1 I RIFLESSI SACRALI - Società Italiana di Neurofisiologia Clinica
Transcript
1 I RIFLESSI SACRALI - Società Italiana di Neurofisiologia Clinica
I RIFLESSI SACRALI (G. Squintani – A. Morini – M. Romano – C. Foresti) Riassunto. Obiettivo della ricerca e’ stato quello di eseguire una revisione della letteratura sui riflessi sacrali, dai piu’ conosciuti e comunemente usati (tipo il riflesso bulbocavernoso e il pudendo-anale), a quelli meno conosciuti (come il riflesso ano-anale, pudendo-uretrale e uretro/vescico-anale), cercando di descrivere i diversi parametri di stimolo e registrazione, nonche’ di riassumere i dati normativi disponibili e di stilare delle linee guida e dei ‘practice parameters’ che possano essere utilizzati nei laboratori di neurofisiologia. Criteri di inclusione Si e’deciso di includere nella ricerca bibliografica lavori scientifici con un gruppo significativo di soggetti sani (>10), con specificati e chiari parametri di stimolo e registrazione, e valori ben definiti di media e SD (o mediana e range se la distribuzione del campione non e’ gaussiana). Non sono stati inclusi lavori di soli pazienti con patologie neuro-urologiche. Metodologia di ricerca E’stata eseguita ricerca on line su pub-med inserendo le seguenti parole chiave: bulbocavernous, pudendal, anal, bladder,urethral, perineal reflex. La ricerca e’stata eseguita da ciascun membro del gruppo e poi confrontata con gli altri esaminatori. Risultati In tutto sono stati individuati articoli, di cui -Piu’ di 40 lavori (la maggior parte scaricati da internet o recuperati in cartaceo da biblioteca fornita; di questi per 5 lavori abbiamo considerato gli abstract ed i normativi di tabelle gia’ esistenti, per mancata reperibilita’ del paper). Abbiamo deciso di includere nella revisione anche un articolo di Rechthand (1997) con solo 5 soggetti, per le rilevanti considerazioni fisiopatologiche che risultano nella discussione. La revisione della letteratura si riferisce ad un totale di piu’ di 800 soggetti sani. TIPO DI RIFLESSO I riflessi studiati nei diversi lavoro sono di seguito elencati, considerando che in un lavoro possono essere stati studiati piu’di un singolo riflesso: Bulbo-cavernoso e clitorido-cavernoso (BCR): :Podnar 2007 e 2009, Kajho 2004, Amarenco 1986, 2000, 2002 e 2003, Rechtand 1997, Vodusek 1982, 1983, 1990 (EEG), 1990(Brain), Ertekin 1976, Opsomer 1983 e 1989, Krane 1980, Galimberti 2001, Ghezzi 2001, Perretti 2003, Rushworth 1967, Porst 1988* e Tackmann 1988* (stessi soggetti normali), Siroky 1979, Sarica 1987, Lavoisier 1988 Pudendo-anale (PAR): Wester 2003, Varma 1986, Loening-Bauche 1994, Vodusek 1982 e 1983; Vereecken 1982, Opsomer 1989, Desai 1988, Galloway 1985, Fidas 1985, Rodi 1996, Galimberti 2001 Anale (AR): Pedersen 1978, 1982, Swash 1982, Vodusek 1983, Vereecken 1982 Pudendo-uretrale:Dykstra 1987, Blavais 1981, Vereecken 1982, Desai 1988, Fidas 1985, Galloway 1985, Awad 1981, 1 Uretro/vescico-anale: Rockswold 1976, Cavalcanti 2007, Basinski 2003, Vereecken 1982, Desai 1988, Fidas 1985 Ano-uretrale: Shafik 1990 e 1992, Vereecken 1982 SEDE DI STIMOLO Stimolo elettrico:per il BCR e PAR, la sede di stimolo e’il pene o clitoride, e il catodo viene posizionato alla base pene o in sede paraclitoridea (prepuzio del clitoride), e l’anodo distalmente. In quasi tutti i lavori non e’ specificata la distanza tra catodo ed anodo, solo Rechthand, Tackmann e Opsomer la definiscono (rispettivamente 3cm per i primi due e 1,5cm per Opsomer). Lo stimolo elettrico viene erogato sempre in posizione mediana, solo in alcuni lavori (Wester 2003, Amarenco 