Pagamento ritardato Dall`Inps toni eccessivi

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Pagamento ritardato Dall`Inps toni eccessivi
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LUNEDÌ
26 MAGGIO 2014
La Provincia
SPAZIO APERTO
Salini elenca buoni propositi
ma non parla mai di risultati
Egregio direttore,
ho letto l’intervista al presidente
della Provincia Massimiliano Salini,
pubblicata su queste pagine
nell’edizione del 18 maggio. Alcune
risposte del candidato a uno scranno
di Strasburgo suscitano non poche
perplessità.
1) Non è ben chiaro, per esempio, che
cosa intenda Salini quando afferma
che l’Europa cede spesso a «una sorta
di ambientalismo di maniera, che
favorisce un’agricoltura da
cartolina». Forse Salini si riferisce a
un’agricoltura ecosostenibile, che
non è affatto in contrasto con
un’agricoltura produttiva, com’è
ampiamente dimostrato in alcuni
Paesi europei.
2) Salini afferma che «dobbiamo fare
in modo che la nostra terra entri nei
circuiti turistici
internazionali...». Di
grazia, chi è il soggetto di
quel «dobbiamo»? In
Italia siamo abituati ad
ascoltare politici che
spiegano ai cittadini ciò
che «bisogna fare»,
magari al termine di un
mandato quinquennale,
come nel caso di Salini.
Più che di ciò che si
dovrebbe fare, vorremmo
però sentir parlare di ciò
che si è fatto, dei risultati
conseguiti.
Suona curiosa, per
esempio, una simile
affermazione da parte del
presidente di un ente il
cui portale sul turismo
ancora in tempi molto
recenti ignorava che il
Museo del Violino fosse
già stato inaugurato da parecchi mesi.
Salini dovrebbe sapere che, prima
ancora che nei circuiti turistici
internazionali, Cremona va inserita
nei circuiti nazionali, posto che già a
Milano la nostra città è dai più
ignorata. Al di là dei proclami sul
«cosa si dovrebbe fare», la realtà dice
che nulla è cambiato in questi anni e
che manca completamente un’azione
di marketing territoriale (per
indolenza? per scarsa competenza?),
come pure la capacità di fare gioco di
squadra. Salini, che è persona
concreta, sa bene che a contare sono i
risultati, non le parole.
Sergio Mantovani
(Cremona)
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Tanti soldi dalla vendita della
casa di riposo, beato il sindaco
Signor direttore,
beato il futuro sindaco di Soresina,
per quante volte hanno venduto la
casa di riposo Zucchi Falcina si
ritroverà un bel malloppo da gestire,
se ogni volta valeva 12 milioni di euro.
Ragionandoci, perché venderla il
mercoledì quando lunedì avremo di
certo un sindaco, dov’era l’urgenza.
Gatti e struzzi ci covano... ma non è
detta l’ultima parola, gli esposti alla
Procura ci sono ancora e sarà quella
istituzione a porre la vera parola fine
ad una complessa e stravagante
vicenda.
Bruno Basso Rizzi
(Soresina)
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Lotto contro la crisi
e la mancanza di memoria
Gentile direttore,
dopo tanti, troppi anni di porte
sbattute in faccia, di sempre e
puntuali mancate risposte per aver
solo chiesto di lavorare, di propormi
professionalmente presso persone,
enti, associazioni, ricevendo sempre
dei no accompagnati da ipocrite
giustificazioni, qui mi permetto, e la
ringrazierò, se vorrà leggermi, questo
sfogo. A Cremona da sempre, qui ho
percorso tutte le tappe della mia vita.
Nel ‘74 ho iniziato il mestiere di
pubblico esercente. Dopo qualche
anno ho scelto di partecipare
attivamente ad eventi che
riguardavano la nostra città,
promuovendoli economicamente
senza mai chiedere, nè ricavare alcun
favore o vantaggio. E ci
mancherebbe!
1) Salvataggio della Pallavolo Cr in
A2, prima che scivolasse in terra
bresciana, consentendo alla società di
arrivare in A1 con l’industriale
Zucchi (dopo però).
