L`integrazione in gravidanza
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L`integrazione in gravidanza
L’integrazione in gravidanza Dr. Italo Guido Ricagni La Gravidanza momento di realizzazione di desideri della coppia che con consapevolezza e responsabilità sceglie di aprirsi alla vita ricorrendo a mezzi preventivi e terapeutici: visite, ecografie, amniocentesi, esami ematochimici con l’alimentazione, l’esercizio fisico e l’uso di integratori alimentari cercando di salvaguardare la salute della donna e del nascituro. In gravidanza vi è un aumento del fabbisogno energetico e proteico del 14-20%; quello di vitamine e sali minerali del 25-50%. Cioè un fabbisogno energetico di 300-400 Kcal/die che diventa 500Kcal durante l’allattamento. Se una donna in gravidanza mangiasse in modo equilibrato con una alimentazione varia che preveda cereali come riso,pasta, farro, orzo (meglio se integrali), legumi, verdura, frutta di stagione, semi vari (lino, zucca, girasole, mandorle, pinoli) proteine animali in quantità regolari e diversificate (coniglio, pollo, pesce manzo, latticini di capra e di mucca ecc.), non avrebbe bisogno di integratori perché sarebbe adeguato ed equilibrato anche l’apporto di vitamine e gli oligoelementi. La supplementazione impropria, eccessiva con elementi esogeni separati porta ad una alterazione degli equilibri dei componenti alimentari per cui il nostro organismo richiede paradossalmente un’integrazione di cibo. L'integrazione alimentare inizia in epoca preconcezionale con supplementazione di acido folico. Tale carenza è dovuta in genere ad abitudini dietetiche errate o sbilanciate. La sua carenza può portare a difettosa sintesi di DNA, a un alterato metabolismo degli aminoacidi, a una ridotta formazione dei globuli rossi e ad alterazioni del sistema nervoso centrale, del tubo neurale come Spina bifida, anencefalia, etc. L'acido folico somministrato in epoca preconcezionale, come risulta da numerosi studi, è utile a prevenire difetti del tubo neurale e la dose raccomandata giornaliera è di 200 mcg. 3-4 settimane prima del concepimento e poi 400mcg. L’assorbimento di acido folico può essere ridotto da alcuni farmaci (Contraccettivi, antiepilettici, sulfamidici) da malattie intestinali, del fegato , l’alcolismo e dalla carenza di Vit. C. Gli integratori alimentari sono quindi indicati in caso di aumentato fabbisogno di ridotto apporto dietetico e sono formulati in base ai LARN (livelli di assunzione raccomandati di nutrienti). Il fabbisogno aumenta nelle donne a rischio per cui viene consigliata una dose fino a 4-5 mg/die. Questa supplentazione riduce le complicanze gravidiche (preeclampsia, ritardo di crescita intrauterina, malformazioni congenite in particolare cardiovascolari e forse lo sviluppo successivo di tumori dei tessuti nervosi. FERRO: fondamentale per la sintesi dell'emoglobina dei globuli rossi e trasporto dell'ossigeno nel sistema circolatorio. Ha un ruolo chiave nello sviluppo del sistema nervoso embrionale. E’ consigliata una alimentazione con cibi più ricchi di ferro (Pesce azzurro, legumi, tuorli d’uovo, verdure etc,) ed una supplemetazione di 30 mg/ die con acido folico. La vit. C e l’acido citrico inducono l’assorbimento del ferro a livello intestinale, è sconsigliato la supplemetazione del ferro durante l’allattamento FLUORO: protegge e rafforza lo smalto dei denti, contribuisce alla mineralizzazione dei denti e delle ossa. Ma in dosaggi eccessivi favorisce il gozzo tiroideo, inoltre sembra che abbia un effetto mutageno con un aumento dei tumori dell’utero. Quindi non dovrebbe essere somministrato alle donne in gravidanza almeno fino al quarto mese. MAGNESIO: Influenza la ipercontrattilità uterina, l’insonnia l’irritabilità. La donna incinta necessita di 450 mg/die di magnesio, circa 100 mg/die in più rispetto al normale fabbisogno VITAMINE C,E,A,D e minerali come Zinco e Rame hanno un ruolo chiave per le difese immunitarie. Vit. A: L’assunzione in gravidanza causa e peggiora la nausea ed a dosi elevate potrebbe avere un effetto teratogeno. Vit. B6: previene nausea e vomito nei primi tre mesi di gravidanza. Vit. B12: utile per prevenire l’anemia megaloblastica. CALCIO: con l’alimentazione, latte e formaggi o integratori con Vit.A. ZINCO: riduce l’induzione al parto, Tagli cesarei e migliora l’assorbimento della vit.A. IODIO: indispensabile per la produzione di ormoni tiroidei e per la crescita e lo sviluppo dell'organismo. Nell'ultimo trimestre di gravidanza si usano anche integratori con DHA (acido decosaenico della serie omega 3). Il DHA ha dimostrato di essere utile per lo sviluppo neurovegetativo del feto e del neonato e nel prevenire, nella madre, i disturbi depressivi tipici del post partum. Va consigliato soprattutto nelle mamme fumatrici. SALE: va ridotta la quantità per prevenire l’ipertensione. Acqua elemento indispensabile dovrebbe essere assunta nella quantità di 2Lt/die lontano dai pasti e a digiuno preferibilmente oligominerale e quelle bicarbonate-alcalino-terrose, perché facilitano il riequilibrio del PH gastrico e presentano una azione coleretica (Stimolano l’emissione di bile dalla cistifellea). Una particolare attenzione va rivolta all'uso dei prodotti fitoterapici, utili ma a volte usati in maniera inappropriata in gravidanza. Secondo alcuni studi possono anche causare effetti teratogeni (quindi non usare dalla III all' XI settimana di gestazione).