Giornale Gennaio 2012

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Giornale Gennaio 2012
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e... DINTORNI
ALCHERA
ANNO 23° - N° 6
P ERIODICO I NDIPENDENTE S UPPL . A.S.I. R EG . T RIB . 4227/90
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE
ALL’INTERNO
I saluti della
presidente
6^ Circoscrizione
Nadia Conticelli
Quartieri dopo il Voto
politica e partecipazione
pag. 5
SOMMARIO
La Nuova Falchera qualità...
pag. 2
Libri e musica con Margherita Fumero pag. 3
Quattro passi alla Falchera
I saluti della Presidente
Unitre Falchera
L’uomo del futuro... don Milani
I lettori scrivono / Lavori IREN
Intitolazioni
L’intervista a...
Notizie dal Comune
Notizie utili / Curiosità
Il giornale della scuola
In breve Città Metropolitana
Statuto Città Metropolitana
L’angolo della poesia
Dei dell’Olimpo
Psicanalisi e dintorni
Cinquant’anni e più alla Falchera
Astronomia / Briciole di storia...
La narrativa
Un viaggio nella Circoscrizione
Il piacere di leggere
Volontariato
Invito alla Mostra
Silent Key
EDITORIALE
di
AMILCARE
DE LEO
pag. 4
pag. 5
pag. 5
pag. 6
pag. 7
pag. 8
pag. 9
pag. 10
pag. 11
pag. 12
pag. 13
pag. 14
pag. 15
pag. 17
pag. 18
pag. 18
pag. 19
pag. 20
pag. 20
pag. 21
pag. 21
pag. 22
pag. 23
Con le elezioni di giugno, chiunque vincerà,
se c’è una città che può e deve proporre un
modello innovativo di tessuto urbano capace
di unire anziché di separare, di coinvolgere invece di designare
a tavolino, quella è Torino con le sue nuove circoscrizioni.
I politici che saranno eletti si dovranno rendere conto che le
città, le periferie stanno affrontando scenari complessi di cambiamento sotto molti punti di vista. Si presentano nuovi e più
articolati bisogni, a fronte di risorse disponibili calanti o al limite costanti. Il volto delle città e dei quartieri è cambiato radicalmente: si è assistito ad un elevato tasso di crescita della popolazione, a causa del fenomeno migratorio che, da un lato ha consentito la fornitura di manodopera alle imprese e alle famiglie
alimentando così alcuni processi di delocalizzazione produttiva, ma dall’altro ha creato nuove tensioni sul piano della convivenza e della connessa percezione di insicurezza dei cittadini. A
questi fenomeni si aggiunge l’emergere di sensazioni di incertezza economica diffusa, determinata dalla paura di perdere una
condizione faticosamente conseguita, dalla progressiva precarizzazione del lavoro, dal timore di scivolare indietro in una scala
gerarchica che ha diluito le vecchie classi in un flusso continuo,
con distanze sempre più accentuate tra i primi e gli ultimi. Questa sorta di disarticolazione del sistema sociale ha inevitabili
ripercussioni sulla figura emergente del politico di oggi. Sappiamo tutti che l’impegno politico, se certamente non è una professione, richiede tuttavia una buona dose di professionalità.
Professionalità che consta di competenze, abilità, spirito di servizio, abnegazione, onestà intellettuale, ma anche di tanto tempo da dedicare alle istituzioni in cui si esercita il mandato elettivo. Nello specifico, l’identità del consigliere continua fuori dalle
aule consiliari. Dovrà sempre più attivare una funzione sociale
Gente di Falchera 1
segue a pag. 13
La nuova Falchera:
qualità ambientale...
...accessibilità e nuovi servizi
nella zona Nord di Torino
L’area Nord di Torino e il quartiere Falchera sono oggetto di
un importante programma di riqualificazione urbana avviato in
questi ultimi 3 anni. Il progetto
si compone di un nuovo parco
Stefano Lo Russo
urbano nell’area dei Laghetti, di
una nuova area residenziale e commerciale, e di un
nuovo accesso veicolare al quartiere. L’area del parco dei Laghetti, i cui cantieri sono in pieno sviluppo,
comprenderà una superficie complessiva di 428.000
metri quadrati (pari ad oltre 70 campi da calcio) ad
elevato interesse naturalistico, che saranno fruibili
da parte dei cittadini grazie alla realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili, aree di sosta, aree e percorsi attrezzati per lo sport e il fitness, aree gioco per
i bambini e una ampia zona destinata all’agricoltura
urbana con orti attrezzati. Avremo un nuovo grande
polmone verde là dove fino a pochi mesi fa regnava
il degrado ambientale. La realizzazione del nuovo
parco è stata possibile grazie all’acquisizione da parte
della Città dell’area Borsetto in virtù di una variante
al Piano Regolatore ed è stata finanziata attraverso il
ricorso ai fondi nazionali derivanti dal Piano Città.
Parallelamente alla realizzazione del Parco verrà sviluppato nella porzione sud un nuovo insediamento
residenziale e commerciale a servizio del quartiere.
Nel mese di maggio è stato presentato il Piano Esecutivo relativo a questo insediamento che verrà esaminato ed approvato entro la fine dell’anno 2016.
Infine, il nuovo collegamento viabile con il resto della
città sarà costituito da una nuova strada che collegherà via delle Querce a corso Romania, superando
la ferrovia grazie al cavalcaferrovia in corso di realizzazione. Tale strada sarà accessibile all’uso pedonale e ciclabile. Si tratta di interventi tra di loro fortemente integrati che hanno lo scopo di riqualificare
la zona di Falchera dotandola di funzioni di pregio e
risolvendo problemi di qualità ambientale e di accessibilità che si trascinavano da tanti anni. Anche
se in condizioni di difficile crisi economica l’Amministrazione Comunale è riuscita a sviluppare un
progetto di qualità che rappresenta un fondamentale
tassello nella strategia urbanistica che riguarda la
zona Nord di cui possiamo essere tutti orgogliosi.
Gente di Falchera 2
Stefano Lo Russo
Assessore
al Piano Regolatore Generale
e Politiche Urbanistiche
Libri e Musica con
Margherita Fumero
di
Amuilcare
De Leo
Nel pomeriggio del 7
maggio c’è stata grande
festa presso il Centro
d’Incontro “Salvatore
Scavello” di Via delle
Querce 23 grazie soprattutto alla gradita, frizzante presenza di Margherita Fumero, che ha, tra l’altro, presentato il suo libro: “Quattro chiacchiere con
Margherita Fumero”. Ha fatto gli onori di casa Adriana Scavello, la quale ha lasciato poi la parola all’abile
conduttrice
di sempre
Giorgia Catalano coadiuvata da
Giorgio Milanese, entrambi conduttori di
“Radio Italia Uno” e autori del volume di versi “Aquiloni distratti”. Non è mancata buona musica da parte di giovani esordienti, assai applauditi dal folto pubblico.
Non si può parlare di
Margherita Fumero
senza ricordare Erminio Macario, un grande attore ma, come è
stato detto da una giovane attrice allieva
della Fumero, oggi
piuttosto dimenticato,
e particolarmente dai
torinesi. Invece indimenticabile è la sua maschera di
redivivo “pierrot”, dall’inconfondibile ciuffetto ricurvo e dalla dolce lacrima mesta. Credo che possiamo meritatamente annoverarlo nei ranghi della Commedia dell’Arte del Novecento. Bene ha fatto la Catalano ad invitarci alla “standing ovation”, infatti
quando abbiamo sentito una sua celebre canzone ci
siamo alzati tutti in piedi
in suo omaggio. Ma ora,
chi è Margherita Fumero?
Attrice essenzialmente
comica (anche se in origine, incredibile, pensava
a parti tragiche) mentre
parla rivive gran parte
della sua vita. Scoperta
da Macario, interpreta
assieme a lui “Due sul
pianerottolo” una commedia per la
regia di Mario Amendola nel 1976,
poi lavora in
alcuni film
di Bruno Corbucci accanto a Tomas Milian e Bud
Spencer. In televisione partecipa a “Drive in”, in cui
appare con Enrico Beruschi. Approda nel 2003, tanto per ricordare i tratti più salienti della carriera, alla
sitcom (situation comedy) Camera Café nel ruolo di
Wanda Sordi. Nel 2011 torna in televisione come protagonista nuovamente nella sitcom “Io e Margherita”. Nel 2014
è ancora in televisione, su
Alice, interpretando la
parte della
governante
del Castello
di Pralormo nel programma di ricette “Cucina e Nobiltà” Ma ecco che... improvvisamente, come fossimo davvero a teatro, appare sulla scena, appena
illuminata da
una luce di fondo, la figura di
un visitatore,
molto alto alla
vista ...ma sì è
proprio lui, il
sindaco Fassino
che fa visita al Centro d’Incontro, accompagnato
dalla presidente della circoscrizione. Saluta il pubblico e intanto presenta doverosamente i suoi omaggi alla Fumero. Scopriamo alla fine che è stato invitato per festeggiare l’ex presidente del Centro d’Incontro Fausto Sarno, del quale quello stesso giorno
ricorreva l’ottantesimo compleanno. Sorrisi, strette
di mano, festeggiamenti,
battimani fanno da sfondo a
un caldo pomeriggio d’interno in un angolo di periferia, ma manca
ancora qualcosa... il brindisi. E per essere in tema con lo spirito
subalpino, il sindaco, mentre ammiccante sorride di
gusto, esce con una sortita verbale da buon piemontese: “dual’è la buta... fora la buta”. E alla fine è
accontentato. E così si beve, e si brinda.
Gente di Falchera 3
QUATTRO PASSI
ALLA FALCHERA
Confortati dalla bella
giornata di sole, noi
della redazione, accompagnati da Gilberto Angeloro e da due
altri cittadini, decidiamo di “prendere di
mira” (si fa per dire)
alcune zone particolari della Falchera, un tantino trascurate, per osservarle insieme ed eventualmente rivalutarle. Ci accorgiamo ad un tratto che, come fossimo saccenti giornalisti o improvvisati politici in
cerca di fama e di voto o forse perché quando occorre si scattano delle foto, si avvicina qualche altro residente. Chi è semplicemente curioso, chi litigioso
quanto basta per
affermare “qui
va tutto male”: è
ormai una consuetudine. Facciamo quasi fatica a spiegare
che siamo cittadini come loro e
che vogliamo solo vedere, capire, cercare di rimediare. E la verità alla fine viene a galla, siamo tutti
dalla stessa parte. Così prosegue la nostra passeggiata.
La prima tappa è là, verso quella piazzetta che abbiamo già indicato nel numero precedente “come in
cerca dì identità” bella di giorno, brutta di notte per
schiamazzi vari e altro: meriterebbe più attenzione.
Essa appare “triste”, anonima
confortata solo
dai suoi grossi
alberi e come si
può vedere dalla
foto, cinta da paletti di ferro, alcuni dei quali sottratti da qualche energumeno per
farne chissà che cosa... Incredibile!
Ci piacerebbe che questa piazzetta uscisse dall’isolamento in cui versa e avesse, perché no, il nome di
qualche personaggio torinese dello spettacolo.
Ci riferiamo, ad esempio, a Erminio Macario, grande attore ma, ingiustamente, piuttosto dimenticato!
