Sociologia - La Rivista della Scuola

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Sociologia - La Rivista della Scuola
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Istruzione e formazione: un’opportunità per il lavoro in Campania e in Austria
LA RIVISTA DELLA SCUOLA
Sociologia
della comunicazione
di CLELIA MARIA DAGNA
gruppi di scribi (spesso schiavi) che lavoravano
econdo la definizione di Ricci Bitti e
nei cosiddetti scriptoria.
Zani(1983), la comunicazione è il proLa carta fu inventata circa 2000 anni fa e si difcesso che consiste nel trasmettere o nel
fuse in Europa nel XII secolo, ma l’arte di stampafar circolare informazioni, ovvero un
re su carta mediante caratteri tipografici, mobili e
insieme di dati, tutti o in parte sconosciuti al riceriutilizzabili, arrivò solo più tardi. Fu Joannes
vente prima dell’atto comunicativo. Per avere un
Gutemberg, un fabbro della Magonza, in Germania, che, a metà del ‘400, creò un metodo efficaatto comunicativo, sono necessari sei fattori:
cissimo per costruire i caratteri tipografici riutiliz1. l’emittente, chi produce il messaggio
zabili in piombo e migliorò la pressa a stampa,
2. un codice, che è il sistema di riferimento in
perfezionando la composizione dell’inchiostro.
base al quale il messaggio viene prodotto
Nell’ottocento, il secolo delle invenzioni, si
3. un messaggio, che è l’informazione trasmescrearono le condizioni per nuovi decisivi sviluppi
sa e prodotta secondo le regole del codice
nella tecnologia del disegno, della scrittura, del
4. un contesto in cui il messaggio è inserito e a
calcolo e della stampa. Si pensi alla pressa a cilindro (1840 circa), alla macchina da scrivere e alla
cui si riferisce
calcolatrice (entrambe inventate intorno al 1870).
5. un canale, ovvero un mezzo fisico ed
Negli anni 1940-1950, questo costante processo
ambientale che rende possibile la trasmissione del
di sviluppo compì un balzo in avanti grazie all’inmessaggio
troduzione del computer o “cervello elettronico”.
6. un ricevente o ascoltatore, che è colui che
Nel corso degli ultimi 50 anni, il PC ha modificato
riceve ed interpreta il messaggio.
l’intera società moderna.
Il processo comunicativo si può considerare
completo solo quando il ricevente fornisce un
3. Media sonori ed iconici
feedback all’emittente. Tale risposta può manifeTra fine ‘800 e prima metà del ‘900, tutti i
starsi anche attraverso un cenno del capo. Perciò,
media a stampa dovettero fronteggiare la concorla comunicazione, non è solo trasmissione di dati,
renza potente di tre nuovi mass media: la radio, il
ma è soprattutto trasmissione e ricevimento di
cinema, la televisione.
- La radio nacque grazie alla scoperta delle
un’informazione che ha significato per tutti i sogonde elettromagnetiche, teorizzata, inizialmente
getti coinvolti.
dallo scozzese Maxwell e dal tedesco Hertz intorLa comunicazione vera e propria può essere
no al 1860 e al 1880.
considerata come uno scambio di informazioni,
- Il cinema ebbe diversi precursori, ma furono i frache è strumentale, per arrivare, tra i due interlocutelli Lumière, a Parigi, nel 1895, a presentare la prima
tori, ad una costruzione di significato.
versione utilizzabile. La loro invenzione riscosse un
Livolsi (2000, pag.23) parla di costruzione di
successo immediato e si diffuse rapidamente in tutto il
mondo. Inizialmente, i film esano molto brevi e privi
significato in quanto la comunicazione è un atto
di sonoro. Il cinema sonoro divenne un’acquisizione
razionale “che è l’incontro o la negoziazione delle
generalizzata intorno al 1930.
strategie comunicative degli attori coinvolti”, ciascu- La televisione fu lanciata come medium di
no dei quali possiede specifiche competenze comunimassa negli Stati Uniti poco prima della Seconda
cative che sono il prodotto delle esperienze comuniGuerra Mondiale. In meno di un decennio, la telecative precedenti e delle identità dei singoli attori.
visione, divenne il mezzo di comunicazione di
massa per eccellenza. Col passare del tempo, essa
perfezionata con l’introduzione di innovazioni
1. La comunicazione faccia a faccia fu
tecniche quali, il colore, la videocamera portatile,
In questo tipo di comunicazione, gli individui
il video registratore.
sono coinvolti nel processo comunicativo nella
loro totalità psico-fisica. La mimica facciale è
4. La comunicazione mediata
indubbiamente il canale più importante, sul piano
da computer (CMC)
della relazione, poiché rappresenta il principale
I primi approcci di “Comunicazione mediata da
focus di attenzione durante la comunicazione.
