Milano Valdese - TESTO APPROVATO dall` l`Assemblea di Chiesa

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Milano Valdese - TESTO APPROVATO dall` l`Assemblea di Chiesa
Milano Valdese - TESTO APPROVATO dall’ l’Assemblea di Chiesa del 9 Giugno 2013
La Chiesa Valdese di Milano, dopo avere esaminato il documento su "famiglia,
matrimonio e coppie di fatto” presentato al Sinodo 2012 dalla commissione nominata dalla
Tavola a seguito dell’atto 44/SI/2011, invia le seguenti considerazioni sullo stato attuale
della propria riflessione che continuerà ancora, ricordando che già nel maggio 2012 le
Chiese valdese, metodista e battista di Milano avevano divulgato una lettera aperta in
occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie della Chiesa cattolica:
Aggiornamento del documento del 1971: è importante che la discussione avviata
possa proseguire speditamente in sede sinodale in modo che il Documento sul Matrimonio
del 1971 (RO.M/1971) venga reso più rispondente alla sensibilità attuale dei credenti e
delle chiese. Riteniamo che i documenti sinodali siano tappe di un cammino: è giunto il
momento di accogliere la pluralità delle forme di convivenza, superando le resistenze in
merito alla benedizione delle coppie di fatto (omosessuali ed eterosessuali) e del loro
mancato riconoscimento civile.
Divorzio, matrimonio e pluralità di liturgie: le trasformazioni sociali hanno cambiato
il modi di considerare il matrimonio nel quale oggi prevale più che l’aspetto istituzionale
quello relazionale, dove amore e perdono non rendono necessariamente più duraturo
l’unione ma ne accolgono e riconoscono la fragilità e precarietà. La forza liberatrice del
perdono invita a guardare alle relazioni con sguardo benedicente e non giudicante e ad
aprirsi alla conversione e a nuove possibilità di vita. A distanza di anni dall'entrata in vigore
della legge, possiamo affermare che il divorzio sia un’opzione anche per i credenti, non
solo in seguito alle trasformazioni sociali ma primariamente alla luce dell’esegesi biblica.
Si rende quindi necessario introdurre una pluralità di liturgie che segnino i momenti di
passaggio: confermazione/ammissione, matrimonio/benedizione, benedizione di una
coppia omosessuale, divorzio, anniversario di matrimonio.
Famiglia sociale e famiglia spirituale: la varietà delle forme di famiglia non esonera
dalla necessità di definire - oggi - cosa è famiglia, mantenendo al centro della riflessione la
speranza che la famiglia, in qualsiasi sua forma, si mantenga aperta alla trascendenza e
alla socialità nell’amore del prossimo, anche a livello comunitario. La famiglia è vocazione
nel mentre si tenta di vivere tutte le relazioni in modo cristiano, incluse quelle familiari.
Anche la Bibbia non ci offre un unico modello di famiglia.
Attenzione all’ecumenismo: le nostre posizioni hanno una rilevanza anche nei
rapporti interreligiosi e soprattutto con altri cristiani, pentecostali o cattolici. Sul piano
ecumenico vale il metodo secondo cui alcuni punti ci uniscono e altri ci dividono ed
occorre tenere presente la situazione internazionale. Non è tuttavia pensabile che vi siano,
da parte della nostra Chiesa, valutazioni di opportunità sui tempi delle nostre decisioni in
quanto è giusto dare ai membri di chiesa risposte entro limiti temporali che non vanifichino
i loro progetti di vita. A ogni persona deve essere garantito il diritto di contrarre matrimonio,
vivere da sola, costituire un'altra forma di convivenza.
Rapporti con i non credenti: nella vita della Chiesa Valdese di Milano la
partecipazione comunitaria presenta diverse tipologie di membri di chiesa. Oltre
all’attenzione ai matrimoni interconfessionali, è urgente aprire una riflessione anche su
unioni e matrimoni misti (con non credenti), cogliendo la crescente secolarizzazione come
preziosa risorsa per il confronto.
Ricadute nelle chiese: non si tratta tanto di sviluppare una “pastorale della famiglia”
quanto di accompagnare i singoli e le coppie nella loro vocazione particolare. Come può
innovarsi il rapporto tra le nostre comunità e le nuove famiglie? Nelle transizioni familiari,
che talvolta comportano un allontanamento dalla comunità di fede, è importante che il
credente sappia che può sempre tornarvi e che la comunità rimane un luogo di
accoglienza e fraternità nel segno dell’amore di Dio.