompagnato dalle più belle ninfe* e con due dimore (l’Olimpo, ove gli veniva servita l’ambrosia e cioè il nettare degli dei che è a base di miele; oppure nel sontuoso palazzo sul mare Egeo). Un pò desideroso di emulare suo fratello Zeus, non cavalca solo destrieri ma anche delfini... fu proprio un delfino, tra l’altro, ad aiutare Nettuno a portare a compimento la relazione amorosa ed il matrimonio con Teti (una fra le più belle ninfe* del mare), ma aveva anche un’altra sposa e cioè Salacia (la salsedine). Avete presente il suo TRIDENTE (un dono dei Ciclopi) ...beh, lo usò per far fluire un’abbondante sorgente d’acqua salata in un terreno secco ed incolto. Un giorno di primavera Atena vi piantò un ulivo (l’albero della pace e dell’armonia) affinché i greci la coltivassero per ricavarne l’oro verde (olio). Il mito racconta che gli atleti che vincevano ai giochi olimpici venivano incoronati col ramo d’olivo e la stessa cosa succedeva ai giovani sposi in segno di gioia e di buon augurio per un matrimonio lungo e felice. Ma quando Nettuno seppe dell’olivo piantato da sua nipote (figlia di Zeus), gli dichiarò guerra. Zeus costituì un tribunale, ma Cecrope (mezzo uomo *Una precisazione: le ninfe sono fanciulle non immortali ma sempre giovani, che costituivano la corte delle divinità e sedevano nel consiglio degli dei ...golose di latte, idromele, olio e miele. Si dividevano fra quelle dei fiumi e dei laghi (Naiadi), dei mari (Nereidi), dei monti (Napee), degli oceani (Oceanine), delle piante (Amadridi), dei boschi (Alseidi) etc. Roberta Tiozzo Te da tutto il Mondo MONDO TÈ dove potrai trovare: Tè bianco, Tè verde, Tè giallo, Tè oolong o blu, Tè nero, Tè Pu-erh, Tè aromatizzato, Tè all’acero (Maple Tea), Rooibos (Tè rosso), Tè bio, Accessori, Tisane, Infusi, Cioccolata, Zucchero, Miele, Marmellate, Confetture, Composte, Dolci, Spezie. Via Carlo Alberto 77 - 10040 Leinì (To) Tel. 011-2077316 / [email protected] Lun-Sab 9.00-12.30 / 15.30-19.30 Giovedì pomeriggio chiuso Gente di Falchera 17 Psicanalisi e dintorni a cura di Massimiliano Irenze Fiducia in se Stessi Molte persone, in alcuni momenti della vita, sentono di non avere molta fiducia in se stessi e si chiedono come migliorarla. In particolare, ciò accade quando sentono che la propria autostima è messa seriamente alla prova in determinati situazioni della vita, soprattutto impegnative. Il modo in cui ogni persona valuta se stessa influisce notevolmente sui risultati lavorativi o scolastici e sul senso di soddisfazioJungin merito a ni che prova relazioni sociali o di coppia. Lo sviluppo dell’autostima fa sì che le persone tendano ad avere buone prestazioni se hanno fiducia nelle proprie capacità; il successo li porta a rivalutare e incrementare l’autostima. Al contrario coloro, con bassa autostima, facilmente incorrono in “fatalistici” insuccessi, come una sorta di profezia che puntualmente si avvera, quasi una sorta di maledizione. Una appropriata psicoterapia può tuttavia loro venire incontro; non è detto infatti che tali sensazioni negative debbano essere permanenti. Potranno via via, con la forza di volontà e con l’aiuto di esperti, imparare a migliorare la loro autostima per riuscire a sentirsi più sicuri e quindi vivere un’esistenza migliore. Come ha detto lo psicologo Gino Adami in una conferenza: “dobbiamo tutti imparare che essere sicuri di se stessi è condizione necessaria per raggiungere il successo personale. Paradossalmente, potremo avere tutte le caratteristiche utili per realizzare i nostri obiettivi, ma senza un pizzico di autostima, ci ritroveremmo continuamente bloccati in un limbo”. Guarda caso, il Festival della Psicologia, che si è svolto il 1° di aprile a Torino nell’aula magna