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0010.occhiello.qxd 5-12-2007 16:50 Pagina I Il Settecento e l’Ottocento LM si differenzia da altre opere oggi presenti sul mercato, perché non è una semplice derivazione dei testi progettati per altri ordini di scuola, ma UN NUOVO CORSO PROGETTATO PER IL BIENNIO POST-QUALIFICA DEI PROFESSIONALI. LM si differenzia da LIEM, il precedente corso di Marta Sambugar e Gabriella Salà, di cui mantiene le caratteristiche di comprovata efficacia didattica, perché il testo è stato interamente rivisto e in gran parte riscritto recependo le indicazioni date dagli insegnanti che in questi anni hanno avuto in adozione LIEM. LM costituisce quindi un corso più snello, più funzionale al tipo di scuola a cui si rivolge, con moduli agili e schematici e un prezzo diverso. In particolare, il profilo storico-letterario è stato concentrato nelle cornici storico-culturali e nei moduli d’autore e d’opera in modo da evitare ripetizioni e prolissità. LM presenta due elementi fondamentali di novità rispetto a LIEM: ● una ricca e articolata Guida allo studio e all’esame di stato, allegata al primo volume, con indicazioni e schemi operativi per lo studio della letteratura e per le tecniche di scrittura (scalette, mappe e appunti, tecniche di memorizzazione), un recupero degli strumenti dell’analisi del testo, esempi e attività guidate della prima prova d’esame nelle quattro tipologie, una guida al colloquio orale e alla tesina pluridisciplinare, con esempi e indicazioni operative; ● un CD-ROM, anch’esso allegato al primo volume, con un recupero di grammatica, tracce di lavoro per prepararsi all’esame lavorando al computer, una serie di testi piacevoli e interessanti per i ragazzi (Il piacere di leggere). LM introduce inoltre: ● moduli sugli autori stranieri (L’Europa e il mondo) con collegamenti ad autori e testi della letteratura italiana, ma con apparati molto leggeri, dato che gli autori stranieri non sono mai presentati nella tipologia A della prima prova d’esame; ● moduli interamente nuovi su temi legati agli indirizzi professionali. LM presenta infine alcune novità per facilitare lo studio e guidare la scrittura: ● Laboratori di Scrittura per costruire le competenze utili alla stesura delle tipologie B, C, D della prima prova; ● Guida allo studio per creare e consolidare un metodo di studio; ● spunti per il ripasso e l’approfondimento in vista dell’interrogazione; ● esercizi articolati per livello di difficoltà; ● schede per orientarsi nello studio, per ripassare o per recuperare il lessico di base; ● schede di confronto tra autori e tra testi; ● schede di collegamento Letteratura e…, con il cinema, l’attualità e la musica. Alcuni elementi presenti in LIEM sono stati rivisti o implementati in LM: molti più esercizi di comprensione e nuovi esercizi su lessico e sintassi; ● più mappe concettuali, visualizzazioni e schemi; ● Itinerari multimediali rivisti e aggiornati; ● inserti a colori dedicati all’arte attivati e maggiormente collegati allo studio della letteratura. ● © RCS LIBRI EDUCATION SPA Le novità di LM 0020.colophon.qxd 7-05-2008 12:49 Pagina II A mio padre e a mia madre con affetto e riconoscenza Marta Sambugar L’opera è stata ideata e progettata da Marta Sambugar che ha anche coordinato il lavoro dei collaboratori. Nel presente volume, Gabriella Salà ha curato la realizzazione dei seguenti moduli: “La locandiera di Goldoni”, “Ugo Foscolo”, “L’Europa e il mondo – Il primo Ottocento: poesia e romanzo”, “Alessandro Manzoni”, “Madame Bovary di Flaubert”, “Giovanni Verga”, “Il viaggio”. Marta Sambugar ha curato la realizzazione dei seguenti moduli: “Illuminismo, Neoclassicismo, Preromanticismo”, “L’Europa e il mondo – Il Settecento: saggistica e narrativa”, “Prosa e poesia del Settecento in Italia”, Laboratorio di Scrittura 1, “L’età romantica”, “Giacomo Leopardi”, Laboratorio di Scrittura 2, “Dal Realismo al Simbolismo”, “L’Europa e il mondo – Il secondo Ottocento: romanzo e poesia”, “Poesia e prosa del secondo Ottocento in Italia”, Laboratorio di Scrittura 3, “La figura dell’impiegato”. Hanno contribuito alla stesura dei testi Filippo Doveri e Olivia Arzilli. Hanno collaborato alla stesura degli inserti d’arte Cinzia Manco e Filippo Doveri. Un particolare ringraziamento, da parte delle autrici, va alla casa editrice La Nuova Italia e a Paola Campinoti per la puntuale critica costruttiva e l’accurata redazione. Coordinamento editoriale: Paolo M. Mazzoni Coordinamento redazionale: Paola Campinoti Redazione: Filippo Doveri, Cristiana Cecconi, Cristiano Miglionico Schede cinema: Danila Faenza, Filippo Doveri Progetto grafico: Marco Capaccioli, CD&V, Firenze Copertina: Media Studio, Firenze Fotocomposizione e impaginazione: Nuova MCS, Firenze Stampa: Rotolito Lombarda, Pioltello (MI) In copertina: Canaletto, Piazza San Marco, 1735-1740 Il materiale illustrativo proviene dall’archivio iconografico della Nuova Italia. L’editore è a disposizione degli eventuali aventi causa. La realizzazione di un libro presenta aspetti complessi e richiede particolare attenzione in tutte le fasi della lavorazione. Revisioni e riletture vengono effettuate più volte; ciò nonostante, sappiamo per esperienza che è molto difficile evitare completamente errori o imprecisioni. Ringraziamo sin da ora chi vorrà segnalarli alla redazione. Per segnalazioni relative al seguente volume scrivere a: La Nuova Italia/RCS Libri S.p.A. - Redazione Scuole Secondarie di 2° grado Via E. Codignola, 20 - 50018 Scandicci (FI) e-mail: [email protected] Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108, Milano 20122, e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org www.lanuovaitalia.it ISBN 978-88-221-5969-4 Proprietà letteraria riservata © 2008 RCS Libri S.p.A., Milano 1a edizione: gennaio 2008 Ristampe 2008 2009 2010 2011 2012 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0030.frontespizio.qxd 29-11-2007 9:22 Pagina III La Nuova Italia Letteratura Modulare Marta Sambugar - Gabriella Salà Il Settecento e l’Ottocento 0040.presentaz.qxd 29-11-2007 9:44 Pagina IV Come è fatto questo corso 1 • C O R N I C E Prerequisiti • Conoscere i principali eventi storici del Settecento • Conoscere il quadro socio-economico del Settecento Obiettivi Conoscenze • Le novità dell’Illuminismo e la loro influenza sulla religione, sull’economia, sulla politica e sulla mentalità dell’epoca Il contesto storico-politico Le guerre del Settecento 1701-1714 Guerra di successione spagnola: la Spagna cede all’Austria tutti i suoi possedimenti italiani (regno di Napoli, Sicilia e ducato di Milano). 1733-1738 Guerra di successione polacca. 1741-1748 Guerra di successione austriaca. 1756-1763 Guerra dei sette anni: la Prussia di Federico II si rivela una nuova potenza europea. La Rivoluzione americana 1773 Il Parlamento inglese emana il Tea Act, che proibisce alle colonie americane il commercio del tè. 1774 Ha inizio la Rivoluzione americana. 1776 Il 4 luglio, a Filadelfia, viene firmata la Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America. 1783 Il 3 settembre vengono ufficialmente riconosciuti gli Stati Uniti d’America. 1789 George Washington eletto primo presidente degli Stati Uniti. L’Europa e il mondo Ognuno dei due volumi di LM (Letteratura Modulare) è suddiviso in quattro sezioni: le prime tre cronologiche e l’ultima dedicata a temi di indirizzo professionale. 1700 1740 1720 Le guerre del Settecento 1733-1738 Guerra di successione polacca: l’Austria cede il regno di Napoli e la Sicilia alla Spagna e acquisisce il Granducato di Toscana e i ducati di Parma e Piacenza. 1741-1748 Guerra di successione austriaca: Maria Teresa diventa imperatrice e inizia il predominio austriaco in Italia (pace di Aquisgrana). L’Italia Le sezioni cronologiche, che contengono moduli di genere, d’autore e d’opera, si aprono con una cornice storico-culturale, che concentra la trattazione storicoletteraria, agevolando così il compito dello studente. S T O R I C O - C U L T U R A L E Modulo 2 La Rivoluzione francese 1789 Il 14 luglio, con la presa della Bastiglia, ha inizio la Rivoluzione francese; il 26 agosto viene approvata la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. 1792 Il 10 agosto il re Luigi XVI è arrestato. Il 20 settembre l’esercito rivoluzionario sconfigge i prussiani a Valmy; viene convocata la Convenzione nazionale che, il giorno dopo, proclama la Repubblica. 1793 Il 21 gennaio viene ghigliottinato Luigi XVI. Ha inizio il regime del Terrore. 1794 Il 28 luglio viene ghigliottinato Robespierre; il potere passa nelle mani del Direttorio. 1795 In agosto la Convenzione, ormai in mano alla borghesia moderata, cancella le libertà democratiche e il suffragio universale; è la fine della Rivoluzione. 1760 • Saper usare i principali strumenti di analisi del testo poetico e del testo narrativo • Conoscere il contesto storico-culturale e nei generi letterari del Settecento IGENERII PROSA SAGGISTICA E DIVULGATIVA L’opera che identificò lo spirito dell’Illuminismo fu l’Enciclopedia, insieme ad altri generi letterari come il trattato (lo Spirito delle leggi di Montesquieu, Trattato sulla tolleranza di Voltaire) e il pamphlet (Discorso sull’origine dell’ineguaglianza di Rousseau). Gli obiettivi centrali della prosa saggistica e divulgativa, diffusa soprattutto in Francia, erano: • la divulgazione delle idee illuministiche; • il rinnovamento culturale soprattutto attraverso la discussione di temi civili e sociali; • l’uso di un linguaggio semplice e chiaro, adatto al nuovo pubblico borghese. La prosa saggistica e divulgativa in Italia La prosa scientifica e divulgativa (rappresentata dalle opere di Beccaria e dagli articoli dei fratelli Verri pubblicati sul “Caffè”) si proponeva di diffondere idee e opinioni, esaminare problemi sociali, rappresentare i valori dell’iniziativa individuale. M.2 • Montesquieu, p. 50 • Rousseau, p. 53 • Enciclopedia, p. 56 M.3 • Beccaria, p. 93 • Verri, p. 90 TEATRO M.2 • Defoe, p. 59 • Swift, p. 65 • Voltaire, p. 68 LABORATORIO DI SCRITTURA 1 • Laclos, p. 211 Il teatro illuministico era fondato sulla scelta di argomenti contemporanei e sull’esaltazione della borghesia cittadina, allo scopo di educare il pubblico anche attraverso una recitazione realistica. 46 1. fatal quïete: la morte, il riposo voluto dal Fato. nto immago: immagine. Settece 3.2. corteggian: accompagnano. 4. zeffiri sereni: venti primaverili che portano il bel tempo. 5. aere: cielo. 6. inquïete: tempestose. 7. all’universo meni: porti sulla terra. 8. invocata: desiderata (da me). 9. le secrete vie: i sentimenti più intimi. 10. tieni: occupi. 11. sull’orme: sulle tracce. 12. al Nulla eterno: verso la morte, l’annullamento di tutto. 13. reo tempo: età malvagia, causa di dolori e di tormenti. 14. le torme delle cure: gli innumerevoli affanni. 15. onde... si strugge: con cui si consuma insieme a me. 16. dorme... mi rugge: si placa lo spirito combattivo che si agita con forza nel mio animo. Campoformio del 1797, con il quale Napoleone aveva barattato Venezia con l’Austria, in cambio di Belgio e Lombardia. L’insofferenza, la delusione politica e forse anche quella affettiva dominano il suo animo e lo portano a desiderare la morte, l’annullamento totale, la liberazione dalle sofferen- ze. Il sonetto Alla sera, collocato dal poeta in apertura della raccolta delle sue Poesie, è dominato dal mistero, proprio della sera, che acquista qui un senso profondo: «al progressivo scomparire dei singoli spettacoli della vita terrena avvolti dalla luce serale, che a poco a poco si spegne, si ac- compagna il progressivo separarsi del poeta dalle cure del giorno»(M. Fubini). Così Foscolo può contemplare se stesso e il destino degli uomini con maggiore serenità: la riflessione sul «Nulla eterno» non lo turba, ma lo induce ad accogliere, anche se provvisoriamente, la pace della sera. Forse perché della fatal quïete1 tu sei l’immago2 a me sì cara vieni o sera! E quando ti corteggian3 liete le nubi estive e i zeffiri sereni4, 5 10 e quando dal nevoso aere5 inquïete6 tenebre e lunghe all’universo meni7 sempre scendi invocata8, e le secrete vie9 del mio cor soavemente tieni10. Vagar mi fai co’ miei pensier sull’orme11 che vanno al Nulla eterno12; e intanto fugge questo reo tempo13, e van con lui le torme delle cure14 onde meco egli si strugge15; e mentre io guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier ch’entro mi rugge16. da Sepolcri, odi, sonetti, cit. guida allo studio PRIMA FASE. Cogliere il senso generale Leggi il testo in modo analitico, senza saltare parole o frasi. Individua i vocaboli che non conosci e chiariscine il significato con l’aiuto delle note o di un dizionario. SECONDA FASE. Riconoscere la tipologia e la struttura Qual è il tipo di componimento poetico? Verifica se è presente la divisione in STROFE e se è eventualmente riconoscibile la loro tipologia. La lirica si articola in due parti, una descrittiva e una riflessiva: prova a individuarle. 184 Sezione 1. Il Settecento TERZA FASE. Selezionare i contenuti Sottolinea nel testo le frasi, le parole chiave o i concetti più significativi, compresi eventuali elementi che ti sembrano rilevanti; prova a utilizzare diverse sottolineature a seconda degli elementi evidenziati e diversi segni grafici per indicare il livello di importanza delle informazioni. Individua i temi presenti nel testo (riportali anche nel Percorso antologico p. 162) e per ciascuno indica il passo, o i passi, in cui compare. Per esempio: il tema dell’analogia tra la sera e la morte compare fin dal v. 1; ricompare successivamente: dove? QUINTA FASE. Analizzare il testo Nella prima parte del SONETTO il poeta analizza il suo stato d’animo quando giunge la sera in due momenti diversi: alla fine di una serena giornata estiva e al sopraggiungere delle tenebre in una cupa sera invernale. Individua i termini o le espressioni che lo descrivono. In queste due diverse situazioni esterne, lo stato d’animo di Foscolo cambia o è sempre lo stesso? Nella seconda parte il poeta chiarisce perché la sera, immagine della morte, gli è così cara: possiede una potenza terapeutica straordinaria nei suoi confronti perché rappresenta il «Nulla eterno», l’annullamento totale degli affanni e delle sofferenze. Il «reo tempo» perde di significato di fronte alla morte; che cos’è che placa lo «spirto guerrier» del poeta? Definisci il tipo di linguaggio utilizzato: basso o alto, aulico, classicheggiante, ecc. Analizza il livello morfosintattico: categorie grammaticali prevalenti e organizzazione dei periodi. Ricerca in particolare le figure dell’ordine: INVERSIONE o ANASTROFE, ecc. e verifica se hai ricostruito correttamente i periodi nella tua parafrasi al testo. Nella prima parte del sonetto, il periodo complesso e lungo crea un ritmo ampio e disteso, nella seconda parte, invece, le frasi più brevi, corrispondono a un ritmo più serrato e incalzante. Verifica lo stato d’animo del poeta in entrambe le parti e da’ una spiegazione alle variazioni di ritmo. Fa’ attenzione al livello fonico individuando le figure di suono: ALLITTERAZIONI, ripetizioni di parole, ecc. Analizza il livello retorico e le figure di significato: PERIFRASI, METONIMIA, METAFORA, ecc. In questo componimento ne sono presenti alcune, prova a individuarle e a interpretarne la funzione nel testo. Procedi costruendo una tabella a due colonne: nella prima indica il numero del verso o dei versi; nella seconda la figura retorica e le parole o le espressioni che la individuano. Per esempio: nel v. 1 Foscolo indica la morte con una perifrasi, la «fatal quïete», cioè voluta dal Fato, il che rimanda alla sua visione materialistica della vita. Analizza il livello metrico-ritmico (il tipo dei versi; il ritmo determinato dalla successione degli accenti; RIME INTERNE; ecc.). Rifletti in particolare sulla funzione degli ENJAMBEMENT presenti nel testo spiegando se servono a mettere in rilievo determinate parole, oppure se incidono in modo rilevante sul ritmo, rallentandolo in corrispondenza di alcune immagini per adeguarsi al loro significato. Indica caso per caso quale delle due situazioni si verifica. La dinamicità della struttura e dei significati tra prima e seconda parte è sottolineata anche dal gioco delle rime: i verbi che indicano la situazione positiva della liberazione spirituale e psicologica del poeta rimano con verbi o sostantivi che