2) Salvataggio della Juventus Club di
W. Trioni, consentendo alla stessa di
far proseguire a centinaia di ragazzi di
fare calcio. In questi giorni si è
ricordato ciò che è stata questa
esperienza, vanto dello sport
cremonese. Nemmeno un accenno al
sottoscritto per il ruolo avuto.
3) Sponsorizzazione totale al
movimento cartofilo cremonese
‘Pablo’ per organizzare campionati
regionali, con il record
del campionato italiano
svoltosi a Cremona con
medaglia partecipativa
del presidente della
repubblica Pertini.
4) Donazioni al club A. e
D. Luzzara contribuendo
ad offrire per diversi
anni, beneficenza a enti
umanitari cremonesi.
Non ho mai voluto
partecipare fisicamente
agli incontri per non dare
adito a malcelata
pubblicità.
Altro ci sarebbe, ma è
sufficiente così.
Attualmente lotto, con
poca salute, per
guadagnarmi la giornata.
Vivo con 5/7 euro al
giorno, non ho mai
chiesto nessun tipo di
aiuto economico. Convivo con la mia
compagna pensionata (euro 500
mensili), abitiamo in un alloggio
comunale (euro 90 circa di affitto
mensile). Pago le medicine e
quant’altro di necessario mi serve.
Resisto, penso con dignità, con tanta
rabbia sicuro. Concludo, signor
direttore, le ho scritto perchè è
veramente insopportabile la
mancanza di rispetto e di memoria. I
miei sbagli li ho pagati da solo, i miei
successi li ho condivisi con la
cosiddetta ‘società civile’.
Nello Milone
(Cremona)
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Il discount a Casalbuttano
rappresenta un’opportunità
Gentile direttore,
sono a chiedere ospitalità al suo
giornale perché credo nella ricerca
della verità e nella correttezza
dell’informazione. Nei cinque anni
del mio mandato ho sempre avuto il
massimo rispetto delle opinioni di
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IL CASO
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Pagamento ritardato
Dall’Inps toni eccessivi
Egregio direttore,
desidero inviarle questa mia lettera
aperta, indirizzata al direttore dell’Inps
di Cremona, il signor Sem Aresi.
In data 22 maggio 2014 ho ricevuto una
raccomandata dai toni alquanto intimidatori. Tengo a precisare che il sottoscritto ha sempre fatto fronte agli impegni contributivi richiesti dall’ente e non
solo. A volte anche in ritardo, non per
mia volontà ma per difficoltà dovute al
mercato attuale che non facilità la monetizzazione dei crediti. I momenti sono
difficili e questo è sotto gli occhi di tutti.
Questo Stato che si definisce ‘amico’ in
realtà è un esattore spietato. E’ bastato il
mancato pagamento di una rata contributiva per far scattare un meccanismo
di imposte su imposte che ha visto la cifra lievitare a dismisura: altro che pizzo!
tutti, perché il nostro stile è stato
quello del confronto e della
collaborazione, convinto che il bene
da perseguire è solo quello della
collettività: a questo solo abbiamo
improntato la nostra azione
amministrativa. Comprendiamo il
punto di vista di alcuni commercianti
(come emerso nell’articolo di
mercoledì sul suo quotidiano), anche
se naturalmente non lo condividiamo,
perché siamo certi che la loro attività
non verrà assolutamente
condizionata dalla presenza di un
unico discount, che per natura
persegue finalità commerciali
diverse da quelle caratteristiche dei
negozi di vicinato, rivolgendosi a
tipologie di clientela differenti. A
proposito di consultazioni, la
realizzazione del discount nel nostro
paese era uno degli obiettivi
dichiarati dal nostro programma del
2009, e ha ottenuto il chiaro consenso
dei casalbuttanesi! E’ una
opportunità alternativa all’unico
supermercato esistente, una proposta
di concorrenza leale che può offrire
soprattutto alle classi più disagiate,
prezzi di acquisto dei prodotti di
prima necessità alimentare più
convenienti, con un’evidente
funzione di utilità sociale. Purtroppo
questi cinque anni di crisi mondiale
avevano bloccato tutti gli
investimenti e anche l’insediamento
per il quale ci siamo battuti fin dal
primo giorno del nostro mandato: ora
a ringrazio per questa lettera che
L
pone il tema di un ‘fisco amico’.