della Cavallerizza, Via G. Verdi 9, ha dedicato il primo giorno proprio al tema de “La fiducia in se stessi”. Si è visto “la terapia” dare spettacolo tra il pubblico: quasi una “Torino in treatment”, con voluti richiami alla fortunata serie Tv con Sergio Castellitto, che interpreta la figura di un analista. Una folla e un successo da stadio! Roberto Longhi SPORTELLO DELLO PSICOLOGO È disponibile al servizio dei cittadini uno sportello GRATUITO dedicato all’ascolto e al supporto psicologico di tipo generico, in via degli Abeti 16. Si fa presente che gli incontri che avvengono in tale sportello non costituiscono sedute psicoterapeutiche. Per chi fosse interessato è necessario prenotare per appuntamento telefonando al N° 3496551846. Cinquant’anni e più alla Falchera Ogni tanto faccio tardi la sera, torno a casa a mezzanotte - a volte anche oltre. Dopo aver messo l’auto nel box, faccio la consueta passeggiata per tornare a casa attraversando la Falchera a piedi. Per strada a quell’ora non c’è proprio nessuno, i miei passi risuonano cadenzati sull’acciottolato, la luce giallognola dei lampioni attraversa una nebbiolina incombente: aria di mistero, brivido, un vero e proprio scenario da inchieste di Maigret. Cammino pensieroso guardando in basso per strade che ho fatto tante volte in cinquant’anni. Alzo lo sguardo e mi ritrovo una sera di Capodanno in Via dei Pioppi, anni ’60-61, con due amici che mi vengono incontro: lo sguardo è sereno, tranquillo, un sorriso appena accennato, cameratesco, esprimeva la felicità dei due ragazzi (in verità già un pò grandini) che avevano la consapevolezza di avere davanti a loro, un futuro pieno di promesse esaltanti, convinti che dovevamo essere noi ragazzi i ricostruttori di una Società più buona e giusta - pacifica - dopo gli orrori della guerra. Per questi miei grandi amici la vita non è stata molto lunga, chissà se da Lassù dove sicuramente sono, guardando in giù saranno lieti di ciò che vedono o ci compatiranno. Falchera oggi non è cambiata molto checchè se ne dica - sì c’è la piazza nuova con quell’insulso porticato che porta a sbattere il naso contro il muro della Chiesa. La piazza di Falchera... ecco di nuovo mi appare il prato che fiancheggiava la vecchia Chiesa in legno (erano gli anni cinquanta), quel prato era il primo campo di calcio per noi ragazzi: Ecco vedo Pino il Lungo seduto sul prato dopo la partita, con le sue lunghe leve intrecciate, parlare con Pino il Breve che concepiva il calcio come una corsa in linea retta: pronti via - avanti a tutta birra travolgendo tutto e tutti, conclusione: o finiva in porta con tutto il pallone o che, al momento decisivo, sfiancato dalla corsa, stramazzava a terra in crisi respiratoria. Allora il nostro buon Don Cagliero faceva anche da Dirigente della Sportiva, promettendo in caso di vittoria le cavigliere nuove per tutti. Mai visto cavigliere premio in giro, chissà perchè. Erano i tempi delle epiche sfide fra i Falchi Verdi e i Falchi blu (colori delle maglie evidentemente). Bravissimi i primi, poca roba i secondi. Io ero con i Falchi Blu, quante botte! Ecco, questo è - in grossa sintesi - il racconto di un giovane venuto, negli anni Cinquanta, in quel nuovo quartiere chiamato Falchera, lasciando la Caserma di Via Verdi, dove aveva vissuto con la sua famiglia, da sfollato. Un pò come il Ragazzo della Via Gluck. Tanto è bella giovinezza... Gente di Falchera 18 Zefiro Astronomia e... Briciole di storia piemontese Tommaso Valperga di Caluso La Chiesa della Misericordia a cura di Vittorio Leode Nacque a Torino nel 1737 e morì nel 1815. Mente elevatamente geniale ed eclettica, fu filosofo, letterato, astronomo, fisico e matematico. Discendente dai Valperga, nobile