perchè io credo ancora nel principe azzurro

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perchè io credo ancora nel principe azzurro
C’era una volta… la favola
PERCHÈ IO CREDO ANCORA NEL PRINCIPE AZZURRO
Una volta una mia saggia amica mi ha detto “Trovare
il principe azzurro col cavallo bianco è dura, ma un
bel ragazzo da immaginare in calzamaglia col
cappello piumato è più a portata di mano!". All’inizio
io scoppiai a ridere per l’immagine che si era creata
nella mia mente.... Aspettavo il ragazzo dei miei
sogni che sarebbe passato a prendermi di lì a poco
per passare insieme una serata romantica.
Finalmente lo vidi arrivare a 90 km/h con la sua
volvo grigio metallizzata e fermarsi proprio davanti a
me. Aprì la portiera delicatamente. I battiti del mio
cuore erano troppo veloci per poterli percepire.
Finalmente l’avrei visto. Eccolo. Uscì dalla sua
vettura e mi salutò con un sorriso dolcissimo, il suo
sorriso.
O MIO DIO! Che cavolo ha in testa?? E che ha
addosso?? Ok, o siamo a carnevale e nessuno me lo
ha detto, o lui è cretino (cosa anche più probabile)!
Insomma, non so quale sarebbe stata la vostra
reazione, ma credo che questa renda l’idea. In ogni
caso, visione o non visione, in quel momento non mi
ero soffermata molto sul vero significato di quella
frase che era nata semplicemente dai discorsi
fantasiosi che si fanno tra amiche davanti a una
cioccolata calda. Insomma, tutte noi cerchiamo il
principe azzurro: è inutile negarlo o fare finta di
essere le ragazze che fanno finta di credere nella non
esistenza del principe azzurro. È vero, ora siamo
grandi per credere ancora a Babbo Natale, alla magia,
al “e vissero felici e contenti” e a tutto quello a cui
credevamo da piccoli. Ma siamo troppo grandi anche
per sognare? Sognare è sognare. Non so se mi spiego.
Sognare è ispirazione. Sognare è consolazione.
Sognare è essere felici. Sognare è avere ancora voglia
di vivere. Sognare è credere ancora in qualcosa. E io
sogno ancora. Io voglio sognare ancora. Ed è per
questo che vi voglio svelare un segreto.... il principe
azzurro esiste e non ce ne è solo uno. Non chiedetemi
come siano, dove siano e che cosa facciano, perché
non lo so neanche io. Probabilmente alcuni sono
partiti ma erano così tanto emozionati all’idea di
conoscervi che hanno provocato un incidente, altri
sono proprio quelli che hanno subito l’incidente, altri
sono bloccati nel traffico a causa dell’incidente, altri
sono quelli che aiutano a dirigere il traffico, altri la
strada proprio non l’hanno trovata e hanno perso pure
il navigatore e si sono ritrovati in mezzo al traffico,
altri ancora hanno sentito il notiziario e hanno
rinunciato a partire a causa del traffico. Insomma in
realtà sappiamo sia come sono (direi sbadati e pigri,
ma anche sensibili) sia dove sono (o in mezzo al
traffico o a casa) sia cosa fanno (o sparano insulti in
mezzo al traffico, o aiutano gli insultatori, o
poltriscono in casa). L’unica cosa che non sappiamo
è chi sono. È questo forse il problema. E magari già
noi conosciamo il nostro principe azzurro ma forse
L’Acciuga - n. 24, gennaio-febbraio 2010
non ci abbiamo mai fatto troppo caso, prese come
siamo a convincere noi stesse e gli altri che noi il
principe azzurro proprio non lo cerchiamo e non lo
vogliamo. Perchè noi quando pensiamo al principe
azzurro pensiamo al ragazzo bellissimo in
calzamaglia con il cappello piumato che fa mille
smancerie, che non fa mai niente di sbagliato, che ci
tratta come principesse. Insomma... il ragazzo
perfetto (o lo zerbino?!). In realtà il principe azzurro
non è questo. Una persona del genere non c’è, né
uomo né donna. E allora è normale cadere nella
trappola e dire “il principe azzurro non esiste”. Io non
sogno il ragazzo perfetto. Io sogno il principe
azzurro. Che è ben diverso. Ognuna di noi ne ha uno
diverso. E non è l’ideale del ragazzo perfetto, che,
appunto, è solo un ideale. È qualcosa di più. È quella
persona con cui riesci ad essere te stessa e con cui fai
cose stupide senza aver paura di essere giudicata
perché sai che lui non lo farebbe mai. È quella
persona che ti abbraccia davanti ai suoi amici senza
aver vergogna di mostrarti a loro. È quel ragazzo che
ti prende per mano e ti porta al suo fianco senza
lasciarti andare via. È quel ragazzo che a volte si
comporta stupidamente e che sembra non capire
niente di quello che pensi e di quello che vuoi, ma
che riesce a farsi perdonare sempre. È quella persona
che da fuori a volte sembra freddo e “spaccone”, ma
che in realtà è capace di fare cose dolcissime. È quel
ragazzo che ti fa impazzire perché sembra che si stia
allontanando da te, ma che poi ritorna sempre. È
quella persona che il tuo cuore sa che ritornerà
sempre, anche se dentro di te muori per il solo
dubbio. È quel ragazzo che non smetteresti mai di
baciare e che non riusciresti mai a fare a meno di
baciare. È quella persona al nome della quale, scritto
sullo schermo del tuo cellulare, il tuo cuore sobbalza
e accelera il ritmo fino quasi a scoppiare. È quella
persona di cui continueresti a dire che è bellissima,
anche con il cappello piumato e la calzamaglia. È
quella persona a cui, dopo averla vista, non riesci a
fare a meno di pensare e le tue gambe tremano ancora
e le farfalle nel tuo stomaco si sono trasformate in
una mandria di bufali impazziti. È quel ragazzo per il
quale non vedi l’ora di addormentarti perché sei
sicura che lo incontrerai di nuovo nei tuoi sogni e
tutto ti sembrerà così reale che non vorrai mai
svegliarti. E potrei andare avanti all’infinito.
Forse ora ho capito cosa vuol dire la frase della mia
amica. È difficile trovare il principe azzurro, questo è
vero. Soprattutto se lo si cerca perfetto. Ma io credo
che quando incontri il ragazzo che ti fa sognare,
l’unica cosa di cui sei sicura è che finalmente il
traffico è stato smaltito, il tuo principe azzurro ha
bussato alla porta del tuo cuore e tu... tu non puoi fare
altro che aprire.
E♥
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