2000; Rechthand 1997) lo stimolo e’ lateralizzato e bilaterale. Per l’AR, viene stimolata la cute perinatale a 1-2 cm dall’orifizio anale. Per il riflesso vescico/uretro-anale, elettrodi stimolanti ad anello vengono montati su catetere di Foley (10-14) 2.5( per l’uomo) o 1cm (per la donna) circa sotto il palloncino, che viene inserito in vescica o in sede medio-uretrale (Rockswold, Galloway, Basinski, Cavalcanti). Stimolo meccanico: la sede di stimolo e’ la medesima che per lo stimolo elettrico, a livello della porzione ventrale glande/vicino clitoride. Amarenco (2002) descrive anche il riflesso meccanico somministrato con martello elettromeccanico triggerato in sede sovrapubica. CARATTERISTICHE STIMOLO -TIPO: Lo stimolo e’ elettrico nella maggior parte dei lavori, viene descritto anche uno stimolo meccanico con martello triggerato in alcuni lavori ( Podnar 2007 e 2009, Amarenco 2002 e Dykstra 1987). -INTENSITA’ Soglia sensitiva: Podnar 2007 e 2009, Vodusek 1982 e 1990 EEG, Krane, Amarenco2000 e 2003, Desai, Galloway, Basinski Soglia riflesso/r. stabile: Podnar 2007 e 2009, Kajho, Vodusek 1990 (Brain), Krane, Pedersen 1978 e 1982, Amarenco 2000 e 2003, Vereecken, Desai, Dikstra, Shafik Intensita’ fissa (in genere multipli di s. sensitiva, da 1.5 a 4V): Wester (3v la soglia sensitiva), Amarenco 2000 e 2003 (aumento di 10mA, da s. sensitiva a dolorosa), Rechtand (4volte la soglia sensitiva), Varma (90V), Vodusek 1982, Ertekin (1.5-2.5 soglia riflesso), Swash (90V), Porst e Tackmann (6-8v s.sens), Vereecken (50-300V), Galloway (3v s. sens), Sarica (2v s.sens), Basinski (3-4v s.sensitiva) Rockswold (4-30V) Soglia risposta massimale: Podnar 2007 e 2009, Vodusek 1983, Pedersen 1982, Rodi, Vereecken Soglia dolorifica: Amarenco 2000 e 2003, Loening Bauche -DURATA: 0.1msec: Podnar 2007 e 2009, Wester, Rechtand, Varma, Ertekin, Swash, Desai, Ghezzi, Galloway, Galimberti, Fidas, Dikstra, Basinski, Rockswold 0.2msec Kajho 2004, Amarenco 2000 e 2003, Vodusek 1983 e 1990 (Brain), Ertekin, Loening Bauche, Opsomer 1989, Pedersen 1982, Porst, Tackmann, Perretti , Sarica, Cavalcanti, Rockswold 0.3msec Opsomer 1989, Rodi 0.5msec Krane 1 msec Krane, Pedersen 1978, Shafik 1990 e1992 0,1-1msec Vereecken -SINGOLO: 2 Tutti tranne Wester, Pedersen 1978 e Cavalcanti -FREQUENZA: 0.05-0.2Hz Vereecken 0.2Hz Vodusek 1983 0.5Hz Vodusek 1990 1Hz Podnar 2007 e 2009, Ertekin, Vodusek 1990 (EEG), Krane, Swash, Perretti, Sarica 1.5Hz Loening Bauche 2Hz:Kajho, Vodusek 1990 (Brain), Varma, Desai, Galloway, Galimberti, Fidas 4Hz: Ghezzi 5Hz:Vodusek 1983 Stimolo random: Amarenco 2000 e2003, Rechtand,Vodusek 1983, Porst, Tackmann, Cavalcanti, Basinski;in altri si suppone che lo stimolo sia random perche’ non e’ specificato. -DOPPIO:Podnar 2007 e 2009 ( ISI 3msec), Wester (ISI 5msec), Cavalcanti e Basinski per riflesso uretro e vescico-anale (ISI 5msec) -TRENO: Pedersen 1978 (per riflesso anale, 5stimoli dur 1 msec ISI 1 msec) e Shafik 1990 e 1992 (5st di durata 1msec, ISI 5msec) STIMOLATORE Per il BCR o PAR come stimolatore e’ stato utilizzato un bipolare di superficie,oppure lo stimolatore ad anelli; in qualche lavoro sono stati utilizzati gli elettrodi a clip (Vodusek 1990 EEG, Podnar 2011) Per i riflessi anali e’stato descritto lo stimolatore a penna (2 punte di 3mm, distanza 7.5mm per Pedersen), il bipolare, lo stimolatore endoanale con stimolo della cute perianale/mucosa endoanale e l’ago concentrico (Shafik) per stimolo intramuscolare Per i riflessi vescicali ed uretrali e’ stato utilizzato per la maggior parte elettrodo ad anello con distanza inter-elettrodica di 1cm