in Mostra

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in Mostra
daily n. 2 - giovedì 01.09.2016
73. mostra internazionale d’arte cinematografica
in Mostra
creature della laguna
dalla polizia ai fantasmi:
le strane presenze del lido
di piera detassis
@PieraDetassis
I
blocchi rallenta-traffico,
camuffati di blu Biennale, la
polizia in borghese che s'aggira,
gli angeli custodi della massima
sicurezza che immagini in ogni
ombra e angolo. Anche questa è
Venezia73, il cui programma improvvisamente si
svela come una potente, forse voluta, spesso casuale,
metafora dell'Invasione. Le Creature sono ovunque,
alimentano l'immaginazione dei film, la guerra vista
dagli alieni in Arrival di Villeneuve, lo scandalo
annunciato nel caso dell'immenso polipo fallico
generato dal meteorite in La región salvaje di Amat
Escalante, la grazia mistica delle meduse immortali,
le sole creature dell'universo capaci di morire e
rinascere per l'eternità raccontate in Spira Mirabilis.
Non incombe solo l'incubo dei mostri della laguna,
quel bozzolo di vermi che muta in Tommaso di Kim
Rossi Stuart o la prateria dei cannibali nell'apocalittico
western The Bad Batch, i ghosts sono ovunque, e
non bastano gli esorcismi raccontati nel doc di
Federica Di Giacomo Liberami per disfarcene. Anzi,
qualcuno li cerca e li invoca, le sorelle mirabili Natalie
Portman e Lily - Rose Depp di Planetarium, gli abitanti
della Stanza 52, il corto italiano di Orizzonti. Il Lido è
infestato, esattamente come il mondo, c'è solo da
sapere dove sono i Ghostbusters, oggi forse in
borghese come i poliziotti che vegliano. C'è chi
attraversa un mondo di anime e ombre come fosse
un formidabile videogame rigeneratore in Boys in
the Trees e chi mette in scena un ragazzino morto
alle prese con un manga dell'aldilà, in Gantz: O.
Persino l'animazione, con il corto svedese Amalimbo,
se ne occupa. Così anche l'amore, e la Storia, in questa
laguna attraversata dalle anime, possono dipendere
dall'evocazione di un fantasma. Chi ha letto Body of
Art di Don De Lillo immagina già la trasmigrazione
di corpi che avviene in À jamais, pochi invece possono
immaginare quanto la voce degli scomparsi, riletta
in maniera sorprendente da Konchalovsky, si faccia
potente in Rai (Paradise), dove il Paradiso è l'ideale
della Germania nazista e non quello cristiano. In una
Mostra che, come dice Barbera, s'interroga sul senso
ultimo dell'esistere, il dialogo con i (nostri) fantasmi
non poteva che fungere da filo conduttore.
english version - pag. 6
al lido con stefano disegni a pag. 5
check-in
love story
AMORE, FAMIGLIA, VERITÀ: arriva il melodramma THE
LIGHT BETWEEN OCEANS di derek cianfrance. Con la
coppia d'oro alicia vikander e michael fassbender
di elisa grando
L
@ElisaGrando
ui, lei, un faro solitario aggrappato
a un’isola australiana, un figlio che
a un tratto si materializza dal mare
scatenando uno spinoso caso di coscienza:
ci sono tutti gli elementi del grande mélo,
ma reinventato alla maniera di Derek Cianfrance, in The Light Between Oceans, tratto
dall’omonimo romanzo di M.L.Stedman. Il
film in concorso oggi alla Mostra porterà
sul red carpet la coppia più attesa di questa edizione: Michael Fassbender e Alicia
Vikander, due bellissimi e schivi, abituati
al low profile: questa è praticamente la loro
prima uscita pubblica dopo gli Oscar, dove
lei vinse come miglior attrice non protagonista per The Danish Girl. Insomma,
via dalla pazza folla, proprio come Tom e
Isabel, i protagonisti del film: «The Light
Between Oceans parla di un uomo che
torna in Australia dopo la prima guerra
mondiale, e per superare il trauma accetta
un incarico che nessuno vuole: il guardiano
di un faro. Ma si innamora di una donna
e insieme scelgono di vivere la loro love
Segue a pag. 3
oggi al lido:
Amy Adams,
Jeremy Renner,
Alicia Vikander,
Michael
Fassbender,
Gabriele
Muccino, Brando
Pacitto, Wim
Wenders, Derek
Cianfrance, Juno
Temple, Dakota
Fanning, Grace
Gummer.
