cjarsons della carnia
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cjarsons della carnia
CJARSONS DELLA CARNIA (FRIULI) ( CARNIA) Si dispone l'impasto Si chiudono i ciarsons e si realizza la forma caratteristica Il risultato finale prima della cottura Cjarsons (cjalsons) I cjarsons sono un piatto che fa parte della tradizione culinaria della Carnia. Il termine deriva da “calicione” ovvero “qualcosa che racchiude un ripieno”. I cjarsons infatti sono simili a degli agnolotti di pasta di patate che racchiudono un impasto chiamato pastùm. Il ripieno è l'elemento caratterizzante della pietanza, tanto che ogni vallata della Carnia si contraddistingue per la varietà tipica del luogo, ma ogni paese, a volte ogni famiglia, prepara il ripieno con ingredienti diversi tramandando la ricetta di generazione in generazione. I cjarsons erano un piatto delle feste, se è vero che nel 1377, nei suoi registri, il cameraro di Gemona annotava: “Spendey per fa lavar li santi a Pasca di chalcons...”. I cjarsons da Prât prevedono un pastùm preparato amalgamando ricotta fresca, uva passa, zucchero, cacao, erbe di montagna ma, il vero segreto, è la sapienza e l’arte culiniaria di chi li prepara. Fanno parte di quella tradizione gastronomica regionale che impone per la preparazione tempo e pazienza: la pasta di patate va lavorata fino a formare un impasto omogeneo, spianata e tirata a mano fino a farne diventare un foglio sottile, tagliata in forma circolare ponendo un po’ di impasto al centro, chiudendo a metà la pasta e dandole la tipica forma che ricorda l'agnolotto. I ciarsons sono uno dei piatti tipici della Val Pesarina citati anche da Bepo Rupil, poeta della Val Pesarina, nella sua “Nôns di certas pietancias”. Vini consigliati: Pinot Bianco delle Grave del Friuli a 9° c – Erbaluce di Caluso (Piemonte) a 9°C Curiosità: In Carnia sono tanti tipi di cjarsons (si pronuncia chiarsons), sia piuttosto dolci come questi, sia salati, senza cioccolato e uvetta e con erbe Consigli Pratici: Accompagnate questo sostanzioso primo piatto con un secondo leggero, a base di sole verdure. Ingredienti x 4 persone: Spinaci g. 500 – cioccolato fondente amaro g. 50 – uva sultanina g. 50 – cedro candito g. 50 - uova n. 5 – farina bianca g. 400 – burro g. 100 – pane nero raffermo g. 70 – cannella in polvere mezzo cucchiaino – ricotta affumicata grattugiata g.20 – formaggio carnico stravecchio grattugiato g. 20 – zucchero di canna q.b. – sale q.b. Attrezzatura: una pentola; due terrine e una ciotola ; un piatto da portata. Difficoltà: elaborata Tempo di preparazione: 2h Tempo di cottura: 10’ Modalità di cottura: fornello Microonde: NO Possibilità di congelazione: SI Tempo di conservazione: 3 giorni Procedimento: 1°) Lessate gli spinaci con la sola acqua rimasta dal lavaggio e nel frattempo mettete a mollo l’uvetta in una terrina con un po’ di acqua tiepida. In un’altra terrina sbriciolate finemente il pane nero, grattugiate il cioccolato, unite gli spinaci passati brevemente sotto la mezzaluna, l’uvetta strizzata, il cedro tritato, la cannella ed amalgamate tutto molto bene fino ad ottenere un impasto il più possibile omogeneo. 2°) Sbattete accuratamente, in una ciotola, un tuorlo d’uovo con un cucchiaio di zucchero e unitelo all’impasto. Setacciate la farina sulla spianatoia, fate la fontana, unetevi le 4 uova rimaste, il burro ammorbidito a temperatura ambiente e un pizzico di sale; tirare col matterello una sfoglia abbastanza sottile. Ritagliate la sfoglia in dischetti del diametro di circa 6 centimetri. 3°) Riempite i dischetti con un cucchiaino di ripieno ciascuno. Piegate i dischetti premendo con le dita sui bordi e sigillandoli bene in modo che durante la cottura non fuoriesca il ripieno. Cuocete i cjarsons per circa 10 minuti in acqua salata, scolateli, metteteli in un piatto da portata e serviteli condendoli con un po’ di burro fuso e spolverizzandoli con i formaggi grattugiati e lo zucchero.