Computer (CMC)” nascono verso la fine degli
Infatti, attraverso lo sguardo, gli individui prenanni ’60 con la prima rete elettronica di grandi
dimensioni, chiamata ARPNET (Advanced
dono contatto, scambiano inviti ed allusioni, paleResearch Project Agency) sviluppata da Dipartisano emozioni. Attraverso gli atteggiamenti postumento della Difesa del Governo Americano. A parrali, si manifestano la propria personalità ed i protire dai primi anni ’70, si diffonde il primo sistema
pri stati affettivi, atteggiamenti remissivi o di sicudi posta elettronica, che sfrutta l’infrastruttura di
rezza. La gestualità aggiunge e completa il signifiInternet e utilizza la sintassi di indirizzo in uso
cato del linguaggio verbale. La velocità e l’ampiezancor oggi (user@provider).
za dei gesti possono essere indicatori di autorevoSi possono distinguere due tipi di CMC: sincrolezza, solennità, eccitazione ed inquietudine. La
na e asincrona. Nella prima, la comunicazione
prossemica (l’insieme di comportamenti e strategie
avviene in tempo reale, come in un dialogo telefodi gestione dello spazio), in cui si trova la persona,
nico; in uno scambio di conversazione faccia-aconsente a due interlocutori, in base alla loro vicifaccia. Gli interlocutori sono presenti in rete nel
nanza, si condividere uno spazio intimo, la sfera
medesimo istante. I mezzi tipici della CMC sinpersonale o quella pubblica. I segni paralinguistici
crona sono le videoconferenze, le Chat, l’Internet
sono la componente della comunicazione legata al
Phone, i servizi di Istant Messaging.
modo di parlare e includono il tono della voce, il
Nella seconda, la CMC asincrona, invece, lo
scambio di messaggi avviene in tempi differenti e
ritmo, l’uso delle pause e dei vocalizzi.
gli interlocutori non devono essere connessi conLivolsi (2000) aggiunge a questi elementi che
temporaneamente. Tra i mezzi che presentano un
contraddistinguono la comunicazione faccia-a-factipo di CMC asincrona, vi sono: la posta elettronicia, la scena, teatro dell’incontro tra due individui,
ca; le mailing list e i newsgroup.
ovvero la correlazione di due aspetti distinti: il
contesto e la situazione. Per contesto, Livolsi
intende “lo spazio fisico in cui si svolge l’evento
5. Gli effetti della comunicazione
comunicativo”. La situazione può essere definita
mediata dal computer
come “la risultante di elementi e significati di
Ogni
genere
di progresso tecnologico comporta
carattere sociale, relazionale, psicologico che agieffetti positivi e negativi sui fenomeni sociocultuscono sull’evento comunicativo e di cui gli attori
rali e ciò accade anche nell’ambito della comunisono consapevoli a livelli diversi di conoscenza”.
cazione. Infatti, i sistemi elettronici e di comunicazione hanno:
2. La comunicazione mediata
- Ridotto gli scambi comunicativi faccia-a-facLa comunicazione faccia-a-faccia è stata, per
cia, aumentando la sensazione di isolamento e
molto tempo, l’unica modalità di comunicazione
solitudine degli individui.
della storia umana. La cultura orale ha creato espe- Aumentato il gap di conoscenza fra ricchi e
dienti per ricordare e far ricordare: una certa orgapoveri.
nizzazione del discorso (temi fissi, formule, pro- Contribuito ad espandere ciò che il sociologo
verbi); una tipologia particolare di discorso, una
americano Robert Putman chiama il “capitale
determinata schematizzazione caratteriale.
sociale”, ovvero la responsabilità reciproca tra
La scrittura ha portato a cambiamenti sostanziaindividuo e gruppi. Esso è precondizione per lo
li nella ristrutturazione del pensiero, pervenendo
sviluppo della ricchezza sociale, ma anche per il
ad una separazione tra oggetto e soggetto della
benessere collettivo.
