la scheda dell`escursione a brugnello
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la scheda dell`escursione a brugnello
Bric Carana e Brugnello COME ARRIVARE: • da Piacenza (tangenziale) si percorre la statale 45 di Val Trebbia per circa 42 km fino a Bobbio; • senza entrare in centro si resta sulla strada statale fino all’incrocio posto al km. 93,200; • si svolta, a destra, seguendo le indicazioni per “Moglia” e “Carana”; • si superano gli agriturismi “S. Martino” e “il Carlone”, quindi il ponte sul torrente Carlone; • oltrepassato un tornante a destra, a 2 km dalla strada statale si raggiunge il successivo tornante a sinistra, e si parcheggia nello spiazzo a bordo strada, all’attacco del sentiero con segnavia bianco-rosso. TOTALE da Piacenza km 44 in circa 50 minuti PARTENZA LUNGHEZZA COMPLESSIVA TEMPO DI PERCORRENZA (al netto delle soste) GRADO DI DIFFICOLTA’: FONDO: SEGNAVIA DISLIVELLO COMPLESSIVO PUNTO PIU’ ALTO QUOTA TEM (m) PO tornante sulla strada per Carana, frazione di Bobbio (PC) a 362 metri s.l.m.; 13 km circa; 3 h (esclusa la salita sul Bric Carana) escursionistico, nessun tratto pericoloso o esposto asfalto km. 3,5; tutto il resto sterrato o sentiero CAI 143 e 143a m. 770; Bric Carana 805 m.s.l.m. DESCRIZIONE IMMAGINI Dal centro del tornante che svolta a sinistra, si imbocca a destra la mulattiera che sale nel bosco (foto 1); dopo 10 minuti si incrocia la strada asfaltata, che si prende a destra per altri 10 minuti fino all’abitato di Moglia, piccolo borgo nel selvaggio vallone del rio Carlone, affluente di sinistra del Trebbia, ove si trova una bella costruzione in sasso, un tempo cella monastica, ed una utile fontana. Al centro del paesino si trova l’incrocio con il sentiero 160, che prosegue verso S. Cristoforo; si svolta invece a sinistra, tra le case, seguendo il segnavia CAI 143 (foto 2 e 3). foto 1 foto 2 475 20’ foto 3 765 801 700 35’ 5’ 12’ Lo stradello sale subito nel bosco, inizialmente stretto e coperto dalla vegetazione; superati gli ultimi ruderi in sasso, la mulattiera si fa più ampia e nitida, e prosegue in costante salita, a tratti ripida, mostrando presto una bella visuale verso la val Trebbia, con Bobbio in primo piano e la Parcellara sullo sfondo. Dopo 8 minuti si incontrano i ruderi di C. Cavanna, sommersi dalla vegetazione; altri 7 minuti e si tiene la sinistra, in salita, ad un bivio (foto 4). Si continua sempre all’ombra di un fitto bosco, un tempo sfruttato economicamente, ma che oggi ha recuperato quasi integralmente la sua naturalità. A circa mezz’ora da Moglia si apre, a destra, un’ampia radura prativa, a circa 700 metri di quota, ed un minuto più tardi si vede, a sinistra, il Bric Carana, grosso scoglio ofiolitico che emerge dai prati circostanti. Ancora 5 minuti e, dopo pochi metri percorsi nel campo a fianco del sentiero a causa della sua chiusura, si raggiunge un bivio con una strada sterrata, in corrispondenza di un traliccio elettrico (foto 5). Prima di svoltare a destra, verso Brugnello, si può accedere sulla sinistra ad un campo coltivato, costeggiando il quale si raggiunge la base del rilievo (foto 6), e salire, tenendo alla propria destra una recinzione, fino alle prime roccette del Bric Carana, dalle quali il panorama si apre verso la Val Trebbia. Ridiscesi all’incrocio precedente a ritrovare il segnavia, si prosegue a questo punto diritto (destra per chi proviene da Moglia - foto 5) ancora in salita per 5 minuti, fino all’incrocio con il sentiero CAI 145, dal quale si ha una bella visuale, a destra, sulla val Carlone con Mogliazze, San Cristoforo ed il m. Penice sullo sfondo. Si svolta a sinistra in discesa (foto 7). Durante la discesa il panorama si apre a sinistra verso l’altro versante del Trebbia: dal m. S. Agostino il crinale forma la sella del passo S. Barbara e si alza verso la cima del monte Aserei, orlata dalla pineta; al