montato su catetere di Foley (10-14) poco sotto il palloncino (in genere 2.5cm o 1cm) a livello uretro-vescicale REGISTRAZIONE -MODALITA’ DI REGISTRAZIONE Media:Kajho, Amarenco 2002, Varma, Porst, Tackmann, Ghezzi, Perretti, Galloway,Rockswold Risposta di minor latenza: Podnar 2007 e 2009, Amarenco 2000 e 2003, Rechtand 1997, Opsomer, Krane, Vodusek 1983 e 1990 (Brain), Pedersen 1978 e 1982, Swash 1982, Desai, Porst, Tackmann, Dikstra, Basinski (Massima latenza: Porst, Tackmann) In alcuni lavori non e’ specificata la modalita’ di registrazione (tra cui Vodusek 1982 e 1990). -SEDE Bulbocavernoso: nella maggior parte dei lavori non e’ specificato Per l’uomo: Podnar specifica per la registrazione in posizione di mezzo tra base del pene e ano, 1-2 cm da linea mediana, a 1-3cm di profondita’.Anche Amarenco (1986) identifica il punto di repere (a qualche mm da linea mediana, 1-2cm di profondita’, 2cm in avanti da orifizio anale) . 3 Per la donna:margine laterale della meta’ posteriore delle grandi labbra ad una profondita’ di 1-3cm (Podnar 2011). Sfintere anale: nella maggior parte non e’ specificata la modalita’ di registrazione. -per Varma 1 cm lateralmente all’orifizio anale, 25mm in profondita’ per esaminare la porzione piu’ profonda, -per Podnar (2011) 1 cm lateralmente all’ano ad una profondita’ di 3-6mm per la parte piu’ superficiale. Uretra: specificato il repere anatomico in Amarenco 1986 e Shafik -Amarenco:per l’uomo palpando il margine posteriore della prostata a 2cm sopra l’ano, 1 cm da linea mediana; per la donna a 2-3mm sopra il meato uretrale, perpendicolarmente all’asse uretrale, a 2cm di profondita’ -Shafik:per uomo 1,5cm davanti orifizio anale,con direzione in avanti e in alto, diretto da dito inserito in canale anale fino a margine inferiore apice prostatico; per donna a lato orifizio uretrale, a profondita’ di 1,5cm, diretto da dito inserito in vagina). -STRUMENTO Nella maggior parte dei lavori viene utilizzato l’ago concentrico, in due lavori di Pedersen (1978 e1982) vengono utilizzati elettrodi bipolari intramuscolari, mentre 2 monopolari di lunghezza 12mm vengono utilizzati da Galimberti. La registrazione con elettrodi di superficie viene utilizzata da Wester 2003, Vodusek EEG 1990, Loening-Bauche, Varma , Desai, Ghezzi, Perretti, Galloway, Fidas, Cavalcanti, Basinski, Rockswold Vodusek 1982 e Brain 1990 utilizza l’ago di singola fibra. RISULTATI PARAMETRI CONSIDERATI La Latenza e la soglia del riflesso sono i parametri considerati nella maggior parte dei lavori, la durata e l’ampiezza sono stati valutati solo in 3 lavori (Kajho, Perretti e Galimberti).La latenza viene misurata dall’inizio della deflessione negativa in tutti i lavori. Kajho valuta il rapporto di ampiezza e soglia del BCR a vescica vuota/piena, a riposo e durante minzione. Perretti riporta i valori di ampiezza con registrazione di superficie, e Galimberti con aghi monopolari, ma la variabilita’ e di conseguenza il range di normalita’ e’ molto ampio (media 27+/18.2uV, range 4-58.8uV per il primo, massimo range 6.22-124uV per il secondo). La persistenza del riflesso (% presenza dopo stimolazioni consecutive) e’stata valutata in 5 lavori (Wester 2003, Ertekin, Vodusek EEG 1990, Loening Bauche, Swash). Nelle tabelle sono riportati i valori di latenza e soglia, che sono i parametri riportati dai vari autori con maggior frequenza. Il BCR e’ costituito da due componenti, la R1 piu’ precoce e la R2, piu’ tardiva (Wester 2003; Amarenco 2000 e 2002 ; Vodusek 1983 e 1990; Krane 1980). La R1 e’ una componente ripetibile, con latenza stabile, e la sua persistenza