legge - Ciak

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legge - Ciak
DAILY n.3 - VENERDÌ 29.08.2014
71. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA
in Mostra
SECOND LIFE
KEATON, AL PACINO & CHAPLIN:
MA DI COSA PARLIAMO
QUANDO PARLIAMO DI ATTORI?
di raffaella giancristofaro*
er parafrasare Raymond Carver
citato da Iñárritu: di cosa
parliamo, quando parliamo
d’attori? D’insopprimibile
attrazione per la scena, specie
se questa non ti vuole. Così è
per Riggan Thomson (Michael
Keaton) in Birdman: ieri famoso
nel ruolo di supereroe, oggi interprete
di teatro. Esaltazione e frustrazione, carriere
intermittenti come grafici di Borsa. Mentre
oggi la serialità sul web e in tv regala nuove
vite a tanti professionisti, i Festival officiano
il rito della rentrée. Un fenomeno ciclico,
interno alla storia e all’industria del cinema,
che tocca anche le star più splendenti di
Venezia 71. Qui Al Pacino gioca su due
tavoli: in Manglehorn ha al suo fianco Holly
Hunter (ricordate Lezioni di piano? Era il
’93), risorta di recente nella serie Top of the
Lake. In The Humbling affronta il peggior
incubo di ogni grande attore: non riuscire
più a esserlo. La disperazione è tale che, per
esprimerla, nel romanzo di Philip Roth da
cui è tratto, si affida a Cechov. Recitare è
anche vizio innato e privilegio di cambiare
pelle: come per l’ex prostituta di She’s
Funny That Way, del revenant illustre Peter
Bogdanovich. Quindi il comeback può
essere persino postumo: se Tahar Rahim in
The Cut rievoca i tratti di Charlie Chaplin, La
rançon de la gloire di Xavier Beauvois ne
chiama in causa le spoglie. Chaplin,
appunto, uno ai cui eccessi ha dedicato un
film proprio Bogdanovich, Hollywood
Confidential, uno che strinse un Oscar e un
Leone d’oro solo a ottant'anni, assaggiando
l’immortalità. Perché è anche di questo che
si parla qui, in questa Mostra del 2014. *
P
Critico cinematografico di Rolling Stone ■
ENGLISH VERSION - PAG. 6
AL LIDO CON STEFANO DISEGNI A PAG. 5
CHECK-IN
PROFONDO SUD
DAI PORTI DI AMSTERDAM FINO ALL'ASPROMONTE:
ANIME NERE, IL LUNGO VIAGGIO NELLA 'NDRANGHETA
DI FRANCESCO MUNZI, ARRIVA OGGI IN CONCORSO
di luca barnabé
F
@LucBarnab
in dalla prima sequenza, il magnifico Anime nere di Francesco
Munzi destabilizza e disorienta.
Ci immerge nella realtà buia e noir di una
famiglia della malavita calabrese. Volti
da cinema perfetti (attori professionisti e
non), sguardi all’occorrenza rabbiosi o accomodanti. L'azione si svolge nel porto di
Amsterdam, ma con pochissime coordinate definite a parte qualche inquadratura
dei canali sullo sfondo. Potrebbe essere la
costa di una qualsiasi metropoli portuale
Nord europea (come a dire che siamo in
O
IN
T
N
E
VALELTO
C
HA S
un Ovunque occidentale contemporaneo). I personaggi contrattano, contano
soldi e parlano un impasto di lingue che
va dal dialetto calabrese allo spagnolo,
dall’inglese all’italiano. Si fanno capire in
tutta Europa con il loro business. Si adattano all’ambiente e alle diverse situazioni
in cui si muovono. «I miei personaggi sono
colti, hanno studiato all’università, non
sono i gangster di camorra raffigurati spesso
dal cinema, è gente molto camaleontica»,
racconta l’autore romano a CiakInMostra.