in prima fila alle giornate degli autori
Siete pronti? Da oggi fino al
9 settembre i lettori di Ciak
saranno spettatori
privilegiati alle Giornate
degli Autori. I primi 10 che si
presenteranno alla Villa
degli Autori (Lungomare
Marconi 56/B) con una
copia di Ciak di settembre
(qui a fianco) potranno
infatti partecipare agli
eventi e assistere alle
conferenze stampa.
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in Mostra
daily n. 2 - giovedì 01.09.2016
red carpet
per due
Quattro coppie in
Mostra, nella vita
e sullo schermo.
Sì, anche Emma e
Andrew sono
tornati insieme...
Alicia Vikander &
Michael Fassbender
The Light Between Oceans
Twitter.com/Tlbomovie
THE LIGHT BETWEEN OCEANs
Naomi Watts & Liev Schreiber
Usa, Australia, Nuova Zelanda, 2016 Regia
Derek Cianfrance Interpreti Alicia Vikander,
Michael Fassbender, Rachel Weisz
IN CONCORSO
Segue da pag. 1 - Love Story
story su un’isola, come Adamo ed Eva nella Genesi. Fino a quando non si avvicina
un’imbarcazione con un morto e un neonato», anticipa Vikander. Marito e moglie,
che già hanno vissuto il dramma di due
aborti, decidono di crescere la bimba come
se fosse loro, finché incrociano una donna
(Rachel Weisz) che sostiene di essere la
vera madre e la moglie dell’uomo morto
sulla barca. Una trama da favola tragica
che, come nei migliori sogni dei direttori
marketing, ha fatto fatto scattare il colpo
di fulmine tra Fassbender e Vikander sul
set, lasciati da soli per un mese su un'isola
remota dal regista proprio per trovare la
chimica giusta. «Sono una romanticona,
nei film mi innamoro spesso», ammette lei.
«Con Michael ho trascorso parecchio tempo
in quarantena: io, lui e l’isola». Come in
tanti film della Mostra, il conflitto interiore
è il lungo strascico di una guerra reale che
sconvolge le priorità: un dopoguerra dell’anima che sembra perfetto per lo stile di
Cianfrance, anche sceneggiatore, abituato
il libro
La luce sugli oceani di
M.L.Stedman (Garzanti),
pubblicato nel 2012, è
diventato subito un
bestseller.
a raccontare il groviglio dei sentimenti in
storie d’amore apparentemente comuni,
capaci di diventare paradigmi universali.