È semplicemente un’idea. Intanto si è avvicinato un
altro cittadino che dichiara di abitare in Via degli
Ulivi 10. Chiede che in quella zona si possa realizzare un’area per cani perché, secondo lui, tutto intorno è veramente un’indecenza e non certo a causa
delle povere bestie che debbono pur fare i loro bisogni. A nostro giudizio sembra una richiesta un pò
eccessiva, basterebbe che civilmente i “padroni” badassero a pulire, un pò come avviene altrove. E se
ciò proprio non avvenisse, sarebbe un compito in più
per i vigili urbani. A proposito, dove sono andati a
finire i vigili di
prossimità?
Ora ci spostiamo in un tratto
di strada, con
caseggiati, ove
manca totalmente l’illuminazione pubblica in via dei Pioppi in prossimità
del condominio di via degli Olmi dal n° 40 fino allla
via Sant’Elia. Che fare? Eccoci di ritorno al punto di
partenza e cioè in p.zza Giovanni Astengo, un tempo
decantata, oggi, in verità, assai ridimensionata e per
cui, già al primo sguardo, si nota una certa trascuratezza. Dove prima c’era
l’acqua ora ristagna qualche pozzanghera, come
patetico ricordo di quello che era. Qualcuno si
lamenta delle panchine
di pietra, ritenendole
troppo calde in estate per
sedersi. Data la spesa,
francamente non riteniamo sia il caso di sostituirle con panchine di legno,
come pare sia stato richiesto. Qualcun altro suggerisce di riempire di terra la vasca ormai completamente secca. Anche tale osservazione, a nostro parere, è
tutta da valutare. E “dulcis in fundo” eccoci alla rotonda della malandata autorimessa... Non è proprio
una chicca per chi entra in Falchera.
Fine della breve passeggiata. Il giudizio spetta ora ai
lettori, che possono liberamente inviarci i loro pareri.
Gente di Falchera 4
I saluti della presidente
Unitre Falchera
La città del futuro
è quella dove si
concentra l’energia
umana, prefigura
l’architetto Renzo
Piano, nel suo manifesto per investire nel “rammendo”
delle periferie.
Il “centro” è dove
risiede l’energia, umana in primo luogo. E allora la
nostra Circoscrizione 6, di centri ne ha più di uno:
Falchera in primo luogo (ma anche Barriera, Barca e
Bertolla, Regio Parco). Qui, oltre lo Stura, l’opera di
rammendo è in corso, da diversi anni ormai: con la
piazza, la biblioteca, la stazione, Il Barrio riqualificato, prima, con il parco dei laghetti, il nuovo accesso, gli interventi nelle scuole (col nuovo anno scolastico riaprirà finalmente anche la palestra) e nei giardini Micciché, Ulivi e Betulle, ora. Interventi importanti, come altri su cui si sta lavorando: la risistemazione della piazza Astengo, con la necessaria ombreggiatura e il recupero degli edifici pubblici che vi
si affacciano, la riorganizzazione della viabilità, gli
impianti sportivi da dare in concessione, i campi rom
abusivi di Germagnano da sgomberare. Ma non si
esaurisce così il rammendo, c’è anche una comunità
da “ricucire”, l’energia da indirizzare in avanti in
maniera positiva. A questo deve servire la memoria
delle lotte combattute in passato. Qui ho imparato
che i problemi difficili si affrontano mettendosi insieme, ognuno col proprio punto di vista e le proprie
competenze, come si è fatto coi giovani, gli insegnanti, gli educatori, le istituzioni del Tavolo 13 per gli
adolescenti. Il mio primo impegno pubblico da consigliera di Circoscrizione fu una grigliata ai laghetti,
tra le macerie e le sterpaglie. Intorno però avevo gli
sguardi di chi già li vedeva parco. Da qui ho cominciato e non a caso affido a queste pagine il mio saluto al termine di dieci anni di amministrazione circoscrizionale. Ora il parco si intravede davvero e la
grigliata potremo farla nell’area dedicata a pic nic,
non solo tra di noi ma con tanti altri torinesi. Cercate, cerchiamo, di non dimenticarlo, perché il cammino a volte si fa pesante e la tentazione di guardare
indietro è forte. Ma per vedere la strada fatta e affrontare con fiducia ed energia quella ancora da fare.
Buon futuro a tutti. I Love Falchera
Il giorno 18 maggio si è svolta la
Festa di chiusura dell’Anno Accademico 2015-2016 dell’Unitre
Sezione Torino-Falchera.
Nel salone della Biblioteca Civica “Don Milani” gremito di
partecipanti, erano esposti i lavori dei laboratori di Pirografia, Decoupage, Maglieria, Pittura ad
Olio ed Acquerello.
Bellissime
le signore
che hanno
organizzato
la sfilata
dei modelli
creati dal Laboratorio di Taglio e Cucito, inoltre il
concerto del coro “I ragazzi
della terza età”, lo spettacolo
proposto dal Laboratorio teatrale coordinato “I classici ...a
modo nostro” e il rinfresco finale hanno reso il pomeriggio
piacevole per tutti!
Grazie alla partecipazione attiva e sentita di un pubblico
ogni anno maggiore, curioso di
incrementare le proprie conoscenze attraverso corsi e seminari, la Sezione Unitre Falchera è diventata un’importante realtà nella nostra Circo-
scrizione, svolgendo i corsi in diversi spazi e locali.
Un grazie agli organizzatori ed ai
docenti che regalano il proprio
tempo libero favorendo questi
momenti di aggregazione, in particolare a Dalma Ferrino che si
impegna ogni anno a portare
avanti questa attività molto importante per il nostro territorio.
Nadia Conticelli
Gente di Falchera 5
Adriana Scavello
L’uomo del Futuro.
Sulle tracce di don Milani
Sono passati quasi cinquant’anni dalla morte di
don Lorenzo Milani (quarantanove per l’esattezza)
eppure leggendo le opere
del Priore di Barbiana
(così è conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo) si riscoprono tematiche che oggi come allora
sono al centro del dibattito storico, politico e, soprattutto, pedagogico. Prezioso è stato a tal proposito l’intervento del professore e scrittore Eraldo Affinati che sabato 14
Maggio ha presentato il suo ultimo libro nella nostra
splendida biblioteca (intitolata proprio a don Milani) in occasione del Salone Off.
Il lavoro di
Eraldo Affinati è stato
frutto di una
ricerca ben
più ampia di
quella che
potrebbe apparire come una semplice biografia: seppur difficile da interiorizzare ancora oggi per uno stile
incredibilmente innovativo, possiamo dire che di don
Milani sappiamo tutto o quasi. Affinati è voluto andare oltre: ricercare nel mondo quelle figure (preti, suore, educatori, insegnanti, ecc…) che pur non conoscendo direttamente la figura di don Milani ne applicano gli insegnamenti, la metodologia, la pedagogia.
Insomma: ricercare i “don Milani” del mondo. La ricerca dello scrittore parte innanzitutto da una ricerca interiore, che lo
vede protagonista e
fondatore di una
scuola di lingua italiana per stranieri a
Roma, proprio sullo
stile dettato da don
Milani, dove giovani
e professori volontari insegnano ai ragazzi in difficoltà. Nel recente passato, proprio in vista della sua
opera su don Milani, Affinati decide di riscoprire i
luoghi significativi della storia del giovane don Lorenzo: Firenze, Calenzano, Milano e Barbiana.
Ciò che più colpisce è il confronto tra la vita di Lorenzo Milani e don Lorenzo Milani: nato in una famiglia agiata e colta rinuncia a tutto per aiutare i
ragazzi poveri.
Ecco allora che il confronto che ne esce è da pelle
d’oca: il tavolo di legno pregiato della villa di famiglia sostituito da un tavolino di legno grezzo su cui
Milani ha inventato la sua
scuola, e quella camicia
bianca pulita abbandonata
per far posto ad un paio di
scarponi sporchi di fango
con i quali don Milani ha
desiderato farsi seppellire.
Neppure in punto di morte don Milani volle ritornare sui suoi passi: decise fino alla fine di stare accanto ai suoi ragazzi in povertà rinunciando a quei
servizi che la sua famiglia poteva permettersi.
Voleva far conoscere la morte ai suoi giovani, il dolore, il distacco. “Per la prima volta un cammello
passa per la cruna di un ago” avrebbe detto il giovane prete ai suoi ragazzi, rifacendosi al Vangelo.
La sfida che lancia Eraldo Affinati con il suo libro
diventa quindi più chiara: far rinascere Barbiana
(dove Milani fu mandato in esilio proprio dal suo
vescovo) in forme nuove, offrire quelle possibilità
che molti ragazzi, specie nelle periferie come la nostra, purtroppo ancora oggi
spesso non hanno.
Nel nostro quartiere alcune
possibilità già le abbiamo:
pensiamo alla biblioteca, le
scuole, l’oratorio, i centri di
aggregazione come il FalkLab, le associazioni sportive come il Conquista, la
Tomodachi e l’Olimpo, e
ancora molte altre che qui non posso elencare. Il mio
augurio è quello che sempre più esca e venga curato
il “don Milani” che c’è in noi per aiutare e far crescere i giovani in difficoltà.
“Per fare scuola - diceva don Milani, sottoscrive Affinati - basta mettere dei sedicenni che insegnano a
dei dodicenni”.
Una pedagogia
semplice, vera
ma incredibilmente difficile
da afferrare,
dove viene chiesto di premiare i
ragazzi non per
i traguardi raggiunti ma i passi in avanti che hanno fatto nel loro cammino di crescita. Prima di morire don Lorenzo Milani volle incontrare il vescovo che per tutta la vita sacerdotale
lo aveva ostacolato, ma che con la forza di volontà
era sempre riuscito a superare: “Lei mi ostacola perché io sono cinquant’anni più avanti di lei”.
Credo, con il senno di poi, che avesse ragione.
Don Milani è stato proprio, come lo ha definito Eraldo Affinati, un Uomo del Futuro.
Gente di Falchera 6
Alessio Salpietra
I lettori scrivono
a cura di Ricciardetto
Saluti e ringraziamenti
In occasione della scadenza del mandato amministrativo, ho il piacere di ringraziare la Vostra Associazione per il proficuo lavoro svolto nel territorio
della Circoscrizione 6, in particolare per quanto riguarda i progetti e le iniziative svolti in collaborazione con la 1° Commissione che ho avuto l’onore
di Coordinare in questi 5 anni.
Con l’augurio che la Vostra attività prosegua positivamente nel futuro, vi saluto con affetto.
Adriana Scavello
Coordinatrice 1 Commissione Circoscrizione 6 -Torino
a
Centesimi:
Spett. Del Buono - dalla Stampa del 2002
Un plauso al signor Molinari per la sua lettera Fino
all’ultimo centesimo. Condivido il suo ragionamento sui centesimi. Esempio il biglietto del bus è zero
settantasette se arrotondiamo a zero ottanta ecco che
è come fare scattare l’inflazione sempre a scapito
dei cittadini. Hanno voluto così e che ci piaccia o no
dobbiamo convivere.
Giacomo Chissotti
Commemorazione 25 Aprile
Il giorno 19 aprile 2016
le classi 5a - 5b - 5c dell’Istituto Comprensivo
Leonardo da Vinci hanno partecipato alla commemorazione, presso il
cippo di Strada Cuorgné,
dei tre partigiani uccisi
durante la Resistenza. Erano presenti alcuni rappresentanti dell’ANPI che hanno spiegato ai ragazzi
l’importanza del sacrificio di questi uomini.
Dopo aver deposto un omaggio floreale, un ragazzo
per classe ha letto una frase significativa già letta e
commentata in classe.
Ricordiamo un pensiero di Pietro Calamandrei
“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale,
quando comincia a mancare”.
Alla fine della cerimonia sono stati intonati alcuni
canti della Resistenza.