varia da 70 ad un 100% (Ertekin 76, Vodusek 1990). La R2 ha invece una latenza variabile, non e’ ben definita in latenza nei lavori che descrivono la sua presenza, variando da 50 a 75 msec (Vodusek) e con una bassa persistenza (30%, Amarenco 2000). Il PAR ha invece una unica componente, la R1, con una alta persistenza (90%-100% Wester 2003, Loening Bauche 1994, Podnar 2007 e 2009 ) 4 Krane 1980 si e’ soffermato sui parametri fisiologici delle due componenti:sono state stimolate le due branche afferenti del n pudendo (1 per lato) con registrazione omolaterale del m bulbocavernoso con ago concentrico:la R1 ha soglia di comparsa inferiore rispetto alla R2 se lo stimolo e’ ipsilaterale alla registrazione, mentre la soglia di R1 ed R2 e’sovrapponibile se lo stimolo e’ controlaterale. Per le due componenti, l’aumento di intensita’ determina una riduzione della latenza nonche’ un aumento dell’ampiezza e durata, fino ad una stabilita’ della risposta. A livelli di intensita’massimale (a soglia dolorifica), le due componenti non sono piu’distinguibili e la risposta risulta polifasica. Per la R2, con l’aumentare del’intensita’ dello stimolo, la latenza e’ piu’ variabile e la risposta e’ soggetta ad ‘abitudine’. Il diverso comportamento ‘fisiologico’ tra R1 ed R2, ha fatto ipotizzare, piu’ che a separate vie afferenti/efferenti di origine delle due componenti, a due differenti vie neuronali a livello midollare,una oligosinaptica (per la R1) e l’altra polisinaptica (per l’R2): tale ipotesi troverebbe giustificazione nel fatto che la variabilita’ dell’R2 con l’aumentare dell’intensita’ dello stimolo e’maggiore rispetto all’ R1, e questo e’ a sfavore dell’ipotesi di diverse vie afferenti o afferenti, perche’ la velocita’ di conduzione del nervo periferico con intensita’di stimolo sovramassimale rimane costante. Altra considerazione e’ che con uno stimolo unilaterale si ottiene una risposta bilaterale (Krane and Siroky 1980; Rechthand 1997). Rechtand ha studiato un gruppo di 5 soggetti (3 uomini, 2 donne) cui ha stimolato la branca afferente del n. pudendo ed ha registrato la risposta (a soglia del riflesso, almento 4V s.sensitiva) bilateralmente dal m bulbocavernoso. Dopo registrazione bilaterale, e’ stato applicato blocco anestetico con lidocaina (1-3ml all’1%) di una branca afferente (n dorsale pene/clitoride) del pudendo, verificando clinicamente l’integrita’ dell’afferenza controlaterale. Dopo blocco, e’stato stimolato bilateralmente il nervo in due sessioni successive. Mentre prima del blocco anestetico si registrava una R1 bilaterale, dopo blocco anestetico non si registrava nessuna risposta se veniva stimolato il nervo anestetizzato, mentre se veniva stimolato il nervo non anestetizzato si registrava sempre una R1 bilaterale. Rechtand quindi concludeva che la presenza bilaterale dell’R1 sarebbe il risultato della presenza di vie crociate (che decorrono omolateralmente e controlateralmente) a livello del midollo spinale che mediano la risposta bilaterale. Dissimili sono le conclusioni di Amarenco et al (2000), che dopo blocco unilaterale del nervo dorsale del pene ha rilevato un’assenza della R1 ipsilaterale al blocco (ma la presenza di R1 controlaterale), ipotizzando una distribuzione ipsilaterale dell’innervazione del nervo pudendo al muscolo bulbocavernoso. Utile la tabella riassuntiva di Podnar (2009) dove vengono riportati i valori della latenza del riflesso a soglia (msec), la soglia sensitiva (mA) , la soglia del riflesso (mA), e l’intensita’ del riflesso massimale, con le relative differenza interlato. Con l’utilizzo del doppio stimolo occorrono intensita’ inferiori per evocare un riflesso stabile, quindi lo stimolo doppio sarebbe piu’ efficace (Podnar). Non c’e’ nessuna correlazione dei valori con altezza ed eta’ (Podnar 2007) In letteratura non ci sono differenze significative di latenza tra dx e sx (Amarenco 2003) e tra uomini e donne (Galimberti 2001). 