L’ha già fatto in Blue Valentine, nel 2010,
con Ryan Gosling e Michelle Williams in
un matrimonio eroso dai piccoli rancori
quotidiani, e in Come un tuono, saga di
due generazioni di padri e figli i cui destini s’incrociano indissolubilmente. The
Light Between Oceans, in sala il 16 febbraio
2017 per la Eagle, non a caso in zona San
Valentino, anticipa anche un doppio salto
nel cinema da videogame: Alicia sarà la
nuova Lara Croft in Tomb Rider, Michael
il protagonista di Assassin's Creed. Prima,
però, c'è da far sognare la Mostra. ■
Andrew Garfield &
Emma Stone
Massimo D'Anolfi &
Martina Parenti
il regista
lo sguardo alieno
Arrivano gli extraterrestri, e vogliono parlare con noi: Denis
Villeneuve porta al Lido l'ambizioso Arrival, con Amy
Adams e Jeremy Renner. In attesa di Blade Runner 2
F
agiolo, sasso, melanzana. L’oggetto misterioso che campeggia nei poster di Arrival ha già
parecchi soprannomi. In realtà si tratta della navicella spaziale con cui gli alieni hanno
deciso di manifestarsi alla razza umana, con buona pace dei potenti della Terra che stanno
cercando di capirci qualcosa. In prima linea una linguista, interpretata da Amy Adams, spedita
dal Governo americano a tentare un contatto. A coprirle le spalle il matematico Ian (Jeremy
Renner), che sembra voler dare all’operazione almeno un presunto alone di scientificità. Sulla
carta Arrival è uno dei film più attesi di questa Mostra e la squadra che l’ha realizzato è di
quelle che vince. Dietro la macchina da presa c’è Denis Villeneuve - che con Xavier Dolan si
contende il ruolo di best director of Canada ed aveva già acceso le Giornate degli Autori nel
2010 con La donna che canta (Incendies) - alla sceneggiatura c’è Eric Heissener, già autore del
remake di Nightmare e del prequel de La Cosa, oltre che del più recente Lights Out, che
promette di regalarci quelle sfumature horror che tanto amiamo dei film di Villeneuve, e alla
base di tutto c’è Story of Your Life racconto di Ted Chiang, scrittore considerato uno dei più
talentuosi autori fantascientifici contemporanei.
Dopo Sicario (candidato a tre premi Oscar),
Enemy e Prisoners e prima di Blade Runner 2 - che
lo trattiene sul set ora con Ryan Gosling - Villeneuve pare destinato a convincere di nuovo
pubblico e critica. È vero, c’è chi gli rimprovera di
non avere un tratto distintivo, ma si potrebbe rispondere che è uno dei pochi registi odierni
capaci di creare così tanta tensione con così pochi elementi. Approdato alle major relativamente tardi (con Prisoners nel 2013), Villeneuve ha ricordato al mondo i lussi che, paradossalmente, il cinema poteva permettersi prima che la macchina di Hollywood fagocitasse ogni
genere, e a modo suo ne è diventato un innovativo-conservatore. Con un facile ossimoro
potremmo dire che Villeneuve si erge a paladino del cinema d'autore popolare, quello capace
sì di parlare a tutti, ma anche di dire qualcosa in più a chi è davvero disposto ad ascoltare.
Maria Laura Ramello
ARRIVAL
Usa, 2016 Regia Denis Villeneuve Interpreti Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker
IN CONCORSO
CIAK | 3
in Mostra
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★
appuntamenti ★
Ore 10: Hotel Excelsior, Italian Pavilion.
Seminario su tutela del diritto d’autore, Opere
orfane e diritto di citazione.
Ore 11: Hotel Excelsior, Spazio Incontri. New
York Film Academy. Presentazione
cortometraggi in occasione del Venice
Production Bridge. La selezione include fiction,
documentari e progetti d’animazione. L’attore
ed ex alunno della NYFA Giorgio Pasotti
introduce le proiezioni e discute la sua carriera
dopo gli studi presso l’Academy.
Ore 12.55: Hotel Excelsior, Spazio della
regione Veneto. Proiezione di Tre sassi di Luigi
Alberton.
ore 15: Hotel Excelsior, Spazio Incontri.
"L’Umbria alla Mostra del cinema di Venezia.
L’Umbria come set cinematografico: luoghi
del cinema e scenari d’amore".
ore 16: Hotel Excelsior, Spazio Luce Cinecittà.
Presentazione della Sezione Migranti, dedicata
ai cortometraggi e ai documentari che vedono
il coinvolgimento diretto dei nuovi italiani, alla
presenza del Ministro Dario Franceschini, del
Presidente paolo Baratta, del Direttore Alberto
Barbera e del Presidente della relativa giuria
Ferzan Ozpetek.
ore 16: Palazzo del Cinema, Sala Pasinetti.
