Giancarlo Vitali Time out

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Giancarlo Vitali Time out
Giancarlo Vitali
Time out
PALAZZO REALE
COMUNE DI MILANO
giugno/settembre 2017
Da giugno a settembre 2017 si svolge a Palazzo Reale, Milano Giancarlo Vitali – Time out una vasta antologica
che presenta una rilettura critica di 70 anni di pittura: dalle prime opere degli anni Quaranta,
apprezzate da Carrà, fino all’ultima e inedita produzione. Accanto alle opere degli anni Ottanta e Novanta, esaltate da Giovanni Testori, un’ampia selezione di dipinti,
di incisioni e di disegni inediti. Il titolo è Time out, gioco fermo. Un momento di
sospensione per immaginare una partita diversa, un
attimo per valutare i valori in campo e il ritmo delle cose.
Una pausa acritica per ri-vedere.
Time out il tempo della pittura di Giancarlo Vitali.
Velasco Vitali è il curatore artistico che ne disegna il
percorso espositivo. Contemporaneamente, in tre sedi museali cittadine, si
svolgono altrettante mostre su temi specifici trattati da
Vitali: la Malattia, gli Omaggi ai Maestri e le Forme del
Tempo.
La mostra è prodotta da Palazzo Reale e ArchiViVitali.
ARCHIViViTALI
t 3356347230
[email protected]
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www.giancarlovitali.com
18 .1.2017
Giancarlo Vitali - Time out
GIANCARLO VITALI
Bellano 1929
Nasce a Bellano, sul Lago di Como il 29 novembre 1929. Inizia a
dipingere a quindici anni, dopo un periodo di lavoro all’Istituto d’Arti
grafiche di Bergamo.
Nel 1983 Giovanni Testori, dopo aver visto per caso la riproduzione
di un suo dipinto, gli fa visita. Da questo incontro scaturisce un
rapporto di reciproca stima e di amicizia. L’anno successivo Testori
gli dedica un articolo sulla terza pagina del “Corriere della Sera” e
organizza a Milano quella che si può considerare la prima
personale. Da quel momento espone in molte sedi pubbliche e private,
pubblica numerosi cataloghi e cartelle di incisioni.
Carlo Bertelli
Ritratti di polli, carne, rose
e girasoli.
Motta, 2008
Ogni quadro di Vitali esprime la meraviglia.
Mario Botta
Ritratti di polli, carne, rose
e girasoli.
Motta, 2008
L’universalità di Vitali risiede nel suo saper essere locale; gli anticorpi
maturati dentro questa sua terra gli permettono un disincanto etico
rispetto alle contraddizioni proprie dell’uomo di oggi, nello
smarrimento esistenziale che stiamo vivendo agli albori di questo
nuovo secolo.
Vitali vive in un tempo tutto suo. Ha compagni ideali Goya e
Velàzquez, Rembrandt e tanta pittura del Seicento lombardo. È
popolano come può esserlo il Romanino di Pisogne, il Lotto di
Trescore.
18 .1.2017
Giancarlo Vitali - Time out
Giovanni Testori
La Famiglia dei Ritratti.
Electa,1987
In Vitali, o nel Bellanasco, tutto, ma proprio tutto, è “ritratto”. Dizione
assai più giusta di quanto non sarebbe quella che recitasse come
tutto, in lui, “ritratto”, lo diventi.
Quella del Vitali è un’ironia che, se mai, tutti, a modo suo, intende
assolverci. E intende assolverci, tramite la sola carità che compete a
un pittore: quella del pittorico e materico splendore.
Antonio Tabucchi
Istanti di Eternità.
El Pais.Il Corriere della Sera,
1999
Personaggi e situazioni dell’animo, in transito verso luoghi ignoti,
sorpresi dalla luce abbagliante dell’arte. Non la luce fluorescente dei
tubi al neon dei video games, ma quella che, come dice un verso di
Montale, “candisce uomini e cose in un’eternità d’istante”.
Ludovico Pratesi
Lunario Minimo.
DeAgostini Rizzoli, 2000
Solo la pittura riesce a fissarne gli istanti più intensi, una pittura
sommessa o urlata che possiede la forza interiore della poesia di
uno sguardo che afferra la realtà per riportarla sulla tela senza lasciar
scappare la fragranza dell’attimo.
Vittorio Sgarbi
Natura morta contemporanea.
Fabbri Editore, 1988
Vitali corteggia la materia e in essa si immerge con euforia,
esaltazione, ebbrezza anche nel soggetto più macabro, rivitalizzando
i modelli di Chain Soutine e di Willy Varlin.
Marco Vallora
Ritratti di polli, carne, rose
e girasoli.
Motta, 2008
Certo, è innegabile: Vitali è pittore di pittura (...) Viene sì dalle cose
dipinte d'altri, così importanti in particolare quelle di longhiana
ascendenza dei pittori di realtà lombarda, eppure è anche, la sua,
pittura istintiva, naturale, alla 'prima': davvero senz'altri confronti e
confini e connubi.
18 .1.2017