Tutti i ragazzi hanno partecipato consapevolmente a
questo momento e porteranno con sé anche questo
ricordo della scuola elementare.
Lavori di IREN in Falchera
Principali informazioni sui
lavori legati alla rete elettrica che interesseranno il quartiere Falchera in questo periodo.
Iren - all’interno del Piano di rinnovo delle reti in
Media Tensione (MT) - ha iniziato i lavori per ottimizzare e rinnovare la rete elettrica anche nel quartiere Falchera, avviando nuovi cantieri in Via delle
Querce, Via degli Ulivi, in Viale Falchera e in Str.
Courgnè. L’obiettivo è quello di collegare la nuova
rete elettrica a 22000 V con quella già esistente nel
resto della Città, migliorando sostanzialmente la
qualità del servizio offerto ai Clienti.
Iren, nello specifico, prevede di realizzare 9,5 km di
scavo, di posare 12,5 km di nuovi cavi e di rinnovare le cabine elettriche esistenti; alcune di queste
hanno già locali idonei per accogliere le nuove apparecchiature e quindi si tratterà di eseguire i lavori
per sostituirle, mentre nella parte più vecchia del
quartiere si costruiranno 7 nuovi locali cabina - del
tipo fuori terra - che andranno a sostituire quelli attuali collocati negli scantinati degli stabili.
In tal modo si migliorerà l’affidabilità degli impianti, consentendo un accesso più rapido e agevole al
personale Iren e riducendo, così, anche i tempi di
ripristino dell’energia elettrica in caso di guasti.
Si prevede di posare i primi nuovi locali cabina nel
mese di maggio; quelli successivi saranno installati
a seguito del permesso da parte del Comune.
Il termine dei lavori è previsto per la fine del 2017.
Una volta concluse tutte le opere si provvederà, in
collaborazione con la Circoscrizione Comunale, al
ripristino del manto stradale.
Comunicazione e Relazioni Esterne
Ins. Barbara Pizzarelli
Gente di Falchera 7
Roberta D’Ambrosio
Intitolazioni
È terminato, il 10
maggio, con l’approvazione della delibera della Giunta comunale l’iter burocratico
per l’intitolazione
della Piazzetta all’incrocio tra Via Bologna e Via Gottardo
alle Operaie della
Manifattura Tabacchi
e del giardino di fronte alla Scuola Leonardo da
Vinci, in via degli Abeti Falchera a Renato
MATTIO.
Due intitolazioni fortemente volute dalla Circoscrizione 6, da cui è partito il lungo iter.
A distanza di 20 anni dalla chiusura definitiva della
fabbrica, l’intitolazione della Piazzetta era un dovere per ricordare le donne che hanno lavorato alla produzione dei sigari, nella Manifattura Tabacchi di
Torino, che nella prima metà del XIX secolo era diventata una delle più importanti realtà produttive
della città. Nel 1885 infatti, contava 600 dipendenti,
in gran parte donne.
Le cosiddette sigaraie, addette al confezionamento
manuale di sigari, diventarono così la figura dominante nella fabbrica, che nei primi anni del ‘900 diventò una comunità pressochè autonoma, che aveva
stabilito un legame diretto con il territorio circostante, dal quale proveniva gran parte della forza lavoro;
infatti la maggior parte dei dipendenti, che arrivò ad
raggiungere anche le 2000 unità, abitava al Regio
Parco. Le donne lavoravano in grandi stanzoni, pagate a cottimo, con regole ferree ed una rigida disciplina di fabbrica. Le attività connesse alla lavorazione del tabacco in tutte le fasi prevedevano che le
donne stessero sedute per molte ore al giorno le une
accanto alle altre a maneggiare tabacco fermentato
respirandone i vapori. Ciò causava altissima morbilità: forti febbri con allucinazioni, eczema alle mani,
tubercolosi, disturbi ovarici, maggior frequenza di
episodi abortivi, disturbi che comunque non sono stati
mai ufficialmente riconosciuti come direttamente
causati dal tabacco.
L’intitolazione del giardino di Via degli Abeti, a Renato Mattio, richiesto anche dalle insegnanti della Leonardo da Vinci, è un modo per celebrare l’importante ruolo che il Partigiano con il nome di battaglia “Sommariva”, classe 1925, ha combattuto sulle
montagne del Piemonte, contribuendo in maniera
attiva nella lotta di Liberazione dal Nazifascismo e
nella Resistenza.
Renato MATTIO ha messo a disposizione la sua
lunga esperienza di uomo, di cittadino e lo spirito
della sua intramontabile fede nella condivisione e
divulgazione di un periodo storico di cui si compiaceva di essere stato partecipe.
Con la sua partecipazione ai viaggi organizzati dalle
Scuole in progetti in collaborazione con Circoscrizione 6, Renato Mattio accompagnava i ragazzi nei
luoghi della Resistenza, portando loro la testimonianza di partigiano.
Renato MATTIO è deceduto il 25 luglio 2015
all’età di 90 anni, ha speso la sua lunga vita per non
dimenticare il suo passato di combattente, in nome
della libertà e della giustizia; è stato partecipe fino
all’ultimo alla vita sociale del territorio, in particolare
nel quartiere Falchera in cui ha abitato per tutta la vita.
Attendiamo le cerimonie ufficiali del Comune di
Torino per festeggiare insieme queste due importanti intitolazioni.
Adriana Scavello
Che cosa significa davvero il
saluto piemontese “cerea”?
Una teoria fantasiosa parla di un verbo greco, ma
qualè l’etimologia attestata del saluto piemontese che
significa “arrivederci”?
Nel dialetto piemontese, il saluto formale per il commiato (cioè quando ci si separa) ha due formule: arvëddse e cerea. La prima è un’evidente traduzione
dell’italiano “arrivederci”, ma da dove deriva il termine “cerea”?
Anni fa, il giornalista e intellettuale Bruno Gambarotta raccontò la storia di un cadetto dei Savoia che
studiava il greco antico, storia che avvalora la tesi
secondo cui questo termine deriverebbe dall’imperativo “chaire” del verbo greco “chairo” che significa “rallegrarsi”.
Tuttavia, sebbene sia affascinante, questa teoria appare poco realistica dal punto di vista linguistico.
Il vocabolario Treccani, infatti, attesta un’altra etimologia per questa “forma di saluto, in origine reverenziale, poi divenuta familiare, in uso nel Piemonte”: ovvero da serèa, col significato di “signoria”
come sere significava “signore”.
Un pò come “ciao” deriva dal veneziano “sciao” nel
senso di “schiavo vostro”, quindi, cerea è un saluto
alla “signoria”, usato come titolo di rispetto.
Gente di Falchera 8
Claudio Pizzigallo
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a cura di Amilcare De Leo
L’INTERVISTA A...
...Giuseppe
Dellisanti, titolare del negozio di alimentari situato in
Via Sant’Elia
n.4/a
sto, non l’ho dimenticato.
Quando nel 1982 s’installò in questo negozio, com’era la clientela?
Quasi nulla, deludente. Quei pochi che entravano si
guardavano attorno, curiosavano e poi se ne andavano, senza nemmeno salutare. Era veramente
curioso, non capivo ma ero ottimista e contavo su
tempi migliori...
E i tempi migliori poi sopraggiunsero, non è così?
Certamente, non mi lamento.
Signor Dellisanti, da quando è titolare di questo negozio che,
anche nel suo caso, possiamo definire storico?
Sono qui dal 1982, ma prima il negozio già
esisteva, però era poco produttivo, piuttosto trascurato.
Quindi è con lei che l’esercizio si è sviluppato?
Direi proprio di sì.
In che modo?
Innanzitutto con la gentilezza e con una certa
competenza, quindi cercando di soddisfare i clienti nelle loro esigenze e infine diffondendo una buona pubblicità.
Ha sempre fatto il commerciante?
No, ho fatto altri mestieri. Ho lavorato nei cantieri.
Lei è di Torino?
Sono pugliese, provengo da Taranto. Sono
giunto a Torino nel 1969.
Come ha trovato la nostra Città?
Confesso di aver scoperto una città piuttosto
fredda, dal punto di vista della socialità. Ogni città è diversa dall’altra. Erano periodi di emigrazione, basti pensare alla F.I.A.T. di allora.
Di quei tempi ricorda un episodio che vuol raccontare?
In quei periodi non era facile per noi meridionali cercare casa. In una frazione vicino a Chivasso avevo adocchiato un appartamento, ma il
proprietario si rifiutò di affittarmi l’alloggio perché ero del sud. Lo ringraziai ugualmente e mi
congedai così: “Vedo che lei fa di un’erba un fascio”.
Tristi quei periodi, vero?
Certo, ma quell’episodio non finì male, perché il proprietario mi richiamò, si scusò e alla fine
mi offrì l’alloggio. Apprezzo ancora oggi quel ge-
Ha subìto dei furti in questi ultimi tempi?
Sì, quattro anni fa, i ladri mi hanno fatto visita.
Ora non più.
Com’è la Falchera oggi, rispetto a quella di ieri?
È cambiata sicuramente in meglio. Guardi, sino ad
alcuni anni fa quando al mattino aprivo il negozio trovavo per terra ogni sorta di siringhe, un disastro. Attualmente non ne vedo più.
Qual è il suo giudizio sulla borgata?
Oltremodo positivo, è un quartiere tranquillo
ed è immerso nel verde.
Cos’è invece, sempre secondo lei, ciò che non va?
È la mentalità della gente che deve cambiare,
deve saper porsi di fronte ai problemi con una certa filosofia, socializzare, partecipare alla vita del
quartiere e vivere appieno il tempo libero con gusto e con piacere, dedicandosi ai propri hobbies.
Mi può fare degli esempi?
Organizzandosi ad esempio in gruppi, comitati, associazioni. Personalmente sono interessato a
corsi di ballo, che hanno molto successo. Mi riferisco in particolare al ballo con lo stiletto. Credo
che ne abbia sentito parlare...
Sì... è una iniziativa del bar delle ACLI. In che consiste esattamente?
Lo stiletto rappresenta una vera lezione di fitness molto dinamica. In equilibrio sui tacchi la
donna impara ad acquisire fiducia in se stessa, a
controllare i propri passi e la propria andatura,
ad avere una buona postura da assumere proprio
su tacchi da 10 cm.
Bene, è tutto, la saluto e la ringrazio...
Aspetti, mi lasci dire ancora una cosa che riguarda i politici. Sono troppi, frastagliati in partiti e partitini; debbono essere pochi, ma onesti e
capaci, sennò stufano.
(nella foto: Rosanna Cesarino e Giuseppe Dellisanti)
Gente di Falchera 9
Notizie dal Comune
Imu 2016 a Torino:
criteri, riduzioni e scadenze
Approvati dalla Sala Rossa criteri, riduzioni e scadenze per l’imposta sugli immobili 2016.
Cosa cambia
L’Imu 2016 sarà applicata analogamente a quella del
2015 (anche per i provvedimenti della Legge di Stabilità 2016). Il Consiglio comunale ha approvato (nella seduta di mercoledì 27 aprile) la regolamentazione e le relative modifiche del Regolamento Imu attualmente in vigore.
Nel quadro complessivo è prevista la non applicabilità dell’imposta alle unità immobiliari adibite ad
abitazione principale. Sono escluse le case di lusso
classificate al Catasto dalle categorie A/1, A8 e A/9.