Proiezioni I Love Gai - Giovani Autori Italiani.
Diciannove registi italiani under 40 per
diciassette cortometraggi.
Ore 18: Hotel Excelsior, Sala Tropicana.
Cinecocktail Era ieri di Valentini Pedicini, alla
presenza della madrina Sonia Bergamasco.
★
news ★
LA CINA? è VICINA
Protocollo d’intesa tra le Giornate degli Autori
e la Shanghai Art Film Academy: oggi alla Villa
degli Autori il Presidente della Film Art
Academy, Jiang Bo e il general manager del
China Everbright Limited, Ai Yu, firmano la
costituzione del Sino-Italian Film Culture
Development Fund, autorizzato dal governo
cinese e costituito per sostenere la realizzazione
di film italiani e cinesi, per promuovere giovani
talenti e per contribuire alla crescita
dell’industria sino-italiana e sino-europea a
partire dalle giovani generazioni di autori. Il
primo passo di un lungo viaggio.
UNA BORSA SPECIALE
Un anno dopo la borsa che utilizzava
gli scarti tessili della produzione
delle tende da sole, arriva alla
Mostra la nuova G-Bag che
utilizza come materiale le reti
usate in agricoltura per prevenire
le malattie delle coltivazioni. Un
oggetto singolare nato dall'intesa
tra l'Hotel Excelsior del Lido e
Alisea Recycled & Reused Objects
Design. Beach bag da collezione.
4 | CIAK
la mia
estate
gabriele muccino torna
a venezia. diciassette anni
dopo la prima volta
L
’ estate addosso, quel periodo di sospensione del
giudizio e dell’ansia, è diventato un modo di dire, e poi
il titolo del nuovo film di Gabriele Muccino, a Venezia
questa sera alle 21 nella sezione Cinema in Giardino, e
prima fila, immerso nella gente, non vedevo l’orizzonte. L’impatto del
quello della canzone di Jovanotti che ha scritto la colonna sonora.
successo l’ho avvertito dopo L’ultimo bacio.
L’estate addosso è, come dice Gabriele, «l’unicità della stagione
Com'è stato?
italiana, la sola al mondo dove tutti si fermano. Per me il ricordo del
Tutto diventa più difficile, diventi un ologramma, uno su cui gli altri
viaggio della maturità, quello dove si va alla scoperta del mondo e poi
proiettano le proprie aspettative. Cambiano i rapporti con il mondo,
si ritorna a casa, alla vita reale». Nel film succede al diciottenne Marco
non sei più ordinario e devi trovare un centro di gravità, il giusto
che, nell’estate della maturità, parte per San Francisco e si ritrova come disincanto. Io ci ho lavorato molto. Poi, con i film americani, ho rivissuto
compagna di viaggio l’insopportabile coetanea Maria. In America
al quadrato ciò che era successo con L’ultimo bacio.
finiranno ospiti di una giovane coppia gay - siamo negli anni Novanta
Qual è oggi la patria di Muccino, l’America o l’Italia?
- e i quattro dovranno mettere in conto pregiudizi e innamoramenti. I
Vivo tra Roma e Los Angeles, non me ne sono mai andato davvero
protagonisti Brando Pacitto, Matilda Lutz, Joseph Haro e Taylor Frey
dall’Italia. Penso di volerci tornare, ma ciò che penso conta meno di
vengono tutti da serie tv di successo, Brando
quel che accade.
addirittura da Braccialetti rossi. «Ma del loro
L’estate addosso è l’inizio di una strada
«Ricordo ancora la
background non sapevo nulla, li ho scelti con
lontana da Hollywood?
provini in Italia e in America». Un film diverso
proiezione al Lido di
Avevo voglia di un film raccontato per
- che dopo il passaggio al Lido sarà al cinema Come te nessuno mai...». urgenza e non perché era arrivata una
dal 15 settembre - dagli ultimi lavori, in
sceneggiatura. Venivo da Marte, Hollywood,
Gabriele Muccino
particolare da Padri e figlie, più nelle corde di
e ho cercato di tornare sulla mia Terra, quella
Come te nessuno mai, presentato proprio qui
delle mie emozioni.
a Venezia nel 1999.