«’Ndrangheta,
Segue a pag. 3
A
T
A
P
SONO GIÀ SBARCATI AL LIDO:
Riccardo Scamarcio, Frederick
Wiseman, Catherine
Deneuve, Barbora
Bobulova, Michel
Piccoli, Lisa
Cholodenko,
Owen Wilson,
Valeria Bruni
Tedeschi,
Ami Canaan
Mann, Andrew
Garfield e Peter
Bogdanovich.
IN PRIMA FILA ALLE GIORNATE DEGLI AUTORI
I lettori di Ciak saranno
spettatori privilegiati alle
Giornate degli Autori.. Fino
al 6 settembre i primi 10 che
dalle 10 si presenteranno alla
Villa degli Autori
(Lungomare Marconi 56/B)
con Ciak di settembre
potranno partecipare agli
eventi, seguire le
delegazioni, assistere alle
conferenze stampa.
PATA S.p.A.
Via Maestri del Lavoro, 48
46043 Castiglione delle Stiviere (MN) - Italy
t. +39 0376 673874 - f. +39 0376 673879
www.pata.it - www.patartigianale.it
in Mostra
DAILY n.3 - VENERDÌ 29.08.2014
PERSONAGGI DEL GIORNO
Segue da pag. 1 - Profondo Sud
colletti bianchi e caprari convivono nella
stessa persona. Il mio criterio di scelta
dei protagonisti è stato la lingua: dovevo
mantenere il dialetto calabrese. Ho scelto
attori professionisti con origini del Sud
e attori non professionisti del luogo, tra
autisti, manovali, muratori. Li abbiamo
fatti incontrare e c’è stato uno scambio
tra di loro: i professionisti con i loro trucchetti di recitazione, i non professionisti
che portano la realtà del posto. Alla fine,
nemmeno io li distinguevo più». Munzi
adatta liberamente il romanzo omonimo
di Gioacchino Criaco, sposta l’azione
dagli anni Settanta ai giorni nostri, trasforma i tre amici protagonisti del libro in
tre fratelli, proseguendo così un discorso
di rapporti padri-figli iniziato con l’opera
prima, Saimir, presentato in Orizzonti
nel 2004. Ha studiato la realtà calabrese
vivendo per un anno in Calabria e deciso
di girare nel cuore dell’Aspromonte, tra
Africo, Platì e San Luca. Tiene altissima la
tensione fino all’ultima inquadratura, come pochi autori contemporanei (non solo
italiani). La potenza percettiva, più che
meramente visiva, del cinema di Munzi
sta nel riuscire a inquadrare l’Uomo nelle
sue pieghe più buie, come suggerisce il
titolo di Criaco. «Cerco sempre di trovare
punti di contatto tra me e i personaggi,
«I miei personaggi sono
colti, non sono i classici
gangster della camorra»
Francesco Munzi
qualcosa che vada al di là della Calabria
di Anime nere o dell’Albania di Saimir.
Ambisco alla verosimiglianza nella messa
in scena. Sono un documentarista mancato, perché la realtà la trovo attraverso la
finzione». Anime nere dice - nella forma
di inedito “cinema di genere” autoriale
- molte cose sull’Italia contemporanea
senza didascalismi, senza sociologismi,
senza vie di fuga. Costringe lo spettatore
a un continuo, incessante, confronto con
la violenza e il sangue, un Far West reale
e tangibile molto più prossimo di quanto
non si voglia credere. ■
UN CULT IN REGALO: CONFESSIONS
Il film candidato all'Oscar per
il Giappone nel 2011, tratto dal
romanzo Confessione di Kanae Minato
in regalo per i lettori di Ciak: sul nostro
sito, www.ciakmagazine.eu,
andando nella sezione Movie Store,
grazie a un accordo con la piattaforma
digitale CHILI troverete un codice che
vi permetterà di vedere Confessions.
LA STRATEGIA
DELL'UOMO
RAGNO
Dai blockbuster al cinema
d'autore: Andrew Garfield sceglie
sempre con attenzione i suoi
progetti. Dopo i due film della serie
di Spider-Man - il terzo nel 2018 eccolo in 99 Homes e poi sul set
di Silence di Martin Scorsese,
tratto da Silenzio di
Shusaku Endo.