5 Per quanto riguarda i valori normativi sulla differenza interlato, da stimolo singolo Podnar 2009 riporta una latenza minima di 5.9msec (per s. sensitiva ) e 7.3 (per soglia riflesso), mentre Amarenco (2000 e 2003) riporta rispettivamente valori normativi inferiori a 3 e 3.6 msec rispettivamente. Krane 1980 stabilisce che la latenza minima da stimolo ipsilaterale e’ di 4msec (per soglia sensitiva e del riflesso). secondo Podnar la differenza nei valori ottenuti tra i suoi dati e quelli di Amarenco, potrebbe risiedere nei diversi gruppi di soggetti studiati nei lavori precedenti (che lui definisce ’supernormali’) Per Porst e Tackmann la differenza interlato ha un range da 0 a 5msec (media 0-3.3) Kajho 2004 e’ l’unico autore ad aver studiato l’ampiezza del BCR, valutando un rapporto di ampiezza a vescica piena e vuota: a vescica piena l’ampiezza e la soglia del BCR e’ maggiore, con un rapporto rispettivamente di 1.32 e di 1.29 Secondo Podnar 2007 il BCR da stimolo meccanico ha una latenza inferiore, verosimilmente legata ad una maggiore sommazione temporale degli EPSP determinata da una attivazione dei meccanocettori. D’altra parte Dykstra 1986 riscontra un riflesso elettrico con registrazione dallo sfintere uretrale di latenza inferiore rispetto a quello meccanico, e giustifica il dato per una maggiore sincronizzazione della volley afferente legata alla stimolazione elettrica diretta, quindi non e’ ben chiaro se lo stimolo elettrico debba ‘necessariamente’ avere una latenza inferiore rispetto a quello meccanico. Non esiste per il PAR una chiara correlazione clinica ed elettrofisiologia (Wester 2003). Riassumiamo in tabella anche dati relativi al riflesso anale, considerando che sono stati utilizzati diverse metodologie (Pedersen utilizza un treno di stimoli, che potrebbe coprire le componenti piu’ precoci riscontrate da Swash) e quindi i risultati non sono sovrapponibili. Per gli altri riflessi meno conosciuti e usati (pudendo-uretrale, uretro/vescico-anale, vescicouretrale, ano-uretrale) si allegano le tabelle riassuntive. Per il riflesso pudendo-uretrale e uretro/vescico-anale la metodologia utilizzata e’abbastanza omogenea (solo Cavalcanti utilizza il doppio stimolo), e i valori di latenza sono abbastanza sovrapponibili (anche se la registrazione per il riflesso uretro/vescico-anale e’ sia di superficie che ad ago); per il riflesso ano-uretrale i valori di latenza dei lavori sono diversi, verosimilmente legati alla diversa metodologia (Shafik utilizza un treno di 5 stimoli, e le latenze riscontrate sono maggiori rispetto a Vereecken). Sul riflesso vescico-uretrale abbiamo solo un lavoro (Vereecken). CONCLUSIONI -I riflessi piu’ comunemente studiati sono il BCR e il PA: sono riflessi esterocettivi, misurano l’eccitabilita’ e l’integrita’ funzionale dell’arco riflesso costituito dalle afferenze del pudendo (nervo dorsale del pene e del clitoride), dalle fibre efferenti (rispettivamente perineale ed emorroidario) e i neuroni sacrali a livello S2-S4. -Il BCR e PAR sono riflessi stabili e ripetibili, con una alta persistenza (dal 70 al 100%). -Il BCR puo’ avere doppia componente, descritta nel 30 % dei casi, a soglia piu’ alta e latenza variabile ed incostante. -Per stimolo singolo e doppio le latenze