Le riduzioni (previste dalla legge di Stabilità per il
2016) riguardano il 50% della base imponibile per le
unità immobiliari concesse in comodato a parenti di
primo grado a condizione che il contratto sia registrato e che il comodante risieda anagraficamente e dimori abitualmente nello stesso Comune dell’immobile dato in comodato e la riduzione del 25% per gli
immobili locati a canone concordato (L. 431/1998).
Ulteriori riduzioni di aliquota base si prevedono per
le unità immobiliari a “canone libero” (dove riducibile) tra il 10% e il 20% per le case affittate a soggetti affidatari dei servizi di accoglienza per richiedenti
asilo e di protezione internazionale o umanitaria;
nuova imprenditoria, soprattutto giovanile e imprese start-up; sale cinematografiche (nel territorio cittadino) utilizzate direttamente dal proprietario per
attività cinematografiche; stato di inagibilità riconosciuto per immobili oggetto di occupazione abusiva
e per i fabbricati sprovvisti di rendita.
I termini per il pagamento dell’imposta sono fissati
in due rate: 16 giugno e 16 dicembre. Per gli enti non
commerciali sono previste tre rate, di cui le prime
due (con le date di cui sopra) hanno l’importo pari
ciascuna al 50% dell’imposta complessivamente
corrisposta l’anno precedente. La terza rata di conguaglio sarà versata entro il 16 giugno dell’anno successivo a quello cui si riferisce il versamento.
Tony De Nardo
Tasi, confermata l’abolizione
sulla casa principale
Approvata il 28 aprile dalla Sala Rossa di Torino
all’unanimità (23 voti su 23 consiglieri presenti) una
deliberazione proposta dalla Giunta per quanto riguarda il pagamento della Tasi (Tassa servizi indivisibili) per l’anno 2016.
Il provvedimento ribadisce che la Tasi non è più dovuta per l’abitazione principale e per tutte le altre
fattispecie ad essa assimilate e/o equiparate.
Inoltre, la Tasi non è dovuta per l’immobile in categoria A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e relative pertinenze posseduto da cittadini italiani residenti all’estero
e iscritti all’Aire, già pensionati nei rispettivi paesi
di residenza, a titolo di proprietà o usufrutto in Italia, a condizione che l’immobile non risulti locato o
concesso in comodato d’uso.
Confermata la ridotta tassazione all’1 per mille (la stessa già stabilita dal Comune di Torino sin dall’istituzione di questa tassa, nell’anno fiscale 2014) per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla
vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non
siano in ogni caso locati (immobili merce). Come già
deliberato nel 2014 e nel 2015, confermata anche la
non applicazione della Tasi alle categorie di immobili
già soggetti a Imu e la non corresponsione della tassa
da parte del conduttore (inquilino). Il termine per il
pagamento dell’imposta, secondo quanto previsto dalla
normativa in vigore, è fissato in due rate, con scadenza il 16 giugno e il 16 dicembre.
Massimiliano Quirico
Tassa rifiuti 2016,
le tariffe stabilite dal Consiglio
Sgravi per gli esercizi commerciali in prossimità di
campi nomadi abusivi.
Giovedì 28 aprile, il Consiglio comunale di Torino
ha stabilito le tariffe 2016 della Tassa comunale sui
rifiuti (TARI), con una diminuzione dello 0,5% rispetto all’anno scorso. Per le utenze domestiche, la
tariffa fissa va da un minimo di 1,30 euro/mq per
anno (nel caso di nucleo familiare con unico componente) a un massimo di 2,12 (per nuclei familiari da
6 componenti in su). La tariffa variabile è stabilita
da un minimo di 47,61 euro (unico componente) a
un massimo di 244,00 euro (sei o più componenti).
Il documento approvato in aula prevede agevolazioni per le famiglie a basso reddito: 45% per i redditi
Isee fino a 13mila euro, 30% fino a 17mila e 20%
fino a 24mila.
Per le utenze non domestiche, la TARI 2016 varia da
un minimo di 0,70 euro /mq per anno (box auto privato) ad un massimo di 140 euro/mq per anno (mercato all’ingrosso ittico). Tra i due estremi, una trentina di categorie intermedie, come i 6,72 euro/mq
per anno dei locali adibiti a ufficio o i 34,04 di ristoranti, pizzerie, birrerie.
Previste inoltre riduzioni sulle attività economiche,
in specifico per gli ambulanti dei mercati con al massimo sei operatori avranno una riduzione del 30%.
Sempre a proposito di mercati, tramite una riduzione fino al 30% della parte variabile della tariffa, verrà incentivata la sostituzione dei contenitori in legno, carta e plastica con cassette riutilizzabili. Sempre in tema di utenze non domestiche, si determinano agevolazioni del 10% per i locali destinati stabilmente a culti riconosciuti dallo Stato, del 30% a fa-
Gente di Falchera 10
vore di Onlus (Dlgs 460/1997) e Associazioni (legge
383/2000), misura questa applicata anche alle scuole per l’infanzia Fism convenzionate con il Comune.
Le utenze domestiche rappresentano il 47.47% della
produzione di rifiuti, con il rimanente 52,53% attribuito alle utenze non domestiche. I costi previsti dal
Piano finanziario 2016, previsti in 205,65 milioni di
euro, dovranno essere coperti proporzionalmente
dalle due tipologie di utenze.
Unitamente alla delibera, che ha raccolto 25 voti favorevoli e 5 contrari, il Consiglio comunale ha approvato (26 voti a favore, 4 astenuti e 2 contrari) una
mozione che impegna l’amministrazione comunale
a pervenire a sgravi sulla TARI per gli esercizi commerciali situati in prossimità di campi nomadi abusivi, tramite l’istituzione di un fondo perequativo sul
bilancio 2016.
Il giorno prima, la Sala Rossa aveva anche approvato il piano finanziario per la raccolta dei rifiuti nell’anno in corso, per un totale di 205,6 milioni di euro
circa, che secondo le norme vigenti dovrà essere interamente coperto dalle entrate della TARI.
C.R.
Notizie utili
WiFi libero e gratuito
negli ospedali ASL TO 2
Nell’ottica del percorso di umanizzazione
dei luoghi di cura la ASL TO 2, negli ospedali Maria Vittoria e San Giovanni Bosco
di Torino, ha attivato una rete wireless per
permettere ai pazienti e ai visitatori di accedere gratuitamente a internet, utilizzando
strumenti portatili personali. La rete WiFi,
realizzata dall’Area ICT aziendale, diretta
dalla dottoressa Maria Teresa Valente, in
entrambi gli ospedali è identificabile con il
nome ASLTO2-Free.
Semplice l’accesso, possibile in due modalità a scelta dell’utente:
1) Selezionando uno dei social networks a disposizione sul portale (Facebook, Twitter,
Linkedin) ed effettuando l’accesso con le
stesse credenziali utilizzate per il social scelto (per esempio chi è già registrato su Facebook potrà accedere “cliccando” sul simbolo di FB visibile sul portale e usando le proprie credenziali).
2) Selezionando la scelta “Registra Ora!” e
comunicando i propri dati (nome e cognome
e numero di cellulare); un SMS inoltrato sul
cellulare comunicherà la password per il collegamento.
La rete copre tutti i reparti degli ospedali
Maria Vittoria e San Giovanni Bosco.
Zanzare?
Rimedi naturali fai da te
Allarme zanzare, dagli oli essenziali a
un rimedio incredibile ma efficace:
bastano una bacinella nera e dell’olio.
Vedere per credere
Finalmente arriva la bella stagione. Ma - ahimé insieme al
caldo e alle giornate estive
tornano anche le odiate zanzare. Incubo di adulti e soprattutto bambini. (leggi anche: 10 cose che dovete
assolutamente sapere sulle zanzare)
Tutti a comprare zampironi, spray, lampade antizanzare e chi più ne ha più ne metta pur di mettersi
al riparo dagli odiati insetti succhiasangue.
Non tutti sanno che esistono diversi rimedi naturali che aiutano a tenere lontane le zanzare. Oltre agli
oli essenziali, lavanda, limone, citronella e geranio
che molti già conoscono, in rete è tutto un fiorire di
soluzioni fai da te. Alcune un po’ troppo laboriose,
altre invece apparentemente semplici ma efficaci.
Come quella della bacinella nera da riempire d’olio
che attirerebbe le zanzare da un raggio di diversi kilometri facendole affogare nella soluzione oleosa.
Provare per credere.
Curiosità
di
Valerio
Brugnoli
Auto senza pilota: Fca e Google
sarebbero a un passo dall’accordo
Fiat Chrysler Automobiles e Google sono ad un passo dall’accordo per realizzare l’auto senza pilota. La
notizia anticipata dal Wall Street Journal giorni fa,
non è mai stata smentita. Anzi, l’intesa tra l’amministratore delegato Sergio Marchionne e il ceo del progetto Google Car, John Krafcik - secondo indiscrezioni di stampa - potrebbe essere annunciata a breve
da Mountain View.
L’accordo sarebbe praticamente cosa fatta e prevede che Fca fornisca a
Google un centinaio di
van Pacifica Chrysler,
che verrà trasformata
nell’auto del futuro a marchio Google. L’auto senza
conducente dovrebbe essere proprio una versione del
minivan Pacifica a marchio Chrysler presentata al
Salone di Detroit a gennaio.
Un anno per la fase sperimentale, quindi dovrebbero
essere commercializzate un centinaio di auto in California, costruite da Fca.
La trattativa, durata alcuni mesi, potrebbe portare alla
nascita di un’auto con marchio Google e l’indicazione di Fca come costruttore.
Gente di Falchera 11
IL GIORNALE DELLA SCUOLA
ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI”
LA NOSTRA SCUOLA
CON L’ARTE DI MUS-E
In occasione del 100° Anniversario di
Yehudi Menuhin l’associazione Mus-e Torino ha programmato una serie di eventi a carattere locale.
A Torino nei mesi di Aprile e Maggio sono stati coinvolti 3800 bambini, le loro famiglie e il territorio
cittadino. Mercoledì 20 Aprile scorso, le classi della
Nostra Scuola Primaria Neruda e Ambrosini, dove il
Progetto Mus-e collabora, si sono riuniti presso la
Biblioteca Don Milani di Fachera, presentando le attività svolte e imparate durante l’anno.
Il pubblico spettatore fatto da famiglie, insegnanti,
bambini, collaboratori, organizzatori ma anche da
passanti è stato numeroso e ha accolto con grande
entusiasmo l’evento. I bambini hanno presentato con
grande coraggio e orgoglio le cose imparate durante
l’anno, facendone delle lezioni aperte a tutti.
Il lavoro fatto con i loro insegnanti e artisti è stato
immenso; con grande curiosità e impegno si sono avvicinati ai nuovi linguaggi dell’arte per imparare facendo e divertendosi. I diversi linguaggi dell’Arte,
dall’arte pittorica alla manipolazione, dall’arte circense alla danza, dal canto al teatro sono ormai da anni
parte integrante dell’offerta formativa della Nostra
Scuola in quanto l’Arte è senza dubbio un valore aggiunto e arricchente della formazione dei nostri bambini. Stimolante, sviluppa, potenzia e/o consolida le
competenze e le conoscenze che i bambini apprendono tra i banchi di scuola in modo più classico. L’Anniversario del 100° compleanno del fondatore del Progetto Mus-e, coinciso con la chiusura delle lezioni con
i bambini, quest’anno è stato pensato e organizzato
eccezionalmente fuori dalle mura scolastiche presso
la Biblioteca Don Milani. Una novità che è stata un
vero esempio di Cittadinanza Attiva sul territorio, dove
scuola ed esterni hanno collaborato coinvolgendo i
cittadini di tutto il quartiere.