I 5 RUOLI CULT DI GARFIELD
LEONI PER
AGNELLI
La crisi dei supereroi
L'uomo ragno e il generale Zod, tra The Amazing Spider-Man 2 e
L'uomo d'acciaio: in concorso con 99 Homes arrivano al Lido
Michael Shannon e Andrew Garfield. In fuga dai cinecomics...
di andrea morandi
@Morandi_Andrea
ormai due giorni dalla proiezione, la
Aad aleggiare
sindrome Birdman sembra continuare
su questa Mostra visto che
oggi al Lido sbarcano due attori reduci da
due cinecomics - The Amazing SpiderMan 2 e L'uomo d'acciaio, un miliardo e
300 milioni di dollari di incasso in totale
- convertitisi al cinema d'autore per
ritrovare il senso del mestiere. Un po'
come accadeva al povero Michael Keaton
nel film di Iñárritu, che virava verso
Broadway per fuggire dal suo alter ego
supereroe. E così Andrew Garfield (nuovo
Peter Parker con contratto già firmato con
la Marvel per The Amazing Spider-Man 3)
e Michael Shannon (fuoriclasse assoluto
visto nei panni del generale Zod contro
Superman ne L'uomo d'acciaio) arrivano
in coppia per 99 Homes (in Sala Grande,
alle 19.30) di Ramin Bahrani, già transitato
per la Mostra a Venezia69 con At Any
Price, con Dennis Quaid e Zac Efron.
Questa volta il regista ha scritto con Amir
Naderi (visto ieri con il documentario su
Arthur Penn) un'ordinaria vicenda di
miseria (anche umana) a Orlando, in
Florida. Garfield interpreta Dennis Nash,
disperato operaio edile sfrattato
dall'agente immobiliare Mike Carver
(Shannon) e costretto a vivere in un motel
assieme al figlio. Fino a quando Carver lo
coinvolge in un ricatto: lavorare per lui,
sfrattando altre famiglie. Una parabola
durissima sull'America al tempo della crisi,
un Paese in cui, dopo lo scoppio della
bolla immobiliare del 2008, migliaia di
cittadini ordinari si sono trasformati in
homeless. Altro che supereroi. ■
Inizia tutto da qui:
dopo due episodi di
Doctor Who, lo vuole
sul set Robert Redford.
È il 2007.
RED RIDING 1974
Nel 2009 è il giovane
reporter Eddie Dunford
nella (magnifica) serie
televisiva tratta dal
bel libro 1974
di David Peace.
NON LASCIARMI
Altro libro e altro ruolo
cult: dal romanzo di
Kazuo Ishiguro nel
2010 viene diretto
da Mark Romanek.
THE SOCIAL
NETWORK
La svolta della carriera:
diretto da Fincher,
nel 2010 è Eduardo
Saverin, amico e poi
rivale di Zuckerberg.
SPIDER-MAN
Nel 2012 è il nuovo
Peter Parker in The
Amazing Spider-Man.
Successo immediato:
760 milioni di dollari.
DOCUMENTI DI CINEMA
Dai lungometraggi negli ospedali al Lido: oggi è il giorno
del Leone d'Oro alla carriera a Frederick Wiseman
L
a Mostra scopre il documentario. Dopo la vittoria dello scorso anno di Sacro GRA e il
passaggio di ieri di The Look Of Silence, ecco oggi - alle 17 in Sala Grande - il Leone d'Oro alla
carriera a Frederick Wiseman, il più grande documentarista vivente. Nato a Boston
nel 1930, si è laureato in legge, ma presto è stato attratto dal cinema, prima come
produttore di The Cool World, nel 1963, poi come regista di Titicut Follies (1967),
che raccontava la realtà del manicomio criminale di Bridgewater, nel Massachussets. Un film tanto forte da essere proibito per anni (unico caso di censura non
legata a oscenità o sicurezza nazionale), consentendo la visione solo a
professionisti specializzati sull’argomento. Divieto revocato solo nel 1991. Dopo
quell’esordio, Wiseman ha documentato in una quarantina di lavori molte
istituzioni statunitensi, da High School, del 1968, a Missile, del 1987, fino a
National Gallery che verrà distribuito anche in Italia quest'autunno dalla I Wonder
Pictures. La sintesi del suo lavoro è deducibile dal suo sito Zipporah.com (il nome di
sua moglie): «I film di Wiseman sono anche una riflessione sulla democrazia. Cosa
rappresentano: il sogno americano o l’incubo ad aria condizionata? Entrambi, ma
Antonello Catacchio
sempre interrogandosi sul mondo e sull’esistenza».