famiglia piemontese, nei primi anni della giovinezza si sentì attratto dalla carriera delle armi dai viaggi in mare. A seguito di una crisi spirituale, a Napoli entrò nella congregazione dei padri filippini, divenendo in seguito professore di teologia. Tornato a Torino studiò fisica e matematica sotto la guida del Beccaria, con il Lagrange, Saluzzo e Cigna. Apprese facilmente l’inglese, il francese, lo spagnolo e l’arabo. Conobbe il latino, il greco, il copto e l’arabo. Appassionato osservatore del cielo fu, dopo il Beccaria, il secondo direttore dell’Osservatorio Astronomico, situato presso le torri dell’ Accademia delle Scienze di Torino, incarico che tenne sino al 1805. Il nome di Tommaso Valperga è legato, tra l’altro, al famoso Castello di Masino Caravino (Torino). Di proprietà della famiglia, il castello presenta una facciata ricca di 14 meridiane “misteriose”, come le ha definite La Stampa di Torino alcuni anni fa. In realtà esse sarebbero opera di Tommaso che pare avesse fondato una ristretta società segreta scientifico - esoterica, alla quale partecipò anche Vittorio Alfieri. Questi, come si sa, poeta e drammaturgo si appassionò egli stesso di astronomia grazie proprio agli insegnamenti del suo grande amico, Tommaso Valperga di Caluso. Un anziano porta il suo telefono cellulare a riparare. Il proprietario del negozio dice: “Signore questo telefono non è rotto”. E l’anziano in lacrime risponde: “se non è rotto, perché i miei figli non mi CHIAMANO”... a cura di Ricciardetto Gli incappucciati in lugubre corteo accompagnavano il condannato a morte fino al patibolo. Si trattava di una assistenza quasi devozionale di carità all’origine della confraternita, sorta in una delle più antiche chiese di Torino, già nel 1578. Ci riferiamo alla Chiesa della Misericordia in Via Barbaroux 41 a Torino. Come simbolo adottò il piatto con la testa spiccata di S. Giovanni Battista. Oggi rimane la cripta profonda a ispirare interrogativi sull’aldilà oltre la morte; vi sono ancora i cappucci e le lunghe mantelle. Ricordiamo la sosta in Via Dora Grossa (oggi Via Garibaldi) davanti alla Chiesa dei Santi Martiri, poi il corteo tra il popolo che non voleva perdersi lo spettacolo, fino al luogo dell’esecuzione. Il patibolo ha avuto molte sedi, una delle quali fu P.zza Carlo Emanuele II, quella che i Torinesi chiamano P.zza Carlina in cui fu posta la ghigliottina, poiché si prese come modello la Rivoluzione Francese. Inoltrandosi nella chiesa verso l’altare maggiore, raccontano gli storici, a sinistra dell’altare del crocifisso venivano sepolti i giustiziati in una profonda botola. Dal 1° gennaio 1778 furono sepolti nel cimitero di San Pietro in Vincoli in un recinto apposta, benedetto ma non consacrato. Estate Ragazzi 2016 Le iscrizioni inizieranno da Lunedì 6 Giugno fino ad esaurimento posti. Il costo di Euro 10,00 comprende iscrizione e assicurazione. Dal Lunedì al Venerdì dalle 16,30 alle 18,30 presso l’Oratorio S. Pio X da Loretta e Silvia Ogni Venerdì si chiudono le iscrizioni per la settimana successiva. Gente di Falchera 19 La narrativa a cura di Mazzarino Rimpianto Tu oggi non ci sei nella mia vita, e questa è una certezza che non si può negare. Oggi c’è un vuoto che niente è riuscito a riempire; ho provato con una vita attiva, con mille impegni ed attività (come si dice oggi giorno tra persone impegnate) ma vuoto c’era e vuoto è rimasto; e sopra tutto vuoto ci sarà nel futuro. Non so se sarei stato preparato alla tua presenza e se sarei stato capace di essere “presente”. Sai ne ho sentite tante su questo aspetto, chi dice che è naturale e con l’amore si risolve tutto chi, all’opposto, dice che è difficile e che l’errore è sempre dietro l’angolo come