indicano il negativo: per es. «fugge» rima con «strugge» e «rugge». Trova tu altri casi simili. Analizza la personalità di Foscolo quale emerge da questo sonetto, in particolare quando si riferisce alle «torme delle cure» e allo «spirto guerrier». Prova innanzitutto a spiegare queste due espressioni con parole tue e poi utilizza questi due elementi per delineare la personalità del poeta. SESTA FASE. Interpretare e approfondire Sulla base dell’analisi condotta, proponi un’interpretazione complessiva del testo cercando di mettere in luce il tuo personale punto di vista. Nell’Ortis Foscolo scrive: «Mi affaccio al balcone ora che l’immensa luce del sole si va spegnendo, e le tenebre rapiscono all’universo quei raggi languidi che balenano su l’orizzonte; e nell’opacità del mondo malinconico e taciturno contemplo la immagine della distruzione divoratrice di tutte le cose». Confronta lo stato d’animo di Jacopo con quello espresso da Foscolo in questo sonetto. Quali sono le differenze? Ti suggeriamo alcune domande che possono facilitare il confronto. • Jacopo e Foscolo meditano sul significato della sera o di una sera in particolare? • Il «Nulla eterno» di cui parla Foscolo corrisponde concettualmente alla riflessione di Jacopo sulla «distruzione divoratrice di tutte le cose»? • Quale effetto produce nell’animo di Foscolo la pace della sera? • L’«opacità del mondo» suscita in Jacopo lo stesso stato d’animo? Puoi eventualmente approfondire la produzione lirica di Foscolo attraverso letture critiche che trovi suggerite nell’Itinerario multimediale a p. 207. SETTIMA FASE. Organizzare e memorizzare le conoscenze a) Conoscenze testuali e intertestuali Organizza gli elementi chiave del testo e quanto emerso dai diversi livelli di analisi in una scaletta, in uno schema o in una tabella. Associa le informazioni selezionate a immagini, disegni, simboli o a qualunque altro elemento che possa favorirne la memorizzazione. b) Conoscenze extratestuali Sintetizza in una mappa le informazioni e le conoscenze che ritieni più importanti ricavate da eventuali approfondimenti (contesto storico-culturale, analisi di contributi critici, film). QUARTA FASE. Verificare la comprensione dei contenuti Fa’ la parafrasi del testo evitando di servirti delle note esplicative e alla fine confrontala con le spiegazioni al testo in modo tale da verificarne la correttezza. Modulo 5 L’autore Ugo Foscolo 185 guida allo studio • guida allo studio • guida allo studio • guida allo studio • guida allo studio • guida allo studio • guida allo studio • guida allo studio • guida allo studio • guida allo studio • guida allo studio • guida allo studio • guida allo studio • guida allo studio • I. Il Sezione 114 alla sera (1802-1803) (da POESIE) Il sonetto fu composto probabilmente tra la fine del 1802 e l’inizio del 1803. Foscolo si trovava a Milano ed era ancora fedele a Napoleone, ma della figura del generale avvertiva ormai tutta l’ambiguità: ancora fresca era la ferita inferta nell’animo dei patrioti come lui dal trattato di 1820 Competenze • Individuare le correlazioni tra contesto storico-culturale e tendenze illuministiche e preromantiche • Comprendere e analizzare la prosa saggistica e divulgativa illuministica e il romanzo settecentesco • Riconoscere in un testo le tematiche OBIETTIVI illuministiche e preromantiche Conoscenze • Riconoscere le scelte stilistiche • I caratteri della prosa saggistica e tematiche proprie di ogni autore e divulgativa dell’Illuminismo europeo e ricondurle nell’ambito • I maggiori esponenti dell’Illuminismo della codificazione del genere europeo e le loro opere MODULI E LABORATORI L’ILLUMINISMO O vedi pp. 6-23 • Riconoscere in un testo narrativo • Le caratteristiche contenutistiche le principali caratteristiche L’Illuminismo fu un movimento culturale nato in Francia e formali deldel romanzo agli inizi Sette- europeo della tipologia di romanzo settecentesco cento. I suoi princìpi fondamentali erano: • I maggiori rappresentanti del romanzo • la centralità dell’uomo; preromantico europeo e le loro opere • il primato della ragione e della libertà di giudizio, contrapposti alla tradizione e all’autorità politica e religiosa; • la fiducia nel futuro e nel progresso; • il cosmopolitismo (tutti gli uomini sono uguali) e il filantropismo (amore per tutti gli uomini); • il materialismo (l’uomo è un prodotto biologico mosso da piacere e interesse). PREREQUISITI Il genere caratteristico della letteratura illuministica fu il romanzo, che costituì il mezzo per diffondere idee e opinioni, per affrontare problemi sociali e per rappresentare i valori propri del nuovo pubblico borghese. Tra le caratteristiche del romanzo settecentesco ricordiamo: • il ricorso a personaggi concreti e realistici; • i temi legati al miglioramento delle proprie condizioni economiche e sociali; • il linguaggio vivo e semplice. Il romanzo nella stagione illuministica si sviluppò principalmente in Inghilterra e in Francia e diede vita a vari tipi quali: • il romanzo d’avventura (Defoe, Swift); • il romanzo sentimentale (Richardson); • il romanzo filosofico (Montesquieu, Voltaire, Rousseau, Diderot); • il romanzo libertino (Laclos). e possimppale, dov cone raggru antico. Per ese 4). O rtizione in rima (v. LESSIC sem ale, la ripa quartine, la i le paroleffinità di tipo a delle «belve» llo struttur le due Trascriv l’ide e all’a ue, a live a coincide con descrittiva: il suo 3 , in bas (v. 1) richiama (da ETTO seg è studio lve» • bile guida allo pio: «se a fase terz sue pie le nel 5 io a con ta – si riem si immerge ale selvagg second ci anim dice il poe quando entra ioni che pi semanti cuore – l’OSSIMORO) , quasi fosse unnto più si add espress ura e o are i cam re ini e le a nat osserva foresta deserta nascosto; qua onda parte il piansO: individu etto i term ietanti dell del poeta. 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L’età napoleonica 1796-1797 Prima campagna militare in Italia di Napoleone, conclusa dal trattato di Campoformio: la Francia cede all’Austria il Veneto ottenendo in cambio la Lombardia; nasce la Repubblica cisalpina. 1799 Il 17 ottobre Napoleone sale al potere in Francia con un colpo di stato. 1804 Il 2 dicembre Napoleone è incoronato imperatore di Francia. 1813 In ottobre Napoleone è sconfitto a Lipsia dalla coalizione delle potenze europee. 1814 Napoleone esiliato all’isola d’Elba. 1815 In marzo Napoleone torna al potere (“Cento giorni”) ma il 18 giugno è definitivamente sconfitto a Waterloo. 1821 Il 5 maggio Napoleone muore a Sant’Elena. L’Europa e il mondo di riferimento Per orientarsi nei movimenti culturali Alla fine delle sezioni cronologiche, i Laboratori di Scrittura permettono allo studente di costruire le competenze utili alla stesura delle tipologie B, C e D della prima prova d’esame. I contenuti e gli schemi operativi si rifanno a1 crittur a quanto presentato nella Guida allo studio io di S r o t a r LdS Labo e all’esame di stato e nel CD allegati al volume. Il SONdue parti: la primLa prima parte dolce tristezza nine. ta in di una cupo sile Competenze • Individuare le relazioni tra mutamenti sociali, movimenti culturali e generi letterari • Cogliere differenze e analogie tra poetiche, autori e opere • Capire rapporti di derivazione e di opposizione tra le varie tendenze letterarie 1780 ROMANZO Gli esercizi, suddivisi in comprensione, analisi, approfondimento, e distinti per livello di difficoltà, suggerito da un pallino o due pallini, (minore o maggiore difficoltà) prevedono anche verifiche di lessico e sintassi. • L’evoluzione del ruolo della letteratura e il suo rapporto con la società L’età napoleonica 1796-1797 Prima campagna militare in Italia di Napoleone, conclusa dal trattato di Campoformio: la Francia cede all’Austria il Veneto ottenendo in cambio la Lombardia; nasce la Repubblica cisalpina. Il Settecento: saggistica e narrativa I moduli di genere, suddivisi in produzione italiana e produzione straniera (L’Europa e il mondo), sono introdotti da una breve scheda, Per orientarsi..., che ripercorre i principali contenuti della cornice e offre, al tempo stesso, un collegamento schematico tra la storia della letteratura e gli autori antologizzati; tale scheda nei moduli L’Europa e il mondo mira a evidenziare il collegamento con gli autori e le opere della letteratura italiana. l testo orare su SI Per lav AN ALI • Le conseguenze del pensiero illuministico sulla produzione letteraria dell’epoca e i generi, gli autori e le opere più rappresentativi dell’Illuminismo • Il recupero dell’arte antica nel movimento neoclassico e i generi, gli autori, le opere più significativi del Neoclassicismo • L’affermazione della sensibilità preromantica e i generi, gli autori, le opere più significativi del Preromanticismo © RCS LIBRI EDUCATION SPA Il Settecento sezione 1 M O D U L O Illuminismo, Neoclassicismo e Preromanticismo Sezione 1. Il Settecento Prima prova, tipologia B Ambito artistico-letterario ARGOMENTO: Donne dal “multiforme ingegno” • Saggio breve GUIDA ALL’ELABORAZIONE 1. Individuazione delle consegne e della situazione comunicativa b. Definire la destinazione editoriale, le scelte lin198-157, i- e il registro la Gu pp. 147guistiche 1b. Proposta di destinazione editoriale: rivista storicoculturale. mAlle -212 del e alalla co 199, 211 scrittura puoi guida ni sulle da alla e di stato, zioande 2. Elaborazione tratta le dei documenti dom esercitazio rticolal’esam del e una r pa dati di trovar completa uire. . corre ilizzati pe stato, in seg ia B) ne più ure enti, a. da Leggere, interpretare i documenti e sintetizzar2a. ut polog di cum me di sere proced le (ti sa do ra es ti su na ll’e o ne i contenuti • Documento 1: la marchesa di Marteuil come libertina, en on a de gior r la ste tualità I segu ne, poss prov o di grazie alle sue capacità e alla sua intelligenza... ne pe ima at ticol sio lla pr pren un ar di riflessio tema di i che po• Documento 2: l’imperatrice Maria Teresa è un fulgido gie de eve o tiv un unti era di tipolo ggio br sp o op esempio di sovrana illuminata e di impegno... C) mi sa oltre, re un rono, in (tipologia e gli sche ti. • Documento 3: la pittrice si rappresenta accanto al buch ra o off oric rtiamo an gli elabo Essi sto della dea Minerva perché intende far capire... ma st po ra de su b. Effettuare un confronto tra i documenti e ordi2b. un te ia D). Ri lla ste log ne stabiliti narli in basenz a io criteri (tipo aiutare ne Analogie Differenze o a disti a ruotrann senz e legat re deltutti, • Tutti i docu- • Il documento 1 è una lettera tratta gno” re re a per no e inge lianz no ad esse une sig salotti menti sono re- da un romanzo, il documento 2 è m ag or gu o ultif i l’u inua zione alc nei lor la diflativi a figure un passo di un saggio, il docudich cont i dal “m o ecce imatric ano per riven le donne o ne femminili; tutmento 3 è un autoritratto; nn Fa an er Don minism secolo bblica. proprie adop te appartengo- • il documento 1 mostra la donna te di ti, si e l’Illu l XVIII dota ta e pu , vere e illan stant ne no al XVIII se- spregiudicata, senza scrupoli, tesa dicate, dalla faa priva rghesia Colte e br Nono o, anche bo lla vit li. ss colo. al libertinaggio e alla ricerca del pispregiu poste te ai di se ginali ne lla ricca cultura minili atene” im obbedien Bati o. de acere, il documento 2 analizza la o ia. nt li mar crazia e e dibatti minism figure fem no le “c m solta llu po to ni figura della sovrana illuminata, il tono foe, o a l’aris ersazio cipi dell’I esentano che rom ccube o de di au su pr di De ità e nv e, documento 3 presenta l’artista coli prin terarie l comun vota, o gran manzo di co ltern let men ro re de ne de ta e raffinata. suba proprie di fusio sse opere ali fuori da lie o mad io più o monimo nno one az Le ste intellettu figlia, mog uno sp ista dell’o condizi che sara ... ... rsi ro za tà on quali (ruolo di per crea protag no la lo uaglian ug o) ia ders, riscatta ed an migl dell’uom tà oll Fl liber che i 3. Raccolta delle idee 3a. voler nsare a M ardson, igenze di la es ia, ch igl • Documento 1: fare riferimento alla concezione della sta pe a di Ri realtà le e. e la fam su l loro a. Elaborare em integrare attraverso le donna nel periodo dell’Illuminismo (la donna colta, Clariss no nella frances e i contenuti i co tta ne proprie conoscenze ed esperienze di studio religion non più soltanto la giovane ingenua e sognatrice, ma e su tem proie voluzio della tà. letter Ri otaanche...). enza o a rif della socie teuil, pr coizian , l’influ se nella 1), Mer • Documento 2: sulla base delle conoscenze storiche nne in religiosa)4. Progettazione es a di ento breve Frie i le do menti e oppr cum del saggio ches e stesura acquisite, riflettere sull’opera di Maria Teresa in cami Lum à (civile famiglia è la mar s (cfr. do da Paolo (cfr. I docu de rit lla to clo po educativo (apertura di nuove scuole...), colleganpo ll’età rata fmann ini de all’au de La dell’elaborato l tem 5. Revisione ati celeb rio ne dola ai principi illuministici di... Prop inazione agli uom ativa de oderlos Austria, lika Kauf termin de se fic Ch rd sa d’ ice Ange sentano , l’assoluti• Documento 3: confrontare l’autoritratto con la pittusubo sottomes e e signi olose di Tere6. Riscrittura dell’elaborato ttr re ric za lar re ia pi pp en ra neoclassica (vedi p. 431). esse rtico lazioni pe ce Mar 2), e la o” ra pend ra pa Re gegn ratri mento l’indi e in lle Figu pe e cu m l’im sta de aggio goni e lo sono io (cfr. do multifor lib ertin 214 Laboratorio di Scrittura 1 al il gg m : “d e o sa sì co esca un su 3). Donn ttecent cultura. se si in to della men cietà docu della so l’orgoglio tti o, aspe uminat ill 1 smo di ratorio Labo ra Scrittu 210 Un fondino colorato contraddistingue gli esercizi o l’intero apparato didattico di Guida allo studio, ideati per aiutare lo studente nella costruzione graduale delle competenze. 0040.presentaz.qxd 29-11-2007 9:44 Pagina V per argomenti mitologici, il gusto per raffigurazioni nitide, armoniose e dal forte rilievo visivo; il massimo rappresentante di questo filone è lo scultore italiano Antonio Canova (1757-1822), la cui produzione è quasi interamente ispirata alla mitologia greco-romana (Amore e Psiche, 1793, vedi pp. 432-433; Dedalo e Icaro, 1777-1779; Le tre Grazie, 1812-1816, vedi p. 208). • il Neoclassicismo rivoluzionario, che esalta Atene, Sparta e Roma come modelli di vita repubblicana libera, casta e virtuosa, cercando di farne rivivere la simbologia e gli ideali. I rivoluzionari si identificavano negli eroi antichi, cercavano persino di parlare e vivere come loro e seguivano uno stile di vita austero e sobrio; un esempio eloquente di questa tendenza è offerto dalle opere pittoriche di Jacques-Louis David (1748-1825) Il giuramento degli Orazi (1784; vedi pp. 434-435) e Il ratto delle Sabine (1799). • il Neoclassicismo imperiale, maturato durante l’età napoleonica, che non esalta più le virtù repubblicane e libertarie ma tende ad assimilare il regime napoleonico alle forme imperiali romane. La letteratura del Neoclassicismo imperiale celebra i fasti del governo napoleonico e usa un linguaggio enfatico e solenne, come avviene anche nell’arte: le statue di Marte pacificatore (1803-1806) e di Venere vincitrice (1804-1808) di Antonio Canova, per esempio, dietro l’iconografia classica, intendono in realtà esaltare Napoleone e la moglie Paolina Borghese. Movimenti culturali Il Neoclassicismo Il “bello ideale” Lo studio della letteratura e degli autori è facilitato da mappe dei concetti, schemi riepilogativi, carte, linee del tempo, autovalutazioni (con risposte alla fine del volume). Il percorso antologico è ricco di schede di confronto tra autori, opere, poetiche, personaggi, temi, sia avviate, sia completamente svolte come modelli per lavori analoghi. Sono presenti anche schede di approfondimento su metrica e narratologia, visualizzazioni che illustrano dettagliatamente le più importanti tecniche narrative, schede Letteratura e... che attualizzano i testi collegandoli a cinema, musica, fumetto, attualità, e propongono ulteriori spunti operativi per la tipologia D. Non mancano schede Per il ripasso: in sintesi, che ripercorrono i contenuti fondamentali presentati, l’Itinerario multimediale e una pagina Per l’interrogazione pensata come un aiuto per lo studente, in cui sono suggeriti gli argomenti più importanti da ripassare. La concezione dell’arte