CIAK | 3
in Mostra
L’IPERBOLE
(VENEZIA VISTA DA ROMA)
DI ENRICO LUCHERINI*
LIDO, BAGNI DI SANGUE?
• Occasione da non perdere per il rilancio
del cinema italiano. In Concorso, Fuori
concorso, Orizzonti, tramonti, premi con
gadget nelle tende, Oselle sparse in
spiaggia. C’è tutto per esaltare le pellicole
nostrane. I critici questa volta sembrano
intenzionati a ricevere a braccia aperte
l’evento odiato e amato del cinema
d’autore. Qualche rischio c’è: l’uscita in sala
di 33 film made in Italy nello stesso periodo
come sempre è follia. I distributori sono
pronti a sostituirli alle prime défaillance al
box office. Sarà scontro fatale, dai primi
rumors dal Lido è scontato che qualche
vittima ci sarà. I poster con facce
drammatiche e cupe saranno strappati e
sostituiti dai faccioni beati di Siani, De Luigi,
Memphis, Papaleo, Abatantuono.
SUPERIPERBOLE
• Per la visione di 2 ore e 40
del film di Martone con Elio
Germano il grande successo di
critica e pubblico dipenderà
anche dalla capacità massima
della vescica dello spettatore.
IL SILENZIO
È D'ORO
• «Io sono un’attrice che
ha bisogno di essere
“riletta” prima di essere
“letta”». Emma Stone.
*
Il mitico press agent è a Roma, ma il suo spirito aleggia
sulla Mostra.
LIDOLAND, STORIE
DAL CAPANNO
Una foto leggendaria, e una scoperta di Ciak:
l'Head Concierge dell'Excelsior ci svela i segreti
di quella notte sul set di Sergio Leone. E non solo
di piera detassis
elle cose che capitano al Lido. Mentre lavoriamo al Capanno di
BTalvacchia
Ciak da inaugurare (foto 1) faccio vedere all'insostituibile Vittorio
(foto 2), Chiavi d'Oro (mica tutti ce l'hanno) e Head
Concierge dell'Excelsior le magnifiche foto pubblicate da Ciak (foto
3) di Robert De Niro e Elizabeth McGovern stesi sulla spiaggia
dell'Hotel per la famosa scena di C'era una volta in America. Sullo
sfondo, due camerieri pronti con lo champagne vicino ai capanni. «E
questo sai chi è?» chiede Vittorio indicandone uno. È lui,
naturalmente, trentuno anni fa, in una notte tra fine giugno e luglio
1983, fresco di assunzione come assistente portiere di notte e
ingaggiato da Sergio Leone sia per la scena della Sala Stucchi che per
quella, più da protagonista, della spiaggia. L'abbiamo riportato e
fotografato nello stesso punto, per ricordare «la burbera cortesia di
Sergio Leone, De Niro che salutava fino all'ultima comparsa e la
rapidità con cui giravano, pochi ciak ma una macchina immensa alle
spalle. Un'avventura straordinaria». Succede che in tanti vengano
all'Excelsior perchè hanno visto il film di Leone? «Succede anche di
più, pochi mesi fa per un cliente inglese abbiamo ricreato la scena
esatta del salone degli stucchi perchè doveva dichiararsi alla sua
futura moglie: tavoli imbanditi, camerieri in fila, persino la
fiammiferaia, tutto esattamente come nel film». Costo? No comment.