del BCR e PAR sono sovrapponibili: gli unici a presentare normativa su stimolo doppio sono Podnar per il BCR con registrazione ad ago e Wester per il PAR 6 con registrazione di superficie. Siccome con doppio stimolo per evocare un riflesso stabile occorrono intensita’ inferiori, lo stimolo doppio sarebbe piu’ efficace (Podnar). -La soglia sensitiva, anche se soggettiva, ci puo’ dare informazioni sull’eccitabilita’ dei neuroni midollo. -In letteratura non ci sono differenze significative di latenza tra dx e sx (Amarenco 2003) e tra uomini e donne (Galimberti 2001). -Non ci sono pareri unanimi sulla significativita’ della differenza interlato (i valori variano da 3 a 7 msec) - Non c’e’ nessuna correlazione dei valori con altezza ed eta’ (Podnar 2007) -Non esiste per il PAR una chiara correlazione clinica ed elettrofisiologia (Wester 2003). CONCLUSIONI Valori (valori limite): BCR (valori per R1) Latenza (s. singolo elettrico, s. riflesso ‘stabile’, registrazione ad ago) < 45msec (considerando tutti i lavori) Latenza (stimolo doppio, ISI 3msec, s. riflesso massimale) <36msec (Podnar 2007) Latenza da stimolo meccanico < 45msec (3SD) (Amarenco 2003) Soglia sensitiva: stim singolo < 14.5 mA, stim doppio < 10.5mA (Podnar) Soglia riflesso: stim singolo < 49.6mA, stim doppio < 26.9mA (Podnar) Soglia riflesso massimale: stim singolo <141.2mA; stim doppio < 65.2mA (Podnar) Soglia dolorosa: stim singolo < 57mA (Amarenco 2000) PAR Latenza (stimolo singolo elettrico, soglia riflesso, reg ad ago) < 45 msec (ago), per registrazione di superficie valori molto variabili. Soglia sensitiva <18mA Soglia riflesso < 300V (non disponibili dati con mA) AR Risultati non comparabili legati alla diversa metodica Pudendo-uretrale (PU) Latenza <50msec Soglia Sensitiva<10V Soglia Riflesso <270V Uretro/vescico-anale (BAR) Latenza < 80msec (per st singolo) Latenza < 90msec (st doppio, ISI 5msec) Soglia Sensitiva<10mV (<6mA per doppio stimolo) Soglia Riflesso <400V (<37mA per doppio stimolo) 7 Riflesso ano-uretrale Risultati non comparabili legati alla diversa metodica Riflesso vescico-uretrale 1 solo lavoro, risultati non comparabili Standardizzazione della metodica: Proposta per i riflessi piu’ comunemente usati Riflessi BCR e PA Stimolo: Sede: Stimolo pene/clitoride con anello/barretta/el superficie, distanza interelettrodica 23cm. Parametri: Stimolo singolo (0.1-0.2 msec, 1-2Hz o stimolo random)/doppio (in quest’ultimo caso con parametri proposti da Podnar). Se il BCR o PA sono assenti con stimolo singolo, conviene utilizzare il doppio stimolo o il treno di stimoli (Roberts MM, 2008) Registrazione: Meglio registrazione ad ago nel muscolo bulbocavernoso/sfintere anale (meglio registrazione bilaterale per quest’ultimo) secondo le indicazioni riportate da Podnar e Varma. Parametri da valutare: -Soglia sensitiva e soglia del riflesso (intensita’ necessaria per evocare un riflesso ripetibile di latenza stabile) -Valutazione latenza minima di piu’registrazioni o media (di almeno 2 risposte) Considerazioni generali e punti oscuri le latenze riportate in letteratura sono state ottenute per diversi parametri di soglia (soglia ad intensita’ fissa, soglia riflesso stabile): Proposta Necessita’ di standardizzare meglio l’intensita’ stimolo: studio di confronto tra latenza del riflesso ad intensita’ fissa e a soglia di riflesso stabile per verificare quale intensita’ fissa e’ piu’vicina alla soglia del riflesso? Non specificate le minime variazioni accettate perche’ il riflesso venga definito ripetibile e stabile: 8 Proposta Stabilire queste variazioni Referenze Amarenco G