un serpente in agguato. Probabilmente non ti avrei capito, non avrei capito e compreso le tue scelte. Avrei avuto idee diverse dalle tue e magari avrei avuto la presunzione di cambiare le tue idee, credendo le mie inossidabili. Forse sarei stato soffocante non accettando che tu avevi diritto di sbagliare e di correggere i tuoi errori. Forse sarei salito in “cattedra” e avrei avuto quello stesso atteggiamento che tanto tempo fa allontanava quelli come te da quelli come me. Probabilmente non saremo andati d’accordo, poteva capitare, sarebbe stato normale. Ma non ci sarebbe stata mai una volta in cui non sarei stato dalla tua parte e non ti avrei appoggiato. Sia nelle vittorie che nelle sconfitte; perché quanto fatto da te sarebbe stato come se fosse parte di me e fatto da me. Si, saresti stato parte di me ...la parte migliore. Ma per il mio egoismo tu oggi non ci sei... Avremo potuto, mano nella mano andare lontano. E invece andrò da solo verso il tramonto. Mio caro figlio mai venuto al mondo. Un nostro lettore e collaboratore Toni Barilla “Avrai dei momenti difficili, ma ti faranno apprezzare le cose belle alle quali non prestavi attenzione” UN VIAGGIO NELLA NOSTRA a cura di Remo CIRCOSCRIZIONE Andreasi Omaggio alla memoria L’ex cinema Falchera Nel 1970 Valfio Girotto prese in gestione il cinema “Falchera”, che fu costruito nel 1955-56. Dal 1970, il locale fu gestito da altri titolari: i sigg. Pre, Bragaglia, Bertone, Matacchini. Negli anni della gestione Bertone-Matacchini, mio padre faceva l’operatore e poi ne diventò gestore ed operatore insieme. Dal 1970 al 1983, sono stati anni di alti e bassi nel lavoro ma sono state fatte anche delle cose carine come l’organizzazione di spettacoli teatrali, musicale e di conferenze scientifiche. Ricorderò la compagnia teatrale, fondata in Falchera negli Anni Sessanta da Piero Impinna che portò sulle scene “Cavalleria Rusticana” di Giovanni Verga. Citerò le conferenze di astronomia organizzate dalla Associazione “G. Plana” in cui parteciparono illustri scienziati a livello nazionale. Non posso non essere fiera nel ricordare che si esibirono anche musicisti della Rai con brani di musica classica, invitati dalla Biblioteca Civica Falchera, con il patrocinio della Città di Torino. Non dobbiamo dimenticare il cinema Oratorio “San Pio X”. Anche questo locale, per qualche anno, è stato gestito dalla nostra famiglia, apertura solo domenicale, con la proiezione di film per bambini. Purtroppo, nel febbraio del 1983, il cinema Statuto prese fuoco e morirono parecchie persone. Per tale motivo il cinema Falchera fu ristrutturato a norma di legge, ma la gente temeva ugualmente che nei cinema potesse accadere di nuovo qualche disgrazia fatale. Così il pubblico divenne sempre meno numeroso e nel 1996 il locale venne chiuso. Le autorità competenti pretendevano troppi lavori in base a leggi e leggine; il denaro non era sufficiente per le opere richieste, quindi la famiglia Girotto, con gran dispiacere, chiuse definitivamente. Will Hunting Gente di Falchera 20 Manuela Girotto Il piacere di leggere a cura di Adriana Scavello Romanzo “Atman. Predatori nell’inconscio” di Massimiliano Irenze (Un nostro lettore) Torino è sconvolta per l’arrivo di Tanko, la rockstar del momento, il cui attesissimo concerto si terrà nello stadio comunale di lì a qualche giorno. Come se non bastasse l’incontenibile eccitazione generale a dar grattacapi al commissario Gabetti, una serie di omicidi, dal carattere inspiegabile, turba le notti della città. Tra le illazioni di chi vi vede la firma di un vampiro e le indagini di un ufologo che raccoglie le testimonianze di cittadini convinti di essere vittime di rapimenti alieni, scorrono le vite della