Lo stile di Vittorio non cede al gossip.
2
3
1
UN MITO SENZA TEMPO
Vittorio Talvacchia, fotografato oggi
nello stesso punto che occupava sul
set di C’era una volta in America, le cui
immagini sono pubblicate in apertura
dello speciale di Ciak mensile sulla
Mostra. A quella scena ci siamo
ispirati per il Capanno di Ciak (a
sinistra).
CRUCIANI CHARITY CON CIAK
OGNI GIORNO 5 BRACCIALETTI
PER VOI!
Nei giorni della Mostra il
nostro giornale si associa
al noto marchio Cruciani C.
per un'attività di charity con
le star a favore di ACMIDDonna Onlus, associazione
a sostegno delle donne
arabe nei casi di violenza.
E ogni giorno, dalle ore 10
alle 12, presso il Capanno di
Ciak potrete ritirare 5 mitici
braccialetti Cruciani rossi e
bianchi, i colori di Ciak.
4 | CIAK
ALDO GRADIMENTO
di aldo fittante
GIULIO ANDREOTTI - IL CINEMA VISTO DA VICINO
Regia Tatti Sanguineti con Giulio Andreotti Italia 2014, 1h e 35'
21 sedute di registrazione con due telecamere: «Tutto era preciso,
documentato, riscontrato, verificato. Se qualche pezza d’appoggio mancava,
la si cercava per l’incontro successivo. Andreotti non pose limite a nessun
tipo di domanda. La sola cosa che non avemmo il coraggio di chiedergli era
di indossare un abito di scena che garantisse “continuità”: ce lo ritroviamo
vestito con 21 abiti diversi». Tatti Sanguineti (c’è bisogno di presentarlo?),
che a Venezia 2014 veste anche i panni d’attore in Belluscone. Una storia
siciliana di Franco Maresco, preferisce farsi spalleggiare dall’aneddotica di
set pur di non rovinare l’attesa che circonda il suo nuovo lavoro, frutto di anni
di ricerche. «Sarà una sorpresa», ha ripetuto, «aggiungo solo che quando
tutto finì Andreotti ci rimase un po’ male. Disse: “Voi non potete immaginare
il sollievo e il divertimento che mi avete
portato”». Non rimane che attendere. E
credere a quanto detto da Rodolfo
Sonego: «Se volete capire cosa è
successo veramente dovete ascoltare
Giulio Andreotti: è vero che ha
ammazzato cinque film, ma ne ha fatti
fare cinquemila». Per chi non lo ricordasse, Andreotti (1919-2013) ha avuto in
molti governi, all’inizio della sua carriera politica, ampie e numerose deleghe
per lo spettacolo. Un documento che farà discutere nato da un’idea di Pier
Luigi Raffaelli e Tatti Sanguineti, prodotto e distribuito da Istituto
Luce-Cinecittà, attraversato dalle magie di Gianluigi Toccafondo e dedicato
ad Alberto Farassino e Angelina Vido.
(Aldo Gradimento prosegue su www.ciakmagazine.eu)
DAILY n.3 - VENERDÌ 29.08.2014
di Andrea Algieri
PHOTOCALL BESTIALE
Occhi a cuore per il produttore
Grégory Bernard, Élodie
Bouchez, Jonathan Lambert e
peloso ospite del film Reality.
UN CAFFÈ CON
HOLLYWOOD
Alessandra Mastronardi al
Capanno di Ciak e, sopra,
adocchiata al bar dell'Excelsior a
confabulare (in perfetto inglese)
con Harvey Weinstein, il
produttore Premio Oscar di
Shakespeare in Love. Chissà cosa
bolle in pentola...
AL LIDO con
STEFANO DISEGNI
www.stefanodisegni.it
TOP AL TOP
Un red carpet d’apertura
tanto glamour non si vedeva
da anni. Tra i talents che
hanno calcato il tappeto
rosso anche Liya Kebede,
supermodel tra le più
potenti del mondo secondo
Forbes. Grazie ad Alberta
Ferretti per aver portato
cotanta etiope bellezza a
Venezia. Il bustier già si
conferma come uno dei
must del Lido. Nota speciale
al make up iper minimale.