neoclassica Le diverse tendenze del Neoclassicismo 24 Classico Nella seconda metà del Settecento si sviluppò in Europa il Il termine classico ha molti significati, Neoclassicismo, un movimento artistico così chiamato per- ma quello prevalente nel XVIII secolo ché direttamente ispirato all’arte classica, che divenne ben era quello di “scrittore esemplare”, modello di lingua e di stile; solo in seguito presto una vera e propria moda destinata a coinvolgere tutti passò a indicare tutto ciò che era attigli aspetti della vita pubblica e privata. La sua nascita è stret- nente alla cultura greco-romana. tamente legata al rinnovato interesse per l’antichità e all’entusiasmo suscitato dal ritrovamento di preziose opere d’arte affiorate durante gli scavi archeologici di Ercolano (1738) e di Pompei (1748). Il maggior esponente del Neoclassicismo fu il tedesco Johann Joachim Winckelmann (1717-1768), al quale si deve il concetto di “bello ideale”, da lui identificato nelle opere artistiche realizzate dagli antichi. Egli vedeva infatti nell’arte classica l’espressione di un ideale di bellezza che esaltava la serenità, l’armonia, la semplicità, la calma, la contemplazione dello spirito nel totale dominio delle passioni. Il “bello ideale” teorizzato da Winckelmann era riferito principalmente alle arti figurative, ma le sue riflessioni ebbero una grande influenza anche sulla letteratura, perché promossero il gusto per una scrittura chiara e incisiva, con riferimenti costanti al mondo ellenico e alla mitologia greca e romana. Mappa dei concetti Il Neoclassicismo Le teorie artistiche di Winckelmann ebbero una grande influenza sull’evoluzione delle poetiche neoclassiche. È possibile riassumere alcuni dei punti fondamentali del suo pensiero: • l’arte classica, soprattutto quella greca, esprime il “bello ideale”, il risultato di un’operazione dell’intelletto dell’artista, che riesce a trasfigurare la realtà umana; • la materia, per l’artista, è solo il mezzo che rende visibile e sensibile il “bello”; • il “bello ideale” appartiene al regno della «bellezza incorporea» e «soprannaturale» perché è l’espressione dell’anima dell’artista che «oltrepassa di molto le forme della bella natura». La bellezza ideale non esclude la rappresentazione delle passioni, purché esse siano affidate al controllo della forma che le sublima in una compostezza superiore («nobile semplicità e quieta grandezza»). Il Neoclassicismo fu un movimento che influenzò gran parte dell’arte e della letteratura della seconda metà del Settecento; al suo interno è possibile individuare alcune tendenze particolari: • il Neoclassicismo illuministico, in cui lo stile nobile e classicheggiante si accompagna a temi legati all’impegno civile e politico oppure alla critica dei vizi e del malcostume sociale; questa corrente interessa soprattutto l’Italia e il suo principale esponente è il poeta Giuseppe Parini (17291799); • il Neoclassicismo archeologico, diffuso soprattutto nella letteratura italiana ed espresso attraverso la predilezione “Bello ideale” (arte greca) Recupero della civiltà classica Movimento artistico-letterario che influenza la società europea Francia Mitologia Armonia, semplicità, serenità, dominio delle passioni Espressione dell’animo dell’artista Neoclassicismo rivoluzionario: considera Atene, Sparta e Roma come modelli di virtù repubblicana (David) Neoclassicismo archeologico: predilige argomenti mitologici e si ispira alle rovine di Pompei e Ercolano (Canova) Neoclassicismo imperiale: assimila il regime napoleonico all’impero romano (Canova) A. Canova, Venere italica (18041812). L’adesione alla poetica del Neoclassicismo, già evidente nella scelta di un soggetto mitologico, è qui espressa dall’effetto complessivo di armonia, compostezza e grazia, da cui ha origine il “bello ideale” teorizzato da Winckelmann. Cornice storico-culturale Modulo 1 Sezione 1. Il Settecento Italia Neoclassicismo illuministico: stile classicheggiante, temi civili e sociali (Parini) Esaltazione dell’antica Grecia e dell’antica Roma Confront o tra autor “Il Illuminismo, eiPreromanticismo lusionNeoclassicismo i” e “in ganni” in Fosc olo e Le opardi Foscolo e che esp Leopardi sono rimono, accomuna però, in guente ti da una schema visio , avvio performe diverse. Tali asp ne pessimistic il lavoro di confron etti vengono a dell’esisten za, sintetizzati to tra i due aut nel seori. FOS COLO Adesion e al mat meccan erialismo icistico • Pessim ism alla delu o legato • Titanismsione politica (Ortis) o LEOPAR DI 25 “matrigna contro la ” che ingann a va la sua quale più volte l’uomo e Leo voce nei Grandi pardi leidilli. “Illusioni ” e “ingan ni” Si spiega che i due così il diverso significa nobili valoautori attribuisco to no ri dell’es (amore istenza ai più , glo finiti “illu ria, libertà, bell umana sioni” ezza), de“Religio ganni” da Fos ne delle da colo e illus vista com ioni” “inpossibile Leopardi. Per • Pessim ism dell’uom e conquista della nat superare le il primo, è (Grandi o cosmico o (Sepolcri rigide ura agg ) • “Ingann idilli) leggi sioni che rappan i” dosi alle dall’«ar giovanili sma Ruolo dell mo e che illuminano la illuscherati ido vero vita • Virtù eter a poesia (Sep » (A Silvi sentate , nei Sepolcri, ven dell’uoa) olcri): come con • Funzion natrice gono pre umana. e civilizza Pessim he Solo la quiste della civi trice ism ero, anc he “religio sioni”, ltà • Titanism o eroico (La ne chi è pov res ginestra mentre nte, ha ben poc dell’arte a immortale delle illu): • Fratellan o o. oce za tra gli se inn lità di provarl zionPes i sim eternat e della poesia dal potere uomini rice dell ocia e pes ismo individ sibi (fun ass pos le zion ual o, sim a tore poesia) te e cas e l’uomo ismo sto , In ogni zionali che si batconggior parunrico ciclo con a sopportare può aiutaMaterialis e Fos . La ma interna diritti umaniSia l’id colo che tinuo di re la vitasi predilige com ntutto dist e pessim mo meccanic vita e di ea di un unanon no per i a di morte visi dei pae piccagione, affia e- one del Leopardi elab istico ismo cos meani? orano ai posteri rugge e cancell morte che ca,colp mondo tro la peninzione tra mico che que l’im a fucilazione o i sto-rifiu a, Le travagli pessim Diritti um insi civilizzatri esempi virtuos lasciando gressi fanno distocenti, ma istipro cata dallplotone. Secondnegresso ta l’idea di ine tano Fos ate vicende per i che la giue felicità Pochi pro vita voli e inn cipio l’Ill Il pessim ce della poesia) (funzione so di Am diante sonali por umdev sostenuta bile materi colo e Leopar inisemo anni, dati in posses al (che, quinsul prin può e non ismo cos . no 250 di si . alis lo ad Me dal di ven spinge mico di mo me ade ntre la Fosacolo a di qua a starnation Becinvece stizia nonarsi in ciec ccanicistic rire al sti posizio - teoria sec A distanzggio di Cesare trop- sty Inte riscono solo 2006 a conside Leopardi delu ond zazionèi strettamente ne «un valori o, una sion aniz trasform le org e te, itica legata alla il messa lta ancora, pur alità. di, si rifeufficiali), nel eno perpet o la quale il vinezza, come “ingann rare quedi sto fronpol seguita detta. Tra i” e e distruz uo circuito di mondo è pof su queCam caria risu mmatica attu anità tistiche e eseguite alm alorm nel scherati destinati ad ess della gioio (1797) al trattato pro ion nelrna più attive titation i, l’um ssi sono statdanne a mortestato Inte po, di dra dall nism sottopost e», costituito duzione 4 ad ogg è accadu a realtà dell ere smaCaino: o delle Ult e si risolve Jaco Amnestyo tocc hipo Dal 176 piuto progre pi, 1591 con, omicidi di o, ola vita, com ime lett mazion a a una continuda materia Ort /ho Nessun w.a ere di vero / tu, to a Silvia («all’ap e. origineest y.itis, quella di e ha com i in tutti i camolo- mondo li si eliminan l’esistenza Questa concez a trasforLeopar dal con ww mn misera, parir del lmente i qua tecn tml rea acc di tras con è alla tati ex.h straordinar cad ion ha adr si di WWW to e nega esti una à anc tra alle dicina chi anche tuale e me/ind di illu tocichi sion uno estremo, he a lui («p ») e come dalla mee comunicazionipassi tre a iato di reati, identi afferma dimensione da una antichi, dogna w.n,ess e erì spir ww hi um che nat cch mo / diss dall l’in ich’e ura ano poc ma derni, anche il ganno gia, terno io A se stes beniè ricauo.it ntali, ma ben lontani innocenti, sa/del genere cain mi cred so, vv. meccanichsoggetto alle scienze, noscimento del . A molti , malati mesunte orm 2-3) Leo ei» nario sta progre proposiesso, da quell’oai, a sottolin e che regolan stesse leggi un pardi approd . Malgrado ciò , nel ricodella vita umanasi in politici adultere o prenni cui to di amfeli questo oeando, l’es a, nella rigidei , pessim cità. È rsooli Picc in partico o l’universo, spetto i, sono 69 i paeanco- donne azzi minore suna le giurie. A casi più clam fu Ve lità Gin ism a il dell idil estr per o ero tem i, ’uo to da un a, dei lare iodo tutt’ogg a di morte è ni de- tali, rag e data neso. tip. Dli.– to, uno li ultimi decenn O.J. la natura mo di fronte al , la fragiorgoglioso ico caratterizz a 1a prova, generale rimarca . cui la pen tra essi, alcu a, Ci- non vien di recuper rosi deg etto “caso di re di oltre, app Leopardi si spinpotere delil distac titanismo – atono per di ordine eric idd perbo e possibilità che co dal ra vigente: dia di il cos n”, ex giocato che si bat ssia, Uniti d’Am scio cosmic rodando a un ge ancora «secol e, in setti umani: pso gli Stati ia e la Bieloru arte- Coloro ione della pen o fia progre cco» e dalla pessim suericano alcuni Sim nel ta dei diri ismo verso: l’infche coinvolge na e Ind mente appbene l’aboliz insistono su il pri- football amre: Simpson, del Car di carta so appellossista – e da un sua filosol’in potrà rte ali, seb atto to ritti creature elicità è comune tero uniividuo geografica uropa ’Unione mo ti fondament anche la guito, venne accusa a mo- 310 mini, affi alla fratellanza commosed è cau ssun ind sto a tortura a tutte le pun nente all’E nch te dell tra li è che a di un 1995, omicidio dell un «Ne re sottopoSez sata ipar é gli qua ia ion si pun «so dalla nat uoa e di lice mo dei colpevolezz non facc Il prim ento o e 2. ura l’«e cial catena» uniscano in una Brown, a, Ro- esse essere dup licata o Ottoce mane o a trattam per con mpia nat ltim Europea.i con cui è app ndo palese uo non può quale glie, Nicole nto - o i crudeli, inu l’articoquest’u trastare ura». ta zion I metod di morte nel mo nte: individ con la morte, sso. amico di an. Nonostan ne nti», reci la pena considerevolme“me- punita il reato commete dal nald Goldmfossero schiacdegrada a Dichiarazio 5 dell ti umani, variano più asettici e l’inie- che sia principio par suno te le prove pson fu assolto av- lo ersale dei dirit mbre si va daiati” – come gli al- Questoposto che nesidere i cianti, Simbilità dei suoi riuniv 10 dice presup rebbe ucc ttata il emblea genezie all’a cessivamente dicalizz le usata, tra gra ado are edov form te ’Ass o suc o stes zione leta ni stati nordam 1948 dall e Nazioni Uni dini e tras istra- vocati; evole dell – ai stat artemala a suoi citta ta l’ammin e a tenuto colp un processo ci-tri, da alcu sso tale te rale dell det dal Gua era Oltr ma spe ricani e i, come la cam ri”, in vendella giustizia. alcuni so reato in soltanto con (ONU), e evidentemen si ne miliopiù lent più “spettacolaa, ai zione noto come in sia vile, ven pagare 33 o ticolo vien anche da pae o gas, dai sedia elettricdeca- ciò è la giustizia nonmol- dannato a di risarciment . disattes carta, aderisconoil a come la itivi come la in di- paesi per tutti”, ma erosa ni di dollari delle vittime 2007 che, sull giugno enpiù prime – eseguita lapi- “ugualeclemente e genmente alle famiglie e di O. J. Sim nu. Nel pres he ha all’O zion la ano pitazion si arabi –, ne. Il to più è sufficiente cau- L’assolu scalpore anc teerno itali sione Euversi paee l’impiccagio più con chida pagarsi una ema- pson fece o motivo, trisan- gov alla Commis per la dazione del metodo a- ricco o avvocati estr rare per un altr o: dimostrò e tatoea un documentozionale rica not rna primato io va alla Somna- zione abili nel manov mente volta all’Ame , se i rop ratoria inte rte; credi mente pla il pug sanguinar cora una intero che li Sta- mo a pena di mo a riucontem o per toglieiativ ndo dell che deg lia, a al mo sta iniz metod a morte soprattutche que ottenere qualcos le come bracci dell dirit non à ad pullulano ti Uniti sone di colorehe da scir salvaguardia deile tue to di perntemente ricc tizia, nella ani? Esprimi ento, sufficie gire alla gius può ti um i sull’argom enion osc ente poter sfug un opina base delle con ite la ricco e pot sull tram un nero la legge quanto ouisite e pers acq irar re ze agg paesi le tue lettu film o di bianco. za, in molti genescuola, di visione visive. In sostantali, è regola ennali, la sioni tele occiden chi è ricco o pota ditrasmis rale che bene o male, nza te riesce,re la sua innoce 97 mostra ional in Pessim ismo stor (Piccoli ico idilli) ità e... attual tteratura L& Le ty Internat da Amnes Italia indetta ura. ecento in tazione Manifes ra, contro la tort sia del Sett ica Prosa e poe Inghilter I generi La prosa illuminist 3 Modulo PER L’AP Itinera PROFONDI rio mu ltimedi MENTO ale GIACOM O LEO PARDI WWW In entrambi i volumi è presente un inserto di storia dell’arte a colori, che collega la produzione artistica alla cultura e alla letteratura, arricchito da un percorso tematico per una lettura guidata delle immagini. Lin • Biogra k: documenti it.wikip fia, opere e arge dibattiti • Su Ital edi ialibri una • Il sito a.org/wiki/G omenti correla nito: recension www.le ufficiale Leopariacomo_Leopa ti: www.italia e dell’In opa rdi di.it: filibri.net/o • Il sito rdi.it/ • Una pere/in sch www.m ufficiale del Cen villaggio eda di lettura finito.html ercu del Sab • Per legg rio.it/as/le tro Nazionale www.le : ato del di Studi tter www.class ere tutte le opardi/ Leopardia 1.htm atour.it/tesin opere crit icita e/A06l ni: liani.it/ • Per sca • Due eopaG0 index120. iche sull’autore Guida allo studio di Giacomo Leopardi poesie www.liberricare le ope htm ine : poe dite re: ta: e scherz • La poe liber.it/bibliot Al punto 1 della seguente scheda sono riportati gli argomenti chiave con l’indicazione www.colle ose del it.wikip tica di Leopar eca/l/leopard • Appunt zioni-f.it/leop_ delle pagine del testo in cui sono trattati, come aiuto per l’interrogazione. edi i/ ined.html • Il pen a.org/wiki/Gdi: www.netp i, ricerche e Al punto 2 potrai ricostruire il tuo percorso antologico inserendo nella tabella gli elementi siero filo iacomo tesi www.filoso _Leopa sofico sina-su rolive.com/tes ne: che caratterizzano i testi studiati (scegliendoli tra quelli suggeriti o indicandoli tu stes• Aforism fico.net/giacodi Leopardi: rdi_(poetica) ricerca.stu-Giacomo-Leop ine/italiano/T so); se lo spazio è insufficiente, puoi riprodurre una tabella uguale sul tuo quaderno. moleop e it.wikiq i: ricerca. denti.it/risors ardi.html ardi.htm uot studenti.it e/c • Per arti e.org/wiki/G /leo opardi/ par /risorse/c www.croncoli e approfo iacomo_Leopa /giacomdi/1/ • Tesi on-1/ o+le rdi • La pag ologia.it/stori ndimenti: correla line sull’autore ina a/biografi e argom Scienze dedicata www.te ti: e/le enti sion www.ems Filosofiche: a Leopardi su opar2.htm ?n=Leo line.it/news/pe (p. 278), pessimismo cosmico e teoria del piaceEnciclo La vita, le opere, il pensiero, la poetica pardi+Gia rso • Sullo f.rai.it/biogra ped • nag Per visi ia Multim gio.jsp fie/ana re (p. 279), pessimismo eroico, solidarismo e titatare il Par como www.e stesso sito ediale del gra mo Leo La vita: l’ambiente familiare e recanatese; la formazioco Lettera le nismo (p. 281); natura benevola e natura matri- • Per msf.rai.it/gril, La poesia del fico.asp?d=29 www.parc pardi: rio Giacodolo lo/t un ne; la conversione letteraria e la conversione filosofigna (pp. 277 e 281); xoomer.virarticolo di apprasmissioni.asre: Giacomo Leo • Per visi hiletterari.com p?d=54 pardi: rofondi ca; l’amicizia con Pietro Giordani; il tentativo di fuga gilio.it/b Stile: la poetica del vago e dell’indefinito (pp. 278- spazioi 3 mento www.giacotare Casa Leo /leopardi/ rdeb/Leop nwi da Recanati; il viaggio a Roma; i diversi soggiorni (a • Su Rep nd.libero.it/le a/leopa e pagine critiche 279); la canzone libera (p. 309). • Per ved moleopard pardi a Recana ti: : ere il ma i.it/ Milano, Bologna, Firenze, Napoli; l’amicizia con Anwww.re ubblica Lettera tteraturait/an.htm dell’Infinit pubblic nos tolo ria crit l’ar gia/ • Dall’ar alettera tonio Ranieri: p. 274. to orig ticolo Ma leopard www.liber o: ria. inale chiv liber.it/ nella rico io del Gazzettit/GiacomoLeol di vivere in Giai.htm Le opere maggiori: infinito bibliot rren como Leo pardi.h ino lab.cha • Una rice/html/manos eca/l/leopard Epistolario: lettere ad amici e intellettuali; testitm pardi: ss.utoro za dei duecen , un articolo pub i/l_ 2. Il tuo percorso antologico to nto.ca/ www.ta tta gastronomcri.htm monianza delle tormente vicende della sua vita rescentre/anni della nas blicato il 29 giu ccu gno 199 italian/29 cita del poe ta_id=242inistorici.it/ricica di Leopardi: Contenuti: politici, storici, autobiografici, mitologici. (pp. 276, 287); 8 etta giugno.htm ta: &ricetta_d .php?ricet Personaggi: reali, mitici, simbolici. Zibaldone: diario con ricordi, meditazioni su vari ove=4 l Ambientazione: realistica, fantastica, immaginaria, temi; vi è espresso il pensiero e la poetica leoMu • Una sica simbolica. pardiani (pp. 277 e 290); pag del poe ina in cui trov Temi: la caducità delle “illusioni”; l’impossibilità, per Canti: raccolta di canzoni (civili e filosofiche), idilli ma sinf pardi, che onico A erai il libretto l’uomo, di conseguire la felicità; il rapporto tra incon(piccoli e grandi), Ciclo di Aspasia (pp. 275-276, Giacom il compos scagni o Leo sapevolezza e felicità; l’infinità dell’universo, fonte di 294-295); www.m compose in itore Pietro Ma ono asc gioia interiore; l’amore infelice e doloroso; la natura Operette morali: prose incentrate su temi imporbretto agni.org/workre del poeta: s/leopa del piacere; la natura matrigna; la necessità della fratanti quali l’infelicità dell’uomo, l’ostilità della naturdi/li tellanza; la critica alla società del tempo; il rapporto ra, le vuote ideologie del secolo XIX; cupo pessimitra la memoria e la morte. smo (pp. 276 e 329-330). Stile: metro (dei testi in versi); tipo di lessico; tono e Il pensiero e la poetica ritmo; sintassi; figure retoriche; poetica del vago e Credenze e ideologie: pessimismo storico (pp. 277dell’indefinito. 