Quello delle tasse è un nodo molto
Una cartella dell’Inps
E comunque questa mia lettera non vuole essere una richiesta liberatoria, in
quanto intendo onorare, come ho sempre fatto, i miei impegni contributivi, ma
con una certa ragionevolezza. Ma lei
si è verificata questa importante e
concreta possibilità che abbiamo
colto al volo, dimostrando la nostra
volontà di lavorare fino all’ultimo
secondo per il bene del nostro paese.
E’ il primo ma fondamentale passo
per l’apertura, che richiederà i
conseguenti passaggi operativi da
parte della amministrazione che si
insedierà dopo le elezioni di
domenica prossima.
L’amministrazione che uscirà dalle
urne elettorali, se vorrà, potrà sempre
assumersi la responsabilità politica di
‘ostacolare’ questa impresa che ha
promesso una nuova offerta
commerciale e nuovi posti di lavoro.
Donato Daldoss
(sindaco di Casalbuttano)
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Grazie agli operatori ecologici
della piattaforma di S. Rocco
Egregio direttore,
mi consenta, tramite il suo
quotidiano, di ringraziare tutti gli
operatori ecologici della piattaforma
di via San Rocco, per la loro gentilezza
e la loro disponibilità nell’aiutare le
persone che devono destinare tutti
quei materiali che non possono essere
smaltiti in quanto non hanno i
requisiti per essere destinati alla
raccolta differenziata. Di nuovo un
grazie mille.
Giovanni Gatti
(Cremona)
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LA POLEMICA
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IL BOLLETTINO DELLA LUCE VOTIVA
INTESTATO A MIA MOGLIE DEFUNTA
Signor direttore,
all’inizio del mese di novembre del 2013,
ho ricevuto una lettera dal Comune di
Cremona, intestata al sottoscritto. In
questa missiva mi veniva comunicato
che il civico cimitero della nostra città,
venuto a conoscenza della morte di mia
moglie, Margherita Diotti, titolare del
contratto di illuminazione votiva, mi informava che, come marito, dovevo decidere, entro il 31 dicembre del 2013, se
continuare o rinunciare al servizio di cui
sopra. Mi permetto di fare le seguenti
considerazioni: l’intestatario del servizio
era mia moglie, deceduta il 4 aprile del
2013. La bolletta del 2013 è stata regolarmente pagata. Il sottoscritto non ha fatto
la voltura dell’intestazione perché dell’illuminazione votiva non gliene frega
proprio niente. A questo punto la logica
imponeva che il servizio dovesse cessare
anche se il sottoscritto non aveva contattato l’ufficio del cimitero. Quest’anno, in
data 19 maggio 2014, mi è arrivata un’altra lettera, questa volta intestata alla defunta Margherita Diotti, in cui si dichiara che, in seguito alla di lei richiesta, effettuata nell’anno in corso (2014) il servizio di lampada votiva é continuato e che
pertanto veniva allegato un bollettino
per pagare i 28 euro annuali. Se l’ufficio
amministrativo cimiteriale era a conoscenza del decesso di mia moglie perchè
la seconda lettera che mi é arrivata era intestata ancora a lei? Come può mia moglie aver richiesto la continuazione del
servizio nell’anno in corso (2014) visto e
considerato che è deceduta nel 2013?
Adriano Sàvoca
(Cremona)
pensa seriamente che se avessi potuto
pagare nei termini consentiti dalla legge, non l’avrei fatto? Cosa siamo, noi artigiani: dei delinquenti? Dalla raccomandata da me ricevuta mi sembra di
capire questo. Ci sono vari modi, più o
meno legali, per demolire le piccole imprese. E questo, di certo, non aiuta l’economia. Al contrario, come spesso succede, imprese creditrici nei confronti dello
Stato sono costrette a chiudere spingendo imprenditori al suicidio. Questa è l’equità fiscale?
Giuliano Lottici
(San Martino del Lago)
Perchè penalizzare gli sport
minori come il kick boxing
Egregio direttore,
mi trovo a segnalare per l’ennesima
volta, la superficialità con cui
vengono spesso redatti gli articoli
sportivi, nello specifico, quelli
riguardanti gli sport minori come la
kick boxing, di cui noi ci occupiamo.
Questi articoli vengono tagliati e
modificati senza preoccuparsi di
cogliere pienamente il senso di
quanto scritto, dando lo stesso peso a
manifestazioni riconosciute dal Coni
di carattere nazionale, rispetto a
quelle non riconosciute e di
federazioni di poco conto. Faccio
riferimento all’articolo relativo ai
Campionati Italiani FIkbms-Coni,
uscito in data 24 maggio. Il titolo del
suddetto articolo, inviato dal
sottoscritto alla redazione, era il
seguente: ‘Successo per il Team
Dynamite ai Campionati Italiani
2014’, che veniva cambiato dal
giornalista incaricato in: ‘Buona
prova del Team Dynamite agli Italiani
sentito da famiglie, artigiani e imprese
e anche nella campagna elettorale che
si è appena conclusa è stato uno dei più
discussi. Detto che le tasse vanno
pagate vorrei una amministrazione
capace di distinguere gli evasori (da
perseguire) dalle persone in difficoltà
economica che chiedono solo un po’ di
pazienza e magari una rateizzazione
dei pagamenti.
di Catania due ori per Del Gaudio’.
Questo titolo non lascia spazio ad
interpretazioni, la prova definita
‘buona’ non rispecchia il reale
risultato del Team, che conquistando
6 ori, 3 argenti e 6 bronzi si piazza ai
vertici della classifica nazionale, e al
secondo posto in regione Lombardia
dietro al Team Vallecamonica.
Inoltre lascia l’amaro in bocca ad altri
atleti del Team Dynamite che hanno a
loro volta conquistato l’oro,
soprattutto all’atleta Riccardo Soldi
autore anche lui di una doppietta in
oro, come il citato Del Gaudio. Mi
auguro che venga data una maggiore
attenzione e considerazione nella
stesura di articoli e relativi titoli.
Giuseppe Del Gaudio
(referente regionale FIKBMS e
consulente del Coni-Cremona)
isponde Giovanni Ratti - Al netto di
R
possibili imprecisioni, poniamo
sempre attenzione nella stesura degli
articoli e dei titoli. I primi spesso devono
essere limati per ragioni di spazio, il che
espone al rischio di qualche involontaria
omissione; i secondi sono
un’interpretazione sintetica di quanto
riporta l’articolo, e la soggettività gioca
un ruolo decisivo nella scelta dell’aspetto
da mettere in primo piano. Quanto alle
varie discipline, l’esperienza ci ha ormai
insegnato che nelle arti marziali le
rivalità sono particolarmente accese, e
questo suggerisce di suddividere gli spazi
disponibili (non sempre generosi) in
modo imparziale.
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Serve una legge che sanzioni
gli eletti assenteisti
Signor direttore,
premetto che, personalmente, il
diritto al voto, almeno quello
amministrativo e politico, l’ho sempre
esercitato in quanto lo ritengo un
diritto conquistato dopo anni di lotte
e dittature. Detto questo si dovrebbe
fare una legge che obblighi chi si
candida e viene eletto ad esercitare la
funzione di amministratore di cosa
pubblica (sia essa a livello nazionale
che locale) di smetterla con
l’assenteismo ingiustificato, pena la
decadenza del mandato. Obbligare gli
elettori a votare non mi sembra
sintomo di buona democrazia. Il voto è
un diritto e un dovere per ogni
cittadino, non un obbligo. Obbligare
un popolo a fare una cosa, qualsiasi
cosa, appartiene a culture totalitarie,
non certo democratiche.
Massimo Pelizzoni
(Gussola)
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