gente comune: di adolescenti alle prese coi turbamenti di un’età ingrata, di un barista donnaiolo che si diverte a raccontare le sue prodezze a dei ragazzini, di un gigante biondo alto due metri che dice di provenire da un posto lontano, di un giovane uomo convinto di essere vittima di un sofisticato complotto volto a rovinargli il futuro. Nel leggere Atman si insinuano nel nostro intimo inquietudine e ansia, perché è semplice trovare dei nessi tra ciò che vivono i personaggi e quanto viviamo noi da automi dalla mente ingabbiata, con stile di vita e destini decisi da altri. Il bambino segreto di Camilla Lackberg Nella soffitta di casa, in un baule dove la madre Elsy conservava i suoi oggetti più cari, Erica trova alcuni diari e una medaglia avvolta in un camicino macchiato di sangue. Incuriosita, decide di rivolgersi a un vecchio professore di storia in pensione. Erica cerca di capire chi è disposto a tutto pur di mantenere segreto un passato drammatico, anche a uccidere. “Il migliore della serie. Camilla Lackberg dà prova di grande maestria” (Le Nouvel Observateur) Volontariato Mi chiamo Romilda Angeloro sono un’infermiera nata e cresciuta alla Falchera. Il 22 di Aprile sono partita da Roma la città in cui risiedo e dove faccio l’infermiera per andare in missione in Honduras a Comayagua con l’associazione Operation Smile. Dal 1982, anno di costituzione di Operation Smile International Romilda Angeloro negli Stati Uniti, sono oltre 3000 i volontari, provenienti da oltre 80 paesi nel mondo, che hanno effettuato gratuitamente nei diversi paesi del mondo più di 240.000 interventi chirurgici, cambiando la vita a migliaia di bambini; molti altri sono ancora in lista d’attesa e la loro speranza è affidata alla generosità ed alla solidarietà di chi già ci sostiene e di coloro i quali vorranno unirsi agli sforzi dell’Organizzazione. È stata un esperienza umanitaria e professionale unica che mi ha restituito molto più di quel che ho dato, rafforzando ulteriormente i valori in cui credo. L’impatto emotivo che ho avuto il giorno del mio arrivo in ospedale a Comayagua è stato molto forte: circa 200 bambini in attesa di visita che avevano, insieme alle loro mamme percorso molti chilometri per arrivare lì. Nei loro occhi la speranza di poter finalmente essere operati e quindi poter finalmente, parlare mangiare e sorridere. Ho avuto l’onore di lavorare con professionisti provenienti da diversi paesi del mondo i cui valori etici e la professionalità non hanno eguali. Sono nata e cresciuta in un quartiere dove la solidarietà era alla base dell’educazione e per cui provo grande gratitudine. Gente di Falchera 21 Romilda Angeloro di Rita Miglia Invito alla Mostra Fatto in Italia La storia del “Made in Italy” dalle sue lontane origini alla produzione più recente, è raccontata dall’originale mostra in programma fino al 10 luglio nelle Sale delle Arti al secondo piano della Reggia di Venaria Reale. Curata da Alessandra Guerrini, e realizzata in collaborazione con prestigiosi enti europei e italiani, come il Victoria and Albert Museum, il Louvre, il Museo dei Tessuti e delle Arti decorative di Lione, il Museo di Capodimonte, il Museo Nazionale del Bargello e il Castello Sforzesco, la rassegna propone un affascinante viaggio dal Medioevo ai giorni nostri, alla scoperta dell’eccellenza artistica della produzione italiana, famosa nel mondo. Nato nel Duecento nelle botteghe e nelle corporazioni medievali, dove il genio artistico si trasformava in produzione artigianale, il “Fatto in...nella bottega de...” è diventato il marchio che identificava e ancora identifica il vero prodotto artigianale di pregio italiano. In esposizione, lungo il percorso espositivo, oltre 150 