279), poesia di immaginazione e di sentimento Per l’interrogazione 1. Testi studiati Contenuti Personaggi Ambientazione Temi Stile C.D. Frie drich, Un uomo e una Modulo 8 ……………………… ……………………… L’autore donna dav anti alla luna , 1830-35. Giacomo Leopardi ……………………… ……………………… 345 ……………………… ……………………… 346 6 Odilon Redon, L’occhio come un pallone bizzarro si dirige verso l’infinito, 1882, litografia, Parigi, Biblioteca Nazionale GUIDA ALLA LETTURA 2 Osserva la litografia e, partendo da sinistra verso destra e dal basso verso l’alto, descrivi con precisione la collocazione nello spazio delle figure e degli elementi naturali (ci sono alberi o piante? sullo sfondo è visibile qualcosa? con che cosa è costruita la mongolfiera? ecc.). 3 Ti sembra che la raffigurazione del paesaggio suggerisca un atteggiamento di riflessione nell’esecuzione dell’opera o, piuttosto, una rapidità tipica della pittura impressionista? 4 Qual è, a tuo parere, il significato simbolico della testa che forma la base della mongolfiera? Che cosa vuole simboleggiare Redon attraverso l’immagine dell’occhio? Percorso tematico 1 461 Sezione 2. Il primo Ottocento Il CD allegato al volume 1 è arricchito anche da un recupero grammaticale e dalla sezione Il piacere di leggere, che propone testi di paraletteratura piacevoli e coinvolgenti (vedi indice a p. 760). 0050.indice.qxd 5-12-2007 16:06 Pagina VI INDICE GENERALE Per orientarsi nella terminologia di base Sezione 1 – Il Settecento Modulo 1 – Cornice storico-culturale Illuminismo, Neoclassicismo, Preromanticismo Il contesto storico-politico Il contesto socio-economico LETTERATURA E... ATTUALITÀ Il sapere condiviso, dalla pergamena alla rete 58 4 6 Tendenze letterarie La letteratura illuministica 17 Movimenti culturali Il Neoclassicismo 24 Tendenze letterarie La letteratura tra Illuminismo e Neoclassicismo 26 Movimenti culturali Il Preromanticismo 29 Il romanzo nella stagione illuministica W. Defoe, Robinson Crusoe Il primo pane di Robinson LETTERATURA E... CINEMA 37 J. Swift, I viaggi di Gulliver Perché gli uomini si fanno la guerra Voltaire, Candido Il migliore dei mondi possibili Il genere: i caratteri del racconto filosofico PER IL RIPASSO IN SINTESI WWW 38 PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale 42 Per l’interrogazione 44 J.W. Goethe, I dolori del giovane Werther Werther e la natura J. Austen, Orgoglio e pregiudizio Una goffa proposta LETTERATURA E... CINEMA Jane Austen e il grande schermo Il Settecento: saggistica e narrativa e nei generi letterari del Settecento WWW 46 La prosa saggistica e divulgativa C. de Secondat de Montesquieu, Lo spirito delle leggi La dottrina dei tre poteri VI Indice generale 50 51 63 65 66 68 70 73 Il romanzo di gusto preromantico Modulo 2 – L’Europa e il mondo Per orientarsi nei movimenti culturali 59 61 Robinson Crusoe e il mito del naufrago Tendenze letterarie La letteratura preromantica 31 AUTOVALUTAZIONE 53 54 56 57 2 Cultura e letteratura Movimenti culturali L’Illuminismo J.J. Rousseau, Discorso sull’origine dell’ineguaglianza L’uomo selvaggio vive sereno e appagato D. Diderot, Enciclopedia L’origine delle arti 74 76 78 79 80 PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale 83 Per l’interrogazione 86 0050.indice.qxd 7-05-2008 12:51 Pagina VII C. Goldoni, La locandiera La locanda e i suoi avventori Le malizie di Mirandolina Il misogino sedotto Modulo 3 – I generi Prosa e poesia del Settecento in Italia Le tecniche narrative: le forme colloquiali Per orientarsi nei movimenti culturali e nei generi letterari del Settecento 88 La prosa illuministica LA CRITICA. GOLDONI INTERPRETE DEL SETTECENTO WWW P. Verri, Il Caffè Nasce un nuovo giornale C. Beccaria, Dei delitti e delle pene L’inutilità della tortura 90 91 93 94 127 127 133 138 142 148 PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale 149 Per l’interrogazione 150 Diritti umani? Pochi progressi 97 98 No alla pena di morte La poesia tra Illuminismo, Neoclassicismo e Preromanticismo G. Parini, Il Giorno Per orientarsi nella metrica. Versi e accenti ritmici Il risveglio del giovin signore La sfilata degli imbecilli V. Alfieri, Rime Tacito orror di solitaria selva WWW Modulo 5 – L’autore Ugo Foscolo 101 103 105 109 112 113 La vita Le opere Il pensiero e la poetica AUTOVALUTAZIONE PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale 115 LINEA DEL TEMPO Epistolario Lettera di addio a Isabella Roncioni Alla famiglia Per l’interrogazione 116 LETTERATURA E... ATTUALITÀ I “senza patria” del terzo millennio Ultime lettere di Jacopo Ortis Tutto è perduto LETTERATURA E... CINEMA N. Io e Napoleone Il bacio La teoria del racconto La locandiera di Goldoni L’autore. Carlo Goldoni LINEA DEL TEMPO 118 122 Il quadro storico-culturale. L’epoca di Goldoni 123 Mirandolina, l’astuta imprenditrice rubacuori AUTOVALUTAZIONE Lettera di addio a Teresa 159 160 163 163 165 167 168 169 171 174 176 Confronto tra opere. Ultime lettere di Jacopo Ortis e I dolori del giovane Werther 178 Poesie All’amica risanata Alla sera A Zacinto 179 180 184 186 Il sonetto: due schemi a confronto 126 152 153 155 172 Per orientarsi nella narratologia Modulo 4 – L’opera © RCS LIBRI EDUCATION SPA LETTERATURA E... ATTUALITÀ In morte del fratello Giovanni Indice generale 188 189 VII 0050.indice.qxd 29-11-2007 8:58 Pagina VIII Dei sepolcri Il sepolcro come legame degli affetti Il sepolcro ispiratore di «egregie cose» Il sepolcro come fonte di poesia 191 192 197 201 LA CRITICA. LA POESIA FOSCOLIANA TRA CLASSICISMO E ROMANTICISMO 205 PER IL RIPASSO IN SINTESI 206 WWW PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale 207 Per l’interrogazione 209 LdS Laboratorio di Scrittura 1 Donne dal multiforme ingegno 210 • C. de Laclos, Le relazioni pericolose • Paolo Frisi, Elogio di Maria Teresa • A. Kauffmann, Autoritratto 211 212 213 Elaborazione guidata per la tipologia B Elaborazione guidata per la tipologia C Elaborazione guidata per la tipologia D 214 216 217 Sezione 2 – Il primo Ottocento LETTERATURA E... MUSICA Modulo 6 – Cornice storico-culturale Dall’artista romantico all’artista impegnato L’età romantica Il contesto storico-politico Il contesto socio-economico 218 220 W. Scott, Ivanhoe La lizza di Ashby Movimenti culturali Il Romanticismo 221 Tendenze letterarie La letteratura romantica 228 LETTERATURA E... CINEMA 241 Il fascino del Medioevo AUTOVALUTAZIONE PER IL RIPASSO IN SINTESI 242 PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale 244 Per l’interrogazione WWW Per l’interrogazione Il primo Ottocento: poesia e romanzo Giacomo Leopardi Per orientarsi nei movimenti culturali e nei generi letterari del primo Ottocento 248 La poesia romantica Indice generale 268 272 246 Modulo 8 – L’autore VIII 264 265 PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale 270 Modulo 7 – L’Europa e il mondo Novalis, Inni alla notte Primo inno alla notte S.T. Coleridge, La ballata del vecchio marinaio La tempesta, l’albatro e il destino G.G. Byron, Lara Lara, un eroe romantico 262 262 Il romanzo storico Cultura e letteratura WWW E. Dickinson, Poesie Io canto per consumare l’attesa 261 La vita Le opere Il pensiero e la poetica LINEA DEL TEMPO 283 284 Epistolario Come una canna secca Zibaldone Il piacere ossia la felicità Canti Il passero solitario 287 287 290 290 294 295 AUTOVALUTAZIONE 251 252 254 255 258 259 274 275 277 0050.indice.qxd 29-11-2007 8:58 Pagina IX L’infinito La sera del dì di festa A Silvia La canzone leopardiana 299 301 304 309 Confronto tra autori. “Illusioni” e “inganni” in Foscolo e Leopardi 310 La quiete dopo la tempesta Il sabato del villaggio Liriche a confronto: La quiete dopo la tempesta e Il sabato del villaggio A se stesso 311 314 317 318 LETTERATURA E... CINEMA L’amore non corrisposto La ginestra o il fiore del deserto Operette morali Dialogo della Moda e della Morte LETTERATURA E... ATTUALITÀ La moda e la vanità 332 Dialogo della Natura e di un Islandese 336 Confronto tra ideologie. Il rapporto uomo-natura in Leopardi e Voltaire 342 LA CRITICA. UNA FORTE E COMBATTIVA PERSONALITÀ Adelchi Dagli atri muscosi Confronto tra autori. Il motivo dell’oppressione straniera in Foscolo e Manzoni La morte di Ermengarda Le strofe di settenari I promessi sposi I contenuti capitolo per capitolo Un grosso equivoco: Renzo dall’Azzecca-garbugli 343 I promessi sposi sul piccolo schermo La corruzione delle istituzioni: la monaca di Monza WWW 344 PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale 345 Per l’interrogazione 346 Alessandro Manzoni La vita Le opere Il pensiero e la poetica LINEA DEL TEMPO AUTOVALUTAZIONE Lettera a M. Chauvet Vero storico e vero poetico Lettera sul Romanticismo al marchese D’Azeglio L’utile, il vero, l’interessante in letteratura Inni sacri La Pentecoste Odi civili Il cinque maggio 348 349 352 356 358 360 361 363 363 367 368 373 373 400 402 PER IL RIPASSO IN SINTESI 417 PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale 418 Per l’interrogazione LdS 419 Laboratorio di Scrittura 2 La polemica classico-romantica Modulo 9 – L’autore 397 Confronto tra poetiche. La ricostruzione storica in Manzoni e Scott 408 La crisi della coscienza: la conversione dell’innominato 409 Il dramma della peste: la madre di Cecilia 413 LA CRITICA. L’ORIGINALITÀ DEI PROMESSI SPOSI 416 WWW PER IL RIPASSO IN SINTESI 384 385 390 391 395 LETTERATURA E... TELEVISIONE 320 321 329 330 378 379 380 La metrica 420 • M.me de Staël, Sulla maniera e l’utilità • delle traduzioni 422 • G. Berchet, Lettera semisera di Grisostomo • al suo figliuolo 423 • B. Thorvaldsen, Giasone 424 • V. Vela, Spartaco 424 Elaborazione guidata per la tipologia B Elaborazione guidata per la tipologia C Elaborazione guidata per la tipologia D 425 427 428 Storia dell’arte – Dal Neoclassicismo al Simbolismo 429 Percorso tematico – La pittura di paesaggio tra Settecento e Ottocento Indice generale 454 IX 0050.indice.qxd 29-11-2007 8:58 Pagina X Sezione 3 – Il secondo Ottocento Modulo 10 – Cornice storico-culturale Dal Realismo al Simbolismo LETTERATURA E... CINEMA La redenzione di un colpevole: I miserabili 513 462 464 Le tecniche narrative: il narratore in terza persona L. Tolstoj, Guerra e pace Il principe Andrèi viene ferito Cultura e letteratura Movimenti culturali Il Positivismo 465 Tendenze letterarie La letteratura realista e d’evasione 470 Tendenze letterarie La letteratura naturalista 474 Tendenze letterarie La letteratura verista 478 Tendenze letterarie La poesia simbolista 481 Le grandi battaglie campali F. Dostoevskij, Delitto e castigo L’interrogatorio LETTERATURA E... CINEMA All’origine del noir: Delitto e castigo Il romanzo naturalista E. Zola, L’Ammazzatoio Gervasia all’Ammazzatoio 485 AUTOVALUTAZIONE LETTERATURA E... ATTUALITÀ La piaga dell’alcol PER IL RIPASSO IN SINTESI 486 PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale 489 Per l’interrogazione 490 La prosa “scientifica” dell’Ammazzatoio G. de Maupassant, Bel-Ami Il trionfo di un arrampicatore sociale La poesia simbolista C. Baudelaire, I fiori del male L’albatro Modulo 11 – L’Europa e il mondo LETTERATURA E... MUSICA Il secondo Ottocento: romanzo e poesia L’artista maledetto: dalla letteratura alla musica Per orientarsi nei movimenti culturali e nei generi letterari del secondo Ottocento 492 Il romanzo realista H. de Balzac, Papà Goriot La pensione Vauquer 496 498 LETTERATURA E... FUMETTO La formula del serial dalla letteratura al fumetto C. Dickens, Oliver Twist Nell’istituto della signora Mann Stendhal, Il rosso e il nero Giuliano, ovvero il calcolo della seduzione X Indice generale 515 516 518 LETTERATURA E... CINEMA Tendenze letterarie Scapigliatura e Classicismo 483 WWW 509 510 500 501 502 505 506 Corrispondenze P. Verlaine Arte poetica A. Rimbaud, Poesie Vocali WWW 521 522 523 © RCS LIBRI EDUCATION SPA Il contesto storico-politico Il contesto socio-economico V. Hugo, I miserabili Il furto a casa del vescovo 527 528 530 532 536 537 538 543 544 546 Rimbaud tra fonosimbolismo e sinestesia 547 548 549 551 552 553 PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale 554 Per l’interrogazione 558 0050.indice.qxd 29-11-2007 8:58 Pagina XI Odi barbare Nevicata Modulo 12 – L’opera Madame Bovary di Flaubert L’autore. Gustave Flaubert LINEA DEL TEMPO 560 563 Il quadro storico-culturale. L’epoca di Flaubert 564 Madame Bovary, donna inquieta e insoddisfatta 570 G. Flaubert, M.me Bovary Le nozze di Charles ed Emma I.U. Tarchetti, Fosca L’amore distruttivo M. Serao, Il paese di cuccagna La mania del lotto I sognatori 575 576 L’educazione di Emma LETTERATURA E... CINEMA Le inquietudini di Emma: Madame Bovary 577 580 583 Una serata a teatro Le tecniche narrative: l’impersonalità La morte di Emma 584 590 LA CRITICA. LA VERA TRAGEDIA DI EMMA BOVARY PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale 591 Per l’interrogazione 592 PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale 617 Per l’interrogazione 618 Modulo 14 – L’autore Giovanni Verga La vita Le opere Il pensiero e la poetica 629 630 Vita dei campi Rosso Malpelo 633 633 AUTOVALUTAZIONE LETTERATURA E... ATTUALITÀ Il lavoro minorile 636 Confronto tra autori. Il mondo degli umili in Manzoni e in Verga Modulo 13 – I generi Un documento umano I Malavoglia La famiglia Malavoglia Poesia e prosa del secondo Ottocento in Italia Le strategie narrative di Verga Per orientarsi nei movimenti culturali e nei generi letterari del secondo Ottocento 594 Lutto in casa dei Malavoglia L’arrivo e l’addio di ’Ntoni 645 646 650 653 656 658 662 663 667 LETTERATURA E... CINEMA La poesia degli scapigliati e il Classicismo di Carducci Le figure retoriche in Pianto antico 620 621 623 LINEA DEL TEMPO Confronto tra personaggi. Rosso Malpelo e Oliver Twist Fantasticheria E. Praga, Penombre Preludio G. Carducci, Rime nuove Pianto antico 605 606 611 612 571 571 LETTERATURA E... CINEMA WWW Il romanzo tra Scapigliatura e Verismo WWW AUTOVALUTAZIONE 603 603 597 598 600 601 602 Il fascino di Verga sul cinema: Luchino Visconti 668 Confronto tra autori. Il pessimismo in Leopardi e Verga 671 Novelle rusticane La roba Libertà 672 672 677 Indice generale XI 0050.indice.qxd 7-05-2008 12:51 Pagina XII Vagabondaggio La festa dei morti 683 683 LETTERATURA E... ATTUALITÀ La festa di Halloween 685 Mastro-don Gesualdo L’addio alla “roba” 688 689 LA CRITICA. DISCORSO INDIRETTO LIBERO E “CORI” DI VOCI 692 PER IL RIPASSO IN SINTESI WWW 693 PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale 694 Per l’interrogazione 695 LdS Laboratorio di Scrittura 3 La “questione meridionale” 696 • P. Villari, Lettere meridionali • L. Franchetti, S. Sonnino, Inchiesta • in Sicilia • “L’Asino”, vignetta del 1899 697 698 699 Elaborazione guidata per la tipologia B Elaborazione guidata per la tipologia C Elaborazione guidata per la tipologia D 700 702 703 Percorsi tematici a indirizzo professionale Modulo 15 – Il tema Modulo 16 – Il tema Il viaggio La figura dell’impiegato La scoperta del mondo, la ricerca di se stessi 706 V. Alfieri, Vita Il paesaggio nordico 708 709 J.W. Goethe, Viaggio in Italia La città eterna R. Stevenson, Viaggio nell’entroterra Due strani venditori ambulanti J.R. Kipling, Lettere corsare dall’India Un turista sprovveduto 712 713 716 717 721 722 LETTERATURA E... CINEMA Uno scontro tra culture: Passaggio in India WWW 722 PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale 726 Figure professionali della città 728 H. Melville, Bartleby lo scrivano Uno strano impiegato 730 731 LETTERATURA E... CINEMA Impiegati ribelli e impiegati da ridere A. âechov, Diario di un aiuto contabile L’ossessione della carriera M. Serao, Telegrafi dello Stato Vita da ufficio WWW PER L’APPROFONDIMENTO. Itinerario multimediale Glossario Risposte alle autovalutazioni Indice degli artisti Indice degli autori Indice dei movimenti culturali e delle tendenze letterarie ESERCITAZIONI PER L’ESAME DI STATO Contenuti del CD I termini in p. 745 XII Indice generale MAIUSCOLETTO 734 737 737 740 740 744 745 751 754 755 758 759 760 rimandano al glossario a 0055.lessico_base.qxd 29-11-2007 8:13 Pagina 1 Per orientarsi nella terminologia di base Qui di seguito proponiamo un piccolo glossario che contiene termini del lessico di base, indispensabile per affrontare lo studio della letteratura. Genere letterario Categoria con cui si definiscono opere accomunate da determinati elementi formali (lessico, metrica) o di contenuto (temi). Le regole di un genere letterario – che, a seconda dei periodi storici risultano più o meno rigide – possono essere codificate in trattati di poetica (vedi sotto) o essere ispirate da una particolare opera giudicata come la prima di quel genere (ad esempio, i Promessi sposi di Manzoni sono il modello del romanzo storico italiano). Ideologia Complesso di idee, credenze e princìpi che contraddistinguono un’epoca, un popolo, un gruppo politico o religioso, una classe sociale, ma anche un singolo autore. Manifesto letterario Testo in cui è enunciato il programma, cioè i princìpi di poetica (vedi sotto) di un movimento letterario (vedi sotto). Metrica Insieme delle norme che definiscono le caratteristiche formali dei vari componimenti poetici, come, ad esempio, la lunghezza dei versi, la posizione degli accenti, lo schema delle RIME. Movimento letterario Termine che, insieme a “corrente letteraria”, definisce un gruppo di scrittori e intellettuali che condividono scelte stilistiche, tematiche e ideologiche e sono impegnati nella divulgazione e nello sviluppo di determinate idee. Allo stesso modo si può parlare di “movimento artistico” o di “movimento culturale”. Narratologia Disciplina che analizza le forme e le strutture (NARRATORE, PUNTO DI VISTA, TEMPO DELLA STORIA…) dei diversi generi narrativi (ROMANZO, NOVELLA, favola…). Poetica Insieme di princìpi cui si ispira un autore (o un movimento o una scuola) in merito alle scelte tematiche e stilistiche, ai fini della produzione di un’opera. © RCS LIBRI EDUCATION SPA Contesto Espressione con cui si indica un insieme di riferimenti (eventi storici e politici, situazione economica e sociale, tendenze culturali, ideologie…) che favoriscono una corretta interpretazione di un testo, di un’opera, di un autore, di un movimento artistico e letterario. Retorica Nell’antichità era l’arte del parlare in maniera efficace allo scopo di convincere gli ascoltatori e ottenere l’approvazione delle proprie tesi; successivamente, il significato del termine è passato a indicare l’insieme degli artifici linguistici definiti FIGURE RETORICHE. Scuola L’insieme di tutti coloro che fanno parte di un determinato gruppo artistico o letterario, ne condividono gli elementi caratteristici (tematiche, ideologie, scelte stilistiche…) e forniscono una produzione relativamente omogenea. Stile Termine con cui si definiscono le scelte espressive tipiche di un autore (ad esempio “stile di Leopardi”), la fisionomia formale di un’opera (ad esempio “stile dei Promessi sposi”) o di un movimento letterario (ad esempio “stile romantico”). Uno stile è formato da elementi che possono riguardare le scelte linguistiche, sintattiche, metriche, retoriche, narratologiche. 1 Il Settecento sezione 1 0060.sez1_m1.qxd 29-11-2007 8:16 Pagina 2 M O D U L O 1 • C O R N I C E Illuminismo, Neoclassicismo e Preromanticismo Il contesto storico-politico L’Europa e il mondo Le guerre del Settecento 1701-1714 Guerra di successione spagnola: la Spagna cede all’Austria tutti i suoi possedimenti italiani (regno di Napoli, Sicilia e ducato di Milano). 1733-1738 Guerra di successione polacca. 1741-1748 Guerra di successione austriaca. 1756-1763 Guerra dei sette anni: la Prussia di Federico II si rivela una nuova potenza europea. L’Italia 1700 La Rivoluzione americana 1773 Il Parlamento inglese emana il Tea Act, che proibisce alle colonie americane il commercio del tè. 1774 Ha inizio la Rivoluzione americana. 1776 Il 4 luglio, a Filadelfia, viene firmata la Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America. 1783 Il 3 settembre vengono ufficialmente riconosciuti gli Stati Uniti d’America. 1789 George Washington eletto primo presidente degli Stati Uniti. 1720 1740 Le guerre del Settecento 1733-1738 Guerra di successione polacca: l’Austria cede il regno di Napoli e la Sicilia alla Spagna e acquisisce il Granducato di Toscana e i ducati di Parma e Piacenza. 1741-1748 Guerra di successione austriaca: Maria Teresa diventa imperatrice e inizia il predominio austriaco in Italia (pace di Aquisgrana). 0060.sez1_m1.qxd 29-11-2007 8:16 Pagina 3 S T O R I C O - C U L T U R A L E Prerequisiti • Conoscere i principali eventi storici del Settecento • Conoscere il quadro socio-economico del Settecento Obiettivi Conoscenze • Le novità dell’Illuminismo e la loro influenza sulla religione, sull’economia, sulla politica e sulla mentalità dell’epoca • Le conseguenze del pensiero illuministico sulla produzione letteraria dell’epoca e i generi, gli autori e le opere più rappresentativi dell’Illuminismo • Il recupero dell’arte antica nel movimento neoclassico e i generi, gli autori, le opere più significativi del Neoclassicismo • L’affermazione della sensibilità preromantica e i generi, gli autori, le opere più significativi del Preromanticismo La Rivoluzione francese 1789 Il 14 luglio, con la presa della Bastiglia, ha inizio la Rivoluzione francese; il 26 agosto viene approvata la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. 1792 Il 10 agosto il re Luigi XVI è arrestato. Il 20 settembre l’esercito rivoluzionario sconfigge i prussiani a Valmy; viene convocata la Convenzione nazionale che, il giorno dopo, proclama la Repubblica. 1793 Il 21 gennaio viene ghigliottinato Luigi XVI. Ha inizio il regime del Terrore. 1794 Il 28 luglio viene ghigliottinato Robespierre; il potere passa nelle mani del Direttorio. 1795 In agosto la Convenzione, ormai in mano alla borghesia moderata, cancella le libertà democratiche e il suffragio universale; è la fine della Rivoluzione. 1760 1780 L’età napoleonica 1796-1797 Prima campagna militare in Italia di Napoleone, conclusa dal trattato di Campoformio: la Francia cede all’Austria il Veneto ottenendo in cambio la Lombardia; nasce la Repubblica cisalpina. • L’evoluzione del ruolo della letteratura e il suo rapporto con la società Competenze • Individuare le relazioni tra mutamenti sociali, movimenti culturali e generi letterari • Cogliere differenze e analogie tra poetiche, autori e opere • Capire rapporti di derivazione e di opposizione tra le varie tendenze letterarie L’età napoleonica 1796-1797 Prima campagna militare in Italia di Napoleone, conclusa dal trattato di Campoformio: la Francia cede all’Austria il Veneto ottenendo in cambio la Lombardia; nasce la Repubblica cisalpina. 1799 Il 17 ottobre Napoleone sale al potere in Francia con un colpo di stato. 1804 Il 2 dicembre Napoleone è incoronato imperatore di Francia. 1813 In ottobre Napoleone è sconfitto a Lipsia dalla coalizione delle potenze europee. 1814 Napoleone esiliato all’isola d’Elba. 1815 In marzo Napoleone torna al potere (“Cento giorni”) ma il 18 giugno è definitivamente sconfitto a Waterloo. 1821 Il 5 maggio Napoleone muore a Sant’Elena. 1820 0060.sez1_m1.qxd 29-11-2007 8:16 Pagina 4 Il contesto socio-economico Il dispotismo illuminato Assolutismo Nel Seicento si era conso- Teoria politica secondo cui una sola persona (generalmente il lidato in Europa un mo- re) deve detenere tutto il potere, dello di stato assolutista, dal momento che la sua autorità direttamente da Dio (“re che considerava il potere deriva per diritto divino”). del re “assoluto” perché di origine divina e che era fondato su una rigida di- Dispotismo illuminato visione della società in Termine con cui, nel Settecento, venivano indicate le monarclassi, considerata immu- chie assolute rette da sovrani tabile. Nei decenni cen- che basavano il loro programdi governo sulle idee illumitrali del Settecento si af- ma nistiche. fermò una nuova concezione del potere, il dispotismo illuminato, che vide alcuni sovrani europei come Federico II di Prussia, Maria Teresa d’Austria e Caterina II di Russia, promuovere un vasto programma di riforme, ispirate agli ideali illuministici e volte a sostenere il benessere dei sudditi e a intaccare i privilegi della nobiltà e del clero. Le politiche “illuminate” determinarono anche un radicale cambiamento nella politica religiosa: si tentò per la prima volta di limitare il potere della Chiesa, cercando così di rinsaldare il predominio dell’autorità statale. Molti ordini religiosi furono sciolti e la maggior parte dei loro possedimenti 4 Sezione 1. Il Settecento confiscati; vennero inoltre create nuove istituzioni assistenziali, sanitarie e scolastiche, da contrapporre a quelle gestite dalla Chiesa, giudicate arretrate e inefficienti. In Europa rimasero estranee a questa ondata riformatrice solo l’Inghilterra – che in seguito alla rivoluzione del 1689 era già governata da una monarchia parlamentare – e la Francia, i cui sovrani si rifiutarono ostinatamente di modificare gli ordinamenti sociali esistenti, creando così i presupposti per lo scoppio della rivoluzione. © RCS LIBRI EDUCATION SPA Un secolo “rivoluzionario” Il Settecento fu caratterizzato da tre “rivoluzioni” che hanno segnato profondamente la storia dell’umanità: • una culturale, con l’avvento dell’Illuminismo; • una economica, con il miglioramento delle tecniche agricole (rivoluzione agricola) e con la nascita dell’industria moderna (rivoluzione industriale); • una politica, con la Rivoluzione americana (1774-1783) e la Rivoluzione francese (17891795), che posero le basi per il crollo della società di antico regime (Ancien régime) e per la nascita di monarchie parlamentari in cui centrale divenne il ruolo della borghesia. La rivoluzione industriale L’Europa del Settecento fu interessata da una forte crescita demografica, dallo sviluppo della produzione agricola e manifatturiera e dall’aumento dei commerci internazionali, favoriti dalla politica espansionistica delle grandi potenze europee, in particolare Olanda e Inghilterra. Grazie a queste premesse, negli ultimi decenni del secolo ebbe origine in Inghilterra la prima rivoluzione industriale. Determinante fu la scoperta dell’energia del vapore e delle sue applicazioni pratiche, rese possibili, nel 1769, dalla prima macchina a vapore costruita da James Watt. Grazie a questa innovazione l’Inghilterra si trasformò rapidamente in un paese industrializzato: nel settore tessile, in cui già dominava il mercato mondiale grazie alla materia prima (il cotone) facilmente reperibile nei territori coloniali, i telai meccanici soppiantarono in breve tempo la lavorazione manuale; l’uso del ferro nella costruzione dei macchinari e l’impiego del carbone per la fusione del ferro diedero invece un forte impulso all’industria mineraria e siderurgica. In questi anni nacque la fabbrica moderna, che divenne l’elemento centrale della nuova economia, innescando una trasformazione dei rapporti sociali dalla quale uscì rafforzata la classe borghese, vero motore dello sviluppo economico; paralle- 0060.sez1_m1.qxd 29-11-2007 8:16 Pagina 5 lamente, cominciò ad emergere anche un nuovo proletariato urbano, composto in maggioranza da contadini che affluivano nelle città in cerca di un impiego. L’ascesa della borghesia La rivoluzione industriale e la crescente diffusione delle idee illuministiche portarono in primo piano il nuovo ruolo economico e politico della borghesia, che fu all’origine delle due grandi rivoluzioni politiche del Settecento, quella americana e quella francese. Entrambe presero l’avvio dalla protesta dei ceti imprenditoriali borghesi: nel caso americano come affermazione della libera iniziativa economica in seguito al Tea Act, una legge emanata nel 1773 dalla corona inglese, che escludeva i mercanti americani dal redditizio commercio del tè; in quello francese sotto forma di lotta contro i privilegi di cui godevano l’aristocrazia e il clero. In Francia la borghesia era uscita economicamente rafforzata dagli anni della Rivoluzione (soprattutto grazie all’acquisto di beni ecclesiastici e nobiliari che il regime rivoluzionario aveva requisito e messo in vendita), ma fu durante l’età napoleonica che essa divenne a tutti gli effetti la classe dominante del contesto socio-economico europeo. La nuova visione borghese dello stato fu alla base della riorganizzazione sociale intrapresa da Napoleone, la quale interessò tutti i paesi compresi nell’impero. Il programma napoleonico era costituito dal seguente programma: • creare una nuova nobiltà legata al servizio dello stato, nella burocrazia e nell’esercito, formata in prevalenza dall’alta borghesia finanziaria e amministrativa; • redigere nuovi codici legislativi, incentrati sul principio dell’uguaglianza giuridica degli individui (condensato nella formula «la legge è uguale per tutti»); • abolire i privilegi di classe, sostituendoli con il principio dell’equità fiscale (tutti i cittadini sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche secondo le loro possibilità); • riformare il sistema scolastico elementare, secondario ed universitario; • istituire un esercito di massa attraverso il reclutamento obbligatorio, per sostenere il peso delle numerose campagne militari di Napoleone. Modulo 1 Cornice storico-culturale I princìpi rivoluzionari all’origine delle moderne democrazie Le rivoluzioni intraprese da americani e francesi non miravano ad ottenere qualche concessione economica o politica, ma sostenevano la necessità di un profondo cambiamento sociale, ispirato ai princìpi illuministici di libertà, giustizia ed uguaglianza. La migliore testimonianza del legame con il pensiero illuministico è offerta dai due documenti più significativi prodotti durante le rivoluzioni: la Dichiarazione d’indipendenza americana (4 luglio 1776) e la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino francese (26 agosto 1789). Mentre la prima era fondata sul concetto di sovranità popolare e sul riconoscimento di diritti quali la vita, la libertà e «la ricerca della felicità», la seconda affermava, fin dal primo articolo, il principio di uguaglianza tra tutti gli esseri umani, elencando di seguito una serie di irrinunciabili diritti naturali dell’uomo, come la libertà, il diritto «inviolabile e sacro» alla proprietà, le libertà di associazione, culto e stampa, il diritto per tutti i cittadini di ricoprire cariche pubbliche. In materia di riorganizzazione dello stato la Rivoluzione francese si spinse molto più avanti di quella americana, proponendo l’abolizione del regime feudale e della schiavitù e ponendo le basi per la nascita della moderna democrazia, grazie al riconoscimento della separazione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, e del principio che «ogni sovranità risiede essenzialmente nella Nazione». I presupposti illuministici su cui si fondavano i rivoluzionari miravano a creare una società più giusta, in cui tutti i cittadini fossero uguali e nessuno godesse di particolari privilegi. Anche se nelle sue ultime fasi fu teatro di stragi e violenze (il cosiddetto “Terrore”), la Rivoluzione aveva comunque trasformato la struttura della società, prima limitando e poi cancellando il potere assoluto del sovrano, smantellando i privilegi di classe, affermando il principio della sovranità popolare. Queste trasformazioni, “esportate” in tutta Europa dalle campagne militari di Napoleone, furono solo in parte cancel- Restaurazione late dalla Restaurazione e rap- Movimento politico nato con il Congresso presentarono un riferimento di Vienna (1814-1815), obbligato per i movimenti libe- che si propose di ristabilire in Europa il poterali ottocenteschi. Illuminismo, Neoclassicismo e Preromanticismo re dei sovrani assoluti. 