PERCHÈ L’ARTE NELLA SCUOLA
Lo stesso Menuhin a dircelo, colui che ha avuto non
solo l’intuizione ma anche la volontà di fare dell’arte un mezzo di integrazione nella scuola. Musicista
e Direttore d’orchestra di straordinaria sensibilità ha
lavorato per una società migliore credendo fermamente che l’ispirazione si possa trarre dalla bellezza
che deve essere scoperta fin da bambini.
Nato nel 1916 a New York da una famiglia ebraica,
ha improntato la sua vita alla musica e all’arte con
un sentimento di apertura e fiducia verso l’altro “io
posso utilizzare il mio corpo, ne faccio un’opera
d’arte; ho delle doti, in tutti sensi; le conosco in me
e posso apprezzare quelle altrui; posso fare cose
bellissime con gli altri”.
Parole che racchiudono in modo semplice e chiaro messaggi importanti e profondi di pace e speranza che ricordano che prima di essere un “risultato” si è individui fatti di mente, corpo, capacità e doti, e quanto rispettandole si possa imparare e crescere ed essere un individuo migliore
nella società futura.
CHE COSA POSSIAMO FARE
L’Associazione Mus-e Onlus di Torino con i suoi artisti, che han fatto del sogno di Yeudi Menuhin scopo e impegno nella quotidianità attraverso le attività
nelle scuole, è presente ad oggi nel territorio di Torino nella realtà di solo nove scuole.
Nella Nostra Scuola essa ormai da 11 anni offre gratuitamente due laboratori artistici di almeno 20 ore
ciascuno nel primo triennio, più altri progetti artistici speciali “Falchera T.V.B.”, “Marco Polo”, “Il
giro nel Mondo in ottanta giorni”, “Don Chisciotte”
veri e propri spettacoli presentati sia nel quartiere
che nel teatro Bottari Lattes di Monforte d’Alba.
In questi ultimi anni molti sono però stati i tagli economici da parte dei finanziatori i che han così costretto a ridurre il numero delle ore e delle attività.
L’immenso impegno di chi crede nella filosofia Muse ha permesso ugualmente di continuare a dare questa offerta alla Nostra scuola ma per il futuro non si
sa se questo basterà.
Mus-e cercherà sempre di lavorare al meglio per migliorare e ricercare nuove fonti economiche ma si sa
come le cose belle e importanti per il futuro dei nostri bambini non siano tra le priorità di tutti.
Ognuno di noi però, genitori, famiglie, insegnanti,
cittadini di una stessa collettività può fare nel proprio piccolo la sua parte per far proseguire il “Sogno
di Menuhin” ed aiutare la propria scuola donando il
proprio 5 X MILLE nella dichiarazione dei redditi con il C.F. 97643220011.
Questa scelta non comporterà alcuna spesa per te
essendo una quota d’imposta a cui lo stato rinunci. Se non effettuerai alcuna scelta, il 5x mille resterà allo stato.
A cura dell’Insegnante Referente Pizzarelli Barbara
Gente di Falchera 12
segue editoriale di Amilcare De Leo
IN BREVE dalla
Città Metropolitana
a cura di Ricciardetto
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Caselle. Verrà installato un nuovo sistema di
controllo sull’esempio di Borgaro. Il sindaco
Luca Baracco vuole “fotografare” tutti i veicoli
in transito per potenziare la sicurezza.
Caselle. Nel 2016 il circolo “La Forgia” con
il “Progetto Cuore” offre alla comunità casellese un nuovo defibrillatore.
Mappano. Disservizi nella raccolta rifiuti. Ripristinare il centro sportivo “Bubalo” costerà 30
mila euro.
Mappano. Dal 5 maggio la navetta “Lamat”
ha aggiunto due fermate in più per venire incontro alle esigenze degli utilizzatori. I mappanesi che intendono raggiungere il centro prelievi di Via Armando Diaz 25, a Borgaro, possono
contare di una sosta all’altezza di Via Rivarolo
di fronte a Conad, e l’altra in Via Borgaro angolo Via Parrrocchia.
Borgaro. Raccolti 1427 euro a favore del reparto pediatrico di Cirié.
Leinì. La catena di Supermercati e Ipermercati Pam Panorama sostiene il progetto “Nuovi
Nati” promosso dal comune di Leinì. Per tutto
il corso dell’anno, Pam Panorama donerà alle
famiglie di tutti i nuovi nati, in accompagnamento alla lettera di Benvenuto inviata dal Comune, una gift card del valore di 50 euro spendibile all’interno del punto vendita di Leinì, situato in V.le Europa.
Il Vernacolo
Comportament
Sla fiusa d’avej bela cera
a passa për òm onest,
“l’abit fa nen ël frà” l’é vèra,
tard o tost l’é indigest.
A venta buté a pòst ël contest
andua a-i manca quai còsa
rendlò bastansa còtì e modest,
se nò, l’òm l’é na losa.
Gilda Gallea Gianaria
a cura di
Livio
Scremin
determinante che è quella che si esercita “tra la gente” per raccogliere le istanze che provengono dal territorio ed interfacciarle con l’azione politica dell’Ente Locale. Il cittadino, dal canto suo, non può isolarsi,
chiudersi in se stesso semplicemente delegando gli altri, ma si attiverà per partecipare alla cosa pubblica:
un modo, secondo me, di sentirsi libero. Nel 1972
Giorgio Gaber in una famosa canzone scriveva: “Vorrei essere libero... come un uomo che ha bisogno di
spazio con la propria fantasia... che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare... la libertà non
è stare sopra un albero non è neanche avere un’opinione... la libertà è Partecipazione”. La mia generazione è cresciuta nella democrazia, però essa non deve
considerarla qualcosa di scontato. È scontato invece
che si vada a votare qualcuno che decida per noi, oppure che non si voti “perché tanto sono tutti uguali”,
rinunciando anche alla più piccola illusione di democrazia, ma senza, per contro, mettere in atto altre iniziative. Illudersi che basti eleggere qualcuno per considerare di vivere in una democrazia è una pura ingenuità o una soluzione di comodo. Non dobbiamo sempre ciecamente affidare la nostra vita, il nostro presente e il nostro futuro a qualcuno scelto sulla base di
una campagna elettorale, perché talora i programmi
elettorali sono fittizi, non di rado disattesi. Ma anche
quando non fosse così, non è sempre credibile il meccanismo della delega. Ci si nasconde dietro il fatto
che qualcuno si stia, di fatto, interessando al posto
nostro. Con questo non vuol dire che la delega non
debba esistere, essa è sicuramente necessaria, ma deve
essere accompagnata e controllata dalla partecipazione. Ogni questione personale è anche una questione
sociale e cercare di risolverla insieme ad altri può modificare la società. I cittadini non dovrebbero interessarsi, isolatamente o a titolo personale, dei vari problemi del quartiere, sarebbe invece meglio che si riuniscano in veri e propri comitati in modo di sollecitare la partecipazione a base territoriale così da rappresentare una comunità di cittadini che risiedono nel territorio del quartiere stesso. Questi comitati detti “di
quartiere” non avendo scopo di lucro, sono categorizzati come entità no profit, sono apartitici e mantengono la propria autonomia nei confronti dei partiti politici. Sono entità indipendenti e non sono in alcun modo
riconducibili a collegi istituzionali, come ad esempio
i consigli di circoscrizione. Per essere costituzionali è
necessaria la presenza almeno di tre persone, definite
anche “soci fondatori”. Risulta che in Falchera esista
già un comitato di quartiere, non resta che incoraggiarlo a proseguire e diventare sempre più incisivo
come legittimo interlocutore della Circoscrizione e del
Comune.
Gente di Falchera 13
Statuto della Città
Metropolitana di Torino
a cura di Emilio Ghirardi
A scopo puramente divulgativo intendiamo pubblicare, a puntate, gli articoli dello Statuto della Città Metropolitana di
Torino, approvato dalla Conferenza dei 315 Sindaci il 14 aprile
2015. La redazione dello Statuto è stata l’importante atto che
Torino ha utilizzato per provare a correggere in parte lo squilibrio tra comuni e territori così differenti rispetto alla conurbazione (e l’area) metropolitana vera e propria di Torino, a
partire dall’indispensabile definizione e normazione statutaria proprio delle Zone Omogenee (previste invece facoltativamente dalla L. 56/2014).
segue dal numero di maggio
Art. 17 Consiglieri metropolitani
1. Ogni consigliere/a è tenuto a partecipare alle sedute del Consiglio. Il/la consigliere/a che sia stato assente ingiustificato/a a quattro sedute consecutive del Consiglio, decade. La decadenza può
essere richiesta da ciascun/a consigliere/a e viene
dichiarata dal Consiglio, previa contestazione e
assegnazione di un termine di almeno dieci giorni per la presentazione di giustificazioni.
2. Nella stessa seduta in cui si pronuncia la decadenza dalla carica si procede alla surroga.
3. Le altre ipotesi di decadenza, ivi compresa la cessazione dalla carica comunale, sono regolate dalla legge.
4. Le dimissioni dalla carica di consigliere/a, presentate in forma scritta e indirizzate al Consiglio
metropolitano, devono essere assunte immediatamente al protocollo dell’ente nell’ordine temporale di presentazione. Esse sono irrevocabili,
non necessitano di presa d’atto e sono immediatamente efficaci. Il Consiglio procede alla surrogazione dei consiglieri dimissionari, fatti salvi i
casi di scioglimento previsti dalla legge, entro e
non oltre dieci giorni, con separate deliberazioni,
seguendo l’ordine di presentazione delle dimissioni quale risulta dal protocollo.
Capo II
Art. 18 Composizione, elezione e durata
in carica del Consiglio metropolitano
1. Il Consiglio è composto dal/la Sindaco/a metropolitano/a, che lo presiede, e da 18 consiglieri,
eletti, nel loro seno, dai sindaci e dai consiglieri
comunali in carica.
2. L’elezione del Consiglio si svolge secondo le modalità stabilite dalla legge dello Stato.
3. Il Consiglio metropolitano promuove e favorisce
modalità elettorali che, attraverso una adeguata
distribuzione dei seggi elettorali sul territorio, favoriscano la più ampia rappresentatività di tutte
le zone omogenee, così come istituite dal presente Statuto, in considerazione della peculiarità territoriale della Città Metropolitana di Torino.
4. Il Consiglio metropolitano rimane in carica cinque anni. Cessa anticipatamente in caso di rinnovo del Consiglio del Comune capoluogo; in tale
evenienza si procede a nuove elezioni del Consiglio metropolitano entro 60 giorni dalla proclamazione del Sindaco del comune capoluogo.
Art. 19 Funzionamento del
Consiglio metropolitano
1. L’elezione del Consiglio metropolitano, la sua
durata in carica, il numero dei componenti e la
loro posizione giuridica sono disciplinati dalla
legge dello Stato.
2. Il Consiglio è dotato di autonomia finanziaria, funzionale e organizzativa.
3. Il funzionamento del Consiglio, nel quadro dei
principi stabiliti dallo Statuto, è disciplinato dal
regolamento, approvato a maggioranza assoluta
dei suoi componenti, che disciplina altresì la gestione delle risorse assegnate per il suo funzionamento.