di sotto, le due boscose valli Curiasca, profondamente incassate; poi i rocciosi Groppi di Lavezzera, e all’orizzonte il lontano Carevolo. Guardando alla destra del percorso, oltre il vicino abitato di Rossarola, si riconosce il m. Lesima, per il grande pallone sommitale. Dopo 5 minuti si incrocia la strada asfaltata all’altezza del bell’oratorio di Pietranera, in pietra locale, la si attraversa e si prosegue diritto oltrepassando l’abitato; dopo aver ammirato ancora una volta il panorama, che ora comprende anche l’ampio pianoro coltivato dove si trova Coli, si segue un tornante a destra, e subito dopo si svolta a sinistra seguendo i segnavia (foto 8). Si continua su stradello allo scoperto, e dopo meno di 5 minuti si incontra un roccione di scuro serpentino, subito dopo il quale si può rimontare, seguendo una brevissima traccia di sentiero, ad una selletta panoramica, da cui si ammirano l’alta Val Trebbia e la Val d’Aveto (foto 9). foto 4 foto 5 foto 6 foto 7 foto 8 foto 9 Un minuto dopo si tiene la sinistra ad un bivio (foto 10), quindi si prosegue in costante discesa nel bosco, fino ad un tratto in cui si cammina allo scoperto su calanchi argillosi; dal sentiero, a tratti ripido, si apre una bella vista sulla conca di Marsaglia; poco dopo si raggiunge un bivio, in prossimità di un serbatoio dell’acquedotto: si trascura la sterrata che scende oltre il manufatto, verso Ballerini, e si svolta decisamente a sinistra, in leggera salita nel bosco (foto 11). 540 455 13’ 12’ 464 3’ 545 15’ 640 362 foto 10 25’ 40’ foto 11 Poco dopo si raggiunge un altro bivio: a sinistra si trascura, per il momento, la variante CAI 143a che si utilizzerà per il ritorno, e lungo la quale si intravede un tabella in legno con una panchina nei pressi; si svolta invece a destra in direzione di Brugnello (foto 12). In una decina di minuti lo stradello segnato conduce alle prime case del borgo di Brugnello, dalle quali si apre, a sinistra, la spettacolare veduta di un meandro del fiume Trebbia, profondamente incassato: il suo andamento tortuoso avvolge l’affilato crinalino che scende dal versante, tagliato dalla strada statale (foto 13) . In alto, sulla sinistra, si riconoscono il Bric Carana e l’omonimo sottostante paesetto. Si prosegue nell’abitato, e salendo una scalinata a larghi gradoni si raggiunge la chiesetta dei SS. Cosma e Damiano: subito dietro, una terrazza dotata di fontana e di tavolo con panche si trova in una scenografica posizione panoramica: da sinistra si riconoscono il monte Pradegna, S. Salvatore, Telecchio e le Curiasche, che approfondiscono il loro tipico profilo a “V” nelle arenarie del versante opposto; verso sud Brugneto, Marsaglia, la Val d’Aveto ed il lontano m. Alfeo; al di sotto, a precipizio, il corso serpeggiante del Trebbia (foto 14) . Dopo aver ammirato a sufficienza il paesaggio, si riprende lo stradello già percorso all’andata fino al bivio tra i sentieri 143 e 143a: si trascura a sinistra il 143 (già disceso all’andata da Pietranera), e si imbocca a destra la variante 143a. Dopo un tratto in dolce pendenza quasi tutto allo scoperto, lo stradello affronta un breve strappo, al termine del quale una panchina strategicamente collocata consente di ammirare il panorama da Coli a Brugnello. Entrato nel bosco, il percorso si fa più ripido, e raggiunge un bivio: si trascura la salita a sinistra, indicata da un cartello, e si tiene la destra, in piano, guidati dai segnavia (foto 15): un minuto dopo si trova la strada asfaltata Bobbio-Carana, e la si prende a destra, in discesa. Si cammina in costante discesa per 35 minuti fino a quota 405, quando si raggiunge il bivio con la strada che sale a Moglia, le cui case sono visibili a sinistra lungo il percorso; lo si ignora, proseguendo diritto, sempre in discesa, per altri 5 minuti fino a raggiungere l’autovettura. foto 12 foto 13 foto 14 foto 15 foto