Riconciliato con il cinema italiano?
Una nuova vita per il (quasi) cinquantenne Muccino?
Io mi sono sentito solo perché non ho cercato compagnia, non volevo
La leggerezza dipende dal punto di vista che ho scelto, tornare a vivere assomigliare a nessuno e volevo fare cose diverse. Mi sono capitate e
nelle vene, nelle scarpe, nei vestiti di chi ha quell’età quando della vita
ho realizzato cose incredibili che, a volte, non hanno avuto l’affetto che
non si conosce nulla e ci sono paure, fragilità, eppure tutto è possibile.
speravo. Ma meraviglie e dolori fanno parte di me. Oggi mi fa piacere
Girando ho rivissuto emozioni dimenticate che mi hanno restituito la
salire sul traghetto per il Lido e rivedere il Canal Grande, perché
gioia di vivere, il gusto di essere acrobati con noi stessi.
rappresenta il sogno, realizzato, di diventare un regista.
P.D.
Dagli adolescenti degli inizi al racconto generazionale, dai padri
ai ragazzi. Si chiude un cerchio?
l'estate addosso
Penso si riapra, perché riparto da un altro punto di vista, dopo essere
Italia, 2016 Regia Gabriele Muccino Interpreti Brando Pacitto, Matilda
stato portato lontano, plasmato da culture diverse. Di quella
Lutz, Jospeh Haro, Taylor Frey CINEMA NEL GIARDINO
proiezione del 1999 a Venezia ricordo l’affetto, ma io vivevo tutto in
il personaggio
dialogo aperto
Wim Wenders torna in concorso con Les
Beaux Jours d’Aranjuex. E ritrova un suo vecchio
compagno di viaggio: Peter Handke
Wim Wenders e Peter Handke, amici fraterni, tornano a lavorare
insieme ventinove anni dopo Il cielo sopra Berlino e quarantaquattro
dopo La paura del portiere prima del calcio di rigore. Era un’altra
epoca, dove l’alienazione urbana, tra le visioni e le suggestioni di una
Germania divisa che non aveva ancora superato i suoi problemi con il
passato, era un sentimento comune, predominante, desolante. Les
Beaux Jours d’Aranjuex è un dramma dell’artista austriaco che ha
folgorato il cineasta tedesco, ma è proiettato in tutt’altra direzione:
questa volta, il cuore dell’opera consiste nella distanza tra la natura
maschile e quella femminile, nelle divergenze inconciliabili che
caratterizzano il conflitto tra i sessi. Aspirazioni, aspettative, visioni
del passato. Ed è curioso che due dei più profondi cantori
dell’incomunicabilità abbiano realizzato quello che forse è il film di
questa Mostra dove il dialogo ha il ruolo più centrale. Proprio
attraverso il dialogo si delineano i caratteri dei due protagonisti - Sophie Semin e Reda Kateb - dando vita a un duello verbale, a un gioco
a domande e risposte in cui l’unica regola è l’onestà intellettuale più
incondizionata. E, dopo il sottovalutato Ritorno alla vita, il regista
continua ad approfondire le potenzialità del tridimensionale per
penetrare nell’emotività dei personaggi. Sullo sfondo, il paesaggio
dell’île-de-France contribuisce a colorare un ritratto esistenziale
intimo e inquietante. Wenders mancava a Venezia da dodici anni, da
La terra dell’abbondanza, e Les Beaux Jours d’Aranjuex si annuncia
come un ulteriore tassello di una filmografia variegata e coraggiosa.