BIANCA, ROSSO E NERO
Ambasciatrice di bellezza,
stile ed eleganza: è quando
ride che Bianca Balti
lascia un segno indelebile.
Divina, quasi seicentesca,
nell’abito rosso e nero
floreale di Dolce e Gabbana
con orecchini Chopard in
perfetto abbinamento. Fool,
amorevolmente fool, per
aver scelto un abito che non
mettesse per forza in risalto
la perfezione del suo fisico.
@Andrea_Algieri
cOol
Or
FoOl
CIAK | 5
i
in Mostra
Film
DAILY n.3 - VENERDÌ 29.08.2014
IM KELLER
★
Regia Ulrich Seidl Durata 1h e 11', Austria
FUORI CONCORSO
D
opo la trilogia nichilista Paradise
(Love, Faith, Hope), l’autore austriaco
Ulrich Seidl torna al documentario. Im
Keller, “in cantina”, mette a fuoco il valore
che i seminterrati hanno nella vita degli
austriaci: taverne, scantinati, garage
dove soprattutto gli uomini si riuniscono
per suonare musica, bere alcol, giocare
a carte ma anche dedicarsi ad attività
estreme come il sadismo e la collezione
di armi. Dice il regista: «La vita quotidiana
negli scantinati è una vera specificità
austriaca. Fornisce qualche risposta, ma
soprattutto rigurgita altre domande!».
SHE'S FUNNY THAT WAY 99 HOMES
Regia Peter Bogdanovich Interpreti Imogen Poots,
Jennifer Aniston, Owen Wilson Durata 1h e 33’, Usa
FUORI CONCORSO
Regia Ramin Bahrani Interpreti Andrew Garfield,
Michael Shannon, Laura Dern Durata 1h e 52’, Usa
CONCORSO
C
O
hi rammenta Peter Bogdanovich?
Per fortuna se ne sono ricordati Wes
Anderson e Noah Baumbach, due guru
del cinema indipendente, intellettuale e
colto, che hanno prodotto il nuovo film
del regista di L’ultimo spettacolo, Ma papà
ti manda sola?, Paper Moon e Rumori fuori
scena. Perché Bogdanovich, negli ultimi
anni più attivo come attore che regista,
non dirigeva un film per il cinema dal
2001 (Hollywood Confidential). L'autore
torna con una commedia brillante che
ruota attorno alla vita di Izzy (Poots)
ex prostituta aspirante attrice, di cui si
invaghisce il regista di Broadway Arnold
Albertson (Wilson), sposatissimo con
la primadonna del suo show (Kathryn
Hahn). Anche lo sceneggiatore
Joshua (Will Forte) s'innamora di Izzy,
nonostante sia fidanzato proprio con la
terapeuta (Aniston) della ragazza.
MITA
TOVA
THXXXXXXB
Regia Tal Granit Sharon Maymon Interpreti
RegiaRevah,
Guy Myhill
LiamAlisa
Walpole,
Zeev
LevanaInterpreti
Finkelstein,
Rozen
Sean Harris
Durata
1h e 26' Gran Bretagna
Durata
1h e 33',
Israele/Germania
GN
orfolk. Campagna.
Goob haSono
sedici
anniViin
erusalemme.
Sono anziani.
amici.
questa
estate
gestisce
vono
in una
casacaldissima.
di riposo. Mamma
Uno di loro,
però,
caffetteria
ha come
clientela
quellieche
èuna
davvero
messoche
male.
Un male
incurabile
un
lavorano
neiecampi.
Lui aldapunto
sempre
le
futuro
breve
doloroso
dadurante
spingerlo
una mano
alla
avacanze
chiederesiagliarrabatta
altri di fardando
terminare
le sue sofmadre eil più
partecipando
alla raccolta
ferenze
presto possibile.