comunicazione. La scrittura ha creato, come afferBibliografia
ma Ong (1986), “una forma di memorie duratura,
- Ricci Bitti, Zani “La comunicazione come processo
sociale”, Bologna, Il Mulino, 1983
consentendo lo sviluppo del pensiero filosofico e
- Livolsi “Manuale di Sociologia della comunicazione”,
scientifico e operando una separazione del soggetBari, Laterza, 2000
to dall’oggetto”. La scrittura, inizialmente riprodu- Ong “Le tecnologie della parola”, Bologna, Il Mulino, 1986
ceva i messaggi attraverso i testi, spesso di lun- Rosengren “Introduzione allo studio della comunicazione”, Bologna, Il Mulino, 2000
ghezza considerevole, che venivano trascritti da
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di LORENZO CULTRERI
Presso l’hotel Ramada di via G.Ferraris,
Napoli, ha avuto luogo una giornata di studio e
di riflessione sul tema: istruzione e formazione.Un insolito incontro tra mentalità, realizzazioni e prospettive diverse di due grandi realtà
: la Campania e l’Austria.
A parlarne i rappresentanti della delegazione sindacale Cisl della Campania e quella
della delegazione austriaca. Una tematica
quella affrontata di grande attualità e di forte
interesse culturale per i molteplici risvolti legati
alle condizioni in cui vive la nostra scuola ed i
suoi operatori scolastici. Nell’introdurre i lavori
il segretario generale della Cisl Campania,
Pietro Cerrito, ha delineato lo scenario difficile
in cui si è chiamati ad operare. Nel campo
della formazione, ha sottolineato Cerrito, molte
le questioni aperte. Si pensi, ad esempio, ai
giovani che lasciano prematuramente la scuola, alla loro disoccupazione, agli scarsi investimenti sul fronte dell’istruzione e dell’occupazione, alla sempre più agguerrita competizione tra i lavoratori ed il mercato del lavoro stesso. In Campania, la Cisl è fortemente impegnata a definire con le istituzioni un nuovo e
diverso patto sociale.
Non è cosa da poco conto avere avuto una
bella opportunità conoscitiva attraverso un
confronto diretto ed uno scambio di conoscenze, e capire in quali condizioni si trova la scuola degli altri.
La comunicazione del direttore scolastico
regionale, Alberto Bot Tino, ha affrontato un
tema di grande interesse particolarmente per
la delegazione austriaca: conoscere i compiti
e le funzioni degli uffici scolastici regionali del
nostro territorio, segnato da difficoltà, disagi e
carenze occupazionali. All’indirizzo di saluto
dell’assessore regionale al Turismo Marco Di
Lello, ha fatto eco la relazione della segretaria
nazionale della Cisl Scuola, Rosa Mongillo,
che dopo aver delineato il contesto europeo, si
è soffermata sull’attuale sistema educativo di
istruzione e formazione in Italia. Ampio spazio
è stato dato al problema dell’integrazione scolastica ed al sistema scolastico paritario pubblico e privato.
Inutile sottolineare le difficoltà che rendono
difficile il percorso dell’istruzione e della formazione. Esse vanno dai forti tagli alle risorse
destinate all’istruzione, alla precarizzazione
del personale, alle continue riforme, alla crescente presenza di alunni extracomunitari, ai
tristi fenomeni di bullismo e di violenza nelle
scuole.
Al nostro sistema scolastico servono maggiore efficienza ed efficacia e un grosso investimento sulla professionalità. Al sindacato
una forte tutela della classe lavoratrice. Molto
interessata ed attenta la delegazione austriaca i cui relatori Helmut Skala, Jurgen Rainer,
Gerhard Stath, Bruno Jobsti, e Franz Dorrei
hanno svolto interessanti tematiche quali: l’istruzione professionale dal punto di vista europeo; l’organizzazione scolastica media e superiore in Austria; negli istituti commerciali e professionali per il turismo. La giornata di studio si
è conclusa con l’intervento del segretario
generale Cisl di Napoli, Giuseppe Gargiulo e
di Luigi Bifulco, segretario generale della Cisl
Scuola di Napoli. La scuola in Campania non
può rassegnarsi. La sfida è grande e riguarda
tutti.
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Anno XXV111, 1/30 giugno 2007, n. 15/16
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