Emiliano Dal Toso
Les Beaux Jours d’Aranjuex
Germania, Francia 2016 Regia Wim Wenders Interpreti Sophie Semin,
Reda Kateb IN CONCORSO
daily n. 2 - giovedì 01.09.2016
AL LIDO con
stefano disegni
il vostro disegnatore preferito stava
arrivando al lido, ma qualcosa lo ha
fermato. Un boicottaggio? Una
cospirazione? No, Un sasso greco...
Twitta le tue foto ai personaggi
più cool e fool: #DailyCoolFool
di Andrea Algieri
@Andrea_Algieri
MARIANNE D’ITALIA
Mix tra sofisticato e terreno,
CHIARA MASTROIANNI,
al Lido come giurata,
ha scelto un abbinamento
semplice ma di enorme
potenza. Camicia di seta
vagamente maschile,
pantaloni sigaretta e scarpe
basse. Chiara è una
delle poche cose che riesce
a mettere d’accordo italiani
e francesi.
cOol or fool
lA MONELLA
www.stefanodisegni.it
L’anno scorso portò alla
Mostra in concorso il suo
Heart of a Dog, quest’anno
LAURIE ANDERSON torna
in veste di giurata, con la sua
voglia di esprimersi
attraverso look sempre
eccentrici e mai scontati.
Come questo, che colpisce
nel segno nonostante gli
accostamenti azzardati.
Il giusto risultato per
la psichedelica musa
del grande Lou Reed.
in Mostra
i
english version
CreatureS from
the Lagoon
Film
daily n. 2 - giovedì 01.09.2016
By Piera Detassis
The roadblocks to slow down the traffic, camouflaged in Biennale blue, the plain-clothes police
milling around, the guardian angels protecting
your absolute safety who you imagine in every
nook and cranny. This is also Venice73, whose
programme suddenly seems like a powerful,
occasionally sought after and often coincidental,
metaphor of the Invasion. The Creatures are
everywhere, feeding the imagination of the films.
We see war as viewed by aliens in Villeneuve’s
Arrival, the scandal of the enormous phallic
creature generated by a meteorite in Amat
Escalante’s La región salvaje, and the mystic
grace of the immortal jellyfish, the only creatures
on earth capable of dying and being reborn
eternally, as seen in Spira Mirabilis. It’s not just
the nightmare of lagoon monsters, or the cocoon
of mutant worms in Kim Rossi Stuart’s Tommaso or the prairie cannibals of the apocalyptic
western Bad Batch that loom over us: the ghosts
are everywhere, and it will take more than the
exorcisms recounted in Federica di Giacomo’s
doc Liberami to get rid of them. And some
people go actively looking for them and invoking
them, such as the two amazing sisters played by
Natalie Portman and Lily-Rose Depp in Planetarium, or the inhabitants of Stanza 52, the Italian short screening in the Orizzonti section. Lido
is infested, just like the world. All we need to
know is where the Ghostbusters are: maybe they
are in plain clothes, like the local police officers.
In Boys in the Trees there are those who wander
through a world of souls and shadows as if it
were a formidable regenerative videogame and
in Kawamura Yasushi’s Gantz: O we see a boy
who has died tackling a manga from beyond the
grave. Even the animation, such as the Swedish
short Amalimbo, deals with the same subject.
Love and history on this lagoon silently haunted
by spirits also depend on the evocation of a
ghost. Those who have read Don De Lillo’s Body
Of Art can already picture the transmigrations
of bodies which take place in Benoît Jacquot’s
À jamais. Few, though, could imagine how
powerful the voice of the dead is, as seen in a
surprising re-reading by Andrei Konchalovsky in
Rai (Paradise), in which Heaven is the ideal of
Nazi Germany and should not be confused with
the Christian one. In a Festival which, as Barbera
says, asks itself about the ultimate meaning of
existence, the dialogue with (our) ghosts acts as
a connecting thread.
fischi alle
orecchie
C
'è chi si sveglia, qui al Lido,
incrociando a colazione Bianca Balti
struccata eppure sensazionale e chi
con un fastidioso fischio all'orecchio e
un biglietto della morosa che lo aspetta
sul frigo: «È morto il tuo amico Luigi.