5 0060.sez1_m1.qxd 29-11-2007 8:16 Pagina 6 Cultura e letteratura Movimenti culturali L’Illuminismo Il secolo dei Lumi L’Illuminismo fu un movimento di pensiero nato in Francia nei primi decenni del Settecento, che si diffuse rapidamente nel resto d’Europa e influenzò tutti gli aspetti della vita e della cultura contemporanee, dalle dottrine politiche ed economiche fino alla produzione artistica e letteraria. Il pensiero illuministico poneva l’uomo al centro della sua visione del mondo ed era fondato sull’uso della ragione e della libertà di giudizio, contrapposti alla tradizione e all’autorità politica e religiosa; la fiducia nell’uomo portava inoltre ad esaltare valori quali la tolleranza, l’uguaglianza e la fratellanza tra gli uomini. Il termine “illuminismo”, usato già nel Settecento, stava a significare che la ragione doveva illuminare le menti degli uomini per condurli sulla via del progresso e della felicità, come osservava nel 1732 lo scrittore Bernard le Bovier de Fontenelle (1657-1757): «si è diffuso da qualche tempo uno spirito filosofico quasi interamente nuovo, una luce che non aveva illuminato i nostri antenati». Gli illuministi erano infatti convinti di provenire da un’età di oscurità e ignoranza e di dirigersi verso una nuova epoca, segnata dall’emancipazione del genere umano e chiamata, non a caso, “il secolo dei Lumi”. Kant e la definizione dell’Illuminismo La miglior sintesi del pensiero illuministico si deve al filosofo tedesco Immanuel Kant (1724-1804), che nel 1784 pubblicò un breve scritto intitolato Risposta alla domanda: che cos’è l’Illuminismo?, in cui scriveva: L’illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! [“osa sapere”]. Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell’Illuminismo. [...] A questo illuminismo non occorre altro che la libertà e la più inoffensiva di tutte le libertà, quella cioè di fare pubblico uso della propria ragione in tutti i campi. Ma io odo da tutte le parti gridare: “Non ragionate!”. L’ufficiale dice: “Non ragionate, ma fate esercitazioni militari”. L’impiegato di finanza: “Non ragionate, ma pagate”. L’uomo di chiesa: “Non ragionate, ma credete!”. [...] Io rispondo: il pubblico uso della propria ragione deve esser libero in ogni tempo, ed esso solo può attuare l’illuminismo tra gli uomini. In sintonia con lo spirito dei tempi, Kant sosteneva l’importanza di una cultura verificata dall’individuo attraverso il libero uso della ragione, senza alcuna guida precostituita, secondo l’idea illuminista che tutti potevano e dovevano contribuire al progresso culturale. Egli poteva quindi affermare che l’età dei lumi consentiva di uscire «dallo stato di minorità», indicando il nuovo atteggiamento che l’uomo doveva avere con la formula «imparare a camminare eretti», senza piegarsi cioè di fronte alla tradizione e all’autorità. 6 Sezione 1. Il Settecento 0060.sez1_m1.qxd 29-11-2007 8:16 Pagina 7 Le origini dell’Illuminismo Il legame fra Rinascimento e Illuminismo Gli argomenti centrali del pensiero illuministico erano stati per la prima volta sviluppati nel periodo rinascimentale, ma nel Settecento raggiunsero una compiutezza e una definizione che in precedenza non avevano mai avuto. I tratti comuni che legano il Rinascimento all’Illuminismo sono sostanzialmente tre: 1) l’idea che l’uomo sia al centro del mondo e sia artefice del proprio destino; 2) una visione laica della vita, ossia indipendente dal pensiero religioso; 3) un’interpretazione delle religioni come diverse manifestazioni di una stessa religione universale. RINASCIMENTO Libertà e dignità dell’uomo Visione laica della vita Religione naturale ILLUMINISMO Le novità del pensiero illuministico La caratteristica più evidente dell’Illuminismo fu un generale ottimismo, accompagnato dall’idea che il progresso potesse portare alla felicità. La sconfitta di alcune malattie (nel 1796 fu scoperto il vaccino contro il vaiolo), le maggiori possibilità di alimentazione e il conseguente aumento demografico prospettavano un futuro migliore; le scoperte scientifiche e la nascente industrializzazione sembravano rendere la vita dell’uomo più agiata. La miseria si sarebbe potuta superare e l’ignoranza sarebbe stata sconfitta tramite l’alfabetizzazione di massa e la cultura, mentre lo sviluppo del pensiero scientifico faceva sperare che tutto, prima o poi, sarebbe stato spiegato e risolto con la ragione: l’uomo dimostrava addirittura di poter volare grazie all’aerostato (1782) dei fratelli Joseph-Michel e Jacques-Étienne de Mongolfier. Cosmopolitismo e filantropismo Da questa visione razionale e scientifica del mondo ebbe origine una teoria che influenzò tutta la società settecentesca: se la ragione è comune a tutti gli uomini, tutti gli uomini sono fratelli. Questo concetto è alla base del cosmopolitismo illuministico, ovvero l’affermazione che, al di là delle differenze razziali, culturali e religiose dei popoli, ogni essere umano è uguale a tutti gli altri, un “cittadino del mondo” animato da sentimenti fraterni verso i suoi simili. Cosmopolitismo e filantropismo, cioè un amore verso tutti gli uomini che porta a operare per il loro bene, sono all’origine della tolleranza, che consiste nel rispetto per gli altri indipendentemente dalle loro opinioni. Celebre, a questo riguardo, il motto di Voltaire (vedi p. 10): «Non sono d’accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee». Inoltre, il principio di uguaglianza portava a costruire una società più equa in cui nessuno poteva vantare privilegi di classe o di stirpe. La mentalità illuministica cominciò così a scontrarsi con la nobiltà e il clero, che tendevano a mantenere sistemi di vita, sociali ed economici, di ostacolo alla nascita di una società più moderna e più giusta. © RCS LIBRI EDUCATION SPA Una nuova fiducia nel futuro La diffusione dell’Illuminismo I philosophes Modulo 1 Nato come fenomeno di élite, l’Illuminismo coinvolse ben presto nel dibattito culturale gran parte della classe dirigente dei vari stati europei, convinta che il dominio dei “lumi” avrebbe portato a un mondo nuovo e migliore, nel quale sarebbe stato possibile garantire la «pubblica felicità», smascherando superstizioni e pregiudizi. Tuttavia, i veri protagonisti del rinnovamento alla base dell’Illuminismo furono gli Philosophe intellettuali, che sottoposero all’esame critico della ragione tutte le ma- (= filosofo) Termine francese con cui, nel nifestazioni del pensiero e della società. Settecento, venivano Si affermò un nuovo ruolo sociale dell’intellettuale, che si identificò definiti gli intellettuali nella figura del philosophe, colui che si presentava come un professioni- che aderivano alle idee illuministiche. sta del pensiero, sempre in lotta per un mondo fondato sulla tolleranza e Cornice storico-culturale Illuminismo, Neoclassicismo e Preromanticismo 7 0060.sez1_m1.qxd 8-05-2008 10:32 Pagina 8 sulla pace, e si proponeva come guida civile della società. Tre grandi figure dominarono la scena europea del Settecento: Charles de Secondat de Montesquieu (1689-1755), Voltaire (pseudonimo di François-Marie Arouet, 1694-1778) e Jean-Jacques Rousseau (1712-1778). Gli intellettuali e la divulgazione del sapere L’intellettuale illuminista divenne il nuovo protagonista del secolo. Egli apparteneva di norma alla borghesia, la classe sociale che in paesi come l’Inghilterra e la Francia deteneva il potere economico e aspirava alla propria affermazione sociale e politica, rivendicazione che si rifaceva agli ideali di dignità dell’uomo, uguaglianza e giustizia. Grandissimo valore fu dato alla divulgazione del sapere, concepito come un mezzo di emancipazione dei popoli; di conseguenza crebbe enormemente la produzione culturale, che cercò nuovi e diversi canali di diffusione. L’informazione e l’attualità trovarono i loro veicoli nelle gazzette, nei periodici e nei quotidiani, che concorrevano alla formazione di una vasta opinione pubblica. Giornali e periodici Nel clima illuministico del Settecento, pervaso dalla fede nelI PRIMI PERIODICI la ragione e da una ventata di ottimismo per lo sviluppo culturale e scientifico dell’uomo, le nuove idee si diffusero rapidaInghilterra mente in tutta Europa. Tra i fattori che contribuirono alla rapida ed efficace circolazione del pensiero illuministico ricordiamo: “The Rewiew” (1704) “The Tatler” (1711) • il progresso dei mezzi di comunicazione; “The Spectator” (1712) • la nascita dei primi giornali a grande tiratura; • la diminuzione dell’analfabetismo (ormai in Europa il 40% dei cittadini sapeva leggere); Italia • l’affermazione del francese come lingua internazionale del“La Gazzetta veneta” (1760) la cultura. “La Frusta letteraria” (1763) Le opere più significative dell’Illuminismo si diffusero in Euro- “Il Caffè” (1764) pa attraverso estratti e resoconti pubblicati sui giornali, che nel corso del secolo si moltiplicarono in tutto il continente. Il primo quotidiano apparve nel 1702 in Gran Bretagna, mentre con il periodico “The Spectator” (“Lo spettatore”, 1712), fondato da Joseph Addison (1672-1719), nacque il giornalismo letterario che influenzò analoghe pubblicazioni in tutta Europa. La stampa in Italia In Italia, sull’esempio di Inghilterra e Francia, nel Settecento nacque la stampa periodica. Pur sotto la stretta sorveglianza delle autorità politiche, il numero dei giornali aumentò progressivamente. La più nota pubblicazione italiana fu “Il Caffè” ( p. 98) dei fratelli Pietro e Alessandro Verri e di Cesare Beccaria, vero e proprio manifesto dell’Illuminismo lombardo; si possono inoltre ricordare “La Gazzetta veneta”, “La Gazzetta di Foligno”, “La Gazzetta Universale di Firenze” e “La Frusta letteraria” di Giuseppe Baretti (1719-1789), tutte riviste che contribuirono a informare i ceti più colti sulle vicende e sui progressi del tempo. Occorre infatti ricordare che in Italia la gran massa della popolazione era culturalmente molto arretrata e non esercitava alcun influsso sulla vita politica e sociale e anche la stessa questione dell’unità nazionale interessava solo ristretti ambienti intellettuali e politici. Salotti letterari e caffè Oltre alla figura dell’intellettuale si rinnovarono anche i centri di diffusione e trasmissione del sapere. Le corti e le accademie, che erano state il fulcro della cultura del Cinquecento e del Seicento, furono gradualmente soppiantate dalla nuova moda dei salotti letterari privati: si trattava di circoli intellettuali animati dalle grandi dame del tempo all’interno dei loro sontuosi palazzi, in cui venivano diffuse le nuove idee letterarie e scientifiche. Un altro importante luogo della cultura settecentesca furono i caffè cittadini, dove si commentavano i fatti e gli eventi della politica e della letteratura. La nascita della massoneria Alla diffusione delle idee illuministiche contribuirono anche le società segrete, in particolare quella dei “massoni”. La moderna massoneria fu fondata a Londra nel 1717 come organizzazione “speculativa” (ossia filosofico-religiosa) e accolse e diffuse da subito le nuove teorie dell’Illuminismo, raccogliendo ampi consensi fra le classi colte e affiliando a sé nobili, intellettuali, borghesi ed ecclesiastici. Diffusasi in Francia nel decennio 1720-1730, la mas- 8 Sezione 1. Il Settecento 0060.sez1_m1.qxd 29-11-2007 8:16 Pagina 9 soneria si concentrò a Parigi prima nelle società della Grande Loggia e poi del Grande Oriente (1772), partecipando attivamente ai dibattiti illuministici e all’elaborazione delle idee rivoluzionarie. Con caratteristiche liberali e anticlericali apparve nel 1730 anche in Italia, ma fu fortemente ostacolata dalla Chiesa. G. Lemonnier, Lettura di una tragedia di Voltaire nel salotto di Madame Geoffrin, 1755 ca. Il salotto di Madame Geoffrin era uno dei più importanti luoghi d’incontro e di diffusione della cultura illuministica. Illuminismo e religione I rapporti con la Chiesa Per la sua natura progressista e razionalista, l’Illuminismo non tardò a Laicismo scontrarsi con il potere ecclesiastico. La Chiesa, impreparata a reggere Concezione che teorizza l’indipendenza l’impatto di una così radicale spinta al rinnovamento, si difese mettendo in del pensiero e delle guardia le masse popolari contro il pericolo del laicismo. Tuttavia il con- azioni umane nei condi qualsiasi fede trasto tra autorità religiose e movimento illuministico andava a tutto van- fronti religiosa; in politica, il taggio dei governi, interessati a limitare nei loro territori il grande potere laicismo si esprime acquisito nel corso dei secoli dalla Chiesa. Nacque così un nuovo sistema nella totale separaziodi regolazione dei rapporti tra stato e Chiesa, il giurisdizionalismo, che ne tra stato e Chiesa. mirava a una riduzione delle aree a giurisdizione ecclesiastica all’interno degli stati e a un ampliamento di quelle sotto la giurisdizione statale. La lotta contro la superstizione e il fanatismo La concezione religiosa del Seicento era cupa e intrisa di pessimismo e riteneva l’uomo dominato dall’egoismo e irresistibilmente attratto dal peccato. L’orientamento spirituale dell’Illuminismo fu invece caratterizzato da due atteggiamenti: il deismo e l’ateismo. Gli illuministi si proponevano come obiettivo la lotta contro la superstizione e il fanatismo religioso, ritenuto responsabile di conflitti e lotte sociali, secondo la nota massima di Voltaire che «l’ateismo non si oppone ai delitti ma il fanatismo spinge a commetterli». Gli illuministi criticavano aspramente le religioni rivelate (ebraismo, cristianesimo, islamismo), perché caratterizzate da alcuni elementi (dogmi, riti, credenze) che essi consideravano all’origine dell’odio, delle prevaricazioni e delle intolleranze che da sempre avevano funestato le società e ostacolato il vero progresso. Il deismo e la religione naturale Il deismo fu la tendenza di gran lunga prevalente tra i pensatori illuministi, che si sforzarono di ridurre la religione entro i limiti della ragione, rifiutando ogni valore in una fede irrazionale. I deisti credevano nell’esistenza di un Dio che si identificava in un Essere supremo creatore del Modulo 1 Cornice storico-culturale Illuminismo, Neoclassicismo e Preromanticismo Essere supremo La realtà più alta che esiste, che governa, organizza e controlla il mondo. 