4. Il regolamento, di cui al comma precedente, indica anche le modalità per la convocazione - ivi
compresa la registrazione audio-video, resa disponibile sul sito istituzionale dell’Ente - e per la presentazione e discussione delle proposte, nonché
la disciplina delle forme di pubblicizzazione delle sedute aperte alla partecipazione di cittadini,
loro forme associative, rappresentanze delle categorie produttive, professionali e sindacali. Indica il numero dei consiglieri necessario per la validità delle sedute, prevedendo che in ogni caso
debba esservi la presenza della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati, computando a tal
fine il Sindaco metropolitano. Il regolamento disciplina le forme di garanzia e di partecipazione
assicurate a tutti i consiglieri e in particolare, alle
minoranze.
5. Il regolamento può prevedere l’istituzione di gruppi
e commissioni, disciplinandone le modalità di
funzionamento, senza nuovi o maggiori oneri e
nel rispetto dei diritti delle minoranze.
6. Il Consiglio è presieduto dal/la Sindaco/a metropolitano/a che lo convoca e ne fissa l’ordine del
giorno.
7. Le sedute del Consiglio sono pubbliche, salvo i
casi in cui il regolamento consiliare ne preveda la
segretezza.
8. All’attività del Consiglio, per quanto non previsto
dal presente Statuto e dal regolamento, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di legge previste per i Consigli comunali.
Gente di Falchera 14
segue nel prossimo numero
L’angolo della poesia
a cura di Rocco De Pace
LA VERITÀ È VITA
DONNA
Ammiro la Tua presenza
nello spazio infinito dei cieli
nell’universo degli astri
nelle meraviglie dei luoghi.
Sento la Tua presenza
nella forza dei mari
che sonori spumeggiano
battendo gli scogli e le rive.
Noto la Tua sapienza
nei bimbi che crescono
nei semi che nascono
nei fiori che sbocciano
nei frutti che maturano.
Fenomeni ignoti
alla scienza che studia
nel suo continuo
evolversi.
La Verità è un mistero
nascosto nel movimento
della Vita, che Dio dispone
a Sua volontà.
Tieni sempre presente che
la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni....
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione
non hanno età.
Il tuo spirito
è colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo
c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di fotografie ingiallite…..
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca
il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione,
ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre,
cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!
A. Smiroldo
Il BACIO
Madre Teresa di Calcutta
Il bacio riempie il cuore di gioia,
dolcezza, felicità, amore.
Non ha bisogno di parole
perché è un niente
ma è tanto.
Il bacio può essere appassionato
fuggevole, confortevole,
caritatevole.
Il bacio può essere speranza
o poesia, affetto o allegria;
passione o gran tormento
illusione di. un momento
che ti brucia anima. e cuore
o ti dà un gran dolore.
Il linguaggio dell’amore è negli occhi;
il fuoco di uno sguardo
può accendere anche il sole:
ma un bacio ti scalda la vita
e il cuore.
Il bacio è l’inizio d’un amore
ed il giocattolo del cuore
C’ERA UNA VOLTA
C’era una volta…..
della tua voce
mi giunge l’eco
nell’aria sottile
e le parole si perdono
oltre i confini
della realtà!
C’era una volta…..
ma il dolce tepore
che rincuorava
l’anima in boccio,
pare disperso
fra mille gocce,
di nevischio crudele,
che il viso ti solca
e par che sudi.
Angela Saccone
Gente di Falchera 15
Mamma Sisina
Dall’Unità d’Italia
RISO PER UN ANNO
a cura di Pino cuoco sopraffino
Art. 50 dello Statuto Albertino:
“Le funzioni di Senatore e di Deputato
non danno luogo ad alcuna retribuzione
o indennità”.
Nel giugno 1861 il Senatore Roncalli propose il rimborso del biglietto del treno per
i senatori residenti lontano da Torino.
La proposta fu respinta dal Senato del
Regno con la seguente motivazione:
“Servire il Paese è un privilegio, da vivere come un dovere. Chi lo serve in armi
rischia tutto, anche la propria vita,
senza nulla chiedere in cambio”
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oliva250 g di spinaciparmigiano grattugiato.
Procedimento: tritate e fate soffriggere in 20 g di
burro e 20 g di olio il sedano, la cipolla e le carote,
quindi unite gli spinaci e lasciate cuocere per 30
minuti.
Aggiungete il riso e rimestate allungando con il brodo vegetale unito poco alla volta.
Portato a cottura il riso, incorporate il burro restante
e il parmigiano grattugiato.
Servite caldo.
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1 kg. Tritato
1 kg. Fettine di vitello
1 kg. Braciole di maiale
1 kg. di salsiccia
1 kg. Cosce di pollo
1 Coniglio o Pollo
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Gente di Falchera 16
Dei dell’Olimpo
Pubblichiamo un articolo di una nostra lettrice, Roberta, sulla mitologia.
MYTHOS significa “parola” e/o “narrazione”...quindi vi parlerò degli Dei dell’Olimpo, ovvero:
Nome Greco
ZEUS
ERA
POSEIDONE
ARES
APOLLO
ERMETE
EFESO
ATENA
DEMETRA
ARTEMIDE
AFRODITE
ESTIA
Nome Romano
Re dell’olimpo
Regina dell’olimpo
Dio delle acque
Dio della guerra
Dio del sole/luce
Dio del commercio
Dio del fuoco
Dea del sapere/scienza
Dea dei campi
Dea dei boschi
Dea della bellezza
Dea del focolare
GIOVE
GIUNONE
NETTUNO
MARTE
FEBO
MERCURIO
VULCANO
MINERVA
CERERE
DIANA
VENERE
VESTA
e mezzo serpente) si dichiarò in favore di Atena e per
vendicarsi Nettuno distrusse i campi seminati dell’Attica, agitò i mari ...ma la città di Atene sarebbe stata
per sempre consacrata alla dea Atena ugualmente!
E per finire, dalle sue numerose amanti nacquero:
- Pegaso (il cavallo alato)
- Polifemo (il ciclope con un occhio solo)
- Orione (il cacciatore che visse sulle montagne e
che, quando morì, fu collocato sotto forma di costellazione)
- Busiride (un re crudele, ucciso da Ercole)
...e poi ci sono altri dei, semidei, eroi mortali e titani greci e romani:
ADE
DIONISO
REA
EROS
CRONO
ERACLE
ASCLEPIO
GIANO
PANDORA
del mondo oscuro
Plutone
del vino e del piacere
Bacco
della fertilità
Cibele
dell’amore
Cupido
della prosperità
Saturno
eroe di grandi imprese
Ercole
della medicina
Esculapio
Dio romano dalle due facce
prima donna modellata ad immagine delle dee
Inizierei col mio preferito e cioè NETTUNO, generato da Crono e Rea, accompagnato dalle più belle
ninfe* e con due dimore (l’Olimpo, ove gli veniva
servita l’ambrosia e cioè il nettare degli dei che è a
base di miele; oppure nel sontuoso palazzo sul mare
Egeo).
Un pò desideroso di emulare suo fratello Zeus, non
cavalca solo destrieri ma anche delfini... fu proprio
un delfino, tra l’altro, ad aiutare Nettuno a portare a
compimento la relazione amorosa ed il matrimonio
con Teti (una fra le più belle ninfe* del mare), ma
aveva anche un’altra sposa e cioè Salacia (la salsedine).
Avete presente il suo TRIDENTE (un dono dei Ciclopi) ...beh, lo usò per far fluire un’abbondante sorgente d’acqua salata in un terreno secco ed incolto.
Un giorno di primavera Atena vi piantò un ulivo (l’albero della pace e dell’armonia) affinché i greci la
coltivassero per ricavarne l’oro verde (olio).
Il mito racconta che gli atleti che vincevano ai giochi olimpici venivano incoronati col ramo d’olivo e
la stessa cosa succedeva ai giovani sposi in segno di
gioia e di buon augurio per un matrimonio lungo e
felice. Ma quando Nettuno seppe dell’olivo piantato
da sua nipote (figlia di Zeus), gli dichiarò guerra.
Zeus costituì un tribunale, ma Cecrope (mezzo uomo
*Una precisazione: le ninfe sono fanciulle non immortali ma sempre giovani, che costituivano la corte
delle divinità e sedevano nel consiglio degli dei ...golose di latte, idromele, olio e miele. Si dividevano
fra quelle dei fiumi e dei laghi (Naiadi), dei mari
(Nereidi), dei monti (Napee), degli oceani (Oceanine), delle piante (Amadridi), dei boschi (Alseidi) etc.
Roberta Tiozzo
Te da tutto
il Mondo
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dove potrai trovare:
Tè bianco, Tè verde, Tè giallo, Tè oolong o blu,
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Giovedì pomeriggio chiuso
Gente di Falchera 17
Psicanalisi e dintorni
a cura di
Massimiliano
Irenze
Fiducia in se Stessi
Molte persone, in alcuni momenti
della vita, sentono di non avere molta fiducia in se stessi e si chiedono
come migliorarla. In particolare, ciò
accade quando sentono che la propria
autostima è messa seriamente alla prova in determinati situazioni della vita, soprattutto impegnative.
Il modo in cui ogni persona valuta se stessa influisce notevolmente sui risultati lavorativi o scolastici
e sul senso di soddisfazioJungin merito a
ni che prova
relazioni sociali o di coppia. Lo sviluppo dell’autostima fa sì che le persone
tendano ad avere buone prestazioni se hanno fiducia
nelle proprie capacità; il successo li porta a rivalutare
e incrementare l’autostima. Al contrario coloro, con
bassa autostima, facilmente incorrono in “fatalistici”
insuccessi, come una sorta di profezia che puntualmente si avvera, quasi una sorta di maledizione. Una
appropriata psicoterapia può tuttavia loro venire incontro; non è detto infatti che tali sensazioni negative
debbano essere permanenti. Potranno via via, con la
forza di volontà e con l’aiuto di esperti, imparare a
migliorare la loro autostima per riuscire a sentirsi più
sicuri e quindi vivere un’esistenza migliore. Come ha
detto lo psicologo Gino Adami in una conferenza:
“dobbiamo tutti imparare che essere sicuri di se stessi
è condizione necessaria per raggiungere il successo
personale. Paradossalmente, potremo avere tutte le caratteristiche utili per realizzare i nostri obiettivi, ma
senza un pizzico di autostima, ci ritroveremmo continuamente bloccati in un limbo”. Guarda caso, il Festival della Psicologia, che si è svolto il 1° di aprile a
Torino nell’aula magna della Cavallerizza, Via G. Verdi
9, ha dedicato il primo giorno proprio al tema de “La
fiducia in se stessi”. Si è visto “la terapia” dare spettacolo tra il pubblico: quasi una “Torino in treatment”,
con voluti richiami alla fortunata serie Tv con Sergio
Castellitto, che interpreta la figura di un analista. Una
folla e un successo da stadio!
Roberto Longhi
SPORTELLO DELLO PSICOLOGO
È disponibile al servizio dei cittadini uno sportello
GRATUITO dedicato all’ascolto e al supporto psicologico di tipo generico, in via degli Abeti 16. Si fa
presente che gli incontri che avvengono in tale sportello non costituiscono sedute psicoterapeutiche. Per
chi fosse interessato è necessario prenotare per appuntamento telefonando al N° 3496551846.