P.S. Mi sono presa la macchina». Ma
chi è Luigi? Se lo chiede il protagonista di
Orecchie, una divertente commedia fotografata
in bianco e nero dal palermitano Alessandro
Aronadio, prodotta e sostenuta da Biennale
College, il vivaio di giovani filmmaker che negli
ultimi anni ha lavorato forte per l'educational
audiovisivo e il sostegno alle nuove espressioni.
È il primo di quattro progetti internazionali ed è
prodotto anche da Costanza Coldagelli per
Matrioska, in collaborazione con Roma Lazio
Film Commission, Frame by Frame, Rec e
Timeline. Dopo il risveglio in una dimensione
che gli è estranea, il malcapitato protagonista
si troverà per casa strani personaggi, a partire
da due suore moleste e da un'anziana vicina
per nulla timorata di Dio. Una tragicommedia
veloce, stringata e divertente che predilige la
strada del grottesco, incarnato dallo stupore
del suo protagonista, l'esordiente Daniele
la
nuova frontiera
Ormai la Cina non è neppure vicina, come
Regia Guðmundur Arnar Guðmundsson
Interpreti Søren Malling, Baldur Einarsson,
Blær Hinriksson, Diljá Valsdóttir Durata
2h e 8’ Islanda/Danimarca
I
n un piccolo villaggio di pescatori due
adolescenti scoprono l’amore: Thor cercherà
di conquistare il cuore di una ragazza, mentre
Christian sembra attratto dalla complicità tra
maschi. Ma, una volta terminata l’estate,
dovranno fare i conti con la crescita e con
l’avvicinamento dell’età adulta. Un’opera prima
che conferma il florido movimento del cinema
islandese. Un vibrante racconto d'amicizia e
amore, tenero e doloroso, che si confronta
anche con il mistero e la bellezza della natura di
una terra mitica e affascinante. E lo sguardo
sull’età acerba raramente è stato così autentico
e brutale.
Emiliano Dal Toso
annunciava un tempo il film di Marco
Bellocchio: per il nostro cinema è ora sulla
porta di casa. Difficile non farci i conti. Di
questo si parlerà al Lido oggi e domani
grazie a Anica Incontra - Focus Cina.
Madrina dell'evento Maria Grazia Cucinotta,
che da anni si muove come produttrice tra
I Called
Him Morgan
6 | CIAK
more e morte a
tempo di jazz.
In una fredda notte
di febbraio del 1972, al club Slug di
Manhattan, il celebre trombettista hard
bop Lee Morgan, trentatre anni e un
passato di droga e sregolatezza sempre
la la land
in Mostra
PREVENGE
Regia Alice Lowe Durata 1h e 32' Regno Unito
Film di apertura - fuori concorso
D
opo la morte del marito, una donna
incinta, interpretata da Alice Lowe,
ascolta la voce del bimbo che porta
in grembo e cerca vendetta in preda a
un’incontrollabile furia omicida. L’attrice
e sceneggiatrice inglese, nota come
interprete di commedie televisive, ma
già affermata sul grande schermo dopo
che Ben Wheatley l’ha scelta come
protagonista di Killer in viaggio, esordisce
alla regia con una rivisitazione dello
slasher movie in chiave ironica e postfemminista. Le trasformazioni che il
corpo della donna incontra in gravidanza
offrono lo spunto per esorcizzare paure
ancestrali, aggiornando i codici del
vengeance e del thriller.
L’abbiamo scelto perché: Furioso e
divertente, visionario e spietato, Prevenge
(che gioca con i termini “pregnancy”
e “revenge”) si candida a diventare un
oggetto di culto cinefilo per tutti gli
appassionati del genere, con la sua carica
eversiva, sanguinaria e allucinata. Senti
chi parla si è fatto horror.