and Kerdraon J. Clinical Value of Ipsi- and Contralateral Sacral Reflex Latency Measurement: A Normative Data Study in Man. Neurourology and Urodynamics 2000; 19:565–576 Amarenco G, Bayle B, Ismael SS, and Kerdraon J. Bulbocavernosus Muscle Responses After Suprapubic Stimulation: Analysis and Measurement of Suprapubic Bulbocavernosus Reflex Latency. Neurourology and Urodynamics 2002; 21:210-213 Amarenco G, Ghnassia RT, Chabassol E, Lanoe Y, Savatovsky I, Goudal H. Inte´reˆt des potentials e´voˆque´s sacre´s dans l’e´tude des troubles ve´sico-sphincte´riens des neuropathies pe´riphe´riques et des affections du syste`me nerveux central. Ann Med Int 1986;137:331–337 Amarenco G, Ismael SS, Bayle B, and Kerdraon J. Dissociation Between Electrical and Mechanical Bulbocavernosus Reflexes. Neurourology and Urodynamics 2003;22:676-680 Awad EA, Smith A, Bilkey W, Agre J. Bulbo-sphincteric reflex latency: technique. Prog Clin Biol Res. 1981;78:145-150 Basinski C, Fuller E, Brizendine EJ, Benson JT. Bladder-anal reflex. Neurourol Urodyn. 2003;22(7):683-686 Blaivas JG, Zayed AA, Labib KB. The bulbocavernosus reflex in urology: a prospective study of 299 patients J Urol. 1981 Aug;126(2):197-199 Cavalcanti G de A, Bruschini H, Manzano GM, Giuliano LP, Nóbrega JA, Srougi M. Urethral sensory threshold and urethro-anal reflex latency in continent women. Int Urol Nephrol. 2007;39(4):1061-1068. Epub 2007 Mar 6 Desai KM, Dembny K, Morgan H, et al. Neurophysiological investigation of diabetic impotence. Are sacral response studies of value? Br J Urol 1988; 61:68–73 Dykstra D, Sidi A, Cameron J, et al. The use of mechanical stimulation to obtain the sacral reflex latency: A new technique. J Urol 1987;137:77–79 Ertekin C and Reel F. Bulbocavernosus Reflex In Normal Men And In Patients With Neurogenic Bladder And/Or Impotence. Journal of The Neurological Sciences 1976; 28: 1-15 Fidas A, Galloway NT, McInnes A, Chisholm GD. Neurophysiological measurements in primary adult enuretics. Br J Urol. 1985 Dec;57(6):635-640 Galimberti V, Premoselli S, Passerini D, et al. Sacral reflexes normal values with monopolar short needle electrodes recording. Electromyogr Clin Neurophysiol 2001;41:457–462 Galloway NT, Chisholm GD, McInnes A. Patterns and significance of the sacral evoked response (the urologist's knee jerk). Br J Urol. 1985 Apr;57(2):145-147 9 Ghezzi A, Callea L, Zaffaroni M, et al. Motor potentials of bulbocavernosus muscle after transcranial and lumbar magnetic stimulation: Comparative study with bulbocavernosus reflex and pudendal evoked potentials. J Neurol Neurosurg and Psychiatry 1991;54:524–526 Kaiho Y, Namima T, Nakagawa H, et al. Bulbocavernosus reflex during the micturition cycle in normal male subjects. International Journal of Urology 2004; 11: 33–37 Krane R and Siroky M. Studies on sacral-evoked potentials. J Urol 1980;123:872-876 Lavoisier P, Proulx J, Courtois F. Reflex contractions of the ischiocavernosus muscles following electrical and pressure stimulations. J Urol 1988 Feb;139(2):396-399 Loening-Baucke V, Read NW, Yamada T, Barker AT. Evaluation of the motor and sensory components of the pudendal nerve. Electroencephalogr Clin Neurophysiol. 1994 Feb;93(1):35-41 Opsomer RJ, Caramia MD, Zarola F, Psce F and Rossini PM. Neurophysiologicalealuation of central-peripheral sensory and motor pudendal fibres. Electroencephalogr Clin Neurophysiol 1989;74:260-270 Opsomer RJ, Wese FX, Knoops P, Van Cangh PJ. Evoked motor potentials in the sacral reflex arc. Preliminary results. Acta Urol Belg 1983;51(3):325-33 Pedersen E, Harving H, Klemar B, and Torring J. Human Anal Reflexes. Journal of Neurol, Neurosurg, and Psychiatry, 1978; 41, 813-818 Pedersen E, Klemar B, Schroder HD, Torring J. Anal sphincter responses after perianal electrical stimulation. Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry 1982;45:770-773 Perretti A, Catalano A, Mirone V, et al. Neurophysiologic evaluation of central-peripheral sensory and motor pudendal pathways in primary premature ejaculation. Urology 2003;61:623–628 Podnar S. Neurophysiologic Studies of the Penilo-Cavernosus Reflex: Normative Data. Neurourology and Urodynamics 2007;26:864–869 Podnar S. Predictive Value of the Penilo-Cavernosus Reflex. Neurourology and Urodynamics 2009; 28:390–394 Podnar S. Neurophysiologic studies of the sacral reflex in women with ‘non-neurogenic’ sacral dysfunction. Neurourol Urodyn 2011;30(8):1603-1608 Porst H, Tackmann W, van Ahlen H. Neurophysiological investigations in potent and impotent men. Assessment of bulbocavernosus reflex latencies and somatosensory evoked potentials. Br J Urol 1988 May;61(5):445-450 Rechthand E. Bilateral Bulbocavernosus Reflexes: Crossing Of Nerve Pathways Or Artifact? Muscle Nerve 1997; 20:616–618 Roberts MM, 2008. Neurophysiology in Neurourology. Muscle Nerve 2008;38:815-836 10 Rockswold GL, Bradley WE, Timm GW, Chou SN. Electrophysiological technique for evaluating lesions of the conus medullaris and cauda equina. J Neurosurg 1976 Sep;45(3):321-326 Rodi Z, Vodusek DB, Denislic M. Clinical uro-neurophysiological investigation in multiple sclerosis. Eur J Neurol 1996;3:574–580 Rushworth G. Diagnostic value of the electromyographic reflex activity in man. Electroencephalogr Clin Neurophysiol 1967; suppl 25:65–73 Sarica Y, Karacan I. Bulbocavernosus reflex to somatic and visceral nerve stimulation in normal subjects and in diabetics with erectile impotence. J Urol 1987 Jul;138(1):55-58 Shafik A. Anourethral reflex. Description of a reflex and its clinical significance: preliminary study. Paraplegia 1992;30.210-213 Shafik A. Levator-Urethral reflex. A new reflex with clinical significance. Urology 1990;36(1):9395 Siroky MB, Sax DS, Krane RJ. Sacral signal tracing: the electrophysiology of the bulbocavernosus reflex. J Urol 1979; Nov;122(5):661-664 Swash M. Early and late components in the human anal reflex Journal of Neurol, Neurosurg, and Psychiatry 1982;45:767-769 Tackmann W, Porst H, van Ahlen H.Bulbocavernosus reflex latencies and somatosensory evoked potentials after pudendal nerve stimulation in the diagnosis of impotence. J Neurol. 1988 Mar;235(4):219-225 Varma JS, Smith AN, Mc Innes A. Electrophysiological observations on the human pudendo-anal reflex. Journal of Neurol, Neurosurg, and Psychiatry 1986;49:1411-1416 Vereecken RL, De Meirsman J, Puers B, Van Mulders J. Electrophysiological exploration of the sacral conus. J Neurol 1982;227(3):135-144 Vodusek DB, Janko M, Lokar J. Direct and reflex responses in perineal muscles on electrical stimulation. Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry 1983;46:67-71 Vodusek DB, Janko M, Lokar J. EMG, Single Fibre EMG And Sacral Reflexes In Assessment Of Sacral Nervous System Lesions. Journal Of Neurology, Neurosurgery, And Psychiatry 1982;45:1064-1066 Vodusek DB, Janko M. The Bulbocavernosus Reflex. A Single Motor Neuron Study. Brain 1990; 113, 813-820 Vodusek DB. Pudendal SEP and bulbocavernous in women. Electroencephalogr Clin Neurophysiol 1990; 77:134-136 Wester C, FitzGerald MP, Brubaker L, Welgoss J, and Benson J.T .Validation of the Clinical Bulbocavernosus Reflex. Neurourology and Urodynamics 2003; 22:589-592 11