E alla delle
fine glizucche.
amici
Quest'anno
però c’è una
variante,
mamma
ha
riescono
a soddisfare
la sua
richiesta
di dolce
una storia
tipaccio
violento altre
che cie
morte.
Solocon
cheGene,
a quelunpunto
ne arrivano
con tutte
(Seanmorale,
Harris, visto
in Prometheus
laprova
questione
diventa
aprendo
la strada
I Borgia). Inevitabile
che i due maschi
entrinoche
in
ale confronto
su un argomento
controverso
conflitto,
ancheumana
perchéeGoob
entrandoUnnell’
età
investe
la sfera
quellastareligiosa.
tema
adulta, quindi,
ha conosciuto
coetanea
i due
spinoso
affrontatola però
con loEva,
spirito
dellasi
trovano bene,
e luidanon
è disposto
a tollerare
oltre
commedia,
come
tradizione
ebraica.
Al punto
i soprusi
del “fucking”
Myhill
è un veterano
che
non manca
chi è inGene.
contatto
diretto
con Dio.
cinema (corti edel
documentari),
però
è il
Ladelsceneggiatura
film ha vintoquesto
il Best
Pitch
suo esordio
nel lungometraggio di fiction.
Award
alla Berlinale.
a cura di antonello catacchio
6 | CIAK
sporchi. La crisi finanziaria e il crollo del
mercato immobiliare vengono inquadrati
con realismo e senza censure da Ramin
Bahrani, regista e sceneggiatore di origini
iraniane, che Roger Ebert definì «il nuovo
grande regista americano». Ottimo il cast,
in cui spicca la sorprendente coppia
maschile Garfield-Shannon, da poco
usciti dai panni di supereroi popolari
(rispettivamente Spider-Man e Generale
Zod di L’uomo d’acciaio). Bahrani torna
alla Mostra in cui ha portato diversi
lavori, dal film d’esordio Mash Push Cart,
nel 2005, al recente At Any Price (2012).
rlando, Florida. Dennis (Andrew
Garfield), giovane padre di famiglia,
si ritrova sfrattato da Mike (Michael
Shannon), agente immobiliare che va
in giro armato e lavora per conto del
governo. Per non perdere tutto, Dennis
accetta di lavorare per Mike e finisce
così in un giro di corruzione e affari
SETTIMANA DELLA CRITICA
di anna maria pasetti Selezionatrice della Settimana della Critica
BINGUAN
anni. Il congegno è ad incastri e per
non pochi aspetti ricorda gli universi di
David Fincher e co.: pronto per un remake Made in USA? L’abbiamo scelto
perché: È un noir classico costruito con
virtuosismo che si scatena in uno scenario atipico, un remoto villaggio cinese
del Sud. Una sfida per lo spettatore che
trova appagate
tutte le sue
domande fino
allo sconcertante finale
rivelatore.
Regia Xin Yukun Interpreti Huo Weimin, Wang
Xiaotian, Luo Yun Durata 1h 59’, Cina
S
egreti e bugie nella Cina della provincia meridionale per un debutto assai
“nero”, a partire dalla bara – pretesto del
titolo emblematico – che è dello stesso
colore. Film corale scritto alla perfezione, recitato da un insieme di interpreti
accordati su un testo forte e di estrema
tensione, sceneggiato, diretto e montato
da questo promettente cineasta di 30
APPUNTAMENTI ★
Ore 11: Casa dello Spettacolo, seminario "La
creazione del valore da e per la sala cinematografica".
Ore 15: Premio Assomusica. Ore 16.30 premiazione
Leoncino d'Oro Agiscuola per il miglior corto Fice
2013-2014. Ore 18: incontro Cinema e danza:
Amarcord".
Ore 12: Spazio Incontri Venice Film Market, Excelsior,
incontro "Film Fund - La nuova formula FVG".
Ore 14.30: Villa degli Autori, incontro "Cambia
canali": autori e produttori di cinema e tv presentano
proposte per una nuova Rai.