GUERRE STELLARI
II Critici
Critici
Il
Il Pubblico
Pubblico
di beatrice fiorentino
Selezionatrice della Settimana della Critica
in agguato, viene ucciso
a colpi di pistola, dopo
un concerto, dalla moglie
Helen, colei che lo aveva
amato, supportato e seguito
da manager e che lui
aveva tradito. Un omicidio
che turbò nel profondo
la comunità jazzistica del
tempo. Il documentarista
svedese Kasper Kollin, che
al mondo del jazz aveva già
dedicato lo splendido My Name Is Albert
Ayler, compie un nuovo atto d’amore
verso la musica e due persone che a loro
modo segnarono un’epoca.
Regia Kasper Collin Interpreti
Lee ed Helen Morgan, Wayne
Shorter, Paul West Durata 1h e
31' Svezia Fuori concorso
la la land
settimana
della critica
Shangai e Pechino, e l'attrice Zhang Yuqi.
Attorno al simbolico tavolo sino-italiano,
per discutere di sinergie e potenzialità per i
mercati, tutti i rappresentanti di ANICA, Apt
e del MIBact, Ministro Franceschini in testa,
la Rai e Sky, i produttori e broadcaster cinesi
nonché i direttori dei festival di Pechino,
Shangai e della Via della Seta. Torna al Lido
per l'occasione anche Marco Müller, ora a
capo del festival di Macao.
A
HEARTSTONE
Parisi. Brillano intorno a lui
tanti bravi protagonisti del
nostro cinema, quasi
un'antologia di talenti:
Silvia D’Amico, Pamela
Villoresi, Ivan Franek,
Rocco Papaleo, Piera Degli
Esposti, Milena Vukotic,
Andrea Purgatori (qui a
fianco con Parisi), Massimo
Wertmüller, Niccolò Senni,
Francesca Antonelli, Sonia
Gessner e Paolo
Giovannucci. Un altro
segno della vitalità della Biennale, dove la
scoperta si coniuga con ricerca e mentoring per
nuove generazioni. E, stavolta, senza tirata di
Orecchie da parte nostra. Anzi. Ottilia Lupino
E. Morreale
REPUBBLICA
P. Mereghetti
IL CORRIERE
DELLA SERA
M. Mancuso
il foglio
HHHH
HHHH
saverio
verdetti
HHH
M. Gottardi
la nuova
venezia
M. Anselmi
CINEMONITOR
P. Armocida
il giornale
MEDIA
F. Ferzetti
A. De Grandis
IL MESSAGGERO il gazzettino
F. Pontiggia
IL fatto
quotidiano
F. Caprara
la stampa
HHHHH HHHH
HHHH
HHH
HHH1/2
HHHH/2 HHHH
HHHH
roberto
zagarese
adele
zappalà
guglielmo
zappalà
matilde
sambo
furio
ganz
marilda
bignotti
edoardo
ganbi
adele
siboni
filippo
fini
MEDIA
HHH
HHH
HHH
HHH
HHH
HHH1/2
HHH
3,1
4,0
HHHHH la perfezione esiste HHHH da non perdere HHH interessante HH pregi e difetti H
Direttore Responsabile: Piera Detassis - Responsabili di Redazione: Elisa Grando e Andrea Morandi - In Redazione: Sergio Lorizio, Marina Luzzi
(grafico) - Collaboratori: Andrea Algieri, Luca Barnabé, Emiliano Dal Toso, Alessandra De Luca, Stefano Disegni, Beatrice Fiorentino, Massimo Lastrucci, Monica Mattiolo, Maria Laura Ramello Organizzazione ed eventi: Viviana Gandini - Progetto Grafico: Antonio Carito - Traduzioni: Jo Ann Titmarsh - Foto: Piermarco Menini, Fabio Tommasi - Assistenza: Carlo Procopio - Contatti:
sito www.ciakmagazine.it, e-mail: [email protected] Stampa: GRAFICHE PERUZZO Spa Via Marco Polo, 10/12, 35035 Mestrino (PD)

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