pezzi della produzione di oggetti di straordinaria qualità tecnica e decorativa realizzati in tutta Italia: dai tessuti lucchesi a quelli veneziani e genovesi; dagli avori degli Embriachi, alle invenzioni dell’oreficeria milanese del Cinquecento. Tra le curiosità, un cenno merita il Mappamondo metallico intarsiato in oro e argento, proveniente dalla Biblioteca Nazionale di Torino realizzato da Francesco Pellizzone, detto il Basso. Il percorso tra le eccellenze del “Made in Italy” continua con uno sguardo alle stupende maioliche italiane, in particolare a quelle di Faenza, famose in Francia come “faiences”. Curiosa l’esposizione di servizi di nozze decorati con gli stemmi delle famiglie più in vista. Accanto alle sete genovesi, tra le quali spicca un prezioso ricamo di Albissola, uno sguardo meritano ancora gli splendidi coralli lavorati siciliani esportati da secoli in tutto il mondo. Il lungo viaggio attraverso la straordinaria avventura della produzione artigianale italiana di alto livello, si conclude nella grande sala delle Commedie con le recenti creazioni di alcuni giovani designer italiani che, in diretta linearità con gli artisti del passato, lavorano gli stessi materiali come terra, ferro e vetro, utilizzati dagli artisti del passato per le loro creazioni. La rassegna “Fatto in Italia. Dal Medioevo al Made in Italy” resterà aperta alla Reggia di Venaria Reale fino al 10 luglio con orario: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 17; sabato, domenica e festivi dalle 9 alle 18,30. ANNIVERSARIO In memoria di Amendolia Carmelo. Si muore solo quando si viene dimenticati e noi non possiamo dimenticare il tuo essere speciale che continua a vivere nei nostri cuori. In questo primo anno, dalla tua grande assenza, abbiamo saputo ricordarti così fortemente nel nostro vivere quotidiano, tanto da percepire ancora la tua forte presenza. Ed è per questo che resti e resterai sempre vivo fra noi. Ti vogliamo bene! Ciao Melo, ciao papà, ciao nonno,. La tua amata Maria, i tuoi figli, i tuoi nipoti, i tuoi cari. Gente di Falchera 22 ANNIVERSARIO In memoria di Rachele De Santis Già cinque anni sono passati, ma vivi e presenti rimangono la tua voce, l’energia, le tante e versatili idee, l’altruismo, lo sguardo ottimista verso la vita. Grazie, cara mamma, ci manchi tanto. Lucy e Adriana ANNIVERSARIO Nel primo anniversario della scomparsa di Natalina Campo Dall’Orto in Misiti 21/06/2015. La ricordano con grande amore il marito Luigi con il figlio Giuseppe. Sarai sempre nei nostri cuori. RICORDO Magnani Armando e la moglie Pasqualina. In memoria dei loro genitori, li ricordano con grande affetto e tanta nostalgia, i figli Luigi, Ida e Aldo. ANNIVERSARIO Ricordo di Marina Trombini nel terzo Anniversario Il 7 Giugno sono tre anni, sono volati e nello stesso tempo sono eterni, giorno dopo giorno sempre uguali, gli stessi ricordi, rimpianti e tanto dolore. Tutti i giorni nel granaio della mia memoria sei sempre con me; passo con te le mie ore e rari sono i momenti che dimentico che non ci sei e che non ritorni, mi manchi in ogni piccola cosa e anche se ero consapevole che presto saresti volata via, era un’idea che non accettavo all’ora e non lo faccio ora, a volte dal balcone mi sembra di vederti arrivare e farmi un saluto con la mano. Ora mentre scrivo mi guardi dalla foto della mensola, mi sorridi, sei bellissima e il tuo sorriso parla per me. Mi hai lasciata, ma non sei assente, tieni i tuoi occhioni puntati sui miei, pieni di lacrime. Rimane il rimorso di non aver saputo guardare oltre il tuo sorriso, le tue lacrime e la tua ribellione alla vita; così vivo nel tuo ricordo urlando in silenzio tutto il bene e il dolore che ho nel cuore. Io sono dall’altra