Cinquant’anni e più
alla Falchera
Ogni tanto faccio tardi la sera, torno a casa a mezzanotte - a volte anche oltre. Dopo aver messo l’auto
nel box, faccio la consueta passeggiata per tornare a
casa attraversando la Falchera a piedi. Per strada a
quell’ora non c’è proprio nessuno, i miei passi risuonano cadenzati sull’acciottolato, la luce giallognola dei lampioni attraversa una nebbiolina incombente: aria di mistero, brivido, un vero e proprio scenario da inchieste di Maigret. Cammino pensieroso
guardando in basso per strade che ho fatto tante volte in cinquant’anni. Alzo lo sguardo e mi ritrovo una
sera di Capodanno in Via dei Pioppi, anni ’60-61,
con due amici che mi vengono incontro: lo sguardo
è sereno, tranquillo, un sorriso appena accennato, cameratesco, esprimeva la felicità dei due ragazzi (in
verità già un pò grandini) che avevano la consapevolezza di avere davanti a loro, un futuro pieno di promesse esaltanti, convinti che dovevamo essere noi
ragazzi i ricostruttori di una Società più buona e giusta - pacifica - dopo gli orrori della guerra.
Per questi miei grandi amici la vita non è stata molto
lunga, chissà se da Lassù dove sicuramente sono,
guardando in giù saranno lieti di ciò che vedono o ci
compatiranno. Falchera oggi non è cambiata molto checchè se ne dica - sì c’è la piazza nuova con quell’insulso porticato che porta a sbattere il naso contro
il muro della Chiesa.
La piazza di Falchera... ecco di nuovo mi appare il
prato che fiancheggiava la vecchia Chiesa in legno
(erano gli anni cinquanta), quel prato era il primo
campo di calcio per noi ragazzi:
Ecco vedo Pino il Lungo seduto sul prato dopo la
partita, con le sue lunghe leve intrecciate, parlare con
Pino il Breve che concepiva il calcio come una corsa
in linea retta: pronti via - avanti a tutta birra travolgendo tutto e tutti, conclusione: o finiva in porta con
tutto il pallone o che, al momento decisivo, sfiancato dalla corsa, stramazzava a terra in crisi respiratoria. Allora il nostro buon Don Cagliero faceva anche
da Dirigente della Sportiva, promettendo in caso di
vittoria le cavigliere nuove per tutti.
Mai visto cavigliere premio in giro, chissà perchè.
Erano i tempi delle epiche sfide fra i Falchi Verdi e i
Falchi blu (colori delle maglie evidentemente).
Bravissimi i primi, poca roba i secondi. Io ero con i
Falchi Blu, quante botte!
Ecco, questo è - in grossa sintesi - il racconto di un
giovane venuto, negli anni Cinquanta, in quel nuovo
quartiere chiamato Falchera, lasciando la Caserma
di Via Verdi, dove aveva vissuto con la sua famiglia,
da sfollato. Un pò come il Ragazzo della Via Gluck.
Tanto è bella giovinezza...
Gente di Falchera 18
Zefiro
Astronomia e...
Briciole di storia piemontese
Tommaso Valperga di Caluso
La Chiesa della Misericordia
a cura di Vittorio Leode
Nacque a Torino nel 1737 e
morì nel 1815. Mente elevatamente geniale ed eclettica,
fu filosofo, letterato, astronomo, fisico e matematico. Discendente dai Valperga, nobile famiglia piemontese, nei
primi anni della giovinezza
si sentì attratto dalla carriera delle armi dai viaggi in
mare. A seguito di una crisi
spirituale, a Napoli entrò nella congregazione dei
padri filippini, divenendo in seguito professore di
teologia. Tornato a Torino studiò fisica e matematica sotto la guida del Beccaria, con il Lagrange, Saluzzo e Cigna. Apprese facilmente l’inglese, il francese, lo spagnolo e l’arabo. Conobbe il latino, il greco, il copto e l’arabo. Appassionato osservatore del
cielo fu, dopo il Beccaria, il secondo direttore dell’Osservatorio Astronomico, situato presso le torri
dell’ Accademia delle Scienze di Torino, incarico che
tenne sino al 1805. Il nome di Tommaso Valperga è
legato, tra l’altro, al famoso Castello di Masino Caravino (Torino). Di proprietà della famiglia, il castello presenta una facciata ricca di 14 meridiane
“misteriose”, come le ha definite La Stampa di Torino alcuni anni fa. In realtà esse sarebbero opera di
Tommaso che pare avesse fondato una ristretta società segreta scientifico - esoterica, alla quale partecipò anche Vittorio Alfieri. Questi, come si sa, poeta
e drammaturgo si appassionò egli stesso di astronomia grazie proprio agli insegnamenti del suo grande
amico, Tommaso Valperga di Caluso.
Un anziano porta il suo
telefono cellulare a riparare.
Il proprietario del negozio dice:
“Signore questo telefono non è rotto”.
E l’anziano in lacrime risponde:
“se non è rotto,
perché i miei figli non
mi CHIAMANO”...
a cura di Ricciardetto
Gli incappucciati
in lugubre corteo
accompagnavano
il condannato a
morte fino al patibolo. Si trattava
di una assistenza
quasi devozionale di carità all’origine della confraternita, sorta in una delle più
antiche chiese di Torino, già nel 1578. Ci riferiamo
alla Chiesa della Misericordia in Via Barbaroux 41 a
Torino. Come simbolo adottò il piatto con la testa
spiccata di S. Giovanni Battista. Oggi rimane la cripta
profonda a ispirare interrogativi sull’aldilà oltre la
morte; vi sono ancora i cappucci e le lunghe mantelle. Ricordiamo la sosta in Via Dora Grossa (oggi Via
Garibaldi) davanti alla Chiesa dei Santi Martiri, poi
il corteo tra il popolo che non voleva perdersi lo spettacolo, fino al luogo dell’esecuzione. Il patibolo ha
avuto molte sedi, una delle quali fu P.zza Carlo Emanuele II, quella che i Torinesi chiamano P.zza Carlina in cui fu posta la ghigliottina, poiché si prese come
modello la Rivoluzione Francese. Inoltrandosi nella
chiesa verso l’altare maggiore, raccontano gli storici, a sinistra dell’altare del crocifisso venivano sepolti i giustiziati in una profonda botola. Dal 1° gennaio 1778 furono sepolti nel cimitero di San Pietro
in Vincoli in un recinto apposta, benedetto ma non
consacrato.
Estate Ragazzi 2016
Le iscrizioni inizieranno da Lunedì
6 Giugno fino ad esaurimento posti.
Il costo di Euro 10,00 comprende
iscrizione e assicurazione.
Dal Lunedì al Venerdì dalle 16,30
alle 18,30 presso l’Oratorio S. Pio X
da Loretta e Silvia
Ogni Venerdì si chiudono le iscrizioni
per la settimana successiva.
Gente di Falchera 19
La narrativa
a cura di
Mazzarino
Rimpianto
Tu oggi non ci sei nella mia vita,
e questa è una certezza che non si
può negare.
Oggi c’è un vuoto che niente è riuscito a riempire; ho provato con
una vita attiva, con mille impegni
ed attività (come si dice oggi giorno tra persone impegnate) ma vuoto c’era e vuoto è rimasto; e sopra
tutto vuoto ci sarà nel futuro.
Non so se sarei stato preparato alla tua presenza e se
sarei stato capace di essere “presente”.
Sai ne ho sentite tante su questo aspetto, chi dice che
è naturale e con l’amore si risolve tutto chi, all’opposto, dice che è difficile e che l’errore è sempre
dietro l’angolo come un serpente in agguato.
Probabilmente non ti avrei capito, non avrei capito e
compreso le tue scelte.
Avrei avuto idee diverse dalle tue e magari avrei avuto
la presunzione di cambiare le tue idee, credendo le
mie inossidabili.
Forse sarei stato soffocante non accettando che tu
avevi diritto di sbagliare e di correggere i tuoi errori.
Forse sarei salito in “cattedra” e avrei avuto quello
stesso atteggiamento che tanto tempo fa allontanava
quelli come te da quelli come me.
Probabilmente non saremo andati d’accordo, poteva
capitare, sarebbe stato normale.
Ma non ci sarebbe stata mai una volta in cui non
sarei stato dalla tua parte e non ti avrei appoggiato.
Sia nelle vittorie che nelle sconfitte; perché quanto
fatto da te sarebbe stato come se fosse parte di me e
fatto da me.
Si, saresti stato parte di me ...la parte migliore.
Ma per il mio egoismo tu oggi non ci sei...
Avremo potuto, mano nella mano andare lontano.
E invece andrò da solo verso il tramonto.
Mio caro figlio mai venuto al mondo.
Un nostro lettore e collaboratore
Toni Barilla
“Avrai dei momenti difficili,
ma ti faranno apprezzare le
cose belle alle quali non prestavi attenzione”
UN VIAGGIO NELLA NOSTRA
a cura
di Remo
CIRCOSCRIZIONE Andreasi
Omaggio alla memoria
L’ex cinema Falchera
Nel 1970 Valfio Girotto prese in gestione il cinema
“Falchera”, che fu costruito nel 1955-56. Dal 1970,
il locale fu gestito da altri titolari: i sigg. Pre, Bragaglia, Bertone, Matacchini. Negli anni della gestione
Bertone-Matacchini, mio padre faceva l’operatore e
poi ne diventò gestore ed operatore insieme.
Dal 1970 al 1983, sono stati anni di alti e bassi nel
lavoro ma sono state fatte anche delle cose carine
come l’organizzazione di spettacoli teatrali, musicale e di conferenze scientifiche. Ricorderò la compagnia teatrale, fondata in Falchera negli Anni Sessanta da Piero Impinna che portò sulle scene “Cavalleria Rusticana” di Giovanni Verga. Citerò le conferenze di astronomia organizzate dalla Associazione
“G. Plana” in cui parteciparono illustri scienziati a
livello nazionale. Non posso non essere fiera nel ricordare che si esibirono anche musicisti della Rai
con brani di musica classica, invitati dalla Biblioteca Civica Falchera, con il patrocinio della Città di
Torino. Non dobbiamo dimenticare il cinema Oratorio “San Pio X”. Anche questo locale, per qualche
anno, è stato gestito dalla nostra famiglia, apertura
solo domenicale, con la proiezione di film per bambini. Purtroppo, nel febbraio del 1983, il cinema Statuto prese fuoco e morirono parecchie persone. Per
tale motivo il cinema Falchera fu ristrutturato a norma di legge, ma la gente temeva ugualmente che nei
cinema potesse accadere di nuovo qualche disgrazia
fatale. Così il pubblico divenne sempre meno numeroso e nel 1996 il locale venne chiuso. Le autorità
competenti pretendevano troppi lavori in base a leggi e leggine; il denaro non era sufficiente per le opere richieste, quindi la famiglia Girotto, con gran dispiacere, chiuse definitivamente.
Will Hunting
Gente di Falchera 20
Manuela Girotto
Il piacere di leggere
a cura di
Adriana
Scavello
Romanzo “Atman.
Predatori nell’inconscio”
di Massimiliano Irenze
(Un nostro lettore)
Torino è sconvolta per l’arrivo di
Tanko, la rockstar del momento, il cui attesissimo
concerto si terrà nello stadio
comunale di lì a qualche
giorno. Come se non bastasse l’incontenibile eccitazione generale a dar grattacapi
al commissario Gabetti, una
serie di omicidi, dal carattere inspiegabile, turba le notti della città. Tra le illazioni
di chi vi vede la firma di un
vampiro e le indagini di un
ufologo che raccoglie le testimonianze di cittadini
convinti di essere vittime di rapimenti alieni, scorrono le vite della gente comune: di adolescenti alle prese coi turbamenti di un’età ingrata, di un barista donnaiolo che si diverte a raccontare le sue prodezze a
dei ragazzini, di un gigante biondo alto due metri
che dice di provenire da un posto lontano, di un giovane uomo convinto di essere vittima di un sofisticato complotto volto a rovinargli il futuro.