Ore 20: Centurion Palace Hotel di Venezia, Premio
Speciale Fondazione Mimmo Rotella ad Al Pacino
e Barry Levinson.
Ore 20: al Telecom Italia Future Centre - Campo
San Salvador a Venezia, inaugurazione della mostra
A Life for Pictures.
ENGLISH VERSION
SECOND LIFE
By Raffaella Giancristofaro
To paraphrase Carver quoted by Innaritu: what
do we say when we talk about actors? About
their irrepressible attraction for the stage, even if
the stage doesn’t want them. This is the case of
Riggan Thomson (Michael Keaton) in Birdman:
once famous in the role of a superhero and now
a theatre actor. Exultation and frustration, with
careers that rise and fall like stock market figures.
Whilst today shows on the web and on TV
provide new lives for many professionals, festivals
officiate the rite of the rentrée. This is a cyclical
phenomenon that is part of the film industry’s
history and it also affects the most shining stars
of Venice 71. In Venice Al Pacino is playing at
two tables: in Manglehorn his co-star is Holly
Hunter (remember The Piano? It was 1993),
who resurfaced recently in the series Top of the
Lake. In The Humbling he faces an actor’s worst
nightmare: he loses his gift. His desperation is
such that Philip Roth, from whose novel the film
is adapted, resorts to Chekhov to describe it.
Acting is also an innate vice and gives you the
privilege of changing your skin: this happens to
the ex-prostitute in She’s Funny That Way, by
the illustrious revenant Peter Bogdanovich. And
a comeback can even be “posthumous”: while in
The Cut Tahar Rahim re-evokes Chaplin’s steps,
Xavier Beauvois’ La rançon de la gloire refers to
his actual bodily remains. Bogdanovich dedicated
a film to his excesses with The Cat’s Meow in
2001. Someone who only garners an Oscar or a
Lion in their 80s gets a taste of immortality. Because this is also what people are talking about
at the Lido festival this year.
GUERRE STELLARI
I Critici
M.P. Fusco
LA
REPUBBLICA
P. Mereghetti
IL CORRIERE
DELLA SERA
M. Mancuso
IL FOGLIO
M. Gottardi
LA NUOVA
VENEZIA
F. Ferzetti
A. De Grandis
IL MESSAGGERO IL GAZZETTINO
F. Pontiggia
IL FATTO
QUOTIDIANO
F. Caprara
LA STAMPA
C. Piccino
M. Caverzan
MANIFESTO IL GIORNALE
BIRDMAN
★★★★★ ★★★
★★★★★ ★★★1/2
★★★★
★★★
★★★★
★★★★
★★★1/2
GHESSEHA (TALES)X
LA RANÇON DE LA GLOIRE
★★★★
★★★
★★★
★★
★★★1/2
★★★1/2
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THE LOOK OF SILENCE
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LUISA
VIGANÒ
ARIANNA
MOTTA
CARLOTTA
D'AMBROSIO
LUDOVICO
ZANETTE
ADELE
ZAPPALÀ
FEDERICA
GIANCOTTI
MONICA
BROGGIO
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Il Pubblico
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FILIPPO
BERNABEI
ALESSANDRA
COLOMBO
ANDREA
BARZON
BIRDMAN
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GHESSEHA (TALES)
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LA RANÇON DE LA GLOIRE
THE LOOK OF SILENCE
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★★★★★ LA PERFEZIONE ESISTE ★★★★ DA NON PERDERE ★★★ INTERESSANTE ★★ PREGI E DIFETTI ★
in Mostra
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Barnabé Grafici: Antonio Carito, Marina Luzzi - Collaboratori: Andrea Algieri, Antonello Catacchio, Marco Consoli, Alessandra De Luca, Stefano Disegni, Aldo Fittante, Anna Maria Pasetti Organizzazione ed eventi: Viviana Gandini - Progetto Grafico: Antonio Carito -Traduzioni: Jo Ann Titmarsh - Foto: Piermarco Menini Assistenza: Andrea Bonaldo Contatti: tel. 041.5269264,
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