parte della strada e aspetto che mi chiami. Ciao cucciola, da tua Mamma SILENT KEY CI HANNO LASCIATO: 17/04/2016 Barge Annamaria Via degli Ulivi 106 di anni 81 28/04/2016 Greco Antonio Via delle Querce 29 di anni 76 02/05/2016 Di Palma Mario Via degli Ulivi 72 di anni 78 02/05/2016 Fico Francesco Via degli Abeti 1 di anni 85 09/05/2016 Milani Novella Via Tanaro 8/7 di anni 97 11/05/2916 Barducco Romano Via degli Ulivi 106 di anni 76 13/05/2016 Pignatiello Mario Via dei Faggi 3 di anni 73 23/05/2016 Fassio Eugenio Via dei Faggi 1 di anni 88 I TUOI AMICI È trascorso già un anno da quando ci hai lasciato, ma il tuo ricordo vive nel nostro cuore e nei nostri pensieri ogni giorno. Tra lacrime e sorrisi ti ricordiamo come un amico unico, speciale sincero ma soprattutto semplice e sempre pronto a dare un consiglio. La tua risata contagiosa eccheggia nelle nostre orecchie ed è per noi motivo per andare avanti. Il tuo “essere amico” è un esempio per tutti e dopo tanti anni il tuo desiderio di rivederci di nuovo tutti uniti si è avverato... hai fatto riunire “la compagnia dell’Arci, quegli amici che sono cresciuti con te ti hanno tanto amato. E per voi, mamy Angela e papà Ivo, nel nostro piccolo cerchiamo ogni giorno di darvi quella forza interiore per andare avanti, standovi vicino e tenere vivo il ricordo di un figlio tanto amato da tutti. Non un lontano ricordo ma una splendida presenza CI MANCHI TANTO CIAO SOZO... Ti vogliamo bene, i tuoi bimbi: Toni Cardia, Willy, Stefano, Roby Secci, Roby Quatrale, Marco Dimaio, Antonella, Geremia, Sasà, Melo, Marianna, Nino, Stinko, Alessandro, Ramona, Daniela, Maurizio, Giusy, Ale, Loretta, Fabrizio, Erika, Raffaella, Jessica Grasso. Gente di Falchera 23 Hanno collaborato a questo numero: Romilda Angeloro, Remo Andreasi, Toni Barilla, Nadia Conticelli, Roberta D’Ambrosio, Tony De Nardo, Emilio Ghirardi, Gilda Gallea Gianaria, Manuela Girotto, Vittorio Leode, Stefano Lo Russo, Roberto Longhi, Massimiliano Irenze, Barbara Pizzarelli, Claudio Pizzigallo, Massimiliano Quirico, Luigi Ricciardetto, Alessio Salpietra, Adriana Scavello, Livio Scremin, Roberta Tiozzo. Gli eventuali contributi potranno essere versati direttamente presso la Redazione, in Piazza G. Astengo 6. Orario di Redazione dal lunedì al venerdì: dalle ore 9,30-11,30 / 15,30 -17,30 Tel. cell. 349.420.10.90 E mail: [email protected] Sito: www.gentedifalchera.it Un ringraziamento particolare a tutti i sostenitori, inserzionisti e agli amici che ci aiutano nella distribuzione del giornale. Sostenitori “GENTE di FALCHERA” Sig. Manecchia Ivo In memoria di Marina Trombini In momoria di Dalena Flavia Sig. Cuniglio Ivo ARCI Sig.ra Motta Maria Amendolia ASTRA SOCIETA’ COOPERATIVA TORINO Sig. Bove Antonio Sig. Francone Domenico Sig.ra Monaco Anna in Barbieri C.so Giulio Cesare, 99 - tel. 011-280901 Via Monginevro, 161 - tel. 011-3828558 Sig. Apollonio Giacomo Gli articoli da pubblicare dovranno pervenire entro il 15 di ogni mese. La redazione si riserva la facoltà di pubblicarli e/o modificarli secondo le esigenze del giornale. Gli articoli non verranno restituiti NON SEMPRE IL CONTENUTO DEGLI SCRITTI DI CHI COLLABORA RISPECCHIA LE OPINIONI DELLA REDAZIONE Gestione in proprio - Il giornale viene distribuito gratuitamente ai soli sostenitori che con le offerte contribuiscono al costo della stampa Ex Biblioteca Civica FALCHERA Periodico fondato nel 1993 Direttore Responsabile Rita Miglia Redazione: A. De Leo, C. Elia, R. Voyat, R. De Pace U. Grassi Caporedattore e grafica Umberto Grassi Segretaria di Redazione Rita Voyat Redazione P.zza G. Astengo, 6 Tel. cell. 349.420.10.90 E-mail: [email protected] Sito Internet: www.gentedifalchera.it Gente di Falchera 24