Nel leggere Atman si insinuano nel nostro intimo inquietudine e ansia, perché è semplice trovare dei nessi
tra ciò che vivono i personaggi e quanto viviamo noi
da automi dalla mente ingabbiata, con stile di vita e
destini decisi da altri.
Il bambino segreto
di Camilla Lackberg
Nella soffitta di casa, in
un baule dove la madre
Elsy conservava i suoi
oggetti più cari, Erica trova alcuni diari e una medaglia avvolta in un camicino macchiato di sangue.
Incuriosita, decide di rivolgersi a un vecchio professore di storia in pensione. Erica cerca di capire
chi è disposto a tutto pur
di mantenere segreto un
passato drammatico, anche a uccidere. “Il migliore
della serie. Camilla Lackberg dà prova di grande maestria”
(Le Nouvel Observateur)
Volontariato
Mi chiamo Romilda Angeloro sono un’infermiera nata
e cresciuta alla Falchera.
Il 22 di Aprile sono partita
da Roma la città in cui risiedo e dove faccio l’infermiera per andare in missione in Honduras a Comayagua con l’associazione
Operation Smile. Dal 1982,
anno di costituzione di Operation Smile International
Romilda Angeloro
negli Stati Uniti, sono oltre
3000 i volontari, provenienti da oltre 80 paesi nel
mondo, che
hanno effettuato gratuitamente nei diversi paesi del
mondo più di
240.000 interventi chirurgici, cambiando
la vita a migliaia di bambini; molti altri sono ancora
in lista d’attesa e la loro speranza è affidata alla generosità ed alla solidarietà di chi già ci sostiene e di
coloro i quali
vorranno unirsi
agli sforzi dell’Organizzazione. È stata un
esperienza umanitaria e professionale unica che
mi ha restituito
molto più di quel che ho dato, rafforzando ulteriormente i valori in cui credo.
L’impatto emotivo che ho avuto il
giorno del mio
arrivo in ospedale a Comayagua è
stato molto forte:
circa 200 bambini in attesa di visita che avevano, insieme alle loro mamme percorso
molti chilometri per arrivare lì. Nei loro occhi la speranza di poter finalmente essere operati e quindi poter
finalmente, parlare mangiare e sorridere.
Ho avuto l’onore di lavorare con professionisti provenienti da diversi paesi del mondo i cui valori etici e la
professionalità non hanno eguali. Sono nata e cresciuta
in un quartiere dove la solidarietà era alla base dell’educazione e per cui provo grande gratitudine.
Gente di Falchera 21
Romilda Angeloro
di
Rita
Miglia
Invito alla Mostra
Fatto in Italia
La storia del “Made in Italy” dalle
sue lontane origini alla produzione
più recente, è raccontata dall’originale mostra in programma fino al
10 luglio nelle Sale delle Arti al
secondo piano della Reggia di Venaria Reale. Curata da Alessandra
Guerrini, e realizzata in collaborazione con prestigiosi enti europei e italiani, come il Victoria and Albert Museum, il
Louvre, il Museo
dei Tessuti e delle Arti decorative
di Lione, il Museo di Capodimonte, il Museo
Nazionale del
Bargello e il Castello Sforzesco, la rassegna propone un affascinante viaggio dal Medioevo ai giorni nostri, alla scoperta dell’eccellenza artistica della produzione italiana,
famosa nel mondo. Nato nel Duecento nelle botteghe e nelle corporazioni medievali, dove il genio artistico si trasformava in produzione artigianale, il
“Fatto in...nella bottega
de...” è diventato il marchio che identificava e ancora identifica il vero prodotto artigianale di pregio
italiano.
In esposizione, lungo il
percorso espositivo, oltre
150 pezzi della produzione di oggetti di straordinaria qualità tecnica e decorativa realizzati in tutta Italia: dai tessuti lucchesi a
quelli veneziani e genovesi; dagli avori degli Embriachi, alle invenzioni dell’oreficeria milanese del
Cinquecento. Tra le curiosità, un cenno merita il
Mappamondo metallico intarsiato in oro e argento,
proveniente dalla Biblioteca Nazionale di Torino realizzato da Francesco Pellizzone, detto il Basso.
Il percorso tra le eccellenze
del “Made in Italy” continua
con uno sguardo alle stupende maioliche italiane, in particolare a quelle di Faenza,
famose in Francia come “faiences”. Curiosa l’esposizione di servizi di nozze
decorati con gli stemmi delle famiglie più in vista.
Accanto alle sete genovesi, tra le quali spicca un prezioso ricamo di Albissola, uno sguardo meritano ancora gli splendidi coralli lavorati siciliani esportati
da secoli in tutto il mondo.
Il lungo viaggio
attraverso la
straordinaria avventura della
produzione artigianale italiana
di alto livello, si
conclude nella
grande sala delle Commedie con le recenti creazioni di alcuni giovani
designer italiani che, in
diretta linearità con gli
artisti del passato, lavorano gli stessi materiali
come terra, ferro e vetro,
utilizzati dagli artisti del
passato per le loro creazioni.
La rassegna “Fatto in Italia. Dal Medioevo al
Made in Italy” resterà
aperta alla Reggia di Venaria Reale fino al 10 luglio con orario: dal martedì al venerdì dalle 9 alle
17; sabato, domenica e festivi dalle 9 alle 18,30.
ANNIVERSARIO
In memoria di
Amendolia Carmelo.
Si muore solo quando si viene dimenticati e noi non
possiamo dimenticare il tuo
essere speciale che continua
a vivere nei nostri cuori.
In questo primo anno, dalla
tua grande assenza, abbiamo saputo ricordarti così fortemente nel nostro
vivere quotidiano, tanto da percepire ancora la
tua forte presenza. Ed è per questo che resti e resterai sempre vivo fra noi. Ti vogliamo bene! Ciao
Melo, ciao papà, ciao nonno,. La tua amata Maria, i tuoi figli, i tuoi nipoti, i tuoi cari.
Gente di Falchera 22
ANNIVERSARIO
In memoria di
Rachele De Santis
Già cinque anni sono passati, ma vivi e presenti rimangono la tua voce,
l’energia, le tante e versatili idee, l’altruismo, lo
sguardo ottimista verso la
vita. Grazie, cara mamma, ci manchi tanto.
Lucy e Adriana
ANNIVERSARIO
Nel primo anniversario della scomparsa di Natalina
Campo Dall’Orto in Misiti
21/06/2015.
La ricordano con grande
amore il marito Luigi con
il figlio Giuseppe. Sarai
sempre nei nostri cuori.
RICORDO
Magnani Armando
e la moglie Pasqualina. In memoria
dei loro genitori, li
ricordano con grande affetto e tanta
nostalgia, i figli Luigi, Ida e Aldo.
ANNIVERSARIO
Ricordo di Marina
Trombini nel terzo
Anniversario
Il 7 Giugno sono tre anni,
sono volati e nello stesso
tempo sono eterni, giorno
dopo giorno sempre uguali, gli stessi ricordi, rimpianti e tanto dolore.
Tutti i giorni nel granaio
della mia memoria sei
sempre con me; passo con
te le mie ore e rari sono i momenti che dimentico
che non ci sei e che non ritorni, mi manchi in ogni
piccola cosa e anche se ero consapevole che presto saresti volata via, era un’idea che non accettavo all’ora e non lo faccio ora, a volte dal balcone
mi sembra di vederti arrivare e farmi un saluto
con la mano. Ora mentre scrivo mi guardi dalla
foto della mensola, mi sorridi, sei bellissima e il
tuo sorriso parla per me. Mi hai lasciata, ma non
sei assente, tieni i tuoi occhioni puntati sui miei,
pieni di lacrime. Rimane il rimorso di non aver
saputo guardare oltre il tuo sorriso, le tue lacrime
e la tua ribellione alla vita; così vivo nel tuo ricordo urlando in silenzio tutto il bene e il dolore che
ho nel cuore. Io sono dall’altra parte della strada
e aspetto che mi chiami.
Ciao cucciola, da tua Mamma
SILENT KEY
CI HANNO LASCIATO:
17/04/2016 Barge Annamaria
Via degli Ulivi 106
di anni 81
28/04/2016 Greco Antonio
Via delle Querce 29
di anni 76
02/05/2016 Di Palma Mario
Via degli Ulivi 72
di anni 78
02/05/2016 Fico Francesco
Via degli Abeti 1
di anni 85
09/05/2016 Milani Novella
Via Tanaro 8/7
di anni 97
11/05/2916 Barducco Romano
Via degli Ulivi 106
di anni 76
13/05/2016 Pignatiello Mario
Via dei Faggi 3
di anni 73
23/05/2016 Fassio Eugenio
Via dei Faggi 1
di anni 88
I TUOI AMICI
È trascorso già un anno da
quando ci hai lasciato, ma il tuo
ricordo vive nel nostro cuore e
nei nostri pensieri ogni giorno.
Tra lacrime e sorrisi ti ricordiamo come un amico unico, speciale sincero ma soprattutto
semplice e sempre pronto a dare un consiglio. La
tua risata contagiosa eccheggia nelle nostre orecchie ed è per noi motivo per andare avanti. Il tuo
“essere amico” è un esempio per tutti e dopo tanti
anni il tuo desiderio di rivederci di nuovo tutti uniti
si è avverato... hai fatto riunire “la compagnia dell’Arci, quegli amici che sono cresciuti con te ti hanno tanto amato. E per voi, mamy Angela e papà
Ivo, nel nostro piccolo cerchiamo ogni giorno di
darvi quella forza interiore per andare avanti, standovi vicino e tenere vivo il ricordo di un figlio tanto
amato da tutti. Non un lontano ricordo ma una splendida presenza CI MANCHI TANTO CIAO SOZO...
Ti vogliamo bene, i tuoi bimbi: Toni Cardia, Willy,
Stefano, Roby Secci, Roby Quatrale, Marco Dimaio, Antonella, Geremia, Sasà, Melo, Marianna, Nino,
Stinko, Alessandro, Ramona, Daniela, Maurizio,
Giusy, Ale, Loretta, Fabrizio, Erika, Raffaella,
Jessica Grasso.
Gente di Falchera 23
Hanno collaborato a questo numero:
Romilda Angeloro, Remo Andreasi, Toni Barilla, Nadia Conticelli,
Roberta D’Ambrosio, Tony De Nardo, Emilio Ghirardi, Gilda Gallea
Gianaria, Manuela Girotto, Vittorio Leode, Stefano Lo Russo, Roberto Longhi, Massimiliano Irenze, Barbara Pizzarelli, Claudio Pizzigallo, Massimiliano Quirico, Luigi Ricciardetto, Alessio Salpietra,
Adriana Scavello, Livio Scremin, Roberta Tiozzo.
Gli eventuali contributi potranno essere versati direttamente
presso la Redazione, in Piazza G. Astengo 6.
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Un ringraziamento particolare a tutti
i sostenitori, inserzionisti e agli amici che
ci aiutano nella distribuzione del giornale.
Sostenitori “GENTE di FALCHERA”
Sig.
Manecchia Ivo
In memoria di Marina Trombini
In momoria di Dalena Flavia
Sig.
Cuniglio Ivo ARCI
Sig.ra Motta Maria Amendolia
ASTRA
SOCIETA’ COOPERATIVA
TORINO
Sig.
Bove Antonio
Sig.
Francone Domenico
Sig.ra Monaco Anna in Barbieri
C.so Giulio Cesare, 99 - tel. 011-280901
Via Monginevro, 161 - tel. 011-3828558
Sig.
Apollonio Giacomo
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R. Voyat, R. De Pace
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Gente di Falchera 24