9 0060.sez1_m1.qxd 29-11-2007 8:16 Pagina 10 mondo, ed erano sostenitori della religione naturale, genuina e spontanea nell’uomo, perché basata su «verità ragionevoli», che non contraddicevano la ragione. Secondo questa dottrina, religione ed etica erano fenomeni naturali e nella natura l’uomo doveva trovare la guida morale e religiosa. Mentre i deisti salvavano la religione naturale, l’ateismo mise in dubbio il concetto stesso di religione, considerando ogni idea di Dio come frutto o dell’immaginazione o della paura o degli interessi umani. Paul-Heinrich Thiry d’Holbach (1723-1789) sostenne la tesi della strumentalizzazione politica, secondo cui la religione è sempre stata uno strumento della classe dominante per mantenere il potere sui sudditi, sprofondati da secoli nell’ignoranza e condizionati dalle paure dell’esistenza. Ogni religione, secondo D’Holbach, è in realtà frutto del timore e dell’incapacità umana di affrontare le difficoltà della vita. Gli errori e i pregiudizi sono dovuti al fatto che gli uomini, nel corso dei secoli, si sono lasciati irretire dall’immaginazione e dall’autorità, rinunciando all’unica esperienza valida, quella dei sensi. Materialismo e meccanicismo Al rifiuto della religione alcuni pensatori illuministi affiancarono una concezione materialistica, secondo cui l’uomo è un puro prodotto naturale, mosso esclusivamente da fattori biologici e ambientali. Nella sua opera Sullo spirito (1758) Claude-Adrien Helvétius (17151771) individuò nel piacere e nell’interesse gli unici moventi dell’agire umano, stabilendo uno stretto legame tra l’individuo e la società: è l’organizzazione sociale a determinare il tipo di uomo, la sua sensibilità, la sua morale. Assieme al materialismo si affermò anche il meccanicismo, una teoria che cercava di dare una spiegazione scientifica di tutti i fenomeni e considerava il mondo come un’immensa macchina, in cui tutto accadeva in base a precise leggi naturali e nulla era imputabile a Dio o ad altre realtà soprannaturali. © RCS LIBRI EDUCATION SPA L’ateismo di D’Holbach Contro l’ateismo e il materialismo si schierò invece Voltaire (1694-1778). Deista e seguace della religione naturale espresse le sue idee in materia di religione attraverso numerose polemiche contro varie correnti filosofiche del Seicento, in particolare contro: • il giansenismo di Blaise Pascal (1623- 1662), attaccato nelle Lettere filosofiche (1733) e nelle Osservazioni sui Pensieri di Pascal (1742). Della concezione di Pascal, definito un «subli- Misantropo Persona scontrosa e me misantropo» che in- scarsamente socievosegnava agli uomini ad le, che conduce una odiare la loro stessa na- vita solitaria, senza nessun contatto con tura, Voltaire rifiuta il ra- gli altri. dicale pessimismo religioso che aveva origine dalla teoria cattolica del peccato originale; • la filosofia ottimistica del tedesco Gottfried Leibniz (1646-1716), il quale sosteneva che tutto nel mondo ha una giustificazione e una causa e che dunque «viviamo nel migliore dei mondi possibili»; Voltaire ironizza su questa convinzione nel Poema sul disastro di Lisbona (1756) e nel ROMANZO FILOSOFICO Candido (1759; p. 68), in cui l’ingenuo protagonista passa per un’infinita serie di disgrazie che lo rendono consapevole dell’inconsiA.F.E. Menzel, Tavola rotonda, 1850. Il quadro ritrae il sovrano “illuminato” stenza di una simile teoria e dell’impossiFederico II (al centro) e Voltaire (il secondo alla destra del sovrano) durante bilità di vivere in un mondo felice. un pranzo nella reggia di Sans-Souci, con un gruppo di autorevoli amici. La critica di Voltaire a Pascal e a Leibniz 10 Sezione 1. Il Settecento 0060.sez1_m1.qxd La concezione religiosa di Voltaire: deismo e tolleranza 29-11-2007 8:16 Pagina 11 Secondo Voltaire non bisogna cercare la giustificazione universale di ogni fenomeno, ma accettare il mondo così com’è, contribuendo a migliorarlo, almeno per ciò che ci è possibile. La visione religiosa di Voltaire si basa, in definitiva, su una concezione deistica: Dio esiste, ma non prende parte alle vicende storiche dell’uomo e la sua esistenza non è un dato di fede, ma di ragione. Nelle Lettere filosofiche (1733) e nel Trattato sulla tolleranza (1763) Voltaire si scaglia violentemente contro il fanatismo religioso, l’ignoranza e la superstizione, i mali, cioè, che impediscono all’umanità di imboccare la via del progresso e che devono essere combattuti dalla fede illuministica nel cosmopolitismo e nel filantropismo (vedi p. 7). Egli era convinto che la tolleranza tra gli uomini e il rispetto delle diversità si basavano sul riconoscimento della pari dignità di ogni religione. Tutti gli uomini di buona volontà, che praticano comportamenti razionali e sono animati dall’ideale del bene comune, devono sentirsi fratelli e amarsi al di là della fede che professano. Il pensiero economico Nasce l’economia politica Il generale decollo dell’economia e l’incremento della popolazione stimolarono negli ambienti illuministici la riflessione sulla politica economica dei governi e sui meccanismi della produzione di ricchezza. Si svilupparono in particolare due scuole di pensiero: quella dei fisiocratici in Francia e quella dei liberisti in Inghilterra, che per la prima volta tentarono un’analisi scientifica dei processi economici, fondando una nuova scienza, l’economia politica. La fisiocrazia e il liberismo avevano alcune caratteristiche comuni: • ritenevano che l’economia fosse soggetta a “leggi naturali”, come quella del mercato, che stabilisce i prezzi delle merci in base alla relazione tra domanda e offerta; • criticavano la politica mercantilistica dei governi, che ostacolava la libera circolazione delle merci; • proponevano una nuova politica economica all’insegna del laissez faire, laissez passer (“lasciate fare, lasciate passare”), che escludeva l’intervento dello stato in economia e sosteneva l’abolizione di tutti i vincoli che condizionavano lo sviluppo economico. La fisiocrazia François Quesnay (1694-1774) fu il caposcuola della fisiocrazia, così designata per la sua fiducia nel potere della natura (il termine ha origine dalle due parole greche phỳsis = “natura” e kratía = “potere”). Nel 1758 pubblicò la Tavola economica, in cui afferma che l’agricoltura è l’unica attività veramente produttiva, in quanto soltanto essa crea un prodotto netto. Mentre l’industria e il commercio si limitano a trasformare la materia e a distribuire le merci, l’agricoltura, grazie alla naturale fertilità del suolo, realizza un “surplus” (prodotto netto). Dato che la prosperità di uno Stato è accresciuta dall’agricoltura, è necessario, secondo Quesnay, favorirne lo sviluppo con l’introduzione di moderni criteri di gestione (grande proprietà, lavoro salariato, tecnologia avanzata, investimento di capitali), l’abolizione dei vincoli feudali sulla terra, la liberalizzazione del commercio dei prodotti agricoli, in particolare del grano. La tesi fisiocratica, che considera l’agricoltura la fonte di ogni ricchezza, rispecchiava un’economia prevalentemente agricola come quella francese, in cui era necessario potenziare la produzione per soddisfare la domanda di una popolazione in crescita. Tuttavia, i concetti di libera iniziativa e libero commercio, dipendenti dalla dinamica domanda-offerta e dall’assenza di qualsiasi controllo statale, contrastavano nettamente con i princìpi economici dello stato francese assolutista. Il liberismo Il liberismo di Adam Smith (1723-1790) è alla base del pensiero economico moderno. Nella Ricerca sopra la natura e le cause della ricchezza delle nazioni (1776) egli sostiene che solo il lavoro produce ricchezza. La prosperità di una nazione è frutto della ricchezza dei singoli e quindi l’individuo deve essere messo nelle condizioni di compiere le scelte economiche che ritiene più adeguate, senza alcun intervento da parte dello stato. La fabbrica mo- Modulo 1 Cornice storico-culturale Illuminismo, Neoclassicismo e Preromanticismo 11 0060.sez1_m1.qxd 8-05-2008 10:33 Pagina 12 derna, secondo Smith, è il luogo in cui il capitale viene investito per Valore di scambio la produzione di valore di scambio (che si realizza nel profitto) e Il valore economico che deriva dal possesso di un oggetdove la produttività del singolo operaio è ottenuta attraverso la divi- to, contrapposto al suo valosione del lavoro. L’interesse privato dell’imprenditore che investe re d’uso (o utilità). Ad esemper il profitto, o dell’operaio che lavora per il salario, è la molla che pio, il pane ha un elevato valore d’uso ma un basso valospinge a sviluppare la produzione e la circolazione delle merci se- re di scambio, mentre il diacondo le leggi del mercato. Smith parte dal presupposto individuali- mante possiede uno scarso d’uso ma ha un alto vastico secondo cui è l’interesse privato a spingere gli uomini verso un valore lore di scambio. miglioramento del proprio tenore di vita e concorda in un solo punto con le teorie fisiocratiche: la necessità dell’assoluta libertà di scambio e di mercato. L’Illuminismo e la critica dell’antico regime Montesquieu e la separazione dei poteri L’Illuminismo si diffuse in tutta Europa, ma trovò l’amANTICO REGIME ILLUMINISMO biente più favorevole alla sua espansione in Francia, dove Ottimismo Pessimismo l’arretrata struttura sociale e l’assolutismo rendevano più urgente e radicale la lotta conEgoismo Filantropia tro la mentalità tradizionale e i privilegi che ostacolavano Fanatismo religioso Tolleranza l’affermazione della classe borghese. In campo politico la critica ilDisprezzo per le classi Fratellanza luministica della società di inferiori antico regime portò Montesquieu (1689-1755) a teorizStato assoluto Cosmopolitismo zare la separazione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. La visione laica delGerarchia sociale Teoria dell’eguaglianza lo stato che emerge dallo Spirito delle leggi (1748; Concezione statica p. 50), un TRATTATO storico-poFede nel progresso della storia umana litico scritto per dimostrare l’origine naturale delle istituzioni, fu un modello fondamentale per lo sviluppo delle idee rivoluzionarie e per la costruzione dello stato costituzionale, basato sulla tolleranza, il rifiuto del dispotismo e la separazione dei poteri. Montesquieu fu il tipico esponente di quella “nobiltà di toga” che ricopriva le più alte cariche amministrative e si considerava il simbolo della legalità contro lo strapotere dell’assolutismo. Egli, attratto dalla soluzione costituzionale inglese, non respingeva il regime monarchico francese, ma proponeva di riformarlo per impedirne la tendenza al dispotismo. Il principio della divisione dei poteri rappresenta infatti un punto di riferimento irrinunciabile per la salvaguardia della libertà politica e come tale è ancora oggi alla base delle costituzioni democratiche. Voltaire e l’ideale del sovrano “illuminato” Voltaire, pur ammirando la monarchia costituzionale inglese, temeva che l’indebolimento dell’assolutismo avrebbe favorito l’anarchia nobiliare e, soprattutto, nutriva forti dubbi sulla capacità del popolo di auto-governarsi. Il modello da lui proposto fu quello di uno stato retto da un sovrano “illuminato”, che adoperasse il potere assoluto per riformare le strutture giuridiche, amministrative ed economiche dello stato e per garantire le libertà dei cittadini contro lo strapotere e i privilegi della nobiltà feudale. 12 Sezione 1. Il Settecento Sovranità popolare ed uguaglianza in Rousseau 13-05-2008 11:42 Pagina 13 Ben più radicale fu il pensiero politico di Jean-Jacques Rousseau (1712-1778), per il quale era necessario garantire a tutti parità di diritti con l’instaurazione di uno stato democratico, retto dal principio della sovranità popolare. Il suo ideale era quello di una piccola comunità repubblicana, dove una forte tensione morale avrebbe spinto i cittadini a rinunciare agli egoismi privati e a sentirsi membri di una collettività retta dalla volontà generale e animata dal bene comune. Nella sua opera Il contratto sociale (1762) Rousseau analizza il tema delle disuguaglianze sociali e, rovesciando l’intera impostazione illuministica, arriva a considerare proprio il progresso e la civiltà come le cause dei mali della società. Secondo il filosofo ginevrino le disuguaglianze derivano dall’introduzione della proprietà privata: infatti, uguali per tutti sono i diritti alla vita, ai beni materiali e alla diffusione delle idee e il sovrano ha il compito di dare l’esempio rispettando tali princìpi, poiché la sua autorità deriva non da Dio, ma dal popolo. La soluzione proposta da Rousseau per migliorare la società è il ritorno allo stato di natura attraverso l’uguaglianza; tuttavia la sua riflessione non nasce da un’analisi di tipo socio-politico ma da un altro principio caratteristico dell’Illuminismo, quello dell’originaria condizione naturale dell’uomo. © RCS LIBRI EDUCATION SPA 0060.sez1_m1.qxd Il pensiero politico dell’Illuminismo fu anche all’origine di un movimento che richiedeva nuovi diritti per le donne: se tutti gli individui sono uguali e hanno gli stessi diritti, non era chiaro perché non dovesse cambiare anche la condizione femminile. La prima donna a sostenere queste tesi, sviluppando le teorie di Rousseau sull’uguaglianza originaria di tutti gli uomini e l’idea che la proprietà fosse alla base delle disuguaglianze sociali, fu l’inglese Mary Godwin Wollstonecraft (1759-1797). Nel suo saggio Rivendicazione dei diritti della donna – scritto nel 1791, due anni dopo la Dichiarazione dei diritti dell’uomo – ella sostiene infatti che LdS la subordinazione femVedi p. 210 minile non è un fatto naLaboratorio di Scrittura 1 “Donne dal multiforme P. Longhi, La lezione di geografia, 1752. Il dipinto mostra co- turale, ma deriva invece ingegno” me le donne nobili potessero studiare e ricevere un’educa- dall’educazione e dalla struttura della società. zione analoga a quella maschile. La questione femminile Il “problema dei selvaggi” e le teorie sulla natura umana Il dibattito sulla natura dell’uomo Durante il XVIII secolo l’intensificarsi dei viaggi di studio e di esplorazione e le numerose relazioni che arrivavano in Europa avevano rivelato l’esistenza di popolazioni che vivevano in maniera primitiva, dando vita a un intenso dibattito sulla natura dell’uomo e sulle originarie forme di convivenza civile. Per gli uomini del Settecento il desiderio di spiegare come era possibile che esistessero popoli privi di strutture politiche, commerciali e produttive divenne più semplicemente il “problema dei selvaggi”. Iniziò così a farsi strada l’idea che anche le popolazioni, che avevano raggiunto un livello di organizzazione sociale complesso, erano state un tempo “selvagge” e vennero formulate varie ipotesi su come fosse avvenuto questo processo di “civilizzazione sociale”. Rousseau e il mito del “buon selvaggio” Una delle teorie di maggior successo fu il “mito del buon selvaggio” elaborato da Rousseau. Nel Discorso sull’origine dell’ineguaglianza (1754), egli spiega la condizione di infelicità dell’uomo nel suo distacco dalla natura e nella creazione di una società in cui esistono la pro- Modulo 1 Cornice storico-culturale Illuminismo, Neoclassicismo e Preromanticismo 13 0060.sez1_m1.qxd 29-11-2007 8:16 Pagina 14 prietà e la disuguaglianza. Le idee di Rousseau possono essere riassunte nei seguenti punti: • fingiamo per ipotesi che sia esistita una condizione originaria della specie umana, definita stato di natura, e proviamo a immaginarne le condizioni di vita osservando quei popoli che vivono ancora in maniera “primitiva”, a stretto contatto con la natura, in comunità semplici in cui tutti sono soddisfatti di quello che hanno, senza organizzazione statale né commercio, senza preoccupazioni per il futuro; • l’uomo selvaggio ha solo desideri legati al bisogno fisico e, quando li soddisfa, è appagato e in armonia con la natura; • in questo stato, sembra che gli uomini non siano «né buoni, né cattivi, e non abbiano né vizi, né virtù»; si può anzi affermare che essi non sono sicuramente cattivi, perché «la calma delle passioni e l’ignoranza del vizio [...] impedisce loro di agire male»; • nello stato di natura originario l’uomo è dotato di sentimenti semplici e naturali, come la compassione verso il prossimo, e non desidera far male agli altri. La proprietà: origine di vizi e mali Se l’uomo per natura non è cattivo, perché invece nella nostra società agisce spesso in modo malvagio, è indifferente al dolore degli altri e in alcuni casi addirittura crudele? A questa domanda Rousseau rispose affermando che l’origine di tutti i mali è la proprietà. L’Illuminismo italiano Caratteri dell’Illuminismo italiano L’Illuminismo italiano si sviluppò come conseguenza dell’efficace opera di diffusione delle nuove idee dei philosophes francesi, ma fu animato da motivazioni particolari e condizionato dalle differenze che esistevano tra i vari stati della penisola. Da un punto di vista culturale, i centri in cui maggiore fu l’influenza delle dottrine illuministe furono Milano, Napoli e il Granducato di Toscana, in cui il dibattito culturale interessò soprattutto questioni di economia e di agricoltura, culminate nel 1753 con la fondazione dell’Accademia dei Georgofili. Il fatto che in Italia gli ideali settecenteschi di rinnovamento morale, civile e intellettuale non abbiano prodotto miglioramenti rilevanti nella società dipese da un insieme di fattori socio-economici, tra i quali ricordiamo: • la parziale adesione alle idee illuministiche degli intellettuali italiani; • una cultura ancora essenzialmente letteraria, poco incline al dibattito su argomenti filosofici, politici e religiosi; • la debolezza della borghesia imprenditoriale, incapace di sostituirsi ai centri del potere tradizionale (la nobiltà terriera e la Chiesa) e ostile ad ogni innovazione significativa dell’assetto economico e sociale. A Milano la condizione che favorì l’affermazione di un movimento illuminista fu il dominio austriaco, che, per impulso dei sovrani “illuminati” Maria Teresa (1740-1780) e Giuseppe II (1780-1790), condusse un’opera di abolizione delle strutture feudali, di riorganizzazione dell’apparato amministrativo e burocratico, di incremento delle attività industriali e commerciali, cercando il consenso dei ceti borghesi e dei più prestigiosi intellettuali lombardi. Importanti uomini di cultura come i fratelli Pietro (1728-1797) e Alessandro (1741-1816) Verri e Cesare Beccaria (1738-1794) guardarono con favore al riformismo di Maria Teresa e ricoprirono incarichi nell’amministrazione pubblica, anche se in seA. Perego, L’Accademia dei Pugni, 1776. Da questo circolo illuministico sorgerà la redazione del “Caffè”. Sono qui ritratti Ales- guito ad alcune discutibili riforme di Giuseppe II se sandro Verri (il secondo da sinistra), Cesare Beccaria (il quarto ne distaccarono, finendo per guardare con sospetto da sinistra) e Pietro Verri (il secondo da destra). e avversione alla Rivoluzione francese. L’Illuminismo lombardo 14 Sezione 1. Il Settecento 0060.sez1_m1.qxd 8-05-2008 10:33 Pagina 15 I fratelli Verri e “Il Caffè” Gli illuministi lombardi si preoccuparono di condurre una battaglia per il rinnovamento della cultura (intesa anche in senso tecnico-scientifico) e per la divulgazione delle nuove idee presso un pubblico di non letterati. Lo strumento di diffusione della cultura illuministica fu il periodico “Il Caffè” (1764-1766; p. 90), fondato dai fratelli Verri. Essi si proponevano di riportare immaginarie conversazioni ascoltate nella bottega del caffè del greco Demetrio, in cui, attraverso un colloquio diretto e amichevole con il lettore, venissero discusse «cose varie, cose disparatissime, cose inedite [...] cose tutte dirette alla pubblica utilità». Il programma culturale del “Caffè” puntava su una letteratura civilmente impegnata, fatta di argomenti attuali, e promuoveva l’uso di un linguaggio vivo e semplice. Anche la scelta dell’ambientazione era il simbolo della polemica contro la cultura tradizionale e accademica che escludeva il grande pubblico. Pietro Verri fu inoltre l’animatore dell’Accademia dei Pugni (1761-1766), il cui fine era quello di approfondire conoscenze utili alla vita sociale in un orizzonte culturale che coinvolgesse tutta l’Europa. Beccaria: una nuova concezione del crimine Tra i collaboratori del “Caffè” vi fu anche Cesare Beccaria, letterato e giurista, autore di un fortunatissimo libro sul sistema giudiziario del tempo e sui princìpi a cui si ispirava, Dei delitti e delle pene (1764; p. 93). Beccaria sosteneva la necessità di rinnovare la società su basi illuministiche e auspicava una giustizia fondata sull’uguaglianza fra gli uomini e sulla chiarezza delle leggi. Egli polemizzò duramente contro la legislazione repressiva, formulando nuove proposte in favore della prevenzione del crimine e della limitazione delle pene, che comprendevano anche l’abolizione della tortura e della pena di morte. Per Beccaria il concetto stesso di crimine non aveva più alcun collegamento con la sfera religiosa. Il punto di partenza della nuova legislazione è infatti la netta distinzione tra “peccato” (che solo Dio può valutare e condannare) e “reato” (giudicabile sulla base del danno procurato alla comunità). Elemento centrale del suo pensiero è la dimostrazione dell’inutilità e della illegittimità della tortura e della pena di morte. Egli considera infatti la sovrabbondanza delle pene «una inutile prodigalità di supplizi», in quanto incapace di migliorare gli uomini e di tenerli lontani dalle colpe e dai crimini; dal momento che anche la morte, massima condanna che si possa infliggere ad un uomo, non fa diminuire la frequenza dei misfatti, egli arrivò dunque alla conclusione che la pena di morte è inutile. In questa ottica illuministica le conclusioni di Beccaria erano di natura pratica: egli dimostrava che una legge che applica la pena di morte non difende gli interessi dei cittadini con «salutare esempio», ma rischia di diventare controproducente in quanto ammette la morte «legale», che ha così il sapore di una vendetta ragionata e senza attenuanti, mentre in uno stato rispettoso della dignità umana ogni pena deve essere giustificata esclusivamente dal fine rieducativo del colpevole. Le idee di Beccaria si imposero ben presto all’attenzione di tutta l’Europa e furono alla base dell’abolizione della pena di morte, decisa nel 1786 dal granduca di Toscana Pietro Leopoldo. L’Illuminismo napoletano A Napoli il movimento illuministico prese impulso dalla politica di riforme inaugurata dalla nuova dinastia dei Borboni, al potere dal 1734. Gli intellettuali napoletani appoggiarono le iniziative giurisdizionaliste dei sovrani, volte a rivendicare i diritti dello stato contro i secolari privilegi della Chiesa. Tra loro vi eraL’ILLUMINISMO ITALIANO no studiosi come Antonio Genovesi (17131769), Ferdinando Galiani (1728-1787) e Gaetano Filangieri (1752-1788); essi compirono NAPOLI MILANO importanti studi nel campo delle discipline economiche e sostennero una riforma della giurisprudenza destinata a rinnovare nel Rinnovamento Giurisdizionalismo: profondo la vita civile del Regno. Più che un culturale: • Genovesi vero e proprio gruppo come quello lombardo, • Fratelli Verri • Galiani l’Illuminismo napoletano fu caratterizzato da • “Il Caffè” • Filangieri • Beccaria grandi personalità, ma l’intento di contribuire Modulo 1 Cornice storico-culturale Illuminismo, Neoclassicismo e Preromanticismo 15 0060.sez1_m1.qxd 5-12-2007 16:07 Pagina 16 al rinnovamento socio-politico dello stato si scontrò con sistemi e mentalità di tipo feudale impossibili da scardinare e con un governo che, in definitiva, accolse solo gli aspetti più esteriori delle proposte riformistiche. In Italia la letteratura illuministica non produsse importanti opere narrative, sia perché al pubblico venivano offerte le traduzioni dei capolavori inglesi e francesi, sia perché l’attività letteraria era subordinata all’esigenza degli intellettuali di farsi portavoce delle idee di rinnovamento e di riforma sociale e politica. Un notevole successo riscosse invece la divulgazione letteraria e scientifica “alla moda”, come quella del veneziano Francesco Algarotti (1712-1764), che acquistò fama internazionale con il Newtonianesimo per le dame (1737), e del gesuita mantovano Saverio Bettinelli (1718-1808), che attaccò i limiti della letteratura italiana nelle Lettere virgiliane (1757) e nelle Lettere inglesi (1766). Mappa dei concetti L’Illuminismo Critica dell’autorità politica e religiosa e critica della tradizione Uomo al centro del mondo Cosmopolitismo e filantropismo Rifiuto delle religioni rivelate e del fanatismo religioso Religione naturale Deismo (Voltaire) Tolleranza Primato della ragione e libertà di giudizio Interpretazione scientifica e razionale del mondo Intellettuali (philosophes) come guida della società Dispotismo illuminato (Voltaire) Sovranità popolare e uguaglianza (Rousseau) Diritti delle donne (Wollstonecraft) Sezione 1. Il Settecento Divulgazione per un pubblico borghese (giornali, caffè) Rifiuto del mercantilismo: liberismo (Smith), fisiocrazia (Quesnay) Materialismo e meccanicismo Ritorno allo stato di natura e critica della proprietà privata (Rousseau) 16 Fiducia nel futuro e nel progresso Critica politica dell’antico regime Ateismo (d’Holbach) © RCS LIBRI EDUCATION SPA La letteratura al servizio della società Separazione dei poteri (Montesquieu) Italia: rinnovamento culturale, divulgazione scientifica e letteratura impegnata su temi civili e sociali (“Il Caffè”, Beccaria, i fratelli Verri) e su questioni giurisdizionaliste (Genovesi, Galiani, Filangieri) 0060.sez1_m1.qxd 8-05-2008 10:34 Pagina 17 Tendenze letterarie La letteratura illuministica La nascita di nuovi generi letterari Il “vero”, oggetto della letteratura La letteratura illuministica era fondata su una visione ottimistica della vita e sulla fiducia nel progresso dell’uomo. Incarnava la nuova mentalità borghese, i cui valori erano l’intraprendenza, la chiarezza e la semplicità, e aveva intenti educativi e pedagogici. Da ciò nasceva una concezione unitaria del sapere che annullava la frattura fra cultura umanistica e conoscenza scientifica in nome di una visione in cui queste due componenti si integravano a vicenda nell’attività intellettuale. Queste tendenze determinarono l’affermarsi di generi letterari, quali la LETTERA, il SAGGIO, il TRATTATO, tutti prodotti librari di ampia diffusione che, nelle forme e nei contenuti, si ispiravano alla realtà sociale, al “vero”, al “naturale” e al “razionale”. In Francia gli intellettuali progressisti riuscirono a scuotere le coscienze e a portarle alla “luce della ragione” attraverso i PAMPHLET, brevi opere saggistiche, spesso pubblicate sotto falso nome, che si proponevano di contrastare l’autorità politica, religiosa e culturale della classe dominante, invocando il “riscatto” delle classi subalterne. LETTERATURA ILLUMINISTICA Ottimismo Fiducia nel progresso Volontà di spiegare ed educare Semplicità e chiarezza espressiva Concezione unitaria della conoscenza Una delle più importanti novità dell’arte e della letteratura illuministiche Estetica fu l’elaborazione di una nuova teoria estetica , secondo cui, dal momento Disciplina filosofica si occupa della coche ogni conoscenza deriva dalle sensazioni, il valore dell’opera artisti- che noscenza del bello naca e letteraria consiste nel suscitare in chi guarda o legge una sensazione turale e artistico. di piacere in grado di stimolare sentimenti e passioni. Il “primato della ragione” non originò, quindi, un freddo e astratto razionalismo, poiché induceva a cogliere tutte le manifestazioni della sensibilità e della fantasia umana. Parallelamente, la tendenza all’analisi psicologica delle sensazioni e all’osservazione della realtà favorì la nascita di una letteratura il cui oggetto non era più il “bello”, definito da canoni e poetiche lontane dalla sensibilità del fruitore, ma il “vero”. Compito della nuova letteratura era aiutare l’uomo a «uscire dalla tristezza che lo perseguita» e a cercare di «abbellire e di animare coll’opera della fantasia l’effetto delle belle arti» (P. Verri). La prosa saggistica e divulgativa dell’Enciclopedia Un’opera per l’uomo e sull’uomo L’opera che meglio di ogni altra esprime lo spirito della cultura settecentesca e di fatto identifica l’“età dei lumi” è certamente l’Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri (o più semplicemente Enciclopedia) ideata da Denis Diderot (1713-1784) e Jean-Baptiste D’Alembert (1717-1783) e realizzata con la collaborazione di scienziati di varie discipline e dei più prestigiosi intellettuali dell’epoca, tra i quali Condillac, D’Holbach, Helvétius, Montesquieu, Quesnay, Rousseau, Voltaire. Alla base del progetto vi era l’esaltazione illuministica della centralità dell’uomo. La genesi del progetto L’Enciclopedia ebbe una storia assai travagliata, soprattutto a causa dei numerosi interventi delle autorità politiche e religiose. Dopo l’uscita del primo volume nel 1751, le autorità ritirarono il “privilegio di stampa” (ovvero l’autorizzazione alla pubblicazione) in seguito alle polemiche suscitate dall’interpretazione scientifica e razionale di tutti gli aspetti della conoscenza, anche quelli che tradizionalmente erano riservati alla filosofia e alla teologia. Il divieto non fermò Diderot (D’Alembert abbandonò l’impresa nel 1758, do- Censura po la condanna dell’opera da parte del Parlamento di Parigi) e nel 1765 Controllo delle forme erano stati stampati già 17 volumi di testo, a cui seguirono, nel 1772, 11 vo- di espressione artistiche e letterarie caratlumi di tavole illustrate, per un totale di 33 volumi pubblicati entro il 1781. teristico di regimi poProprio in virtù delle numerose battaglie combattute contro la censura e litici autoritari. Modulo 1 Cornice storico-culturale Illuminismo, Neoclassicismo e Preromanticismo 17 0060.sez1_m1.qxd 29-11-2007 8:16 Pagina 18 l’ostilità degli ambienti culturali più conservatori e tradizionalisti, l’Enciclopedia fu considerata l’espressione di un vero e proprio “partito filosofico”. L’opera fu concepita come raccolta di tutto il sapere, revisionato e chiarito alla luce dei metodi scientifici e sperimentali, e fu il principale strumento di diffusione di un nuovo tipo di pensiero, basato esclusivamente sull’esaltazione della ragione. L’opera era divisa in due grandi sezioni: la prima illustrava la nozione di “Enciclopedia” come sistema universale delle conoscenze umane; la seconda si presentava come dizionario ragionato delle scienze, arti e mestieri. L’affermazione del romanzo Il successo del romanzo La letteratura dell’Illuminismo si ispirava all’esigenza di rinnovamento e di divulgazione. Il genere caratteristico della nuova sensibilità illuministica fu il ROMANZO, che proprio durante il Settecento divenne il prodotto letterario più diffuso e letto presso il pubblico di tutta Europa. Le ragioni di questo successo si spiegano con la particolarità del genere romanzesco, che, in quanto non soggetto a regole rigide, apparve da subito idoneo alla rappresentazione dello spirito borghese di una società che aspirava ad accordare pari dignità a tutti gli individui; il romanzo si adattava infatti a qualsiasi argomento ed era in grado di utilizzare tutti i linguaggi, dal gergo popolare alla lingua d’uso comune fino al linguaggio tecnico, con l’ovvio risultato di far presa su qualunque tipo di lettore. La realtà sulla quale si focalizzò maggiormente l’attenzione dei narratori fu quella della borghesia e della città. Un ruolo decisivo nell’affermazione del romanzo fu svolto dal pubblico, che, soprattutto in paesi socialmente evoluti come l’Inghilterra, si era notevolmente allargato ed era costituito dalla classe dirigente, dai gruppi di opinione e dagli uomini d’affari, commercianti e professionisti. La differenza più importante rispetto alle epoche precedenti risiede nel fatto che i lettori settecenteschi amavano essere informati dei fatti di attualità dalle gazzette e dai giornali e prediligevano la lettura di libri ispirati alla realtà sociale o incentrati sulle questioni filosofiche emergenti. Essi si dilettavano, inoltre, di libri che rappresentavano quei mondi esotici che sempre più spesso balzavano all’attenzione delle cronache in seguito ai resoconti di viaggi commerciali o di esplorazioni. Si spiega così l’enorme successo ottenuto da quello che è convenzionalmente considerato il primo romanzo moderno, Robinson Crusoe (1719; p. 59) dell’inglese Daniel Defoe (1660-1731). Un nuovo pubblico Il romanzo settecentesco nasce e si consolida in Inghilterra, il paese socialmente ed economicamente più avanzato d’Europa, ma fu la Francia il paese in cui la produzione romanzesca fu quantitativamente maggiore. Mentre in Inghilterra si sviluppò un romanzo di tipo “borghese”, i romanzi francesi erano rivolti ai gusti e alle aspettative di un pubblico influenzato dalle idee e dai princìpi della cultura illuminista. Il nuovo romanzo francese è lo specchio di una società dove era ancora molto forte la presenza della nobiltà; per questo tra gli autori figurano spesso esponenti della nobiltà e sono assai diffusi personaggi e contesti aristocratici. Inghilterra e Francia T. Rowlandson, Il libraio, disegno del 1784. In questa caricatura si vedono un libraio altezzoso e un autore ossequioso, che mostra al libraio il testo che intende far pubblicare. Gli autori del Settecento erano più fortunati dei loro predecessori perché i libri erano più economici, c’erano biblioteche itineranti e aumentava la richiesta di libri da parte di un nuovo pubblico, quello borghese. Tutti questi fattori contribuirono alla nascita e allo sviluppo del nuovo genere del romanzo borghese. 18 Sezione 1. Il Settecento